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A R CIDI OC ESI DI S ALER NO - C A MP AG N A - A CER N O

U F F I C I O C U S T O D I A DE L L E R E L I Q U I E

Q. S . C . R . A . S .
Quaderni storici della Custodia per le Sacre reliquie dell’Arcidiocesi di Salerno

Anno I, numero 0 Aprile 2021

Editoriale
Le reliquie nella Chiesa Gregorio VII, l’Arcidiocesi
hanno da sempre ricevuto custodisce anche Corpi
particolare venerazione e Santi di Martiri e reliquie di
attenzione, in quanto i corpi beati e santi Abati, Vescovi,
dei Santi, destinati alla Re e Regine. Dopo la
Resurrezione, sono stati sulla pubblicazione dei tre
terra il tempio vivo dello volumi I segni dell’Eterno nel
Spirito Santo e lo strumento tempo (edizioni Noitre 2020)
della loro santità, riconosciuta si è avvertita la necessità di
dalla Sede Apostolica tramite un aggiornamento,
la Beatificazione e la considerata la mole di
Canonizzazione. nuove scoperte e
L’Arcidiocesi di Salerno- acquisizioni fatte
Campagna-Acerno custodisce dall’Arcidiocesi salernitana.
ab immemorabili un patrimonio Ecco la nascita dei Porta bronzo Duomo di Salerno, Cartolina,
XX sec.
di inestimabile valore “Q.S.C.R.A.S.” – © Capone Sergio Antonio
spirituale: reliquie che “Quaderni Storici della
attestano l’ininterrotta Custodia per le Sacre
presenza nella vita della reliquie dell’Arcidiocesi di
Puoi scaricare i QSCRAS
Chiesa di Santi e Sante che Salerno” – che saranno
Sommario: hanno corrisposto in maniera pubblicati in versione da: www.diocesisalerno.it
eroica ed esemplare alla online sulla pagina
Andando a: “Uffici di
comune vocazione alla dell’Ufficio.
santità. Oltre a custodire i Curia - Custodia delle
Martiri / 1 2 corpi dell’Apostolo ed Don Sergio Antonio Capone
Evangelista S. Matteo e del Direttore reliquie”
S. Giovanni XXIII 2
Sommo Pontefice S.
Presbiteri / 1 2

Abati e monaci / 1 3
Un reliquiario a cassetta
S. Mamiliano vescovo 3
Un reliquiario a cassetta 4 Originariamente conservato nel Duomo di Salerno,
La fede attraverso l’arte
il reliquiario a scomparti con al centro pasta di
Una candela devozionale 4 martiri (particolare in foto) è stato recuperato nel 2019
e trasferito presso il Sacrario diocesano,
S. Apalia V. e M. 5
Notizie dalle parrocchie attribuendogli il numero di inventario 349. È
databile al XVIII secolo.
Gossypium 7 Sul cartiglio a sinistra (di cui sono visibili tracce) e
La reliquia del dente di
su quello simmetrico a destra (scomparso, ma di
7
S. Matteo Apostolo cui rimane traccia) c’era scritto
D.P.S.M.
La reliquia del dente di 8 d(i) p(iù) s(anti) m(artiri)
S. Valentiniano vescovo

Peregrinatio S. Gregorio La “pasta di martiri” era fatta con polvere di ossa


9
Attualità oppure con la terra delle catacombe. Vedi:
CAPONE S. A., I segni dell’Eterno del tempo, II,
Il Decreto per le reliquie 11 Edizioni Noitre 2020, p. 864.
(continua a pag. 4)

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Beati e Santi: nuove acquisizioni


Martiri / 1
S. Modesta nomina appellativa alla fine erano sempre nell’arte sia come fanciullo, accanto alla
gli stessi, riferendosi a virtù cristiane o madre Santa Felicita, sia come soldato
È una martire sepolta nelle catacombe situazioni legate al godimento della romano. Si conservano diversi
romane. Con questa reliquia ex ossibus, il santità in paradiso. Quindi frammenti ex ossibus del Santo.
sacrario salernitano conserva due MODESTA: una santa poteva non
reliquie appartenenti a due individui essere modesta? FELICE: un santo può S. Perpetuo
diversi con lo stesso nome. Si deve non essere felice nella gloria del
considerare la prassi che veniva seguita paradiso? Proveniente dalle catacombe romane, si
dagli scavatori delle catacombe romane Per l’altra santa Modesta si veda: conservano diversi frammenti ex ossibus
nei secoli XVII e XVIII: spesso si CAPONE S. A., I segni dell’Eterno del del Santo.
rinvenivano tombe con contrassegni tempo, I, Edizioni Noitre 2020, Martiri
esterni che loro consideravano n° 18, p. 215. S. Crispino
“martiriali”, disegni di palme o il
famoso vaso di sangue. Se però S. Silvano Proveniente dalle catacombe romane, si
mancava l’iscrizione con il nome, le conservano diversi frammenti ex ossibus
reliquie venivano prelevate lo stesso, Subì il martirio a Roma. È patrono di del Santo.
ma poi distribuite identificandole con Romagnano Sesia. Il santo è raffigurato
un nome “appellativo” di fantasia. I

