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DIZIONARIO
DI ERUDIZIONE
STORICO-ECCLESIASTICA
DA S. PIETRO SINO AI NOSTRI GIORNI
SPECIALMENTE INTORNO
AI PRINCIPALI SANTI, BEATI, MARTIRI, PADRI,, AI SOMMI PONTEFICI, CARDINALI
E PIÙ CELEBRI SCRITTORI ECCLESIASTICI, AI VARII GRADI DELLA GERARCHIA
DELLA CHIESA CATTOLICA , ALLE CITTA PATRIARCALI , ARCIVESCOVILI E
VESCOVILI, AGLI SCISMI, ALLE ERESIE, AI CONCILII ALLE FESTE PIÙ SOLENNI,
,
COMPILAZIONE
GREGORIO XVI.
VOL. II.
IN VENEZIA
DALLA TIPOGRAFIA EMILIANA
MDCCCXL.
DIZIONARIO
DI ERUDIZIONE
STORICO-ECCLESIASTICA
A ME AME
A MELI A ( Amerin. ). Città con tore di uno scritto, nel quale parago-
residenza vescovile nello stato Pon- nasi la teatrale declamazione all'elo-
tifìcio. E situata sopra un mon- quenza.
te tra il Tevere e la Nera in un La religione cristiana vi fu sta-
terreno amenisshno che
e fertile, bilita nei tempi della Chie-
primi
produce ottime prugne, e ima qua- sa dalla predicazione degli apo-
lità d'uva eccellente delle migliori stoli, e vi fu consegrata dal sangue
no di Roma
583. Catone, citato dal ed alla sua compagna s. Olim-
sopraddetto autore, ne stabilisce la piade. V. s. Firminia.
fondazione 966 anni prima di que- Fino dalla metà del quarto secolo
sta guerra, quindi 383 anni prima dell' era cristiana ebbe Amelia dei
A ME A ME 5
nini di Salamandri , nobile sanese abbiamo perchè sieno esaudite. Che
uditore del Cardinal Borghesi, nipote se vien pronunziata dopo un'ora-
di Paolo V, che, per le egregie sue zione risguardante un'opera cui sia-
doti, nel 1612, gli conferì il vesco- mo obbligati , come ringraziare e
vato d'Amelia, che allora fruttava lodare il Signore, allora significa il
Zen, nel 1 38o, fecero una scoperta cum notis et responsionibus Jo: de
che narrasi nella Relazione dello Lact. ) li crede provenire dai cananei
scuoprimento delle isole Frislanda, (V. Jo. Baptista Poissonus in Ani-
Eslanda, Engrovelanda, Esto tilan- madversione ad ea, ance Grotius et
da e Tearia, Venezia i558; una Laetius de origine gcntium peruvia-
colonia di scandinavi fermò stanza narumel mexicanarum scripserunt,
sulla costa occidentale, ed un'altra Parisiis, 1
644). Roberto Conte (De
spedizione pare spingessero gì' is- origine gentiumamericanarum, Am-
landesi Leif e Biron molto più in- stelodami, i644) li fa provenire dai
nanzi verso Libeccio. Alla Groen- cartaginesi. L'autore dell' origine des
landia approdarono certamente gl'is- premières sociétès des peuples , des
landesi nel 982. Racconta Adamo
, sciences 3 des arls , et des idiomes
Bremense, che i frigioni giunsero anciens et modernes, ha congettura-
a penetrar nella regione d'Oro, e to che 1' America sia una colonia
Gio. Filippo Casselio ( Observatio hi- celtica.
f
storica de risonimi navigatione for- Se tanta oscurità si trova sui
tuita in Americani saeculo XI facta, primi abitatori dell' America , più.
Magdeburgi, 1 741) si studia di mo- rendonsi false le questioni di coloro
strare che tale nazione fosse l'America. che si posero ad indagare non solo,
Posto che il penetrare in questa ma a sostenere eziandio che pria ,
regione sia stato per molti secoli mal- della scoperta dell'America la reli-
agevole, la questione dell'anteriore gione cattolica era stala bandita in
approdo all' America per parte de- quelle contrade fino dal tempo de-
gli europei, procede con quella pro- gli apostoli (V. Riberi, De universali
mossa dai filosofi del secolo trascor- omnium hominum vocatione ad sa-
so; chi abbia popolato l'America. luteniy de difficili quee-
et selectim
Primieramente la facilità del pene- stione an evangelium apostolorum
trarvi, siccome si è veduto, e la tempore sit prcedicalum in Ameri-
tradizione nei popoli dell'antichità ca } et aliis novi orbis partibus j
di altri abitatori oltre mare del Joh. Alb.
il
lux
Fabricii, Salutaris
Nord, rendono facile a sciogliersi la evangelii per divinam
toti orbi,
questione anche col soccorso dei gratiam cxoriens, Hamburgi, 173 1 ;
confronti fisiologici, che s' istituiscono De America , num in Ulani quo-
tra gli americani e le razze mon- que apostoli penelraverint j JEgid.
gole dell' Asia. Il sig. Vaher di Ber- Gonzalez de Avila Theatro eccle- ,
lino inserì un articolo nel Mitrida- siastico de las Iglesias de las In-
te di Adelung che prova « esistere dias; Ciriaco Morelli, Fesli novi
» nelle parti
a maestro dell' Ame- orbis , et ordinationum apostoli-
» rica in Groenlandia e sulla co- canini ad Indias pertinentium Bre-
» sta di Labrador, come pure ad viarium, Venetiis, 1576. Giorgio Mo-
» occidente di esso in vicinanza del- chio ( De evangelio per apostolos
" la costa asiatica, un popolo della in Americani propagato in li-
,
AME AME
8 ricchezze. Il re di
Portogal-
si è opposto al
immense
bro de Oraculis) studia di tenerlo nell'
inazione
Enrico Orsino, lo si
sentimento di Gio. la sua confidenza. In
negato in Anatete ed ingannare
il quale lo ha temporeggia per e
molto
Ermanno Witsio, nella XU1
Ispagna si
1 i?„i.rVi umido
di Ferdinando
°. . . .• • ,ì:
sacris.
ha raccolto astuzie dei cortigiani
Esercitazioni,
delle sue cui Colombo
V, re di Aragona, per
tutte le confetture, che potevano in Inghilterra,
1' apostolo s. Tom- era risoluto di passare
far credere aver Perez guardiano
fede in America. quando il p. Gio.
portata la
maso
di un convento di Rabida, che gode-
poi, nell'esercitazione
XIV, con- mo-
Ma va tutta la fiducia d'
Isabella
assai dubbii ed in-
fessa che sono Ferdinando V, risolvette di
glie a
documenti, che se ne
protettore. In mezzo
certi tutti i alle al-
anche farsene
adducono, come ha sembrato per la espulsio-
(de Anto legrezze della corte
a Tommaso
Malvenda Spagna e per la
ne de' mori dalla
(de
diritto)ed a Mortane Vajero finiscono le con-
presa di Granata,
Vcrtu des Payens). Anche p.
il
la
traddizioni.Colombo viene chiama-
Giovanni Menochio {Smo-
Stefano sotto-
to dalla pia regina Isabella;
Cent. IV, XLH) ha
fatto di si-
1*"
scrive, a 17 aprile i49S>fi
re,
miglianti ricerche. Ferdinando ed essa V f*
pro- to in cui
Dopo tutto ciò, ogni cuore e grande
lui viceré
alla dichiarano
va subita commozione
una tutta la estensione
ammiraglio di
vera scoperta dell'America, che in- che sa-
delle isole dei continenti,
grandemente a vantaggio del- medesimo
fluì
rebbero stati da lui
sul finire del secolo
XV, degli
l' Europa scoperti, con l'ottava parte
più grande avvenimento Ac-
e fu il
Colom- utili, che ne fossero derivati.
Cristoforo
di quella stagione. cordatigli tre vascelli equipaggiati
ovvero piacentino
genovese, a spese del-
bo,
e, come parla il con centoventi uomini,
secondo alcuni, Castiglia, appartenenti
Dissertazione sulla la corona di
Napione nella dopo aver im-
alla regina Isabella,
Colombo, di Cuccato nel Colombo, ai 3
r atria di Codice diplo- plorato da Dio l'aiuto,
Monferrato ( V. il
sal P b dal porto di
ossia di agosto 1 49^
matico-colombo -americano Volse diretta-
Patos nell'Andalusia.
raccolta di documenti di Cristofo- Gemerà, una del-
scoperta dell Ame-
mente leprore verso
ro Colombo e Canarie; ma sul cominciar del
set-
le
Genova, i8 2 3 in fogl), illumi- per molti
rica,
teorie astronomi-
tembre, dopo aver navigato
nato alle più sode giorni traiverginei flutti di qucll im-
geografiche e nautiche, congiun- incomin-
che menso oceano, l'equipaggio
navigazioni, fu l es-
te alle pratiche ed ammutinarsi, di-
sco- ciò a sbigottirsi
sere immortale a cui tanta dell'impresa.
sperando sull'esito felice
Pieno di quella
perta è dovuta. obbligare violen-
Risolse anzi o di
persuasiva, che solo genio inspira,
il
temente Colombo a retrocedere,
tentò di condurre alcuno dei po- mare. Il coraggw
a somministrargli o di gettarlo in
tentati d'Europa prudenza di quell'eroe
viMero
per eseguire il ma- e la
necessari! aiuti agli ottobre
o*ni ostacolo, finché
i 1 1
A ME A ME 9
%o di pino artificiosamente intaglia- Concezione. Colombo, volendo ritor-
to, furono altrettanti presagi della nare in Ispagna per rendere conto
imminente scoperta. E già tremulo delle conquiste e chiedere rinforzi,
lume rivela una nuova terra abita- videi prossimo quasi a perire per
la, che gì' indiani chiamavano di orrenda procella. Credendo inevita-
Giianaliami ( l' isola del gatto delle bile la morte, acciocché non si per-
carte ) una delle Lueaie. Tutti esul- desse il frutto di sua navigazione,
tarono di gioia, altri abbracciarono scrisse in fretta il giornale del viaggio
colui, che avea rotto i confini del sopra una pergamena, ed invilup-
mondo antico , spalancate le porte patala in tela cerata, entro un barile,
del nuovo, ed aperto a sé stesso il la gettò in mare. La Provvidenza per
più. luminoso e vasto teatro di glo- altro il salvò, ed egli potè felicemen-
ria ; altri gli baciavano le mani te proseguire la navigazione. Tor-
altri prostrati ai suoi piedi, chie- nato alla corte, ch'era allora a Barcel-
dendo perdono delle offese , lo ri- lona, l'ingresso di Colombo con
conoscevano per viceré e supremo alquanti indigeni, con l'oro, colle ar-
ammiraglio. Al suono di una musi- mi e cogli utensili delle isole sco-
ca guerriera, al rimbombo de' can- perte, fu un vero trionfo. Lo fecero
noni, e dei marziali strumenti, tutto quei principi sedere ai loro fianchi,
l'equipaggio sbarca sul lido; ma e coprire alla loro presenza come
Colombo vuol essere il primo de- grande di Spagna lo nominarono
;
io AME AME
io verso Oriente per gli altri 180 zione sotto la scoria del vicario
gradi. Insorse poscia discordia fra apostolico Bernardo Boyl reli-
p. ,
gare non polea se non da un va- sole, e della terra ferma nuo- nel
sto continente, si mise in cerca di vo mondo. Questi, imprigionalo
esso, né guari slette a raggiungerlo don Diego Colombo, e
fratello di
ed a scuoprire si delizioso terreno fattolo rinchiudere nell'isola
s. Do-
pel clima e per la semplicità degli mingo, e stringere in ferri Co-
abitanti, da fargli stimare di aver lombo stesso,, si compiacque di pa-
trovato il paradiso terrestre. gare colla più nera ingratitudine. (
Se non che la gelosia della corte nome di tutta 1' umanità, il benefizio
di Madrid non volea che tutta la della scoperta di un mondo fatta
gloria si concedesse a Colombo . da quel grande. Colombo imbarcato
Il felice suo procedimento, infon- poscia per la Castiglia, colla calma
dendo coraggio a' privati avventu- dell eroe soifriva quella umiliazione,
rieri, fé' si, che Alfonso di Ojedo, il opponendosi persino al capitano del
quale l' avea accompagnato nel se- vascello Alfonso di Vallejo, che vo-
condo mezzo del
viaggio, ottenesse, a leva liberarlo; perocché non da altri
i2 A ME A ME
moso Colombo di ritornare in Ca- Luigiana e California. Contempora-
stighi per poi recarsi a Roma, vo- neamente ai primi stabilimenti degli
lea alla Sede della religione depo- spagnuoli, i portoghesi impadroni-
sitare le corone ed i trionfi, stabi- vansi dell' ampio e fecondo Brasile,
lendo nel suo animo clie fosse de- allora che, dietro la scorta dei ve-
rivato da un impulso celeste per la neziani, Cabotta e gì' inglesi s' impos-
felicità di quelle selvagge regioni, se sessarono delle coste degli Stati Uniti
egli avea tentate e condotte a fine quel- sino al fiume san Lorenzo, mentre
le imprese. Perciò a Dio voleva por- quasi paro olandesi e francesi
al
ger l' atto del suo cuore riverente. accorrenti a gara si annidavano nel-
Ma questo pietoso disegno gli andò le Antille. Gli olandesi poco appres-
tomba, per ordine del re Ferdinan- in esse penetrarono per la parte gre-
do VI, l' iscrizione : cale, e per gran tratto vi si sono
distesi.
finché visse, ed esposte nella propria la umanità de' suoi precetti , la su-
stanza, meditando sopra l' instabilità blimità delle sue istituzioni, la fer-
delle umane vicende. Da Siviglia mezza de' suoi missionarii, penetra-
il suo corpo fu trasportato a san vano tra i selvaggi americani, e gli
Domingo nella cappella maggiore ammollivano e li disponevano alla
della cattedrale, e quindi in quella civiltà, che tra essi oggimai è diffu-
A ME AME i3
pie, o dava tulle quelle disposizioni conversioni, ed inseguito Gregorio
die la religione eli Gesìi Cristo sa XV, v'inviò un vicario apostolico
suggerire. 1 Pontefici che vennero do- col titolo di vescovo di Patreia,
po, altri vescovati eressero di tempo che poscia divenne vescovo di Que-
in tempo, da cui si composero le cin- bech , come quella città fu eretta
que piovincie ecclesiastiche dei do- in vescovato coi prodotti dell' abbadia
mimi spagnuoli. benedettina nella diocesi bituricese.
Frattanto Carlo V spediva ncl- Altre chiese furono erette a Quebech,
1'
America religiosi di s. Francesco. e nel 1666, i convertiti del Cana-
Adriano VI concedeva poscia bolle da arrivavano a ben ducentomila
agli Ordini mendicanti e special- , (V, Queiìrcii). 1 gesuiti vi si fondaro-
mente ai minori osservanti, accioc- no un collegio, e vi si stabilirono le
ché, dove non fossero ancora stabi- monache orsoline e i pp. ospitalieri.
liti vescovati, esercitassero la giurisdi- V. Relazione di Giovanni da Ve-
zione vescovile in quelle cose soltan- razzano della terra da lui scoper-
to, per cui si richiede 1' ordine del ta, nella raccolta de' Piaggi di lia-
ve scovo, e più che altro istruissero, rnusio.
battezzassero, edificassero. V. Var- I francesi nell' anno f>,6, oc- 1 1
prire il paese. Le istorie della Dani- ce; per tutto chiese e vescovati, per
marca ricordano, un vescovo di tutto orfanotrofi, ed altri stabilimen-
i4 A ME AME
sontuoso collegio eressero i pp. della cesco Pizzarro in uno a Diep;o Al-
compagnia di Gesù , e dove Paolo magro V. la conquista del Pe-
(
questi giorni ne' suoi fasti la 1 ca- di s. Filippo e del Nome di Gesù.
li dei Lb. Giovanni Mas-
Ideazione Bastano quei nomi perchè si co- ,
16 A ME AME
un grandissimo fiume; regione quan- vile sullfraganea di s. Salvatore. Ivi
to vasta, altrettanto poco conosciuta, si stabilirono i benedettini, i france-
confinante col Perù, colla terrafer- scani , i carmelitani, i gesuiti ed
ma, col Rio della Piata e col Bra- altri religiosi. Invaso, nel 1807, il
fratello Giovanni ,
governatore di propria residenza. Tale avvenimento
Q.uito, scoperse quei popoli, e, nel terminò col dividere gl'interessi del-
i643 ne die' ragguaglio al Ponte-
,
le due nazioni portoghese e brasi-
San Salvatore, città capitale del 18 16. Ma soltanto dieci mesi ei po-
Brasile nella Baja di tutti i Santi, tè godere quest'onore, poiché fu col-
tredici colonie con Olinda capitale gnor Pietro Ostini romano, che pas-
e vescovato suffraganeo di s. Salva- sando da Rio Janeiro nunzio presso la
tore. Varii istituti religiosi ivi so- corte di Vienna, dal regnante Pontefice
no, tra i quali una congregazione nel r83r, fu creato Cardinale, e pub-
dell'oratorio. Nella Baja di tutti i blicato nel 1 83(3. Ora egli è zelantis-
poscia ritornò al dominio dei porto- cristiana non fruttifica meno clic
AME AME 17
è il metropolita , ha meno rendite an (vescovato nelle provincie unite
eli quelli di Lima e del Messico ; dell'America settentrionale; Bards-
gode però sopra di essi il vantaggio 'l'invu in Kentuky negli Stati Uni- ,
cini si prestano nelle isole di Granata, como del Chiù, nelle Indie occiden-
di s. Martino e di s. Bartolommeo; tali ; S. Giacomo di Cuba, arcive-
voi,. II.
l&WNOYvb &3w«|&,
J^ìtfrfrvarvb; H&-
,
i8 A ME A ME
Iorio di Missouri negli Stati Uni- ve aspettare medesimo per pro-
il
li; Marittime, nel Brasile; S. Mar- porre alla S. Sede, nomi dei tre i
nel Tennesèe nell'America settentrio- nelle quali devono essere scritti i no-
nale; Natchez, nello stato del Mis- mi dei tre sacerdoti, uno dei quali re-
nell'America settentrionale;
sissippi puta degno di essere fatto suo suc-
Nicaragua, nelle Indie occidentali; cessore. Queste lettere devono esse-
Nuova Orleans, negli Stati Uniti ; re spedite dal vicario, una all'arci-
AME AMI 19
Al presente presso Santa Sede la la direzione ad Ameto, il quale pas-
i differenti stati dell'America han- sava la intera settimana in una
no seguenti diplomatili. 11 Messico
i buca alla quanto il suo corpo, da
ha un inviato straordinario e ministro cui usciva soltanto la domenica per
plenipotenziario. 11 Brasile, la Pie- istruiie i religiosi e le religiose. Così
pubblica dell' equatore, quella del praticò fino alla morte, che avven-
Chili, e la nuova Granata un inca- ne nel ti'27 ai i3 settembre, nel
ricato d' affari. Gli Stati Uniti un qua] giorno se ne celebra la lèsla.
Console Generale. La Santa Sede poi 11 suo corpo trovasi nel monistero
anch'essa tiene a Rio -Janeiro un di Remiremont, le cui religiose
incaricato d' affari, e nella Nuova presero l'abito di canonichesse, e la
Granata un prelato internunzio, col cui sola badessa si obbliga con vo-
carattere di delegato apostolico. to all' osservanza delle regole di s.
costruir quivi due monisteri che , ss. Vito e Modesto. Morì nel Pon-
sediò per tre mesi. Costanzo ingran- gotico, ed una delle più belle e me-
dì ed abbellì questa città, e la glio ornate chiese di Francia. Si
chiamò Constanzia ; nome che ap- ammira la sua altezza e sopra tutto
presso scambiò nel suo primiero di la costruzione della navata, che ha
A micia. Gli abitanti la chiamano trecentosessantasei piedi di lunghez-
Caramit, o Cara-Amìd , cioè Anù- za, e centotrentadue di altezza e lar-
ria Nera, perchè è costruita di ghezza. Il capitolo ha otto canonici,
pietre nere, resistenti al ferro e e diversi onorarti e chierici. Ha spe-
al fuoco. Le vicende de' tempi la dale, monte due semina-
di pietà ,
AMI AMI 21
Dell' Abruzzo ulteriore. La sede epi- che si legge nel p. Merati (T. I, par.
scopale fu trasferita ad Aquila ,
XI, cap. I, n. 20). Sembra che nel-
città che divenne vescovile nel \i5 j. r
le chiese di Francia si sia introdot-
5
a Scipione per la spedizione d A- riformati, ec. V. Magri, JFir.nn-
frica : poi fu rovinata ai tempi del- LEX1CON.
le guerre fra i guelfi ed i ghibellini. Se vogliamo attendere al signifi-
,.
22 AMM AMM
cato morale dell' Ami tto, esso vale ad terre. Per sì distinto servigio fu elet-
indicare l'elmo della salute, la spe- to, nel 1 460 , ad occupare la sede
ranza e la Dio
fiducia nonché in , vescovile di Pavia, e nell'anno ap-
la fortezza per adempiere a' divini vo- presso, a' 1 8 dicembre, venne deco-
leri. Questo s' interpreta dalla stes- rato della sacra porpora col titolo
sa orazione, che fa il sacro ministro, di s. Grisogono. Dopo aver gover-
allorché se ne veste: Impone, Domi- nata quella chiesa per alcuni anni
ne, capiti meo galeoni salutis ad ex- fu fatto vescovo di Lucca, dove ven-
pugnandos diabolicos incursus. Sim- ne accolto da' suoi concittadini coi
boleggia ancora la moderazione del medesimi onori del Romano Ponte-
parlare eh' esser deve in colui, eh' è fice. A solida pietà accoppiava egli
consecrato al Signore , e come le profonda dottrina. Ma le arti e le
sue parole non debbon essere eli e scienze, da lui favorite in modo sin-
di sapienza ed ordinate al suo Dio. golare, dovettero, nel 1 479, pian-
Ciò s'intende dalla formula, che usa gerne la perdita. Mori nel castel-
il vescovo, mentre ordinando il sud- lo detto le grotte di s. Lorenzo
diacono gli sovrappone al capo
,
presso Bolsena , a' r o settembre
l'Ainitto: Accipe Amictum, per quem Ne scrisse la vita Jacopo di / otterrà
to. Esiste inoltre una lettera da nota ch'erano d'argento. Son ricor-
lui indiritta a Teutebaldo, vesco- date altresì nella vita di s. Marco, di
vo di Langres. Morì verso l'anno s. Innocenzo, di s. Celestino ed in
854. molte altre. Negli Ordini Romani,
AMORE (fratelli dell'). Fanatici, oltreché Anice, vengono appellate
infestatori dell'Olanda verso l'anno anche Amulce . Questa differenza
1 190, che poscia si diffusero anche die' luogo a credere che le Anice
in Inghilterra. Quivi Enrico Nicola fossero vasi più capaci , e in tutto
di Liegi le bestemmie della
insegnò simili ai nostri boccali , destinati
sua ed affinchè piantassero
setta, a conservare il vino e l' acqua pel
più profonde radici, divulgolle ezian- sacrifizio, e che le Aimdcv. fossero
dio colla stampa. Fra gli altri scrit- soltanto quei piccoli vasetti, che ven-
ti che contengono il veleno delle
, gono usati nella messa. Di qua
sue dottrine, si annoverano: il Vitto- eziandio mosse la opinione di alcuni,
,, .
24 AMP A MS
che stimano esser derivalo da ciò il fra Carlo V e Francesco I re di
costume di apparecchiar dei boccali Francia, Castello Aragonese fu vali-
d' argento, sulla credenza nella cap- damente difeso, sostenendo l'ono-
pella Pontificia, (piando il Sommo re imperiale il celebre Andrea Do-
Pontefice, od anche i Cardinali ce- ria. Poscia , ne' primordi! del se-
d' argento, che si conservavano nel in virtù del disposto della bolla
museo del Sabbatìni, cittadino bo- Quamvis aaua, emanala a' 26 a-
lognesi», che morì in Roma nel se- gosto i83r), ha soppresso la catte-
colli scorso. drale di Civita ed Ampurias in
Le ampolle devono esser sempre Terranuova, ed in vece ha eretto
di cristallo, perchè il sacerdote di- in chiesa cattedrale, la collegiata
stinguer possa il vino dall'acqua. di s. Pietro apostolo nella città di
Per le Ampolle poi di vetro, che Tempio, perpetuamente
unendola
serbano il sangue de' martiri, e son alla sede vescovile di Ampurias, in
poste nei loro sepolcri, V. Mar- guisa che un solo vescovo, denomi-
tiri. nato di Ampurias e di Tempio,
AMPURIAS e CIVITA ossia Ca- governi ed amministri 1' una e
,
A M li ANA 2.5
ossa dei santi medesimi; perchè tali deve essere magistrato. Non tutti
cose sensibili e continuamente pre- convengono nello stabilire l' autore
senti, abbiano a ridestare sovente di questa setta ma, secondo la più
;
riuscì colle sue fatiche, e col mo- s. Clemente, nell'anno f)8, e parec-
derare alquanto il sistema. Pro- chi ancora volendolo Pontefice eletto
scrisse la poligamia ed il divorzio, nel io3. Gli vengono attribuite al-
nonché le massime contro il gover- cune decretali 3 di cui i critici mo-
no civile. I mennoniti amministrano derni mettono in dubbio l' autenti-
il battesimo ai soli adulti, e circa l'eu- cità. Compì e dedicò il tempio a s.
biamo s. Antonio abbate, che fon- vicende, a cui soggiacquero gli er-
dò un Ordine di eremiti, chiama- nici dopo la origine di Roma. Questi
ti anche cenobiti, perchè menava- popoli essendo stati sconfitti da Ap-
no la vita in comunità. Tal esem- pio Claudio, fecero lega coi sanni-
pio fu imitato in Italia , e ben ti per la difesa della loro libertà.
, ,
2B ANA ANA
Marzio però, al quale fu com- Ostia vinse l' armata de' saraceni e
messo d'impugnare le ai-mi contro ridonò la quiete a que' luoghi.
di essi , li sbaragliò in tre trincera- Nel i3o3 circa, Bonifacio Vili,
menti, e li costrinse a domandare la essendosi in Anagni per
ricovrato
pace. Questadivenne in ap- città alcune differenze insorte coi Colon-
presso uno dei municipii dell' im- nesi e col re di Francia , Sciarra
pero romano, ed ebbe il titolo di Colonna e Guglielmo di Nogaret
colonia. Silio Italico e Virgilio fan- dopo aver corrotti con danaro molti
no menzione delle sue grandi ric- anagnini, entrarono nella città uniti
chezze, e della fertilità delle sue a molti abitanti francesi,ed ai prin-
terre. cipali della città, gridando a mano
Anche dopo lo stabilimento del armata muoia il Papa, e viva il
:
saccheggiata Roma per la prima anagnini poco dopo pentiti del loro
volta da' goti , Anagni ne soffri le attentato, ed eccitati dal Cardinal
conseguenze venendo insieme ai cir- Luca Fieschi, corsero alle armi, e
costanti luoghi esposta al saccheg- vendicando la morte dell'arcivesco-
giamento ed alla strage. Nel /\.55 vo di Strigonia, che adoperato ave-
allorché Genserico re de' vandali va ogni studio per salvare dalla
guerreggiava contro Roma, Anagni nemica rapacità le ricchezze della
non evitò il suo furor bellicoso; cattedrale, fecero strage dei francesi,
ma furono ben maggiori i danni, sbandarono i nemici del Papa, al-
che dovette sofferire quando il re cuni ne uccisero ed altri ne fecero
Totila , nel 556 , si recò a Roma prigioni. Tra questi eravi anche il
con possente esercito per restituirla capitano Nogaret. Così per allora
al dominio de' goti , dopo che Be- le discordie e la inquietudine nella
lisario l'avea ridotta all'obbedienza città ebbero fine.
dell' imperator Giustiniano. Senonchè al principiare del se-
Nella del romano du-
ribellione colo XV nuove sciagure piombaro-
cato controimperatore Leone I-
1' no sopra Anagni per parte dellaii-
sa urico, scomunicato da Gregorio II gioino Ladislao re di Napoli, che
siccome persecutore delle sacre im- aspirava all'impero di Roma ed al
magini Anagni, nel j3o, sponta-
, regno d'Italia. Né qui si arrestarono
neamente si sottomise al governo le sue vicende. Insorsero gravissime
Pontificio. Ma fu essa barbaramente contese, sotto il Pontificato di Pao-
infestata nelle scorrerie de'saraceni, lo IV, col re di Spagna e di Sici-
che non lasciarono di tentarne ad lia Filippo li, per cui nel i55r>,
ogni modo la devastazione perlo- ; il fisco Pontificio dichiarò quasi ul-
chè ncll'828, s. Gregorio IV, ad
, timo decaduto dalla sovranità. Fi-
impedire gli eccidii, riedificò la città lippo irritato al gommo, comandò
di Ostia , e s. Leone IV, aiutalo al viceré di Napoli duca di Miti
dai napoletani, venne alla lesta di di pollare la guerra urlio siali» del-
ANA A N A -0
venne assalita; e sebbene Torquato s. Nicolò I Pontefice, regimati i ve-
Conli ne procurasse ad ogni modo scovi provinciali, per ben due volte
la difesa, tuttavia obbligato a ce- 10 fulminò delle censure, e lo depo-
derla, venne occupata dalle truppe se da ogni ecclesiastica dignità. Ma
spaglinole, che vi restarono per ot- Zaccaria , scosso all' idea del suo
to mesi, fu soggetta ad inumano fallo, ritrattò il proprio errore, ri-
saccheggio, e cinque de' suoi popo- conobbe Ignazio per vero patriar-
losi borghi furono pienamente di- ca, ed espiò con sincera peniten-
strutti. Volendosi poscia, sotto Pio za lo scandalo di cui era stato ca-
IV, che ricuperato ne avea il do- gione. Egli così bene seppe condur-
minio, rimetterla nel pristino splen- si, che Adriano II Papa lo restituì
dore, vi si aggiunsero piuttosto nuo- alle dignità della Chiesa, e lo rimi-
vi danni, perchè demoliti gli avan- se nella sua sede. Nel 964 ni V(,_
zi delle sue mura, come anche gli scovo di questa città Giovanni, clic
antichi palazzi, restarono poi senza intervenne al concilio romano in
effetto gli ottimidivisamene di quel cui fu condannato l'antipapa Leone.
Pontefice, che troppo presto chiu- Merita di essere ricordato anche s.
se la sua mortai carriera neh' an- Pietro del 1062, il quale era della
no 565. 1 famiglia de' principi salernitani. E-
Anagni , secondo che abbiamo ducato egli fin da fanciullo nel mo-
detto ricevette il lume del vange- nistero di s. Benedetto presso Sa-
lo fino da' tempi apostolici. Il pri- lerno, crebbe mirabilmente in sape-
mo suo vescovo fu consecrato da s. re e virtù. Condotto seco dal Car-
Pietro. Dal quinto secolo dell' era dinale Ildebrando, che poi divenne
cristiana se ne contano oltre a no- Pontefice col nome di Gregorio VII,
vanta senza interruzione. Questi per ed addestrato nel maneggio degli af-
molti anni venivano eletti dal ca- fari ecclesiastici, parve provetto, seb-
pitolo. L'Ughellio {Italia sacra, 1. 1) bene ancor principiante. Alessandro
ne tesse la serie; noi però daremo 11 Papa vedendo quindi qual vantag-
una idea di quelli soltanto, che più si gio donerebbe alla chiesa di Ana-
meritarono commendazione. Felice gni se lui vi desse a pastore, lo
del 4°" 7 cne intervenne al concilio
3 creò vescovo, sebbene Pietro umil-
romano celebrato sotto Felice III ; mente vi si opponesse. Egli ritrovò
Gregorio del 72 1, che nel concilio ro- le ossa di san Magno vescovo per
mano radunato da s. Gregorio II, gran tempo nascoste ; egli risanò
sottoscrisse ad un decreto contro gli colla imposizion delle mani l'impe-
illeciti connubii ; Zaccaria, che, nel- ratore d'Oriente Michele, che, gra-
l'anno 860, fu spedito in qualità di tissimo al suo benefattore, ne am-
legato a Costantinopoli in un a Ro- pliò ed arricchì la cattedrale ; egli
doaldo vescovo di Porto, affinchè me- con invitto coraggio seppe solferire
glio esaminasse la causa d' Ignazio le calunnie degl' invidiosi nemici
patriarca di quella sede scacciato e ne li confuse colla più tenera ca-
da Fozio, e confermasse il decreto rità. Retta quella chiesa per qua-
sul culto delle sante immagini; pe- rant'otto anni, spirò soavemente nel
rò Zaccaria col suo compagno, se- Signore ( V. s. Pietro, vescovo di
dotto da Fozio, condannò s. Ignazio. Anagni). Inoltre ressero questa chie-
Per la qual cosa ritornatosi in Roma. sa : Giovanni, che nel 1208, a' 26
,
,
3o ANA ANA
di agosto, col consentimento de' suoi 1^79; Giovanni Gaspare, eletto
fratelli, donò ad Ugolino vescovo Car- da Urbano Vili, nel 1626, uo-
dinale di Ostia, la chiesa di s. Aus- mo spettabilissimo per la soavità
senzio con tutti i diritti di lei, per- de' costumi. L' Ughellio [Italia sa-
chè là vi fabbricasse uno spedale cra, toni. I, pag. 233 ) confessa di
giusta l' istituto dei crociferi ( Vedi)j dover molto alla scienza di lui, e
Alberto, vescovo chiarissimo e di di avere, con 1' aiuto delle cure
gran nome, consecrato nel 1224, sue raccolti que' monumenti della
che ampliò i privilegii della sua sede chiesa anagnina , eh' egli riferisce.
personaggi, che furono fregiati della visitò ancora negli anni 1 1 76, 1 1
79
sacra porpora; Sasso de' conti di Se- e 1 1 80. Fu pure in questa città,
gni nel ioc)<); Gaetani Gregorio, che accolse gli ambasciatori di Fe-
e Crescenzio neh' anno medesimo ; derico I per la pace, che poi si con-
Conti Ottaviano e Sassi Pietro, nel chiuse in Venezia, dopo la quale
198; Conti Nicolò, nel 1228; Gae-
i ritornovvi, a' 14dicembre 177, do- 1
tani Benedetto, nel 1 294; Conti b. ve ebbe le istanze del popolo romano
Andrea, che non volle accettare, perchè se ne ritornasse a Roma.
nel 120/); e Gaetani o Tornasi Ja- S. Tommaso arcivescovo di Can-
copo, e Gaetano Francesco, nell'anno torbery, fuggito dall' Inghilterra, si
3a A \A ANA
il giuramento fatto. Gregorio I\, di Anagni canonizzazione di s.
la
nipote ti' Innocenzo III, a' 21) set- Chiara d'Assisi, e fanno stesso, con
tembre 1227, vestilo degli abiti diploma 29 ottobre dato in Ana-
Pontificali, scomunicò nella catte- gni, autorizzò il singoiar privilegio
orale di Anagni l' imperami* Fede- delle stimmate di G. C. ricevute ,
rico II, che aveva mancato al giu- da s. Francesco di Assisi. L' anzi-
ramento di partire per la crociata detto Pontefice essendo ancora in
diTerra santa. Per tal motivo il Anagni, col disposto delia costitu-
perseguitato Pontefice si ricoverò zione Romanus Ponti/ex, Anagnìce,
prima a Perugia, e poi nella pa- die 5 octobris, nella cattedrale fece
tria, dove, nel 1 2 3o, riconciliò l'im- fare una disputa dinanzi a lui ed
peratore, che si era umiliato. Ma, a molti Cardinali, tra fr. Bernardo
ricaduto questo nei falli di prima, da Baiona francescano, e l'eretico
venne nuovamente scomunicato dal Guglielmo di Sant' Amore, il quale
Papa nella cattedrale anagnina. restò vinto pienamente. Per la qual
Gregorio IX fece la prima pro- cosa Alessandro IV fece abbrucia-
mozione di alcuni Cardinali in quel- re nel mezzo della chiesa il libro,
la città. A questo Pontefice, nel 241,
1 che Guglielmo avea scritto contro
successe Celestino IV, il quale op- i religiosi.
presso da infermità dopo pochi gior- Morto, nel 17.55, Guglielmo conte
ni morì. Allora i Cardinali temen- di Olanda , eletto re de' romani
do la persecuzione dell' imperato- Alessandro IV con lettera scritta da
re, si raccolsero in conclave nella Anagni, ai 28 luglio ii56, intimò
città di Anagni, dove, nel 1243, ai la scomunica agli elettori del S. R.
do vi si rifuggì, nel i3o3, per di- Papi suoi successori nelle provinole
fèndersi dalle inimicizie dei colon- di Marittima e Campagna, avessero
nesi e francesi. offerto sette pani, ovvero focaccia
Gregorio XI, nel 1377, per evi- di grano ogni sabbaio, omaggio solilo
tare i calori della state, passò con a farsi dagl' indicati monaci bene-
tutta la corte ad Anagni, portando dettini ai sovrani Pontefici, allorché
avanti la ss. Eucaristia, e quivi si passavano per quei luoghi, ed in essi
Nel piano elevato erano in ovato i nell'inverno, che nella state, pre-
d'Innocenzo III, di Grego-
ritratti rogativa di cui poche cattedrali era-
rio IX, di Alessandro I\, di Bonifa- no fregiate. Di più concesse al pre-
cio Vili, anngnini, di Stefano "VII vosto la mantelletta nera e roc-
e Paolo HI, come dicemmo, vescovi chetto, luogo della stola d' oro,
in
di Anagni, coli' iscrizione intorno, in che portava per indulto di Bonifa-
fondo d' oro. Negli spazi di questi sette cio VIII. Di molte altre prerogative
ovati verso L'estremità del bacile si ve- gode la cattedrale di Anagni, le quali si
devano dipinti in tondini col fondo possono vedere nel libro Ada pas-
verde smeraldo e coli' iscrizione di sionis atque translalionum s. Magni
color corallo, i Cardinali di Anagni. episcopi tranensis et martyris
Sopra di ogni ritratto de Pontefici era nolis illustrata ab uno ex ejusdem
posto un pane di minor mole, in mo- anagnince ecclesia? canonicis, che di-
do che vedeansi le iscrizioni, le quali cesi il dotto Marangoni.
