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Università degli Studi di Messina

Esame scritto Fisica Tecnica (anno accademico 2017/18)


Appello: 23 maggio 2018

Esercizio 1
Un compressore adiabatico comprime aria (Mol=28.9 kg/kmol) a partire da pressione e temperatura
ambiente (P1=1 atm, T1=25 °C) fino a P2=5 bar. Se il rendimento isoentropico del compressore è
0.88 calcolare: 1) la temperatura di fine compressione; 2) il lavoro tecnico specifico; 3) la
variazione di entropia specifica.
[Dati: cP(aria)1 kJ/kg K]

Esercizio 2
Un frigorifero a compressione di vapore utilizza freon 12 come fluido refrigerante. Il vapore entra
nel compressore a 1 bar con titolo 0.97 ed esce a 1.53 MPa e 80 °C. All’uscita del condensatore si
realizza un sottoraffreddamento di 10 °C. Se il frigorifero produce una potenza frigorifera di 80 kW
calcolare: 1) il COP; 2) la portata massica di refrigerante; 3) la potenza meccanica assorbita dal
compressore; 4) il rendimento isoentropico del compressore.
[Suggerimento: per calcolare le grandezze relative al vapore surriscaldato a 1.53 MPa utilizzare i valori da
tabella relativi a 1.6 MPa]

Esercizio 3
Un flusso di gas caldo (cc = 900 J/Kg K) entra uno scambiatore di calore a flussi incrociati a 320 °C
e lo lascia a 100 °C. Il gas viene utilizzato per riscaldare un flusso d’acqua di portata 1.2 kg/s da 30
a 120 °C. Il coefficiente globale di scambio termico lato-gas vale U=110 W/m2K. Determinare la
superficie di scambio lato-gas necessaria utilizzando il metodo dell’efficienza.
Esercizio 1

Se la pompa operasse secondo compressioni adiabatiche reversibili la temperatura finale dell’aria


andrebbe calcolata con l’equazione delle politropiche

 k   k 
   
 1k   1k 
PT
1 1 PT
2 2

da cui si ricava (tenendo conto che per un gas biatomico k=1.4)

1 k 11.4
P k
 1  1.4
T2  T1  1   (25  273.15)   472.2 K  199.1  C
 P2  5

Il lavoro tecnico della pompa in relazione alla trasformazione isoentropica (1  2) vale

lS  (h1  h2 )  c p (T1  T2 )  1 (25  199.1)  174.1 kJ/kg

Il lavoro tecnico della pompa in relazione alla trasformazione reale (1  2) vale

lS  174.1
lT    197.8 kJ/kg
η 0.88

La temperatura di fine compressione si può ricavare dalla relazione

lT  (h1  h2 )  c p (T1  T2 )
come
lT 197.8
T2  T1   25   222.8  C
cp 1

Nel diagramma entropico è possibile ora confrontare la compressione adiabatica reversibile (1  2)
con quella reale (1  2)

La variazione di entropia tra lo stato 1 e 2 è pari a quella tra lo stato 2 e 2 essendo ( s2  s1 ).
Pertanto, integrando lungo l’isobara reversibile (2  2) si ha

222.8  273.15
2 2
δq dT T
s2  s2     cp  c p ln 2  1 ln  0.049 kJ/kg K
2
T 2 T T2 199.1  273.15
Esercizio 2

La temperatura di saturazione corrispondente a 1 bar è pari a

Ts (0.1 MPa)  T1  T6  30  C


con
hl  8.854 kJ/kg , hv  174.076 kJ/kg , sl  0.0371 kJ/kg K , sv  0.7165 kJ/kgK

La temperatura di saturazione corrispondente a 1.53 MPa è pari a

Ts (1.53 MPa)  T3  T4  60  C con hl  95.665 kJ/kg e hv  209.109 kJ/kg

All’ingresso del compressore l’entalpia e l’entropia del freon valgono

h1  hl  x1 (hv  hl )  8.854  0.97  (174.076  8.854)  169.12 kJ/kg


s1  sl  x1 (sv  sl )  0.0371  0.97  (0.7165  0.0371)  0.696 kJ/kgK

L’entalpia del freon all’uscita del compressore vale (da tabella a P=1.6 MPa, T=80 °C)

h2  225.177 kJ/kg
Il lavoro tecnico vale pertanto

| lT | (h2  h1 )  225.177  169.12  56.057 kJ/kg

Se il compressore fosse ideale il punto di uscita, 2 , avrebbe la stessa entropia del punto 1. Questa
condizione risulta verificata dal freon surriscaldato a (vedi tabella a P=1.6 MPa):