S. Giovanni XXIII Papi / 1


Angelo Giuseppe Roncalli nacque a dell’Arcidiocesi di Salerno-Campagna-
Sotto il Monte il 25 novembre 1881. Fu Acerno, ha preso in consegna dal
il 261° vescovo di Roma, eletto papa il rev.do sac. Claudio Mancusi,
28 ottobre 1958. Fu beatificato da papa Cappellano militare, alcune reliquie ex
Giovanni Paolo II il 3 settembre 2000 e indumentis di S. Giovanni XXIII Papa,
canonizzato da papa Francesco il 27 contenute in una busta con timbro
aprile 2014. «Il giorno 18 del mese di rosso di Mons. Francesco Beschi,
settembre dell’anno 2020, alle ore vescovo di Bergamo. Alcune sono state
07:54, presso la Caserma Guide 19° confezionate (…) altre restano a
Reggimento Cavalleggeri in Salerno, il disposizione del Sacrario diocesano per
sottoscritto rev.do sac. Don Sergio farne reliquie» (UFFICIO CUSTODIA
Antonio Capone, Direttore dell’Ufficio RELIQUIE SALERNO, Verbali, III,
per la Custodia delle Reliquie Verbale 82 del 18 settembre 2020).

Presbiteri / 1
S. Marcellino presbitero e martire Si conservano diversi frammenti ex dell’Eterno del tempo, I, Edizioni Noitre
ossibus di S. Marcellino provenienti 2020, Presbiteri n° 1, p. 169) si sono
I santi Marcellino e Pietro erano dall’Abbazia di Montevergine in aggiunti alcuni frammenti ex ossibus
rispettivamente: il primo presbitero e il Mercogliano (AV), dono di S. E. Mons. rinvenuti nel luglio 2020 presso il
secondo un esorcista della Chiesa Francesco Pio Tamburrino O.S.B. Duomo di Salerno.
romana.
Entrambi sono venerati ab antiquo come S. Girolamo
santi. Subirono il martirio durante le
persecuzioni di Diocleziano a Roma nel Alle reliquie già in possesso del Sacrario
304 d.C. diocesano (cf. CAPONE S. A., I segni

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Beati e Santi: nuove acquisizioni


Abati e monaci / 1
B. Vittore III abate reliquia insigne ex ossibus in teca S. Antonio abate
argentea, munita del sigillo in ceralacca
Al secolo Dauferio Epifani Del Zotto, rossa dell’Abbazia di Montecassino. Antonio nacque a Qumans il 12
chiamato “Desiderio da gennaio 251 ed è stato un abate ed
Montecassino”, nacque a Benevento S. Pietro abate (Pappacarbone) eremita egiziano.
nel 1027. Divenne monaco e A lui si deve la costituzione in forma
successivamente fu eletto abate di Nel luglio 2020 il Sacrario diocesano è permanente di famiglie di monaci che
Montecassino (1058-1087). Nel 1086 fu entrato in possesso di alcuni frammenti sotto la guida di un padre spirituale,
il 158° Papa della Chiesa di Roma. ex baculo provenienti dalla Diocesi di abbà, si consacrarono al servizio di Dio.
Morì a Montecassino il 16 settembre Teggiano-Policastro. La sua vita è stata tramandata dal suo
1087. Per le altre reliquie si veda: CAPONE S. discepolo Atanasio di Alessandria.
Si conservano diversi frammenti ex A., I segni dell’Eterno del tempo, I, Edizioni Morì nel deserto della Tebaide il 17
ossibus provenienti dal Duomo di Noitre 2020, Abati n°9, pp. 129-130. gennaio 356.
Salerno. Si conservano diversi frammenti ex pelle
Recentemente - grazie alla donazione pedis provenienti dal Duomo di Salerno.
del prof. Francesco Silvestri - la
Diocesi è entrata in possesso di una

