Sei sulla pagina 1di 17

LINGUISTICA APPLICATA

Lezione 3 (07/02/23)

CONCETTO DI LINGUA REALE

L’italiano standard viene parlato in contesti formali, ma concretamente (nella vita di


tutti i giorni, contesti senza auto sorveglianza) la nostra forma linguistica è molto
diverso. Infatti ci troviamo in contesti informali.
La troppa formalità non permette le condizioni del parlato informale. Inoltre ci sono
delle esigenze nella vita reale che rende il registro informale più diretto e funzionale
ai nostri scopi.
Si mettono in campo STRATEGIE DI COOPERAZIONE tra i parlanti (es. “scusi, piazza
della libertà?”). Quindi chi ascolta coopera nel ricostruire il significato di una frase
non standard ma informale.
Ciò rimanda all’esempio della scacchiera proposta da Saussure (meno mosse, ma
significato linguistico comunicato ugualmente).

Tali strategie sono ben note al mondo della comunicazione (es. i titoli di notizie
esposte fuori le edicole, sintetizzando la notizia e attirando la persona ad acquistare
il giornale. Si usano cioè parole chiave).

In una comunicazione veloce, non finalizzata alla forma del parlato, tendiamo ad
assecondare un nostro obiettivo e ciò porta a mettere in campo tali strategie di
cooperazione, riducendo al massimo l’espressione fonica.
Si fa riferimento ai PROCESSI DI ECONOMIA LINGUISTICA (fenomeni di risparmio
che sono al massimo nella lingua reale = risparmiamo fiato e velocizziamo la
comunicazione).

Se facciamo riferimento al latino classico, con Cicerone ad esempio, la formalità è ai


massimi livelli, in più utilizzava 2 stili diversi per orazioni ed epistole. Nelle orazioni
scriveva di altri argomenti e per questo la differenza nella lingua impiegata.

Esistono 2 canali:
- Lingua scritta formale, astratta
- Lingua orale informale
Nel periodo medievale non si poteva scrivere in volgare ad esempio. In antichità il
latino informale ci andavano solo futuri sacerdoti, monaci, ecc. Attività intellettuale
era ristretta a pochissimi.
Al di fuori, la lingua orale era totalmente differente.
Poi ci si è accorti che il latino fosse scomparso, cambiato.
Dante Alighieri scriveva un latino perfetto ad esempio, ma scrisse la Divina
Commedia che aveva chiamato solo Commedia perché era scritto in volgare
(sottointendendo che era un’opera senza valore perché scritta in tale modo, anche
se diventò la base dell’italiano standard).
Dante non sapeva che la lingua che si parlava fosse un latino evoluto, perché per lui
il latino era la lingua che si studiava a scuola. Difatti lui va alla ricerca del volgare
illustre.

In pratica in tutta Europa sono stati messi per iscritto tutti i volgari mentre il latino si
è fossilizzato ed è rimasta una lingua scritta e colta, ma in disuso.
C’è tutta una fase medievale in cui i maestri correggevano gli errori di latino
(fenomeni di interferenza della lingua parlata che intaccava il modo in cui i ragazzi
scrivevano latino, ossia appendix probi, una lista di 227 parole latine che qualcuno
ha notato in fondo a un manoscritto ad opera di Probo. L’autore è un maestro di
scuola in cui corregge errori di scrittura degli studenti).

Il diminutivo nasce nella lingua informale della famiglia o della madre (epoca antia,
donne sono motori del cambiamento linguistico medievale perché non si
confrontavano con l’esterno). Esempio: orecchio, in latio auris poi diventato
diminutivo con oricla (=ora si dice orecchio).

Abbiamo anche i fenomeni di influenza coarticolatoria che ha contribuito nel cambio


del latino fino alla sua attuale forma in italiano (columna = colonna, oculus = oclus =
occhio).
Appendix probi rappresenta l’italiano delle origini che si presentava come latino
sbagliato (sviluppi fonetici).

Grazie a Saussure c’è stata la distinzione tra Langue e Parole, così sono iniziati gli
studi della linguistica della Parole (rapporto strati linguistici – società). Nasce lo
studio dell’influenza del contesto sulla lingua parlata, anche a distanza di
generazioni.
C’è il concetto di COMPETENZA COMUNICATIVA (anche come ci si muove, tipo
alzarsi in segno di rispetto).
Nelle culture etniche (non interessati da globalizzazione) hanno conservato molte
caratteristiche passate.
Abbiamo:

- Comunicazione verbale
- Linguaggio gestuale
- Linguaggio posturale
- Linguaggio visivo (valore convenzionale)

Tutti questi vanno a comporre la COMPETENZA COMUNICATIVA .