erano del seguente tenore Nel I : : Innocenzo XIII colf autorità del
prò omnibus, quee retribuii mihi (Ps. Pontifìcio breve Apostolica; , che si
CXV). Nel II: aeeepit septem panes legge nel tomo XI ,
parte 11 , del
(Mattia. XV). Nel III: de punibili Bollano, dato ai ì5 febbraio 1724,
regionis (Num. XV). Nel IV: ut sii confermò il decreto della Congre-
panis in monimentum (Levit. XXIV). gazione de' Riti degli 1 1 dicembre
Nel V
trilicitm in itinere panesque
: 1723, nel quale si approvava il
poriabo ( Genes. XLV ). Nel VI : culto immemorabile del suo ante-
deferens viro Dei panes primitiarum nato b. Andrea Conti. Questi era re-
( Reg. 1 V.c. 4)- Nel VII, in cui era il ri- ligioso dell'* Ordine de' conventuali di
tratto di Sua Santità dederil mihi pa-
: s. Francesco, nipote di Alessandro IV,
limi (Gcn. XXIV). Questo bacile fu pronipote d' Innocenzo 111 eGregorio
portato a Roma nel ritorno del Papa, IX, e zio materno di Bonifacio Vili.
ilquale ordinò, che gli si facesse la Innocenzo Odtscalchi , nel
XI,
cornice e si conservasse nell'archi- 167(3, concesse ad Anagni la nobiltà di
vio. V. Alessandro de Magistris, Not. Malta, cioè dell'Ordine equestre Gero-
Istoria di Anagni, p. ii3. solimitano, confermata poscia dal Pa-
J.a diocesi di Anagni che , anti- pa Pio \ I, Bruschi, il quale nel decli-
camente, oltre la sua, abbracciava nare del secolo XVIII, recandosi alla
diecisette terre, oggi ne comprende provincia di Marittima pel prosciu-
soltanto nove, essendo le altre otto gamento delle paludi Pontine, rice-
desolate. I canonicati di quella chie- vette ancor egli I offerta di sette
sa a tempo di Alessandro IV, era-
, pani dal capitolo anagnino. Questa
no ventiquattro, e poi si ridussero città esultò, nel 1829, quando vide
A.NA A iN A 3T
elevato alla veneranda cattedra dì l'uso della sottana, e fascia paonaz-
s. Pietro il Cardinal Francesco Sa- za , e ai beneficiati del medesimo
verio Castiglioni da Cingoli, già vi- l'uso della fascia nera.
cario generale della diocesi di A iii- A \ \S LETE, Città vescovile del-
gni, che prese il nome di l'io Vili. la diocesi d' Antiochia, nella Siria,
In attestato di benevolenza e pater- soggetta alla metropoli di Seleucia-
na considerazione, la basilica di A- Pieria. Sì die
gli anticlu i moderni
nagni ebbe in dono dai medesimo geografi ci furono avari eli notizie
Pio Vili im calice d'argento di intorno a questa città.
due canonici nella camera di corte. ni, del cui supplizio lo si volle ocu-
Oltre a ciò, con breve de' 3o ago- lar testimonio per ultima prova del-
sto 1839. si degnò accordare ai ca- la immobile sua fermezza. Il mar-
nonici del capitolo della cattedrale, tirio di santo Anastasio avvenne i]
,, ,
3G A IVA ANA
dì 11 gennaio 5^8. E a questo gior- ti. S. Girolamo lo chiama uomo di
nome troviamo inserito nel canone serisce che Dio lo chiamò a rice-
della messa. Sccondochè dicono gli vere il premio delle sue virtù, afline
atti «li s Grisogono, fu condanna- di risparmiargli il dolore di vedere
la ad ardere viva durante la per- il saccheggio di Roma , fatto nel
secuzione di Diocleziano. Ella è no- 4io, da Alarico re dei goti. Nella
minata ne' menologi dei greci e nei maggior parte dei martirologi tro-
calendari dei moscoviti sotto il 22 viam segnata la sua festa ai 27 di
dicembre. Altra santa di questo stesso aprile, in cui probabilmente si fece
nome è onorata dalla Chiesa, ed una traslazione delle reliquie di que-
essa fu martire a Sirmich ai tempi sto santo.
di Nerone o di Valeriane La festa ANASTASIO li (s.), Papa L1I,
di quest' ultima è indicata a' 25 era figlio di Pietro, romano , e fu
dicembre. V. s. Basilissa. giudicato per esimia santità degnis-
ANASTASIO I (s.), Papa XLI, simo di occupare la Santa Sede
liglio di Massimo, nacque in Roma nel 496, dopo la morte di s. Gela-
e venne eletto ad occupare la sede sio I. Dichiarò validi il battesimo
Pontificia, nel 3q8, dopo la morte da A cacio, ve-
e gli ordini conferiti
di s. Silicio. Breve fu il suo Ponti- scovo di Costantinopoli scomunica-
ficato, se riguardisi il tempo; diu- to e sospeso. Scrisse all'imperatore
turno però ,
per le molte azioni Anastasio, da cai gli ortodossi ve-
virtuose onde edificò la Chiesa
, rnano perseguitati^ affinchè, ridotto
combattendo sempre valorosamente al dovere, permettesse che il nome
per mantenere inviolato il sacro de- di Acacio fòsse da' sacri dittici can-
posito della fede. Ordinò che non cellato.Inviò una lettera a Clodo-
si sollevasse agli ordini sacri chi veo re di Francia, nella quale si ral-
avesse difetto nel corpo; e volle che legrava con esso lui, dell'aver egli
non si conferissero essi ordini ai pel- abbracciata la fede con tre mila
legrini, che non portassero lettere francesi. I nemici di questo santo
sottoscritte dal proprio vescovo. Pontefice sparsero contro di lui va-
Prescrisse che i sacerdoti stessero rie calunnie, le (piali di leggieri
in piedi allorché i diaconi leggono vengono smentite. Dopo due non in-
il vangelo nella messa. Si oppose teri anni di Pontificato, Dio lo chia-
con invitta fermezza ai progressi mò a ricevere il premio di sue
origenismo, e condannò la tra-
dell' virtù. Fu sepolto nel portico di san
duzione del Periarchon di Origene, Pietro.
fatta da Rufino. Mori nel l\.oi do- ANASTASIO (s.) ,
patriarca di
po aver governata santamente la Antiochia, molto istruito nelle divi-
Chiesa pel corso di quattro anni. ne Scritture, pio e caritatevole uo-
La sua spoglia mortale fu riposta mo, rigido osservato! 1
ilei silenzio,
nel cimitero Orso Pileato ncl-
all' consolatore maraviglioso degli afflit-
ANA ANA 37
su Cristo aver avuto quaggiù carne Anastasio non dubitò di partirsi dal-
incorruttibile ed impassibile. Per la solitudine per impedirne pro- i
vane, successore di lui, depose dal- polo ascoltatore de' suoi discorsi,
la sua sede il santo patriarca. Ana- sdegnato contro cotesti eretici, pen-
stasio dopo ventitre anni fu richia- sò di lapidarli. Hannovi di lui pa-
mato, e governò la propria chiesa recchie opere ascetiche, le quali spi-
fino al 598, anno della sua morte. rano per tutto la più. tenera pietà.
La festa n'è riportata al dì 1 1 di aprile. Vivea nel 678; ma non è ben no-
ANASTASIO (s.) di Doydes, ere- to se questo fosse l'ultimo anno del-
mita, nacque a Venezia nel princi- la sua vita. La memoria n' è ripor-
pio del secolo XI. Mosso da alcune tala al dì 1 1 di aprile.
considerazioni intorno la vanità del ANASTASIO III, Papa CXXIV,
mondo, lasciata la patria, vestì 1' a- era figlio di Luciano, romano. Dopo la
bito Francia nel monistero del
in morte di Sergio III, ottenne la dignità
monte s. Michele. Corse di lui tan- di Sommo Pontefice, nell' anno g 1 r
sero al monistero di lui. Fu scelto nistra del Papa nei concilii. 11 Car-
da Papa Gregorio VII a missiona- dinale Baronio aggiunge a questi
rio della Spagna per certi mussul- un altro privilegio, vale a dire che,
mani, che ivi stanziavano. Rimane qualora il vescovo di Pavia chia-
di Anastasio una lettera sopra l'Eu- masse al sinodo gli arcivescovi di
caristia. Potè ritirarsi per la secon- Milano e di Ravenna co' loro suf-
da volta nel deserto, e visse sui Pi- fragane!, corresse a questi 1' obbligo
renei; ma dopo un triennio fu quin- di andarvi. In appresso Benedetto
di rimosso dalle preghiere dell'ab- XIV, nel 1743, in vista di questi
bate di Clugny, che il voleva con se- privilegi, dichiarò i vescovi di Pa-
co. Avviavasi in elfetto 1' eremita a via perpetui arcivescovi di Amasia.
quelle parti; ma gli venne meno la Anastasio, dopo aver governato la
vita nel viaggio ; ei la finì a Doy- Chiesa pel corso di due anni e qua-
des, diocesi di Rieux, verso 1' anno si due mesi, mori nell'ottobre del
io85. E onorato in questa diocesi, 91 3, ed ebbe la tomba nel Valicano.
e nominato nel martirologio galli- ANASTASIO IV, Papa CLXXV,
cano il eh 16 ottobre. figlio di Benedetto, nobile romano,
ANASTASIO (s.), solitario, fu chiamavasi prima Corrado di Sa-
chiamato il siuaita, perchè, visitati i burra. Avendo scelto il Signore per
santi luoghi di Gerusalemme, ritirossi sua eredità, fu ascritto tra i cano-
sul Sinai, ed emulò la vita solitaria di nici regolari, ed eletto priore nel
quelli, che vi abitavano. Quando la monistero di s. Anastasio. Indi il
Chiesa era bersagliala dalle eresie Papa Onorio II, che volea premiar-
degli acefali e degli eulichiaui ne la profondità della scienza in
,
.
38 ANA ANA
ambi i diritti, in uno alla som- da Pasquale II nel 1099, e poscia
ma sua prudenza, lo creò vesco- fu incaricato della legazione a Be-
vo Cardinale di s. Sabina, nel i 126. nevento, insieme con Leone vesco-
Finalmente, nel r i53, venne insigni- vo Cardinale albanese. Regnando
to della dignità di Sommo Ponte- lo stesso Pontefice, passò a miglior
fice. Un anno dopo la sua promozione vita.
tificato, mori in Roma nel 1 1 54, sepolcro nella chiesa del suo titolo.
e fu sepolto nella basilica di Late- ANASTASIO, Cardinale. Ana-
rano. stasio, da Pasquale II fu fatto ve-
ANASTASIO, Cardinale. Anasta- scovo Cardinale di Albano. Ebbe
sio, Cardinale diacono nella regio- l'incarico di conciliare, nel 1 1 i4, i
Traianopoli. Dicesi, che abbia rice- facessero esalare l' ultimo fiato. 11
giunto dal corpo de' fedeli. V. Sco- lati. Intraprese poscia un viaggio
JIUNICA. alla volta della Siria e Palestina,
ANATETARTA. Città vescovile verso l'anno 264. Mentre si tro-
della Caria neh' Asia minore, suf- vava in Cesarea, Teoteno, vescovo
fraganea all'arcivescovo di Stauro- di quella città., creollo suo coadiu-
poli. Essa fu fondata nel V se- tore; e poscia condottosi in Laodi-
colo. cea, nel 269, venne eletto vescovo
ANATOLIA (s.), vergine romana. di quella chiesa, che resse con sol-
Promessa ad un giovane chiamato lecitudine paterna adoperandosi a
Aureliano, rinunziò alle nozze per distruggere l' idolatria, la eresia, ed
consiglio di sua sorella Vittoria, la a propagare la religione ed ogni ma-
quale avea divisato di conservarsi niera di virtù. Alcuni sono di av-
ergine. Aureliano di molto irrita- viso, che vivesse sotto l' impero di
tesi per cosiffatta determinazione, Diocleziano, e che terminasse la sua
ed unitosi ad altro giovane di no- vita in pace. Il martirologio roma-
me Eugenio, il quale aspirava ad no ne assegna la festa ai 3 di lu-
ottenere in moglie Vittoria, stabilì glio. Fra gli scritti di Anatolio me-
di prenderne vendetta. I due amanti rita onorevole menzione il suo Trai-
4tì ANA ANA
tato dellaPasqua, che venne tra- vede da una medaglia coniata nel-
dotto da Rufino, e stampato in An- l'anno 21 4- Dividevasi la città in
versa nel i()34- popolo, consiglio e senato. Quando poi
ANATOLIO, Cardinale. Anatolio, neiprimordi del secolo, nell'impero V
diacono Cardinale, fiorì sotto il Ponti- di Arcadio e di Teodosio il gio-
,
conda Cilicia, o Cilicia campestris, altre otto diocesi. Ma dopo l' inva-
così chiamata dal vicino monte di sione de' turchi sua illustre sede
, la
questo nome. Essa si distingue per cessò di esistere ed attualmente è ,
vol. ir. G
,
4a ANC ANC
che 1' hanno straziata. Tra i vescovi agli eterodossi delle chiese occupa-
illustri d'Andra primeggiano s. Cle- te dagli ortodossi . A Sergio fu
mente, martirizzato nel secolo III, surrogato Tommaso
Tamsarale ,
e s. JVilo, confessore, che ad una con che governò Andra con sufficiente
sette vergini e gli altri martiri s. tranquillità. Intanto adoperaronsi gli
Teodoro, s. Eustachio ed i suoi ancirani cattolici domiciliati a Co-
molti compagni, assai fecero illustre stantinopoli di far rimuovere Tom-
il secolo IV. ]\el secolo V ahbiaino il maso dalla chiesa di Andra per
martirio di s. Melasippo colla fami- dare il vescovato a Pietro Bahdiar
glia, senza dire di tanti altri, che in notorio cattolico, e circospetto, ben-
quel secolo, e posteriormente santifi- ché non avverso al patriarca. I cat-
carono questa città col sangue loro, e tolici s impadronirono delle quattro
colla santità della vita. Per quanto chiese occupale dagli eterodossi. Di
poi spetta alle sette, onde Andra fu che indispettito il patriarca, privolii
turbata, diremo aver avuti Fotino in ancora di esse, e rilegò il vescovo Pie-
essa i natali ; da essa essere usciti tro in una fortezza. Con tuttociò, nel
gli ofili, i catafrigi, i borboriti, i 1780, gli ancirani riebbero le chiese;
manichei ed altre sette diverse, che ma 1' anno appresso un Capigi Bassi
diedero motivo a s. Girolamo di le ritolse loro per la terza volta senza
sero fomentati gli odii, non si sareb- tou, in Colleclione. 11 secondo te-
bero vedute quattro chiese essere oc- nuto nel Pontificato di Silvestro 1
cupate dagli ortodossi, e tre dagli nel 3 4 j si crede con fondamento
1
ANC ANC 43
delia Cappadocia, della Siria, della ni alla testa di Basilio d' Ancira e
l'aterina e dell'Armenia maggiore. di Giorgio di Laodicea contro la
Quindi è che v' intervennero alme- forinola eretica del concilio di Sir-
no 118 vescovi, i più celebri di mio, radunato dagli ariani , fu ce-
que' tempi , come a dire , Vitale lebrato nel 358. I puri ariani in-
d'Antiochia, Marcello di Ancira sì segnavano che il Figliuol di Dio non
famoso nella storia di s. Atanasio, era che una semplice creatura, lad-
Lupo di Tarso, s. Anfrone, vescovo dove i semi-ariani credevano ch'egli
di Epifania. In quel concilio si for- fosse simile al Padre, ma non eguale
marono venticinque canoni appro- e consostanziale che era un con-
; il
vati dipoi dai padri del concilio traddire al domina cattolico, il quale
niceno. La maggior parte di quei stabilisce la consostanzialità del Fi-
canoni risguarda coloro, eh' erano Padre nel vocabolo Oniou-
glio col
caduti nelle persecuzioni, ed ai quali V. Sozom. lib. IV. e. 3. t. Ili ;
sion. i
ne' vescovati loro, d' impossessarsi gano sino sponde del mare
alle
di quelli altrui ,
permettendo loro e sono difese da buona ed impor-
soltanto di essere a pari condizione tante cittadella, e da opere fortifi-
degli altri sacerdoti, condizione dalla cate. Il suo porto, formato dalla na-
quale erano pur decaduti se mai aves- tura, fu in molto pregio appresso
sero suscitate sedizioni contro i vesco- i romani: vi stanziavano le loro
vi locali. I canoni XX, XXI, XXII, flotte per tenere in vista gl'illirici,
rs e ANC
gno; cosicché per riconoscenza gli Clementina, onde, per memoria di
lare, che dal suo nome si chiama rono in Ascoli la capitale , diventò
.
ANC ANC 4 7
coloniaromana ascritta alla tribù indipendenza e coraggio l'assediò,
Lemonia e fu , ripopolata a' tempi con cui la investì il goto duce; ma
di Ottaviano Augusto ,
primo im- poscia ne fu liberata, verso il 55 1,
peratore romano. da'grcci, i quali d'allora in poi con lin-
Ebbe molte magistrature il Piceno, ciarono la distruzione del gotico po-
sotto l'impero de'Cesari, e nella divi- tere in Italia, che finì poco appres-
sione d' Italia fatta da Costantino il so con Teia, ultimo re de' goti. Fu
Grande, fu diviso in due provi n- allora istituita da' greci csarchi di
cie. La prima fu detta Piceno sub- Ravenna , la vecchia e marittima
urbicario , o perchè più prossima Pentapoli, che comprendeva le cit-
46 ANC ANC
tuirono precariamente i duchi di dipoi cooperasse all' immediata sua
co gli succedesse Desiderio, colla Più tardi si arrese, dopo lungo as-
condizione però che gli restituisse sedio, alle armi dell' imperator d'Oc-
le città da Pipino donate , o rida- cidente Lotario II, che essendo stato
te alla Chiesa, e dal defunto con- incoronato, nel 11 33, dal Pontefice
tro la data promessa ritenute, fra Innocenzo II , tutelava gì' interessi
via, nel 773, fece prigione Deside- armi dello stesso Federico due for-
rio, e die' fine al regno de' longo- midabili assedii, il primo nel 1 167,
bardi ( V. il Pagi). Fu allora che quando Alessandro III legittimo Pon-
Cailo Magno restituì Ancona al tefice successore di Adriano, tornato
Sommo Pontefice, col resto delle ec- di si era restituito in Ro-
Francia,
clesiastiche terre. ma, da dove tuttavia poco dopo do-
Malgrado le provvidenze di Gre- vette fuggire a Benevento ( V. Ales-
gorio IV, l'anno 83o, riuscì funesto sandro 111); e l'altro, nel 1172, in
ad Ancona, giacché gli empi sara- cui Federico vi spedì l'arcivescovo
ceni la distrussero da capo a fon- Cristiano suo luogotenente. La eillà
do, passandone a fil di spada sii non fu però abbattuta, oppose la ma
abitanti, e mettendo a fuoco gli edilì- più eroica resistenza, mentre magi- i
AKC ANG 47
ziune guelfa, che favoriva il Papa in della costituzione XII, Sincerila.'; } e-
Ferrara, e eli Aldrude conlessa di Bre- manata a'i3 aprile 1217, che si Iet-
tinolo. Guglielmo tulle le sue so- gè nel Ioni. Bollano, parte 1,
Ili del
48 ARe ANC
za con Filippo duca Borgogna, di truppe, e poco mancò che un drap-
e con Cristoforo Moro, doge di Ve- pello di nobile gioventù anconitana
nezia; e dopo aver disposte le co- accorsa ivi, non attentasse alla sua
se pel governo della Chiesa e dello persona. Ildurò tutta la
tumulto
stato, parti per Ancona, ove giun- notte, e nel seguente giornomolte
se a' 18 giugno i4(34- Quivi ei fu adunate turbe scesero da Capodi-
accolto con entusiasmo non sola- monte per opporre forza a forza ;
mente dagli anconitani ma ezian- , ma prevalse il consiglio de' seniori,
dio da un numero immenso di fo- che invocarono la sovrana clemenza.
rastieri recatisi in quella città per Incominciò da quell'epoca a costruir-
essere spettatori di quel fatto me- si la maggior fortezza, che i succes-
morando. La spedizione per altro sivi Pontefici ingrandirono. Forte
non fu tosto intrapresa, perchè man- severità usò in quella crisi il gover-
cavano le galere de' veneziani le , natore della Marca; ma peggio ado-
quali non giunsero in Ancona pri- però il Cardinal Benedetto Accolti
ma de' 12 agosto. Quantunque al- originario d'Arezzo, legato a la-
lora Pio II fosse obbligato a letto tere della Marca dipoi succeduto,
per febbre, volle esser condotto al- sotto il quale cinque gentiluomini
la sponda del mare per vedere l'in- rimasero decapitati, cioè Marcanto-
gresso dell'armata nel porto, e man- nio Antiqui Leonardo Bonarelli
,
nati vis' introdusse per la porta del- nel quale si distinsero il francese ge-
lo stesso nome alla testa delle suo nerale Monier, ed il general Pino,
ANC ANC 49
da cui ne seguì onorevole capitola- sitò di nuovo il porto, e il lazzaretto,
zione. partendo la mattina seguente per
Ancona ebbe nuovamente guar- Loreto dopo avere ricevuto molte
nigione francese, e nel 1808, fu in- dimostrazioni di ossequio.
corporata al regno italico , e fatta Pio VII vi si recò nel 1 800, allor-
metropoli primaria de' tre diparti- ché, dopo la sua elezione in Vene-
menti delle Marche: fu quindi oc- zia, recavasi a Roma. L'ingresso in
cupata da Murat re di Napoli, che Ancona di quell' immortale Ponte-
la tolse ai francesi, indi dall'impera- fice fu per un vero trionfo e
lui
tore Francesco I, ed alla fine fu ren- pegli anconitani una gloria. Parten-
duta al paterno regime Pontificio do egli, a' 20 giugno, perSinigaglia,
di Pio VII, nel luglio i8i5, il qual proseguì il viaggio per Ancona es-
Pontefice tornò a concederle il por- sendo incontrato per lungo tratto
to franco e il delegato apostolico. della città da
popolo; poi-
folto
Questa città fu occupata di nuovo ché tutta la marineria del porto
dai francesi il 22 febbraio i832. in numero di mille e più uomi-
Due battaglioni vi sbarcarono sotto ni vestiti in gala, secondo il loro
il comando del generale Cubieres , ed uso, recossi ad incontrarlo verso
a' 3 dicembre sgombrarono.
1 838, la l' osteria detta del Piano. Colà fra
Ancona in diversi tempi venne vi- gli evviva e le acclamazioni più fe-
sitata da' Romani Pontefici. Pio VI stose, e i trasporti del più' devoto en-
e Pio VII furono gli ultimi ch'es- tusiasmo, si staccarono i cavalli dal-
sa accolse entro le sue mura. Pio VI la carrozza del Pontefice, e fece a
vi giunse nel suo ritorno da Vien- gara ognuno di tirarla a mano fi-
na, a' i3 giugno 1782. Il suono del- no al palazzo del Cardinal vescovo,
le campane di tutta la città, e gli entro la città. Tale spettacolo mos-
spari dell' artiglieria ne annunzia- se vivamente la tenerezza del Pon-
vano il lieto arrivo, e facean eco alle tefice e della folla degli spettatori,
acclamazioni del giubilo comune. Egli niuno de' quali potè trattenere le la-
smontò al palazzo Acciaiuoli, residenza grime, che la gioia rendeva deliziose.
del Cardinal vescovo Bufalini. Fece La guarnigione tedesca dell'imperator
conoscere la sua soddisfazione sullo d' Austria Francesco I, di carissima
stato del porto, delle fortificazioni, memoria, gli prestò tutti gli onori mi-
della fabbrica del nuovo braccio, litari, e lo accompagnò fino al pa-
e dei lazzaretti, che, servito dal lazzo vescovile tra gli strepitosi con-
Cardinal vescovo, volle egli visitare centi di scelte bande, uniti al suono
dentro una feluca. Ai 1 7 giugno ce- delle campane, ed al rimbombo dei
lebrò la messa nella cattedrale, ed cannoni. Il dì seguente, dopo aver
ascoltò quella del suo cappellano: celebrato il santo sagrifìcio nella chie-
nel sotterraneo venerò il corpo di sa di s. Ciriaco, e di aver visitati i
1'
appartamento episcopale, ammise corpo di questo santo, co' suoi com-
il clero anconitano, e molti nobili, pagni martiri, Pio VII ammise al ba-
e distinti cittadini^ nonché le auto- cio del piede la primaria nobiltà an-
rità, al bacio del piede, indi dalla conitana, e poi ogni altro ordine, e
loggia die' al popolo la Pontificia quindi riposatosi alquanto, proseguì
benedizione, e nel dopo pranzo vi- il viaggio per Loreto.
VOL. 11. 7
So ANC ANC
Ancona dominio
appartiene al vetusto tempio di Venere, ch'ebbe
della Santa Sede, ed è capoluogo in quella città splendido culto. Eira
della delegazione anconitana. El- dedicala a s . Lorenzo ,
quando
la è sede di un vescovo, che di- alla metà del IX secolo vi si ese-
pende immediatamente dal Sommo gui la solenne traslazione del san-
Pontefice. La cattedrale dedicata a to corpo, da cui prese l' attuai no-
Dio ed a s. Ciriaco, ha tre dignità, pri- me, dopo diroccamento di s. Ste-
il
che dei sacri, riportando eziandio sua cupola si reputa una delle pri-
ciò che il chiarissimo Castellano Pie- me e più belle d' Italia. In una
tro nel suo Nuovo .specchio geogra- delle cappelle laterali si venera la
fico storico politico ec. esattamente prodigiosa immagine della B. V.,
riferisce. dipinta in tela, e da Papa Pio VII,
La basilica di s. Stefano proto- nel 1 8 4 1 j solennemente incoronata.
martire, già eretta dall'imperatrice Le sovrasta una elegante loggia donde
Galla Placidia sul versante orien- si mostrano al popolo ne' dì solen-
tale dell' Astagno, nel principio del ni molte insigni reliquie, delle quali
V secolo dell' era cristiana , fu gì' imperatori greci Paleologi , ed
il maggior tempio che Ancona aves- altri personaggi l' arricchirono. In
se, e venerando per la relicpiia di maestoso sarcofago è racchiuso il
un sasso, che è tradizione abbia col- corpo del patrono s. Ciriaco, che
pito santo Stefano nel suo marti- intatto si mostra alla comun divo-
rio, come pure per lo possesso del- zione. Vi sono pure le urne di s.
le mortali spoglie del patrono s. Liberio confessore, di s. Marcelli-
Ciriaco suo vescovo, e pei prodigii no vescovo, le spoglie del b. vesco-
onde Dio glorificò il piissimo man- vo Antonio Fatati anconitano, e
sionario Costanzo, di cui il Ponte- nella superior cappella del Croci-
fice s. Gregorio 1 Magno fa il me- fisso son venerate le ceneri delle ver-
li tato encomio. gini s. Palazia, e s. Lorenza.
L'odierna cattedrale di Ancona Sono ancora da memorarsi per
rimpiazza probabilmente il silo del onorevoli pregi la collegiata ili 8.
,
ANC ANC 5i
Mariti del popolo, V arciconfraler- nera tra 1 santi suoi protettori. S.
niia lateranense del Sacramento Marcellino fu anch' egli vescovo di
nflìciata da numerosi cappellani , e questa città, e fioriva circa l'anno del
la parrocchiale della Misericordia, Signore 55o ( V. s. Marcellino ),
Dopo Roma, fu Ancona una del- Papa Alessandro III concesse al mo-
le prime città, che abbracciarono la nistero di Nuovoporto un amplis-
religione di Gesù Cristo; e si può simo privilegio, di cui 1' Ughellio ri-
ragionevolmente ritenere che vi sie- porta anche il breve; Rufino Lupaio
no stati vescovi lino dal momento, padovano, che viveva circa il 1111;
in cui vi fu conosciuto il vangelo. a questo vescovo scrisse una lette-
Che non ci sono pervenuti
se i lo- ra Papa Gregorio IX, in cui gli
il
Roma, e venne sepolto nella chiesa cato nella basilica lateranense. Leo-
di S. M. sopra Minerva con ono- ne XII, nel concistoro del 2 1 mag-
revole epitafio; Accolti Pietro, eletto gio 1827, lo avea promosso al ve-
nel i5o5, e sei anni dopo creato scovato di Rieti , ove si rese ce-
Cardinale del titolo di sant' Eusebio lebre pel pastorale zelo e valore,
(V. Accolti Pietro, Cardinale ) ; che eroicamente dimostrò nel i83i,
Conti (de) Carlo, che destinato ven- nel difendere la città contro i ri-
ne a vescovo nel 1 585, e da Clemente belli, impedendo così il loro avvi-
Vili fu promosso alla sacra porpora cinamento a Roma. Gregorio XVI,
col titolo di s. Grisogono (V. Conti in premio delle sue belle azioni,
(de) Carlo, Cardinale); Conti Gianni- a' 29 luglio 1 833, lo trasferì alla
colo, creato vescovo nel 1 666, dopo chiesa arcivescovile di Seleucia in
lunga vacanza ed anch' egli ascritto partibus, e l' inviò suo nunzio pres-
al sacro Collegio (V. Conti Giannico- so il re delle due Sicilie, dove in
lò, Cardinale) ; Bussi, che nel 1 7 1 mezzo allo sviluppo del cholera fece
venne trasferito da Tarso ritenen- prodigii di carità, e si guadagnò a
do il titolo di arcivescovo, e poscia giusto diritto le benedizioni di tutti.
fu creato Cardinale di S. M. in Ara- Quindi gli conferì il vescovato di
(V. Bussi, Cardinale); Riganti
rceli Montefìascone e Corneto, a' 1 4 giu-
Nicolò di Molfetta, da Pio VII crea- gno 1837, e P°co appresso, a' i5
to Cardinale, nel 1 8 1 6, in quello stes- febbraio 1 838, lo traslatò all'arci-
so concistoro, in cui lo promosse al- vescovato di Fermo, nel qual an-
la sede di Ancona ( V. Riganti no, rinunziando il Cardinal Ode-
Nicolò, Cardinale). A questo succes- scalchi la sacra porpora , nel con-
se Cesare Nembrini Pironi-Gonza- cistoro de' 3o novembre, il Pon-
ga, nato in Ancona a' 27 novembre tefice creò in vece e ri serbò in
1768, e fatto vescovo della sua petto il Ferretti colla onorevole qua-
patria da Leone XII, a' 24 maggio lifica di cgregius wr, che pubblicò po-
1824, indi da Pio Vili, Castiglioni, scia, nel concistoro degli 8 luglio 1
809,
di Cingoli, benemerito d'Ancona, Cardinale dell'ordine dei preti, confe-
creato pel primo, a' 27 luglio 1829, rendogli per titolo la chiesa dei san-
Cardinale prete di sant' Anasta- ti Quirico e Giulietta ( V. Rie-
sia, morto a' 5 dicembre 1837, ed ti ). Oltre i delti Cardinali , An-
AND AND 53
cona si gloria de' seguenti suoi ti da certo Felice, ricevettero con
concittadini decorati della stessa lui la palma del martirio, sul finire
dignità: Costanzo
Boccafuoco , o del secolo secondo. La festa n'è rap-
Torri di Sarnano diocesi d'Ancona, portata al 24 di settembre.
creato da Sisto V, nel 1 586, e ANDRAPA. Città vescovile di Pa-
Giannantonio Manci forte Sperelli, flagonia, sotto l'arcivescovo di Amasia.
elevalo al Cardinalato, nel 1777, da ANDRAVILLA. Città vescovile,
Pio VI; e fra i Vescovi Cardinali di cui parla Papa Innocenzo III,
è degno di memoria Marcello d'Aste nella sua XXV lettera, diretta al
romano, nell'atto di preconizzare tesoriere diTebe l'anno 12 io, in
il quale in concistoro, Innocenzo data de' 24 marzo.
XII diceva, che dava ad Ancona un ANDREA ( s. ), primo discepolo
vescovo santo; ed in tal concetto di Gesù Cristo, dopo che era stato
realmente morì nel 1709, come si discepolo del Precursore di lui, nac-
legge nella iscrizione lapidaria, che que da un pescatore in Betsaida,
gli anconitani posero nella sala della piccola città della Galilea appresso
Ragione. il lago di Genesareth. Ei si trovò
ANDEOLO (s.), martire nel Vi- presente al primo miracolo del Sal-
Varese, creduto discepolo di s. Po- vatore alle nozze di Cana in Gali-
licarpo, inviato nelle Gallie_, an- lea. Il Beda lo appella
venerabile
nunziò il vangelo a Carpentras e introduttore a Gesù Cristo, perchè
nelle sue vicinanze. Disponevasi associò a sé medesimo Simone, a cui
a fare il medesimo in Inghil- fu dato poscia il nome di Pietro,
terra; ma fu, nel 208, sorpreso dal- ed ancora perchè in varie circo-
l' imperatore Severo, che gli fece stanze fu impetratole di grazie a
spaccare la testa con una spada di prò di queglino, che seguitavano il
5A and AND
esponessero alla pubblica venerazio- ANDREA (s.)
Avellino, chiamalo
ne, e che poscia Urbano Vili an- prima Laneellollo, napoletano, hel-
noverò i santi, nacque a Firen-
fra lo di corpo e di spirito, nell' uno
ze il 3o novembre 1 3 oa, giorno
dì e nell' altro diritto dottore, latto sa-
di s. Andrea apostolo. Ad onta che cerdote, trattò per alcun tempo mol-
i genitori adoperato avessero ogni te cause nel foro ecclesiastico. Una
studio per farlo crescere nella cri- bugia, che proferì mentre disputava,
stiana pietà, parca da principio che glifé' mutare consiglio, e lo indusse
ei si conducesse a vita troppo licen- a togliersi dal mondo. Così fece ar-
ziosa; ma, inteso da Pellegrina sua rotandosi alla Congregazione tea-
madre, ch'ella a vealo colmarito con- tina, dove, per legarsi al dovere di
secrato al Signore prima ancor del- riuscire perfetto, pronunciò due vo-
la nascita, e dolcemente rimprove- ti particolari, di contraddire, cioè,
rato della sua condotta opposta a sempre alla volontà propria, e di
quel nobile disegno, mosso e aiu- crescere in santità ogni giorno più.
tato dalla divina grazia, deliberò far- Le doti dell'animo gli cattivarono
si religioso carmelitano. Celebrato speciale da Paolo di Arez-
stima
ilsuo primo sacrifizio in picciolo zo Cardinale, e da s. Carlo Borro-
convento lungi a sette miglia da meo, il primo de' quali impiegol-
Firenze, perchè troppo splendida- lo in difficili cure. Chiamato in
mente i suoi genitori voleano com- più luoghi per istabilirvi case del
pierne la ceremonia, presto fu ban- suo Ordine, Dio ne accompagnava
ditore del vangelo in Firenze, po- le imprese con larghe benedizioni,
AND AND SS
giorno di ottobre, giorno altresì del del suo benefizio venivano da lui
la sua festiva memoria. impiegate nel sovvenire i poveri , i
che seppe unire alla soavità de' co- ve spirò nel bacio del Signore l'an-
stumi, egli si rese utile alla Chiesa, no r4oo.
e colla sua predicazione condusse sul Non molto dopo vennero spedili
retto sentiero molti ostinati pec- alcuni deputati presso la Santa Se-
catori. Flagellata l'Italia nel 1 36 de, aflìn di ottenere la canonizza-
e 3y 3 da fierissima peste, si a-
1 zione del santo vescovo. Le istanze
perse un amplissimo varco la ca- si raddoppiarono, nel i f> 1 3 quan- ,
tità del giusto Andrea, che in mez- do fu scoperto il suo corpo incor-
zo al contagio, imperterrito si ve- rotto. Istituito quindi il processo nel ,
AND AND 57
Pontefice Stefano III, che Io spedi tà ed un seminario. Il vescovato di
legato a Desiderio, ultimo re dei Monte Peloso fu per qualche tempo
longobardi. aggregato a questa dioeesi, ma pre-
ANDREAPOLI. Città arcivesco- sentemente n' è separato. La tassa
vile della Scozia meridionale, situata del vescovato di Andria è 33 fiorini. 1
58 A NE ANE
gono, a Tolomeo, ad Attalo re del porta che Alessandro sigillava col
Ponto, e finalmente ai romani, ai proprio sigillo le lettere, cui spedi-
quali succedettero i duchi di Nasso va in Europa e coll'Anello di Da- ;
sacra Scrittura. Quinto Curzio ri- no diversi nel quarto dito (lib. X.).
A NE AÌVE 59
Al principio si portava un 60I0 turo martire, vicino a morire, lasciò
Anello, dipoi uno in ciascun dito, al soldato Pudente il suo Anello
ed alla fino, essendo divenuto anche tinto dello stesso sangue suo: hcere-
un oggetto di lusso, se n'ebbero mol- ditatem pignoris relinquens Mi, et
ti in ogni dito ( V. Marziale libi memoriam sanguini.?. In quegli Anel-
XI, cpig. 60). I viaggiatori delle In- li che i cristiani, inerendo al costu-
die orientali raccontano, che i nazio- me usavano per sigillare, si
antico,
nali per lo più lo portano attaccato vedeva impressa una colomba con
al naso, alle labbra, alle guancie, ramo di pacifico ulivo, ovvero una
alle orecchie e persino al mento. stella, per indicare la pace recata al
cristiani usassero 1' Anello, si racco- guardo a' dottori. L' Anello è con-
glie dagli Atti di s. Perpetua. È ceduto anche ai parrochi. S. Carlo
anche riportato r\e\Y Africa cristiana Borromeo, Cardinale arcivescovo di
del Morcelli, all' anno 2o4j cne Sa- Milano, nell'atto che proib» a' sem-
. ,
fio A NE A NE
plici preti di portare l' Anello, lo l'Anello fu conceduto, nel 1 i/[-\, dal
concesse a'parrochi delle collegiate. Pontefice Lucio II a Roggero II re
Anzi è costume quasi generale d' in- di Sicilia, in uno alla facoltà di
» competa per uffizio, grado, o di- Chiesa, e di cui sono eglino suc- i
ANE ANE Gì
per sigillo la figura di fi. Pietro, vesse l'Anello Pcscatorio cominciato
che getta la rete in mare, l'appel- a cangiar di uso. Anche il succes-
lano data sotto V Anello del Pesca- sore Eugenio IV, eletto nel i4-3 r,
6l ANE ANE
ria Letteraria d' Italia j così pure d'Inghilterra Enrico VIII, al Car-
la Dissertazione del p. Anselmo Co- dinale d' York, a Pietro Prisco Gu-
statloni, sopra le pietre anulari col glielmucci vescovo Lavellense , al
simbolo del pescatore, toni. XII del- Cardinal Egidio di Viterbo, ai ca-
la Raccolta di Opuscoli. nonici Chieregato e Girolamo de
Però gli esempli che dopo il Pon- Medici, ecc., e adognuno sub Anulo
tificato di Calisto III ci si presen- Piscatoris. Vedi Pietro Lazeri, Mi-
tano di brevi, sigillati coli' Anello del scellan. Biblioth. collegii romani.
