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LA SETTIMA SINFONIA

Sinfonia in La maggiore, op. 92


Quattro anni
• Dicembre 1808: Beethoven presenta al mondo la Quinta
e la Sesta sinfonia
Maggio 1812: Beethoven completa la Settima sinfonia

• 1809-1812: Beethoven si dedica ad altri generi: musiche


di scena, concerto ma soprattutto musica da camera >
composizioni ricche d’inventiva ma più “riposate”, prive
di solennità monumentale > “crepuscolo” del “secondo
periodo”
1809-1812
• Concerto n. 5 per pianoforte e orchestra
• Sonata op. 81 (Addii)
• Sonata op. 78; Sonatina op. 79
• Quartetti op. 74 e op. 95
• Trio op. 97 (Arciduca)
• Fantasia op. 77
• Egmont (musica di scena)

• Il fermento di tali opere andrà ad arricchire la sensibilità del linguaggio


musicale di Beethoven => ritorno trionfale con la Settima sinfonia
«Una delle mie migliori opere» (01/06/1815) > [sullo stesso slancio
scrive anche l’Ottava (estate-autunno 1812)]
1811-1812: anni difficili
• 1811: si riduce l’assegno a vita fornito dai tre principi (1809) >
svalutazione della moneta | bancarotta di Lobkowitz | morte del
principe Kinsky (1812) | rimane il sostegno del solo arciduca Rodolfo

• 1812: Ultima e più intensa esperienza amorosa di Beethoven >


l’«amata immortale» (forse Antonie Brentano) > donna aristocratica
= amore impossibile
(le “delusioni” amorose di Beethoven anche per sua consapevolezza
della totale dedizione alla propria arte
Fine di ogni speranza di “domesticità” familiare

• Come dieci anni prima => da una situazione di enorme tragicità nasce
uno stimolo intenso, una rinnovata fiducia nel proprio talento, una
consapevolezza della capacità di produrre opere di grande valore
La sinfonia
• Pur lavorando a diverse composizioni (1809-1812) la più
intensa ambizione di Beethoven è tornare alla sinfonia
=> molte idee tematiche trascritte nei quaderni di appunti
e mai realizzate > soppiantate dalla nuova sinfonia
(Settima) [poi Ottava (estate-autunno 1812)]

• La composizione della Settima


Inizio: settembre 1811 | Fine: maggio 1812

• La Prima avverrà un anno e mezzo più tardi


La Prima esecuzione
• 8 dicembre 1813

• Situazione viennese cambiata = eventi militari

• Non un’Accademia “beethoveniana” ma


=> concerto con finalità patriottica organizzato da Johann
Nepomuk Mälzel (sala dell’Università di Vienna) per
raccogliere fondi per i soldati feriti

• Beethoven = direzione del concerto [ampia orchestra]


Il programma
• Programma composito:
• Beethoven, Settima sinfonia
• Dussek, Marcia per tromba e orchestra
• Pleyel, Marcia per tromba e orchestra
• Mälzel, Esecuzione al “panharmonicon”
• Beethoven, La vittoria di Wellington

• Collaborazione congiunta dei più grandi artisti viennesi:


• Salieri incaricato del panharmonicon
• Schuppanzigh primo violino (Spohr tra i violinisti)

• Enorme successo della Vittoria di Wellington | in ombra anche la


Settima ma bis immediato del II mvt (replica diverrà abituale in quasi
tutte le “Prime”)
La critica
• Carattere estroso > ai limiti della stravaganza

• Friedrich Wieck > I e IV mvt = musiche composte in uno stato di


ubriachezza

• Recensore Parigi1829 > I e IV mvt = musiche composte da una


mente sublime o malata | «lunghe improvvisazioni di un uomo di
talento non nei suoi giorni migliori»

• Tutti ammirano il II mvt > sempre richiesto il bis

• La sinfonia è apprezzata dal pubblico

• Il giudizio di Wagner => «l’apoteosi della danza»


Il carattere della Settima
• Bekker: le sonate di Beethoven pongono problemi di forma | le sinfonie di Beethoven pongono
problemi di soggetto

• La forma della Settima è lineare e risolta (come la Quinta) = organismo che procede dal primo
all’ultimo movimento

• Diverso è il soggetto => non un dramma di contrasti svolto in tempo reale (Quinta) ma una
metafora del dramma => la smaterializzazione del dramma in una danza = lo spettacolo del
movimento

• Le forme contano meno del divenire ritmico generale


=> l’individualità di temi e sezioni non è percepita in modo evidente perché è immersa nel puro
ritmo

• Non ci sono veri contrasti > il I mvt non pone un conflitto risolto dal IV (Quinta) ma avvia un
vortice che il IV porterà all’eccesso

• Le conquiste della Quinta si traducono in una esaltazione dinamica continua


=> il senso profondo della Settima è il gusto della vita e il conseguente dispendio di energie
Il ritmo
• La Settima ha un carattere essenzialmente ritmico

• Ogni movimento è permeato da una propria cellula ritmica ||


La coerenza ritmica controlla ogni movimento || Il ritmo mette
in ombra gli altri elementi (melodia, armonia, dinamica,
timbro) domina in modo assoluto («danza» - Wagner) ed è la
fonte principale di organicità

• Quinta > motto e decorso tonale


Sesta > programma
Settima > azione ritmica crea determinate forme espressive:
I esuberante; II lenta e regolare; III rapida e “vettoriale”;
IV selvaggia
Altri caratteri singolari

• Tonalità di La maggiore (non molto comune per una


sinfonia)

• Indicazione “Vivace” e 6/8 per il I mvt

• Schema tonale inconsueto per i mvt interni:


II (La minore) e III (Fa maggiore)
La Settima
• I mvt: non c’è contrasto tematico | puro motivo ritmico (figura dattilica) | il ritmo
continuo “si crea ostacoli” e contrasti per rilanciarsi => scarti armonici, silenzi, coda

• II mvt: ritmo dattilico+spondaico [LBB+LL]


«Una processione che avanza e si allontana»
Graduale crescita > dalla tranquilla contemplazione a una esaltata condizione di
coinvolgimento emotivo
Ripetizione ossessiva del motivo (non lirico) | contro-melodia desolata | percorso
tonale | lungo crescendo

• III mvt: il più ampio scherzo sinfonico di Beethoven | cellula ritmica di tre note che
poggiano sulla quarta | gioia continua => l’apoteosi dello scherzo e del gioco come
essenza della musica

• IV mvt: l’eccesso del vitalismo dell’opera e di esaltazione dionisiaca pur con un


perfetto controllo | unica figura tematica principale (figura “vortice”) | turbine di
eventi ritmicamente incalzanti dall’inizio alla fine

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