Il significato è sempre convenzionale e arbitrario secondo Saussure.

DIASISTEMA LINGUISTICO
La COMPETENZA LINGUISTICA è un Diasistema = sistema di sistemi

Etnografia della cultura dialettale

SPUNTO PER FARE PROGETTO ANALIZZANDO TESTO DIALETTALE


- SCRIVERE TESTO IN SCRITTURA (dialetto), quasi come una scrittura fonetica
- TIRARE FUORI LESSICO DI QUESTI TESTI (lessico dialettale)
- ANALISI SEMANTICA DEL TESTO
- QUESTIONARIO SOCIOBIOGRAFICO

TRASCRIZIONE ORTOGRAFICA (utilizziamo la nostra scrittura per riprodurre suoni


dialettali) + spiegare fenomeno che si è manifestato

**** principittu
Ghiorno
Parlenno
Presembio
Da lu
Spie che c’avia
Dici
Scuseteme (fenomeno di armonia vocalica, la vocale modifica tutte le altre)
C’agghiù
Complicatu
Sta de fora
Core nantie
Cambana invece che campane (sonorizzazione delle sorde, trasformare occlusive
sorde in sonore in marchigiano)
Dighere
Rispunni
Parento
Paure de le corente d’aria
T’è tanto complicatu
De do vengo io

APPLICARE TRASCRIZIONE FONETICA ALLA LINGUA VIVA


Lezione 4 (08/02/23)

No per forza suono per far avvenire una comunicazione (attività di cooperazione
comunicativa)

Ad esempio, nei contesti masmediali, nel passato la comunicazione politica avveniva


in maniera unidirezionale (momenti delle tribune politiche) ma ora sostituiti dai talk
show. Prima non c'era relazione tra i politici e i cittadini. Prima veniva votato il
politico e poi quello si metteva a lavoro, quindi il politico non era tenuto a parlare
riguardo le sue azioni (= caratterizzava la prima repubblica).
Il livello linguistico a volte può essere influenzato dal livello del potere politico.

Politici della prima repubblica: Sergio Mattarella, Giulio Andreotti, Bettino Cracsi,
Aldo moro (vedi film "esterno notte" e "mammet" ). Dato gli accordi con la mafia, ci
fu sfiducia in essa, il risultato fu la politica di Silvio Berlusconi, il quale si presentò
come uomo nuovo dando avvia alla seconda repubblica. Egli aveva un'esperienza di
comunicatore nelle tv private, quindi i meccanismi di comunicazione li applicò alla
politica (disse: "scendo in campo" metafora sportiva entrò in politica, oltre che dire
"si é fatto da sé" dando l'idea di un presidente operaio) .
Lui parlava con la lingua della gente al contrario dei politici precedenti, usando una
lingua trasparente.

Tutta la struttura dell'informazione venne sconvolta e i giornali divennero


telegiornali, cambiando completamente il modo in cui venivano lette le notizie.
Mentana introduce elementi emotivi nella lettura delle notizie (gesti, espressioni
verbali, ecc) e nasce la cronaca, lo sport ecc nei telegiornali, cambiando
profondamente. Il giornalismo diviene dinamico (crooper si mette a 3/4 davanti la
telecamera).
Berlusconi introduce anche la televendita ecc
Anche le interruzioni pubblicitarie
Grazie a Berlusconi ci furono anche televisioni locali e nazionali
Si oppone Berlusconi che parlava in modo trasparente ai politici della prima
repubblica (omertà, inganni, ecc)
Anche la seconda repubblica é andata in crisi: Berlusconi anche ha avuto dei
processi, da Berlusconi in poi si parla di terza repubblica ma la situazione é sempre
di sfiducia
Salvini usa strategie di avvicinamento ai cittadini per creare fiducia (sagre, spiagge
ecc) e usa termini come "i professoroni" in modo dispregiativo
Politica di Matteo Renzi venne resa pubblica e attiva su Twitter
Azioni politiche pubblicizzate sui social riflette la situazione attuale (comunicazione
attraverso questi mezzi + nuove tecniche di comunicazione che si adatta alle
innovazioni e sviluppi sociali)
Anche gli elettori, il popolo vennero chiamati pubblico
Comunicazione avviene con lingua, gesti, tecniche, scelte, mezzi ecc
Sociolinguistica di Labov ha sempre più stretto il focus della ricerca nella
comunicazione (prima lingua in astratto, poi lingua di una città come quella di New
York, poi differenze tra generazioni e parti della città, poi caratteristiche linguistiche
del singolo parlante).