T2  70  C essendo h2  216.65 kJ/kg

Il lavoro isoentropico vale pertanto

| lS | (h2  h1 )  216.65  169.12  47.53 kJ/kg

Il rendimento isoentropico del compressore è pari allora a

| lS | 47.53
η   0.85
| lT | 56.057
L’entalpia del punto 6 è uguale all’entalpia del liquido saturo nel punto 5 (T=50 °C) che vale (da
tabella)
h6  h5  84.87 kJ/kg

Le frigorie prodotte da 1 kg di fluido ammontano pertanto a

q2  h1  h6  169.12  84.87  84.25 kJ/kg

La portata massica necessaria per produrre Q 2  80 kW di potenza frigorifera è allora

Q 80
M  2   0.95 k g/s
q2 84.25

La potenza assorbita dal compressore è

WT  M | lT | 0.95  56.057  53.25 kW


il COP essendo
q2 84.25
COP    1.5
| lT | 56.057
Esercizio 3

La portata del gas caldo si può ottenere dal bilancio energetico

M ccc (Tci  Tcu )  M F cF (TFu  TFi )


da cui
M c (T  T ) 1.2  4.186  (120  30)
M c  F F Fu Fi   2.28 kg/s
cc (Tci  Tcu ) 0.9  (320  100)
In base ai dati si ha

C c  M c cc  2.28  0.9  2.05 kW/K C F  M F cF  1.2  4.186  5.02 kW/K

da cui si ricava
C min C c 2.05
   0.41
C max C F 5.02
La potenza scambiata è
Q  C F (TFu  TFi )  5.02  (120  30)  452.1 kW

La massima potenza che è possibile scambiare è

Q max  C min (Tci  TFi )  2.05  (320  30)  594.5

L’efficienza dello scambiatore è allora


Q 452.1
ε   0.76
Q max 594.5

In base ai valori di ε e C min / C max dal grafico si ottiene

NTU  2

Cosicché la superficie di scambio necessaria vale

C min NTU 2.05  2


A   37 m 2
U 0.11
Università degli Studi di Messina
Esame scritto Fisica Tecnica (anno accademico 2017/18)
Appello: 18 giugno 2018

Esercizio 1
Determinare la temperatura finale e l’entropia generata nel processo di laminazione dei seguenti
fluidi:
1. aria da P1=30 bar e T1=70 °C a P2=6 bar
2. vapor d’acqua da P1=19.06 bar e x=0.95 a P2=0.4739 bar.
3. acqua liquida da P1=7 bar e T1=40 °C a P2=2 bar

assumere i fluidi con valore del calore specifico costante pari a:


cp(aria) = 1 kJ/kgK
cp(vap. surr.) = 2.05 kJ/kgK
cp(acqua) = 4.186 kJ/kgK

Esercizio 2
In un tubo orizzontale cilindrico a sezione costante (diametro D = 10 mm) fluisce in condizioni di
regime stazionario una portata d’acqua di 0.04 kg s-1. Sulla sezione d’ingresso (1) l’acqua entra ad 1
atm di pressione nello stato di liquido saturo. La caduta di pressione tra le sezione 1 e quella
d’uscita (2) è trascurabile ed all’acqua vengono trasmessi attraverso le pareti del tubo 84 kJ.
Determinare le condizioni d’uscita dell’acqua e la sua velocità di efflusso.

Esercizio 3
Un filo elettrico di 2 mm di diametro è isolato mediante una guaina di gomma di 2 mm di spessore
(Kg=0.13 W/mK). La resistenza termica di contatto filo-guaina è pari a Rtc=0.00035 m2K/W. La
superficie esterna della guaina è esposta all’aria che si trova ad una temperatura di 27 °C e si muove
trasversalmente al filo con una velocità di 0.5 m/s. Se la temperatura della guaina non può superare
i 60 °C determinare la massima potenza che può dissipare il filo per unità di lunghezza.

DATI
Proprietà termofisiche dell’aria Legge di correlazione per cilindri con flusso trasversale

=1.16 kg/m3; NuD  C RemD Pr1/ 3


=184.610-7 N s/m2; ReD C m
Pr=0.7 0.4-4 0.989 0.330
Ka=0.025 W/m K 4-40 0.911 0.385
40-4000 0.683 0.466
4000-40000 0.193 0.618
40000-400000 0.027 0.805
Esercizio 1

Aria
Approssimando l’aria come un gas perfetto si ha che nel processo di laminazione la temperatura si
mantiene costante a 70 °C. Per quanto riguarda la variazione di entropia si ha invece:

v
2 2
dP P 8.314 6
s2  s1    dP   R '    R 'ln 2    ln  0.46 kJ/ kgK
1
T 1
P P1 28.9 30

Vapor d’acqua
La temperatura di saturazione dell’acqua a 19.06 bar è Ts1 = 210 °C. Nello stato iniziale l’entalpia
vale
h1  hl1  xr  897.7  0.95 1900.8 kJ/ kg  2703.46 kJ/ kg

