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ONDE SISMICHE

● Possono essere di tre tipi:


○ onde P, prime o longitudinali, si propagano per compressione e dilatazione
(fanno variare i volumi delle particelle) riuscendo ad attraversare sia solidi che
liquidi
○ onde S o trasversali, si propagano in modo ondulatorio (fanno variare la
forma delle particelle), riuscendo ad attraversare solo i solidi (i liquidi non
hanno forma propria)
○ onde L, lunghe o superficiali
● Le onde hanno permesso di individuare la stratificazione terrestre
● Tramite le onde S si è capito che il nucleo terrestre è esternamente liquido e
internamente solido
● Infatti le onde S una volta arrivate fino al nucleo, smettevano di propagarsi a causa
del suo strato liquido esterno
● Le onde hanno una velocità diversa a seconda del materiale che attraversano
● Più il materiale è denso e compatto, più le onde sono veloci
● Più il materiale è liquido, più le onde sono rallentate
● Infatti per distinguere nucleo esterno e nucleo interno, si è osservato come le onde P
diminuissero prima la loro velocità (parte liquida) per poi aumentarla di nuovo nel
nucleo interno (solido)
● Grazie alle onde sono state individuate le discontinuità, zone in cui le onde sismiche
variano notevolmente la loro velocità
● Le discontinuità principali sono 3:
○ di Morovich, che separa crosta terrestre e mantello (individuata da Morovich
dopo il terremoto del 1906 in California)
○ di Gutenberg, che separa mantello e nucleo esterno e si trova a circa 3000
km
○ di Lehmann, che separa nucleo esterno e nucleo interno e si trova a circa
5300 km
● La profondità delle discontinuità di Gutenberg e di Lehmann rimane invariata
● Al contrario la profondità della discontinuità di Morovich può variare, a seconda se si
ha crosta continentale (arriva a un massimo di 80 km) o crosta oceanica (8 km)
● Dopo la discontinuità di Morovich, ad una certa profondità all’interno del mantello è
presenta una zona chiamata LVZ (low velocity zone)
● Qui si registra un brusco rallentamento della velocità delle onde sismiche
● Si ipotizza che questa zona a bassa velocità corrisponda a una parziale fusione del
mantello, che prende il nome di astenosfera
● Sopra l’astenosfera galleggia la litosfera

NUCLEO TERRESTRE

● Per studiare il nucleo, gli scienziati lo hanno riprodotto in laboratorio e lo hanno


analizzato tramite le onde sismiche
● Si è scoperto che il nucleo è una lega di ferro e nichel, con una percentuale di un
elemento più leggero, probabilmente ossigeno o zolfo
● Una volta individuata la miscela di cui è fatto il nucleo, gli scienziati ne hanno presa
un campione solido e uno liquido
● Hanno quindi osservato la velocità delle onde sismiche, notando che era
paragonabile alla velocità delle onde registrata dai sismografi
● In realtà sono solo prove di laboratorio, dal momento che le rilevazioni visive non
sono scese oltre i 12 km
● Lo stato fuso del nucleo esterno è dovuto all’elevatissima temperatura presente
all’interno della terra
● Infatti una lega ferro-nichel fonde a temperatura maggiore di 1000 gradi
● Il nucleo interno invece, è solido a causa della pressione
● La percentuale di nichel nella lega è circa il 37% e la restante parte è quasi tutta di
ferro
● In seguito al big bang, mentre i pianeti si stavano raffreddando anche gli elementi
tendevano a raffreddarsi
● Questo ha fatto sì che gli elementi più pesanti tendessero a scendere all’interno e
quelli più leggeri a salire (“catastrofe del ferro”)
● Il fatto che all’interno della terra ci sia tanto calore è dovuto alla liberazione di energia
termica nel passaggio del farro dallo strato esterno a quello interno
● La catastrofe del ferro ha fatto sì che si individuasse la zonazione chimica terrestre
● Infatti il ferro, pesante, è sceso, mentre i materiali più leggeri formando legami con
l’ossigeno (fa da palloncino) sono riusciti a risalire

