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NUCLEO TERRESTRE
CROSTA TERRESTRE
● Tutti i processi terrestri sono attivati e sostenuti dal calore interno della terra e
dall’energia solare che arriva alla superficie
● Il calore interno favorisce i processi endogeni, mentre la luce solare i processi
esogeni
● I processi endogeni hanno durate lunghissime, non compatibili con la vita umana, ma
che portano ad un modellamento continuo e costante della terra (movimenti che
riguardano la litosfera)
● I processi esogeni invece sono di brevissima durata: venti, piogge (processi erosivi)
● Il sole quindi, nonostante sia una stella piccola, ha notevole importanza per la terra
● Il suo calore è dovuto alla fusione nucleare (due atomi di idrogeno si uniscono a
formare un atomo di elio)
● Le fonti di calore della terra sono principalmente 5
○ conversione dell’energia cinetica in energia termica, dovuta agli impatti dei
meteoriti che sono arrivati a grande velocità sulla superficie terrestre
○ conversione dell’energia gravitazionale in energia termica, dovuta alla
migrazione del ferro verso il centro della terra (catastrofe del ferro)
○ riscaldamento adiabatico, dovuto all’aumento della massa terrestre che ha
generato un aumento di pressione e di temperatura
○ radioattività di isotopi a vita breve, dato dai decadimenti i radioisotopi
○ radioattività di isotopi a lunga vita, unico fenomeno che sta ancora avvenendo
● Gli isotopi a lunga vita sono l’uranio e il torio che si trovano nelle rocce granitiche
● Ciò significa che si possono trovare solo nella crosta continentale, che teoricamente
dovrebbe avere un flusso di calore maggiore
● In realtà il flusso di calore terrestre è sempre costante, grazie ai moti convettivi
dell’astenosfera
● Tutto il calore liberato dalla terra ha determinato la presenza del gradiente
geotermico, un aumento di temperatura scendendo verso l’interno
● Nei primi chilometri la temperatura aumenta di 30 gradi ogni chilometro
● La terra si è formata a partire da una nebulosa che è esplosa, circa 4.7 miliardi di
anni fa
● La nebulosa ha iniziato a ruotare velocemente e man mano che ruotava si è
addensata sempre di più
● Ad un certo punto la pressione e la densità hanno determinato un’esplosione che ha
portato alla formazione del protosole
● Il protosole ha iniziato ad attirare a sé materiali, che scontrandosi hanno formato i
planetesimi
● La forza gravitazionale del sole ha fatto sì che intorno ad esso si concentreranno i
resti della nebulosa più densi
● Invece nelle parti più esterne della nebulosa si sono concentrati i gas
● Questo spiegherebbe perché i primi 4 pianeti sono rocciosi mentre gli altri 4 gassosi
● Tra pianeti terrestri e pianeti gassosi c’è uno strato di asteroidi che non è altro che un
pianeta mancato
● Questo perché giove, essendo molto grande, ha impedito l’aggregarsi delle particelle
che sono rimaste disperse
● L'impatto tra la terra e un corpo celeste, dovuto all'attrazione gravitazionale, ha fatto
nascere la luna
● Dalla terra infatti, si sono staccati dei pezzetti che aggregandosi hanno dato origine
alla luna
CAMPO MAGNETICO
● La prima grande teoria è quella di Wegener, che aveva osservato che c’erano delle
rocce che non erano più orientate rispetto al campo magnetico terrestre
● Questo voleva dire che nel corso degli anni questa roccia si era spostata
● In realtà le primissime teorie sulla deriva dei continenti risalgono al 1600 con Bacone,
che notò che il profilo dell’Africa si incastrava bene con quello dell’America
meridionale
● Anche questo voleva dire che i movimenti avevano spostato le due fasce di terra
● Già dall’antichità c’era un’opinione contrastante riguardo ai mutamenti terrestri
● Secondo le teorie fissiste la terra era immobile e priva di cambiamenti (si era formata
in un determinato modo è così era rimasta)
● Il fatto che ci sono dei monti era legato al fatto che la terra, essendo inizialmente una
palla di fuoco, con il raffreddamento si è contratta facendo salire i monti
● Al contrario, le teorie evoluzioniste ipotizzavano che anche la terra, pur non essendo
un essere vivente (Darwin), poteva subire una sorta di evoluzione
● Da tutte queste teorie prende spunto Wegener che ipotizza la “teoria della deriva dei
continenti”
● La sua teoria poteva essere molto valida, ma gli mancava la giustificazione al
movimento delle placche
● Inoltre Wegener non parlava di placche, ma di zolle