La temperatura di saturazione dell’acqua a 0.4739 bar è Ts2 = 80 °C. Poiché l’entalpia del vapore
saturo secco a 80 °C (hv =2643.7 kJ/kg) è minore di h1 ne consegue che lo stato finale si deve
trovare sull’isobara a 19.06 bar nella regione del vapore surriscaldato

h2  h1  h2  c p (T2  T2 )


da cui
h2  h2 2703.46  2643.7
T2  T2   80   109 °C
cp 2.05

Per quanto riguarda la variazione di entropia si ha

r 1900.8
s1  sl1  x  2.4253  0.95   6.16 kJ/ kg K
Ts1 (210  273.15)

T2 (109  273)
s2  s2  c p ln  7.613  2.05  ln  7.77 kJ/ kg K
T2 (80  273.15)
Pertanto
s  s2  s1  7.77  6.16  1.61 kJ/ kg K

Acqua liquida
Per trovare la temperatura dello stato finale imponiamo l’uguaglianza h2=h1 tenendo conto che v
=cost=0.001 m3/kg
700000  0.001
u2  P2 v2  u1  P1v1  c(T1  T0 )  P1v1  4.186  (40  0.01)   168.1 kJ/ kg
1000
c(T2  T0 )  P2 v2  168.1 kJ/ kg
Da cui
168.1  P2 v2 168.1  (200000  0.001/1000)
T2  T0   0.01   40.1 °C
c 4.186

Per quanto riguarda la variazione di entropia si ha

T2 40.1  273.15
s2  s1  c ln  4.186  ln  0.0013 kJ/ kg K
T1 40  273.15
Esercizio 2

Al tubo si può applicare l’equazione dei sistemi aperti in regime stazionario:

 v2  v2 
q  lT  (h2  h1 )   2 1   g ( z2  z1 )
 2 

Essendo lT  0 , ( z2  z1 )  0 l’equazione precedente diventa

 v2  v2 
q  (h2  h1 )   2 1 
 2 

Poiché l’aqua in ingresso si trova nello stato di liquido saturo a 1 atm la sua temperatura vale 100
°C e risulta (da tabella)
h1  hl  419 kJ/ kg
Si ha inoltre

 D2 3.14  0.012 Q 84
A   0.00007854 m2 q   2100 kJ/ kg
4 4 M 0.04

M v1 0.04  0.001 v12 0.512


v1    0.51 m/ s   0.00013 kJ/ kg
A 0.00007854 2 2
cosicchè
v22 v2
h2   h1  1  q  419  0.00013  2100  2519 kJ/ kg (*)
2 2

Se la quantità di calore somministrato fosse sufficiente a portare l’acqua nello stato di vapore saturo
secco la sua entalpia varrebbe (da tabella)

h2  2676 kJ/ kg
e risulterebbe
v22
h2   2519 kJ/ kg
2

Sulla sezione d’uscita, pertanto, l’acqua deve trovarsi in uno stato bifasico di titolo x. Tenendo
conto di ciò possiamo scrivere
h2  hl  xr  419  x 2257 kJ/ kg

M v2 M [ vl  x( vv  vl )] M vv 0.04 1.673
v2    x  852 x m/ s (**)
A A A 0.00007854
essendo
v22 (852 x)2
  363 x 2 kJ/ kg
2 2

Sostituendo i valori trovati nell’equazione (*) si ottiene la seguente equazione di II grado:

363 x2  2257 x  2100  0


che risolta rispetto ad x fornisce

2257  22572  4  363  2100


x  x1  0.82, x2  7
2  363

Scartando la seconda soluzione e sostituendo la prima nella (**) si ottiene

v2  852 x  852  0.82  699 m/ s


Esercizio 3

Per calcolare il flusso termico disperso è necessario determinare preliminarmente il coefficiente di


convezione aria-superficie esterna guaina. Il numero di Reynolds vale

 vD 1.16  0.5  0.006


ReD    188.5
 184.6 107

Applicando la legge di correlazione con C  0.683 e m  0.466 si ottiene

Nu D  C RemD Pr1/3  0.683 188.50.466  0.70.333  7

e quindi il coefficiente di convezione vale

K a Nu D 0.025  7
h   29 W/ m2 K
D 0.006

Le aree della superficie esterna della resistenza e della superficie esterna della guaina valgono
rispettivamente

A1  2 r1 l  2  3.14  0.0011  0.0063 m2


A2  2 r2 l  2  3.14  0.003 1  0.019 m2

La potenza dispersa dalla resistenza vale

. (T  T )
Q R 
RT
Dove

TR= temperatura della superficie esterna della resistenza


T=temperatura dell’aria

e
Rtc ln(r2 / r1 ) 1 0.00035 ln(0.003 / 0.001) 1
RT        3.22 K/ W
A1 2 lK g A2 h 0.0063 2  3.14 1 0.13 0.019  29

Imponendo TR=60 °C si ottiene

. (T  T ) 60  27
Q R    10.2 W
RT 3.22
Università degli Studi di Messina
Esame scritto Fisica Tecnica (anno accademico 2017/18)
Appello: 5 luglio 2018

Esercizio 1
In una turbina a gas l’aria si espande adiabaticamente da P1 = 30 atm e T1=500 °C fino a P2 = 1 atm
e T2=45 °C. Calcolare il rendimento isoentropico della turbina.

