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J.S. Bach, schema della Fuga dal Preludio e Fuga in la min. BWV 543 (1719 ca.)
esposizione divertimento
soggetto (la)
risposta (mi)
La struttura della Fuga può essere considerata tipica del genere. Due importanti cadenze (miss. 50 e 94) la dividono in tre grandi sezioni (si veda lo schema nella
pagina precedente).
La prima è occupata dall’esposizione, in cui le quattro voci presentano in successione il soggetto alla tonica o alla dominante minore (in questo caso il soggetto si
denomina ‘riposta’) e da un divertimento, ossia da una sezione modulante, che conduce definitivamente alla tonalità della dominante (mi min.).
Nella seconda sezione il tessuto polifonico si alleggerisce, assottigliandosi a tre e a due voci. Il soggetto viene esposto in tonalità vicine, alternandosi a
divertimenti modulanti.
Nella sezione conclusiva il soggetto è esposto nuovamente alla tonica e alla dominante minore, accennando per ciascuna di queste entrate uno stretto (entrate
ravvicinate della testa del soggetto). All’ultima entrata (miss. 131-36) segue un’elaborata cadenza.
Anche la struttura della fuga, dunque, presenta analogie con quella dell’Allegro di concerto. I divertimenti hanno il carattere dei ‘soli’ del concerto (gli episodi
modulanti), mentre le riprese del soggetto in tonalità vicine (mi min., do magg., sol magg., re min.) e alla tonica hanno una funzione paragonabile al ‘tutti’ (il
ritornello).