S. Mamiliano vescovo di Palermo Vescovi / 1

Mamiliano nacque probabilmente a Palermo e ne In foto è possibile notare - in basso al centro - una targhetta rettangolare in
divenne vescovo. Durante la persecuzione bronzo con l’iscrizione “Hic iacet corpus Sancti Mamiliani Panormensis
dei Vandali (450), attaccato dagli ariani, fu Archiepiscopus”. Questa è una vera e propria Autentica delle reliquie del Santo
mandato in esilio da Genserico in Africa, originariamente contenute nel sarcofago.
a Cartagine. Morì il 15 settembre 460 d.C.
«Il giorno 26 del mese di febbraio dell’anno 2021,
alle ore 10:30, io sottoscritto rev.do sac. Don
Sergio Antonio Capone, Direttore dell’Ufficio
per la Custodia delle Reliquie dell’Arcidiocesi di
Salerno – Campagna – Acerno, dopo aver
prodotto richiesta formale a S. Ecc.za Rev.ma
Mons. Giovanni Roncari, vescovo di Pitigliano-
Sovana-Orbetello (cf. N.S. Prot. 285/2020 del 30
novembre 2020), in occasione delle Peregrinatio
delle spoglie mortali di S. Gregorio VII a Sovana
(GR), ho prelevato dalla teca lignea conservata
nella cripta della Cattedrale di S. Pietro in Sovana
alcune reliquie di S. Mamiliano Ep. Panorm. (…).
Queste sono state trasferite presso il Sacrario
diocesano per essere conservate come riserve di
questa Arcidiocesi» (UFFICIO CUSTODIA
RELIQUIE SALERNO, Verbali, III, Verbale 98 del
26 febbraio 2021).
La donazione delle reliquie è stata accompagnata
dalla Lettera di S. Ecc.za Rev.ma Mons. Giovanni
Roncari, vescovo di Pitigliano-Sovana-Orbetello
(prot. 14C/2021). Sepolcro di S. Mamiliano, Cattedrale di S. Pietro in Sovana (GR), XV sec.
© foto Capone Sergio Antonio

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PAGINA 4 A NNO I , NU ME R O 0

La fede attraverso l’arte


Un reliquiario a cassetta
(continua da pag. 1)

Il pezzo era mancante di alcune


reliquie, probabilmente andate perdute
nel tempo o utilizzate come “riserve”.
Le reliquie presenti al momento del
rinvenimento del pezzo sono:

1. [ignoto]
2. [ignoto]
3. [ignoto]
4. [ignoto]
5. [ignoto]
6. Agnus Dei (frammenti)
7. S. Fla[…]
8. S. Cantianus Mart.
9. S. Speratus Mart.
10. S. Servilianus Mart. (particolare
a destra)
11. S. Ferminus Mart.
12. S. Largus Mart.
13. S. Florentiae Mart.

Durante il restauro sono state aggiunte


le seguenti reliquie ex ossibus:

14. S. Lucidi Mart.


15. S. Fructuosus Mart.
16. S. Victorini Mart.
17. S. Columbae Mart.
18. S. Fortunata Mart.
19. S. Innocentia Mart.

Una candela devozionale...

Insieme alle reliquie custodite nel Sacrario diocesano, vi era conservata una candela benedetta del santuario di Mariazell, in
Austria.
È databile alla 2° metà dell’800.