Esercizio 2
Un chilogrammo di acqua in equilibrio col suo vapore a P=0.1994 bar è contenuta all’interno di un
recipiente di volume 6.52 m3. L’acqua viene compressa adiabaticamente con un processo quasi-statico.
Il lavoro di compressione vale 800 kJ. Calcolare temperatura e pressione finale dell’acqua.

Esercizio 3
Uno scambiatore di calore a doppio tubo in equicorrente utilizza dell’olio (co=1.883 kJ/kgK) ad una
temperatura iniziale di 200 °C per riscaldare dell’acqua (cH=4.186 kJ/kgK), che lo attraversa con
una portata di 0.06 kg/s, da 15 °C a 40 °C. La portata massica dell’olio è di 0.075 kg/s. Se il
coefficiente globale di scambio termico vale 340 W/m2K determinare: (a) l’area della superficie di
scambio; (b) il numero delle unità di trasporto (NTU) e (c) l’efficienza dello scambiatore.
Esercizio 1

Se l’espansione in turbina fosse reversibile la temperatura finale dell’aria andrebbe calcolata con
l’equazione delle politropiche

 k   k 
   
PT
1 1
 1− k 
= PT
2 2
 1− k 

da cui si ricava (tenendo conto che per un gas biatomico k=1.4)

1−k 1−1.4
P  k
 30  1.4
T2 = T1  1  = (500 + 273.15)    = 292.57 K = 19.42  C
 P2   1

Nel diagramma entropico è possibile ora confrontare l’espansione adiabatica reversibile (1 − 2) con
quella reale (1 − 2)

Il lavoro tecnico della turbina in relazione alla trasformazione isoentropica (1 − 2) vale

lS = (h1 − h2 ) = c p (T1 − T2 ) = 1  (300 − 19.42) = 280.58 kJ /kg

Il lavoro tecnico della pompa in relazione alla trasformazione reale (1 − 2) vale

lT = (h1 − h2 ) = c p (T2 − T1 ) = 1  (300 − 45) = 255 kJ /kg

Il rendimento isoentropico della turbina è pari a

lT 255
S = =  100  91 %
lS 280.58
Esercizio 2

Per calcolare il titolo della miscela nello stato iniziale osserviamo che dalla tabella del vapore saturo
d’acqua risulta
T1 = Ts (0.1994 bar) = 60  C vl1 = 0.001 m3/kg vv1 = 7.671 m3/kg
Dall’equazione
v1 = vl1 + x(vv1 − vl1 )
Si ricava allora
v − vl1 6.52 − 0.001
x= 1 = = 0.85
( vv1 − vl1 ) 7.671 − 0.001
Dalle tabelle risulta

sl1 = 0.831 kJ/kgK sv1 = 7.9104 kJ/kgK


cosicché
s1 = sl1 + x( sv1 − sl1 ) = 0.831 + 0.85  (7.9104 − 0.831) = 6.84 kJ/kgK

Nella tabella si può osservare come il vapore saturo secco di entropia 6.8387 kJ/kgK (s1) si trovi ad
una temperatura di 150 °C (punto a) e ad una pressione (di saturazione) pari a 0.4758 MPa.
L’isoentropica passa dunque per questo punto.

Il lavoro di compressione relativo alla trasformazione 1→a può essere determinato applicando
il 1° principio.
u1a = ua − u1 = −l1a
Dalle tabelle risulta

ul1 = 251.1 kJ/kg uv1 = 2456.6 kJ/kg ua = 2559.5 kJ/kg


cosicché
u1 = ul1 + x(uv1 − ul1 ) = 251.1 + 0.85  (2456.6 − 251.1) = 2125.78 kJ/kgK
e
| l1a |= ua − u1 = 2559.5 − 2125.78 = 433.72 kJ/kgK

