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LA RESPIRAZIONE MITOCONDRIALE

Al mitocondrio per produrre energia serve: l’ossigeno (ma non solo)


Fare energia significa rigenerare ATP.
Per una molecola di glucosio completamente ossidata (se comincia con la glicolisi) la resa è di 36/38 ATP.

Gli aminoacidi, il glucosio (trasformato tramite la glicolisi in acido peruvico, sennò il glucosio non può diventare acetil) e gli acidi grassi devono essere portati
alla dimensione di un piccolo resto di molecola organica chiamato acetil, perché il mitocondrio non può lavorare con queste molecole allo stato naturale.

Successivamente, dopo la “trasformazione”, il mitocondrio prende gli acetil e li usa per fare energia.

Grazie all’enzima CoA l’acetil viene accompagnato per reagire nel mitocondrio

Ogni acetil è dotato di due carboni nella sua struttura.


Dopo il mitocondrio “butta via” i due carboni presenti nell’acetil

Respirazione mitocondriale:

Prima fase: ciclo di krebs (serie di reazioni enzimatiche cicliche)


Si svolge nella matrice
È lo smembramento totale della struttura dell’acetil, rimane solo l’idrogeno, mettendolo nel NADH e nel FADH2
L’acetil non viene rotta direttamente (sprecherebbe troppa energia)

L’acetil viene rotto indirettamente legandosi all’acido ossalacetico dal CoA e insieme diventano acido citrico
Successivamente il corrispondente dell’acetil viene smontata dall’acido citrico
Da queste operazioni si libera la parte carboniosa dell’acetil
Rimane l’idrogeno

Seconda fase: trasporto degli elettroni e fosforilazzione ossidativa


Si svolge lungo il profilo delle creste del mitocondrio, perché lungo esse sono distribuiti tutte le batterie di enzimi che servono per rigenerare l’ATP.
-

Enzimi ATP-asi-F1, formula per remunerare il mio lavoro, ovvero una forma di energia alternativa—> corrente di ioni H+ (idrogeno)
Il mitocondrio prende l’idrogeno per pagare questi enzimi dalla acetil (ne ha tre) e dalle molecole di acqua

Gli enzimi NADH extra mitocondriali (nati in glicolisi), gli NADH e gli FADH2 hanno il compito di portare il loro contenuto di idrogeno verso le creste del
mitocondrio.
Nel profilo del mitocondrio trovano i trasportatori degli elettroni (chiamati complessi enzimatici). Di complessi ce ne sono quattro: nel primo il NADH da
direttamente l’idrogeno e nel secondo raccoglie direttamente l’idrogeno dal FADH. Nel momento in cui ricevono l’idrogeno si spezzano in due parti gli atomi di
idrogeno. L’idrogeno è formato da un protone nel nucleo e un elettrone che gira intorno
H =
H+ -
e

Gli ioni H+ vengono riversati nello spazio intermembranico del mitocondrio dopo essere espulsi dalla sequenza
Quando una sostanza ha una carica elettrica la membrana non la fa passare, però uno spazio cosi non può riemppirsi all’infinito, ne nasce quindi un gradiente
tra la matrice e lo spazio intermembranico. Quando una sostanza è sottoposta al suo gradiente questa tende a muoversi. Gli enzimi ATP-asi-f1 gestiscono il
flusso degli ioni h+ per poter eseguire l’operazione di ADP+gruppo fosfato per creare ATP.

Gli elettroni scorrono lungo i trasportatori (una sorta di passa mano degli elettroni), chi riceve l’elettrone si riduce, quando lo dona al vicino si ossida (fenomeno
di ossido-riduzione). Ultimo componente del complesso (utilizza il rame) deve fronteggiare l’ossigeno, ovvero dare all’ossigeno l’elettrone. L’ossigeno è pronto
per reagire come O2 (più gli ioni H+, che l’ossigeno si occupa di togliere gli ioni H+ in matrice.

per ogni quattro ioni H+ usciti dalla ATP-asi + quattro elettroni + O2 si formano due molecole di acqua. Quindi gli ioni H+ in matrice non si vedono più, perché
sono diventati molecole di acqua. L’ossigeno ha la funzione di mantenere la gradiente di concentrazione degli ioni H+. Se l’ossigeno manca o se è sotto
concentrazione i mitocondri si inceppano, e l’acido puruvico al posto di diventare acetil diventa acido lattico.
L’acqua torna nel ciclo di Krebs

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