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A partire dalla fine delle guerre mondiali si osserva l’avvento del consumismo, specie nella società americana
Consumismo = consumi di beni necessari per vivere + consumo beni voluttuari
Terminato questo periodo di ristrettezze economiche vi è maggiore disponibilità economica per tutta la popolazione,
accompagnato da un sentimento di rinascita che spinge verso questo consumismo
Proprio in quel momento secondo Ritzer nascono i nuovi strumenti di consumo, luoghi di consumo che danno
l’impressione di offrire un numero sempre maggiore di scenari magici, incantati, in cui fare acquisti, spesso
provocando intenzionalmente la magia à spingono il consumatore ad acquistare non solo ciò che è necessario, ma
anche ciò che è un di più
I nuovi templi del consumo non si limitano a dare la possibilità di consumare, ma sono strutturati per indurre o
perfino costringere a consumare à iperconsumo
pensiamo anche agli aeroporti
esempio: Disneyland
è un’esperienza di consumo a 360 gradi, finalizzato alla vendita del maggior numero possibile di merci. Spettacolo
della merce, deificazione degli oggetti, ritualità, raggiungono il loro apice
Ambienti sociali come le università, impianti sportivi, musei, chiese, subiscono questo processo di ibridazione, si
sono trasformati in contenitori di altri contesti, modificando anche la loro struttura iniziale
Esempio: università di Yale à non si limita all’aspetto culturale, non ci sono solo aule, biblioteche ma c’è tutto un
sistema che contribuisce a mantenere alto l’immaginario della marca, utilizzando spazi di consumo: vendita
merchandising brandizzato Yale. All’interno di Yale avvengono delle vere e proprie visite private
à amplificano l’esperienza vissuta
Guggenheim Museum di Soho, museo di arte moderna à nello shop vengono vendute miniature delle opere d’arte per
ricordare l’esperienza. All’interno del museo c’è un ristorante stellato = l’esperienza di consumo esula dall’esperienza
culturale, sono elementi complementari o separati che condividono l’immaginario del museo
I luoghi del consumo generano una perdita del senso del tempo: disorientamento del consumatore, perde il senso del
tempo e di ogni legame con la realtà sociale, diventando vulnerabile ma conservando comunque una certa autonomia
decisionale à tanto più è disorientato, tanto più sarà indotto a consumare
L’incanto delle cattedrali del consumo deve essere rigenerato affinché esse possano mantenere la loro capacità
attrattiva per un gran numero di consumatori, senza i quali non si generano i profitti sperati
Reincanto attraverso spettacolarizzazione, messa in scena (retailtainment = unisce esperienza di intrattenimento e di
consumo) e simulazione (uno spazio adibito ad una funzione ne simula un’altra generando sensazione di incanto,
esempio: Las Vegas)
Esempi che mostrano come le forme di consumo vengono spettacolarizzate per spingere il consumatore all’acquisto di
nuovi prodotti
• Muse, Trento
Museo di scienze naturali progettato da Renzo Piano e inaugurato a Luglio 2013 come progetto di riqualificazione
urbana dell'area industriale. L'architettura progettata nei minimi dettagli per andare incontro agli standard di
sostenibilità: autonomo dal punto di vista della gestione dei rifiuti, del riscaldamento e dell’illuminazione grazie ai
pannelli solari e del suo orientamento per sfruttare la luca del sole al massimo.
La struttura è simile ad una montagna e riproduce l’ambiente montano a seconda dei dislivelli, c’è una tematizzazione
per ogni piano:
-1 e serra tropicali: storia della vita
0: la scoperta inizia dei sensi
1: dai primi uomini sulle Alpi al futuro globale
2: la lunga storia delle Dolomiti
3: natura alpina
4: alte vette, tunnel tropicale
terrazza: permette la contemplazione dell’ambiente circostante.
Tutto ruota attorno al quadrato centrale che permette la visione in sezione dei vari piani.
Al museo ci sono anche exhibit multimediali, giochi interattivi e laboratori didattici per fare sperimentare ai bambini
in prima persona.
C’è anche uno shop per acquistare oggetti che ricordino e testimonino l’esperienza.
Il Muse Cafè è accessibile anche dall’esterno, però anche senza aver visitato il muso; il bar ha brandizzato l’acqua
Levico.
Al museo si possono affittare degli spazi per compleanni, conferenze, incontri di formazioni, team building in cui la
scienza è centrale.
Al Muse la cultura viene “mercificata”, si passa da luogo di cultura a luogo di consumo.