● Queste non erano altro che crosta, fatta di SiAl (silicio-alluminio) che galleggiavano
nel SiMa (silicio-magnesio-ferro)
● Noi ad oggi sappiamo che in realtà non è solo crosta, ma comprende anche una
parte di mantello e prende il nome di litosfera
● In generale la sua teoria era molto valida
● Riprendendo le teorie sugli incastri di Bacone, ipotizza che circa 200 milioni di anni fa
le terre emerse erano tutte racchiuse in un unico grande continente chiamato
Pangea
● Questo grande continente era circondato da un immenso oceano: la Pantalassa
● Tale teoria venne riproposta anche da Da Toit, che cambiò semplicemente il nome
dei continenti in Botswana, continenti australi, eurasia e l’oceano Tetide
● A sostegno della teoria della deriva dei continenti, Wegener propone una serie di
prove di vario tipo
○ prove geografiche e geologiche (incastri dei profili dei continenti)
○ prove paleontologiche
○ prove paleoclimatiche
○ prove geofisiche
● Wegener si accorge che i rilievi caledoniani della Scandinavia hanno una sequenza
identica rispetto ai rilievi canadesi, come se i due fossero stati uniti in passato
● Nota poi che ci sono dei resti fossili di dinosauri terrestri (che non potevano nuotare)
con la stessa datazione in punti separati da oceani
● Questi ritrovamenti fossili gli fanno ipotizzare che una volta le zolle erano attaccate
● Le ipotesi di Wegener vengono subito contestate dai fissisti, che giustificano il
ritrovamento di quei fossili con la teoria dei ponti continentali, secondo cui i continenti
erano legati da dei ponti terrestri
● Questi però, essendo molto sottili, si sono frantumati
● Wegener osservò anche che erano presenti dei resti vegetali di piante che crescono
in climi totalmente diversi dal luogo di ritrovamento
● In più vennero ritrovati dei depositi carbonatici, che si formano solo entro 30° di
latitudine, in fasce che superano notevolmente i 30°
● Per esempio il petrolio ha bisogno di climi caldi e umidi per potersi formare, eppure è
stato ritrovato anche nei mari del Nord
● Probabilmente quindi quel deposito si è formato perchè in quella regione c’era un
clima completamente diverso e lo spostamento delle terre emerse ha fatto sì che tali
depositi si spostassero
● Sulla base di queste prove sorsero diversi dubbi
● Wegener non fornì una spiegazione valida di come si muovono le placche
● Dice semplicemente che potrebbe essere a causa dell'attrazione lunisolare
● In realtà questa non giustifica uno spostamento di chilometri e chilometri, ma solo di
qualche metro
● Non riuscendo a trovare il “motore delle placche”, la teoria di Wegener viene
considerata completamente sbagliata
● 30 anni dopo la prima teorizzazione della deriva dei continenti, Holmes prova a
giustificarla ipotizzando i moti convettivi
● Per prima cosa dice che Wegener sbagliava a parlare di zolle (crosta che galleggia
sul mantello)
● Infatti era necessario parlare di una parte di crosta, la litosfera, che galleggia su una
parte parzialmente fusa del mantello
● All’interno della parte fluida del mantello probabilmente ci sono dei moti convettivi
● Essendo il mantello più caldo sotto che sopra, il materiale caldo tende a salire verso
l’alto
● Nella risalita si raffredda, aumenta di densità e tende a scendere di nuovo
● A lui si unisce Hess, che mentre si trovava a guidare un sottomarino durante la
seconda guerra mondiale, fa una scoperta importantissima
● Si accorge che sotto l’oceano ci sono delle catene montuose e approfondendo le sue
ricerche scopre la Grande dorsale medio-atlantica (spaccatura che va dal polo sud al
polo nord lungo l’oceano Atlantico)
● Così, Dietz cerca di dargli una spiegazione tramite la teoria dell’espansione dei
fondali
● Probabilmente questa spaccatura è legata al fatto che proprio sotto la dorsale
stessa, ci siano due celle convettive vicine che si muovono in direzioni opposte
● Così facendo tirano una parte di crosta verso destra e una parte verso sinistra,
arrivando a creare una spaccatura
● Negli anni ‘60, Tuzo riesce ad ipotizzare la vera e propria teoria della tettonica, che
unisce le ipotesi di Wegener e degli altri scienziati
● Scopre che i soli moti convettivi (materiale caldo poco denso che sale, si raffredda e
riscende) non giustificano il movimento delle placche, perchè le spostano di circa 2,5
mm annui
● Infatti rappresentano solamente il cosiddetto “primo motore”
● L’ipotesi più probabile è quella di una grande cella convettiva, anche se alcuni