Pescatore, potrebbero far credere che Non ha certamente chi igno-
vi
da quel tempo l'uso privato ne ri, che vi sieno due segretarii dei
cessasse . Ed infatti nell' archivio brevi, dopo l' abolizione del col-
vaticano esiste un suo breve al legio de' segretarii apostolici, fat-
conte di Fondi sub Anulo Pisca- ta da Innocenzo XI; uno de' quali,
toris, die i februarii i4^7, ed un detto comunemente Segretario dei
altro al b. Giacomo della Marca Brevi Pontificii, che risplende per
suo nunzio in Ungheria con la data esser posto Cardinalizio Palatino
Bomce apud s. Petrum sub Anulo spedisce ogni altro genere di bre-
Pise a toris, die 25 octobris i^5j. vi diplomi sigillati coli' Anel-
e
Quest'ultimo si legge nel Rinaldi lo Pescatorio e 1' altro, eh' è sem-
;
ad ann. 1 4^7- una Pi° H scrisse pre uno de' più dotti e distinti pre-
lettera al re di Francia Carlo VII lati, al quale è commessa la cura
apud s. Petrum sub Anulo Pisca- dei brevi, che si scrivono a'princi-
tori s , die 24 octobris 1^.58^ Pont, pi chiamato perciò Segretario dei
,
Genova, parimenti sub Anulo Pi- quale si usa per le altre lettere Pon-
scatoris. Il Mabillon attesta di aver tifìcie private e segrete, che scrive
veduto molti brevi originali spediti il prelato Segretario delle lettere
nel secolo XV col sigillo dell'Anello latine.
Pescatorio invece del piom- sigillo di L'Anello Pescatorio veniva fami*
bo Brevibus appensus est Anulus
: gliarmente usato dal Pontefice: ora
Piscatoris saltem sceculo XV, qualìa è custodito dal prelato maestro di
sunt brevia Calixli III et Pauli II. camera, e lo si spezza avvenuta che
Innocenzo Vili aveva istituito un sia la morte di ciaschedun Papa. In
segretario domestico per la estensione tal circostanza un notaio della ca-
de' brevi sub Anulo Piscatoris di- mera genuflesso , dopo aver letto
retti a're, a'principi, alle repubbli- l' istrumento della ricognizione del
che, città, Cardinali assenti, vesco- cadavere, e di aver ricevuto da mon-
vi ed altri magnati romani. Veg- signor maestro di camera l'Anello,
gasi il Coellio, Notitia Cardìnala- lo consegna in una borsa al Cardinal
tus, Romso653 De secretariis a-
1 ; camerlengo, il quale nella congrega-
poslolicis, cap. XXII. Leone X di- zione generale adunata nella stan-
resse anch' egli un breve a Carlo re za de' paramenti, lo passa al primo
di Aragona, Datimi Florenliiv sub maestro di ceremonje, «lai quale si
Anulo Piscatoris, die a5 fébr. 1 5 6, 1 rompe assieme col sigillo di piom-
Pontìf. nostri ann. lerlio. Lo stesso bo delle bolle. 11 Ciacconio è d'opi-
Pontefice ne scrisse un altro al re nione , che simil costumi' avesse
, ,
A N E A\E 63
cominciamento dopo la morte di Leo- al Cardinale segretario de' Brevi.
ne X, accaduta il primo dicembre Così fece anche Pio VI, quando par-
1 52 i Eccone le parole
. Defuncto : tì per Vienna, nel 1782. Quest'Anel-
Ponti/ice, rampi solet hic Anulus lo andò soggetto a memorabili vi-
itti et plumbum , qui mos /orlasse cende, sotto il Pontificato di Pio VI,
a Leonis X obilu priinum ccvpit. e Pio VII. Venendo invaso, nel 1 798,
Dopo di Leone troviamo memoria lo stato ecclesiastico da' repubblicani
che l'Anello sia stato infranto nel- francesi, insieme alla capitale, non
l'esequie di Pio IV, che morì a' io contenti i rivoluzionarii di essersi im-
dicembre i565, in quelle di Gre- padroniti di tuttociò, che apparte-
gorio XIII nel i585, di Urbano neva a Pio VI, un giorno mentre
VII nel 1590, di Gregorio XIV questi desinava, si presentò il com-
nel 1 5g 1 e d' Innocenzo
, nel X missario Ilaller calvinista, e con
i655. Vedi Cornelio Firmano, No- baldanza gli disse Vengo a pren- :
vendiali esequie eli Pio 1F j Fran- dere i vostri tesori. L' afflitto Pon-
cesco Mucanzio, Descrizione del fu- tefice rispose , aver dato quanto
nerale di Gregorio XIIIj Gattico, avea; ma l'insolente commissario,
pag. l\.5i; Paolo Alalcona, Memorie- replicò : avete pero in dito due ric-
3
deli esequie di Gregorio XIV j Ful- chi Anelli, datemeli. Pio VI trattosi
vio Servanzio, Descrizione dei fu- dal dito il particolare, disse : io pos-
nerali d' Innocenzo X. Quest' uso so darvi questo eli e mioj ma l'al-
venne confermato anche da Clemen- tro, eh' era il Pescatorio, dee pas-
te XII col chirografo Avendo noi sare al mio successore. Pieno di col-
pubblicato a' 24 dicembre 1732, lera, gridò Haller: io noi soffrirò
che si legge nel Bollario toni. XIII, giarnmaij o voi me lo consegnate sul
pag. 2^ì-\.. Tuttavia, accaduta la momento, o userò la forza. Per
morte Pio VI, nel 1 799, in Va-
di non esporsi ad una violenza, il Pon-
lenza, l' Anello non fu rotto colpa tefice glielo diede: ma siccome, fu
le circostanze di que' tempi che , trovato di poco valore, nel dì se-
impedirono le consuete ceremonie guente gli venne restituito.
dell'esequie; ma vi si fece cancellare Anche a Pio VII, deportato dai
soltanto il nome di quel Papa, affin- francesi, nel 1809, si volle togliere
chè fosse inciso il nome del nuovo. l' Anello Pescatorio ; ma egli pri-
L'Anello Pescatorio è consegnato ma di cederlo al generale Radet
al Pontefice nel giorno della sua lo fece tagliare nel mezzo. Mon-
elezione quando i Cardinali gli
,
signor Emmanuele de Gregorio, co-
prestano la prima adorazione. Al- me delegato Pontificio, si recò pres-
lora il camerlengo lo
Cardinale so il generale Miollis per chieder-
mette in dito al novello Papa, e glielo, affin di poterne sigillare le
64 A NE A NE
ed intorno alle figure, Pius Papa alati e vestiti, sovrastata dal trire-
VII. Con questo sigillò parecchi gno e dalle chiavi incrociate. Nel
brevi. L' Anello Pescatorio con altre blasone vi è la croce, distintivo della
suppellettili venne trasportato a Pa- famiglia antipapa, ed intorno al
dell'
rigi, e vi stette fino al 81 in cui
1
5
Clemcns Papa VII. La
sigillo leggesi
salendo al trono di Francia Luigi parte esteriore, che non attacca col
XV III, venne incaricato lo stesso de cerchio, è ornata di fregi. Nel cer-
Gregorio di recarsi a ricuperarlo in chio poi sono ripetute le immagi-
nome Pio VII, cui finalmente fu
di ni degli apostoli. Quest' Anello era
restituito. Ma siccome era stato rotto passato in proprietà di Clemente XI,
nel mezzo, se ne fece un altro. che lo fece chiudere in nobilissimo
Trattano dell' Anello Pescatorio astuccio, decorato del suo stemma
Gaetano Cenni, De Amilo Pisca- papale. venne in proprietà
Dipoi
toris et variis diplomatimi ìnscriptio- del regnante Pontefice Gregorio XVI,
lììbus aegeneribus, 1. 1 delle disserta- che ne fece graziosissimo dono alla
zioni postume, Pistoia 1778; Nicola stessa biblioteca vaticana.
Tolosani, Synonyma Juris Kb. XV ANELLO de' Papi e Anello Pon-
cap. 3.; Gerardo de Mastrich, Histov. tificale. Oltre 1' Anello Pescatorio,
Juris Eccl. il Romano Pontefice ha due altri
L' Anello Pescatorio del regnante Anelli : quello che usa comunemen-
Pontefice, secondo l'uso, ha nel cer- te con pietra preziosa, e l' altro che
chio una piastra d' oro di forma ovale adopera ne'Pontificali,che quindi ap-
con la incisione rappresentante s. Pie- pellasi Pontificale.
tro in una navicella, alquanto chino L'uso di questo Anello ne' Pontefici
ad un remo, che dal mare tira con rimonta a' primi tempi della Chiesa.
ambe le mani una rete. Neil' intor- S. Stefano I, eletto nel 257, lo usa-
no leggesi la iscrizione : Gregorius va, ed in quello, che servivagli di
XVI Pont. Max. Nel di sotto del- sigillo, avea il Pontificio suo nome
la piastra evvi pure il nome del diviso in due parti da una croce.
maggiordomo Pontificio A. Del Dra- S. Eusebio, creato nel 3og, porta-
go S. P. A. Pr. et Conci. Guber., va l' Anello e lo adoperava per sigillo.
e quelli dell' incisore N. Cerbara, e Giacomo Grimaldi, che descrive
de' gioiellieri del Palazzo Apostolico la invenzione del corpo di Bonifa-
Arcieri e Baldini. Il suo peso è di cio Vili, narra che fu trovato esso
un' oncia e mezza d' oro. incorrotto, ed avente nel dito anu-
Nella biblioteca vaticana esiste lare della destra mano un anello
l'Anello Pescatorio, che usava l'an- bellissimo con prezioso zaffiro di
tipapa Clemente VII. Pesa un'on- gran valore, che, giusta il Mucanzio,
cia e dodici grani d'oro; la forma ascendeva a trecento scudi.
del sigillo è ottagona coi lati op- Neil' inventario di Benedetto XI,
posti eguali. Nella parte supcriore Boccassini, trivigiano, morto a Peru-
in due nicchie di disegno gotico gia a' tii3o4, prodotto da
luglio
sono incise le teste de' ss. Pietro e monsignor suo Vcstarario
Galletti nel
Paolo; il primo a destra con bar- della santa Romana Chiesa Roma
ba ricciuta, l'altro a sinistra con i7'")8, fra le altre preziose suppel-
barba lunga. Di sotto evvi l'arme lettili del annovera
tesoro di lui, si
ANE A NE 65
zo un zaffiro grande, quattro baia- Riguardo all'Anello Pontificale,
sci e le perle nel contorno ; inoltre dal codice del cerernoniale valicano
Un altro Anello Pontificale con un pressoil Gallico, si rileva quando
balascio in mezzo ,
quattro perle ilPapa debba assumerlo nelT indos-
grosse, e quattro smeraldi nel con- sare paramenti e quando de-
i
to, assai grande e con pietra falsa, le guanti sono consegnati al prelato
lettere PP. SIXTI, e lo stemma di votante accolito, che resta genu-
quel Pontefice. flesso avanti al Papa, col suddet-
Né fino a quel tempo soltanto ven- to tondino per riceverli . Quan-
ne usato 1' Anello da' Pontefici : an- do il Papa comunica nel Pontifica-
zi nelle memorie dei loro successo- le i Cardinali diaconi, il Principe
ri fino a' correnti giorni si fa di assistente al soglio, i conservatori
quello chiara menzione. Pio VII, di Roma, col priore de' Capo-Rio-
Cliiaramonti, ne usava uno d'oro con ni, e gli ambasciatori di Bologna ,
te 1' effigie del Redentore, contornato preti e dai diaconi nel riceverla
di brillanti; Pio VIII, Castiglioni, dalla mano del vescovo, ne pro-
avea un Anello d'oro con ismeraldo venne l'attuale rito di baciare al
contornato di brillanti, e talvolta an- vescovo l'Anello avanti di ricever-
che un altro con zaffiro. 11 regnan- la, lo pure al Papa, an-
che si fa
te Pontefice usa ordinariamente un che quando comunica nella sua
Anello d'oro con semplice acqua- messa bassa o privata. Compiuto
marina. il Pontificale e ripresa dal Pontefice
VOI. 11.
,
66 A NE Ai\E
la mitra, egli lo leva di nuovo per Cardinali, uè dai vescovi, uè da
riassumere i guanti, e poscia gli vie- tutti gli altri, cui n'è concesso I uso,
ne rimesso; indi asceso in sedia ge- in segno di lutto per la morte di
statoria riceve il Presbiterio (/ celi). Gesù Cristo. Anche nelf esequie di
L'Anello Pontificale, che usa il qualche defunto, il Papa soleva
legnante Pontefice , è d' oro con astenersi dal portare l'Anello, come
cerchio coli' incastro per allargarlo fece Gregorio XIII, a' 2 di maggio
quanto occorra, e per gioia ha un nel 1578, per l'anniversario del suo
prezioso brillante solitario di forma predecessore Pio V, che fu poscia
bislunga di limpidissima acqua, ma elevato all'onore degli altari. Così si
poco faccettato, del valore di sei mi- rileva da Francesco Mucanzio pres-
la scudi. ISel gaslone o cerchio che so Gattico, p. 477? dove è detto
il
lega il brillante, in giro si legge da che discese il Papa nella sala del
una parte, Pius VII, e dall'altra concistoro col cappuccio di lana
Pont. Max., poiché Pio VII fu quel- senza Anelli nelle dita.
lo che lo fece fare. Il cadavere del Papa per tre gior-
JNel Pontificato di Pio VI, che ni viene esposto nella cappella del
morì nel I7p,q, eranvi nella sagre- Sacramento della basilica vaticana,
stia due Anelli Pontifica-
Pontificia vestito cogli abiti Pontificali e con
li, che usavano
i Papi nelle solenni Anello, col crocifìsso sul petto, e
funzioni; uno avea un grosso dia- due cappelli Pontificali di vellu-
mante di fondo, fatto legare dallo to cremisi ai piedi, rappresentan-
stesso Pio VI 1' altro avea per ; ti la doppia giurisdizione del so-
gemma un grosso zaffiro, in mez- vrano Pontefice, spirituale e tempo-
zo a due smeraldi non lavorati rale. Ai 21 febbraio iySo, essen-
con quattro pietre orientali intor- do morto il piissimo Pontefice Be-
no, fatto per ordine di Gregorio nedetto XIII, Orsini, esemplare di
XV, nel 1 628, all' A-
e perciò di sotto ogni più bella virtù, secondo il so-
nello era inciso Greg. XV a. II. lito, restò esposto pubblicamente il
Giulio li, come ne assicurano pa- suo cadavere nel Vaticano. Vi fu fra
recchi scrittori, solea prevalersi nei il popolo chi per divozione gli tolse
solenni Pontificali di un Anello con l'anello, ed uno spillone del pallio.
A NE A NE 67
tn per gemma un zaffiro, sotto la cui Anche al presente si accostuma
legatura evvi in ismalto lo stemma la ceremonia di dare 1' Anello nel
del Pontefice, che lo conferisce. tempo stesso che viene stabilito il
p. 85, ricercando, perchè il Papa bocca a' nuovi Porporati ;. dipoi pre-
dà al novello Cardinale un Anello conizza i vescovi per quelle sedi
col /.adiro, dichiara i mistici signi- quindi apre ai Cardinali la bocca. Ciò
ficati del colore di tal gemma, fatto, essi con la cappa paonazza sciol-
Non comprovalo da
è abbastanza tolare,che ad essi assegna come loi'o
quaV epoca ripeter si debba l'uso sposa) conimittimus libi ecclesiam
di questo Anello per?) sembra mol- ; NN. cum clero, et populo, et cap-
lo probabile che avesse origine ver- pcllis suis ,
parole che si om metto-
so il duodecimo secolo, e che ve- no pei Cardinali diaconi indi ba- :
Cardinali, ammette un tal uso sic- con una decretale de' 26 gennaro
come praticato da lungo tempo in- l*>7 1, e da Gregorio XV nel suo ,
6$ ANE ANE
qualunque pub-Cardinale, eletto e lS55 Paolo IV, con un Motti pro-
blicato in Concistoro, a poter dare prio de' 5 agosto, estratto dallo sta-
in conclave il voto. Il Cardinal E- tuto mss. in pergamena dell' arci-
zione i Papi spediscono , oltre la quecento ducati d' oro, che il defon-
Berretta Cardinalizia, anche Cap-
il to non avea sborsati.
pello, ai Cardinali assenti, ma non Fino al i564 tale provento era
già l' Anello, ed il titolo, comechè devoluto alla Camera;
reverenda
ci sia qualche raro esempio in con- ma nel medesimo anno Pio IV lo
trario. Paolo III, nel i53c), elevò al assegnò alla basilica lateranense pel
Cardinalato Marcello Cervini, eh' era mantenimento della fabbrica, ordi-
nunzio presso Carlo V, e gli man- nando che il residuo delle spese an-
dò, oltre il cappello, l'Anello Car- nuali s' investisse in luoghi di mon-
dinalizio, col titolo di s. Croce in ti camerali non vacabili. Senonchè
Gerusalemme , concedendogli tutte Pio V, creato nel i56b, ordinò che i
le prerogative, come se avesse rice- cinquecento scudi d'oro, tassa dell'A-
vute dette insegne in Concistoro, e nello Cardinalizio, con altri diecimi-
gli fòsse stata chiusa, ed aperta la la s' impiegassero nella fondazione
bocca. Questo Porporato, nel 1 555, del monistero detto comunemente
divenne Papa, col nome di Mar- di Magnanapoli sul Quirinale per
celloII. Nel 1735, Clemente XII, le domenicane, che avea traslocate
creò Cardinale d. Luigi di Borbo- dal vecchio monistero di s. Sisto.
ne figlio di Filippo V re di Spagna, Tale concessione venne ratificata da
e, benché assente, gli conferì 1' Anel- Gregorio XIII, di lui successore, col
lo, col titolo di s. Maria della Sca- breve Cam alias, riportato nel to-
la.Benedetto XIV, suo successore mo V del bollarlo domenicano. Ma
nel iy46, pubblicò Cardinale Gio. dipoi lo stesso Pontefice concesse
Teodoro di Baviera, fratello dell' im- l'oblazione dell'Anello al collegio
peratore Carlo VII, e sebbene non germanico da lui istituito (P\ Sar-
!
sto costume rimonta a' tempi anti- ra Pontificia dispose clic fosse ad es-
chi. Sappiamo infalli, clic sino dal sa dovuta da ogni Cardinale sino
ANE A NE 69
dal giorno (lolla sua promozione. ANELLO de'v escovi. È quello che
A memoria di sì peculiar benefìzio, essi portano sempre in dito come
la Congregazione eresse nella chiesa un segno delle spirituali loro nozze
del suo collegio il seguente epitafio ; con la Chiesa. Che fosse insino da
tempi remoti siccome tale riguar-
GREGOFIUS XV. POIfT. MAX. dato, apparisce anche dal libro V
CONGREGA TIOIN KM DE TROP AGANDA FIDE del Cronaco Mauriniacense, ove leg-
rimius INSTITUIT gesi: ipsos quoque Anulos, in allibili
PRIVIIEGUS A VX T I ad ipsos episcopos pertinens Jù-clc-
PERPETUO EX ANULIS CARD1NALITIIS sicc desponsa/io expriniitur . . . abs-
rr>su lulil, eie. , e dal Pontefice Innocen-
LOrUTLETAVIT A. SAL. M.D.C. XXII. zo III, che nel cap. V. De lib. I,
i' a secon-
alto della loro creazione, Nel Sacramentario di s. Gregorio
da del nuovo piano di riforma, Ro- IVIagno si legge, che abbia egli or-
ma, 1801. dinato, nel 590, come a' novelli ve-
Finché da' Cardinali non sia ese- scovi si dovesse dare oltre il bacolo
guito il pagamento dell' accennata anche l' Anello ,
qual segno della
tassa, non conseguiscono i tre brevi loro dignità. Dal concilio tolctano
apostolici, ne' quali vien loro con- IV, tenuto nel 633, vivente Papa
ceduto di far testamento, di trasferi- Onorio I, si raccoglie che in quel-
re la metà delle pensioni, e di dis- l' epoca il solo pastoral bastone e
porre delle suppellettili della loro l'Anello erano i segnali del grado
cappella, le quali, diversamente, di- episcopale. Santo Isidoro vescovo di
vengono proprietà della sagrestia Siviglia , scrittore del secolo setti-
apostolica. L'Anello costa appena mo , trattando della consecrazione
venti scudi , Io compra il palazzo de' vescovi , dice : Huic episcopo
Apostolico, e viene consegnato al dum consacra tur datur baculus j
Papa dal prelato maggiordomo. datar et Anxdus propter signaculum
7° A \ li A^E
secretorum. Surio, nella vita di s. Bi- veruna. Così prescrisse Innocenzo
rillo, vescovo di Dorceslria, che visse 111, come nota il Durando (De ri-
nell'almo 6^0, ci racconta che usava libus Ecclesia: lib. II, cap. IX). Però
l'Anello, poiché venne anche sepol- quantunque fosse proibita la inci-
to co! medesimo in dito. Lo stesso sione, il Sussai [Panoplia episco-
ripete Tritemio nel lih. Ili degli pale lib. Ili ) dice di aver veduto
L'omini illustri dell' Ordine dì s. Be- l'Anello di s. Agilberto, vescovo di
nedetto. Che i vescovi continuassero Parigi, con una gemma, in cui era
a portare 1' Anello anche ne' poste- intagliata la immagine di S. Giro-
riori tempi , Io abbiamo dall' an- lamo in atto di pregare innanzi al
tichissimo Ordine Romano e dal Crocifisso.
Pontificale di Egiberto, vescovo di Anticamente l'Anello veniva por-
York, il quale circa il nono secolo, tato da' vescovi nel dito indice del-
descrivendo la consecrazione del ve- la mano destra. Il citato Duran-
scovo, riporta anche la formula usata do ne spiega anche la mistica ra-
nel consegnargli l'Anello: Accij)e Anu- gione. Dipoi, essendo necessario per
lum Ponlificalis honoris, ut in fidei la celebrazione de' Pontificali , di
interritale munitus. Anche il Baluzio collocarlo nel quarto dito , inval-
tra le formule di promozioni epi- se 1' uso di tenerlo sempre in
scopali , ci trascrive quella che quello, come anche sempre nella
pronunziò Ivardo, arcivescovo di mano destra, per distinguerlo dal-
Tours, nella consecrazione di Elu- l'Anello pronubo ( Vedi ), che vien
tranno in vescovo di Rennes, ese- usato nella sinistra. Gregorio IV,
guita nell'866, dove vien detto:... dell' 827, assegnò di tal costume
ad ìnformalionem fìlli nostri Elu- una ben giusta ragione. Scrivendo
t ranni .... Amilo dolanles s. Ra- egli de culla Pontifienili , precettò
donensi Ecclesia: cum ordine Pon- che l'Anello si portasse non nella
tificali prceferimus. Nel secolo X sinistra , ma nella destra, siccome
abbiamo poi fra le geste dei vescovi più nobile, e siccome quella da cui
di Mans, pubblicate dal Mabillon, partono le benedizioni. Veggasi Jo.
Gesta cpiscoporuni , che il vescovo d' Espagne; De digito anulari, et
Guglielmo, habebat Amduni, (jiii levibus circa eum persuasionibus
a nomine ejusdeni regis , Gaiferius in lib. IV cap. 4 errorum popu-
vocalus , ab iiifìr/nis requirebatur. lariiunj Episcoporum
Gereinonial.
Quest' uso , da quel secolo in poi lib. I, Domenico Georgius
cap. VII;
non soffrì mai interruzione ed in , De solemni missarum celebratione
ogni tempo ne troviamo memoria. Rom. Pontif., Roma* 7 3 tom. I, 1 1 ,
Ai\E ANE 71
sponsam Dei, sanctam Ec- vìdelìcet ce Chronica s. monastcrii cassinen-
clesiam 3 intemerata fide ornatus si.^ in toni. IV rerum ilaliearuni
illibate custodias. La formula, che Muratoriij Bellot. Lau- Rie. Eccles.
anticamente si usava, e che ci vien don. M. Antonii Scipionis Elogia
;
mentre il prete dice : in nomine tentica del canonico custode del sa-
Patris , et Filii , et Spiritus Sancti. cro Anello, il quale dà alle persone
Trattarono di questo Anello Petrus : distinte quelli, che sono stati posti
Mullerus, Dissertalo de Anulo pro- all'immediato suo contatto. Sulla
nubo j Frid. Aug. Jiinius, Commen- cornice del tabernacolo si legge l'i-
tario de Anulo romanorum spon- scrizione D. C. Anulus B. M. V.
salitio, Lipsia? i ?44; Benedetto XIV, Fu questo sacro Anello scoperto
De synodo diocesana, lib. V; Mi- sul fine del secolo X sotto il Pon-
chael Lochmair, De benedictione nu- tificato di Gregorio V, e conservato
bentiurn, Hoidegg. i4y4; Samuel per lo spazio di anni 4^4 nella città di
voi.. II. io
,
74 ANE A NE
Chiusi, nel Sanese V. Chiusi), dove
( Ivi ancora si conservano, come as-
l' Anello fu lasciato da s. Mustìola serisce il Monsacrati, De catenis s.
tro donati dai Papi. Antonio Ba- uno a Federico principe reale di
sio attesta (Historia passionis s. Polonia.
CcBcilice) che Adriano I, creato nel Più esteso racconto intorno agli
772, regalò sette Anelli delle cate- Anelli di queste sante catene donati
ne di s. Pietro a Desiderio re dei dai Papi, od alle limature de' mede-
longobardi, che li collocò nel tem- simi, che si ripongono in alcune ero-
pio di 6. Pietro di Clavate, presso ci o chiavi ec, trovasi nel l'apr-
ii lago di Como nel ducato di Mi- brochio, De catenis apostolici*, rt
lano, dove restarono finché furono Anutis atout rasura earum inclu-
riportati a Roma dal Cardinal Pao- sa clavibus s. Petri dictis , in to-
lo Emilio Sfondrati, che li collocò moVpag. i
Jaj < Del p. abbate Mi-
nella chiesa di B. Cecilia, suo titolo, chclangclo Monsacrati , Disserta-
,
,
ANF AJfF 75
tìo de calerti* s. Pttri, Romae 1828, nave nel concilio di Sida in Pam-
apud FranGÌscum Bourliè ; loco ci- filia, al quale presedette, e com-
tato, de Aitulis et ramentìs cate- pose molte dotte opere per confu-
narum b. Petri, quce olini a Ro- tarli (/'. Mess ili ani). Sembra che
condo Pomponio Mela , confina col- però alla conversione de' suoi; ma
la Pamfilia. Se ne fa memoria negli ebbe l'amarezza di non guadagnare
atti de'concilii, ove pure viene at- a G. C. che suo fratello Edesio.
tribuita all' Isauria. I Romani Pon- Quindi abbandonata la patria ed
tefici provvidero questa chiesa di i parenti , si condusse a Cesarea di
vescovi titolari, e Leone XII, nel Palestina, ove morì per la fede di
concistoro de' 9 aprile 1827, vi no- Cristo ,
1' anno 3o6 : anno in cui
minò fi*. Antonio de Arrabida fran- Galerio Massimiano avea mossa fie-
cescano portoghese ,
già precettore ra persecuzione ai cristiani. Eusebio
di Pietro I, imperatore del Brasile. ricorda il martirio di Anfino al
dri del quarto secolo, chiamato dal ANFIONE (s.), vescovo d'Epifa-
Nazianzeno Pontefice irreprensibile, nia in Cilicia, fioriva ai tempi del-
angelo, eroe della verità, fu col- l' imperatore Costantino. Dopo aver
lega strettissimo di questo e dell'al- confessato con invitto coraggio la
tro padre della Chiesa il Magno fede di G. C. ai tempi di Massi-
Basilio. Tenne in diocesi un conci- miliano Daia, intervenne ai concila
tenne una legge, la quale proibiva Epifania, ove consumò il resto di sua
le assemblee degli ariani , degli eu- vita, praticando le più eroiche virtù.
nomiani , de' macedoniani , de' ma- Nel martirologio romano si fa men-
nichei , legge estesa appresso anco zione di questo santOj ai 12 di
agli apollinaristi. Adoperò zelo apo- giugno.
stolico altresì contro l' allora na- ANFIPOLI. Città vescovile del-
scente eresia dei messaliani, detti l' Illiria orientale nella provincia di
EuchUi o Preganti. Li fece condari- Macedonia , soggetta alla metropoli
76 ANG ANG
di Tessalonica. In seguito passò sot- ANGELA MERICI (*.), fondatri-
to la metropoli di Filippi, e fu ce delle monache Orsoline, nacque
eretta a sede di un arcivescovo. Chia- a Desenzano nel 1 474> d' oscura fa-
ma vasi ancora Chrisopoli, o Chi- miglia. È celebre, oltreché per una vita
sopoli. castigatissima, per una santissima ope-
ANFTPOLI. Città di Armenia. ra, ond' ella diede al mondo maestre
Nelle sottoscrizioni al quinto conci- di virtù innumerabili, e al cielo altret-
lio ecumenico si fa menzione di un tante figliuole di Dio. Fondò la cosi
certo Alessandro, il quale occupò detta società di sant' Orsola, le cui
la sede vescovile di questa città. primizie furono alcune zitelle diret-
Sembra che sia l'Anfipoli, di cui tà te da lei, ma sparse in varie case
parola Stefano di Bizanzio, che vuo- della città di Brescia, dov' ella fer-
le esser questa una città della Siria mò stanza dopo molti pellegrinaggi
poco lungi dall' Eufrate, fabbricata intrapresi, e forniti per la propria
da Seleuco e chiamata dai sirii Tu- santificazione . Alle prefate zitelle
romda. eransi unite alcune vedove matrone,
ANFISSA. Città vescovile di Gre- le quali aspiravano alla perfezione
cia , un tempo considerevole, suf- cristiana, e si raccoglievano in certi
fraganea ali arcivescovo di Atene. di a udirvi i consigli e le ammo-
ANGADRISMA (s.), vergine, pa- nizioni della santa, in un privato
trona di Beauvais, figliuola di Roberto oratorio. A riunire con
pertanto
gran referendario del re Clotario III. ispeciali vincoli di carità, obbe-
di
Promessa in isposa dai genitori ad dienza e di scopo le vedove, e mas-
Ansberto, che fu poi santo arcivescovo simamente le giovani donzelle di
di Rouen, non condusse però ad elfetto qualunque condizione, inspirandola
ilmatrimonio proposto. Il vaiuolo, che Iddio, Angela diede forma e rego-
la dilformò, potè rimuovere il padre la alle adunanze, prescrisse un abi-
dal compiere il fatto disegno, con- to uniforme di lana, modesto e di
siderando egli la fatai malattia sic- bruno colore [V. Orsoline). Quat-
come travamento della Provviden- tro anni circa dopoché resse la sua
za. Perciò Angadrisma potè soddis- Compagnia, nel sessantesimosesto del-
fare il suo desiderio di vivere in la età, il dì 27 del i54o, morì, la-
continenza perpetua. Manifestò quin- sciando gran desiderio di sé. Urba-
di la santa vergine le sue dispo- no VIII, nel iG34, e Clemente XIII
sizioni alla famiglia, e condotta approvarono il culto, che ad Angela
a Rouen, ebbe il velo dalle mani già rendevasi in Brescia Pio VII ;
nel 1
609, eresse la sede di un ar- figliuoli, novello esempio preclaro di
civescovo latino, che posci venne i penitenza, pianse i suoi falli, ven-
trasferito a Granganor. {Vtd£\, dette i beni dispensandone il pses*
ANG ANG 77
70 ai poveri, e abbracciò il terzo tu proprie degli angeli, fu stabilito
Online di s. Francesco. Tra lagri- di dare ad esse il nome di Angeli-
me incessanti, e malattie moltissime cite. Ne' primi tempi, in cui fioriva
ed acutissime con eroica pazienza cotesto istituto, non erano obbligate
comportate, divise Angela nel nuo- a clausura ; ma dopo pochi anni
vo stato la vita. Mori l'anno i3oc), elessero di vivere ritirate. L'abito
e Papa Innocenzo XII, nel i6q3, ordinario era bianco, e nella pa-
ne approvò la pubblica venerazione. zienza parimente bianca, sopra il
La beata si era presa la cura d'a- petto, aveano una croce, la quale
dunare le zitelle, istruirle nelle vir- era scolpita eziandio in un anello, che
tù, e nella divozione al s. Bambino. portavano in dito.
Anna Moroni quando fondò in Ilo- ANGELICI. Ordine equestre, che.
ma le monache del Bambin Gesù nel 1191, fu istituito da Isacco An-
{fedi), modellò il suo istituto con gelo Flavio Comneno, imperatore
quello della b. Angela. di Costantinopoli. Era composto di
ANGELICHE. Ordine di mo- laicied ecclesiastici, sacerdoti d' ob-
nache. Instituto, che venne appro- bedienza e fratelli servitori. Gli ven-
vato da Paolo III verso la metà ne dato eziandio il nome di Ordi-
del secolo decimosesto. Luigia To- ne di Costantino, di s. Giorgio, e
relli contessa di Guastalla, rimasta dei Cavalieri dorati. Bernardo Giu-
vedova di Luigi Stanghi nobile cre- stiniani all'erma che Costantino n' è
monese, donatasi al pieno esercizio l'istitutore; ma s'inganna, imperoc-
delle cristiane virtù, ebbe a cura ché non abbiamo alcuna notizia de-
principalmente di raccogliere nella gli Ordini militari del tempo di
sua casa quelle nobili fanciulle, 1' o- Costantino,: e sono apocrife le let-
nore delle quali correva pericolo tere del Pontefice s. Leone , alle
per la loro povertà. Ricoverò anco- quali vuol egli appoggiata la pro-
ra in altra casa molte donne di pria asserzione. V. Costantimano
cattiva condotta, sotto la protezione Ordine.
di Maria Egiziaca. Avendo ella,
s. ANGELICI. Eretici, che prestavano
nell'anno i534, ottenuta dal Pon- indebito culto alle celesti intelligen-
tefice Paolo III facoltà di fon- ze. Giugnevano a crederle superiori
dare una Congregazione di donne a G. C. medesimo, pretendendo,
sotto la regola di s. Agostino, ven- eh' Egli adoperasse la loro interces-
dette Guastalla , ed impiegò ottan- sione presso il divin Padre. Di più
tamila scudi nella fabbrica di un ritenevano, che fosse indispensabile
monistero e di una chiesa sotto il il ministero degli angeli, affine di
titolo della conversione di s. Paolo. poter offici-ire a Dio il sacrifizio del-
Quelle, che desideravano di essere le nostre preghiere e delle buone
ascritte a questa novella Congrega- opere. Finalmente aveano per fer-
zione , ottennero dalle domenicane mo, che Iddio avesse creato il mon-
di s. Lazzaro le regole, e nel i536 do col mezzo loro. L' apostolo san
vestirono l' abito. La stessa insti- Paolo riprova l'errore di questi nel-
tutrice entrò nel monistero ed , l'epistola a'colossesi (II. 18.): loc-
assunse il nome di Paola Maria. chè ci fa comprendere quanto gli
no, che una e due volte ritornò suo sapere e la santità sua invo-
al secolo, e poscia si attenne fer- gliarono Carlo I duca di Savoia a
mamente a quell'istituto di peniten- volerlo per proprio confessore. Sisto
za, nacque in Acri, popolosa città IV lo elesse a banditor della cro-
della Calabria. Missionario potente ciata contro i turchi, che infestava-
in opere ed in parole, esercitò l'apo- no le coste della Puglia. Innocenzo
stolico ministero pel corso di tren- Vili gli conferì il titolo di nunzio
tott' anni, percorrendo tutta la Ca- e commissario apostolico per repri-
labria. I prelati lo chiamavano nelle mere la eresia de'valdesi. Dopo aver
loro diocesi per correggerne i co- soddisfattoad ogni carico pienamen-
stumi e santificarne le anime. In te e perfettamente, morì Angelo di
mezzo alla virtuosissima predicazione, Clavasio in età di ottantatre anni a
operava Angelo strepitosi portenti, Coni in Piemonte, nel 1 49^- Bene-
sollevavasi estatico per l' aria, ap- detto XIII approvò il culto, che gli
pariva da mirabile splendore circon- si rendeva, massimamente dagli a-
dato, ora coronato di fresche rose, di Coni,
bi tanti i quali lo scelsero
ora con fulgida stella in fronte. Sci a loro patrono.
mesi prima di morire perdette la ANGELO m Gionata, Cardi-
vista, ricuperandola però sempre nale. Angelo, detto di donata, fu
quando gli bisognava per dire l'of- dal Pontefice Calisto II, nel 1122,
ficio e celebrare la messa. Il dì 3o creato diacono Cardinale di santa
dell'ottobre 1739, cessò di vivere. Maria in Domnica Era . egli del par-
Ai 17 giugno 182 1, Pio VII ne ap- tito di Anacleto II antipapa, ed in
provò le virtù; ai 20 novembre 1825, favore di lui scrisse a Lotario II
Leone XII ne autenticò i mira- re dei romani, in unione di altri Car-
coli, e pochi giorni dopo, cioè a' 18 dinali. Il suo nome si legge nelle
dicembre, lo annoverò tra i beati. bolle di Calisto II, del 123., a fa-
1
siccome neh' invasione dei goti fu grand' uomini, che vi fiorirono, me-
pressoché distrutta ,
quando ven- ritano speziai menzione, oltre diver-
ne ricostruita, le fu posto il nome si conti con giurisdizione, il cele-
dell' Arcangelo san Michele. Que- berrimo pittore Zuccari, il canoni-
sta fu municipio, e sino dall'impe- sta Prospero Fagnani, ed il Pontefice
ratore Augusto avea la qualifica di Clemente XIV, Ganganelli, la cui
città. Da municipio romano, diven- famiglia era originaria della città.
