Sei sulla pagina 1di 11

Esercitazione impianto turbina a gas

Impianto turbogas semplice


Si consideri un impianto turbogas semplice alimentato a metano la cui potenza elettrica utile vale Pel = 100 MW.
Il compressore e la turbina sono caratterizzati dal medesimo rendimento politropico ηc,pol = ηt,pol = ηpol = 0.9.
Si calcoli il rendimento globale, la portata di aria e quella di combustibile.

Svolgimento
Si procede anzitutto assumendo, con buon senso ingegneristico, i dati mancanti e necessari allo svolgimento
dell’esercizio. In primo luogo si assume che il potere calorifico inferiore del metano valga Hi = 50 MJ/kg. Si assume
inoltre che la temperatura massima raggiunta dal fluido di lavoro sia T max = 1250 ◦ C = 1523 K. Si ipotizza poi che
il rapporto di compressione sia β = 20. L’aria ambiente viene aspirata alla pressione p1 = 1 bar e alla temperatura
T 1 = 25 ◦ C = 298 K. Si ipotizza poi che il rendimento meccanico organico valga ηm/o = 0.98, quello del generatore
elettrico ηel = 0.95 e quello della camera di combustione ηcc = 0.96. Per il calcolo delle proprietà termofisiche del
fluido di lavoro si considerano i coefficienti di Langen riportati in tabella 1.
h  i
a0 kJ/ kgK b kJ/ kgK2
       
Gas MM g/mol R kJ/ kgK a kJ/ kgK
O2 32 0.2598 0.8634 0.603 1.38·10−4
N2 28 0.2969 0.9882 0.6907 1.592·10−4
CO2 44 0.1889 0.8324 0.6441 3.599·10−4
O2 18 0.4619 1.556 1.098 9.953·10−4

Tabella 1: Coefficienti di Langen per i gas di rilevanza negli impianti turbina a gas.

Nell’analisi dell’impianto si trascurano inoltre le perdite di carico, le perdite di calore e di portata.


Prima di iniziare ad utilizzare le relazioni termodinamiche per calcolare le grandezze d’interesse è utile tracciare
uno schema dell’impianto in esame e i diagrammi termodinamici qualitativi (Fig. 1.1 e 1.2). Nel caso di gas perfetti
inoltre la rappresentazione delle trasformazioni termodinamiche nel piano entalpia specifica - entropia specifica è
concettualmente analoga a quella nel piano T − s, dato che dh = c p dT . Nel caso del diagramma termodinamico
qualitativo non c’è quindi necessità di distinguere tra i diagrammi h − s e T − s.

2 3

CC
C T
1 4
Figura 1.1: Schema dell’impianto turbina a gas semplice.

Come noto la composizione su base massica dell’aria è:


[O2 ] = 0.23
(1.1)
[N2 ] = 0.77
Ricordando inoltre che la costante universale dei gas vale < = 8.314 molK
J
si può scrivere:

RO2 = MMO2 = 0.2598 kJ/ kgK


<
 

 → Raria = RO2 [O2 ] + RN2 [N2 ] = 0.2884 kJ/ kgK
 
(1.2)
RN2 = < = 0.2969 kJ/ kgK


MMN 2
2s 2 3
T 3
p

2
2s
4
4s
1

1 4s 4

s v
a) b)
Figura 1.2: Diagrammi termodinamici qualitativi dell’impianto turbina a gas semplice: a) temperatura - entropia specifica e b) pressione - volume
specifico.

Date le ipotesi in ingresso si conoscono tutte le grandezze di interesse nel punto di ingresso all’impianto:




 T 1 = 25 ◦ C = 298 K
p1 = 1 bar = 105 Pa

(1.3)



v1 = Raria T1 = 0.8594 m3 /kg



p1

Come noto la temperatura a fine compressione può essere trovata come1 :


p2 = βp1 = 20 bar = 2 · 106 Pa (1.4)
ε12
T 2s = T 1 β
ε12 (1.5)
T 2 = T 1 β ηpol
Per determinare però ε12 si devono ricavare i coefficienti di Langen per l’aria:
aaria = aO2 [O2 ] + aN2 [N2 ] = 0.9595 kJ/ kgK


a0aria = a0O2 [O2 ] + a0N2 [N2 ] = 0.6705 kJ/ kgK



(1.6)
 
baria = bO2 [O2 ] + bN2 [N2 ] = 1.543 · 10−4 kJ/ kgK2

Si può quindi ricavare 2 :