IDIOLETTO = lingua individuale di ognuno di noi che cambia da persona a persona


Dialetto = dialetto, varietà linguistica legata al luogo (variabilità diatopica)

Fenomeno del prestigio linguistico = capacità di esercitare un potere tale da


modificare l'organizzazione della comunicazione relativa alla cultura e alla società
(es. Espressioni di Berlusconi)
Lezione 5 (14/02/23)

scuola di Praga  Nikolai Trubetzkoy ci dà differenza tra fono e fonema (influenza di


Langue e Parole di Saussure)

Roman Jakobson si occupò della teoria della traduzione e promotore dello


strutturalismo (lingua come struttura) e fondatore del circolo di Praga.
Si occupò anche di problemi di disfunzionalità del linguaggio (come afasia). Si è
occupato anche di traduzione con la teoria dell’universalismo linguistico e del
relativismo linguistico. Infine si è occupato anche dei componenti dell’atto
linguistico (modello postale della comunicazione).

Saussure ci disse che l’atto linguistico è come la mossa di una partita di scacchi.
Secondo Roman Jakobson gli elementi sono: attanti della comunicazione (persone
che comunicano, emittente e ricevente), il suono (da emittente a ricevente). Non
sempre ricevente coincide con destinatario del messaggio.
I membri della comunicazione mettono in gioco delle competenze linguistiche e
comunicative, che risiedono in un contenitore con all’interno molti elementi.
Il messaggio si propaga attraverso un canale (esempio: aria per ciò che riguarda la
lingua verbale). Di solito per il canale c’è opposizione scritto-parlato.
Il messaggio non esiste se non c’è il codice (messaggio e codice sono i termini che
Jakobson usa per sostituire la Parole e Langue di Saussure).

Codice = sistema dei segni attraverso cui possibile produrre il messaggio

Messaggio = atto concreto individuale

Saussure disse che ogni atto linguistico è unico e irripetibile, non pronunceremo mai
la stessa frase, nello steso modo ecc.

Chomsky  parla di competenza linguistica ossia cioè che si sa, e competenza


comunicativa ossia ciò che si fa con le parole. Chomsky elabora anche
l’universalismo linguistico (struttura profonda e superficiale di una lingua).
L’ultimo elemento dell’atto linguistico è l’idea referente, ossia (ricorda il segno
linguistico di Saussure dato da significante + significato ed è arbitrario). Se io prendo
una parola, ad esempio, albero, ci sono molti oggetti fisici che sono alberi e non si
somigliano. Nella mente abbiamo un’idea astratta che fa riferimento alla funzione di
questo oggetto (idea mentale/referente). Quindi l’idea referente è staccata dal
messaggio e dal codice e si realizza nel concreto tramite essi. Può essere definita
come il tema o l’argomento di cui si parla.

Jakobson era uno strutturalista (scuola di Praga del 900 stava sviluppando idea
strutturalista di Saussure che era molto rigida e tecnica, per proteggere questi studi
da influenza di altre materie. Ci si vuole concentrare sullo studio dell’atto
linguistico). A quei tempi il modello postale della comunicazione era molto
allettante.

QUESTIONARIO SOCIOBIOGRAFICO:

persone che parlano si chiamano informatori

1) Donna / uomo
2) Età
3) Provenienza geografica attuale (città, provincia)
4) Luogo di nascita
5) Luogo provenienza dei genitori
6) Grado di scolarizzazione
7) Attività lavorativa passata
8) Luogo attività lavorativa

Trascrizione ortografica + fonetica + analisi del testo (= descrizione dei fenomeni del
dialetto o cambi fonici e procedimenti di coarticolazione o assimilazione o perdita
della sillaba o vocale finale o raddoppiamenti, derivazione delle parole diverse da
quelle italiane, ossia ricostruzione etimologica, ancora gli articoli determinativi se
sono diversi)

LFSAG (laboratorio sperimentale di trascrizione fonetica) e vatti a vedere gli archivi


sonori

 @fchiusaroli (nome, cognome e audio) su Telegram


 Scadenza: 20 o 30 aprile
Lezione 6 (15/02/23)

DIMENSIONI DELLA VARIABILITà LINGUISTICA (linguistica della Parole)

Includono le variazioni linguistiche della lingua standard (Langue) in base a dei


parametri.