Poiché |l1a|<800 kJ/kg ne consegue che il punto finale della trasformazione si trova nella regione del
vapore surriscaldato sulla isoentropica passante per i punti 1 e a risultando

| la 2 |= 800 − l1a = 800 − 433.72 = 366.28 kJ/kgK

Approssimando il comportamento del vapore surriscaldato con quello di un gas perfetto possiamo
applicare l’equazione
1 R
| la 2 |= ( P2 v2 − P1v1 ) = (T2 − T1 )
k −1 k −1
Da cui
| la 2 | (k − 1) 366.28  (1.33 − 1)
T2 = T1 + = 150 + = 411.69  C
R  8.314 / 18
Infine, dall’equazione
k k
PaTa1−k = P2T21−k
si ottiene
k 1.33
 T 1−k  150 + 273.15 1−1.33
P2 = Pa  a  = 0.4758    = 3.31 MPa
 T2   411.69 + 273.15 
Esercizio 3

Determiniamo innanzitutto le capacità termiche orarie

Co = m
 o co = 0.075 1883 = 141.2 W/s C H = m
 H cH = 0.06  4186 = 251.2 W/s

Indicando con “1” la sezione d’ingresso e “2” la sezione d’uscita ed imponendo il bilancio
dell’energia
C o (To1 − To 2 ) = C H (TH 2 − TH 1 )

otteniamo la temperatura d’uscita dell’olio

C H (TH 2 − TH 1 ) 251.2  (40 − 15)


To 2 = To1 − = 200 − = 155.5  C
C
o 141.2

La differenza di temperatura media logaritmica vale

1 −  2 (200 − 15) − (155.5 − 40)


 ml = = = 147.5  C
 1   (200 − 15) 
ln   ln  
 1   (155.5 − 40) 

La potenza termica scambiata è pari a

Q = Co (To1 − To 2 ) = 141.2  (200 − 155.5) = 6283.4 W

E quindi l’area della superficie di scambio vale

Q 6283.4
A= = = 0.125 m2
U ml 340  147.5

Il numero delle unità di trasporto vale

UA UA 340  0.125
A= = = = 0.3
C min C o 141.2

La massima potenza che potrebbe essere trasferita in uno scambiatore ideale è pari a

Q max = C min (To1 − TH 1 ) = 141.2  (200 − 15) = 26122 W

Il rendimento risulta essere pari dunque a

Q 6283.4
=  = = 0.24
Qmax 26122
Università degli Studi di Messina
Esame scritto Fisica Tecnica (anno accademico 2017/18)
Appello: 20 settembre 2018

Esercizio 1
Dell’aria a T=15 °C è rinchiusa in un cilindro con pistone a pareti adiabatiche di volume 43 litri. Il
pistone di raggio 15 cm ha un peso trascurabile ed è libero di scorrere sulle pareti del cilindro per
bilanciare la pressione (atmosferica) esterna. Sul pistone viene appoggiato bruscamente un peso di
200 kg. Calcolare: (a) lo stato di equilibrio finale (P,V,T); (b) il lavoro di compressione; (c) la
variazione di entropia.

Esercizio 2
Un sistema cilindro-pistone contiene 5 kg di una miscela acqua-vapore di titolo x=0.85 alla
temperatura di 120 °C. Determinare il lavoro di compressione necessario per portare il sistema alla
temperatura di 330 °C. Assumere la compressione adiabatica e quasi-statica.

Esercizio 3
Un chip elettronico di area frontale 3 cm 4 cm dissipa 2 W scambiando calore con aria ambiente a
temperatura T∞=25 °C con coefficiente di convezione h=10 W m2 K. La massima temperatura
operativa del chip è T1 = 75 °C. Per incrementare il calore disperso per convezione è possibile
collegare al chip un dissipatore a 7 alette di profilo rettangolare in alluminio (K  200 W/mK) con
superficie terminale adiabatica. Le alette sono spesse 3 mm, ampie 3 cm e lunghe 1.5 cm. La base
del dissipatore è spessa 5 mm. Valutare se è necessario l’uso del dissipatore e, in caso affermativo,
determinare la temperatura cui si porta il processore (ritenere trascurabile il calore disperso dalle
superfici posteriore e laterali del chip e dalle superfici laterali della base del dissipatore).
Esercizio 1

Dalle condizioni iniziali

P1 = 101325 Pa V1 = 43 l = 0.043 m3 T1 = 15 C = 288.15 K

e possibile calcolare la massa del gas

PV 101325  0.043
m= 1 1
= = 0.053 kg
RT1 (8314 / 28.9)  (288.15)

La pressione dello stato finale ( P2 ) può essere determinata imponendo l’equilibrio delle forze
agenti sul pistone dopo l’aggiunta del peso

P2 A = Patm A + Fp

dove Fp è la forza peso della massa appoggiata sul pistone e A è l’area della superficie del pistone.
Tenendo conto che
 D2 3.14  0.32
A= = = 0.071 m 2
4 4
si ottiene
Fp 200  9.81
P2 = Patm + = 101325 + = 128959 Pa
A 0.071