Raria Raria
ε12 = = (1.7)
c p12 aaria + baria T 12
Si nota quindi che ε12 , necessario per ricavare T 2 è funzione di T 2 stesso tramite T 12 . Siamo di frante ad una equazione
in cui la sola incognita è T 2 La forma dell’equazione rende tuttavia impossibile risolvere esplicitamente per trovare
T 2 . È necessario quindi implementare un processo di soluzione iterativa che consenta di ricavare T 2 . Nello specifico
si inizia ipotizzando un valore di primo tentativo:
T 2i = T 1 + 100 = 398 K (1.8)

1 Assumendo che ε12 = ε12s data la scarsa differenza di temperatura media.


2 Siassume cioè che le proprietà termofisiche del fluido di lavoro siano variabili con la temperatura. Tuttavia nella singola trasformazione si
considerano c p e cv costanti e calcolati alla media delle temperature estremali della trasformazione.

2
Da cui:
i T1 + T2
T 12 = = 348 K (1.9)
2
cip12 = 1.013 kJ/ kgK

(1.10)
εi12 = 0.2846 (1.11)
εi
12
T 2ii = T 1 β ηpol
= 769 K (1.12)
E infine: ii
T 2 − T 2i

∆T 2 = = 93 % (1.13)
T i
2
Si ripete dunque il processo finché ∆T 2 < 1%. Nel caso in esame alla quarta iterazione si ottiene ∆T 2 = 0.135% e ci
si ferma. Circa lo stato 2 si può quindi riassumere:

p2 = βp1 = 20 bar = 2 · 106 Pa (1.14)

T 2s = T 1 βε12 = 684 K
ε12 (1.15)
T 2 = T 1 β ηpol = 750 K
Raria T 2s
v2s = = 0.09859 m3 /kg
p2
(1.16)
Raria T 2
v2 = = 0.1081 m3 /kg
p2
Con:
c p12 = 1.040 kJ/ kgK


cv12 = a0aria + baria T 12 = 0.7514 kJ/ kgK




k12 = 1.384
(1.17)
ε12 = 0.2772
1
m12 = = 1.445
1 − ε12 /ηpol

Le condizioni nel punto 3 sono note in quanto:



T 3 = T max = 1250 ◦ C = 1523 K


(1.18)
 p3 = p2

Si passa quindi ad analizzare la camera di combustione. Il bilancio energetico per tale elemento risulta:

(ṁaria + ṁcomb ) c p23 T 2 + ṁcomb ηcc Hi = (ṁaria + ṁcomb ) c p23 T 3 (1.19)

Da cui:
(α + 1) c p23 T 2 + ηcc Hi = (α + 1) c p23 T 3 → (α + 1) c p23 (T 3 − T 2 ) = ηcc Hi (1.20)
E quindi:
Hi ηcc
α= −1 (1.21)
c p23 (T 3 − T 2 )

3
Dunque α dipende da c p23 . c p23 tuttavia dipende a sua volta dalla composizione dei fumi, e quindi da α. Anche in
questo caso l’equazione non è direttamente esplicitabile per α e va utilizzato un procedimento iterativo per la sua
risoluzione. Per la prima iterazione si può assumere che la composizione dei fumi sia la stessa dell’aria :

[O2 ]fumi,i = 0.23


[CO2 ]fumi,i = 0
[H2 O]fumi,i = 0
[N2 ]fumi,i = 0.77 (1.22)
T 23 = 1136 K
cip23 = aaria + baria T 23 = 1.135 kJ/ kgK