ANG ANG 8t
ANGELOPOLI ( Angelopolitan.). XII con quella de'io giugno 1824.
V. Tlascala. Benedetto XIV comandò, che in
ANGELUS DOMINI. Preghiera, tutto il tempo pasquale in luogo
che i romani recitano ad
cattolici dell' Angelus Domini si reciti l'an-
onore della Beata V ergine in rin- tifona Regina Coeli ce. stando in
graziamento a Dio pel mistero del- piedi, e concesse a questa le me-
l' Incarnazione. Ella è composta di desime indulgenze.
tre versetti dopo ciascun de' quali
, Trattano di questo argomento
si recita un' Ave Maria , e si l' Oldoino nelle Addizioni al Ciac-
chiude con una orazione in cui si conio, tom. II , che cita il p. Ippo-
prega il Signore , che pel merito lito Marracci, in Pontifìcibus Ala-
della passione e della croce del ri ani's j Polidoro Virgilio, De in-
suo Figliuolo ci faccia degni dell'e- vent. rerum etc. lib. IV, cap. XII;
terna gloria. Si chiama Angelus Do- Mabillon, Prcef. in Ad. scecidi be-
mini dalle parole con cui il primo nedict. j de Rubeis, De rebus
il
8a ANG ANG
stende nel piano, e 1' altra all' o- Francia sotto il regno di Filippo
riente s'innalza dolcemente sul pen- Augusto. S. Luigi diede l'Angiò in
dio di una ove
piccola eminenza , appannaggio colla Maina a Carlo I
ed il castello,
sta la chiesa principale suo fratello, capo della prima casa
che chiamasi propriamente la città. d'Angiò, che ottenne anche il trono
Tutte le case sono coperte di pietra di Sicilia e possedette la Provenza.
lavagna, di cui trovansi numerose ca- Carlo li, nel 120,0, lo diede in
ve nei contorni, ed è perciò, che da dote a Margherita sua figlia primo-
alcuni chiamossi Angers la città ne- genita, moglie di Carlo di Valois
ra. Dal suo antico nome di Julius secondo figlio di Filippo l'Ardito,
magnus si vuol fondata o , per lo dal qual maritaggio nato essendo
meno riedificata da Giulio Cesare. Filippo IV, questi, divenuto re di
Quale essa è di presente fu fondata Francia, riunì l'Angiò alla sua co-
nel IV secolo dell'era volgare. Sot- rona. Giovanni II lo eresse in du-
to i romani fu abbellita con nume- cato a favore di suo figlio Luigi
rosi né è molto tempo che
edifìcii, stipite della seconda famiglia Angioi-
vedevansi ancora gli avanzi di un na di Sicilia ; ma Luigi XI, nel 1 4^8 r
ripresa più. volte dai bretoni, dagli stori. Primo di tutti quei vescovi
inglesi, e dai francesi, nel 1793, fu nel IV secolo è Difensore ; meri-
infruttuosamente assediata dai van- tando menzione inoltre i seguenti
deisti. Angers venne decorata di una che veneratisi sugli altari: S. Mau-
tem-
rispettabile università istituita ai rilio , s. Renato patrono della città
il titolo di contea, e da' suoi conti alunni del seminario. Ampio è l'e-
particolari sortì la terza stirpe dei piscopio. II. muovi più case religio-
re francesi. Dipoi venne unito alla se e nionisleri ili monache, uon che
.
ANO ANG 83
altre comunità ed uno spedale. La danti la disciplina. Sono il notevoli
tassa è di 3^o fiorini. primo ed il secondo il primo sco- :
Varii conci lii furono celebrati in munica coloro, che per aifari sem-
Angers. plicemente personali citano innanzi
11 primo si tenne l' anno {[.53 ai giudici secolari gli ecclesiastici ;
bisce di ordinar preti, o diaconi i bi- na. Tra i medesimi è bene di ricor-
gami. Reg. tom. 8. Lab. toni. VI. dare il quale proibi-
sedicesimo, il
ai loro vassalli di lasciar legati alla quale proibisce predicare fuori di chie-
Chiesa , e coli' altro si proibisce ai sa sopra palchi , ed ingiugne non
chierici beneficiati di esercitare 1' of- doversi punto nella predicazione far
ficio di avvocato innanzi ai tribu- uso di grida ed atteggiamenti stra-
nali civili. Reg. 28. Lab. tom. XI. ordinarii; il decimoquarto, che vie-
Ard. VII. ta di dar reliquie per danaro, ed il
Il sesto, nell'anno 1279, tennesi decimoquinto, il quale dispone, che
la domenica dopo la festa di s. Lu- le indulgenze accordate dalla Santa
ca da Giovanni di Montsoreau, ar- Sede siano annunciate al pubblico
civescovo di Tours. Vi si adotta- da persone dotte, conosciute e dab~
rono quattro canoni tutti riguar- bene. Reg. tom. XXXIV. Lab. XIII.
,
84 ANG ANG
Fulconc, uno dei conti di Angers, La sua festa si celebra il dì 18
fu il primo che si sappia avere ri- febbraio. ,
secolo per consccrarsi a Dio nel mo- del vecchio Testamento, come quelli
neterò di s. Ricario, di cui venne di Tobia, di Elster, della Sapienza;
eletto ad abbate. Ad onta che si vogliono l'uomo giustificato dalla
fosse Angilberlo diviso dall'umano sola lede: rigettano il purgatorio,
consorzio, 1' imperatore richiamollo le indulgenze, le reliquie, le; imma-
a sé parecchie volte a cagione di gini , la invocazione dei santi : rieo-
affari importantissimi per la Chiesa noscono due soli sacramenti . il bat-
e per Io stato. Ai 18 febbraio del- tesimo e comunione; non ammetta-
la
ANG ANG 8?
la quaresima, le vigilie, le pubbliche scovo di Angola era prima di Con-
preci ecc. Hanno una gerarchia ec- go , ed portoghesi , come quelli
i
gno delle due Sicilie, suffragane] di Aldob r andini y Pontefice del i5<)?.
Acercnza , con residenza in Tursi. ad istanza del re Filippo II, quan-
Anglona , chiamata altre volte A- do dominava sul Portogallo, eresse
auilonia, è posta in una bellissima s.Salvatore, metropoli del regno di
pianura superiormente al Monte- Congo, in sede vescovile, unendola
Aprico . Si crede nata dalle ro- a quella di Angola, ed amendue di-
vine dell' antica Pandosia, che, se- chiarolle sulFraganee di Lisbona; riser-
condo Strabone, fu la reggia de- vando ai re la nomina de' vescovi, e dei
gli enotri, e che cos'i chiamavasi per canonici delle due cattedrali. Sotto
dinotar l'abbondanza di tutto quanto il nome di Angola si comprendono
è necessario alla vita. Fu antica- sei principati , ed
regno è posto il
gno dello stesso nome, e le missio- Carlo, figlio di Luigi XIV, e i prin-
ni di questo appartengono ai mi- cipi della casa reale, per cui ora lo
nori cappuccini, che hanno in detta ritiene il delfino Luigi Antonio di
città l'ospizio di s. Antonio. Il ve- Borbone, figlio del re Callo X.
86 ANG ANG
Angouléme fin dal terzo secolo Quest' abbazia, una delle più antiche
dell'era cristiana è fregiata di sede delle Gallie, e che celebra s. Ausonio
scovo di Bordeaux. Uno dei suoi gliuoli. Distrutti gli edilizii da' calvi-
sobborghi, nomato s. Eybard, è ce- nisti nel 1 568, le religiose furono di-
lebre per 1' abbazia di tale denomi- sperse; e Luigi XIII fece poi rifab-
nazione, ove si veggono le tombe dei bricare il monistero : in tal occasione
primi conti d' Angouléme. In que- gli eretici bruciarono le reliquie di
sta città fu celebrato un concilio s.Ausonio, di cui non abbiamo che
nel i 1 1 7 colpa una lite insorta fra i pochi frammenti. Oltre l'abbazia di
religiosi dell'abbazia di Redon, e quel- s. Eybard v'era quella dei benedet-
li di Quimperlay nella Bassa-Breta- tini non riformati di s. Ausonio, e
gna, per un possedimento denomi- delle suddette benedettine, nonché
nato Belle-Ile, dato all' abbazia di i conventi dei domenicani , fran-
Quimperlay sino dalla sua fondazio- cescani e dei carmelitani scalzi. La
ne, e trasferito da Leone IX e Gre- diocesi era divisa in tre arcipretu-
gorio VII a quella di Redon (Man- re^ contava 200 cure, secondo la
si tom. XI
3 1 9). Dipoi, nell'anno
p. Gallia Christiana > ovvero 290, se-
1 1 1 8, adunossi un altro concilio per condo Beannier.
la confermazione di alcuni vescovi, Nelle politiche vicende della Fran-
come riporta il Labbó nel t. X, e cia,la città ebbe molto a soffrire,
2400 di tassa per le bolle. Santo Mere, che assassinò il duca di Gui-
Ausone fu il primo vescovo di que- sa, erano d' Angouléme.
sta città. Egli predicò, l' evangelio ANGRA [Angren.). Città con re-
nel territorio di Angouléme, allorché sidenza vescovile nell' isola Tersera,
vi regnava l'idolatria, eia colse la la principale delle Azorre, com elim-
palma del martirio. Fuori delle mu- inata per la piccolezza del suo por-
ra di Angouléme evvi una chiesa to. Quando i Portoghesi, nel 1668,
parrocchiale dedicata a s. Ausonio, deposero alfonso \ I, lo relegarono
la quale è soggetta all'abbazia delle in questa città, capitala dell' isola,
A\G A \ G 87
lo di lui Pietro III. Il vescovato dei casciani, e di altri popoli vicini,
fu eretto da Clemente VII Del- , per assalire colle sue truppe la
l' anno i534 j ed è sotto la me- città di Norcia. Ricorse questa nel
tropoli di Lisbona. La cattedrale i453 al Pontefice Nicolò V, il qua-
è dedicata al Salvatore. Il capito- le avendo inutilmente comandato
lo componesi di cinque dignità, di ad Everso, ed ai suoi compagni di
cui la prima è il decano, ha dodi- desistere, le truppe Pontificie obbli-
ci canonici, compreso il penitenzie- garono Everso a levare 1 assedio di
re , sei sotto-canonici , altri preti Norcia, ed a ritirarsi in Anguillaia.
e chierici. Vi hanno inoltre tre Reclutata nuova gente, tornò egli
conventi di religiosi, e quattro mo- contro Norcia, ma il Cardinal Pietro
nisteri di monache , confraternite, Barbo, nipote di Eugenio IV, estin-
due ospitali e seminario. La tassa è se questa nuova guerra riducendo
di 171 fiorini. all' obbedienza Everso.. Anzi divenu-
ANGUILLARA, nello stato Pon- to Pontefice col nome di Paolo II,
tificio. Piccola città presso Campa- dilatò i dominii della Chiesa Ro-
gnano, Nepi e Su-
nella diocesi di mana con dodici luoghi fortissimi,
tri. Fu
formata sopra una specie di dello stesso Everso conte di An-
promontorio, che s' interna entro il guillara, i cui figli non furono me-
lago chiamato dell' Anguillara e di no infedeli alla Santa Sede. Inno-
Bracciano, ed anticamente Sabbatino cenzo Vili, Cibo, diede l'Anguillaia
ed Angulario da quell' angolo spor- con altri piccoli castelli ad un fi-
88 A N ANI
all'anno 1 4^ ^ • In seguito 1' Anguil- tà : privilegio certamente antichissi-
laia veline dal predetto Franceschet- mo. Quando gli unni assediarono
to Cibo venduta all'Orsini, donde Orleans, s'impetrò l'aiuto di Ezio,
ne discesero i conti d'Anguillaia, prode generale romano ; la vittoria
mercè l'esborso di cinquantacinque però fu attribuita più presto alle
mila scudi, pel quale prezzo fu poi orazioni e all' avvedimento del san-
acquistata dal Pontefice Alessandro to vescovo, che alla bravura del
VI, Borgia. capitano. Si pone la sua morte ai
Pio I \ Medici, milanese, nel 55q,
, 1 17 del novembre /\53 , e al giorno
eresse 1' Anguillaia in marchesato a e mese medesimo se ne riporta la
favore di Paolo Giordano Orsini, festa.
romano. Fu dall' Anguillaia, che a ANICETO (s.) Papa XII. Era
prò della contrada di Transtevere egli prete della Soria nella terra
sopra il lago Sabbatino nell' agro Ami sa. Nell'anno 167, successe a s.
di Bracciano, Vicarello, ed altri luo- Pio I nella sede Pontifìcia. Non man-
ghi, si tolse la gran copia d' acqua ,
cano però scrittori, che lo vogliono
che per trentacinque miglia di asceso alla cattedra di Pietro dieci
corso attraverso gli acquedotti del e più anni innanzi. Rinnovò quanto
l'acqua antica Alseatina, vi è con- avea decretato s. Anacleto sulla con-
dotta in Roma, e che sotto il nome sacrazione dei vescovi, ed ordinò che
di Acqua Paola è conosciuta. V. qualora questi fossero metropolitani,
Acque ed Acquedotti. tutti i vescovi provinciali dovessero
In Anguillaia havvi una chiesa assistervi. Inoltre comandò, che nes-
di cattivo gusto, riedificata nel 1780, suno arcivescovo si assumesse il ti-
ANN ANN 89
ANICJ Giovanni , Cardinale. di luglio. L'anello, che la pia tradi-
Giovanni Aniej dell' antica nobile zione vuole da essa usato, si conser-
famiglia Anicia , nacque in Roma. vava in Roma nella chiesa delle
S. Idelfonso lo esalta qual uomo monache di s. Anna, ed ogni anno
di rara pietà e distinta saggezza. nella processione , che si faceva
Creato Cardinal prete della S. R. C. dall' arciconfraternita de' palafrenieri
dal Pontefice Pelagio II, del £78, sotto l'invocazione di s. Anna, i
tribuire colle parole e cogli esempi 2 giugno del 1783, essendo Pon-
alla santificazione del suo gregge. tefice Pio VI.
Era intrinseco amico di s. Giovanni ANNA(di) Angelo, Cardinale.
Crisostomo, ed ebbe a soffrire pa- Angelo di Anna, Sommari va. V.
recchie tribolazioni , onde venne per- Sommar iva.
seguitato quel santo dottore. La me- ANNATE. ^.Dateria apostolica.
moria di s. Anisio si venera ai 3o ANNEBAUD (d) o DENEBAUD
dicembre. Jacopo, Cardinale. Jacopo d'Anne-
ANNA (s.), madre di Maria Ver- baud , di nobile famiglia francese
gine. Vale sopra ogni altra me- fioriva nel secolo XVI. Clemente VII
moria di lei questa sola. S. Giovanni lo destinòa vescovo di Bajona, e poi
Damasceno trattò con magniloquenza successivamente ad altre chiese. La
le lodi di s. Anna, e del consorte di lei sua dottrina, la pietà e lo zelo, che
s. Gioachino. Giustiniano I fé' innal- dimostrò nel pastoral ministero, de-
zare alla santa un tempio verso l'an- terminarono Paolo III a decorarlo
no 55 o. Giustiniano li un altro ne della romana porpora col titolo di
eresse nel yo5. Abbiamo nei Bollan- s. Bartolommeo all' isola. Neil' an-
disti la storia di gran numero di pro- no 557 vide l'ultimo
1 dei suoi
digi operati per intercessione di lei. giorni.
Se ne celebra la memoria il di 26 ANNECY (Annecien.), detta anche
VOL. II. 1 2
90 AAN ANN
Annessi. Città con residenza vesco- a Moulin, ai i3 dicembre 1641, e le
vile Essa
. è dopo Chambery la sue spoglie mortali furono traslèn-
più grande città della Savoia, e ri- te nel suo monislero di Annecy. be-
conosce fondatore un illustre ro- nedetto XIV la beatificò solennemen-
mano, della celebre famiglia Anicia, te, 21 novembre 1 7^*1 , e Cle-
ai
la più polente, la più ricca, la più mente XIII, la canonizzò ai 16 lu-
nobile, eli e si avesse la città di Ro- glio 17G7. V. s. Giovanna Fkemiot
ma nell'anno 36o. Ya gloriosa pei de Chantal.
suoi santi Canzio, Galiziano, Canzia- Nel 1659, terminò la linea dei
nilla, e per le dame Proba, Giuliana duchi del Genevese, e il ducato loro
e Demetriade illustri in santità. E (di cui Annecy era la capitale) fu u-
patria anche del celeberrimo console nilo alla Savoia. Nell'anno 1801 il
e confessore Anicio Manlio Severino vescovato di Annecy fu da Pio VII,
Boezio, nonché dei Sommi Pontefici Chi ai amonti riunito a quello di
,
che in questa ultima città, insieme devano alle parrocchie della diocesi.
a s. Giovanna Fremiot de Chantal, 11 capitolo ha tre dignità, di cui
fondò l'Ordine della Visitazione, la prima é il prevosto, dieci cano-
volgarmente chiamato delle Mona- nici, due onorari], colle prebende
che Salesiane ( V. Salesiane. ). La teologale e penitenziere ; esso non
festa di s. Francesco è stabilita ai 29 gode più il diritto di presentare tre
gennaio, giorno in cui le ceneri di lui soggetti al re di Sardegna per reie-
furono porlatr ad Annecy, e dalla pie- zione del vescovo, dacché il re lo
tà delladuchessa Cristina di Savoia si nomina immediatamente. La lassa
collocarono in una preziosa ed ele- é dì 4"° fiorini-
vile urna d'argento. Giovanna ANNEMONDO (s.), volgarmente
rancesca Fremiot cessò di vivere s. Chaumund , vescovo di Lione e
,
A N-W ANN 91
martire, fioriva nel secolo settimo. accolito della cappella Papale, e
Era chiamato ancheDal/ino o Del- il protonotario apostolico. Poi In-
fìnn ed aveva a padre un certo
, nocenzo VII per far cosa gradi-
,
assassinato, lungo il viaggio, per ope- ra, prima canonico di s. Pietro, poi
ra del suo avversario, nel territorio monaco ed abbate di Montecassino,
di Chàlons sulla Senna. La sua spo- da Gregorio IX, nel 1237, ovvero
glia mortale fu trasportata a Lione, nel 1240, fu creato Cardinal diaco-
ed ebbe tomba nella chiesa dei re- no di s. Angelo. Innocenzo IV lo
ligiosi di s. Pietro. Egli viene ono- decorò dell' arci pretura della Vati-
rato come martire nel giorno 28 cana e poi lo stabilì arcidiacono
,
Sigillo della Garfagnana p. 89. pere s. Paolino (Ep. ol. 16, nunc.10
Era antichissima usanza che Pa- i ad Delphinam,p. 108 edit. Veron.).
pi nel giorno della loro coronazione La stessa cosa è provata: r.° dalle
pittassero al popolo gran somma di lettere di Sisto III, Pontefice roma-
denaro, ed imbandissero magnifica no del 43 2 a s- Cirillo di Ales-
mensa ai Cardinali ed agli ambascia- sandria , e a Giovanni di Antiochia
tori. Fin dall'anno 827, in cui fu sullo scisma nestoriano (Epist. 2
eletto Pontefice Valentino, si fa men- appresso Labbé tom. III. Concil.
zione di ciò. Divenuto Papa s. Pio V, pag. 1261). 2.° dalle lettere prima
nel i566, abolì quest'uso, ed il de- ed ottava di Papa s. Ilario di Sar-
naro destinato a tal fine volle si degna, che celebrò in Roma un
distribuisse a mano, parte ai pove- concilio nel giorno anniversario del-
ri, e parte si portasse alle case par- la sua consacrazione, ai 7 novem- 1
ticolari di persone civili bisognose. bre del 465. Si può consultare in-
Altrettanto Pio V volle che si fa- torno a questa solennità anche A-
cesse ogni anno coi mille scudi nastasio bibliotecario nella vita di
assegnati per fare il banchetto ai Adriano I, Papa del 772 (tom. I
Cardinali ed agli ambasciatoti nel- p. 2.5o) dove dice, che questo Pon-
! anniversario della coronazione, or- tefice iece porre nel presbiterio del-
dinando invece, che il denaro fosse la basilica di s. Pietro, un candelie-
01 A NN A N V
re forma ci croce, sul quale si
in i dei Sacri Riti, ai ?.8 agosto idi",
mettevano 1370 candele, che accen* coli' approvazione Urbano Vili, di
/ioni.) dove parla della consacrazione sta, come vogliono due seguenti de-
i
brare una messa solenne e , porsi Pentecostes, IVa ti vitati s Domini, vel
a disaminare le mancanze della alio solem m'ori , non poi est dici
vita passata per correggerla. S. Carlo missa de. dieta consecratione , sed
desiderava , che anche tutti i sacer- in ipta missa de die Jieri debet
doti facessero l'anniversario della loro collecta prò episcopo sub unica
ordinazione. Egli era persuaso, cbe conclusione, ut ditponit co; rem. epi-
questa santa pratica molto contri- scon- c7. R. C. 4 aprili3 i-o>.
buisse a conservare quello spirito Se cadrà poi l'anniversario in gior-
sacerdotale, che dee del continuo no feriale, allora si celebrerà la
accendere ministri dell'altare.
i messa come nel messale, con para-
Neil' anniversario della elezione o menti di color bianco con una ,
con l' invito del sacro Collegio. Al- e ferraiuolo di seta nera. V. Ese-
cune volte vi assisterono i Romani quie Novendiali de' Pontefici.
Pontefici prendendo luogo nel primo ANiMVERSAiUO pei Cardinali,
posto dello stallo canonicale nelle pei vescovi assistenti, e per gli uditori
cappelle del coro, per cui i Cardi- di Rota defunti. Nel concilio romano
nali scendono ai posti dei benefi- del 1725 fu ordinato, che separata-
ciati , i prelati della corte Pontifi- mente si celebrasse, ai cinque novem-
cia si assidono in quello dei chierici bre, con cappella Papale, l'anniversa-
beneficiati,, ed i cubicularii, cioè i rio pei Cardinali defunti. Tale istitu-
camerieri e cappellani secreti, e gli zione, come riferisce nel suo Diario
aiutanti di camera del Papa, nei Paride de Grassis , risale all'anno
banchi a corna Evangelii. 11 sacro i5i7 {V. Fleury, Storia Ecclesia-
Collegio non suole in tali occasioni stica toni. XLIII p. 223, edizione
incontrare il Pontefice, perchè non di Siena). L' Ughelli in Ciacconio
è invitato, ma lo attende quando t. Ili p. 32i dice, che Leone X l'isti-
ANN ANN 97
cappelle Cardinalizie, e coli' interven- di aggiugnere all'anno comune le
col maestro del sacro palazzo, e gli guarda gli uffici sacri e l'ordine
avvocati concistoriali nella chiesa delle feste. Compiuto il talmud, essi
dei Lorenzo e Damaso, e cele-
ss. contarono gli anni puramente lu-
brano l'anniversario ed esequie pei nari, alternando i mesi ora di trenta
loro colleglli, in un altro giorno, giorni , ora di ventinove. E per
ma senza ceremo-
l'assistenza dei accomodare l'anno lunare al corso
nieri Pontificii. E da avvertirsi, che del sole, dopo il mese adar, ogni
per ragione di competenza fra i tre anni aggiungono un mese inte-
collegii della Rota, e gli avvocati ro chiamato il mese intercalare
,
trovano uniti soltanto per la cap- Romolo divise l'anno in dieci mesi,
pella Cardinalizia di s. Ivo, e per e chiamò il primo Martius dal no-
le conclusioni alla cancelleria. me di Marte. Kuma Pompilio can-
ANNO. Lo spazio di tempo, nel giò un tal ordine, e, cominciato
quale il sole va pei dodici segni l'anno col primo di gennaio, lo
dell' ecclittica, punto e ritorna nel divise in dodici mesi. 1 due mesi
del zodiaco, donde era partito. Oc- aggiunti furono consacrati uno a
corsero lunghe osservazioni innanzi Giano, l'altro ai sacrificii pei trapas-
98 ANN ANN
confusione, che durò fino al tempo di ma quanto fu adot-
tennesi fermo a
Giulio Cesare. Questi nella sua qualità talo da (iregorio XIII, come quello
ti poni elìce massimo prese a riforma-
i
eh' è piìi facile, né va soggetto a
re il calendario, aiutato da Sosigene giandi inconvenienti. L' imperatore
e da Flavio. Stabili quindi un nuovo Rodolfo li scrisse nell'anno i583
anno, il quale, essendo di trecento a tulli i vescovi di Alemagna, che
sessantacinque giorni, corrispondeva facessero ricevere il calendario Gre-
prossimamente al corso del sole. E goriano in tutte le loro diocesi. E
siccome, oltre ai trecento e sessanta già esso fu adottato nell'anno ap-
cinque giorni, mancavano ancora sei presso in tutti gli stati cattolici
sessantasei giorni, e questo è l'anno, che l' errore dei dieci giorni fosse
che noi chiamiamo bisestile. Affin- cresciuto sino ad undici , si deter-
chè però il calcolo fosse riuscito per- minarono anche protestanti di A- i
esatti di qualche mimilo .secondo: la < Irenrsi (cap. Ili ), che la terra
ANN A NN 99
nella sua creazione coperta fosse di di lui i Papi contrassegnavano le
alberi, di piante, di frutti inaimi. bolle dall'anno del loro Pontificato,
Quindi gli ebrei nei contratti ed siccome dice il Ciacconio: in bullis
altri alti pubblici , come pure per eniin non describebantur
antiqui*
la supputazione degli anni sabba- anni Domini, sed tantum Pontificii
tici e giubilarli, cominciano dall'au- lune sedentis. V. Bolle.
tunno. Ma Iddio ordinò loro di E però di molto interesse l'os-
cominciare l'anno ecclesiastico, cioè servare che, secondo il costume del-
quello, cbe regolava la celebrazione la cancelleria apostolica, gli anni si
s' incideva nello stesso cereo: Ante Fu Carlo IX, ebe, per quanto vico
horas sabbati I Clericus succen- riferito, dietro consiglio del cancel-
toris scriba! in cereo, seeundum liere de l' Hòpital, nel 1 56\, ha or-
tabularti Dionysii annuiti incarna- dinato che 1' anno civile cominciasse
Quindi derivò il costume
tionis etc. col primo di gennaio. Al quale edillo
di computare l'anno nuovo dalla si conformarono anche i Fiammin-
benedizione del cereo pasquale ,
ghi nel i5y5, e negli atti privati
che si fa nella mattina del sabba- al presente incominciasi da essi l'an-
to santo. no in generale colle calende di gen-
A Pioma
vi sono tre maniere di naio. Cosi durò sino all' introduzio-
contare l'anno. L'uso comune e ne dell'anno repubblicano, che co-
generale è il compiila ilo da Nata- minciava il primo vendemmiatore, cor-
le, i notori dall'indizione, e nelle rispondente all'equinozio di autun-
bolle apostoliche dall' Incarnazione, no. Nel i8o5 tornossi al primo di
cioè dai 2> marzo. Questa terza ma- gennaio.
niera di computare l'anno deriva da In Inghilterra l'anno civile o le-
Dionisio il Piccolo, il quale boriva al gale cominciava il giorno dell'An-
principio del VI secolo. In seguito nunziata, cioè il a5 marzo, quan-
da Beda ed Eugenio IV, ad insi- tunque l'anno cronologico comincias-
nuazione dell' insigne storico Biondo se il giorno della Circoncisione ,
godimenti profani del primo dì del- che nel concilio romano, celebrato
l'anno, quelli del carnovale, nonché dal detto Leone IV, nell'anno 853,
della festa dei re, o Befana [Vedi). del quale fa menzione l'Arduino nel
Molti concili] li proibirono severa- tomo V, p. 69 de'concilii, è detto:
mente. Si sa da s. Isidoro di Sivi- Anno Pontifìeatus sanetissimi ac
glia de Offlc. IV) e da Al-
(1. II coangelici et universalis quarti Pa-
enino de divin. Offìc. )
( che al- pa; Leoni s srplimo , argomenta nel
cune chiese ordinarono un digiuno tomo I delle vite de' Papi , esservi
nel primo dì di gennaio, alfine di fino da quel Pontefice stato l' uso
reprimere cotanti abusi. Il Marte- nei Papi ili segnare l'anno del Pon-
ne osserva ( De Eeeles. Diseip. in Tuttavolta il documen-
tificalo loro.
celel). divin. Offic. cap. XI 11) che il to addotto dal Sandini non sembra
concilio di Tours, tenuto nel 566 convincere di falsità il Burio; giac-
e 567,ordinò per la stessa ra- ché non è che da Leone IV nei
,
gione di cantale le litanie nello propri atti siensi numerati gli an-
i
dalla consecrazione de' Papi, V. Con- Sisto V in poi ogni nuovo Papa,
sacrazione e Coronazione de' Papi. per ottenere dal Signore di poter
Intorno al tempo, in cui abbia- governare santamente la Chiesa, ne
no i Pontefici incominciato a no- accorda uno prima in Roma e dipoi
tare nelle bolle anno del-anche l' agli altri luoghi . Il principio del
la Incarnazione di Cristo, V. Bol- Giubileo, in solenne guisa stabilito,
le Pontificie. rimonta soltanto al 1 3oo, sotto Boni-
san Girolamo (in cap. Ili Isaioe), cap. 1 pag. 16), non mancandovi di
o libertà , come insegna Giu- quelli che Io fanno rimontare ai
.
Jubilaeo anno, composto dal Cardi- Clemente XI; Benedetto XIII pel
nal Jacopo Gaetatii che sta nel , 172^; Benedetto XIV pel 17^0;
tom. XXV
della Biblioihcca Pa- Clemente \1V lo promulgò pel 177^,
trum; Febei , de anno Jubilcei ma essendo morto nel settembre del
capo IV; il Cardinal Petra, in con- 1774, poi fu celebrato dal suo suc-
stitutìone P II Bonifacii T III, pag. cessore Pio VI; e Leone XII lo pub-
3o5 num. 9; monsignor Riganti, in blicò pel 1825, dopo il periodo dì
Regala Cancellatile 54, num. 34, cinquantanni, celebrandolo nel mo-
toni. IV pag. 59; Manni, Storia do che vedremo.
dell'anno santo j Zaccaria , Trattato Tommaso Zarola nel suo Tratta-
dell' anno santo, Roma 1 77S, e to del Giubileo, e nella sua pratica
Clemente VII pel i5s5; Paolo IH ce pur Clemente XI, nel 1700, seb-
pel i55o, comunque non si celebras- bene temporaneamente. Essendo»
se che da Giulio III Gregorio XIII ; poi incendiata la basilica ostiensi
per l'anno l5y5; Clemente \lll Del i8m3, Leone \ll fece servire
pel 1600; Urbano Vili pel i(>.>. ">; quella stessa di s. Maria pel ('.min-
termine dell' Anno santo colle de- riano, o lateranense (nel qual caso
bite cerimonie , e si apre coi con- aprendo egli la porta della sua ba-
sueti riti all' incominciar del mede- silica, per quella di san Paolo, si
,
rispettivi Cardinali arcipreti , per dato nel morire , che nel centesi-
s. Giovanni in Laterano e per , mo seguente non avesse trascura-
s. Maria Maggiore. Ciò è pure ri- to di acquistarsi così gran teso-
petuto al termine dell' Anno santo ro spirituale. Era credenza comu-
per la chiusura delle stesse Porte ne presso i francesi , che in Roma
sante, nei vesperi della vigilia di si abolissero plenariamente tutte le
Natale. Celebra anche allora il Pon- colpe, ed altri opinava che fosse
tefice nella basilica vaticana la fun- necessaria la peregrinazione di tre
zione della chiusura, dopo una so- giorni alla basilica di s. Pietro a
lenne processione uguale a quella venerare i corpi dei principi degli
dell'apertura. Per chiuder la Porta, apostoli , i quali avendo bagnato
il Papa, assistito dal Cardinal peni- la capitale del mondo col glorioso
tenziere maggiore , incomincia
a loro martirio, la Chiesa nella loro le-
mettere alla soglia della stessa per sta canta;
tre volte la calce con un cucchiaio
d'argento, e ponendovi tre pietre O Roma felix, cjuce duoruni Prin-
con alcune medaglie , seguono i cipiali
muratori a chiudere la porta inte- Es consecrala glorioso sanguine,
ramente, la quale, come dicemmo Horuni cruore purpurata cceleras
resta cos'i murata, fino al seguente Excellis orbis una puldiritudines.
Anno santo. Nella mentovata fun-
zione si recitano dal Papa e dai Per la qual cosa Bonifacio Vili,
tre Cardinali legati varie determi- ad istanza dei Cardinali, e del po-
nate preci. V. Porta Santa. polo romano, adunato il sacro Colle-
gio in concistoro a'22 febbraio i3oo,
PRIMO ANNO SANTO, giorno dedicato alla festa della Catte-
dra di s. Pietro in Antiochia, emanò
Fin qui abbiamo presentate ge- la seguente costituzione Extravag.
nerali notizie intorno l'Anno san- Antiquorum de Poenit , et remiss. ,
averlo guduto sud padre nel de- viamo, ed ancora rinnoviamo colla
, ,
nell'autorità de' medesimi suoi apo- Papa presentava in dono a' principi
stoli , secondo il consiglio de' nostri degli apostoli ; ceremonia che pur
fratelli, Cardinali di s. Chiesa, e fu eseguita in quella eli s. Paolo
colla pienezza dell'apostolica potestà nella via ostiense. All'annunzio di
concederemo, e concediamo non questa costituzione, Silvestro, segre-
solamente un pieno e largo, ma tario Pontificio, spedi una circolare,
pienissimo perdono di tutti i pec- in cui fé' note ai fedeli le indul-
cali a quelli, che nel presente an- genze e la pubblicazione della bolla,
no iooo, dalla festa della Nati- invitandoli alla peregrinazione di
vità del N. S. Gesù Cristo prossi- Roma. Si mostrò altresì ogni ve-
ma passata , e ogni cento anni
in nerdì ed ogni festa in s. Pietro per
avvenire, si accostano con riverenza consolazione de' fedeli la Veroni-
alle dette veramente pen-
basiliche ca sudario di Cristo cioè il
del ,
legrini , o forestieri ,
quindici gior- monio oculare, alcuni persino peri-
ni nella stessa maniera. Avrà però vano calpestati.
ognuno più merito, e con più frutto Fra i personaggi più ragguarde-
conseguirà l'indulgenza, con quanta voli si annovera Carlo di Valois, fra-
maggior frequenza e divozione vi- tello di Filippo IV, il Bello, re di
siterà le basiliche. Pertanto non Francia. V'intervenne pure Carlo
sia lecito ad alcuno il violare que- Martello re di Ungheria, e da tutte
sta nostra bolla di confermazione, le parti della cristianità concorse-
approvazione, rinnovazione, conces- ro infinite genti. Sarebbero mancati
sione e costituzione. Dato in Roma i viveri , se la vigilanza del gran
presso s. Pietro li 22 febbraio, an- Pontefice non ci avesse provvedu-
no sesto del nostro Pontificato ». to,procurandone dalle limitrofe con-
Secondo tal bolla, nel soprascritto trade. Carlo compose la pace tra il
giorno 22 febbraio i3oo, nella re suo fratello e Bonifacio VIII,
VOL. II. i4
,
Considerando Noi che nella leg- sue legazioni, a cui conferì este-
ge mosaica, la quale il Signore se facoltà per tuttociò che risguar-
non venne già a sciogliere ma , dava la celebrazione del Giubileo.
a compiere spiritualmente, l'anno Oltre la visita delle basiliche anzi-
» cinquantesimo era stimato Giu- dette, Clemente VI aggiunse anche
bileo di remissione ( questa voce quella di san Giovanni in Laterano.
non è nella Bolla di Bonifacio Vili) Piccatosi quindi a Roma il legato
e di gaudio, e sacro era il numero incominciò a disporre le cose per
de' giorni, ne' quali per legge avve- la quiete pubblica , e pel comodo
niva la remissione ; considerando dei pellegrini. Questi concorsero in
che il numero cinquantesimo singo- sì gran numero, che dal giorno di
larmente si onora nei due Testa- Natale 1
349 »
ia CLU s* a P ri »
^ no
menti cioè nel vecchio per con-
, allaPasqua, se ne trovarono in Ro-
cessione di legge , nel nuovo per ma un milione e due cento mila. E
la missione visibile dello Spirito benché nella state si fosse d' assai
Santo sopra i discepoli, e che a diminuita la calca a motivo dei
questo numero si adattano molti masnadieri, che infestavano le strade,
e grandi misteri delle Divine del caldo e delle scarse raccolte, nul-
Scritture ; considerando inoltre le ladimeno si vedevano ogni giorno
domande del nostro popolo ro- più di duecento mila di essi, fra i
pochi, attesa la brevità dell'uma- donata per quel s. Sudario una cor-
na vita, possono pervenire all'an- nice di cristallo, intarsiata con va-
» no centesimo per consiglio dei
,
rie lastre di argento dorato, nella
> nostri fratelli i Cardinali di s. quale esso fu rinchiuso ed ancor ,
' Chiesa, abbiamo stimato che la oggi si venera , come abbiamo dal
• detta concessione d' indulgenze Cancellieri, De secrelariis, t. II.