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Notizie dalle parrocchie


S. Apalia vergine e martire Campagna / 1
1. La storia della reliquia della santa quale furono ricomposti, incollandoli, i
vari frammenti della scatola cranica
La reliquia del cranio di S. Apalia V. e della santa, già all’origine in frantumi.
M. è custodita nella Cattedrale di Infatti, rimuovendo l’ovatta al di sotto
Campagna (SA) in un mezzo busto del della calotta, avvolti in cartula, sono
XVII sec. (cm 61x17) che ritrae la stati rinvenuti diversi frammenti ossei:
santa. Questa venne donata alla città – una parte di tessuto osseo è rimasta
come si legge in una memoria dello aderente alla calotta in cartapesta; l’altra
storico Antonino V. Rivelli del 29 si era già staccata in antico e hanno
aprile 1895 – «da un nostro confezionato la cartula rinvenuta. I
impareggiabile cittadino G. B. Visco cartigli – oggi visibili sulla reliquia –
Generale de Francescani e poi vescovo “Caput”, “Sanctæ”, “Apaliæ” e “V. et
di Pozzuoli». M.” sono databili all’XIX sec., coeve al
Un certificato di Autenticità della sigillo in ceralacca.
reliquia è conservato nell’Archivio In mezzo ai frammenti ossei sono stati
Capitolare di Campagna ed è del 17 rinvenuti due cartigli, entrambi databili
maggio 1852, a firma di Mons. al XVII sec., scritti dalla stessa persona,
Gregorio De Luca. giunti entrambi allo stesso momento da
Nel 1620 la reliquia venne estratta dalla Roma, dove dev’essere avvenuto il
Catacomba di Priscilla a Roma, processo di normalizzazione
trasferita in una capsula lignea e alla realizzazione del reliquario, onomastica: “ASPASIA” sulla lapide
autenticata dal Cardinale Giovanni commissionato il 17 giugno all’orefice (catacombe), trascritto male in corsivo
Garzia Mellini, Vicario generale del Orazio Scoppa, perché realizzasse dal fossore e diventato così
Papa per la Diocesi di Roma dal 1610 al «l’adorno seu statua di reliquia»: una “ASPALIA” già in curia vicariale, e lì
1629. Successivamente venne collocata statua con la testa d’argento e il busto stesso normalizzato in “APALIA”, pur
in una nuova capsula lignea, adagiata su in rame dorato, con nel petto la mantenendo per via del dubbio
della bambagia, chiusa con sigillo in reliquia. La reliquia di S. Apalia venne interpretativo entrambe le lezioni.
ceralacca e corredata da Autentica a accolta dalle autorità civili ed
firma del Cardinale Francesco ecclesiastiche, nonché dal popolo
Barberini, datata 24 ottobre 1629. campagnese, davanti all’altare maggiore
Il Cardinale Barberini – nipote di Papa della Cattedrale.
Urbano VIII – la donò a fra Giovanni A causa della peste del 1816-1817, a
Battista Visco – originario di seguito del Regio Decreto, la testa
Campagna, divenuto Ministro Generale d’Argento venne fusa e sostituita dal
dell’Ordine Francescano dal 1633 al Capitolo della Cattedrale con una in
1639 – e questi la offrì alla sua città legno.
natale. Attraverso fra Antonio di
Napoli venne consegnata «al Sindaco e 2. La santa “dai tre nomi” (Aspasia-
agli eletti» di Campagna, che avevano Aspalia-Apalia)
assunto l’onere di commissionare un Questo si chiarisce anche in un altro
reliquiario. Questi, attraverso un Il 27 gennaio 2021, dietro invito del documento – conservato nell’Archivio
procuratore – non potendo essere parroco della città don Carlo Magna, Capitolare – che contiene l’elenco delle
presenti di chi scrive ha proceduto alla reliquie conservate nella Cattedrale e in
persona a ricognizione di tutte le reliquie cui si legge: «Caput nempe Divæ Apaliæ,
Napoli – il 20 custodite nella Cattedrale “S. Maria uti inscribitur vel Divæ Asphaliæ V. et M.».
agosto 1636 della Pace” in Campagna (SA). Tra di L’ovatta rimossa al di sotto della calotta
ritirarono la esse, anche la teca contenente la è stata reimpiegata per farne delle
reliquia. reliquia “Caput” di S. Apalia Vergine e reliquie “per contatto”.
Nei mesi che Martire, incastonata nella statua lignea
precedettero che ritrae la santa. Rimosso il sigillo in Don Sergio Antonio Capone
l’accoglienza ceralacca, è stata estratta la reliquia dal
ufficiale della contenitore metallico. La scatola
reliquia in città cranica è una calotta di cartapesta sulla
si procedette

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Notizie dalle parrocchie

ARCHIVIO CAPITOLARE CAMPAGNA, Faldone 29, Bozzetto, 1636.

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PAGINA 7 A NNO I , NU ME R O 0

Gossypium
Per “gossypium” si intende l’ovatta che è stata a contatto con le ossa di
un santo/a. Sono delle reliquie “per contatto”.
A seguito delle ricognizioni di alcuni Bracci reliquiario, l’ovatta
recuperata è stata confezionata in chartulæ e disponibili per essere
distribuite ai fedeli.

1. Gossypium quod texit dexteram manus mirifice incorruptam Sancti Thomæ


Aquinatis Sacerdotis ex Ordine Prædicatorum
2. Gossypium quod texit brachium Sancti Matthaei Apostoli et Evangelistae in
Cathedrali ecclesia Salerni veneratum
3. Gossypium quod texit brachium S. Agatæ Virginis et Martyris in Cathedrali
ecclesia Salerni veneratum
4. Gossypium super quod sacrum suaveque caput Divæ Puellæ Apaliæ Virginis
et Martyris diu conquievit in Cathedrali ecclesia Campaniensis

La reliquia del dente di S. Matteo Apostolo


L’unico dente di S. Matteo
Apostolo - originariamente
contenuto nella Croce detta
“del Guiscardo” - è
conservato in un medaglione
ovale incassato nella sua
Statua d’argento, opera
dell’argentiere napoletano
Nicola de Aula del 1691 (cf.
CAPONE S. A., I segni
dell’Eterno del tempo, II,
Edizioni Noitre 2020, p.
655). Nel mese di ottobre
2020 si è proceduto allo
smontaggio della teca-
reliquario. Originariamente
doveva esserci un cristallo di
rocca, con all’interno la
preziosa reliquia, agganciato
ai lati interni della teca. È
stato rinvenuto uno dei due
ganci, ancora allocato
all’interno. La reliquia era
contenuta in una teca ovale
in argento, con dietro il
sigillo in ceralacca rossa di
Mons. Domenico Guadalupi,
Arcivescovo di Salerno (1872
-1877). Dopo aver
commissionato un nuovo
fondino al Reliquiarista
Antonino Cottone, la reliquia
è stata nuovamente collocata
nella teca, chiusa con sigillo
in ceralacca di Mons. Andrea
Bellandi.