Poiché la trasformazione non è quasi-statica, non è possibile applicare l’equazione delle


politropiche per determinare lo stato finale di equilibrio. Quest’ultimo va individuato a partire dal
1° principio e dall’equazione di stato dei gas perfetti tenendo conto che (1) la trasformazione è
adiabatica e (2) che la forza esterna agente sul contorno del sistema durante tutto il processo di
compressione è costante e vale Fext = ( P2 A) . Indicando con H lo spostamento del pistone si
perviene al sistema di equazioni

U 2 − U1 = − L mcv (T2 − T1 ) = Fext H mcv (T2 − T1 ) = P2 (V1 − V2 )


 cioè  ossia 
 P2V2 = mRT2  P2V2 = mRT2  P2V2 = mRT2

Risolvendo la seconda equazione rispetto a V2 e sostituendo nella prima si ottiene

T1 PV 288.15 128959  0.043


T2 = + 2 1= + = 310.4 K = 37.3  C
k mc p 1.4 0.053 1000
e
mRT2 0.053  (8314 / 28.9)  310.4
V2 = = = 0.037 m3
P2 128959
Il lavoro di espansione vale

L = P2 (V1 − V2 ) = 128959  (0.043 − 0.037) = 0.77 kJ

La variazione di entropia è pari a


 T P  310.4 8314 128959 
S = m c p ln 2 − R ln 2  = 0.053  1000  ln −  ln = 0.27 J/K
 T1 P1   288.15 28.9 101325 

La trasformazione è dunque irreversibile


Esercizio 2

Durante la compressione adiabatica il volume del sistema diminuisce mentre il titolo della miscela
aumenta, il processo essendo internamente reversibile. Per determinare allora se lo stato finale è
ancora all’interno della campana del vapore saturo è possibile confrontare la temperatura del vapore
saturo secco che si trova sull’isoentropica passante per lo stato iniziale con quella assegnata dello
stato finale.
Dalle tabelle risulta
sl1 = 1.528 kJ/ kg K sv1 = 7.130 kJ/ kg K
cosicché
s1 = sl1 + x(sv1 − sl1 ) = 1.528 + 0.85  (7.1304 − 1.528) = 6.29 kJ/ kg K

Nella tabella si può osservare come il vapore saturo secco di entropia 6.2869 kJ/ kg K ( s1 ) si
trovi ad una temperatura di 220  C (punto a ) e ad una pressione (di saturazione) pari a

2.318 MPa . Ne consegue che lo stato finale si trova nella regione del vapore surriscaldato.
Approssimando il comportamento del vapore surriscaldato con quello di un gas perfetto
possiamo individuare la pressione dello stato finale applicando l’equazione delle politropiche tra lo
stato a e lo stato finale 2
k k
PaTa1−k = P2T21−k
da cui
k 1.33
 T 1−k  220 + 273.15 1−1.33
P2 = Pa  a  = 2.318    = 5.22 MPa
 2
T  330 + 273.15 

Per il volume specifico dello stato finale abbiamo invece

RT2 8314 330 + 273.15


v2 = =  = 0.053 m3
P2 18 5220000

Il lavoro di compressione si compone del contributo l1a (relativo alla trasformazione 1 → a ) e del
contributo la 2 (relativo alla trasformazione a → 2 ) Il primo contributo può essere determinato
applicando il 1 principio alla trasformazione 1 → a :

u1a = ua − u1 = −l1a
Dalle tabelle risulta
u1l = 503.5 kJ/ kg u1v = 2529.2 kJ/ kg ua = 2602.4 kJ/ kg
cosicché
u1 = ul1 + x(uv1 − ul1 ) = 503.5 + 0.85  (2529.2 − 503.5) = 2225.35 kJ/ kg
e
l1a = u1 − ua = 2225.35 − 2602.4 = −377.05 kJ/ kg

Il contributo la 2 si può calcolare applicando l’equazione delle politropiche alla trasformazione


a→2
2
1 R' 8314 /18
la 2 =  Pd v = ( Pa va − P2 v2 ) = (Ta − T2 ) = (220 − 330) = −154 kJ/ kg
a
k − 1 k − 1 1.33 − 1

Il lavoro totale di compressione vale pertanto

L12 = m(l1a + la 2 ) = 5  (−377.05 −154) = −2655.25 kJ/ kg


Esercizio 3

L’area della superficie frontale del chip vale

S = 0.03  0.04 = 0.0012 m2

e quindi il flusso termico disperso da questa superficie in assenza di alette vale

Q = hS (T1 − T )

Pertanto la temperatura cui si porta il chip è pari a

Q 2
T1 = T + = 25 + = 192  C
hS 10  0.0012

E’ necessario quindi l’uso del dissipatore. Il perimetro e l’area della sezione trasversale di un’aletta
valgono rispettivamente
 = 2  (0.03 + 0.003) = 0.066 m