. ,
gne vescovo di Porto del sangue , tempio dedicato alla beata Vergine,
regio di Francia, commendato per dal Pontefice s. Liberio romano,
le fatiche sostenute a prò della San- consacrata nel 353, ed insigne per
ta Sede insieme al Cardinal Pietro la sacra culla, ivi esistente, in cui fu
Ciriaco di Limoges , ed ambidue posto dalla santissima Vergine il
no ANN ANN
era stato imposto per l'acquisto delle di compiere, nella vita di Bonifa-
indulgenze, Bonifacio IX gli confer- cio IX toni. IV, dice, che troppo
mò dominio della città di Fer-
il corta distanza era passata dal pre-
rara col tributo annuo di diecimila cedente Giubileo, celebrato nel 1390
scudi, o fiorini d'oro, e di cento sotto il medesimo Bonifacio IX,
cavalieri pagati, pel servizio della il perchè non per altro motivo fu
Chiesa, dentro lo spazio di settanta indotto quel Pontefice a non pub-
miglia, ogni volta che il bisogno lo blicareuna bolla apposita per inti-
richiedesse, secondo il trattato con- marlo nel 1 4oo permettendo ,
sol-
chiuso Marchese e Gregorio
fra il tanto che i fedeli si procurassero in
XI, suo predecessore [V. Rkvaldi , quell' anno la indulgenza.
all'anno 1390). Altri principi reca- In tale occasione mirabil numero
ronsi pel Giubileo a Roma, ed altri di fedeli accorse alla capitale del cat-
mandarono ambasciatori per otte- tolico mondo , specialmente dalla
nere in appresso ne' loro stati la Francia sottrattasi allora all' ob-
medesima indulgenza. bedienza antipapa Benedet-
dell'
ANN A NN 1 1 r
degli elettori era stato deposto dal- sfama con grande pompa a' 16 mag-
l'impero nel i4oo, dopo aver de- gio i4'tfj entrò in Roma ai 28 set-
ii2 A \ ANN
vissuti nel medesimo secolo, i quali IV l'antipapa Felice V, lacermn
nelle loro costituzioni ricordano il crudelmente la Cbiesa. La Germa-
Giubileo di quell' anno. A questi si nia e Ungheria erano vessate dal-
l'
ANN ANN 1 1
della sua festa mossero dalla Ger- principe Alberto d' Austria fratel-
mania e da altri luoghi molti no- lo di Federico III, che nel \^Si
bili, ed immenso numero di popolo; ebbe dallo stesso Papa la corona
per lo che s' indusse Nicolò Y a di- lombardica e quella imperiale.
minuire più d'una volta il numero
delle visite prescritte, avvegnaché sof- SETTIMO ANNO SANTO
focate rimasero molte persone per la
gran calca nelle chiese, ed in altri Celebrato fu quest' Anno santo
luoghi. Sul ponte di s. Angelo una nel i4v5 da Sisto IV. Successore
mula condotta a mano cagionò tan- a Nicolò fu, nel V
i^55, Calisto
to terrore in un momento di folla, III, Borgia, di Valenza, a cui tenne
che ottantasette persone cadute dai dietro, nel 1 4^8, Pio II, Piccolomini,
parapetti del ponte nel Tevere si sanese, ed a questo, nel i464j il Pon-
annegarono, ed altri ancora resta- teficePaolo II, Barbo, veneziano. Con-
rono morti od uccisi. Il Pontefice siderando Paolo II, d'animo gran-
penetrato da siffatto disordine, fé' de, che per la brevità dell'umana
subito atterrare alcune case, che vita, pochi potevano partecipare agli
rendevano angusta la via condu- spirituali frutti ed alle indulgenze
cente al ponte, rifare le sponde del del Giubileo, col tenore della Bolla
medesimo onorò tutti gli estinti
, Ineffabilis Providentia summi Patrìs,
con magnifici uffici funebri, quasi a spedita a 19 aprile i47°j che è la
penitenti che avevano trovata la settima del Bollarlo romano, tomo
morte neh' esercizio della penitenza. I p. 4 7» ordinò che il Giubileo
1
Nella festa poi di Pentecoste, a' 24 dell' anno santo si celebrasse ogni
di maggio, celebratosi colla sua as- venticinque anni, principiando ai pri-
fevWrJ. fcoWW
1
Ccrbwvcm» r
,
!
, ,,
n4 ANN ANN
mi vesperi della vigilia di Natale Sistina, oggi si dice Borgo s. An-
dell'anno precedente, per terminare gelo. Ma avendo il Tevere inonda-
nel medesimo giorno dell'anno se- ta la città , chi voleva visitare la
« dopo aver con altra nostra let- colla moglie (come racconta il Ve-
-> tera approvata l' ordinazione, vo- nuti a pag. 35), e con molti ba-
«. lontà e decreto del medesimo Pao- roni e grandi signori. Nella visita
> lo li, e tuttociò che nelle mede- da esso fatta alle chiese, donò alle
> siine lettere è contenuto, secondo basiliche di s. Pietro, e di s. Pao-
.-> il consiglio de' venerabili nostri lo un pallio d'oro per ciascheduna.
» fratelli, decretiamo ed ordiniamo, Né solo il re di Napoli, ma ancora
.-> che l'anno predetto del Giubileo, Cristiano I, re di Danimarca e di
:> colle medesime indulgenze e re- Norvegia e duca di Alsazia, vi si
.-> missioni plenarie dei peccali, in- condusse colla moglie e magnifico
» cominci dalla vigiiia di Natale, e accompagnamento per soddisfare ad
:> debba continuare (Ino al medesi- un voto, nonché per eccitare principi i
•< ino dì dell'anno prossimo ven- cristiani a collegarsi seco lui contro
» turo ». Sisto IV fu il primo Pa- il formidabile Maometto II impe-
pa che sospese tutte le indulgenze, ratore de' turchi. Accolto da Sisto
santa , e col martello per tre vol- sino ai secondi vesperi dell' Epifa-
te percosse il muro. Ciò fatto, ri- nia, dodici giorni, cioè, più del
tornò alla sedia gestatoria lascian- solito. Per lo stesso motivo furono
do a' muratori proseguire 1' atter- anco diminuite le visite, ed a' ro-
ramento del muro stesso. Compita mani ed ai capitoli si concedette
l'opera, il Pontefice venne a piedi di poter acquistare l' indulgenza con
di nuovo Porta; inginocchiossi
alla una sola visita ,
purché facessero
$ul limitare medesima, ed a
della orazione dinanzi la tomba del prin-
capo scoperto orò per breve spazio, cipe degli apostoli.
tenendo sempre accesa nella mano Riporta il Burcardo [Aela Ccerc-
Ja candela. Entrò Alessandro VI il moniarum), che il Papa a'i3 aprile
primo per la Porta santa accom- andò a cavallo alla visita delle quat-
pagnato dai Cardinali e prelati, ed tro basiliche, accompagnato dal sa-
avanzossi fino all' aitar maggiore, cro Collegio, e da molti prelati,
dove alquanto orò genuflesso e dor principi e gran signori notificando ;
pò essersi alzato, disse Pater no- : con editto che, quanti interveniva-
ster 3 e l'Orazione: Actiones nostras. no in tal giorno alla visita delle
Quindi tornò al trono per assistere chiese, seguendolo, acquistavano sen-
al vespero solenne, e destinò quat- za olirà visita l'indulgenza plenaria.
tro religiosi perchè custodissero di e Di piìi ancora nel dì d'Ognissanti,
notte la basilica di s. Pietro, la quale fuori del consueto, il Papa, dopo
dovea sempre stare aperta. Ad A- la messa celebrata in s. Pietro, die'
lessandro VI si deve principalmente la solenne benedizione, concedendo
la celebrità della pompa con la , la medesima indulgenza a tutti i
sala detta de paramenti, destinò i Car- l' usato volle dare dalla loggia del
dinali per aprire le porte delle tre Vaticano nel eh festivo de' ss. apo-
basiliche cioè, per quella di s. Gio- stoli Pietro e Paolo.
vanni in Laterano, Alessandro Far- Terminato il Giubileo, nella vi-
nese che n'era arciprete, e poscia gilia di Natale recossi il Sommo
fu Papa col nome Paolo III
di ;
Pontefice alla basilica di s. Pietro
per quella di s. Paolo, Antonio del per chiudere Porta santa. La fun-
la
con un martello d'oro, che poi die' al uscì la processione per la Porta san-
CardinalPucci penitenziere maggiore. ta. Nel portico il Papa benedì le pie-
"Si posero quindi alla custodia della tre, mattoni e la calcina preparata
i
asperse coli' acqua benedetta quelle mila storia dei Giubilei pag. 36 1,
materie e le incensò; poi ripresa la sono di sentimento, die Paolo HI
mitra, e cintosi un candido grembia- non abbia pubblicala la costituzio-
le, ricevette dal Cardinal Pucci peni- ne per l'Anno santo 1 55o: ma Pau-
tenziere, il cucchiaio d'argento, con liano, allora vivente, nel libro De
cui prese tre volte della calcina pre- J/ibilcvo , e monsignor Febei nel
sentatagli in nobile schifo da un mae- suo De Origine .... Anni Jubi-
stro di cerimonie, e tre volle la distese Icei, con molti altri, sostengono il
sulla soglia della Porta santa, ponen- contrario. La loro opinione viene
dovi dentro varie medaglie d argen- corroborata dalle memorie che ab-
to e d' oro, e sopra di esse la pri- biamo delle provvidenze prese da
ma pietra quadrata e ben pulita, Paolo III, affinchè in Roma pel con-
dicendo con voce bassa : In fide, et corso de' forestieri non mancasse
vìrtule Jesu divisti etc. Allora il l'abbondanza, e dalla domanda, che
Cardinale penitenziere, aiutato dai fece il Papa a Carlo come re di V
penitenzieri minori, vi pose dell'al- Sicilia, delle dieci mila saline di
tra calce ed altri mattoni, finché frumento, che dovea somministrar
abaio il muro, venne compito con quel regno senza pagamento, per
sollecitudine da' muratori, mentre si antico trattato.
cantava da' musici L'inno Ccelestis Giulio III, eletto a' 7 febbra-
nrbs Jerusabrn eie. Terminato l'in- io 1 55o, rivolse le sue premu-
no, il Pontefice, lavatesi le mani, pro- re alla celebrazione del Giubileo, e-
seguì col versetto Salvimi foe po- manando a' 24 febbraio la bolla
pi/ lum
timm etc, e recitata l'Orazione Si Pastor ed approvando
oviurn,
Deus, qui in omni loco dominatio- ciò che da Bonifacio Vili fino a
nis etc, ascese sulla loggia della Paolo III era stato decretato intor-
basilica, e die' la benedizione in for- no ai Giubilei. Concesse le Indul-
ma di Giubileo. genze solite, ma sospese le plena-
rie, meno quelle delle basiliche di
DECIMO -ANNO SANTO. Pioma e delle altre chiese di quel-
la città, e meno eziandio le indul-
Celebralo fu quest'Anno santo nel genze concedute alla compagnia di
i55o da Giulio 111. Morto Cle- Gesù. Veggasi Orlandini, Historia
mente VII, nel i534, ed innalzato Società tis Jesu libro X; Giampie-
al triregno il Cardinale Alessandro tro MaiTei, Vita di s. Ignazio Lojo-
Farnese, romano, che s'impose il la, libro II, cap. 29, e Spondano
nome di Paolo III, all'avvicinarsi all'anno i5.ìo. Sospese inoltre la
delia celebrazione del decimo Anno facoltà di commutare i voti e di
santo, nel giovedì santo del i549., ne deputare confessori con podestà di
avea già egli fatta la solenne pro- assolvere ne' casi riservati, e dichia-
mulgazione per l' anno seguente. rò che il Giubileo erasi già comin-
Ma sopraffatto dalla morte, a' io cialo sin dalla vigilia del s. Natale
i pellegrini giacenti sulle pubbliche avea fatti i voti religiosi nella com-
vie, confortarli con ogni maniera pagnia di Gesù, e nel i565 ne
di cristiana sollecitudine, e ristorarli divenne terzo generale. L' eroiche di
con la lavanda dei piedi, con vitto ed lui virtù determinarono Urbano VIII
alloggiamento. Quest'opera insigne, a dichiararlo beato, e Clemente X
òhe può dirsi il miracolo della cri- ad ascriverlo all'albo de' santi. Ac-
stiana ospitalità , si volse in seguito corsero inoltre a Roma Michelan-
a continuamente anche i
ricevere gelo Buonarotti, Giorgio Vasarij ar-
convalescenti, che escono dagli spe- chitetto, pittore e biografo egre-
dali di Roma, oltre i pellegrini, che gio, nonché sant' Ignazio Lojola
si recano per visitare i luoghi santi fondatore della compagnia di Gesù,
di quella città. (V. Olimpio Ricci canonizzato da Gregorio XV nel
nel libro De' Giubilei Universali 1622. Spirato l'Anno santo, Giu-
capo XXXVIII, e Decreti, ovvero lio III chiuse la Porta santa nel dì
Costituzioni della compagnia e fra- dell'Epifania dopo i vesperi, poiché
ternità della Ss. Trinità de' Pelle- se n'era protratta, a cagione della
grini, Roma i554, e l'articolo Ar- sede vacante , anche 1' apertura.
J
ciconfraternita de Pellegrini in Ro- Quest' Anno santo fu decorato da
ma). Oltre a ciò, volendo Giulio III, due solenni funzioni, cioè della coro-
che gli esteri venissero comodamen- nazione e del possesso del Pontefice ,
te alloggiati, deputò alcune pie per- che fu preso a' 24 g' u g no nella ba-
sone a visitare i luoghi destinati ad silica laleranense, con nobile caval-
accoglierli, perchè provvedessero ad cata, entrando in essa per la Porla
ogni bisogno. Di più fece acquisto santa.
di grano e vettovaglie , anche da
lontane parti , affinchè non man- tTNDECIMO ANNO SANTO.
casse il vitto ad alcuno. A' Cardinali,
legati e governatori delle provin- Celebrato fu quest' Anno santo
cie ordinò d' invigilare sulla sicu- nel i5j5 da Gregorio XIII. Pas-
rezza delle strade. Tutto questo sato agli eterni riposi Giulio III ,
A i\ R ANN i2
ciano, morto dopo ventidue gior- corte Papale, al suono delle trombe
ni di Pontificato. Ai 2 3 maggio allo strepito de' tamburi, ed allo sparo
i5j>, gli successe Paolo IV, Ca- delle artiglierie. Gregorio XIII, de-
raffa, napoletano, indi Pio IV, Me- putati in pari tempo legati ad
i
dici, milanese , eletto ai 26 di- aprire Porte sante delle altre ba-
le
Roma, diede magnifico alloggiamen- pre numerosi a quell' ospizio per la-
to, e li ricolmò di doni e di favori. vare i piedi alla moltitudine, ed eser-
Oltre ai mentovati principi il , citare verso di essa gli atti della
celebre Torquato Tasso ed il san- carità. L' esempio di tanto spirito
to arcivescovo Carlo Borromeo reca- religioso smosse persino la durezza
ronsi in Roma. Mirabili sono gli esem- di molti eretici, i quali volentieri
pi di edificazione dati da quest' ulti- abiurarono i loro errori e fecero
mo in quell' incontro. Egli visitava ritorno al sen della madre la Chie-
le chiese a piedi nudi, dispensava co- sa. Le confraternite di Roma ne
piose limosine, lavava i piedi ai pelle- ricevettero da più di trecento altre
somministrava loro il cibo al-
grini, e venute da varii luoghi , ad alcune
la mensa. Gregorio XI li rimase da delle quali precedevano i proprii ve-
tanta virtù cosi penetrato, che gli scovi e magistrati.Ninna per altro su-
accordò di poter celebrare, nel 1576, però in numero ed in divozione quel-
il Giubileo anche nella sua diocesi. la di Spoleto, che mandò quattordici
Edificarono eziandio il popolo col- mila persone, intanto che Velletri
le opere e colla voce , S. Felice da ne inviava non meno di sette mila.
Cantalicio, cappuccino, e s. Filip- Con processioni simboliche ognuna
po Neri. Recaronsi inoltre al Giu- destava 1' universale ammirazione. I
si condusse alla visita delle basili- della Chiesa; quinci una compagnia
che, e più volte, benché ottuagenario, raffigurava per la processione, per le
vestito di lana, genuflesso, saliva la vesti e pel portamento , i penitenti di
Scala santa efficacissimo esempio che
: Ninivc; quindi un'altra i profeti: e se
non lasciò di essere imitato da buon questa mostrava gli apostoli, quella ac-
numero di Cardinali , vescovi e cennava agli evangelisti, ed ai santi
prelati, i quali seguiti veniano anche dottori della Chiesa aventi nel mc/zo
dalle famiglie loro. Stimasi che i pel- un carro trionfale. Tutto compivasi
legrini presenti al Giubileo di Roma con tal ordine e con tanto decoro, da
in tutto il corso dell' anno, giugnes- lasciare per molto tempo in Roma
sero a cento mila. Questi venivano argomento di edificante discorso. La
soccorsi dai Cardinali e dalle con- compagnia della morte, e molti al-
fraternite, principalmente da quella tri cittadini di Pisa, insieme co' lo-
della Ss. Trinità, la quale, ingran- ro magistrali, vestiti di grossi e du-
dita dallo stesso Gregorio XIII, si ri sacchi, a piedi nudi vennero a
sa aver da' 25 dicembre 1T74 si- Roma ,
per ottenere l' assoluzione
no a' 22 maggio i5r5, gommini- della scomunica inflitta a quella eit-
, ,
ANN AW 123
tà da Gregorio IX, nel 1227, nel- 1 regnò soli
!i<- tredici giorni, indi
l'epoca cioè delle tremende fazioni a 5 dicembre kTqo, elevato alla
de' guelfi e de' ghibellini ,
per aver cattedra di s. Pietro Gregorio XIV,
seguite quella città le parti dell' im- Sfondratì, di Milano, vi sedette dieci
peralo!' Federico II contro la Santa mesi, subentrando, a'29 ottobre 1 5q 1
Morendo questo, a'2 7 agosto 1590, ordini soliti a succedere per la cal-
dopo dieciotto giorni fu eletto ca del popolo, specialmente nell aper-
* rbano VII , Castagna , romano ,
tura delle Porte sante. Instituì per
124 ANN ANN
l'ottimo regolamento dell'Anno san- dello stato Pontificio e dai limitrofi
Più volte visitò gli ospizii, lavava cuni ebbero a risentire gravi dan-
ipiedi ai pellegrini, e li serviva umil- ni da quella stagione. Ai 19 set-
mente a tavola. Distribuì loro più tembre altra compagnia venne da s.
di trecento mila scudi in limosine. Ginnesio della Marca, camminando i
Oltracciò per tutto 1' anno ten- confratelli col capo asperso di ce-
riana del Vaticano fece stare sem- to, cioè L'ubbidienza di Abramo, la
propria mensa, in onore de' apo- ss. de' santi evangelisti, de' martiri, dei
stoli. Che non può un esempio lu- dottori della Chiesa ec.
minoso ! Il sacro Collegio e tutti i Il giorno primo di ottobre la
prelati si fecero un dovere d' imi- compagnia del suffragio di Roma,
tare il Pontefice, che proscrisse quan- composta di più di venticinque mila
to poteva far trapelare il lusso tra individui d'ambo i sessi, s'avviò
le domestiche pareti , e svestite le alla visita delle quattro basiliche.
Parma Ranuzio Farnese , il duca Castel s. Angelo, non v'era spazio che
di Baviera , nascosto sotto l' abito non fosse pieno di popolo. Ma il male
di comune pellegrino , il duca di non gli permise di chiudere la Porta
Bar, il conte di Lemos, viceré di santa nella vigilia del s. Natale, e
Napoli colla consorte Arcurt am- , gli fé' trasferire la solennità ai i3
basciatore di Enrico IV re di Fran- di gennaro neh' ottava d' Epifania ,
Dietrichstein tedesco , de' conti di quale ci riporta anche, che nel mez-
Moravia , vescovo di Olmiitz , ve- zo della Porta santa furono collo-
stito di sacco , uomo di candidi cate tre pietre, su cui il Papa pose
costumi e teneramente amato da s. una con alcune medaglie
cassetta
Filippo Neri. Dalla Germania venne d'oro e di argento, nelle quali
inoltre il Cardinal Andrea d'Austria, era impressa da un lato la sua ef-
nipote dell' imperatore Massimilia- figie, e dall'altra l'iscrizione: Abso-
no II , governo delle
toltosi dal luto Anno Jubilcei 1601. Terminata
Fiandre, e segretamente recatosi a la cerimonia, il Papa
die' la bene-
Roma sotto 1' abito di pellegrino. dizione con 1' indulgenza del Giu-
Scoperto nondimeno da Clemente bileo. La medesima cerimonia della
Vili, fu fatto condurre al palazzo chiusura e benedizione fecero an-
apostolico vaticano dove il pio
, che i tre Cardinali legati alle altre
Cardinale poco dopo terminò la tre basiliche.
i 26 ANN ANN
e sulla pratica degli esercizii di pie-
UE01M0TERZ0 A5MO SANTO. tà, e nominò i legali a lalerc per
aprire le altre tre Porte sante, cioè
Celebrato fu quest' Anno san- il Cardinale del Monte , decano del
to i6i5 da Urbano "V 111.
nel sacro Collegio, per l' ostiense Leni ,
Egli nel 1624, a'20, aprile, emanò particolare menzione Ladislao prin-
la bolla Ornnes gentes plaudite cipe polacco che nella notte di
,
mediante pubblico editto, invitasse pei timori della peste, concesse le me-
i religiosi apostati raminghi a rien- desime indulgenze dell'Anno santo
trare in quel tempo di grazia nelle a quelli, che in essa chiesa avessero
case dell' Ordine loro. adempito quanto nelia bolla avea
Sospese le indulgenze e le fa- ordinato.
coltà a' confessori di assolvere dai casi Nel dì 7 febbraio , Urbano Vili ,
pronunziò un' allocuzione a' Cardi- gran lunga a (picllo de' preci 'denti
nali sull'apertura delle l'orto sante, Giubilei.
,
ANN ANN i 27
Urbano Vili, ad esempio di Cle- Porta santa vaticana da Urbano \ 1 1 !
mente Vili, avea preparato un al- nella vigilia ili Natale, secondo le
ANN \ NN i 2
9
donde, oltre miglioramento dei il
DECIMO QUINTO AX.VO SANTO.
costumi , nacquero conversioni di
eretici ed infetidì. Fra i Cardinali Celebrato fu quest' Anno san-
si distinse Marcello Lantc deca- to nel i()j5 da Clemente X, Al-
no ,
per istraordinarii tratti di pie- tieri,romano. Nel (ì > j a successo-
i
tà e penitenza ,
poiché in vesti ab- re d' Innocenzo X fu eletto Ales-
biette , a piedi nudi vecchio di
, sandro VII, Chigi, sanese, iudi nel
novantanni, quindici volte lece il 1667, ascese alla veneranda catte-
santo pellegrinaggio, e lagriman- dra di s. Pietro Clemente ÌX., Ro-
do salì più volte ginocchioni la Pistoia, ed a' 20, aprile
spigliosi, di
Scala santa. Egual' edificazione por- 1670, divenne supremo gerarca Cle-
sero i cleri delle patriarcali basi- mente X. Seguendo egli il costume
liche, a' quali conceduto poter fu de' suoi predecessori, a' 1 6 aprile
acquistare l' indulgenza con una so- 1G74, pubblicò la bolla Apostoli-
la visita. Fra predicatori, che ban- i ca? vocis oraculum, annunziando il
Giubileo, Clemente X chiuse la Por- sacri limitii de' bb. apostoli, dichiarò,
ta santa , e i medesimi Cardinali, che sebbene i suoi predecessori aves-
che avevano apertele altre, pure sero ristretta la celebrazioue del
le chiusero, eccetto quella di s. Ma- Giubileo entro uno spazio più an-
ria Maggiore, secondo lo Stronchi, gusto d'anni, affinchè un maggior
che dice aver fatta la funzione il numero persone potesse giugnere
di
Cardinal Luigi Emmannele Fernan- a celebrarlo, pure V Anno Centesimo
da Portoearrero ; ma il Novaes era da pregiarsi più di qualun-
toni. X, pag. 186, e il Cardella que altro Giubileo, per l'eccellen-
toni. VII, p. 188, affermano che il za dell' antichità, per la rappresen-
summentovato Cardinal Rospigliosi, tazione della primiera sua origi-
arciprete della Liberiana, apri e ne, e per essere dell'umana vita il
chiuse la Porta santa di questa ba- più lungo termine che si percorra.
silica nel 1670. Ma il Pontefice per la sua vec-
chia età e per le sofferenze non
DECIMO SESTO ANNO SANTO. potè nella vigilia di Natale aprire
la Porta santa, come desiderava ;
Aperto fu quest' Anno santo nel delegò quindi in sua vece per la
1699 °^ a Innocenzo Xll, e chiuso basilica vaticana il Cardinal Eraraa-
nel 1 700 da Clemente XI Cor- . nuele Teodosio de la Tour di Bu-
rendo l'anno 1676, passato a mi- glione, vescovo suburbicario di Por-
glior vita Clemente X, restò elet- to , come sotto decano del sacro
to Innocenzo XI , Odescalclù , di Collegio, essendo ammalato il decano
Como ; indi nel 1 689, gli successe Cibo, nominò i Cardinali per le al-
Alessandro Vili, Ottobonì , vene- tre, cioè per s. Paolo, Bandino Pan-
ziano, e nel 169 divenne Papa 1 , ciatici; per s. Giovanni e s. Maria
Innocenzo XII, Pigliatela, napole- Maggiore, i rispettivi Cardinali arci-
tano. Approssimandosi la celebra- preti Benedetto Pamfilii e Jacopo
zione del XVI Giubileo ordinario Antonio Morigia.
Innocenzo XII, a' 18 maggio 1699, All'apertura della Porta santa vati-
avea sottoscritta la bolla Regi stv- cana fu presente Maria Casimira, re-
culo rum, che nel portico di s. Pie- gina vedova del gran Giovanni III
tro colle solite cerimonie, il di 28 Sobiescki re di Polonia , la quale
dello stesso mese, giorno dell' Ascen- si distinse in seguito per la sua di-
,
dinali, de' prelati, e de' principi ro- ottantacinque anni, e fu sepolto nel
mani supplì alla mancanza del Ponte- Vaticano. Per qualche tempo furo-
fice. Nel sabbato ire Albis Innocen- no i sacri elettori discordi nel dar ad
pa, sulla quale, nel 260, nell'ot- s. Angelo vi fossero sempre alcune
tava persecuzione della Chiesa, gli barche! le, per dar soccorso a qua-
era slato troncalo Quel- il capo. lunque per avventura cadesse nel Te-
la sedia venne dal gran duca donata vere. Clemente XI, nel principio tli
alla cattedrale dì Pisa, perchè in dicembre, visitò le (piatirò basiliche,
quella città esistei! convento dell Or- accompagnato dai Cardinali l!ai-
dine equestre di s. Stefano. Anche bcimi ed Orsini, che poi fu Bene
Farnese duca di l'arnia e Piacenza dello Xlll, e concesse 1' inilulgcn
ANN ANN 10J
za a tutti quelli che lo seguirono. e ile. Altrettanto fecero i tre Cardi-
Betta terza domenica dell'Avvento nali legati nel chiudere le Porte sante
comparti solennemente la Papale be- delle altre basiliche. Dipoi Clemen-
nedizione, e poscia la ripetè ogni te XJ , ad imitazione de' suoi pre-
mercoledì e venerdì alle ore dieci- decessori, a'a5 febbraio 1701, estese
etto. Molte conversioni accaddero il Giubileo a tulio il mondo catto-
nel decorso dell' anno. lico, mediante la costituzione In
Giunta la quarta domenica del- sapremo militantìs Ecclesìce3 che si
tefice si recò allo spedale della ss. pior et doniinus no s ter Jesus Chri-
Trinila, lavò i piedi a dodici pelle- slus , che riportasi nel tom. XI
grini , accompagnato da ventidue parte II, pag. 320 del Bollano ro-
Cardinali, benedì le mense, ammi- mano. Notificata a' Cardinali nel
nistrò ad alcuni le vivande, e nel concistoro de' 26 giugno , venne
partire lasciò al pio luogo tremila quindi divulgata nel portico della
quattrocento scudi della Camera a- basilica vaticana dal prelato abbre-
postolica, e mille ne diede del pro- viatole di curia alla presenza del
prio. In quest'anno avea ricevuto quel- Pontefice , del vice-camerlengo go-
l' ospizio quarantottomila oltocento vernatore di Roma, del presiden-
settautasei convalescenti duecento
, te, de' chierici, e degli uflìziali della
tro. Colà il Papa discese dalla sedia solito, tutte le indulgenze durante
gestatoria ed ascese il trono, posto 1' Anno santo ; ma poi, a' 2 marzo
in vicinanza della Porta santa, ove 1725, mediante la costituzione De-
erano i pp. gesuiti, allora peniten- cet Romanum Pontìficetn ,
pag.
zieri vaticani, co' cerei accesi. Preso il 376 del toni. XI del Bollarlo, di-
martello di argento, il Pontefice, col chiarò che non restavano sospese le
solito rito percosse il muro dov'e- indulgenze degli altari privilegiati
ra la croce. Aperta la Porta santa per i defunti ,
quelle in artictt/o
cominciarono gli spari dell'artiglieria morlis, quelle de' legali a lettere, dei
di castel s. Angelo, ed il festevole suo- nunzi e de' vescovi ne' loro ponti-
no de' sacri Benedetto XI 11
bronzi. ficali e benedizioni, quelle degl'in-
entrò per quella Porta colla croce in quisitori della fede, quelle concessr
asta nella destra , e col cereo ac- da Innocenzo XI od Innocenzo VII
A KM Ai\N i35
a chi accompagna il .santissimo Erano fra questi trecento settanta
Viatico, né quelle concesse alla re- schiavi di varie nazioni , riscattati
cita dell' Ave Maria nelle tre di- a Tunisi dai padri della Mercede
verse ore del giorno. Finalmente, collo sborso di scudi novantamila
ai 28 aprile, in forza della bolla centoventidue; spettacolo il più te-
Salvatori* 3 loco citato, pag. 3o, rT ,
nero, che da mollo tempo non si era
dichiarò inoltre che non erano sospese veduto in Roma. Benedetto XIII
le indulgenze applicate ai defunti per donò a ciascuno una medaglia col-
modo di Benedetto X J II
suffragio. 1' indulgenza
plenaria in Ai liculo
in quest'anno comparti la Pontificai mortis, molli Agnus Dei, duecento
benedizione colla indulgenza del Giu- scudi da dividersi fra più poveri; i
bileo nel giorno dell'Epifania, in cui inolile li trattenne a sue spese per
solennemente celebrò la messa al- altri tre giorni nell' ospizio della
l' altare Papale di s. Pietro. Dipoi, mentovata arciconfratcrnita. Molte
a' 7 marzo, festa di s. Tommaso compagnie vennero eziandio dalle più
d'Aquino, si recò a celebrar messa lontane parti dell' Italia, e se ne
mezzo fiorino al giorno, dal principio tre basiliche. Nel decorso di questo
di quaresima,aflìnchè sotto la custodia Anno santo il Papa die' splendi-
di alcuni religiosi si recassero all'ac- di esempi della sua vivissima ca-
quisto del Giubileo. Coli' avanzare rità. Predicava, conferiva la cresi-
sta circostanza . Tra gli altri si tre solite basiliche. Volle il Ponte-
annoverano Medici di Oltaiano ,
fice eh' essi partissero , non uni-
Orsini duca di Gravina nipote del ti secondo l'usato
, dal Vaticano ,
il quale per ordine del Papa, a' s3 eletto Pontefice Benedetto XIV ,
ANN ANN i3 7
me HI del suo Bollano, fu spedita do però neh' intero loro vigore quel-
nunzi per presentarla a' ri-
tutti i
le accordate da Benedetto XI II per
spettivi sovrani
ove risiedevano
, l'Angelus Domini, quelle di sette
Vuoisi che la Francia facesse allo- anni e sette quarantene concedute
ra difficoltà di ricevere una bol-
tal a coloro che visitano il Sacra-
Ss.
la, per non essere distintamente sta- mento esposto per quaranta ore ;
to nominato in essa il re cristia- quelle, che i due Innocenzi XI e XII
nissimo Luigi XV, come lo era concessero a chi accompagna il santo
l'imperatore. Inviò la medesima Viatico ; quelle della benedizione epi-
pure a' patriarchi, arcivescovi e ve- scopale; tutte quelle che si lucrano
scovi con una lettera circolare, A- in suffragio de'morti, nonché in ar-
postolica, ad essi diretta, data a' i ticulo mortis, secondo la sua stessa
giugno 17 49, che trattava sull'ar- concessione, e quelle finalmente dei
gomento del Giubileo e sulle dis- missionarii ne' luoghi, ove esercitano
posizioni per ben acquistarlo. Con le missioni. Con altra bolla de' 2G
apposito breve, dopo avere esortato novembre, Convocatisi presso il cita-
i fedeli a pregare Dio per la con- to Bollano, prescrisse a'penitenzieri,
cordia fra principi, esortò questi a
i
ed altri confessori deputati diverse
conservare la pace, ed a facilitare dichiarazioni ed utili avvisi nel loro
a' loro sudditi il viaggio per Roma. ministero. Di più ancora, con nuova
Fino dai 19 febbraro, colla costi- bolla de' 3 dicembre Inter prcele-
tuzione Annus qui mine, tona. XVIII ritos , tomo III del suo Bollano,
del Bollano magno, Benedetto XIV chiaramente spiegò le controversie
avea inculcato a' vescovi dello stato in altri tempi eccitate sulle opere
ecclesiastico il culto, e la politezza ingiunte per conseguire il Giubileo,
delle chiese; coli' eloquente allocu- sulle facoltà ad esso accordate e
zione Annua tomo III, pag.
Jubilcei, sull'uso suo salutare.
121 del suo Bollano, animò poi i Ordinò poscia ed catechismi ,
le loro chiese, dandone egli stesso quella della Minerva , come pure
l'esempio Provide ancora per le
.
nelle piazze Navona e di s. Maria
differenze, che potessero nascere fra i in Trastevere volle che fosse tenuta
romani ed i forestieri. A tal uopo una straordinaria missione diretta
deputò monsignor Molinari per giu- dal p.Leonardo da Porto Mauri-
dice in ultima istanza, e stabili col zio poi beatificato da Pio VI), la
(
moto proprio Essendosi sommamen- quale venne replicata in tre diversi
te de' 28 novembre
749> uria Con- 1 tempi ,
per quindici giorni, colf in-
gregazione di Cardinali per decide- tervallo d'otto dì fra l'una e l'altra.
re le sentenze criminali riguardanti Più volte assistette Benedetto XIV
gli uni e gli altri. colla prelaturaa quelle missioni, e nel-
Affine di eccitare i fedeli a mag- lo stesso tempo a suggerimento del
,
vol. n. 18
,, ,,
putò i Cardinali legati per l'aper- maggio si recassero alla visita delle
tura delle Porte sante delle altre quattro basiliche, li Pontefice stes-
tre basiliche; per s. Giovanni nominò so ,
quantunque avanzato in età,
Neri Corsini, per s. Maria Maggiore die' principio alle visite. Egli le fece
domenica dell' Avvento , per la se- nati per ogni estrazione del lotto,
conda volta fece, come dicemmo fintantoché avesse essa estinti i de-
pubblicare la bolla dell'Anno santo. biti; le permise ancora, che senza
Giunse finalmente la vigilia del alcun interesse potesse estrarre dal
s. Natale, e Benedetto XIV, accom- monte di Pietà quarantamila scu-
pagnato da trenta Cardinali, alla vi- di, affine di potere nel restante dell'an-
sta d'immenso popolo, che da tutte le no adempiere all'istituto suo di al-
parti era concorso, premessa la pro- bergare i pellegrini. Infatti cento
cessione fino ali obelisco della piazza novantaquattromila ottocento furo-
vaticana, fece la solenne apertura no da essa albergati , per tre gior-
della Porta santa nella basilica dei ni quelli eh' erano più vicini e ,
principi degli apostoli. Appena fu en- per quattro i più lontani cosicché ,
zio della Ss. Trinità, che più volle al palazzo, che avea preparato affine
se n' ebbero a numerare quattro di alloggiare per dieci giorni, ve-
mila per giorno. Per approssima- scovi prelati , sacerdoti e chierici
,
ANN ANN i3 9
testa di mille trecento suoi religiosi, tenuta della Ss. Trinità fuori della
si recò, accompagnato da numeroso porta t laminia, venne condotto al
popolo, alla visita delle basiliche. suo ospizio, dove quattro Cardinali,
Il Papa avea accordato per quella sola molti prelati e nobili romani presta-
visita l'indulgenza del Giubileo, in- rono cortese servigio alla divota comi-
dulto in queir anno esteso anco tiva. Nei seguenti giorni, si condusse in
ai curati della città. In compagnia un compagnia, a visitare le
colla sua
de' minori francescani, alla visita di basiliche portando una corda al col-
s. Pietro, era anche il b. Leonar- lo, a cui era appeso il Crocifisso; il
do, che ognun già fin d'allora vene- che pure avea praticato nell' entra-
rava qual santo. Il popolo talmente si re in Roma.
affollò per vederlo, che sarebbe stato Fra le compagnie poi, che da tutta
soffocato, se un militare vigorosamen- l'Italia e dalla Germania si reca-
te non l'avesse tolto al pericolo con- rono a Roma merita speciale ri-
,
re fra otto mesi a' loro abbandonati battesimo, amministrato loro in va-
istituti, e poscia, recatosi a' 27 mag- rie chiese, ed a sei di essi dalla pro-
gio a caste! Gandolfo , vi celebrò pria mano di Benedetto XIV.
diverse funzioni, e ritornò in Roma Giunta la vigilia di Natale, passò
a' 26 giugno. il Pontefice alla basilica vaticana.