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PAGINA 8 A NNO I , NU ME R O 0

La reliquia del dente di S.Valentiniano vescovo


Nel mese di ottobre 2020 il
Sacrario diocesano ha donato
una reliquia ex dente di San
Valentiniano vescovo
salernitano alla Comunità
parrocchiale di Banzano di
Montoro (AV).
Dopo aver commissionato
un nuovo fondino al
Reliquiarista Antonino
Cottone, la reliquia è stata
confezionata in una teca
metallica ovale, chiusa con
sigillo in ceralacca di Mons.
Andrea Bellandi.

NEWS
Nel mese di aprile 2021,
dopo aver ottenuto i
permessi della
Congregazione per le
Cause dei Santi in Roma,
si procederà alla
Ricognizione Canonica
del Corpo di
S. Valentiniano vescovo!

Il 12 febbraio 2021 è stata


riaperta al culto l’antica
chiesa di S. Matteo nella
Parrocchia Santi Nicola e
Matteo in San Mango
Piemonte e Sordina.
Nell’altare - dedicato da
Sua Eccellenza Mons.
Andrea Bellandi,
Arcivescovo Metropolita
di Salerno-Campagna-
Acerno - sono state
inserite le reliquie di S.
Matteo Apostolo ed
Evangelista e S. Vito
Martire, confezionate
dall’Ufficio Custodia delle
reliquie della Diocesi. Il
fondino è stato realizzato
dal Reliquiarista Antonino
Cottone.

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PAGINA 9 A NNO I , NU ME R O 0

Attualità
Attualità

Peregrinatio S. Gregorio VII a Sovana (GR)

Discorso di saluto Sua Diocesi le Reliquie dell’illustre l’Arcivescovo Primate di Salerno Mons.
Sovana, 22 febbraio 2020 Pontefice, a Mille anni dalla nascita. Dal Guerino Grimaldi ebbe a scrivere: «Le
25 maggio 1085 Salerno custodisce il celebrazioni del IX centenario della pia morte
Eccellenza Reverendissima, confratelli Corpo di sì grande Pontefice. Le sue di S. Gregorio VII hanno avuto la conclusione
presbiteri, autorità civili e militari, cari Reliquie erano state collocate nel 1985 con la venuta a Salerno di S. Santità
fratelli e sorelle, oggi il Corpo nella primigenia tomba, costituita da un Giovanni Paolo II, preceduta dal Congresso
dell’illustre Pontefice S. Gregorio VII fa sarcofago di epoca romana reimpiegato Internazionale sul tema “S. Gregorio VII e
ritorno nella “sua” Sovana. Gregorio in epoca medievale; il 23 gennaio 2020, l’unità Europea”. Si vuole ricordare i due
VII…un nome che riporta alla mente la in occasione d ella traslazione avvenimenti, perché quanti un giorno
fortezza e la sollecitudine con cui temporanea qui a Pitigliano-Sovana- leggeranno questo foglio, pensino alla gioia del
questo Pastore lottò strenuamente, fino Orbetello, sono state nuovamente popolo di Dio nell’accogliere ancora una volta
alla morte, per difendere la fede, collocate dal sottoscritto nell’urna il Vicario di Cristo, venuto a pregare sulla
imprimendo una svolta decisiva a argentea, commissionata nel 1954 dal tomba del suo Santo Predecessore. Se, inoltre,
quanto già avviato dai suoi predecessori Cav. Antonio d’Amico alla ditta Catello già godono della costituita unità europea,
al soglio di Pietro: la Riforma della di Napoli, in occasione della penultima sappiano che noi l’abbiamo desiderata e
Chiesa. Purificare la Sposa di Cristo ricognizione canonica presieduta auspicata per loro, alla luce degli insegnamenti
significava riconquistare quella libertà dall’allora cardinale di Milano Ildefonso di S. Gregorio VII e della cultura
che il Salvatore aveva donato alla prima Schuster. La teca – nuovamente internazionale di oggi». Oggi, in cui il
comunità; libertà da qualunque restaurata nel 2007 – è composta da sogno “Europa” è diventato realtà –
compromesso; libertà da qualunque quattro grandi statue in argento, due pur con tutte le ombre e difficoltà che
connubio possa svilire o intaccare per lato, con bassorilievi vari ancora permangono – parlare di
l’efficacia della testimonianza cristiana. raffiguranti la storia del Pontefice S. Gregorio VII significa respirare a pieni
In questa occasione così importante mi Gregorio VII. Le vesti con ricami in polmoni un’identità che appartiene a
tocca indirizzare a tutti voi un saluto, a oro furono donate dal Pontefice Pio ciascuno di noi e che abbiamo bisogno
nome mio personale (del parroco della XII. Pregevole è la croce pettorale in di rinsaldare e costruire ogni giorno.
Primaziale Cattedrale di Salerno) e oro – appartenuta a Papa Paolo VI – e Guardando il nostro mondo, sembrano
soprattutto dell’Arcivescovo l’anello in oro con topazio madera, quanto mai attuali le parole che Papa
Metropolita di Salerno-Campagna- donato dal Cardinale Schuster nel 1954. Gregorio VII scrive in una sua lettera
Acerno, Mons. Andrea Bellandi, il quale Il 25 maggio 1985, a chiusura dei indirizzata ai monaci di Marsiglia:
ha inteso sin da subito accogliere festeggiamenti in occasione del IX “sono rari i buoni che anche in tempo
l’insistente e giustificata richiesta di centenario della pia morte del Sommo di pace sono capaci di servire Dio.
Mons. Roncari di poter avere presso la Pontefice S. Gregorio VII, (continua a pag. 10)