CROSTA TERRESTRE

● Nonostante si parli di crosta, questa in realtà non è uno strato omogeneo


● Ha delle diverse caratteristiche a seconda se sia continentale o oceanica
● La crosta oceanica è uno strato di circa 8/10 km, mentre la continentale può arrivare
anche a 80 km di spessore
● Il primo strato di crosta oceanica è uno strato estremamente sottile, fatto da rocce
sedimentarie legate al deposito di microorganismi
● Man mano che questi si depositano, si creano strati sempre più alti che si
compattano, dando avvio al processo di diagenesi
● La crosta oceanica si forma grazia alle dorsali, catene sottomarine che
allontanandosi spaccano la crosta e permettono la risalita di magma
● Sotto lo stato di sedimenti quindi, si avrà roccia magmatica, in particolare basalto
● Le rocce che compongono la crosta oceanica sono rocce basiche
● Il fatto che siano basiche significa che hanno un basso contenuto di silice, che viene
sostituita da metalli come ferro e magnesio
● Questo determina un’alta densità delle rocce stesse (3,3 kg/m3)
● La crosta continentale è formata da un primo strato sedimentario, come l’oceanica
● Al di sotto però, si trovano rocce derivanti da magmi acidi (sono più superficiali)
● Il tipo di roccia che si trova nelle croste continentali è un tipo di roccia intrusiva,
perchè i magmi acidi sono molto viscosi e tendono a fuoriuscire male
● La densità di queste rocce è minore rispetto alle basiche (2,6 kg/m3)
CALORE TERRESTRE

● Tutti i processi terrestri sono attivati e sostenuti dal calore interno della terra e
dall’energia solare che arriva alla superficie
● Il calore interno favorisce i processi endogeni, mentre la luce solare i processi
esogeni
● I processi endogeni hanno durate lunghissime, non compatibili con la vita umana, ma
che portano ad un modellamento continuo e costante della terra (movimenti che
riguardano la litosfera)
● I processi esogeni invece sono di brevissima durata: venti, piogge (processi erosivi)
● Il sole quindi, nonostante sia una stella piccola, ha notevole importanza per la terra
● Il suo calore è dovuto alla fusione nucleare (due atomi di idrogeno si uniscono a
formare un atomo di elio)
● Le fonti di calore della terra sono principalmente 5
○ conversione dell’energia cinetica in energia termica, dovuta agli impatti dei
meteoriti che sono arrivati a grande velocità sulla superficie terrestre
○ conversione dell’energia gravitazionale in energia termica, dovuta alla
migrazione del ferro verso il centro della terra (catastrofe del ferro)
○ riscaldamento adiabatico, dovuto all’aumento della massa terrestre che ha
generato un aumento di pressione e di temperatura
○ radioattività di isotopi a vita breve, dato dai decadimenti i radioisotopi
○ radioattività di isotopi a lunga vita, unico fenomeno che sta ancora avvenendo
● Gli isotopi a lunga vita sono l’uranio e il torio che si trovano nelle rocce granitiche
● Ciò significa che si possono trovare solo nella crosta continentale, che teoricamente
dovrebbe avere un flusso di calore maggiore
● In realtà il flusso di calore terrestre è sempre costante, grazie ai moti convettivi
dell’astenosfera
● Tutto il calore liberato dalla terra ha determinato la presenza del gradiente
geotermico, un aumento di temperatura scendendo verso l’interno
● Nei primi chilometri la temperatura aumenta di 30 gradi ogni chilometro

FORMAZIONE DELLA TERRA

● La terra si è formata a partire da una nebulosa che è esplosa, circa 4.7 miliardi di
anni fa
● La nebulosa ha iniziato a ruotare velocemente e man mano che ruotava si è
addensata sempre di più
● Ad un certo punto la pressione e la densità hanno determinato un’esplosione che ha
portato alla formazione del protosole
● Il protosole ha iniziato ad attirare a sé materiali, che scontrandosi hanno formato i
planetesimi
● La forza gravitazionale del sole ha fatto sì che intorno ad esso si concentreranno i
resti della nebulosa più densi
● Invece nelle parti più esterne della nebulosa si sono concentrati i gas
● Questo spiegherebbe perché i primi 4 pianeti sono rocciosi mentre gli altri 4 gassosi
● Tra pianeti terrestri e pianeti gassosi c’è uno strato di asteroidi che non è altro che un
pianeta mancato
● Questo perché giove, essendo molto grande, ha impedito l’aggregarsi delle particelle
che sono rimaste disperse
● L'impatto tra la terra e un corpo celeste, dovuto all'attrazione gravitazionale, ha fatto
nascere la luna
● Dalla terra infatti, si sono staccati dei pezzetti che aggregandosi hanno dato origine
alla luna