Fra i pellegrini di alto lignaggio e diede compimento al Giubileo
in quell'anno intervenuti a Roma, chiudendo la Porla santa e poi ,
entrò nel mese di aprile in Roma, dro VI, e degli altri suoi predecessori
al suono delle campane
ed allo colla bolla Benedictus Deus, emanata
sparo de' mortari , da pel-
in abito a' 25 dicembre 17^0, estese a tutto
lebrato, nel 1775, da Pio VI. Do- primento della Porta Santa. Pio VI
pò la morte di Benedetto XIV quindi, colle solite cerimonie e pio-
fu eletto Clemente XIII, Rezzoni- cessioni, a' 16 febbraio, si condusse
co, veneziano, il quale, nel 1769, al portico vaticano, e ne aprì la
fu succeduto Clemente XIV,
da Porta. Per le altre basiliche de-
Ganganelli , già dell'Ordine dei putò i Cardinali Albani decano del
conventuali e della diocesi di Ur-
, sacro Collegio per san Paolo, Ma-
bania. Giunto l'anno 1774, Clemen- refoschi per Giovanni in La-
san
te XIV, coll'autorità della bolla Sa* terano , e Colonna per s. Maria
lulis nostrce, che avea già emanata Maggiore, ambedue arcipreti di es-
sin dai 3 aprile 1774 e pubblica- se. Il Papa per agevolare ai fedeli
ta nella festa dell'Ascensione , ca- l'acquisto del Giubileo, sino dal pre-
duta a' Giù-
\i maggio, notificò il cedente giorno 1% febbraio avea pnb-
bileo che giusta il consueto si do- blicato tre bolle. Nella prima ani-
vea celebrare nel seguente anno, pliava la facoltà ai confessori di
Ad esempio de' suoi predecessori non dispensare i fedeli dal numero del-
cessò d'inculcar vivamente la de- le visite delle quattro basiliche;
cenza e l'ornamento delle chiese; nella seconda di commutare in al-
ma soprattutto, standogli a cuore la tre opere pie le visite che dalle
riforma de' costumi , ordinò che monache oblate, terziarie ed altre
in quattro diverse piazze, dal gior- donne viventi in monisteri e con-
no 3i luglio fino ai i5 agosto, si servatorii, dagli anacoreti, eremiti,
facessero le missioni, alle quali più infermi, prigioni, ed altri impediti
volte si recò egli stesso. Ma in bre- non si potessero eseguire. Nella tei -
col quale erano discesi dalla sca- claustrali lucrassero della indulgen-
la regia al portico vaticano . In- za, vennero richiamati gli apostati
tanto i cursori ,
preceduti da quat- con un' altra Pasloris celernce. La
tro tamburi ed altrettante trom- mattina de' 19 dicembre, quarta do-
be, si recarono a pubblicare l'an- menica dell' Avvento, prima che il
zidetta bolla alle basiliche di s. Pao- Papa assistesse alla cappella Ponti-
lo (benché incendiata nel 1823), di fìcia Sistina, i due ultimi uditori
s. Giovanni in Laterano, e di s. Ma- di Rota, monsignori Muzzarelli e
i
solenne messa a cui avea assistito, del Giubileo, s' inginocchiarono a pie-
ascese in sedia gestatoria , e prece- di del Pontefice, ed, ottenuto il per-
duto dal sacro Collegio, dalla pre- messo di pubblicarla per la seconda
latura e dagli altri personaggi che volta, s' incamminarono al portico
hanno luogo in cappella, si condus- della Vaticana, dove, saliti sui pul-
se sulla loggia del prospetto della Va- piti , uno di essi la lesse in ita-
ticana, donde compartì all'affollato liano, l'altro in latino. I cursori
popolo la solenne Pontificia benedi- Pontificii ,
preceduti da quattro
zione. trombetti a cavallo ed altrettanti
Con bolla dei 3 r mastio fissò tamburi, si diressero alle altre ba-
•
1 •
li principesse sue figlie Maria An- , ammise al bacio del piede e die'ad
na Carolina Pia, ora regnante im- ognuno una corona con medaglia
peratrice d'Austria, e Maria Cristi- d'argento, un Agnus Dei benedet-
na poi regina di Napoli; l'infante to, ed un'altra medaglia d'argento
di Spagna don Carlo Lodovico du- appositamente coniala. Nella sera
ca di Lucca, con la real sua con- del venerdì santo, il Papa recossi
sorte Maria Teresa, i quali tutti assi- all' ospizio della Ss. Trinità , dove
sterono poscia anche alla chiusura. 11 lavò, e baciò i piedi ai pellegrini
Pontefice regalò alla regina Madre benedì loro la mensa , somministrò
la Rosa d'oro da lui benedetta. loro le vivande, volle anche ono-
Leone XII, oltre tanti altri esem- rare il registro dell'arciconfraternita
pi di somma carità, che sarebbe trop- collo scrivere di propria mano il
po lungo annoverare, si recò a' 7 feb- suo nome con queste parole: Ve-
braio allo spedale de' Benfratelli, vi- nerdì Santo primo aprile 182.5, Leo
sitò tutti gli infermi e lasciò loro PP. XII. Il Papa volle altresì fare
generoso sovvenimento. A' 1 5 dello processionalmente a piedi la visita
stesso mese, giorno precedente alle alle quattro basiliche nel dì della
ceneri , visitò le basiliche di s. Pie- domenica in Albis , come descrive
tro, di Maria in Trastevere, di
s. anche il numero 29 del Diario di
s. Giovanni donde s' incamminò a
, Roma, invitò i Cardinali a segui-
piedi verso la Scala santa, sulla quale re il suo esempio, significando che
salì genuflesso, entrò nella cappella una sola visita sarebbe bastata a
denominata Sancta Sanctorum, e si procacciarsi le indulgenze del santo
trasferì quindi alla basilica libe- Giubileo ; indulto che pur venne e-
riana. Nel giorno 26 marzo Leone steso a tutta la sua famiglia, inclu-
XII, preceduto da tutta la sua cor- sivamente agli artisti de' Pontificii
te , andò a celebrare la messa al- palazzi, non che a tutti i pellegrini.
l' altare della Pietà nella basili- Neil' ordine della processione pre-
ca vaticana, e distribuì l'Eucaristia cedevano due drappelli di dragoni,
alla sua famiglia nobile, ed a set- tutti i famigliari, 1 giovani artisti ed
tantadue pellegrini; dopo di che fi** i palafrenieri del Papa, i padroni
,
giorni. Dipoi, con notificazione dei riferisce ancora, che tal presiden-
22 dicembre, per dare a' fedeli mag- te, unito ai conservatori del popo-
gior comodo di profittare del Giu- lo romano, fissava ogni anno, e sta-
bileo, ne prorogò il tempo fino al- biliva l'inalterabile prezzo delle vet-
l' ultimo dello stesso dicembre. tovaglie a seconda della legge anno-
naria. D. de extraordinar. cri/ni n.
Finalmente, col disposto della
bolla Exultabat Spiritus, emanata Ambedue le dette magistrature a-
a' 2 3 dicembre 182.5, promulgò vevano un esteso ministero a loro
l'Anno santo a tutto il mondo cat- disposizione, oltre di che ritenevano
tolico. La bolla venne segviita dal- l'autorità di condannare i contrav-
la enciclica diretta ai patriarchi , ar- ventori alle leggi a pene pecuniarie,
corpo secondo la ruta
civescovi e vescovi, data nel mede- ed afflittive di
de della prima invasione francese, zione coercitiva, che l'era stata tolta
avendo proclamata la libertà del com- col mota proprio de' 6 luglio 8 6 il
1 1 ,
mercio, dovette dare una nuova for- regnante Gregorio XVI accordò alla
ma alla legislazione stili' Annona e medesima tale facoltà, affinchè que-
Grascia. Col modi proprio didatti sta magistratura potesse con effica-
de' i settembre 1800 istituì una de- cia esercitare le sue attribuzioni.
putazione di sei cavalieri presieduta Non sia discaro, che per noi
dal prelato prefetto dell'Annona, al- brevemente si esibiscano le mansio-
la cpiale diede la giurisdizione ammi- ni sostenute da codesti tribunali, e
nistrativa e giudiziaria sopra tutte le specialmente da quello dell' Annona
materie annonarie. In seguito con al- nel volgere de' tempi.
tro mota proprio degli 1 1 marzo 80 1 Nel i5o5, Giulio U, della Rovere y
istituì la deputazione della Grascia istituì il presidente dell'Annona. Non
presieduta dal prelato cbierico di andò guari che questi potè impie-
Camera e composta dei due conser- garsi particolarmente nelle due gra-
vatori più anziani, e di quattro ca- vi carestie, da cui fu afflitta Roma
valieri. A questa deputazione diede, sotto il Pontificato di Paolo IV,
nelle materie di Grascia, quella stes- Caraffa. Nella prima il pietoso Pon-
sa giurisdizione stabilita per le an- tefice aveva presi trentamila scudi
nonarie a quella dell' Annona. colla sicurtà dei beni dello spedale
Queste estese facoltà vennero dal di s. Spirito per comperare il gra-
suddetto Pontefice in qualche parte no necessario al mantenimento del
nel giudiziario ristrette, nella restaura- popolo ( V. il Panvinio nella Vi-
zione del governo Pontificio, col suo ta di Paolo IT). Nell'anno i55j,
molli proprio dei 6 luglio 1 8 6 ma 1 ; ordinò che fosse dato al popolo a
le due deputazioni proseguirono ad cinque scudi al nibbio il grano da
avere la piena giurisdizione nell'am- lui comperato ad otto scudi, il che
minislrattivo. fece rimettere dal Pontificio erario
Assunto però al Pontificato Leo- cinquantamila scudi ( V. 1/ Anna-
ne XII, della Genga, riunì le attri- lista Rinaldi all'anno 155^). Mol-
buzioni di questi due tribunali sotto to dovette Roma , e lo slato Pon-
la presidenza di un solo prelato, al tificio nella carestia del i55c) al
quale conferì, nel 1828, il titolo di presidente dell'Annona, Alessandro
presidente dell' Annona e Grascia ; Sforza, romano, il quale colla sua
ma conservò le separate deputazio- industria e colle risolse del suo in-
ni, ed i separati ministeri. gegno seppe attenuare la grave
Nell'anno 1829, Pio VII T, Casti- sciagura. i582 grande
Neil' anno
glioni, riunì le due deputazioni in fu la sterilità della campagna ro-
una soltanto, restringendo i membri mana. 11 perchè Gregorio XI II, tol-
della medesima a sei, due de' quali ti da Castel s. Angelo cinquecen-
debbono esser sempre due conser- i
tomila scudi, ordinò al suo tesorie-
vatori più anziani. Formò un solo re, che provveduto fosse il grano
ministero dipendente dal prelato pre- occorrente, spendendo del proprio
, .
ANN ANN ,4 ?
quarantamila scudi, sebbene ad al- p. 4 '4, istituisse la Congregazione
tre grandi opere di misericordia sopra V abbondanza dello stato ec-
volgesse l'animo quel Pontefice. Tra clesiastico, composta di cinque Car-
queste sono da annoverare gli am- dinali, alla quale appartenesse invi-
plissimi granai fondati in Roma. gilare a quanto vale per mantener-
Correva il gennaio i ^86 cosi la. Donati duecentomila scudi, rati-
rigido quanto Roma noi provava nati a tale clfetto, come egli si espri-
da qualche secolo indietro. Per f in- me ,
con la sua parsimonia e fru-
curia dei presidi all' Annona, non galità, supplicò i suoi successori ad
valevano le industrie di Sisto V a invigiline, affinchè detta somma non
mitigarne il male. Per la qual cosa sidiminuisse, ma ne fosse per essi
nell' atto che i conservatori di Ro- procurato piuttosto l'accrescimento
ma andarono al Papa ad augurar- Affine di aumentare vieppiù questa
gli buon capo d'anno, egli acci- abbondanza, Sisto V si recò a Ter-
gliatosi fieramente, in aria dispet- racina e deliberò il disseccamento
tosa disse: » lo mi accorgo esser delle paludi pontine, ma questa gi-
« voi risoluti di perdere il poco ta fatta nei mesi caldi fu cagione
» che per la bontà di questa Santa della sua morte. V. Paludi Poe-
» Sede vi rimane di pubblica ara- tine.
m ministrazione Vi resta ora Marc' Antonio Valena, nelle sue
» questa poca cura della Grascia, e Cose memorabili, scrive. » Dopo la
" pur questa è si male amministra- vacanza di due mesi dalla morte di
» ta , che ci fate risolvere di levar- Urbano VII vissuto soli dodici gior-
» vela , acciò non patisca con tanto ni,, fu creato Papa Gregorio XIV.
» nostro dispiacere per vostra colpa In Roma ed in tutta l'Italia io gran-
» la povertà « Indi sapendo cagio-
! dissima carestia. Si dispensava il pa-
narsi la penuria da molti ricchi, che ne coi viglietti , ed una libbra al
tenevano ascosa copia grande di giorno per testa. Morirono tra Ro-
frumento, ordinò che, fatto pubbli- ma ed
suo distretto più di ses-
il
do che non si vendesse il grano più za parte degli abitami, gran prov-
di sette scudi il nibbio, aggiugnendo vedimenti prese a vantaggio del
centomila scudi della particolare sua popolo romano : ordinò che fosse
entrata. calato il prezzo di tutte le derrate,
rio romano, toni. IV, par. IV, ni che facessero condurre nella
,
,
ANN a n jr
,48
giano che avessero fugiati da tutto lo stato ecclesia-
capitale tutto il
tamila scudi in prestito, per far dagli stessi ministri dell' Annona, e-
fronte al bisogno. V. A. Coppi, Cen- ransi dal 17183 tutto il 1724 lucra-
dinò molte fabbriche per ornamen- na, fatta la raccolta del grano, si
granai già fabbricati ; siccome ap- e che radunasse ogni dieci gior-
si
pena Alessandro VII, Chigi, nel ni per aver cura dell'Annona. Indi
i655, ascese il trono del Vaticano, con mota proprio dei 18 marzo
die' saggi provvedimenti sulla espor- dell'anno seguente 1726, Essendo
tazione del grano. Anche Clemente che, presso il tom. XII, p. 84 del
X, Altieri, romano , come riporta Bollano, Benedetto XIII dichiarò
lo Scilla [Delle monete Pontificie che dalla Camera apostolica si pre-
p. 1 7 3), si prese tal cura, affinchè stassero ogni anno sessantamila scu-
il grano abbondasse in Roma e nel- di agli agricoltori dell' agio roma-
lo stalo ecclesiastico non ostante la no e cinquantamila agli altri del
penuria, che affliggeva le popola- distretto, dandoli ai padroni dei
zioni.Benemerito fu pure Alessan- fondi, che ne risponderebbero per i
dro Vili, () Ilo boni , il quale non coloni. E dove quei padroni voles-
solo tolse ai romani la gabella sui sero fra lo spazio di tre giorni som-
grani , ma ne permise la trat- ministrare ai rispettivi coloni il de-
ta agli che cagionò
agricoltori , il naro, lo facessero; in caso diverso
grandissima abbondanza. Nel 1721, appartenesse alla Congregazione dcl-
anno di grandi: universale carestia, 1 Annona il prestarlo.
Clemente \I mantenne in Roma Considerando Benedetto XIV,
Ottomila poveri, ohe ivi si erano ri- Lambertini, danni che prò veni-
i
ANN ANN ,49
vano nello stato ecclesiastico dalla fornai, i quali defraudavano il pubbli-
proibizione del commercio delle vet- co sì nella qualità che nel peso del
tovaglie tra le rispettive provincie, pane, prescrisse varie leggi sui ge-
coli' autorità della costituzione Quo neri di Grascia. Difatti seguita nel-
die, pubblicata agli 8 luglio 1748, l'anno 1797 la occupazione fran-
come leggesi nel XVII, pag.
tona. cese delle più belle provincie del-
2 34 del Bollano magno, ne per- lo stato Pontificio , la desolazio-
mise fra esse libero commercio, ri- ne e la miseria che angustiavano ,
sti e civili sopraintendenti alle vet- te nel commercio dei generi di con-
tovaglie ed altri generi, che si ven- sumo , ed adottò quello della li-
dono al minuto. bertà nella vendita, e circolazione
Anche il Pontefice Pio VI, oltre di essi, salva la panizzazione a ta-
varii provvedimenti presi contro i riffa. Questa libertà di commercio
i5o ANN ANN
si è in massima conservata, e solo con aspro cilicio, ed sotto le vesti
alcune leggi disciplinari sono state istruiva i con zelo
suoi diocesani
promulgate tosto dalle separate due ed assiduità. Fondò a Colonia due
magistrature , che presiedevano al- monisteri di canonici regolari , e
l'Annona ed alla Grascia, e quindi tre dell' Ordine di s.Benedetto in
dalla deputazione, che governa que- altri luoghi, dopo aver riformato
sti due rami ora riuniti, come può tutti quelli della sua diocesi. Morto
vedersi Raccolta delle leggi
dalla Enrico Vili, divenne Annone reg-
e disposizioni di pubblica ammini- gente e primo ministro, fatto nomi-
strazione nello stato Pontificio , Ro- nare a tal carica dalla superstite im-
ma nella stamperia della rev. Cam. peratrice Agnese, durante la mino-
apost. 1814, e ove ven-
seg. anni, rità di Enrico IV. Sebbene al san-
gono riportate le provvidenze prese to arcivescovo pei maneggi degli
e decretate anche nel Pontificato adulatori compagni delle dissolutez-
del regnante Gregorio XVI sul tri- ze del principe, fu tolto il governo
bunale dell'Annona e Gl'ascia. Chi dello stato; si dovette però richia-
bramasse avere più precise noti- marlo per calmare il disgusto ge-
zie sulle leggi emanate da questi nerale eccitato da tal deliberazione.
tribunali quando erano divisi, potrà Tornò quindi ad amministrare gli
leggere le memorie , leggi 3 ed os- nel 1072, e mori nel 1075
affari
servazioni sulle campagne e sul- al dì 4 dicembre, giorno in cui se
V annona Roma,
di di Nicola M. ne legge il nome nel martirologio
Nicolai, Roma i8o3; ed il Discorso romano.
siili' agricoltura dell'Agro Romano ANNOTINA Pasqua. Festa che
di A. Coppi, Pioma 1887. si celebrava ogni anno, affin di ri-
ANNONE (s.), arcivescovo di chiamare al pensiero la propria spi-
Colonia, uscito di nobile prosapia, rituale rigenerazione, e rammentare
fioriva nel secolo undecimo . Si ad un tempo le solenni promesse
ascrisse ne' primi anni alla milizia; fatte a Dio in tal circostanza. Al-
ma udito il proprio zio, canonico tri vogliono , che tal festa fosse l'an-
di Bamberga , favellare intorno là niversario del battesimo, il quale u-
vanità e manchevolezza de'mondani nitamente veniva celebrato da tut-
beni stabili
, di consecrarsi a Dio ti quelli che nel medesimo anno
,
non guari dopo prevosto di Groslar messa col titolo M'issa in Pascila
nella bassa Sassonia, quindi lo col- Annotinum ( V. Battesimo ). Per
locò sulla sede arcivescovile di Co- Annotino Pasqua s'intende ancora
lonia, nel io56. Vero padre dei quella solennità che alcune chiese,
popoli, informalo a carità, distri- specialmente in Francia , solevano
buiva ai poverelli di Cristo abbon- celebrare nel giorno anniversario
danti limosino; mortificava poi sé della Pasqua di Risurrezione dell'an-
medesimo frequentemente e rigoro- no precedente. V. Marlene, De anliq.
samente, passava in veglia la mag- ccclcs. ritìb. T. III. cap. XXVI ,
contro la Francia, piantò nelle terre venti di quella mensa vescovile per
,,
seppe 1, a tre Cardinali ed a più tendo che quella formula avesse mai
elettori di Germania, come si vede effetto. Gravi danni l'elettore di An-
tanto pregiudiziale alla cattolica re- uffizi a diversi sovrani coi brevi ri-
come rilevasi da' brevi apostolici, sti , egualmente che i governi delle
affinchè ne' trattati di Utrecht e di quattro città libere. In tutti que-
Ryswick fossero risarciti danni
i sti stati, dove prima ciò non era
già fatti al vescovo di Hildesheim permesso, i cattolici aveano potuto
ed alla religione cattolica. Come erigere una chiesa , e del pari coi
poi venne a cognizione di quel Pon- protestanti venivano ammessi a' pub-
tefice che dal duca di Anno-
, blici uffici. Il suddetto re d'Inghilterra
ver comandavasi ai sacerdoti, ed ai Giorgio IV succeduto a suo padre nel
,
Nodo d'amore, ovvero Ordine della do. La sua festa è celebrata nel
Collana. I suoi statuti col progresso giorno 25 marzo, in cui la Chiesa
del tempo vennero riformati ed ac- solennizza appunto il mistero dell' An-
diati llon. Questi erano contenuti in tuite sotto gli auspicai dell' Annun-
rio di Papa Gelasio I, morto nel 4q6. rò non succede se invece la solen-
S. Gregorio taumaturgo, s. Giovan- nità cadesse nel gio\edì santo; in
ni Crisostomo, s. Basilio di Seleu- quel caso gli ordinarli debbono per-
cia e Proclo di Costantinopoli, come mettere un sufficiente ninnerò di
pures. Agostino, tennero delle omelie messe piane da celebrarsi prima dil-
per questa festa. Il decimo concilio di la conventuale, affinchè tutti i fedeli
Toledo, celebrato nel 656, nella me- possano soddisfare al precetto. La
moria, ed anzi nel canone primo, si chiesa Aniciense in Francia per uno
lagna perchè in molte provincie spa- special pri\ ilegio celebra la lèsta suac-
glinole non era celebrata nel mede- cennata anche nel venerdì santo quan-
simo giorno. Egualmente antico ed do si combini in quel giorno (V.
universale è il costume di farne la Martene De Antiq. Ecclcs. rilib. lib.
solenne ricordanza al dì vigesimo- IV, cap. XXXII mini. 28). Per un
quinto di marzo, costume appoggia- decreto di Clemente XIII, 19 lu-
quel giorno siasi compito il miste- lebra l'Annunziazione con ottava an-
ro della Incarnazione. Infatti così che nel caso che si trasferisca dopo
scriveva s. Agostino nel quinto se- Pasqua. V. Cafi'elie pontificie, o^ e si
colo (De Trinitate lib. IV, cap. 5) : riporta quella, che per tal festa cele-
&icM a majoribus traditimi susci- bra il Sommo Pontefice nella chiesa
jìicns Ecclesiie custodii auctoritas di s. Maria sopra Minerva, alla quale
od uno de' principali lo fa colle pa- impromessa a lui, fosse da una specie
role r-esurrexit Dominus , dopo le di lebbra o vajuolo assalita; onde il
quali dà il bacio della pace ai due santo potè farne tramontare il di-
jìiiani, Aeziani ce. dai loro corifei. vantaggiasse quivi nella virtù: basti in-
Furono condannati dai semiariani nel cordare che fu creduto dal suo abbate
sinodo di Seleucia , e questi furo- degno del sacerdozio, e fu ben pi'esto
no anatematizzati in Costantinopo- innalzato a cotal dignità in Rouen
li dagli Anomei perchè ,
proscri- dal santo vescovo Audoeno, del qua-
vendo la consustanzialità del Verbo le fu successore dopo di aver go-
col Padre, ne ammettevano la somi- vernato il predetto monistero di
glianza. Così questi, come gli altri Fontenelle. Piacque sommamente a
eretici, condannandosi a vicenda, nel Teodorico re la sua elezione ; egli
mentre fanno apparir la falsità di ne ammirava la santità e lo scelse
tutti i loro dogmi, presentano alla a suo direttore spirituale. Negli sva-
Chiesa cattolica, sempre eguale a sé riati postiche occupò, adempì An-
stessa, un nuovo oggetto di trionfo sberto perfettamente
i propri do-
nella sua immutabilità , vero carat- veri. Ebbe tuttavia l'amarezza di
tere che la distingue per l'unica spo- vedersi allontanato dalla diocesi per
sa di Lui, che, verità per essenza, una ingiusta calunnia, e Pipino, pre-
non può mutarsi giammai. fetto del palazzo, presso cui fu in-
A \S BERTO vescovo di Rou-
(s.), famato, inviollo a confine nel mo-
cn ,
nato da riguardevole famiglia nistero di Haumont, nelT Hainault,
a Cbaussi, villaggio del Vessinese ove pure il pio vescovo pose opera
sul nume Epte, fioriva nel seco- a edificare con l'esempio i suoi con-
lo VII. Crebbe mollo presto nel- fratelli. Gli si permetteva il ritorno
la conoscenza delle lettere uma- alla diocesi (piando era presso alla
ni' e divine, in cui lo si fece assai morte, avvenuta nel G98. Se ne
per tempo educare. Siwin suo pa- riporta dì febbraio.
la festa al 9 di
ANS ANS i5 7
ANSCAB.IO (s.), arcivescovo di Am- tica città di Francia , nel Lioncse,
burgo e di Brema,fu nominato alla pri- dipartimento del Rodano. E cono-
ma diocesi da Papa Gregorio IV, l'an- sciuta nella ciocia ecclesiastica per
no 832 , e contemporaneamente a otto eoueilii, che \i si tennero.
legato della Santa Sede. Alla secon- 11 primo si raccolse nell'anno 990
da poi, cioè a quella di Brema, L'anno per decidere sul possesso di alcuni
85g,fu eletto da Papa Nicolò I, il quale beni appartenenti all'abbazia di Clu-
unì al reggimento di Amburgo quello gny. Nove statuii furono in esso de-
di Brema e ne formò una sola dio- cretali.Nel secondo di essi si prescrive;
cesi. Anscario sentendosi chiamalo che in ogni domenica vengano rinno-
ad abbattere la idolatria e ad ingran- vate le sante ostie, che si conservano
dire il regno di Gesti Cristo, predi- in chiesa; nel settimo si proibisce di
cò ai danesi, agli svedesi e da ul- lavorare al sabba to dopo foia di no-
timo agli abitatori del settentrione dcl- na. Martene, Thesaur. t. IV.
l'Alemagna. Questo egli fece prima 11 secondo fu celebrato nel 99Ì,
di essere vescovo; vescovo poi, rad- e trattò sul ristabilimento e disci-
doppiò lo zelo che avea della glo- plina de' canonici diRomans.
ria di Dio e del ristabilimento del- 11 terzo fu intimato nel ioi$ per
la vera religione fra' popoli , special- dare una regola all'ordinazione de'
mente danesi, dove parea disperata monaci di Clugny. In esso fu giudi-
ogni via di far fiorire il cristianesi- cato, che que' monaci non possano
mo. Edificò il sant'uomo più chic- essere ordinati dall' arcivescovo ili
a' salmi davidici. Compiva il sessanta- 11 settimo, nel 1 1 12, si tenne con-
settesimo anno di età, il trigesimo- tro le investiture. Labbé tom. X.
quinto di episcopato quando piacque Hard. VI.
all'Altissimo chiamarlo fra' suoi più ca- L'ottavo finalmente, nel 1299.
ri. Ne avvenne la morte in Brema, Gali. Chrisl. toni. IV.
l'anno 865. Dio operò molli miracoli ANSEGISIO (s.), ab. di Fontenel-
per sua intercessione. La fesla di lui lc. / . Vakdregesilo (s.).
ih- c-li
l'u sopraintendente per cin- Lione, ove compose un libro intorno
que mesi. Ma non andò mollo che la Concezione della B, V. e sul pee-
. , .
no per Anselmo,
la intercessione di 1. Sedici omelie.
e in vista di questi Clemente XI ; 2. Una Esortazione al disprezzo
l'anno 1720, decretò che si annove- delle cose temporali.
rasse fra i santi dottori della Chiesa. La 3. Un Avvertimento a un mori*
sua festa si celebra ai 2 1 di aprile. bondo, spaventato alla vista de' suoi
peccati.
Scritti di s. Anselmo. 4- Un Poema sul disprezzo del
mondo, il quale non è già di s. An-
1 Il Monologo, cosi intitolato per- selmo, ma di Rogerio da Caen, mo-
chè il santo vi parla solo , compo- naco di Bec. V. Mabillon, Annal.
sto prima dell'anno 1078. lib. 65, n. 4 t P- » 34- j
5. Il libro della caduta del De- no quelle eh' ei scrisse prima di es-
croce, il trai lato della stabilità, ec. pochi miracoli, egli ottenne pubblico
ANSELMO (s.), vescovo di Luc- onore e universa! devozione in Ita-
ra, nacque a Mantova, dove ezian- lia, che ne commemora le glorie
dio studiò la grammatica e la dia- appunto nel citato giorno 18 di
lettica, e poi, dato il nome al cbe- marzo.
ricato, applicossi agli studii della teo- ANSELMO, Cardinale. Anselmo
logia ed al diritto canonico, nel quale canonico regolare, o monaco bene-
ultimo andò innanzi mirabilmente. dettino, fu da Onorio II nel dicem-
Ebbe a zio Alessandro li Papa, pri- bre 1127, fatto Cardinal prete di
ma vescovo di Lucca, il quale sali- s. Lorenzo in Lucina. Egli nello
to al Pontificato, il volle a succes- scisma dell' antipapa Anacleto II
ANT ANT 1 6
diede miglior sesto al seminario ed prò. Le devastazioni operatevi dai
alla università. Cessò di vivere nel turchi ce la presentano oggidì si-
diocesi d'Asia e nella provincia dello Portes. Stette, pensò, decise di con-
stesso nome, fondata nel VI secolo, secrarsi a più stretto servigio di
suffraganea alla metropoli di Efeso. Dio, e fu mandato poco dopo alla
ANTA RADA. Città vescovile del- gran Certosa, dove praticò le au-
la Fenicia , eretta nel V secolo, sterità della regola con fervore pres-
fatta soggetta al patriarca di An- soché incredibile. Di (pia venne che,
tiochia , ed altre volte suffraga- morto il generale dell Ordine, An-
nea di Tiro. E situata sulla co- teluni ne in eletto successore ; di
sta del mar di Siria. Acquistò in qua lo zelo di lui per togliere abu-
progresso di tempo Or- il nome di si di disciplina e restituirvi le [na-
tosa o Tortosa, Co- come pure di tiche antiche alquanto allora di-
guito a Tiro. Finalmente verso la za. Se non che, ritornato alla sua
metà del secolo XIV, venne unita cella nel 1 1 58 ,
per occuparsi
62 ANT ANT
si astenne dal giovare alla Chiesa sto, della Ss. Vergine, dei ss. Pie-
travagliata dagli scismi, guastò i di- tro e Paolo e degli altri Apostoli
segni dei partigiani dell' antipapa non che nel giorno di tutti santi e i
Vittore III, protetto dall'imperatore nei venerdì di marzo. Negli altri gior-
Federico Barbarossa , e contribuì ni ira l'anno concesse l' indulgenza di
a far prevalere il partito di Ales- sette anni ed altrettante quarantene.
sandro III eletto legittimamente , a L' altarista di s. Pietro fa dis-
ANT A NT i63
Calabria. Per quanto opina qualche latina. Dopo la caduta dell' impero
storico,apparteneva ai canonici re- romano, venne in potere di varii
golari, ovvero a qualche monistero popoli barbari, ed i saraceni la di-
della Sardegna. Creato Pontefice nel- strussero quasi interamente. La fa-
che per un solo mese, in capo del dominio temporale di questa città,
quale coronò la sua vita col marti- ma i vescovi sotto Clemente \ li lo
rio. La sua spoglia mortale venne acquisii :r,iìo a sé medesimi. Ff*n-"
riposta nel cimitero di Calisto nel- cesco 1 ed Enrico IV la fortificaro-
la via Appia, donde fu trasferita no, dopoché fu riunita alla corona
nella chiesa di s. Silvestro in Cam- di Verso la fine del 17 j'\
Fi-ancia.
po Marzo, ove si rinvennero le sue soffrì un assedio, ed in marzo itti >
s
circa 34o anni prima di G. C. I 1 798 , rinunziò 1' Alitici per le vi- ,
delle più importanti piazze d'armi, visse dipoi come privato nella sua
A NT ANT i65
ripete 1' Antifona o tut t;i od in fizio de tempore, quanto de san-
parte. V. Martene, loco cit. mini. quando ve ne sono
ctìs, di proprie
6; Rerum liturgica rum Kb. II, Gip. alle laudi,
e non per le ore, si
più prossima alle calende di quel quando si desume 1' Antifona dal
mese, ovvero cade nelle stesse ca- principio di un salino ossia che ,
lende, e sempre nel sabbato si po- cominci colle prime parole di esso,
ne quell'Antifona al Magnificat, che non si ripete il principio di que-
è analoga al libro della Scrittura da sto, ma
da quel luogo si comincia
leggersi nella vegnente domenica. dove, secondo il rito di quel giorno,
III. Nelle feste di nove lezioni ai si tralascia l'Antifona, sempre che non
vesperi, qualora non ne sieno asse- venga disgiunta per esservi in fine
finali dell'Uffìzio.
§. II. Antifone nei vesperi cantati t
di , se allora si deve terminar l' uf- tare, va a' piedi dei gradini del so-
fìzio ; altrimenti, quando segue un' glio, genuflette e poi dà l'intonazio-
altra ora, si dicono in fine di essa. ne dell'Antifona al Papa, a cui il Car-
In coro poi sempre si recitano, quan- dinal vescovo presenta il libro. Al-
Non mai si dicono dopo qual- ro. Poscia due sopranziani intuona-
che ora quando all' uffizio del gior- no il salmo Dixit Dominus. Termi-
no sussegua quello de' defunti o , i nato clie sia, due contralti ripetono
sette salmi penitenziali , ovvero le l' Antifona, che vien proseguita dal co-
litanie, fuorché dopo la compieta, ro,ed il suddiacono torna a dare la
in cui mai non si omettono. Nem- seconda Antifona, al Cardinal primo
meno si recitano quando dopo qual- diacono assistente nello stesso mo- ,
che ora immediatamente si celebri do con cui l'ha data al Papa, e poi
la messa. Si dicono poi ginocchio- la terza al Cardinal vescovo assisten-
ni , fuorché nei giorni di domenica, te, la quarta al Cardinal primo prete,
cominciando dai primi vesperi del e finalmente la quinta al Cardinal
sabbato, ed in tempo pa-
tutto il secondo diacono assistenti'. 1 Cardi-
squale. L'ebdomadario deve sempre nali ricevono l'Antifona sedendo, col-
sorgere all' ora/ione ( Rubr. Brev. la mitra in capo, indi la levano al-
rom. tit. XXXVI.). Si ricerca se, zandosi in piedi per ripeterla. Ter-
finita la messa e non seguendo altra minato il canto de' salmi e dell'inno,
ora canonica, si debbano dir queste lo stesso uditore annunzia l'Antifona
antifone. Risponde il celebre Ga- del Magnificat, al Papa, dopo l'into-
rante, ehe dal modo eou cui parla nazione della quale vien seguita la
A NT A NT 167
cantilena dal coro , finché il Papa Francia, l'arcivescovo di Lione Ago-
ha benedetto e messo nel turibolo bardo lo corresse, ed Amalario lo
l'incenso ; dopo di che si canta il mutò, e del tutto lo ri 11 fuse.
hai. toni. II. pag. 232 233; ed , lavasi ancora Responsoriale j peroc-
il p. Gattico , Acta cccremoniarum ché in esso, oltre le antifone, erano
eziandio responsorii dell' uffizio per
P a g- 79- i
ficali p. 5, parla dell' uso della chie- particolari, come i calvinisti, i zuin-
e gli altri ministri della sua chiesa, cola, detti anche Islebiani, i quali
non che le famiglie di ciascuno di sostenevano che il cristiano non fosse
essi. Oltre a epiesti furono morti al- soggetto alla legge morale, tortamen-
cuni tra i principali maestri di pa- te interpretando quei passi dell'Apo-
lazzo e consiglieri imperatore
dell' ,
stolo, ove parla della legge cerimo-
quali sono s. Pietro, s. Gorgonio, niale giudaica. 3.° Tutti quei puri-
s. Dorotco, s. Indo, s. Migdonio ed tani d'Inghilterra, che nel secolo XVII
altri. 11 martirologio romano fa men- insegnavano essere inutile di esorta-
zione, sotto il 27 di aprile, di quelli re alla virtù ,
perchè ciascuno è pre-
che patirono in questa persecuzione. destinato alla gloria o alla dannazio-
ANTINOE. Città vescovile in ne; di più che gli eletti non potendo
parlìbus nell' Egitto , suffraganea perdere la giustizia, nessuna empie-
della metropoli di Tebe, patriar- tà vien loro ascritta a colpa. Alcuni fi-
cato di Alessandria, edificata da A- nalmente asseriscono, che si chiama-
driano imperatore , sull' antica Be- rono Antinomiani coloro, quali dice- i
sa , nella parte orientale del Nilo vano che i motivi naturali non sono di
e cosi chiamata da Antinoo, giova- vantaggio alla salute, e che quindi non
ne da lui grandemente amato, e è necessaria la loro considerazione al-
che miseramente si annegò in quel la pratica delle opere buone.
fiume, ovvero sacrificossi pel princi- ANT1NOPOLI (Jntinopolitan. ).
to questo nome 1." Gli anabattisti, ebbero una serie di rispettabili prin-
che, credendo di seguire i
principii cipi che sostennero per 270 anni
,
PP. Dissert. 2. de sede s. Pctri all'anno 4*>> numero 14, anno 71,
Antioch.) assegnano l'anno 3g. Il No- numero 1 1) con Natale Alessandro
vaes però col Sandini (Vilce Pontifì- (Histor. ecclesiast. , saec. I. disse r-
VOL. 11.
7o
A NT ANT
tatio XIV) presero una strada di venuta cospicua per la sua istituzio-
mezzo, che non piacque al gesuita ne, ottenne l'ossequio di tutte le chie-
creti dei concilii generali. Dalla let- si fossero nel medesimo promulgati.
tera del concilio di Gerusalemme pe- Ma quantunque di ciò si trovi me-
gli antiocheni ebbero origine le let- moria nella lettera diciottesima d'In-
tere encicliche, le quali udirono dai nocenzo 1, e nel concilio "V li generale,
concilii tenuti poi dalla Chiesa. Co- secondo di ISicca, tuttavia dai critici
sì san Luca, che era cittadino di specialmente moderni, appoggiati su
Antiochia, u descrìve questo ini* mollo buone ragioni si mette in ,
dri di questo concilio abbiano riget- unirono per la scelta del successore,
tata la voce onwusion, cioè conso- la quale, in un concilio tenuto nel
stanziale j ma ciò fu ben dimostrato 36o, cadde sopra Melezio; ma alcu-
falso dal chiarissimo padre Pruden- ni cattolici eustaziani ricusarono di
zio Mairan ( Divini t. J. C. manifest. riconoscerlo, sotto pretesto che, aven-
in script, et traclit. 1. 4), e dal p. do gli ariani avuta parte alla sua
Liberato Fassonio, che scrisse intor- elezione, questa dovea tenersi come
no a questo argomento un' erudita irregolare. Dichiaratasi poi la l'rAc
ANT
Melezio ani- lo stesso s. Melezio. Nel 363 poscia
In questo frangente,
mato dalla carità eli G. C, per non gli ariani unitisi ai cattolici ricevette-
nico patriarca. Ciò fu confermato chia gli sforzi degli eretici , la vera
dal Sommo Pontefice Damaso I, Chiesa sempre fu vigile perebè non ci
che già in più occasioni si era di- prevalessero, ed oltre gli accennati,
mostralo propenso per Paolino ( V. tenne i seguenti particolari concini.