A = 0.03  0.003 = 0.00009 m2


da cui segue
h 10  0.066
m= = = 6.06 m−1
KA 200  0.00009

Il valore dell’efficienza di un’aletta vale quindi

tanh(mL) tanh(6.06  0.015)


= = = 0.99
(mL) (6.06  0.015)

Il calore generato dal chip viene trasferito dapprima attraverso la base del dissipatore e poi viene
dissipato in aria attraverso la superficie alettata e quella non-alettata del dissipatore secondo lo
schema circuitale di figura

Il calore trasmesso attraverso la base del dissipatore vale

T1 − Tb
Q=
 L 
 
 KS 
E quindi la resistenza termica della base vale
T1 − Tb Lb 0.005
Rb = = = = 0.021 K/W
Q KS 200  0.0012

Il calore dissipato dalle n=7 alette è pari a

Q f = n (L)h(Tb − T )

E quindi la resistenza termica associata alla superficie alettata vale

Tb − T 1
Rf = = = 14.58 K/W
Qf n (L)h

Il calore trasmesso attraverso la superficie non-alettata ( S − nA) del dissipatore vale

Qunf = (S − nA)h(Tb − T )

Pertanto, la resistenza termica associata alla superficie non-alettata è

(Tb − T ) 1 1
Runf = = = = 175.44 K/W
Qunf ( S − nA)h (0.0012 − 7  0.00009) 10

La resistenza globale del circuito termico è la somma-serie di Rb con il parallelo tra Rf e Runf

RT = Rb + [( R f )−1 + ( Runf )−1 ]−1 = 0.021 + [(14.58)−1 + (175.44)−1 ]−1 = 13.48 K/W

Il flusso termico disperso dal chip con il dissipatore è

T1 − T
Q=
RT

Pertanto la temperatura di equilibrio cui si porta il chip è pari a

T1 = T + QRT = 25 + 2 13.48  52  C
Università degli Studi di Messina
Esame scritto Fisica Tecnica (anno accademico 2017/18)
Appello: 27 settembre 2018

Esercizio 1
Un sistema cilindro-pistone contiene 1 kg di acqua nelle condizioni di miscela liquido-vapore di
titolo x = 0.12 alla temperatura di 170 °C. L’acqua viene dapprima riscaldata in un processo a
volume costante fino allo stato di vapore saturo secco e poi, a partire da questo stato, viene
riscaldata in un processo a pressione costante fino alla temperatura di 360 °C. Calcolare il calore
scambiato ed il lavoro compiuto complessivamente nei due processi.

Esercizio 2
Acqua a 17 °C passa da un serbatoio grande ad uno piccolo attraverso una condotta in ferro
(=0.00026 m) di diametro 6 cm. La condotta presenta un imbocco, due gomiti a 90° (r=0.9) ed uno
sbocco (vedi figura). Determinare la quota z1 per garantire una portata di 5 l/s.

Parametri acqua a 17 °C: =999 kg/m3; =1.08×10-3 Ns/m2

Esercizio 3
Una piastra elettrica metallica di area 0.5 m × 0.5 m ha emissività 0.3. La superficie superiore della
piastra dissipa calore per convezione naturale ed irraggiamento nell’ambiente (che si trova alla
temperatura uniforme di 20 °C) mentre la superficie inferiore è isolata adiabaticamente. Se la
temperatura operativa massima della piastra è di 100 °C calcolare la massima potenza elettrica di
input della piastra.

Parametri aria a 60 °C: =1.0782 kg/m3; cp=1.008 kJ/kg K; =196.4×10-7 Ns/m2; =18.41×10-6
m2/s; K=28.15×10-3 W/m K; =26.2×10-6 m2/s; Pr=0.704

Leggi di correlazione utili

Nu L = 0.54 Ra1/4
L (104  Ra L  107 )
Nu L = 0.15 Ra1/3
L (107  Ra L  1011 )

Dove L=A (area superficie)/ (perimetro)


Esercizio 1

Per determinare lo stato dell’acqua osserviamo che dalla tabella del vapore saturo d’acqua risulta

Psat (T = 170  C)  0.7916 MPa vl1 = 0.001114 m3 / kg vv1 = 0.2428 m3 / kg

Il volume specifico dell’acqua è pari a

v = vl1 + x1 (vv1 − vl1 ) = 0.001114 + 0.12  (0.2428 − 0.001114) = 0.03 m3 / kg

Lo stato finale della prima trasformazione si può determinare osservando che il vapore saturo secco
ha un volume specifico pari a 0.03 m3/kg alla temperatura T2=280 °C, essendo P2=Psat(280
°C)=6.411 MPa. Da tabella risulta

ul1 = 718.3 kJ/ kg ul 2 = 2576.5 kJ/ kg


cosicché
u1 = ul1 + x(uv1 − ul1 ) = 718.3 + 0.12  (2576.5 − 718.3) = 941.28 kJ/ kg
mentre
u2 = uv (T = 280 °C) = 2586.1 kJ/ kg

Pertanto, applicando il 1° principio segue che il calore somministrato nella prima trasformazione è
pari a
q12 = (u2 − u1 ) = 2586.1 − 941.28 = 1644.82 kJ/ kg

Il lavoro di espansione è ovviamente nullo essendo il processo a volume costante (l12=0).