αi = 53.71
Prima di avanzare nel procedimento iterativo va trovata una relazione che leghi α alla composizione dei fumi. Per fare
ciò si richiama la reazione di combustione del metano3 :
CH4 + 2O2 → CO2 + 2H2 O
(1.23)
16 kg (CH4 ) + 64 kg (O2 ) → 44 kg (CO2 ) + 36 kg (H2 O)
Da cui possiamo scrivere:
ṁfumi
O2 ṁaria burn
O2 − ṁO2 ṁaria 64 ṁcomb α 64 1
[O2 ] fumi
= = = [O2 ] − = 0.23 − (1.24)
ṁaria + ṁcomb ṁaria + ṁcomb ṁaria + ṁcomb 16 ṁaria + ṁcomb α + 1 16 α + 1
Analogamente 4 :
ṁfumi
CO2 44 1
[CO2 ]fumi = = (1.25)
ṁaria + ṁcomb 16 α + 1
ṁfumi
H2 O 36 1
[H2 O]fumi = = (1.26)
ṁaria + ṁcomb 16 α + 1
ṁfumi
N2 ṁaria
N2 ṁaria α
[N2 ]fumi = = = [N2 ] = 0.77 (1.27)
ṁaria + ṁcomb ṁaria + ṁcomb ṁaria + ṁcomb α+1
Quindi sostituendo αi = 53.71:
[O2 ]fumi,ii = 0.15
[CO2 ]fumi,ii = 0.05
(1.28)
[H2 O]fumi,ii = 0.04
[N2 ]fumi,ii = 0.76
Per cui:
aiifumi = aO2 [O2 ]fumi,ii + aCO2 [CO2 ]fumi,ii + aH2 O [H2 O]fumi,ii + aN2 [N2 ]fumi,ii = 0.9846 kJ/ kgK

0
,ii
= a0O2 [O2 ]fumi,ii + a0CO2 [CO2 ]fumi,ii + a0H2 O [H2 O]fumi,ii + a0N2 [N2 ]fumi,ii = 0.6917 kJ/ kgK

afumi (1.29)
 
biifumi = bO2 [O2 ]fumi,ii + bCO2 [CO2 ]fumi,ii + bH2 O [H2 O]fumi,ii + bN2 [N2 ]fumi,ii = 2.005 · 10−4 kJ/ kgK2

Quindi:

αii = 50.20 (1.30)

3 La reazione è solo stechiometrica si terrà poi conto dell’eccesso d’aria e della presenza di azoto nell’aria.
4 la somma di tutte le frazioni in massa deve sempre fare 1.

4
E poi:
α − αi
ii
∆α = = 6.517 % (1.31)
αi
Si ripete quindi il processo fino alla convergenza (terza iterazione) ed i risultati sono:

α = 49.98
[O2 ] fumi
= 0.1474
[CO2 ] fumi
= 0.05366
[H2 O] fumi
= 0.04394
[N2 ] = 0.755
fumi
(1.32)
afumi = 0.9864 kJ/ kgK


a0fumi = 0.6932 kJ/ kgK



 
bfumi = 2.036 · 10−4 kJ/ kgK2
c p23 = 1.218 kJ/ kgK


Rfumi = 0.2929 kJ/ kgK




Inoltre:
Rfumi T 3
v3 = = 0.2230 m3 /kg (1.33)
p3
Si procede infine a determinare le condizioni finali del fluido di lavoro. In questo caso:

p4 = p1 = 1 bar = 105 Pa (1.34)


T3
T 4s =
βε34
(1.35)
T3
T4 =
βε34 ηpol
Dove:
Rfumi Rfumi
ε34 = = (1.36)
c p34 afumi + bfumi T 34
Come già illustrato per la compressione si implementa un procedimento iterativo che alla quarta iterazione giunge a
convergenza con i seguenti risultati:
p4 = p1 = 1 bar = 105 Pa (1.37)
T3
T 4s = = 752 K
βε34
(1.38)
T3
T 4 = ε34 ηpol = 807 K
β
Rfumi T 4s
v4s = = 2.202 m3 /kg
p4
(1.39)
Rfumi T 4
v4 = = 2.363 m3 /kg
p4

5
Con5 :
c p34 = 1.224 kJ/ kgK


cv34 = a0fumi + bfumi T 34 = 0.9303 kJ/ kgK




k34 = 1.315
(1.40)
ε34 = 0.2357
1
m34 = = 1.269
1 − ε34 ηpol

Note quindi tutte le caratteristiche termodinamiche dei punti dell’impianto è possibile tracciare i diagrammi ter-
modinamici quantitativi p − v e T − s (Fig. 1.3 e Fig. 1.4 rispettivamente). Si noti come il diagramma p − v, oltre

Figura 1.3: Diagramma termodinamico p − v quantitativo dell’impianto turbina a gas semplice.