Melezio s. patriarca Defunto Me-
). Nel 36o, come abbiamo detto si ,
lezio , i cattolici che aveano se- radunò per eleggere s. Melezio. Nel
guito il suo partito, elessero Fla- 373 1' istesso s. Melezio, alla testa
viano di Antiochia a suo succes- di 145 vescovi, confermò la fede
sore. Paolino, giusta i patti, non lo del concilio di Roma tenuto in quel-
volle riconoscere ;
quindi rinnovel- l'anno; nel 379 ve n'ebbe un altro
lossi lo scisma. Neil' anno poi 383, egualmente 383 contro
sulla fede; nel
morto anche Paolino, sarebbero an- i messaliani; nel 388 sulla morte di
cos'i ancora nel 44^ P er J' 3a vescovo no assegnati per siiUiaganei i vesco-
di Edessa, gli accusa Lori del quale fu- vati in partibus di Almira, Devase
rono scomunicali. \cl4~1 v'ebbe un Epifania, Cabale e Rosa.
altro concilio per la conversione de- \i sono altri Ire patriarchi di O-
gli eutichiani (P'edt); ed un ànodo riente, che portano il titolo di An-
poi nel 472 si tenne, giusta l'ordine tiochi;;, quantunque in essa non ten»
di s. Simplicio Papa, per depor- gano sede. Essi sono di differenti
re dal vescovato di quella chiesa i"i 1 i, cioè de' maroniti, de' siri, de' gre-
Pietro Fullonc intruso. Chi fòsse ci nubhi
ed ognuno ha potere sol-
t i ;
quel Pietro Fullonc e come gùt- tanto sopra di quelli che apparten*
gnesse alla sede antiochena ,
po- gono al proprio rito e non più.
trà il lettore vedere dall'articolo
Fullone Pietro. Nondimeno per op- § I. Antiochia df.' Maroniti
porre un argine all' impeto della ( Antiochen. Maronitarum ).
nel 781, per le sacre immagini sotto miti della sua giurisdizione non solo
il patriarca Teodoro (Ard. torn. Ili); al distretto di Antiochia, cioè nella
nel 11 36, contro un certo Radolfò Siria, Monte-Libano, ma
Fenicia, e
patriarca intruso, il quale venne ancora nella Palestina, Cipro, Egitto
deposto (Lab. toni. X, Ard. tom. VI); e dovunque i maroniti hanno stanza.
nel 1 i4o circa, contro il medesimo Le diocesi suffraganee del rito maro-
Radolfo , che venne nuovamente un'appendice al sino-
nita, fissale in
deposto; nel i2o3 o i2o5, secondo do del monte Libano, ed approvate
Lenglet, uno ne radunò Pietro Car- da benedetto XIV, nel 1 74 91 cxm la ?
tibus. Uno è vicario patriarcale nel Tripoli. Ivi esiste anche una chiesa
governo della diocesi di Tiro e Si- pubblica, e l'esercizio della religione
done, che fu ridotta sotto la giu- è libero. I vescovi maroniti hanno
risdizione patriarcale del precedente un rituale proprio per la consccrazio-
patriarca: due hanno il titolo di vi- ne, che non discorda nella materia, e
carii patriarcali, per assisterlo, uno nella forma da quello della Chiesa cat-
negli affari temporali, l'altro negli tolica. Nel patriarcato si contano due
sereita l' uffizio di giudice pei cat- ca trenta giovani, l'altro nella dio-
tolici monte Libano.
del cesi di Damasco per altri venti. Ol-
sono più di trenta mila, e vanno tut- che però rivoltasi l' ira del governa-
tora aumentandosi. Si sa che nella tore contro i greci, ne fece flagellar
parte di Mardin molti eretici siri- molti, ed altri rinchiudere in prigione.
giacobiti, dopo il i83o, si sono con- I padri superiori della missione di
.,
A. NT ANT i
77
chiesa propria; perciò amministrano Benedetto XIV in -virtù della costi-
i sacramenti nelle case, e si servono tuzione , Inter cederà , presso il
delle chiese latine. tom. IV del Bollano di detto Papa
Hanno i melchiti due Ordini reli- a pag. 1 38, confermò il culto antiao
giosi di monaci basiliani : l' uno di di s. Marone abbate, che Cirillo pa-
s. Salvatore ,
1' altro di s. Giovanni triarca greco mclchita voleva toglie-
in Soairo. primo possiede otto
Il re, avendo perciò squarciale le im-
monisteri di uomini, uno di donne, magini di questo santo, e con la stam-
e ventuno ospizii ; l' altro ha otto pa pubblicato in Roma eh' esso non
monisteri di monaci, due di monache doveva annoverarsi fra i santi, per
e cinque ospizii. esser vissuto e morto eretico. Cosi
Il patriarca Matac predecessore avea praticato Cirillo, perchè Io con-
di quello, cui successe 1' attuale mon- fondeva con un altro Marone che vis- ,
«7 8
ANT ANT
dal flagello, emigrando. E
cosa certa rassegnati a quella punizione, che
almeno, che Erone vescovo d' Antio- l' irritato Augusto avrebbe scagliato
morte di tanti, sopra di essi. L' anacoreta Macedonio
chia sopravvisse alla
e che per più anni dopo questo in- sospese il fulmine della vendetta.
fàusto governava ancor la
evento ,
Cesario scosse il cuore dell'offeso mo-
sua chiesa. Antiochia, avendo pre- narca, ma fu il santo patriarca Fla-
so partito per Cassio, siro di origi- viano, che recatosi dall'imperatore,
ne e governatore della Siria, sentì ne placò colla sua patetica eloquen-
nio Negro , venne punita con seve- Theopolis. Nel 54o Cosroe, re di
rità dal suo rivale Settimio Severo, e Persia, prese Antiochia, la quale es-
le fu tolto il privilegio di capitale sendo stata in seguito demolita, fu
della Siria, che fu dato a Laodi- poi nuovamente edificata dall'impera-
cea. Ma dopo la morte di lui Antio- tore Giustiniano, che la rese più bella
chia rientrò nei suoi primieri dirit- di prima. Quel bellicoso re penetrò nel-
ti. Sotto Valeriano, i persiani co- la Siria,passando per la Mesopotamia,
mandati da Sapore entrarono in s'impadronì delle città di Berea, di
Siria, sorpresero Antiochia, la sac- Jerapoli, e di Antiochia che pure
cheggiarono e ne distrussero i din- gli ridusse in fiamme. Giustiniano in-
torni. L' imperatore, poco dopo re- violle ambasciatori per domandargli
stituendola, ne ricevette in prova di la pace , che ottenne a condizione
riconoscenza il titolo di restauratore di un annuo tributo. An-
pagargli
dell' Oriente. tiochia nel 638 fu presa dai sara-
Teodosio, nel 387, per supplire ceni, per mezzo di Abou generale
alle spese della guerra, impose al- di Omar.
cune nuove tasse agli abitanti di Nel 970, in numerosa armata i
Antiochia , i quali perciò ribellatisi saraceni assediarono ancora questa
furiosamente, abbatterono le statue città, ma in progresso la sottomi-
dell'imperatore, dei suoi figli, e della sero, ed aggiugnendo nuove forti-
defunta virtuosa imperatrice Placilla, ficazioni a quelle che già aveva
ed ignoininiosamente le strascinaro- la resero una piazza quasi inespu-
no per le strade della città. S. Gian- gnabile.
grisostomo antiocheno, clic, ordinato Nel 1084, Solimano, d'ordine di
prete da Flaviano, era la mano, l'oc- Melic sultano dell'Iran, aveva conqui-
chio e la bocca del suo vescovo, ed stato Antiochia a danno dei greci, nel-
onore della sua patria, co' suoi elo- l'impero di Alessandro Comneno. Me-
qiHiitksiiiii sermoni, non solo domò lic l'aveva dipoi donata ad un altro
1 ribelli concittadini, ma li preparò principe del suo sangue Ascian, per
ANT ANT i
7g
difendere la frontiera contro il Ca- Fu dunque determinato di dar bat-
lilfo Fatimita dell' Egitto, il cui re- taglia, alla quale si fece precedere
gno si stendeva dalla Siria lino a un digiuno dì tre giorni, nel corso
Laodicea. dei quali tutti i soldati si confessa-
I crociati sotto Goffredo Buglione rono, e ricevettero la comunione.
l'assediarono nel 1
097, e Boemondo Nel tempo della zuffa il legato Ponti-
principe di Taranto la investii il 2 1 ficio Aimardo per incoraggiare i com-
ottobre. Questo assedio fu lungo e battenti portava la suila lauri, 1 ; gli
sanguinoso. La città era piena di altri vescovi, ed i preti in abiti sa-
cristiani ed ancora fioriva siccome cerdotali seguivano 1'
armala colla
sede del patriarca di Oriente, che croce in mano, e cantando dei sal-
aveva venti provi ncie sotto la sua mi. Niente potè resistere al valore
giurisdizione, compresevi sei eh' era- animato dalla religione, ed in brevi
no eretiche , infette degli errori di momenti la moltitudine degl' infedeli
Etiliche e di Nestorio. L' assedio du- fu compiutamente sbaragliata, e se
rò otto mesi interi, nel qual tempo ne fece un' orribile carnificina, con-
i saraceni assalirono i cristiani; ma tandosi a centomila i morti. 11 pre-
Goffredo li rispinse , e s' im padroni te Stefano correndo per le file ani-
d' Antiochia ai 3 giugno 1 098, giac- mò i cristiani, facendoli siculi del pa-
ché un apostata denominato Pirro trocinio dei santi Giorgio , Teo-
consigliò una torre a Boemondo, doro e Demetrio, che combattevano
che dagli altri signori fu riconosciu- con loro. II governatore rimase tal-
to principe d'Antiochia. Ma intanto mente colpito da sì inaspettata \h-
si seppe che un'armata di trecento- toria, che non solo immediatamente
mila uomini veniva a soccorrere gli si arrese, ma abbracciò eziandio con
assediati sotto la condotta di Curba- molti dei suoi la religione cattolica.
lan generale del sultano di Persia. Nulla slava più a cuore ai vinci-
I turchi tenevano tuttavia il castello tori, che di mettere in onore il cul-
di Antiochia , colla maggior parte to divino. Purificarono le chiese pro-
della guarnigione, che vi si era riti- fanate dagl'infedeli, ristabilirono il
rata,ed i crociati stretti di assedio, clero nelle sue funzioni , e gli asse-
patendo penuria di viveri, erano giun- gnarono rendite sufficienti. 11 patriar-
ti a mal partito, quando lo zelo del ca d' Antiochia alle prime ostilità
prete Stefano li assicurò dell' aiuto de' cristiani era stato posto in fèrri
celeste, ed un altro prete per nome da'mussulmani, ma fu rimesso con
Pietro Bartolanuneo accrebbe il loro onore nella sua sede, e trattato con
coraggio, dichiarando ad essi, che l'a- molto rispetto per tutto il tempo
postolo s. Andrea gli era comparso, e che volle rimanervi. Se ritirossi di-
gli avea indicato nella chiesa prin- poi a Costantinopoli, fu di sua vo-
cipale di Antiochia, dedicata a s. Pie- lontà, perchè essendo greco, capiva
tro, luogo ov'era riposta la sacra
il di non poter governare con frullo
lancia, che trafisse il costato di no- i latini. Gli fu dato in successore
stro Signore. Tredici operai scava- Bernardo vescovo di Aria ncll' Epi-
rono in quel luogo per un giorno ro, che in qualità di cappellano avea
intero, trovarono la reliquia, e nes- seguito il legalo Aimardo. Furono
pure alcuni vescovi nelle cit-
suno più dubitò della protezione di- istituiti
vina. tà vicine.
i8o ANT ANT
In progresso di tempo i principi gine ed un capitolo con buon nume-
cristiani perderono neh' Oriente gli ro di canonici, !a prima dignità dei
stati conquistati, ed il sultano d'E- quali è il decano. Nella città vi so-
gitto Bibar, nel 1268, o nel 1269 no de' monisteri di religiosi d' am-
prese d'assalto Antiochia, la tolse ai bi i sessi , un collegio un semi-
e
cristiani e barbaramente ne distrusse nario. La tassa del vescovato monta
le chiese. a trentatre fiorini.
gli è quindi un competitore del Papa, dotale e seguiva la solita foggia de-
un capo di partito, che insorge con- gli stoici. Chiamati poscia a Roma
tro padre dei fedeli, ne usurpa il
il tre vescovi italiani, ed alloggiatili
nome, se ne arroga le funzioni e l'au- nella propria casa, ubhriacolli in un
torità, e ià nascere uno scisma nella lauto banchetto, e si fece da quel-
Chiesa cattolica. La generale opi- li ordinar Pontefice. Pentito però
nione conta quarant'uno Antipapi uno di quei vescovi, confessò il pro-
tre de' quali non si porranno nel- prio lidio al legittimo Papa, men-
1 ordine progressivo. Questi sorse- tre gli altri due, abbagliali dalle se-
ro dal terzo secolo della Chiesa fi- duzioni di Novaziano, continuarono
no al secolo decimoquinto. Altri pe- nell'errore, e quindi furono depo-
rò li ristringono a soli venticinque. sti. L'Antipapa frattanto usava del-
Noi daremo il nome di lutti non solo, la dignità come l'avea acquistala.
ma gli accompagneremo con quante Empietà, violenze erano da lui ado-
notizie valgano a far conoscere le perate, sia per trarre a sé nuovi parti-
circostanze de' tempi nei quali s'in- giani, e sia per mantenere gli anti-
trusero nel Sommo Pontificato. V. chi. Esigeva da il giuramento
tutti
Lodovico Agnello Anastasio, arci- di fedeltà, enei comunicarli prendea
vescovo di Sorrento, Istoria degli a ciascuno le mani, dicendo in vece del-
Antipapi, Napoli 1754, in due to- le solite orazioni promettimi pel Cor-
:
punto la storia più non dice che cosa lungo tempo in pericolo della vita,
di lui avvenisse, benché della sua e più volte anzi colla fama della
setta rimanessero traccie fino al IV morte, approfittò di tali congiunture
secolo, nel quale si confuse con al- ilseguente
tre eresie combattenti il dogma del-
la religione e l'autorità della Santa III. ANTIPAPA
Sede. Posta in calma la Chiesa di Ro-
ma colla partenza di quel settario , se Euxalio (an. 4*8), già creato
per lecontinuate persecuzioni, per arcidiacono Ponte-
Cardinale dal
le irruzioni de' barbari e per le e- fice InnocenzoFormatosi egliI.
resie dei settarii doveva soffrire un forte partito , s' impadronì del-
mille inquietudini, oltre un secolo la chiesa di Luterano, e prima an-
restò nondimeno tranquilla per con- cora dei funerali di Zosimo , so-
to degli Antipapi. stenuto da Simmaco prefetto di
Roma aspettava che giungesse la
,
Papa Liberio, ai9 settembre del 3G", quanto piii inostravasi ritroso ad
alcuni giorni dopo gli fu dato per accettarla. 11 di medesimo dell' eie-
ANT ANT Ì83
zione il prefetto scrisse all' impera- l'esercizio delle sacre funzioni ma fu
;
l'imperatore. Quindi è che ordinava Kepi, come si legge nel Libro Pon-
l'imperiale rescritto dover Bonifacio tificale. Reso inutile l'anzidetto con-
uscire di Roma. Il partilo di Boni- cilio,che dovea lenirsi ;ii i3 di
facio trovò modo per altro di far giugno per la composizione dei
pervenire alla corte la verità , e due partiti, e cessili;, l' ingerenza del-
V imperatore, fatta sospendere l'ese- l' imperatore Onorio nello scisma
cuzione del primo decreto, ingiunse di Eulalio (che servì di esempio ai
ad Eulalio ed a Bonifacio di tro- re d'Italia e agli altri som ani per
varsi in Ravenna agli 8 di febbraio, prendere parte nella elezione del Pon-
ad una cogli autori delle ordinazio- tefice, aprendo 1'
addo in seguito
ni loro, sotto pena a ehi mancasse alle così delte esclusive), lungo tem-
di cadere dai proprii diritti. Affin- po non restò turbata la Chiesa dalla
chè fosse pronunciata la sentenza in cupidigia di ehi volesse occupare il
somma che Pasquale gli avea pro- Totone, si disciolse il resto del par-
messa. Sergio, a prevenire la tem- tito dell' Antipapa, per opera di al-
pesta che sovrastava alla Chiesa, fu cuni romani, risoluti di perire piut-
costretto ad impegnare lutto 1 oro tosto che veder profanala la cattedra
della confessione di s. Pietro per sa- di s. Pietro. In mezzo a lauto sconvol
ziare l'ingordigia dell'esarca. cimento di cose, al giugnere il gioi-
24
,
l''
098 ) non diede campo né agli bano; ma dai romani in capo a due
uni né agli altri di conoscere a quale mesi fu scacciato, per rimettere
ordine veracemente appartenga. Giovanni XII. Questi, rientrato in
Roma, si vendicò aspramente dei
XV. ANTIPAPA due autori della sua deposizione, ed
in un concilio condannò l' impera-
Sergio (an. 898), Cardinal prete, tore, l'Antipapa Leone, ed i vesco-
romano. In quel mentre la elezio- vi che aveano ordinato questo se-
ne canonica era caduta sopra Gio- condo. Mori nel 964, e fogli eletto
vanni IX. Questi cacciò da Roma a successore Benedetto V. Essen-
Sergio, il quale si ritirò in Toscana do tale elezione stata fatta senza
sotto la protezione del marchese il consenso dell' imperatore Ottone,
Adalberto e vi dimorò sette anni. tornò egli adirato contro Roma ,
Nel 904 , coli' aiuto del medesimo e, vintala colla fame, recò seco in
Adalberto, e della sua fazione, che Germania Benedetto V, che mori in
profittava degli odii del popolo ro- Amburgo. Intanto usurpò ancora, nel
mano contro Papa Cristoforo, fece 964, la sede Pontificia Leone VIII,
ritorno in Roma, costrinse Cristofo- e l' occupò per un anno e nove
ro, che avea invaso la cattedra apo- mesi in capo ai quali mori nel
,
stolica nella elezione di Leone V, ad q65. E sebbene non sia stato legil
entrare prima in un monistero e po- timo Pontefice , tuttavia da alcuni
scia in un carcere, cosicché potè farsi moderni scrittori è annoverato l'Ylll
strada al soglio Pontifìcio col nome di fra i Leoni, forse perché IX chia-
Sergio Pur non istette guari a
III. mavasi il seguente Leone. Tolta-
comparire un nuovo Antipapa, im- volta il Borgia, nella sua apologia al
perocché, seguitandosi dal Pontefice Pontificato di Benedetto X. dimostrò
Giovanni XII le parti di Adalberto la cagione per cui quel Leone si
XII, costretto quindi a fuggire, lasciò non volle opporsi al fatto di Otto-
campo all'imperatore di entrare nel- ne I, che ièce introdurre Leone
la città , ove si adunò un conci- sulla sede Pontificia.
liabolo, nel quale lo stesso Giovan-
ni , accusato di enormi delitti , fu XVII. ANTIPAPA
degradato del Pontificato, degrada-
zione che per altro fu di niun vi- Fiuivconp:, o Bonifacio VII (an p~ [),
gore e si pose invece di lui
, co- , diacono Cardinale romaiio.il quale
mechè fosse laico, il imprigionando Benedetto VI, e ial-
,
per via di broglio era giunto al ve- ma, succeduto a Benedetto Vili pri-
scovato di Piacenza, sottraendo abu- ma Giovanni XX e poscia Benedet-
sivamente quella chiesa dalla dioce- to IX, il disprezzo e la pubblica in-
si di Ravenna. Nel salire 1 al soglio dignazione ,
per la giovanile condotta
Pontificio prese il nome di Giovan- di questo secondo, andarono a tale se-
ni XVII; ma, tornalo Gregorio Voci- gno che, nel io3y, fu deposto dai ro-
la potenza dell' imperatore Ottone mani. L'imperatore Corrado II, passa-
dia propria sede, a Crescenzio, se- to in Italia, affine di dissipare le tur-
natore romano ed a' dodici suoi se- bolenze che la desolavano, venne «
,
AHT A NT ,89
Roma e restituì quel Pontefice, ael mese di luglio dell'anno maseguen
seguente anno io38, alla primiera te, tocco da improvviso molo di
dignità. Ma
dopo la morte di det- pentimento, inni pensò più che a
to imperatore di bel nuovo Be- lare solenne penitenza: Damaso II,
nedetto fu scacciato, verso il prin- s. Leone IX, Vittore li. e Stefana
cipio del i o44 due fazioni
> dalle X occuparono la sede apostolica.
dei conti Tuscolani, e di Tolomeo Alla prima nuova della morte di
console romano che straziavano Ro- questo ultimo Pontefice, Gregorio
ma, per ciù col favore del medesimo conte Latcrancse e Tuscolano , e
Tolomeo fu intruso il Gerardo conte di Galles, unitamen-
te ad alcuni più possenti romani,
XX. ANTIPAPA. formarono una notturna e tumultuo-
sa assemblea, nella quale per dare
Silvestro III , chiamato pri- un successore a Stefano IX detto
ma Giovanni ( an. i o44 )> romano X, cooperarono all' intrusione del
vescovo di Sabina il quale non ,
lui, avvenuta nel i o47 > tornò Be- legato Ildebrando in Germania, di-
nedetto IX a figurare per Papa, chiarando che ove venisse a morte
e si mantenne sulla sede finché nel innanzi il ritorno d'Ildebrando, re
,
i
9o ANT ANT
stasse vacante la Santa Sede, accioc- zi, al dire di s. Pier Damiani, se
ché la nuova elezione fosse al tutto prima i chierici incontinenti appel-
regolata co' consigli d' Ildebrando. lavano Nicolaili, dal disonesto An-
Seppe invece quest' ultimo nel ri- tipapa si chiamarono Cadolaiti. Do-
torno in Italia la scismatica elezione po la sua elezione
l' intruso ordinò
di Benedetto X. Laonde, fermatosi molte truppe e raccolse somme di de-
a Firenze scrisse ai romani sulle
, naro, ed improvvisamente, ai i\ aprile
conseguenze dello scisma, ottenne da io62,presentossi a Roma quasi con-
essi le più illimitate facoltà , e nel quistatore , o piuttosto vile cor-
concilio ordinato a Siena, come vuo- ruttore. Subornò parecchi colle si-
Ma passati vent' otto giorni dall' ele- poiché due anni dopo, feceuna
zione di Alessandro II , cioè ai 28 nuova irruzione, nella quale non fu
ottobre 1061, l' imperatrice Agnese, più Tuttavolta, sebbene er-
felice.
sanone nel 1080, fece deporre Gre- no, ove mori nel io85. L'Anti-
gorio VII ed eleggere il papa Giliberto, già più volle scomu-
nicato da Gregorio, mantenne lo sci-
XXI II. ANTIPAPA ama pd corso di tre successivi Pon-
tilicati. Infine i romani sdegnati, che
essendo stati corrotti alcuni col- che nello stesso giorno della sua in-
l'oro, gli furono aperte le porte a' 1 1 trusione fu rinchiuso nel monistero
marzo io84- Occupato il palaz-
del di s. Lorenzo d' Aversa, presso Na-
zo lateranese, dove Gregorio VII poli ; indi il
sul trono Pontifìcio 1' Antipapa Gui- pur diacono Cardinale dell' Antipapa
berto, e Gregorio VII per maggior Clemente III, che dopo cento e cin-
sicurezza si ritirò in Castel s.Ange- que giorni di discipline fu relegato
lo. pure assediato dal re Enri-
Ivi a far penitenza nel monistero della
co, per opera del valoroso Roberto Ss. Trinità della Cava; in fine il
mostrassi non meno del padre fer- speso dall'arcivescovo di Toledo le-
mo di poi, nel reclamare le inve- gato apostolico, per mezzo di cui era
stiture , come un diritto inalterabile salito a quel sublime grado ; sospen-
della sua corona, e nell'obbligare il sione che fu confermata da Pasqua-
Papa a fuggire in Francia. Ivi il le II, che poi lo restituì all'arcivesco-
raggiunsero i legati di Enrico V, vato, e lo mandò legato ad Enrico V
per conferire sullo spinoso argomento per trattare con esso lui la pa-
delle investiture ; ma il Papa tenne ce. Mentre era 'in tal qualità, il
re, corse amano armata contro il Pa- nuovi pericoli, andò poscia a tenere
pa, e strascinatolo pei capelli, cari- un concilio a Capua, ove scomunicò
colk) di catene. Il popolo romano l'imperatore e l'Antipapa. Burdino dal
ne accorse alle difese- onde Fran- suo canto, dopo aver data, come se
gipani spaventato lasciò libero il Poli- fosse Papa, la corona imperiale ad En-
teli» e. il quale dovette fuggire un'al- rico V, spedì dovunque delle bolle
ti ;i \ull.i affine di prevenire l'impe- che riscossero il dispetto e l'indigna-
ratore medesimo condottosi a Roma
zione. Tutta volta non osò Gelasio
per impadronirsi di lui. L'artificioso lì rientrare in Roma se prima i
del quale pose il Cardinal Giovan- disse, Onorio II, moriva in questo
ni di Crema ; ma come gli abi- mezzo Enrico Y. Morto anche Ono-
tanti della piazza videro abbattere rio II, nel n3o, ed eletto dai Car-
le mura, s'impadronirono di Bordi- dinali Innocenzo II, nello stesso gior-
no, che da tre anni portava il no- no i partigiani del Cardinale Pier
me di Papa, e lo consegnarono agli Leone congregatisi in s. Marco e-
,
pato (an. 1 1 24) e venne nel medesi- il quale eletto venne il primo, e che
mo Castello sepolto. Frattanto la pri- dal massimo numero delle chiese fu
vo!. 11. 25
191-
ANT A NT
nipoti, e zio de' propri figli, per lo
riconosciuto per Legittimo Pontefice,
si dovesse riconoscere per vero vi- brutale commercio avuto con Tro-
cario di Cristo. Gerardo d'Angoulème pea sua sorella; ogni altra azione
legato d'Aquitania, fu uno de' più sol- era modellata sovra siffatti principii.
icelli a dimostrare ad Innocenzo II La morte di lui die' fine al funesto
i 1 3o
tenne uri concilio nel
), vi fattegli rinunziare la mitra e la cap-
quale scomunicò l'Antipapa. Ma in- pa, il condusse a' piedi del Papa In-
tanto Normandia,
molti vescovi di nocenzo II, e gli ottenne il perdono.
da Gerar-
e d' Inghilterra, prevenuti Tutti gli scismatici seguirono quell' e-
do d'Angoulème, pendevano per A- sempio, né andò guari che videsi
nacleto e comunicavano al re di
, ovunque rifiorire la felicità pubbli-
Francia Enrico I svantaggiose im- ca. In tale condizione il papa Inno-
pressioni contro Innocenzo. S. Ber- cenzo II, nel 1 1 3q, fece congregare il
ANT ANT i
95
le promosse dagli Arnaldisti, obbli- timo momento per levarla dalle spal-
garono Adriano IV, succeduto ad le di Alessandro ed
indossarla. Un
Anastasio IV , a sottoporre Roma senatore sdegnato, gliela strappò dalie
ad un interdetto, che fece cessare mai li; ma Ottaviano, premeditata l'em-
i divini oflizii sino al i i55. I ro- pia scena, avea già seco recala altra cap-
mani placarono il Pontefice collo pa colla qualesi voli tanto frettolosa-
scacciare Arnaldo; ma questi rico- mente che la parie dinanzi resi,', .,1
verassi sotto la protezione del re dì dietro: il che per In. v'ora die*
di Germania Federico Barbaros- luogo a scrosci di risa. Bentosto però
sa , il quale alla testa di pode- il tragico successe al burlesco, impe-
roso esercito veniva alla volta di rocché spalancatesi in un tratto li-
Roma a fine di farsi coronare im- porte della chiesa, ed entrati tumul-
peratore. La cerimonia si fece pa- tuariamente soldati eolla spada alla
i
fierezza replicava. Frattanto la mor- Papa Alessandro ec'. i sacri suoi elet-
te del Papa, nel 1 5g, impedì lo tori si ritirarono a stento nella basili-
scioglimento di una querela che ca vaticana, donde da persone ar-
le mediazioni del dotto vescovo Ebe- male furono trasportati in un car-
rardo di Bamberga intendevano a cere. 1 titanio la commossa città gri-
sopire. Eletto Alessandro HI, trova- dava contro Ottaviano, e satiriche
ronsi tra' suoi elettori tre Cardinali, canzoni ricordavano la grottesca ma-
( fra quali certo Ottaviano, de' conti niera con cui avea indossata la por-
tusculani, nobile romano, creato nel pora. Di che intimoriti i seguaci di
i 1 38 da Innocenzo II, Cardinale dia- lui posero in libertà il Pontefice
cono di s. Nicola in carcere, e poi ad una coi Cardinali ritiratisi prima
prete di s. Cecilia , legato di Euge- iu Ninfa , ove a' 10 settembre fu
nio III, e di Adriano IV a Corra- consacrato, e poscia sulle terre del
sichiamò Calisto III (an. 1 68). Era 1 dovesse in Calislo III cessare l'antipa-
unghero di nazione , uomo lubrico, pato, pure alcuni scismatici, un mese
vorace, e vagabondo , prete Cardi- dopo la morte di Calisto, a' 28 settem-
nale di Martino, fatto dall'Anti-
s. bre 1178,110 fecero un altro chia-
papa Pasquale III e vescovo elet- , malo
to di Albano. Tuttavolta una serie XXXIII. ANTIPAPA
di tre Antipapi, avendo fatti aprire gli
occhi agli stessi partigiani dello scisma, L \ynoXK o Landò SiTOTO, della fami-
e vedendo l'imperatore di giorno in gliaFrangipane, che prese il nome
giorno diminuire la sua fazione, fìn- d'Innocenzo HI (an. 1 178). Cosi po-
se dapprima di voler procurare la riu- chi però furono i seguaci di Ini, che
nione della Chiesa; ma combattuto l'ultima scintillaci può riguardarsi del-
sempre più dalla lega italica, e spe- lo scisma soffocato. Preso a Palomba-
cialmente dalle armi veneziane ad es- ra, nel cui castello l'avea accolto il
i
98 ANT ANT
dinal Ugo Pierleoni, nel 1 180, fu causa fosse decisa dalla Santa Sede;
mandato a far penitenza nel moni- ma Papa
rifiutandovisi Lodovico, il
stero della Cava, ove mori im- scomunicollocome ribelle alla San-
penitente . In lui allatto terminò ta Sede. Altro non ci volle per-
lo scisma durato venti anni, e sos- chè Lodovico calunniasse il Papa
tenuto da quattro Antipapi con- per mezzo di prezzolati scrittori e
tro Alessandro III. La Chiesa lun- movesse tantosto in Roma , chia-
gamente rimase tranquilla, né altri matovi dai romani offesi dal Papa,
Antipapi si i32 8.
contano sino al perchè da Avignone non trasferiva
Solo, se vuoisi prestar fede a Mat- la sede apostolica in Giunto Italia.
Egli era nato in Corbaro, terra del- lite formule manifestava, più che
l'Abruzzo, da poveri contadini. Si fece approvazione, turbamento ed incer-
religioso francescano del convento di tezza. Ma vinta la ritrosia da al-
Araceli di Roma, ove entrò contro il cuni, ed affermata l'elezione, l'im-
volere della propria moglie, e condusse peratore nominò Nicolò V il nuovo
una vita scandalosa e non osservante Papa, gli mise in dito l'anello, lo ve-
< Iella povertà religiosa, come attestano stì della cappa, omanto, e lo metteva
gli scrittori del suo venerabile Ordine. alla sua destra. Condottolo di poi
Fu promosso antipapato nel detto
all' dentro la basilica di s. Pietro, e dopo
anno 1 328, ed ecco l'origine della sua la messa solenne ad un festino, il
elezione.Morto, per un'ostia avvele- provvide eziandio di maestoso cor-
nala, l'imperatore Enrico VII ai teggio. L'imperatore, impoverito nel-
14
agosto i3i3, parte degli elettori le finanze, mal poteva sostenere tan-
dell'impero si decise di fargli suc- te spese ed il trono del nuovo Pa-
cedere Lodovico di Baviera, e par-
pa, il quale non rifiutava ogni gior-
ie Federico figlio d'Alberto
di Au- no lauti banchetti, uè abborrendo
rina. Entrambi sostenevano colle ar- splendida corte e nobile servigio di
mi Ir proprie pretensioni all' impe- gentiluomini, di paggi e di palafre-
ro. Pontefice Giovanni XXII, re-
Il
nieri; si creava inoltre sette Car-
sidente in Avignone, voleva che la
dinali, comunque innanzi biasimas-
. ,
A NT A NT i (>
se le ricchezze e gli onori della prela- per la città, li gettarono nel Tevere-
tura siccome fanatico eretico fra- 1/ imperatore stesso andato a Pisa,
ticello. Mancando poscia Lodovi- v'era accollo dapprima con grande
co di alimentargli tanta magnificen- allegrezza. Ai 3 gennaio i3ag pro-
za, fu costretto l'Antipapa a rubar cacciava un solenne ingresso all'An«
i vasi delle chiese, ed a vendere privi- tipapa medesimo ad
recandosi e^li
cune bolle contro Giovanni XXII, i più zelanti tra i suoi partigiani
ne confermava la deposizione già il favore dei pisani per Lodovico, si
pronunciata dall' imperatore , e pri- cambiava siffattamente da dover egli
vava de'benefizii chierici secolari i di là partire, ed avviarsi in Ba-
rimasti devoti al vero Pontefice viera. 1 pisani accostatisi anzi nei
Cosiffatti prestigi non facevano ve- sentimenti dei fiorentini e degli
runa illusione. Uscita bensì la sen- altri partigiani del legittimo Papa,
tenza di Giovanni X\II contro inviarono a lui, al paro che ai ro-
P usurpatore elei soglio Pontifi- mani, un'ambascerìa affine di chie-
cio, si aprì il campo onninamente dere perdono sulla connivenza da
allo scisma durato neh" interno del- essi usata per le incoronazioni di
Cardinal legalo del Pontefice Gio- tera al Pontefice piena del più alto
vanni XXII era anche entrato in pentimento. Né senza una tenera
Roma colle sue truppe. Così resti- carità rispose il Pontefice: che anzi
tuita Roma sotto l' ubbidienza del esortollo a trasferirsi ad Avignone.