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PAGINA 10 A NNO I , NU ME R O 0

Peregrinatio S. Gregorio VII a Sovana (GR)


(continua da pag. 9) uomini. Celebrare Gregorio VII non solo il beato apostolo Matteo, ma anche gli
Ma sono rarissimi quelli che per suo significa celebrare un uomo, un altri santi, e che la loro protezione verso il
amore non temono le persecuzioni o monaco, un papa che ha amato in genere umano sia, in questo nostro tempo, più
sono pronti ad opporsi decisamente ai maniera appassionata la sua Chiesa. che in altre epoche, molto più propizia e
nemici di Dio. Perciò la religione Non è sceso a compromessi, né sovrabbondante…e come, rivedendo i loro
cristiana – ahimè – è quasi all’interno né all’esterno della Chiesa, corpi, si ravviva la fede e si rafforza la
scomparsa…ma noi confidiamo amando la giustizia e disprezzando speranza, così è da credere che si rinnovino e
nell’infinita bontà dell’Altissimo e nella l’iniquità: “Verso nessuna parte diventino più abbondanti i loro benefici a
ineffabile clemenza della Regina del abbiamo piegato la sincerità della Sede favore dei pii cristiani. Perciò la santa Chiesa
cielo”. La descrizione che il Papa fa Apostolica; non abbiamo ceduto né a Cattolica, da troppo tempo scossa da grandi
della Chiesa è drammatica; egli la vede promesse né a minacce, né mai, con la sconvolgimenti e da tempeste d’ogni genere, non
sul punto di naufragare, sballottata dalla protezione di Dio, speriamo di fare dubiti che il suo grido di aiuto sia esaudito dal
tempesta che sembra avere la meglio. diversamente” scrive al cardinale Pietro Signore».
Ma su tutto, anche sulle sue paure, Albano nel 1079. Le Reliquie dei Santi Mi auguro che attraverso il vero e
prevale la fiducia in Dio: “Voi, cittadini testimoniano in maniera tangibile, il autentico culto dei Santi, tutti coloro
di Dio, siate forti, perché Dio è con passaggio di Cristo, il Santo, nel che si recheranno pellegrini a venerare
noi” – scrive ai cristiani di Piacenza nel mondo. Sono “tracce” dell’Invisibile. Il le spoglie di S. Gregorio VII siano
1075. Oggi la Chiesa è nella tempesta, 6 maggio 954 Salerno accolse il corpo edificati dal suo esempio e sostenuti
sì! E come fu per Gregorio VII anche dell’Apostolo ed Evangelista S. Matteo dalla sua intercessione, per poter
ora il Vicario di Cristo, Papa Francesco, e per questo avviò la costruzione della diventare testimoni ed attuatori di una
ci ricorda che Dio è con noi: Egli Cattedrale, consacrata proprio da nuova riforma che segni una stagione
dirige, presiede e guida la sua Chiesa. I Gregorio VII. Quest’ultimo, il prospera e luminosa della Chiesa di
gesti e le parole del Papa ricordano a 19.09.1080 scrive all’Arcivescovo Dio, Una, Santa, Cattolica ed
tutti che Dio è prossimo e non si Alfano I: «In verità crediamo ed affermiamo Apostolica. Amen.
allontana da coloro che ha amato, ama con certezza che per così importante Don Sergio Antonio Capone
ed amerà appassionatamente: gli ritrovamento godano, insieme con gli uomini, Custode – Portitore