La seconda trasformazione, che porta il sistema a T3= 360 °C, è a pressione costante e quindi il
calore somministrato corrisponde alla variazione di entalpia del vapor d’acqua (da approssimarsi
come un gas perfetto con cp2 kJ/kg). Si ha allora

q23 = (h3 − h2 ) = c p (T3 − T2 ) = 2  (360 − 280) = 160 kJ/ kg

Per quanto riguarda il lavoro di espansione si ha


 RT 
3
l23 =  Pd v = P(v3 − v2 ) = P  3 − vv (T = 280 C )  =
2  P 
 (8314 /18)  (360 + 273) 
= 6411000   − 0.03017  = 99 kJ/ kg
 6411000 
Quindi
q13 =q12 + q23 = 1644.82 + 160 = 1804.82 kJ/ kg
l13 =l12 + l23 = 0 + 99 = 99 kJ/ kg
Esercizio 2

Applichiamo l’equazione di Bernoulli tra la superficie libera del serbatoio grande (sezione
d’ingresso) e quella del serbatoio piccolo (sezione d’uscita)

(v22 − v12 ) P −P
+ ( z2 − z1 ) + 2 1 + R + lT = 0
2g 

Osservando ora che v22  v12  0 (essendo le superfici libere molto ampie) P2 − P1 = 0 e lT=0
l’equazione di Bernoulli si semplifica nella seguente espressione

R = z1 − z2

Per calcolare la perdita di carico per attrito decomponiamo R nella parte distribuita e nella parte
concentrata (dove quest’ultima consiste delle perdite localizzate nell’imbocco nei due gomiti e nello
sbocco del condotto)
L v2 v2
R= f + (r1 + r2 + r3 + r4 ) (*)
D 2g 2g

con l’usuale significato dei simboli. Per calcolare il fattore d’attrito f dobbiamo conoscere il
regime di moto del fluido e cioè il numero di Reynolds. Tenendo conto dei valori della portata
volumetrica (V = 5 l/ s = 0.005 m3 / s) e del diametro del condotto ( D = 0.06 m) possiamo
calcolare la velocità del fluido
V 4V 4  0.005
v= = = = 1.77 m/ s
A D 2
3.1416  0.062
da cui
 vD 999 1.77  0.06
Re = = = 98235  2300
 1.08 10−3

Il regime è turbolento e il fattore d’attrito va determinato con l’abaco di Moody utilizzando come
dati di input il numero di Reynolds e la scabrezza relativa del condotto
 / D = 0.00026 / 0.06 = 0.00433 . Dall’abaco si ottiene f  0.03 mentre per i coefficienti d’attrito
relativi alle resistenze localizzate possiamo assumere r1  0.5 (imbocco) e r2  0.9 (gomito),
r3  0.9 (gomito) e r4  1 (sbocco). Sostituendo questi dati nella (*) si ottiene

 L v   1.77
2 2
100
R = ( z1 − z2 ) =  f + (r1 + r2 + r3 + r4 )  = 0.03  + (0.5 + 2  0.9 + 1)   = 8.51 m
 D  2g  0.06  2  9.81
da cui
z1 = z2 + R = 5 + 8.51 = 13.51 m
Esercizio 3

La potenza termica dissipata dalla piastra alla massima temperatura operativa vale

Q = Ah(Ts − T ) + A 0 (Ts4 − T4 )

Per calcolare il coefficiente di convezione h osserviamo che

A 0.52 0.5
L= = = = 0.125 m
 4  0.5 4
Il numero di Grashof vale

 g L3 (Ts − T ) [1/ (60 + 273)]  9.81 0.1253  (100 − 20)


GrL = = = 1.36 107
2 (18.4110−6 )2

mentre il numero di Rayleigh è pari a

Ra L = GrL Pr = 1.36 107  0.704 = 9.56 106

Applicando la prima legge di correlazione si ha allora

Nu L = 0.54 Ra1/4
L = 0.54  (9.56 10 )
6 1/4
 30
da cui
K Nu 0.02815  30
h= = = 6.76 W/ m2 K
L 0.125

La massima potenza vale allora

Q = Ah(Ts − T ) + A 0 (Ts4 − T4 ) =


= 0.25  6.76  (100 − 20) + 0.25  0.03  5.670 10 −8 [(100 + 273) 4 − (20 + 273) 4 ] = 140.3 W

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