CAMPO MAGNETICO

● La terra presenta un proprio campo magnetico


● All’interno delle rocce sono presenti dei materiali, chiamati ferromagnetici, che
tendono a orientarsi in base al campo magnetico terrestre
● Normalmente sono dei metalli che hanno un elettrone rimasto spaiato su un orbitale
(non ne ha un altro di spin opposto che compensa)
● Le rocce si orientano in maniera differente a seconda se siano ignee o sedimentarie
● Le rocce ignee, ottenute dal raffreddamento del magma, se rimangono sopra la
temperatura di Curie rimangono fuse e non sono orientate
● Infatti le particelle, trovandosi ad altissime temperature, hanno dei moti troppo veloci
che non permettono l’orientamento
● Se invece la temperatura del magma scende, le rocce tendono ad orientarsi
● Le rocce sedimentarie, formate da trasporto e deposito dei sedimenti, se contengono
dei piccoli magneti, questi si orientano in base al campo magnetico terrestre
● Questo è stato fondamentale per dimostrare quella che è stata la deriva dei
continenti

TEORIE SULLA DERIVA DEI CONTINENTI

● La prima grande teoria è quella di Wegener, che aveva osservato che c’erano delle
rocce che non erano più orientate rispetto al campo magnetico terrestre
● Questo voleva dire che nel corso degli anni questa roccia si era spostata
● In realtà le primissime teorie sulla deriva dei continenti risalgono al 1600 con Bacone,
che notò che il profilo dell’Africa si incastrava bene con quello dell’America
meridionale
● Anche questo voleva dire che i movimenti avevano spostato le due fasce di terra
● Già dall’antichità c’era un’opinione contrastante riguardo ai mutamenti terrestri
● Secondo le teorie fissiste la terra era immobile e priva di cambiamenti (si era formata
in un determinato modo è così era rimasta)
● Il fatto che ci sono dei monti era legato al fatto che la terra, essendo inizialmente una
palla di fuoco, con il raffreddamento si è contratta facendo salire i monti
● Al contrario, le teorie evoluzioniste ipotizzavano che anche la terra, pur non essendo
un essere vivente (Darwin), poteva subire una sorta di evoluzione
● Da tutte queste teorie prende spunto Wegener che ipotizza la “teoria della deriva dei
continenti”
● La sua teoria poteva essere molto valida, ma gli mancava la giustificazione al
movimento delle placche
● Inoltre Wegener non parlava di placche, ma di zolle
● Queste non erano altro che crosta, fatta di SiAl (silicio-alluminio) che galleggiavano
nel SiMa (silicio-magnesio-ferro)
● Noi ad oggi sappiamo che in realtà non è solo crosta, ma comprende anche una
parte di mantello e prende il nome di litosfera
● In generale la sua teoria era molto valida
● Riprendendo le teorie sugli incastri di Bacone, ipotizza che circa 200 milioni di anni fa
le terre emerse erano tutte racchiuse in un unico grande continente chiamato
Pangea
● Questo grande continente era circondato da un immenso oceano: la Pantalassa
● Tale teoria venne riproposta anche da Da Toit, che cambiò semplicemente il nome
dei continenti in Botswana, continenti australi, eurasia e l’oceano Tetide