scienziati ritengono che ce ne siano due (una sopra e una sotto)
● Quella sotto dovrebbe attivare quella sopra, mettendola in moto
● Comunque gli spostamenti di 2-3 cm annui non sono giustificati dai moti convettivi
● Un’altra spinta è sicuramente quella della dorsale
● Dalla spaccatura della dorsale risale del materiale che fuoriuscendo si raffredda e
tende a solidificarsi lungo il pendio della dorsale
● Questo comporta un allontanamento del materiale già presente
● Una terza spinta è rappresentata dallo “slab pull”, legato al galleggiamento negativo
della placca litosferica
● La placca litosferica è solida e di conseguenza più densa del materiale che sta sotto,
parzialmente fuso
● Questo fa sì che la placca tenda a scendere verso il basso
● L’ultimo moto è legato all’azione di risucchio
● Si creano delle forze che tendono a risucchiare verso il basso la placca
DORSALI
● Sono catene montuose che si trovano a circa 60-70 mila km sotto il livello del mare
● La caratteristica della dorsale è quella di essere un vulcano lineare, in grado quindi di
far fuoriuscire magma
● La più grande è la dorsale medio atlantica, che va dall’Antartide all’Artide passando
per l’islanda (funziona per il 90% di energia geotermica)
● La dorsale medio atlantica è stata una scoperta casuale, dovuta all’osservazione di
un aumento anomalo di calore sottomarino
● La dorsale quindi è una sorta di catena montuosa la cui vetta. o Rift, è spaccata
● Di solito non supera i 2-3 km e i vulcani da cui risale il magma non sono tutti
consecutivi (questo fa sì che vi siano delle faglie trasformi)
● Dalla spaccatura della dorsale fuoriesce magma, che prenderà il nome di lava pillow
(cuscino)
● La spaccatura è dovuta alla rottura di una placca e all'allontanamento delle due parti
● Sotto la placca si ha del materiale fuso, normalmente basaltico (molto densi ma
molto fluidi) che quando risale verso l’alto andrà ad esercitare una pressione sulla
superficie terrestre
● Quella parte di terra prima si inarca e ad un certo punto si romperà
● Una volta creata la spaccatura, il magma risale e spinge da due parti opposte le
estremità della crosta che ha lacerato
● Se questo avviene a livello sottomarino sarà una dorsale sottomarina, altrimenti sarà
un Rift continentale da cui risale il magma
● Quando la placca si rompe tende a creare un avvallamento che se scende sotto il
livello del mare, si riempirà di acqua e formerà un protoceano
● Quest’ultimo o si aprirà a formare un oceano vero e proprio tramite la cella
convettiva, oppure si chiuderà a formare un oceano abortito (in assenza della cella)
● Al di sopra della dorsale c’è sempre un oceano e a seguire un sottile strato di 400 m
al massimo di sedimenti
● A scendere vi sono
○ 2 strati di rocce basaltiche, il primo formato da veri e propri basalti e il
secondo formato da gabbri (corrispettivo intrusivo del basalto)
○ peridotiti, un silicato di ferro e magnesio fortemente basico
PUNTI CALDI
ANOMALIE MAGNETICHE
● Analizzando la disposizione delle rocce magnetiche, gli scienziati hanno notato che
ai lati della dorsale si sono formate delle bande magnetiche
● Ci si aspettava di trovarle orientate tutte da uno stesso verso (quello del campo
magnetico terrestre)
● Invece venne scoperto che una banda è orientata rispetto al campo magnetico
terrestre, una con orientamento opposto e così via alternandosi
● Questo avviene perché il campo magnetico terrestre tende ad invertirsi ogni tot
milioni di anni
● L’ulteriore particolarità di queste bande, è che sono simmetriche rispetto alla dorsale
● Ciò significa che le rocce depositate ai lati della dorsale si sono allontanate, grazie
all’azione di risalita del magma che le spinge sempre più lontano per farsi spazio
● In questo caso si parla dello strato superficiale della crosta (i primi 400 m)
● Gli scienziati hanno analizzato l’età dei sedimenti sopra la crosta e si sono accorti
che allontanandosi dalla dorsale i sedimenti hanno via via un'altezza e un’età sempre
maggiore
● Quando i sedimenti si depositano a terra, vanno a comprimere quelli che si
trovavano già sotto fino a formare le rocce sedimentarie
● Il materiale che risale dalle dorsali, spinge il materiale già sedimentato sempre più
lontano e per questo gli strati più spessi e antichi sono più lontani dalla dorsale
● Inoltre è possibile rilevare come si sono evoluti questi organismi perchè andando a
vedere quali sono gli organismi sia lontani che vicini alla dorsale si può ricostruire
