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CONTROLLO GESTIONE E ANALISI DEI COSTI

SISTEMI INFORMATIVI, MISURAZIONI ECONOMICHE E PRINCIPIO DI ECONOMICITA’

L’economicità come principio e obiettivo


 L’equilibrio istituzionale e l’equilibrio economico
 Durabilità e autonomia
 I fini come condizioni di svolgimento delle aziende

Informazioni--->modelli--->decisioni
 I sistemi informativi
 Modelli per la valutazione dell’economicità
Modello del bilancio di esercizio
 L’esercizio e il sistema di operazioni
 La sintesi del reddito: principio di competenza economica e valori positivi e negativi del
reddito
 La sintesi del capitale: gli elementi attivi e passivi, il capitale netto

Le quantità economiche, le variazioni, il conto


 Quantità flusso e quantità fondo
 Dati certi, stimati e congetturati
 Variazioni numerarie e non numerarie.

Equilibrio istituzionale si ha quando tutti i membri del soggetto di istituto:


 condividono valori, le sue strutture e modalità di governo
 ricevono ricompense e benefici giudicati equi rispetto ai contributi forniti.
L’equilibrio istituzionale è di lungo periodo ed è caratterizzato da:
 durabilità: le persone che partecipano alla vita degli istituti si attendono che l’istituto
perduri nel tempo; gli istituti nel tempo accumulano patrimoni di relazione che sono
indipendenti dalle persone.
 Autonomia: libertà di scegliere i propri fini e le proprie modalità di governo.
Si ha equilibrio economico ossia economicità si realizza quando l’impresa è in grado di attrarre
risorse sufficienti per remunerare tutte le condizioni di produzione e consumo utilizzate per
svolgere le proprie combinazioni economiche.
 Equilibrio istituzionale ed equilibrio economico sono interconnessi ma non sincroni
 In quanto condizione di vita degli istituti, l’economicità è contemporaneamente un
principio e un obiettivo fondamentale di buon governo degli istituti.

Durabilità: l’azienda deve svolgersi secondo condizioni di vita e di funzionamento tali da


consentire di durare nel tempo in un ambiente mutevole, la continuità e lo sviluppo di un
istituto hanno un valore per i suoi membri attuali, per i suoi membri futuri e per la collettività
in generale.
autonomia
Economicità come rispetto di condizioni
Nelle imprese tale principio si declina in quattro condizioni:
 Equilibrio reddituale: equilibrio tra componenti positivi e negativi di reddito, esso deve
essere valutato in funzione del tempo, breve o lungo periodo, e dell’oggetto di riferimento
azienda o gruppo aziendale.
 Efficienza e flessibilità: non si ha economicità senza il mantenimento di un livello
accettabile di efficienza, espressa in termini di rendimento fisico-tecnico dei processi
produttivi. Solo in condizioni particolari e temporanee, le inefficienze possono essere
trasferite all’esterno senza danneggiare l’equilibrio reddituale dell’azienda es. monopolio,
ma penalizzando altre aziende. Per efficienza si intende la relazione che intercorre tra
risultati conseguiti e mezzi impiegati e viene riferito a sfere operative diverse. Una
particolare espressione dell’efficienza sono i rendimenti fisico-tecnici. L’azienda in
economicità è quella che ricerca anche flessibilità, ossia la predisposizione di strutture e di
combinazioni produttive efficienti in grado di adeguarsi prontamente all’ambiente.
 Congruità delle remunerazioni:
 Equilibrio monetario: l’economicità è strettamente correlata al conseguimento
dell’equilibrio monetario, ossia alla capacità di far fronte agli impegni di pagamento. La
diversa manifestazione temporale di costi e ricavi e dei relativi flussi monetari si traduce in
fabbisogno finanziario. Compito della gestione finanziaria è ricercare la copertura di tale
fabbisogno. La gestione finanziaria gioca così da cuscinetto tra la dinamica reddituale e la
dinamica monetaria, compensando i periodi in cui si determinano squilibri monetari con
quelli in cui si manifestano eccedenze di cassa.

La massimizzazione del profitto: il principio di economicità non si identifica con il criterio della
massimizzazione del profitto, il principio di economicità non si identifica con un criterio
massimizzante, limitato e rivolto esclusivamente a una classe di soggetti quali i conferenti di
capitale proprio. Esso si traduce nel rispetto simultaneo delle condizioni favorevoli al
mantenimento e allo sviluppo dell’azienda, intesa come mezzo per conseguire i complessi fini di
istituto.
I soggetti coinvolti nella vita dell’azienda hanno il diritto e il dovere di conoscere le condizioni
del ,suo svolgimento, in termini di risultati conseguiti e di prospettive di economicità anche al fine
di assumere decisioni.
I sistemi informativi forniscono i dai e le informazioni utili per valutare l’economicità dell’impresa.
L’economicità può essere rappresentata ricorrendo a più modelli:
1) Modelli di analisi degli equilibri: equilibrio monetario e reddituale
2) Modelli di bilancio:….
Finalità informative del bilancio di esercizio fornisce risposta a due esigenze conoscitive
fondamentali
Quali risultati ha prodotto l’attività economica in un dato periodo? Sintesi Reddito di esercizio
In un dato momento di quali beni dispone l’impresa? Quali diritta vanta? Quali sono le sue
obbligazioni? Sintesi del Capitale di funzionamento

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