PROVE DELLA TEORIA DI WEGENER

● A sostegno della teoria della deriva dei continenti, Wegener propone una serie di
prove di vario tipo
○ prove geografiche e geologiche (incastri dei profili dei continenti)
○ prove paleontologiche
○ prove paleoclimatiche
○ prove geofisiche
● Wegener si accorge che i rilievi caledoniani della Scandinavia hanno una sequenza
identica rispetto ai rilievi canadesi, come se i due fossero stati uniti in passato
● Nota poi che ci sono dei resti fossili di dinosauri terrestri (che non potevano nuotare)
con la stessa datazione in punti separati da oceani
● Questi ritrovamenti fossili gli fanno ipotizzare che una volta le zolle erano attaccate
● Le ipotesi di Wegener vengono subito contestate dai fissisti, che giustificano il
ritrovamento di quei fossili con la teoria dei ponti continentali, secondo cui i continenti
erano legati da dei ponti terrestri
● Questi però, essendo molto sottili, si sono frantumati
● Wegener osservò anche che erano presenti dei resti vegetali di piante che crescono
in climi totalmente diversi dal luogo di ritrovamento
● In più vennero ritrovati dei depositi carbonatici, che si formano solo entro 30° di
latitudine, in fasce che superano notevolmente i 30°
● Per esempio il petrolio ha bisogno di climi caldi e umidi per potersi formare, eppure è
stato ritrovato anche nei mari del Nord
● Probabilmente quindi quel deposito si è formato perchè in quella regione c’era un
clima completamente diverso e lo spostamento delle terre emerse ha fatto sì che tali
depositi si spostassero
● Sulla base di queste prove sorsero diversi dubbi
● Wegener non fornì una spiegazione valida di come si muovono le placche
● Dice semplicemente che potrebbe essere a causa dell'attrazione lunisolare
● In realtà questa non giustifica uno spostamento di chilometri e chilometri, ma solo di
qualche metro
● Non riuscendo a trovare il “motore delle placche”, la teoria di Wegener viene
considerata completamente sbagliata

TEORIE SUCCESSIVE A WEGENER

● 30 anni dopo la prima teorizzazione della deriva dei continenti, Holmes prova a
giustificarla ipotizzando i moti convettivi
● Per prima cosa dice che Wegener sbagliava a parlare di zolle (crosta che galleggia
sul mantello)
● Infatti era necessario parlare di una parte di crosta, la litosfera, che galleggia su una
parte parzialmente fusa del mantello
● All’interno della parte fluida del mantello probabilmente ci sono dei moti convettivi
● Essendo il mantello più caldo sotto che sopra, il materiale caldo tende a salire verso
l’alto
● Nella risalita si raffredda, aumenta di densità e tende a scendere di nuovo
● A lui si unisce Hess, che mentre si trovava a guidare un sottomarino durante la
seconda guerra mondiale, fa una scoperta importantissima
● Si accorge che sotto l’oceano ci sono delle catene montuose e approfondendo le sue
ricerche scopre la Grande dorsale medio-atlantica (spaccatura che va dal polo sud al
polo nord lungo l’oceano Atlantico)
● Così, Dietz cerca di dargli una spiegazione tramite la teoria dell’espansione dei
fondali
● Probabilmente questa spaccatura è legata al fatto che proprio sotto la dorsale
stessa, ci siano due celle convettive vicine che si muovono in direzioni opposte
● Così facendo tirano una parte di crosta verso destra e una parte verso sinistra,
arrivando a creare una spaccatura

MOTI DELLE PLACCHE

● Negli anni ‘60, Tuzo riesce ad ipotizzare la vera e propria teoria della tettonica, che
unisce le ipotesi di Wegener e degli altri scienziati
● Scopre che i soli moti convettivi (materiale caldo poco denso che sale, si raffredda e
riscende) non giustificano il movimento delle placche, perchè le spostano di circa 2,5
mm annui
● Infatti rappresentano solamente il cosiddetto “primo motore”
● L’ipotesi più probabile è quella di una grande cella convettiva, anche se alcuni
scienziati ritengono che ce ne siano due (una sopra e una sotto)
● Quella sotto dovrebbe attivare quella sopra, mettendola in moto
● Comunque gli spostamenti di 2-3 cm annui non sono giustificati dai moti convettivi
● Un’altra spinta è sicuramente quella della dorsale
● Dalla spaccatura della dorsale risale del materiale che fuoriuscendo si raffredda e
tende a solidificarsi lungo il pendio della dorsale
● Questo comporta un allontanamento del materiale già presente
● Una terza spinta è rappresentata dallo “slab pull”, legato al galleggiamento negativo
della placca litosferica
● La placca litosferica è solida e di conseguenza più densa del materiale che sta sotto,
parzialmente fuso
● Questo fa sì che la placca tenda a scendere verso il basso
● L’ultimo moto è legato all’azione di risucchio
● Si creano delle forze che tendono a risucchiare verso il basso la placca