A partire dagli anni 50 e 60 c’è la sociolinguistica, etnolinguistica, linguistica del


contatto, linguistica delle dimensioni.

Queste dimensioni della variabilità linguistica sono:

 VARIABILITà DIACRONICA = dipende dalla variabile tempo (processi attraverso


quale dalla lingua madre latina si è arrivati alle lingue figlie attuali, ci sono delle
LEGGI FONETICHE che stabiliscono i processi di cambiamento, esempio tutti i
dittonghi “au” in latino diventano “o” in italiano, esempio: aurum = oro). Questa è
una vera e propria matematica della linguistica perché le leggi devono essere
validata e devono esserne spiegate le eccezioni.
Saussure è andato a ricostruire il sistema vocalico o vocalismo della lingua
indoeuropea (lingua madre di tutte le lingue). Questa variabilità è stata studiata già
nell’800. Si sono andate a creare i rapporti genealogici (classificazione genealogica
delle lingue). Saussure dice che ci sono 2 punti di vista per guardare alle lingue,
diacronico e… SINCRONICO: osservare lingua in un determinato momento e
accorgersi che è piena di comportamenti che vanno al di fuori della lingua standard
(non se ne era mai occupato nessuno) con grande opposizione tra scrittura
(formalità) e oralità (informalità). Ad oggi con Whatsapp il muro tra lingua scritta e
parlata sta crollando, infatti si dice “conversazioni di whatsapp”. Molto raramente
siamo tenuti a scrivere formalmente. Tuttavia nella scrittura manca il
PARALINGUAGGIO (elementi extra verbali, linguaggio del corpo, tono di voce, ecc).
Per questo gli emoji sono stati introdotti per rimediare a questa mancanza. L’italiano
corretto sta nelle scuole ma non va tanto ad intaccare la lingua parlata basata sul
caos comunicativo

 VARIABILITà DIATOPICA = variante linguistica sul parametro del luogo


geografico. Una determinata area ha una varietà linguistica, ossia il dialetto. In
questo caso la lingua ha anche un potere di unione sociale, perchè la percezione
sociale della varietà è molto forte soprattutto in Italia in cui c’è una divisione sulla
base dei dialetti come identità locale (siamo più legati alla provincia che alla
regione). Grado di dialettofonia in passato era altissima e con l’unione d’Italia c’è
stata una battagli di standardizzazione, ciò ha determinato un indebolimento dei
dialetti. Con l’avvento della televisione tale fenomeno è stato accentuato. Prima
c’erano altre forme di aggregazione dove si parlava dialetto (nelle piazze ecc)
mentre davanti alla televisione c’è stata un’iniezione di lingua standard mentre le
persone rimanevano in silenzio.
Poi c’è concetto di idioletto (modo personale di parlare) che è all’interno della
dimensione legata al luogo.

 VARIABILITà DIASTRATICA = concetto di socioletto (le lingue cambiano in base


agli strati sociali a cui si appartiene). Ci sono delle vere e proprie varietà linguistiche
ampiamente definite che rientrano nel concetto di socioletto (esempio: inglese
parlato dalla casa reale d’Inghilterra ossia il Queen’s English oppure il Cocnkey
English nel film ??).

 VARIABILITà DIAFASICA = determinata in dipendenza dagli attanti della


comunicazione (parlanti) e dal contesto comunicativo. Questo è anche legato alla
dimensione del gruppo sociale, ma include anche concetto di tecnoletto
(terminologia specialistica e lingue speciali). Rapporto tra lingua tecnica e quella
comune talvolta è di mutuo soccorso e possono integrarsi, includendo anche i
concetti di registro linguistico (che stabilisce grado di formalità) e i sottocodici (=
particolare ambito della lingua comune che viene specializzato per determinati
gruppi di persone, ad esempio forme linguistiche di gerghi di gruppi sociali
estromessi dalla società e parlate segrete per esempio dei medici). Vedi GRADIT
(dizionario italiano …?)

 VARIABILITà DIAMESICA = determinato dall’opposizione tra lo scritto e il parlato.