Cari fratelli e sorelle,


Per vedere la S. Messa al
il 2020 è stato l’anno in cui si sono celebrati i Mille anni dalla nascita di S. Gregorio VII. In occasione
di questa importante ricorrenza, ho inteso accogliere l’insistente e giustificata richiesta di S. Ecc. rientro delle spoglie mortali
Mons. Giovanni Roncari – vescovo di Pitigliano-Sovana-Orbetello, terra che diede i natali a S. di S. Gregorio VII a Salerno:
Gregorio VII – di poter avere presso la sua Diocesi il Corpo dell’illustre Pontefice, che giunse a https://youtu.be/
Sovana il 22 febbraio 2020. A conclusione delle celebrazioni – limitate a causa della pandemia, ad un KwFSwoIHpUA
anno esatto – ho dato disposizioni al mio delegato il rev.do sac. Sergio Antonio Capone, in qualità di
Custode-Portitore per la Peregrinatio, di predisporre tutto il necessario per il rientro delle Sacre Reliquie
a Salerno. Per questo VI ANNUNCIO che il 24 febbraio 2021 il Corpo di San Gregorio VII
rientrerà a Salerno. Come Diocesi l’accoglieremo solennemente alle ore 19:00 in Duomo con una Celebrazione Eucaristica
presieduta da S. Ecc. Mons. Giovanni Roncari – vescovo di Pitigliano-Sovana-Orbetello. Date le restrizioni a causa della
pandemia, in presenza saranno invitati i membri del Capitolo Primaziale del Duomo, del Consiglio presbiterale, i parroci della
città di Salerno, i Vicari Episcopali e Foranei, le autorità civili e militari della città. Per tutti gli altri sarà possibile unirsi nella
preghiera attraverso Tele Diocesi. Mi auguro che attraverso il vero e autentico culto dei Santi, ciascuno possa trovare edificazione
e forza per vivere una fede autentica ed incisiva, sull’esempio e testimonianza di S. Gregorio VII.
+ Andrea Bellandi

S. Messa del 22 febbraio 2021,


a chiusura dell’Anno gregoriano,
nella Cattedrale di Sovana (GR).
Presente anche il nostro
Arcivescovo

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A NNO I , NU ME R O 0 PAGINA 11

Il Decreto per la concessione delle reliquie Puoi scaricare il


Decreto da:
www.diocesisalerno.it

Premesso che: in forma cartacea, accompagnata da deve essere esposta accanto o in