MARGINI DELLE PLACCHE

● I margini delle placche sono di 3 tipi:


○ divergenti
○ convergenti
○ trasformi
● Con le placche divergenti si vengono a creare le dorsali
● Infatti c’è costruzione di litosfera in seguito alla fuoriuscita del magma che si
raffredda e si deposita
● Con le placche convergenti invece si ha distruzione di litosfera
● Quando due placche si scontrano si avrà o una subduzione o un obduzione
● Quando si scontrano una placca continentale e una oceanica, l’oceanica tenderà ad
andare in subduzione per densità maggiore (fatta da basalti), formando catene
montuose tipo cordigliere
● La placca che scende arriva fino a 2900 km, punto chiamato cimitero delle placche,
all’altezza del nucleo esterno (lega metallica con del ferro che blocca la discesa)
● A seconda di quanto scende inclinata la placca, al confine di placca si avrà una
fossa, che sarà tanto più profonda quanto più sarà inclinato il piano di Benioff (angolo
che forma la placca nella sua discesa)
● Lo stesso avviene con due oceaniche (subduce la più densa e si formano isole
vulcaniche)
● Nel momento in cui si scontrano due placche continentali avviene un’obduzione (sale
un rilievo)
● Ultimo tipo di movimento è quello trasforme, in cui non si crea né si distrugge
litosfera
● C’è un movimento relativo: le placche strofinano l’una sull’altra generando così dei
grossi terremoti
● Lungo tutto il margine di placca si hanno fenomeni vulcanici o terremoti

DORSALI

● Sono catene montuose che si trovano a circa 60-70 mila km sotto il livello del mare
● La caratteristica della dorsale è quella di essere un vulcano lineare, in grado quindi di
far fuoriuscire magma
● La più grande è la dorsale medio atlantica, che va dall’Antartide all’Artide passando
per l’islanda (funziona per il 90% di energia geotermica)
● La dorsale medio atlantica è stata una scoperta casuale, dovuta all’osservazione di
un aumento anomalo di calore sottomarino
● La dorsale quindi è una sorta di catena montuosa la cui vetta. o Rift, è spaccata
● Di solito non supera i 2-3 km e i vulcani da cui risale il magma non sono tutti
consecutivi (questo fa sì che vi siano delle faglie trasformi)
● Dalla spaccatura della dorsale fuoriesce magma, che prenderà il nome di lava pillow
(cuscino)
● La spaccatura è dovuta alla rottura di una placca e all'allontanamento delle due parti
● Sotto la placca si ha del materiale fuso, normalmente basaltico (molto densi ma
molto fluidi) che quando risale verso l’alto andrà ad esercitare una pressione sulla
superficie terrestre
● Quella parte di terra prima si inarca e ad un certo punto si romperà
● Una volta creata la spaccatura, il magma risale e spinge da due parti opposte le
estremità della crosta che ha lacerato
● Se questo avviene a livello sottomarino sarà una dorsale sottomarina, altrimenti sarà
un Rift continentale da cui risale il magma
● Quando la placca si rompe tende a creare un avvallamento che se scende sotto il
livello del mare, si riempirà di acqua e formerà un protoceano
● Quest’ultimo o si aprirà a formare un oceano vero e proprio tramite la cella
convettiva, oppure si chiuderà a formare un oceano abortito (in assenza della cella)
● Al di sopra della dorsale c’è sempre un oceano e a seguire un sottile strato di 400 m
al massimo di sedimenti
● A scendere vi sono
○ 2 strati di rocce basaltiche, il primo formato da veri e propri basalti e il
secondo formato da gabbri (corrispettivo intrusivo del basalto)
○ peridotiti, un silicato di ferro e magnesio fortemente basico