Lezione 7 (22/02/23)

Dizionario Treccani  Sezione neologismi (non sono necessariamente termini


entrati nei dizionari, semplicemente si intercettano neologismi)
Sito Accademia della Crusca  ad oggi osserva la lingua cambiare + che correggerla
Dizionario di Tullio De Mauro

 Uso di petaloso non è linguistico, bensì metalinguistico (non è entrato nell’uso


comune neutro, ma viene utilizzato solo per parlare dell’episodio sociale che
riguarda tale termine)  per questo non è stato inserito nel dizionario

PREFISSOIDE ”telescopio”/”telegrafo”/”televisione”, prefisso che viene dal latino


e greco classici (“tele- = a distanza)

C’è anche una specializzazione nel loro uso, che molte volte porta alle abbreviazioni
e alle sigle, esempio:
“metropolitana” ”metro”
“tele”  ”televisione”
“SMS”  deriva dalla lettura delle prime lettere (Saussure dice che non ci interessa
sapere la derivazione ma le regole sincroniche, semplicemente sappiamo come
usarlo nella scacchiera). Significherebbe “short message service”

(… continua su audio)

Lezione 24/02/23
https://www.youtube.com/watch?v=8T8ovcKHPvw
Lezione 01/03/23

QUESTIONE DELLA VARIABILITÀ DELLE LINGUE: lessico è quello che cambia di più,
mentre grammatica è meno incline.

Esempio: si vuole introdurre genere neutro in italiano con lo schwa, ma è


difficilmente incorporabile, mentre il lessico entra tramite il meccanismo del
CONTATTO LINGUISTICO  contatto fra parlanti di varietà linguistiche diverse che
determina entrata di nuovo lessico. Questi sono i NEOLOGISMI (sezione neologismi
della Treccani monitora solo l’uso del neologismo, ma magari non li troviamo sui
dizionari, mentre altri possono essere già più affermati).

Keiser (tedesco) deriva da Caesar (latino), questa è stata una forma di prestito
grazie al contatto linguistico. La parola viene imitata e viene pronunciata
differentemente e in questo caso c’è stato un passaggio dall’occlusiva /k/
all’affricata.

Coi mezzi di oggi possiamo sapere il creatore di una memoria.

Boomer  colori nati negli anni 60 (epoca del boom economico)


Sboomerizzare  nuovo neologismo italiano mai utilizzato prima di Sanremo 2023
da Gianni Morandi (personaggio di prestigio, ecco perché è subito stata riconosciuta
tale parola). Radice -izzare è molto produttiva nella lingua italiana.

Poi esistono elementi relittuali della lingua (esempio coniugazioni italiano, solo -are
è vivo, produttivo. Ogni volta che nasce un nuovo verbo, nasce con -are  chattare.
Mentre -ere / -ire sono relittuali, forma cristallizzate, mentre -are è l’unica capace di
formare nuovi verbi.

Classificazione delle forme del contatto linguistico (effetto dell’interferenza


linguistica in cui abbiamo anche una lingua di prestigio, che ha più peso):

1) PRESTITO LINGUISTICO  l’imitazione di una forma alloglotta nel duplice


aspetto del significante e del significato (anglo americano ha la parola
“Computer”, l’italiano la imita nella forma “computer” pronunciata
all’italiano. L’imitazione non è mai completamente perfetta, si adatta alle
abitudini articolatorie della lingua che imita. Si parla di LINGUA MODELLO
(esercita interferenza) e la LINGUA REPLICA (imita la lingua modello).
2) CALCO LINGUISTICO  imitazione di una forma alloglotta nel solo aspetto del
SIGNIFICATO (NON significante). Non tutte le lingue sono così aperte
all’influsso straniero, ad esempio il francese che prende l’oggetto ma gli
fornisce un proprio nome. I francesi analizzano la parola “computer” formata
da 2 elementi (comput-, -er) e lo riordinano = ordenador prendendo il
significante dalla propria lingua e il significato dalla lingua modello.

Questi denotano diversi atteggiamenti rispetto influsso straniero, pure generando


sempre un contatto.
Si parla poi anche di FALSI PRESTITI.

Le lingue di prestigio cambiano nel corso dei secoli (latino  francese nel 1700/800
 lingua inglese da fine 2° guerra mondiale ad oggi).

Ad oggi anche vocabolario culinario è stato influenzato dalla lingua francese prima
coi cibi di lusso e ad oggi dalla lingua inglese (sandwich, ecc).
Esiste attualmente anche anche influsso delle cucine orientali e che hanno impatto
internazionale.
Di solito col cibo si prende la stessa parola (prestito).

Inglese del medioevo era identico al tedesco con un po’ di vocali diverse,
evolvendosi è totalmente cambiata.

Esistono i GRADI DI INTEGRAZIONE LINGUISTICA di una parola, come integrazione


fonologica (“computer” in inglese e in italiano, anche se noi lo pronunciamo “iu” +
termina per consonante, quindi si capisce che è una parola che è stata integrata a
partire da una lingua straniera).