- in data 19 giugno 2020 (cfr. Reg. un’autorizzazione scritta della Curia prossimità della reliquia. Copia
Decr. 24/2020) ho costituito l’Ufficio Diocesana di appartenenza. Per le dell’Autentica e la lettera
per la Custodia delle reliquie, il quale è richieste all’interno del territorio accompagnatoria vanno alla fine
responsabile della custodia materiale diocesano, queste possono essere custoditi nell’Archivio;
delle reliquie, nonché di ricevere, consegnate all’Ufficio direttamente 10. le reliquie sono “affidate” alla
approvando o no, le singole richieste a mano, in originale. Exceptis custodia della chiesa o edificio di
che a diverso titolo pervengono excipiendis non si accolgono culto pubblico (cf. nn° 1 e 2 Norme)
all’Ordinario; richieste pervenute in altra forma per cui non potranno essere
- che al Direttore sono affidate le (es. e-mail); alienate validamente in nessun
seguenti deleghe: 1) la custodia e il 5. per inoltrare una richiesta si modo, né trasferite ad altro luogo o
confezionamento delle reliquie; 2) utilizzerà il modello uso diverso da quello per cui sono
redigere e firmare i certificati di allegato (ALLEGATO). In esso deve state concesse. Il can.
Autenticità che dovranno essere specificato in quale edificio 1190 del C.J.C. ricorda inoltre
accompagnare tutte le reliquie della sacro o altro luogo destinato al che: «è assolutamente illecito
Diocesi; 3) curare e svolgere tutte le culto, le reliquie saranno custodite vendere le sacre reliquie» (§1) e che
operazioni che riguarderanno il e/o esposte alla venerazione dei «le reliquie insigni, come pure
prelievo e la custodia di frammenti fedeli; quelle onorate da grande pietà
destinati al confezionamento di reliquie, 6. spetta all’Ufficio Custodia delle popolare, non possono essere
redigendo appositi verbali che reliquie ricevere le singole richieste alienate validamente in nessun
andranno conservati in Archivio; 4) le che giungono alla Diocesi e, in modo né essere trasferite in modo
ricognizioni canoniche (cfr. Istruzione generale, curare l’intero iter relativo definitivo senza la licenza della
2017 artt. 13-20), la traslazione e i a queste ultime, fino alla fase finale Sede Apostolica» (§2);
pellegrinaggi (cfr. Istruzione 2017 artt. 31 della concessione o diniego delle 11. non si concedono più di tre reliquie
-38), chiedendo dove previsto le reliquie, curando l’archiviazione per luogo di culto pubblico o
autorizzazioni di rito. Per questa ultima delle pratiche, protocollate e Diocesi;
delega, secondo quanto previsto dagli numerate; 12. le richieste generiche o per la
artt. 7 e 31 § 1 dell’Istruzione 2017, Il 7. le reliquie sono di dimensioni devozione personale o privata non
Direttore è il delegato diocesano nelle piccole (frammenti) e collocate in vengono prese in considerazione;
operazioni di ricognizioni canoniche e una teca metallica chiusa da filo 13. per ogni altra norma non contenuta
custode-portitore per i pellegrinaggi di rosso con sigillo in ceralacca nel presente Decreto, si rimanda
reliquie; dell’Arcivescovo. Nel caso di all’Istruzione della Congregazione
- intendo assicurare al popolo santo di dedicazione di un altare, le reliquie delle Cause dei Santi “Sanctorum
Dio l’opportunità di edificarsi nella concesse sono di grandezza tale da Mater” del 17 maggio 2007 e a
venerazione pubblica delle reliquie dei lasciare intendere che si tratti di quanto prescrive l’aggiornamento
Beati e Santi che custodiamo in parti del corpo umano; in materia definito dall’Istruzione
Diocesi, trovando nuovo impulso per 8. la concessione di reliquie insigni di della Congregazione delle Cause
una rinnovata stagione di fede Beati e Santi è lasciata alla dei Santi “Le reliquie nella Chiesa:
nell’adesione a Cristo e alla sua Chiesa, discrezionalità del Direttore autenticità e conservazione” del 16
col presente Decreto stabilisco le dell’Ufficio, sentito il parere dicembre 2017.
seguenti Norme: dell’Ordinario;
1. la venerazione delle reliquie è 9. le reliquie concesse sono Salerno, dal Palazzo Arcivescovile, 10
consentita dalle norme della Chiesa accompagnate dall’Autentica a marzo 2021
solo nelle chiese o cappelle di firma e timbro del Direttore
comunità parrocchiali e religiose; dell’Ufficio, con sigillo a secco Reg. Decr. 011/2021
2. le reliquie sono concesse per il dell’Arcivescovo e numero ANDREA
culto pubblico (cf. can. 834 §2 progressivo di protocollo. Vi è BELLANDI
del C.J.C.) o la dedicazione di un inoltre una lettera accompagnatoria Arcivescovo Metropolita
altare (cf. Ordo dedicationis ecclesiae et con cui si “affidano” le reliquie alla
altaris, capp. II e IV); custodia di chi ne ha fatto richiesta. SAC. SERGIO ANTONIO CAPONE
3. le reliquie sono richieste Le reliquie richieste e concesse Vice Cancelliere Arcivescovile
direttamente al Vescovo vanno poi presentate alla comunità
Diocesano (cf. can. 134 §3 durante una celebrazione liturgica o
del C.J.C.) alla cui autorità è pubblica, con una nutrita
sottoposto l’edificio di culto o altro partecipazione di fedeli, dando
luogo (cf. n° 1 Norme); lettura della lettera
4. la richiesta va inoltrata all’Ufficio accompagnatoria. La certificazione
Custodia delle reliquie per iscritto di autenticità e provenienza allegata

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Q . S. C . R .A . S.

Quaderni storici della Custodia


per le Sacre reliquie
dell’Arcidiocesi di Salerno

Anno: I Numero: 0 Data: aprile 2021

ARCI DIOC ES I DI
SAL ER NO -CA MPA GNA -ACE RNO
UFFICIO CUSTODIA
D E L L E R EL I Q U I E

Direttore: Sac. Sergio Antonio Capone

Indirizzo: Via Roberto il Guiscardo, 2 –


84121 Salerno

Telefono: Centralino – Portineria 089 258


30 52

Email: s.capone@diocesisalerno.it

Sito: http://www.diocesisalerno.it/
arcidiocesi-uffici-servizi-delegati/custodia-
delle-ss-reliquie/

I segni dell’Eterno nel tempo Puoi acquistare i tre volumi su


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DELLE RELIQUIE A SALERNO
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un patrimonio di devozione, ma anche di
storia, arte, archeologia. Infatti, dietro ogni
frammento, pezzo, opera di argenteria e
oreficeria c’è una storia, rapporti sociali,
politici ed economici. Iniziamo a mettere
ordine con questa pubblicazione che
riunisce le tante INFORMAZIONI sulle
reliquie disseminate nel territorio
diocesano. L’Arcidiocesi di Salerno
vanta un’importante raccolta di
reliquie: D.N.S.J.C., dei 12 Apostoli e
di numerosi santi e sante, soprattutto
martiri. Le reliquie dei santi sono
segno della presenza di Dio-
incarnato nel mondo, dell’Eterno
nella storia umana. In quanto
segni, possono indicare al credente
come vivere la fede che “lasci un impronta” nel
mondo di oggi. La maggior parte delle reliquie custodite
nel Duomo di Salerno e nella Lipsanoteca diocesana sono
confezionate con il sigillo in ceralacca del Capitolo
metropolitano.

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