PROVE DELL’ESPANSIONE DEI FONDALI

● Il processo di formazione delle dorsali è un processo antichissimo che viene


giustificato tramite una serie di prove
● L’espansione dei fondali oltretutto, rappresenta la prima spinta della teoria della
tettonica
● Le prove dell’espansione dei fondali sono principalmente 6:
○ anomalie magnetiche dei fondi oceanici
○ età dei sedimenti oceanici
○ elevato flusso di calore delle dorsali oceaniche
○ rapporto età-profondità della crosta oceanica
○ faglie trasformi
○ punti caldi

PUNTI CALDI

● Grazie ai punti caldi è possibile capire direzione e velocità di spostamento delle


placche
● Sono punti fissi in cui c’è la risalita di correnti cilindriche di magma da profondità
estremamente elevate
● Quando la placca passa sopra ad un punto caldo, tenderà ad inarcarsi fino a
lacerarsi e si formerà un vulcano, per la maggior parte sottomarino, ma con una
parte in superficie
● Una volta che si è spostata da lì, la camera magmatica non è più alimentata, il
vulcano si spegne e gli agenti atmosferici inizieranno ad erodere la parte superiore
● Il vulcano si abbassa sempre di più fino a formare i cosiddetti Guyot
● Osservando la posizione dei vulcani e la loro altezza, si può avere un’idea del
passato della placca, della direzione e della velocità che ha seguito

ANOMALIE MAGNETICHE

● Analizzando la disposizione delle rocce magnetiche, gli scienziati hanno notato che
ai lati della dorsale si sono formate delle bande magnetiche
● Ci si aspettava di trovarle orientate tutte da uno stesso verso (quello del campo
magnetico terrestre)
● Invece venne scoperto che una banda è orientata rispetto al campo magnetico
terrestre, una con orientamento opposto e così via alternandosi
● Questo avviene perché il campo magnetico terrestre tende ad invertirsi ogni tot
milioni di anni
● L’ulteriore particolarità di queste bande, è che sono simmetriche rispetto alla dorsale
● Ciò significa che le rocce depositate ai lati della dorsale si sono allontanate, grazie
all’azione di risalita del magma che le spinge sempre più lontano per farsi spazio

ETÀ DEI SEDIMENTI

● In questo caso si parla dello strato superficiale della crosta (i primi 400 m)
● Gli scienziati hanno analizzato l’età dei sedimenti sopra la crosta e si sono accorti
che allontanandosi dalla dorsale i sedimenti hanno via via un'altezza e un’età sempre
maggiore
● Quando i sedimenti si depositano a terra, vanno a comprimere quelli che si
trovavano già sotto fino a formare le rocce sedimentarie
● Il materiale che risale dalle dorsali, spinge il materiale già sedimentato sempre più
lontano e per questo gli strati più spessi e antichi sono più lontani dalla dorsale
● Inoltre è possibile rilevare come si sono evoluti questi organismi perchè andando a
vedere quali sono gli organismi sia lontani che vicini alla dorsale si può ricostruire
una scala temporale di evoluzione

PROFONDITÀ DELLA CROSTA OCEANICA

● Man mano che il magma risale, fuoriesce e si raffredda fino a formare le lave pillow
● Questa roccia man mano che solidifica tende a contrarsi e a far diminuire il proprio
volume (la massa non cambia)
● Questo comporta un aumento della densità che porta le rocce a sprofondare con
maggior facilità
● Più ci si allontana dalla dorsale, più ci sono rocce in profondità
● Analizzando la profondità dei fondali oceanici non sono si osserva che la profondità
diminuisce quanto più si è vicini alla dorsale, ma si può capire anche l’età delle rocce
(tramite una curva prestabilita)

MARGINI CONTINENTALI

● Con i margini convergenti non si intende il punto in cui finisce un continente, ma dove
c’è la scarpata continentale
● Rappresentano una sorta di punto di graduale passaggio da una crosta continentale
a una oceanica
● I margini continentali sono di 3 tipi:
○ attivi, si trova a bordo placca e genera una subduzione (placca oceanica
contro quella continentale)
○ passivi, non accade nulla al continente perché il margine si trova all’interno
della placca
○ trasformi, dove è presente un’elevata sismicità