Poi si ha anche INTEGRAZIONE GRAFICA (di scrittura), ad esempio la parola


“sciuscià” (film del 1946) che indica i ragazzini in situazioni difficili, deliquentelli a
volte. Questo è un termine che viene dal dialetto napoletano. Il napoletano l’ha
presa dall’inglese “shoeshine” (=lustra scarpe), ma il napoletano l’ha modificato sia
graficamente che fonologicamente (integrazione grafica + fonetica).
Quindi la parola è un prestito, che poi più in generale indica i teppisti.

Poi abbiamo INTEGRAZIONE MORFOLOFICO-GRAMMATICALE, esempio “chattare”.


In italiano si deve avere la desinenza -are (integrazione morfologica) per essere
verbi. Con questo termine prendiamo un verbo inglese e ci attacchiamo la
desinenza. Questo processo ha il compito di nascondere ai nostri occhi il fatto che
sia un prestito, assumendo le caratteristiche della lingua replica.

Se non c’è un modello originale (lingua modello) si è di fronte ai FALSI PRESTITI 


“footing” (= corsa a piedi), usato da noi italiani. Potremmo dire che sia un prestito
per le caratteristiche del termine, ma in realtà non è un prestito bensì una parola
inventata in Italia ispirandosi ai modelli inglesi ma non a reale modello esistente.
Questo perché “footing” in inglese appartiene a un ambito diafasico ossia
specialistico (= basamento edilizio) e non riguarda la corsa a piedi. Qualcuno ha
generato questa forma che costituisce un falso prestito, mentre in inglese si dice
“joking”.
La canzone “dorimè” potremme essere un buon esempio di falso prestito.

Come detto, altra categoria è il CALCO (imitazione nel solo aspetto del significato).
I calchi sono:

 CALCHI STRUTTURALI ossia parola nuova che riproduce con materiale indigeno
una forma alloglotta (ordenador in francese, weekend in italiano è fine settimana, m
abbiamo anche un prestito molto bene integrato). Anche qui si parla di diversi gradi
di vicinanza (ci sono anche calchi imperfetti, esempio “fine settimana” altrimenti
avremmo dovuto dire “settimana fine”).

 CALCHI SEMANTICI prendere una parola che già esiste nella lingua replica e
ampliarne il significato che prima non esisteva per utilizzarlo in un contesto
specifico. Esempio: “twitter” che già esisteva come cinguettare e poi ha indicato la
specifica forma scritta breve sull’applicazione, oppure parola ingese “star” ,
attraverso processi che riguardano anche la via delle star ad Hollywood, si è andata
ad ampliare per le persone famose del cinema, dopodiché è entrato come prestito
in italiano come pochi cambiamenti. Noi pero possiamo dire anche “stella del
cinema” quindi abbiamo creato un significato numero 2 sulla base dell’inglese.

Nel caso di termini di Facebook abbiamo “diario”, “bacheca” fanno riferimento al


college (Facebook creato in questo ambito). Nella trasposizione italiana abbiamo
presto in prestito il nome di Facebook così come la terminologia della relazione
amichevole interna ad un ambiente giovanile del college (esempio: “friendship”,
facebook ha introdotto il concetto di amicizia, anche se si sta perdendo questo
termine e si dice più contatto ad oggi).
Questi sono calchi linguistici dall’inglese nel contesto di Facebook(“dare amicizia”,
“togliere amicizia”, “mettere mi piace”), ad eccezione di “Facebook” o il “like” che
sono un prestiti.
https://irpiniastories.com/2020/06/14/the-languages-of-campania/

https://www.irpiniaworld.it/le-ricette-della-tradizione-lu-migliazzo/

https://open.spotify.com/track/7DGKx9b4kb8B4PHS4h6GpC

http://www.delta3edizioni.com/bookshop/romanzi-e-narrativa/317-niente-e-
perduto-per-sempre-9788864368122.html

https://www.youtube.com/watch?v=gssdlFT0wGI
https://www.youtube.com/watch?v=UbF0CMzNgNA
https://www.youtube.com/watch?v=uDNwY1-b8Ac

https://www.gkr.uni-leipzig.de/institut-fuer-afrikastudien/studium/master-african-
studies

https://www.uni-heidelberg.de/de/studium/alle-studienfaecher/
konferenzdolmetschen/konferenzdolmetschen-master

Potrebbero piacerti anche