una scala temporale di evoluzione
● Man mano che il magma risale, fuoriesce e si raffredda fino a formare le lave pillow
● Questa roccia man mano che solidifica tende a contrarsi e a far diminuire il proprio
volume (la massa non cambia)
● Questo comporta un aumento della densità che porta le rocce a sprofondare con
maggior facilità
● Più ci si allontana dalla dorsale, più ci sono rocce in profondità
● Analizzando la profondità dei fondali oceanici non sono si osserva che la profondità
diminuisce quanto più si è vicini alla dorsale, ma si può capire anche l’età delle rocce
(tramite una curva prestabilita)
MARGINI CONTINENTALI
● Con i margini convergenti non si intende il punto in cui finisce un continente, ma dove
c’è la scarpata continentale
● Rappresentano una sorta di punto di graduale passaggio da una crosta continentale
a una oceanica
● I margini continentali sono di 3 tipi:
○ attivi, si trova a bordo placca e genera una subduzione (placca oceanica
contro quella continentale)
○ passivi, non accade nulla al continente perché il margine si trova all’interno
della placca
○ trasformi, dove è presente un’elevata sismicità
CICLO DI WILSON
● Teoria formulata nel 1988 da alcuni scienziati inglesi e americani che mostra come
nel corso della storia della Terra i continenti si sono riuniti più volte in una singola
massa
● Il ciclo si ripete mediamente ogni 500 milioni di anni
● Ogni supercontinente ha una vita media di circa 100 milioni di anni, dopodichè si
frammenta in blocchi che si espandono
● Alla fine questi blocchi si riavvicinano a causa del movimento delle placche
● Un processo di rifting all’interno di un continente lo divide in due parti
● In particolare dal mantello risale del magma fino ad arrivare alla crosta, che si alza e
si lacera
● Il magma quindi fuoriesce e tende a spingere da una parte e dall’altra i due lembi di
terra che si sono aperti
● Si apre così un nuovo bacino oceanico, chiamato protoceano
● I margini che si stanno allontanando, prima o poi andranno a collidere con altri
margini
● Questo porterà alla distruzione della crosta che si era appena formata
● Infatti la crosta oceanica spinta dalla risalita del magma dalla dorsale, andrà a
scontrarsi con della crosta continentale
● L’oceanica, essendo più densa, va in subduzione
● L’oceano che si era formato diventa sempre più piccolo fino a chiudersi
● Si forma una catena montuosa, che rimane intatta finché non passa sopra delle celle
convettive che riaprono l’oceano e riformano la dorsale
● Ricomincia il ciclo
PLACCHE CONVERGENTI
● Sono un tipo di placche che generano orogeni, ossia montagne, in quattro modi:
○ subduzione oceanica-continentale (cordigliere)
○ subduzione oceanica-oceanica (isole vulcaniche)
○ collisione continentale
○ accrescimento crostale
● Le due subduzione generano catene montuose con vulcani fortemente esplosivi,
mentre collisione e accrescimento no
● Nello scontro tra una placca continentale e una oceanica, quest’ultima va in
subduzione perchè è più densa dell’altra
● Tra due croste oceaniche subduce la più vecchia (più densa perché più si raffredda
con il tempo, più si contrae)
● La placca che subduce si chiama placca a letto, mentre quella in superficie prende il
nome di placca a tetto
● Scendendo crea attriti molto forti, che portano a forti terremoti sul piano di Benioff
● Più è densa la placca, più il piano di Benioff sarà inclinato
● La placca che subduce non scenderà all’infinito perchè ad un certo punto incontrerà
il nucleo esterno, dove i minerali a bassa temperatura di fusione che formano la
placca si fonderanno
● I primi a fondersi sono i minerali acidi
● Essendo fusi sono più leggeri e tendono a risalire formando dei magmi acidi che
danno attività vulcanica esplosiva
● In entrambi i casi di subduzione si formeranno 5 zone
○ fossa
○ zona di subduzione
○ intervallo arco-fossa
○ arco vulcanico, continentale tipo cordigliera (con subduzione
oceanica-continentale) o insulare (con subduzione oceanica-oceanica)
○ area di retroarco (depressione continentale o bacino marginale)
● La formazione degli archi vulcanici è dovuta alla risalita dei magmi acidi formati dalla
fusione della placca quando entra in contatto con il nucleo esterno
● La collisione tra continenti dà le catene più importanti, perché c’è una maggior
quantità di crosta che può emergere
● In ogni caso ci sono tremori e terremoti a causa della crosta che si scontra
OROGENESI