CICLO DI WILSON

● Teoria formulata nel 1988 da alcuni scienziati inglesi e americani che mostra come
nel corso della storia della Terra i continenti si sono riuniti più volte in una singola
massa
● Il ciclo si ripete mediamente ogni 500 milioni di anni
● Ogni supercontinente ha una vita media di circa 100 milioni di anni, dopodichè si
frammenta in blocchi che si espandono
● Alla fine questi blocchi si riavvicinano a causa del movimento delle placche
● Un processo di rifting all’interno di un continente lo divide in due parti
● In particolare dal mantello risale del magma fino ad arrivare alla crosta, che si alza e
si lacera
● Il magma quindi fuoriesce e tende a spingere da una parte e dall’altra i due lembi di
terra che si sono aperti
● Si apre così un nuovo bacino oceanico, chiamato protoceano
● I margini che si stanno allontanando, prima o poi andranno a collidere con altri
margini
● Questo porterà alla distruzione della crosta che si era appena formata
● Infatti la crosta oceanica spinta dalla risalita del magma dalla dorsale, andrà a
scontrarsi con della crosta continentale
● L’oceanica, essendo più densa, va in subduzione
● L’oceano che si era formato diventa sempre più piccolo fino a chiudersi
● Si forma una catena montuosa, che rimane intatta finché non passa sopra delle celle
convettive che riaprono l’oceano e riformano la dorsale
● Ricomincia il ciclo
PLACCHE CONVERGENTI

● Sono un tipo di placche che generano orogeni, ossia montagne, in quattro modi:
○ subduzione oceanica-continentale (cordigliere)
○ subduzione oceanica-oceanica (isole vulcaniche)
○ collisione continentale
○ accrescimento crostale
● Le due subduzione generano catene montuose con vulcani fortemente esplosivi,
mentre collisione e accrescimento no
● Nello scontro tra una placca continentale e una oceanica, quest’ultima va in
subduzione perchè è più densa dell’altra
● Tra due croste oceaniche subduce la più vecchia (più densa perché più si raffredda
con il tempo, più si contrae)
● La placca che subduce si chiama placca a letto, mentre quella in superficie prende il
nome di placca a tetto
● Scendendo crea attriti molto forti, che portano a forti terremoti sul piano di Benioff
● Più è densa la placca, più il piano di Benioff sarà inclinato
● La placca che subduce non scenderà all’infinito perchè ad un certo punto incontrerà
il nucleo esterno, dove i minerali a bassa temperatura di fusione che formano la
placca si fonderanno
● I primi a fondersi sono i minerali acidi
● Essendo fusi sono più leggeri e tendono a risalire formando dei magmi acidi che
danno attività vulcanica esplosiva
● In entrambi i casi di subduzione si formeranno 5 zone
○ fossa
○ zona di subduzione
○ intervallo arco-fossa
○ arco vulcanico, continentale tipo cordigliera (con subduzione
oceanica-continentale) o insulare (con subduzione oceanica-oceanica)
○ area di retroarco (depressione continentale o bacino marginale)
● La formazione degli archi vulcanici è dovuta alla risalita dei magmi acidi formati dalla
fusione della placca quando entra in contatto con il nucleo esterno
● La collisione tra continenti dà le catene più importanti, perché c’è una maggior
quantità di crosta che può emergere
● In ogni caso ci sono tremori e terremoti a causa della crosta che si scontra

OROGENESI

● Normalmente si ha un’orogenesi in seguito alla subduzione della placca oceanica


● Infatti quando la placca oceanica subduce, trascina giù con sé la sua parte di oceano
facendo in modo che questo si chiuda
● Man mano che l’oceano si chiude, la crosta continentale che gli sta dietro si avvicina
sempre di più alla crosta continentale che si era scontrata con la precedente crosta
oceanica
● Nel momento in cui avviene la collisione, finisce la subduzione
● Si genera quindi una serie di forze che generano delle pressioni litostatiche molto
elevate che alterano le rocce
● Il fatto che la crosta oceanica tende ad andare in subduzione, fà si che non ci siano
croste oceaniche molto vecchie (prima o poi subduceranno e verranno distrutte)
● Le croste più vecchie sono state ritrovate sotto forma di rocce verdi chiamate ofioliti
● Le ofioliti sono fatte da uno strato di radiolari (organismi marini), uno strato di basalti
e uno di gabbri
● La crosta continentale invece risale alla formazione della terra (4 milioni di anni fa)

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