a non rendere visibile il calore come area sottesa, risulta anche di difficile lettura. Spesso per ovviare a quest’ultimo
problema si rappresenta il diagramma p − v in scala semi-logaritmica (Fig. 1.5).
Si procede infine alla determinazione dei parametri globali dell’impianto:
!
1
lutile = lt − lc = 1 + c p34 (T 3 − T 4 ) − c p12 (T 2 − T 1 ) = 423.8 kJ/kg (1.41)
α

Pel
ṁaria = = 253.4 kg/s (1.42)
lutile ηm/o ηel
ṁaria
ṁcomb = = 5.07 kg/s (1.43)
α
lutile lutile
ηth = =  = 0.441 (1.44)
q1 1 + α c p23 (T 3 − T 2 )
1

ηgl = ηth ηcc ηm/o ηel = 0.394 (1.45)

5 Notare che nel caso della compressione m>k, mentre invece nel caso dell’espansione m<k.

6
Figura 1.4: Diagramma termodinamico T − s quantitativo dell’impianto turbina a gas semplice.

Figura 1.5: Diagramma termodinamico p − v quantitativo dell’impianto turbina a gas semplice in scala semi logaritmica.

Impianto turbogas con post-combustione

Si ripeta l’esercizio precedente considerando un impianto con post-combustione.

Svolgimento
Si procede anzitutto assumendo, con buon senso ingegneristico, i dati mancanti e necessari allo svolgimento√
dell’esercizio. In primo luogo si assumo che il rapporto di espansione sia frazionato in parti uguali β1 = β2 = β. In
secondo luogo si assume che la temperatura di uscita dal secondo combustore sia uguale a quella di uscita dal primo.
Si tracciano quindi lo schema dell’impianto in esame e i diagrammi termodinamici qualitativi (Fig. 2.1 e 2.2).
I punti 1, 2 e 3 sono identici al caso di schema semplice.

7
2 3 4 5

CC1 CC2
C T1 T2
1 6
Figura 2.1: Schema dell’impianto turbina a gas con post-combustione.

2s 2 3
T 3 5
p

2 4s 4 6s
6 5
2s 4s 4

1
6s 6
1

s v
a) b)
Figura 2.2: Diagrammi termodinamici qualitativi dell’impianto turbina a gas post-combustione: a) temperatura - entropia specifica e b) pressione -
volume specifico.

Per il punto 4 si segue lo stesso procedimento illustrato per il caso di turbogas semplice, tuttavia l’espansione
avviene fino a:
p4 = p3 /β1 = 4.472 bar = 4.472 · 105 Pa (2.1)
Dopo il processo iterativo si ottengono i seguenti risultati:
T3
T 4s = = 1074 K
βε134
(2.2)
T3
T 4 = ε34 ηpol = 1112 K
β1

Rfumi T 4s
v4s = = 0.703 m3 /kg
p4
(2.3)
Rfumi T 4
v4 = = 0.728 m3 /kg
p4

8
Con:
c p34 = 1.255 kJ/ kgK


cv34 = 0.9614 kJ/ kgK




k34 = 1.305
(2.4)
ε34 = 0.2335
1
m34 = = 1.266
1 − ε34 ηpol

Le condizioni nel punto 5 sono note in quanto:



T 5 = T max = 1250 ◦ C = 1523 K


(2.5)
 p5 = p4

Si passa quindi ad analizzare la seconda camera di combustione. Il bilancio energetico per tale elemento risulta:

ṁaria + ṁcomb + ṁcomb,2 c p45 T 4 + ṁcomb,2 ηcc Hi = ṁaria + ṁcomb + ṁcomb,2 c p45 T 5
 
(2.6)

Si definisce quindi:
ṁaria + ṁcomb
α2 = (2.7)
ṁcomb,2
E quindi:
(α2 + 1) c p45 (T 5 − T 4 ) = ηcc Hi (2.8)
Da cui:
Hi ηcc
α2 = −1 (2.9)
c p45 (T 5 − T 4 )
Come nel caso della prima camera di combustione va utilizzato un procedimento iterati. Per la prima iterazione si può
assumere che la composizione dei fumi all’uscita della seconda camera di combustione sia la stessa di quella all’uscita
della prima camera di combustione:

[O2 ]fumi2,i = 0.1474


[CO2 ]fumi2,i = 0.05366
[H2 O]fumi2,i = 0.04394
[N2 ]fumi2,i = 0.0.755 (2.10)
T 45 = 1317 K
cip45 = afumi + bfumi T 45 = 1.255 kJ/ kgK


αi2 = 92.04

In questo caso per la relazione tra α2 e la composizione dei fumi possiamo scrivere:
64
ṁfumi,2
O2 = ṁfumi burn,2
O2 − ṁO2 = [O2 ]fumi (ṁaria + ṁcomb ) − ṁcomb,2 (2.11)
16
Da cui:
ṁfumi,2
O2 ṁaria + ṁcomb 64 ṁcomb,2
[O2 ]fumi2
= = [O2 ]fumi − (2.12)
ṁaria + ṁcomb + ṁcomb,2 ṁaria + ṁcomb + ṁcomb,2 16 ṁaria + ṁcomb + ṁcomb,2
E quindi:
α2 64 1
[O2 ]fumi2 = [O2 ]fumi − (2.13)
1 + α2 16 1 + α2
9
Analogamente :
α2 44 1
[CO2 ]fumi2 = [CO2 ]fumi − (2.14)
1 + α2 16 1 + α2
α2 36 1
[H2 O]fumi2 = [H2 O]fumi − (2.15)
1 + α2 16 1 + α2
ṁfumi
N2 ṁaria + ṁcomb 1
[N2 ]fumi2 = = [N2 ]fumi = [N2 ]fumi (2.16)
ṁaria + ṁcomb + ṁcomb,2 ṁaria + ṁcomb + ṁcomb,2 1 + α2
Si applica dunque il procedimento di iterazione già illustrato per la camera di combustione del ciclo semplice e arrivati
alla convergenza (terza iterazione) i risultati sono:

α2 = 91.44
[O2 ] fumi2
= 0.1025
[CO2 ]fumi2 = 0.08287
[H2 O]fumi2 = 0.06783
[N2 ]fumi2 = 0.7468
(2.17)
afumi2 = 1.001 kJ/ kgK


a0fumi2 = 0.7054 kJ/ kgK



 
bfumi2 = 2.304 · 10−4 kJ/ kgK2
c p45 = 1.263 kJ/ kgK


Rfumi2 = 0.2954 kJ/ kgK




Inoltre:
Rfumi2 T 5
v5 = = 1.006 m3 /kg (2.18)
p5
Per il punto 6 valgono le stesse considerazioni mosse per il punto 4, considerando però:

p6 = p5 /β2 = p1 = 1 bar = 1 · 105 Pa (2.19)

Dopo il processo iterativo si ottengono i seguenti risultati:


T5
T 6s = = 1085 K
βε256
(2.20)
T5
T 6 = ε56 ηpol = 1123 K
β2

Rfumi2 T 6s
v6s = = 0.703 m3 /kg
p6
(2.21)
Rfumi2 T 6
v6 = = 0.728 m3 /kg
p6
Con:
c p56 = 1.306 kJ/ kgK


cv56 = 1.01 kJ/ kgK




k56 = 1.293
(2.22)
ε56 = 0.2262
1
m56 = = 1.256
1 − ε56 ηpol
10
Si procede infine alla determinazione dei parametri globali dell’impianto:
ṁaria + ṁcomb ṁaria + ṁcomb + ṁcomb,2
lutile = lt1 + lt2 − lc = c p34 (T 3 − T 4 ) + c p56 (T 5 − T 6 ) − c p12 (T 2 − T 1 )
ṁaria ṁaria
! ! (2.23)
1 1 1 1
= 1+ c p34 (T 3 − T 4 ) + 1 + + + c p56 (T 5 − T 6 ) − c p12 (T 2 − T 1 ) = 595.1 kJ/kg
α α α2 αα2

Pel
ṁaria = = 180.5 kg/s (2.24)
lutile ηm/o ηel
ṁaria
ṁcomb = = 3.61 kg/s (2.25)
α
ṁaria + ṁcomb
ṁcomb,2 = = 2.01 kg/s (2.26)
α2
lutile lutile
ηth = =    = 0.398 (2.27)
q1 1 + α c p23 (T 3 − T 2 ) + 1 + α1 +
1 1
α2 + 1
αα2 c p45 (T 5 − T 4 )
ηgl = ηth ηcc ηm/o ηel = 0.355 (2.28)
Come noto dallo studio della teoria si vede come la post-combustione consenta di aumentare la potenza utile, al
prezzo di una diminuzione dell’efficienza.

11

Potrebbero piacerti anche