Papa, si fecero infiniti alti di disap- Andovvi Pietro; ina prima di par-
provazione contro Lodovico di Ba- tire da Pisa nel i33o, fece una so-
baro ; si arsero nella piazza del cam- viamenti, e delitti. Imbarcatosi so-
politani non partecipassero alla pas- principi del sangue ed ai grandi del
sione della loro sovrana ; ma stes- regno.
sero per la maggior parte attaccati Colla morte di Urbano {V. Urea.no
al vero Pontefice loro compatriot- VI, ed Avignone) nel i38g, alcu-
ta. Quindi è che come Clemente ni credevano estinto lo scisma, spe-
intese aver Urbano bandita contro rando che l'Antipapa montasse sul
lui la crociata colle Indulgenze della soglio Pontifìcio; ma invece i Cardi-
voi. II. 26
2.0% A NT ANT
uà li di Urbano gli diedero per suc- consiglio del re, e quindi poter ogni
cessore Bonifacio IX, che fulminato dottore far l'esposizione dell!? pro-
venne bentosto cogli anatemi dell'An- prie mire in una memoria da de-
tipapa. Bonifacio tentò le vie della pia- porsi in apposita cassetta esistente
che in Ispagna. Tuttavolta tali cortesie rale proposto da Bonifacio IX, ri-
anziché ammansare 1' alterigia del conoscere per esso la validità dei
suo rivale s
la raddoppiavano. Vo- titoli loro, per quindi devenire al-
leva Bonifacio, per abrogare affatto lo l' elezione del Papa legittimo. Il re
scisma, celebrare un concilio ecumeni- permise che la lettera dei dottori
co, il quale decidesse definitivamente di Parigi fosse trasmessa ad Avigno-
sul conteso Pontificato. V inclinava ne all'Antipapa, il quale nel legger-
anche dapprima Clemente; ma man- vi i mezzi menzionati, rispose sdegnato:
to da una delle più illustri famiglie fervore del corpo infero per la riu-
diAragona, lasciò prima la giurispru- nione della Chiesa, e rivolto ambe
denza per seguire le armi; indi ri- a s. A incenzo Ferreri, il fece suo
pigliati gli studi, divenne professo- confessore e maestro del sacro pa-
re di canonico nell'universi-
diritto lazzo.
tà di Montpellier, e poscia canonico di In mezzo a tante largizioni sì sve-
Cuenca, arcidiacono di Saragozza, pre- larono appieno agli occhi della Fran-
posto di Valenza, e finalmente Cardi- cia le occulte mire di benedetto, di-
nale diacono di S. Maria in Cosme- rette a prolungare il tempo e dal
din, nel 1 3 r
j:'>, creato da Gregorio XI, tempo approfittare. Laonde, per ti-
col quale si recò in Roma ov'ebbe more di perdere vanamente f occa-
in commenda la chiesa di s. Appolli- sione in deputazioni mutili, convo-
uare. Eletto Antipapa, ordinato venne co»), nel i3g5, un'assemblea, che
sacerdote a' 3 di ottobre, dal Cardinal piuttosto vuol riguardarsi un conci-
Guido, vescovo di Frascati, ed agli lio nazionale. La rinunzia di bene-
undici dello stesso mese consagrato, e detto all' Antipapato fu sostenuta da
incoronato Pontefice. Con ampollose ottantasette voti, ed il re per ten-
parole, e con lettere circolari si die- tare con la maestà l'animo di Be-
de tosto a mostrarsi desideroso del- nedetto, mandi» in Avignone a pro-
la predetta unione, come leggesi in porgli la rinunzia, una splendida le-
Giovenale Orsini (tomo X de Schism. gazione composta da Lodovico d'Or-
pag. 69, e tomo Vili pag. t85). Ma leans suo fratello, da Giovanni, du-
o la tiara avesse in lui cangiato il ca di Berry e da Filippo duca di
carattere, o fossero dissimulazioni quei Borgogna suoi zii. Invece della ces-
desiderii, non tardò a deludere le fal- sione, che ripudiò come contraria alle
3 o4 AJNT AiXT
leggi ed alla pratica della Chiesa.propo- versi congregare il concilio ecuriie-
e lui, e quando ciò non bastasse a Con tutto ciò congiunti, nel 1 3 96,
restituire la pace alla Chiesa, dichia- con nozze in istrettissima confedera-
rò che prima della separazione del zione que' due re, abbracciò Riccardo
congresso, avrebbe proposti altri mez- il parere di Carlo VI, e rifiutala la
zi ragionevoli, onesti e giuridici. via del determinarono di
concilio,
francesi che tutte le proferte di Be- nunzia. Riccardo ne fece anche do-
nedetto non erano che tergiversazio- manda a Papa Bonifacio , e n'ebbe
ni e cavillazoni. Perciò ad istringer- una ripulsa. Da ciò prese l'Antipapa
aderivano alle misure di que' prin- nistri di Benedetto, per cui il Papa
cipi. Di che commosso l'Antipapa, commise a Corrado, arcivescovo di
arse di sdegno ma per non essere
; Nicosia, di procedere contro di lui
tacciato di diede la copia
durezza, colla severità delle leggi (Bonif. lib.
del giuramento duchi benché, co-
ai IV, ep. cut. pag. 33).
me dice Bzovio, abbia avuta gran Nel 1397, si tenne in Francfort una
parte a piegar l'animo di lui, il tu- dieta co'principi dell'impero, e coll'in-
multo popolare de' cittadini di Avi- tervento degli ambasciatori di Fran-
gnone. cia, d'Inghilterra e d'altri stati, non
Cosi terminò infruttuosamente la che con quello dei legati dell' uni-
ambasceria. Il re fece intanto con- versità di Parigi. Di là si spedirono
vocare una numerosa assemblea di ambasciatori a Bonifacio IX, perchè
vescovi francesi in Parigi, nella qua- rinunziasse al Pontificato per uni-
le si decretò di sottrarre a Benedet- re in un solo ovile tanti regni cri-
to XIII durante lo scisma la colla- stiani. Benedetto XIII dal suo canto
zione de' benefìzi e le annate vacanti; e mandò a pregare Martino re d'Ara-
scritto fu inoltre ai principi cristiani, af- gona, che vittorioso dall'impresa del-
fine di ridurre i due Papi alla ces- la Sicilia era approdato a Marsiglia,
sione. Tuttavolla Riccardo II re d'In- acciocché si recasse in Avignone per
ghilterra aveva «sposto prima a quel stabilire insieme i modi di estingue-
re po' suoi ambasciatori non doversi re lo scisma; ma
con disegno piut-
forzare il Pontefice legittimo «Ha tosto di consolidarlo con quel col-
'•posizione del Pontificato ; ma do- loquio e colla potenza di un re
,
per farlo risolvere alla cessione del lo, potè colla sua destrezza ottenere
Papato. Però fu infruttuosa tanto tre mesi di regna ed una pace sta-
I
né né generale, né negoziatore
re, rebbe personalmente alla Congregazio-
potessero fargli mutare consiglio. ne da tenersi per l'unione della Chiesa,
Biusciti vani i tentativi del re di e sebbene custoditone il suo palazzo
Francia presso altri principi cristia- starebbe sotto la salvaguardia del re,
ni, affine di disporli a sottrarsi alla il quale non mai ritratterebbe la de-
dcl consiglio i modi più opportuni tri ne creava, e quindi irritava idi
pace non era ridonala alla Chiesa. to, lo (ice lacerare ed ordinò li
,
ao8 A NT ANT
cattura di Benedetto. Egli, vigi- ti proibisco 3 gli disse adirato, di a-
lante (filanto fuggì con
ostinato, prir bocca: tu cerchi di nuocermi
quattro Cardinali Portovenere da ognora : paventa che non ti metta,
sulle proprie galere nel mentre che dove tu non vegga la luce del
il re bandiva a' suoi popoli la neu- giorno. A tali minaccie parti quel
tralità dall' ubbidienza ai due Pon- Cardinale per unirsi al collegio di
tefici. Pisa. Benedetto, riflettendo per altro
In mezzo a tali scandali stabilivasi alle conseguenze del suo impeto,
dai due collegi Cardinalizi pel i.° di riprese le solite dissimulazioni e spe-
settembre i4o8, la convocazione in dì nunzii al concilio di Pisa già
Pisa di un concilio generale da ce- adunato. Roberto , re de' romani e
lebrarsi ai 2 5 marzo i4c>9- Grego- duca di Baviera, e Carlo Malatesta,
rio XII ne avea inlimato un altro signore di Rimini, protestavano con-
da essere convocato in Aquileia pei tro quel concilio, e ne volevano un
6 di luglio. Commossi quindi egual- altro per favorire Gregorio XII. Il
mente Gregorio e Benedetto si sco- concilio anche aderiva di trasferirsi
municarono a vicenda, e deposero a Pistoia purché Gregorio avesse
,
Perpignano, primo degli altri adu- suo concilio, condannò nella seconda
nato, era entrata la disunione, la sessione di esso quali Antipapi sì Ales-
maggior parte de' prelati si era riti- sandro che Benedetto. Parve però nel-
rata, né più ne rimanevano che se- la terza sessione che condiscendesse
dici. Al i
,°
di febbraio consigliavano alla riunione; dava facoltà a Ladislao
eglino stessi a Benedetto di spedire re di Napoli, ed al re di Ungheria
legali a Pisa per rinunziare al Pa-
Sigismondo, poi imperatore, di fissare
pato. Egli rispondea: tale non può Ma conobbe
il dì della conferenza. si
essere l'unanime sentimento del
con- non essere ciò stato che una tergi-
cilio. Oli fu replicalo: non ve,
ne ha versazione, avvegnaché si espose al-
che uno, il quale non segua il pa- le estreme necessità, e, travestito da
nie degli altri. Ebbene, soggiunse, mercatante, abbandonò le terre dei
(fueWuno pensa meglio di tutti, ed veneziani, e si rifuggiò a Gaeta sul
a lui mi attengo. Volerà il Cardi- dominio di Ladislao, piuttosto che
nale di Chalant insistere più oltre; venire alla pacificazione promessa.
A Pi T À.NT 2u 9
Benedetto, egualmente indocile, in- sua fuga. Tuttavolta fu arrestato,
tesa la deposizione sua operata dal imprigionato e costretto a rinunzia
concilio di Pisa, per formarsi altri re assolutamente al Pontificato.
sostenitori, creò nuovi Cardinali, e In questo mezzo parve a Grego-
continuò a spacciarsi per Papa. Quin- rio XII di dar la pace alla Chiesa
di è che anche dopo il concilio di colla sua cessione. Costituiti pertanto
Pisa s' accrebbe la discordia, ed in- a suoi nunzi e procuratoli (iio. Do-
vece di due Papi se ne róderò tre, menico, detto de' Bianchini, suo Car-
ognuno dei quali riteneva e principi dinale del titolo di s. Sisto, cono-
e nazioni sotto le sue leggi. Nondi- sciuto sotto il nome di arcivescovo
meno l'ubbidienza ad Alessandro V di Ragusa, Giovanni detto patriarci!
si estendeva rapidamente sulle con- di Costantinopoli,
Yetlruro arcrresoo-
tinue perdite de' suoi avversari. Poscia, vo di Treveri, Lodovico conte Pa-
morto quel Pontefice nel maggio del latino del Reno e Carlo Makttesta,
i4 io e fatta pace con Ladislao re di
j diede facoltà a Malatcsta stesso si-
Napoli per opera di Giovanni XX III, gnore di Rimini, appo il quale dimo-
successore di lui, Gregorio XII fu rava, di presentare la sua cessio-
costretto a fuggire a Rimini sopra una ne ai 4 luglio l4l5, ed ai i5
nave veneziana. del mese fu dal concilio dichiara-
Intanto, in continuazione al con- to Angelo Corraro già ,
Grego-
cilio di Pisa, convo-
pubblicossi la rio XII, Cardinale vescovo diPor-
cazione pel primo di novembre i4^4> to, e legalo perpetuo delia Marca,
di un altro concilio in Costanza, a e primo dopo il Sommo Pontefice,
cui lo stesso Pontefice Giovanni XXIII toltone il caso della rinunzia di Be-
dovette intervenire. Vi giunsero pu- nedetto, nel quale si concorderebbe
re i nunzi di Gregorio XII e di Be- del luogo, che tra essi stabilirsi doves-
nedetto XIII ; e datosi il concilio sin se. Con tutto ciò, obbedendo ancora
te. Conscio però che volevasi arre- tra le quali la proposizione di un altro
colo, nel principio di novembre dello zione che ancora Alfonso re di Ara-
stesso anno i/\.i5, si ritirò egli, e col gona accordava al deposto Benedetto
presidio di grosse squadre di soldati XIII. D' altronde non minor appren-
e col seguito de' suoi Cardinali e di sione recava 1' essersi Giovanni XX III
buon numero di prelati, sopra quat- ridotto in salvo con la fuga e l' es-
Benedetto XIV (an. i4 2 9)- Ta- della carità; ma quando sentì aver
ben presto nelle tenebre donde sene delle annate, e delle altre ren-
era stato levato. Frattanto a Mar- dite della Camera apostolica, reclamò
tino V era succeduto sulla catte- contro quell' usurpazione di oggetti
me di Eugenio IV. Nel giorno del- nati col precipuo scopo di riuni-
A N A NT 2i 3
matica sanzione ingiuriosa alla Sede erano del dominio di Amadeo ì pri-
Apostolica (/x*. Prammatica Sanzione), mari uffiziali del conclave. Aggiunga-
mentre nel conciliabolo di Basilea, ai 25 si che il Cardinale di Arles dipinse
giugno, si tenne la XXXIV sessione, cosi a puntino il soggetto, da dover-
colla quale, malgrado le opposizioni del- si innalzare al Papato, che Amadeo,
le corti, e de' più illustri prelati, pre- in cui si trovavano le condizioni,
paravasi la via all' ultimo scandalo. tu eletto unanimamente, ai T> no-
Imperocché erroneamente decidendo vembre i43g. Ciò fu ratificato, ed
quel concilio di essere superiore al approvalo nella sessione XVII di del
Papa , né poter il Papa medesi- to mese. I venticinque deputati, che
mo agire od esser deposto senza portarono a Ripaglia il decreto del-
1' assenso dei padri , conchiudevasi l'elezione,provarono molle difficol-
che Eugenio era un eretico perchè tà a ricevere da Amadeo il suo as-
operava contro il concilio, e quindi era senso ; finché dopo sparse molte la-
decaduto. Il Papa anatematizzò quel grime, vi acconsentì a gran pena,
concilio ; ma esso, invece di Euge- e prese il nome di Felice V, I
nio, eleggeva Amadeo primo duca di dosi salutar Papa nella chiesa di
Savoia, creato dall'imperatore Sigis- Ripaglia, e facendosi tagliar la lun-
mondo, e che divenuc il ga barba, che dispiaceva alla molti-
tudine Quindi accompagnato dai
.
no di Rinaglia sulle sponde del la- tima sessione, nel i443> dopo aver
go di Ginevra, ognuno avrebbe cre- molto lottato coli' Antipapa Felice,
duto impossibile che in età pro- che ricusava di far ritorno a Basi-
vetta egli avesse potuto per qua- lea, e che trasferiva il suo soggiorno
zione. Trattando contemporaneamen- lasse con tre bolle i passi fatti con-
te i due Papi per essere conferma- tro Felice, confermasse tutti gli atti
ad Eugenio, già riconosciuto da tutta spirate neir animo del suo signore.
la Chiesa, che al Papa dei savoiar- Arrestato quel perturbatore e con-
di. E come "vide tale astuzia aver vinto , fu precipitato nel lago di Gar-
prodotto buon fine, cercò di elude- da. Allora Felice rivesti gli antichi
re gì' impegni presi con Felice, pro- sentimenti di rettitudine, e siccome a-
ponendogli lo sborso istantaneo dei mante della pace, e dell'unità cattolica,
duecentomila scudi. Felice spaven- dopo aver bandite tre bolle al modo
tato cedette la strada dell'accomo- di quelle promesse dal Papa Nicolò V,
damento ad Eugenio; ma quell'ac- restituì finalmente la pace alla Chie-
comodamento fu il colpo mortale al sa, colla dimissione pura e semplice
partito dell'Antipapa. del Pontificato nel dì 9 aprile i449-
Eugenio mori nel i447s ec^ ebbe a Una tal nuova riempì di giubilo il
successore Nicolò V. Si tennero al- mondo cattolico. Amadeo venne crea-
lora delle conferenze, dirette a ri- to Cardinal vescovo di Sabina, e co-
condurre la pace alla Chiesa. Il Car- stituito legato perpetuo, e vicario del-
dinal d'Arles s' era recato a Basilea la S. S. negli stati di Savoia, nel Pie-
per parte dell'Antipapa Felice, ed il monte, nel Monferrato, nel marche-
re di Francia avea date istruzioni ai sato di Saluzzo, nella contea d'Assi
suoi plenipotenziari, che nessun an- nel Lionese di qua dalla Sona , e
ticardinale di Felice vi fosse accolto se ne' territori di Augusta, di Losanna,
non si fosse sottomesso a Nicolò V, ed di Basilea , di Costanza , d' Argenti-
avesse rinunziato all'Antipapa. Ma gli na , di Seduna , ec. Inoltre fu di-
ambasciatori di Francia , allontanan- chiarato decano del sagro Collegio,
dosi dallo spirito delle istruzioni, si cioè primo personaggio della
il
i44~> ,ìlia bolla, con che abbando- triplice diadema, il baldacchino, fanel-
na. tutte !>• terre della casa di Sa-
i
lo pescatorio, le scarpe crucigere, e
voia al re Carlo ed al re Delfino suo il farsi precedere dalla santissima Eu-
figliuolo , indi con un'altra lasciava il carestia. Egli però bene usando dell'
AA T A A' T 2 ,7
clemenza di Nicolò V, dopo la sua temporaneo, che ne faccia menzione
abdicazione, lece ritorno alla solitu- alcuna. \ eggasi lo Spondano all'anno
dine di Ripaglia, ove tutto si diede i5i2, o al i5i3, ne' suoi Annali
alla contemplazione, e, per quanto ecclesiastici.
dicesi, non ricordò più del Pontificato Altro supposto Antipapa è lo stesso
veruna cosa. Mori piamente, in molla menzionato Lutero. Movendo guerra
opinione di santità, nel gennaio del l'imperatore Carlo V al Pontefice
i45o, come vuol Morozzo: in Ama- Clemente VII, ed avendo l'eserci-
ti co pacificus. Ma Pignone (ira arò. to di lui composto di quaranta-
,
gen. Sab. Prin.) dice che morisse nel mila uomini comandati dal contesta-
i45i, e alcuni altri, nel i4'j2. Co- bile di Borbone, presa Roma ai (i mag-
si finirono collo scisma gli Antipa- gio 1527, ed espostala per due ohm
pi , dacché ninno ardì più invade- al più tremendo e memorabile sac-
re la cattedra del principe degli A- eheggiamento, dai sellarli di Lute-
postoli. La causa principale è forse ro fu deposto Clemente \ II, e pro-
da ricercarsi nella scoppiata riforma, cedendo all' elezioni' di nuovo Pon-
accaduta nel Pontificato di Leone X, tefice, contraffatte furono da es>i lot-
l'anno i5 1 7, per opera dell'eresiar- te le osservanze e le cerimonie del
ca Martino Lutero, che insieme a' conclave. Ciascuno die' il proprio voto
suoi ardenti seguaci, minacciando il a Martino Lutero loro patriarca .
cattolicismo, lo rese anzi più concor- sebbene egli non abbia però fatto
de, più costante, e più fedele al centro uso della falsa dignità ricevuta.
della suprema ecclesiastica autorità. Si avverta, che siccome Teodoro fu
Prima di Lutero, nel Pontifi- due volte eletto Antipapa, si è pure
cato di Giulio II, della Rovere, di due volte progressi \ ai nenie numera-
Savona, che riempì del glorioso suo to. Per ciò si troveranno quaran-
nome l' Europa tutta, alcuni Cardi- tadue, e non quarantuno gli Anti-
Fran-
nali scismatici, sedotti dal re di papi, compresi i tre non numerali.
ciaLodovico XII, cospirarono con- ANTIPAS ( s. ) martire, quel des-
tro quel Pontefice per deporlo , so che Gesù Cristo nella Apoca-
avvegnaché, come racconta Spontia- lisse chiama suo fedel testimonio.
no all'anno i5i 1, ai 16 inaiano Solferì il martirio a Pergamo ove ,
a 1 A xN T A ,\ r
ANTJPIRGA. o altrimenti Città, L' antica Dioclea fu nella medesi-
borgo vescovile della seconda Libia ma posizione di Antibari o Antivari,
ta nel IV secolo, e resa soggetta alla sue rovine. Sugli avanzi di Dioclea,
metropoli di Darnis.Si crede che Giu- già sede vescovile nell'VlII secolo,
stiniano imperatore 1' abbia guernita ed arcivescovile nel X si eresse ,
di rendersi cari a Dio col trasgre- grandi mali nelle restituzioni, che
dirli. far ne dovessero i possessori, egli con
ANTITRINITARIE Eretici , che altro simile breve Cimi encyclicas,
contraddicevano al mistero della Ss. de' a5 marzo 1 754, riportato nel tom.
Trinila. Fra questi annoverano
si XIX pag. 101 del citato Bollario,
i samosateni, gli ariani, i macedo- permise che i vescovi transigessero
niani. Cotal nome però vien dato coi possessori di detti beni ecclesia-
più propriamente ai sociniani, che stici. Un concilio, nel 1 1 99, si rac-
A N T A NT 2.7
ANTOLOGO. Voce, che formala della chiesa orientale, e finalmente
ria due parole greche, suona lo stes- pro-segretario dei Previ. Esiliato in
so che scelta di fiori. Per essa vuoi- Sinigaglia, nelle vicende di quegli av-
si intendere una collezione degli of- versi tempi, morì quivi nel itti 1, do-
ficii più solenni, che si celebrano dal po aver costituita erede la congrc-
greci. gazione di Propaganda pel mante-
ANTONELLI Nicolò, Cardinale. nimento di dodici alunni armeni ini
Nicolò Antonella, nobile di Shrigaglia, collegio Urbano. Ornato delle più bel-
nacque in Pergola nel i(ii)<S. Sosten- le virtù, d'animo grande, amò e pro-
ne diverse mansioni nella prelatura, e tesse le lettere ed i letterati. Essen-
da ultimo, la carica di segretario di do possessore di una doviziosa libre-
Propaganda. Clemente XI li a' 24 , ria, ne fece bibliotecario l' eruditissi-
settembre 17^9, lo decorò della por- mo Cancellieri, che nelia dato prezio-
pora, col titolo presbiterale dei ss. se notizie, insieme all'elenco delle o-
Nereo ed Achilleo : poi Io fece se- pere di lui nel Cenotaphium Leo-
gretario de' Previ , e prefetto della nardi Anionelli Cardinali* etc., illu-
S. C. delle Indulgenze. Terminò la strato e stampato in Pesaro nel i.S>7.
vita nel 17C7, in età di sessantano- ANTONIA (s.), vergine e martire.
ve anni, e venne sepolto nella basili- Sacrificò la vita per la lede in Cir-
ca Lateranese ov'era sialo canonico, ta, città della Numidia verso la metà
con quella iscrizione, che insieme al- del secolo terzo, quando \ alenano
l' elenco delle sue opere, riporta il tenea le redini dell impero. Con lei
pel primo fu esaltalo alla sacra por- più sterile, e suonava a perfezione
pora da Pio VI nel concistoro de' 24 la lira. Trovandosi in casa del Car-
aprile del 1 775, col titolo presbite- dinal Pisani in un giorno di solenne
rale di s. Sabina. Divenne poscia ve- banchetto, introdotto nella sala del
poi destinato a segretario del sacro sua festa si celebra tuttavia in Pa-
Collegio sotto Pio \ , dei vescovi e miers ai 2 di settembre.
regolari per volere di Sisto V, e ANTONINO (s.), martire. Col-
sotto-segretario dei Brevi sotto Cle- # se la palma del martino in compa-
mente A III , che, provvedutolo di gnia di s. Maurizio, nel secolo ter-
iin canonicato nella Lateranese , lo zo, in un luogo vicino a Piacenza, do-
fece maestro di Camera, e a' 3 marzo ve è pur onorato. Il martirologio ro-
i5o,q, lo creò prete Cardinale di s. mano gli assegna la festa al dì 3o
Salvatore in Lauro. An- Le virtù di settembre.
tonia no non la cedevano punto al ANTONINO (s. ), martire della
di lui ingegno. In una inondazione Palestina. Sotto l'impero di Galeno
conobbe Roma guaì fosse lo spirito Massimiano e Massiinino Daia soffrì
della sua carità verso i poveri, li- il martirio questo invitto eroe nella
mile di sentimento, non volle mai città di Cesarea. Egli si unì a Ze-
accettare il pastora] ministero, cui lo binas e Germano, e con questi re-
destinava Sisto A . Devotissimo di Ma- cossi al luogo ove il governatore Fir-
ria V., visitava ogni sabbato qualcu- miliano offriva sacrifizii a' falsi numi,
na delle sue basiliche. Il continuo proponendosi di rimuoverlo dalla su-
studio ne abbreviò
i giorni, e con perstizione. Dalla intrepidezza loro
universale compianto spirò nel Si- però montato sulle furie il governa-
gnore, l'anno i6o3. Scrisse un trat- tore, li condannò all'ultimo supplizio.
tato De Christiana puerorum edu- I nomi sono
loro registrati nel mar-
calione, che venne forbitamente tra- tirologio romano a' i3 novembre.
dotto in italiano ; dei Commenti e ANTONINO (s. ), arcivescovo di
A N T Wr 219
datosi con maggior fervore all' eser- chiamatovi dal Papa Eugenio perchè
cizio di ogni virtù, fu preposto in lo assistesse < confessasse nella sua ul-
età ancor tresca al governo del gran tima infermità: dopo la cui morte ri-
convento della Minerva in Roma tornò a Firenze, e profuse quanto
donde poscia si trasferì in qualità di aveva in occasione di una pestilenza,
priore a Napoli, a Gaeta, a Corto- che disertò la sua diocesi, non che
na, a Siena, a Fiesole, a Firenze; di un lincinolo, che ne rovinò (ino
lasciando per lutto ampii vestigi i di ad un'intera contrada. Finalmente
valore. Anzi essendosi uniti a Fi- dopo tredici anni di episcopato, do-
renze parecchi vescovi per decidere po l'esercizio delle più difficili virtù,
le questioni fra' greci e latini, An- dopo essersi rcndiilo povero egli stes-
tonino, che del suo sapere in si fat- so per sollevare la povertà d'altrui,
te materie aveva date pruove chia- morì nel 1 4^9, in età d'anni settanta-
rissime, quando hi giudice della sa- sette. Fu sepolto, siccome eia su., de-
cra Rota , venno sollecitato da Eu- siderio, nella chiesa de' domenicani in
genio IV a condursi a quel consi- Firenze, e i suoi funerali furono ono-
glio in qualità di teologo. Intanto rali dalla presenza di Pio II, che si tro-
fu eletto convento di s.
priore del vava allora in quella città. Furono o-
Marco, quivi medesimo e non mol- ; perati in virtù delle sue reliquie mi-
to dappoi, arcivescovo della chiesa racoli senza numero; avuto riguar-
fiorentina, in que' giorni stessi, in cui do ai quali Adriano VI lo cano-
egli era andato a visitare i monisteri nizzò; e la salma di Antonino i\\,
alla sua cura affidati. Come ciò in- l'anno i55q, tradotta nella cappella
tese il nostro santo scrisse a Papa, di s. Marco a tale intendimento co-
Eugenio, pregandolo che gli volesse struita. La lista di lui ricorre ai io
togliere quel peso, che per niuna di maggio.
guisa, a giudicio suo, gli si conveni-
va ; ma Eugenio lo costrinse sotto Principali scrini di s. Antonino.
scomunica, ed Antonino lasciossi per-
ciò consacrare nel marzo del 1 44^- u" Una somma teologica ,
divisa
Ricevette a suo mal grado le usale in quattro parti. A i si trova una
congratulazioni da Cosimo de' Me- spiegazione delle virtù e dei vizi, coi
dici e dai principali signori di Firen- motivi che conducono alla pratica
ze condottisi a Fiesole a hella posta. delle une e alla fuga degli altri.
cui era stato accusato falsamente di padre Echard, de. Script, ord. Pre-
gravi delitti. Passò quindi a Roma, dir, temo I. pag. 81S, e i Pallcri-
?. >.o A "^ ANT
ni, nella rita di s. Antonino, ch'essi duca messi in prigione. Quivi posta
hanno posto avanti alla edizione del- a prova la loro costanza per varie
leonere del santo arcivescovo. Il p. torture, e riconosciuta inespugnabile
aiutò grandemente il vescovo s. Cate- loro corpi furono sepolti nel tempio
lu. Reduce poscia a Sorrento fu suc- della ss. Wilna, ove pa-
Trinità a
cessore di Bonifacio nell'abbazia di tirono, e sono tuttavia guardati
vi
sant' Agrippino. Mori a' 1 3 di feb- da' monaci di s. Basilio, che uihziano
braio verso l'anno 8 3 o, dopo avere quel tempio; se non che le loro teste
diretto i suoi monaci con singolare furono tradotte nella cattedrale. Ale-
prudenza ed esimia pietà. A' i4 di sio, patriarca cattolico di Kiow, or-
febbraio, giorno in cui fu seppellito, dinò che fossero onorati di pubblica
se ne ricorda la festa. Egli è pro- venerazione. La loro festa si celebra
tettore di Sorrento, che provò reite- a Wilna i4 di aprile, e sono ri-
ai
rate volte gli effetti maravigliosi del guardati siccome i principali santi di
suo patrocinio. quella città.
ANTONIO (s.), martire con s. Ro- ANTONIO (s.), patriarca de'ce-
mano e s. Davide. V. s, Romano mar- nobiti, venne l'anno i5 1alla luce
tire. a Coma, villaggio prossimo ad Era-
ANTONIO, Giovanni ed Eusta- clea nell'alto Egitto. Nato da fami-
chio martiri (ss.), nacquero nella Litua- glia di mezzana fortuna, fu istrutto
nia da nobilissime famiglie e furono nella pietà più che nelle scienze ; di
tutti e tre d'Olgerdo,
ciambellani sorte che altra lingua non sapeva
gran duca di Lituania e padre del leggere dalla egiziana in fuori. Morti
famoso Jagellone. Educati, secondo i genitori, e rimaso egli a cura di
clie esigeva la religione della loro pa- una sorella giovinetta, entrò nella
tria, non adoravano altra divinità chiesa in quello che veniva letto il
dal fuoco in fuori ; ina, avuta con- verso 2 1 capo XIX di san
del
tezza della religione cristiana, non Matteo; dalla qual lettura fu pre-
dubitarono punto di farsene se- so per forma da disamore per
gnali, < furono balle/vati dal prete ogni terrena cosa, che, uscitone, di-
Nestorio. Ligii ai precetti della leg- stribuì tutto l'avere ai poveri, non
ge, che avevano incominciato ad osser- altro riservando che un convenevole
vare, ricusarono di cibarsi di alcune provvedimento per la sorella, e po-
carni proibite in giorno di digiuno; chi mobili per sé: de' quali eziandio
luonde furono per cenno de] gran- si privò poco stante, avendo 11-
A* T A \ T ?.-?. 1
Quivi pure venne Antonio seguito da l'esser levato dal sacro fónte, rice-
molti discepoli a tale, che fu fòrza erige- vetteilnome di Ferdinando, che poi,
re un nuovo monistero detto di l'ispiri, quando vestì l'abito religioso, mulo
in cui capivano presso a cinquemila in quello di Antonio per una sua
coli di varie guise che operò, e il mata di Alfonso, il (piale poi di-
viaggio che fece ad Alessandria per venne re del Portogallo, edi Maria di
disputare contro gli ariani. Scris- Tavera, donna ragguardevole. In età
se molte lettere ai varii monisteri di quindici anni ritirassi in una casa
da lui fondati, delle quali poche ci di canonici regolari, donde passò in
-,
32 ANT ANT
Coimbra nel convento di Santa Cro- nel suo convento di Padova , ma
ce per essere meno distratto nelle non potè giungervi pel troppo
teologia e all' esercizio di quella ma- giugno del i23i, in età d' anni tren-
schia e persuasiva eloquenza, che tasei, e fu canonizzato fanno susse-
recò poi tanto vantaggio alla Chiesa. guente. Riposa in Padova, dove tren-
Nell'anno 122 r, si rendette france- tadue anni dalla sua morte ,
gli fu
scano in un piccolo monistero presso eretta una chiesa magnifica. La lin-
loro, rimase solo. Appresso, richiesto fondatore primario de' chierici rego-
di da uno che lo avvicinò
ospitalità lari di s. Paolo, detti barnabiti, e
pioso era il frutto, che coglieva dal- ogni affare temporale della contessa
la sua predicazione, alla quale s'era Lodovica, venderne i feudi per far
avvezzato fin da laico, sermoneg- denaro da impiegare nelle belle o-
giando a pie persone che si racco- pcre di già cominciate, e riconcilia-
glievano nella chiesa di s. Giroldo. re colla Chiesa i cittadini di Gua-
La fama del bene, che operava, lo stalla caduti nell' interdetto . Frat-
fece conoscere alla contessa Lodovi- tanto non rimaneva di procac-
si
ro. Quindi fece supplica a Clemen- viaggio a Milano era troppo disa-
te VII di potersi unire in regolare giato, e nel giorno da lui predetto,
osservanza con que^due buoni com- cioè nel quinto di luglio del i(>3c),
pagni, e con altri che con essi s'accom- cessò di vivere. Fu sepolto nella chie-
pagnarono, e ne ottenne la bolla sa di s. Donato , e dopo alquanti
di concessione, 533 ai 18
l'anno 1 giorni tradotto a Milano, dove, do-
di febbraio. Questo nuovo Ordine po essere stato esposto alcun tempo
di cherici regolari, che aveva per alla pubblica veduta, fu sotterrato
fine il ristorarnento della disciplina nella chiesa di s. Paolo. La sacra
nel clero, divenne per Antonio Ma- Congregazione de' Riti, con decreto
ria, siccome una consolazione pei se- dei io ottobre 1806, segnato dal
guaci che ne faceva, così una sorgen- Pontefice Pio VII, approvò che a-
te di avversità; poiché per le pub- vesse luogo la causa della sua beati-
bliche processioni, ch'egli ordinava ficazione.
affine d'intimare la penitenza, fi? ANTONIO (di s,), abbate. Monaci
piti d'una volta incolpato di gra- armeni ,Monte Libano o
detti di
vissimi, ma filisi delitti; dei quali Libanesi, ed anche Antoniani. La
però, dopo gli esami fatti e dalla origine di questi monaci rimon-
Santa Sede e dal scualo di Milano, ta al tempo delle aspre persecu-
fu riconosciuto innocenlissimo. do- zioni, cui andarono sottoposti i cat-
minalo preposito dell'Ordine, non tolici armeni, massimamente al prin-
ne volle incili,') per aver motivo
I
cipio del secolo XVII, nel quale
di stare ubbidiente e soggetto ad i sacerdoti tutti, in uno a parecchi
altrui. Chiamato a Vicenza dalCar- secolari, furono esiliali e dispersi. Fra
,
questi ebbevi cerio Àbramo Atar- Correndo l'anno di Cristo ir '< ',
prio denaro e con l'aiuto del prin- te. Gregorio XVI, oggidì Sommo
cipe di a edificare
colà presero Pontefice, loro sino da protettore
agiato monastero, che fu poi detto quando era Propagan-
prefètto di
del Santissimo Salva/ore. Provve- da, riguardando essi religiosi con
duto così alla fàbbrica materiale, si paterna benignità ed amorevolezza,
pensò allo spirituale edilìzio facendo ne riconfermò nel suddetto moni-
quivi ripristinare la primigenia mona- stero il collegio e il noviziato, e con-
stica disciplina, giusta la regola di cesse al loro procuratore generale
s. Antonio patriarca degli anacoreti, un posto, fra quelli delle altre reli-
con alcune modificazioni aggiustate gioni, nelle Cappelle Pontificie.
alle tempi e della
circostanze dei La vita comune di quesli monaci
nazione. Questi monaci debbon pas- è regolatissima; l'abito è di lana
sare due anni in noviziato; fanno nera, portano ai lombi cintura di
i soliti tre voti, ed eleggono l'ab- pelle, e coltivano la barba, secondo
bate generale ad ogni triennio. Si l'orientale costume.
occupano del continuo nelle sante ANTONIO ( s. ) abbate, Ordine
missioni, e giungono a fungerne il religioso nell'Egitto. Quando si consi-
ministero insino alle Indie. Che an- deri la vita ilei patriarca degli ana-
zi a provvedere vie maggiormen- coreti, s. Antonio, raccogliesi di leg-
te alla spirituale salute de' pros- gieri come esempi di
i chiarissimi
simi, fine precipuo del loro Ordine, lui attirassero da ogni parte imita-
vi si obbligano con un quarto voto. tori senza numero che si ridussero,
Quando attendono alle missioni, si lui vivo, sotto la sua direzione. Ol-
acconciano all' uso del paese dove tre a ciò è manifesto che parecclii
questre sotto l' invocazione di s. An- pra la quale assume un'ampia co-
tonio protettore del reame, consi- colla, le cui maniche giungono si-
la quale volle che si dovesse portare usi ancora non è certo, mentre il
sul petto. Filippo, figliuolo di detto Ludolfb, storico dell'Etiopia, non ut;
1
J
Ordine cessò. Le insegne di questi ANTROPOMORFITI. Eretici ,
fermaglio dalla parte sinistra, da cui pretare alla lettera quel testo del
pendeva un campanello, e due Tau sacro Genesi, ove è detto che Dio
o T d'oro, attaccati ad un bastonci- creò l'uomo ad imagine e similitu-
no dello stesso metallo. Queste in- dine sua. S. Epifanio li chiama an-
segne erano simbolo di quelle usate che audiani da un certo Audio, che
das. Antonio anacoreta. Abbiamo ebe si crede loro capo, e che fu cpiasi
Giacomo re di Gerusalemme racco- contemporaneo ad Ario.
mandò a' suoi successori di portar con- ANUS o ANUM. Città vescovile
tinuamente un Tau d'oro, e al collo nella diocesi della grande Armenia.
un campanellino, come riporta l'Hcliot. 1 cattolici la possedettero fino all'e-
ANTONIO,
Cardinale. Antonio poca della insurrezione dei tartari; ma
proposto del monistcro di s. Pietro dipoi vennero costretti ad abbando-
presso il fiume Tritano, nella contea nare il paese. Di questa città, che
di Valva dal Pontefice Pasquale II
, alcuni asseriscono essere stata assai
del 1099, fu creato prete Cardinale vasta , esistono tuttora alcune rovi-
della S. R. C, ed intervenne ai con- ne verso la sorgente dell' Enfiate.
cila di Guastalla e di Laterano. Il ANVERSA Antuerpia ). Città
(
bolla d' Innocenzo II, spedita a Pisa della provincia di detto nome, che
nel 35, a favore del priorato di
11 altre volte fu marchesato spettan-
s. Pietro di Nanto. te all' Austria. Dopo Brussclles , era
ANTONIO, Cardinale. Antonio dessa la città più bella, più grande
venne creato prete Cardinale di s. e più ricca del Drabante. Giace alla
Marco da Alessandro III, eletto nel sinistra della Schelda, dieciotto le-
del secolo decimo quarto. Apparte- estesero poscia nel 1 3 4- sotto Gio-
1
neva all' Ordina dei frati minori. vanni 111, e nel i543, regnando firn-
ANV ÀNV 129
peratore Carlo V. Sotto quest'ultimo 18 r4, se il general Carnot non l'a-
si elevò anzi al grado dima delle vesse lon» ceduta dietro gli ordi-
primarie città commercianti dell'Eu- ni del suo monarca Luigi \\ Ilf
3
ropa: ma molto poi sofferse durante dopo il inaialo di Parigi. Con quel
le guerre civiliper la religione; e trattato furono riunite di bel nuovo
molto piìi durante le lunghe guer- le dieiassetle provinrie, che poi tor-
re degli spaglinoli e delle provincie narono a disgiugnersi per sepa-
la
unite di Fiandra, nel 1 7-(i. Per tre ra/ione dell'Olanda dal Belgio sta-
giorni fu saccheggiata dagli spagnuo- bilita dalcongresso nazionale, e dal-
li comandati dal dura d'Alba, in- le alte potenze nel r83i. Il re di
viatovi da Filippo 11. Entrò egli i;i Olanda, che rifiutava» però di sgom-
Anversa preceduto dal funesto splen- brare la cittadella di Anversa die'
,
nel 1610, col quale pubblicò ordi- Villa. L' importanza delle sue ville
nanze opportunissime. si rileva da' monumenti pregevoli di
ÀNZO, Anzio, o Nettoro (An- arte che ivi si rinvennero, l'inneg-
tium). Astica calta d'Italia, un tem- giano il famigerato \ pollo di Belve-
po assai considerabile, e poi sede Bere, scoperto uel tempo del Ponti-
pretendono che
vescovile. Alcuni sia ficato di Giulio li, e poi trasportata
stata fondala da Ascanio o dai fi- in \ alleano, ed il rinomato < dadia-
gli di Ulisse e di Circe. Ora non tore de' Borghesi, ora esistente in Pa-
se ne veggono che rovinosi avanzi: rigi. Anzio ricevette il vangelo lino
perciò chamasi anche Anzio rovina- da' primi tempi, e fiorì come una
to. Era la capitale dei volsci, co' qua- delle principali sedi ?esco^ ili . sino
li i romani combatterono quasi due- dal V secolo. La sede però venne in
cento anni, e fu presa da] celebre appresso trasferita alla suburbicariadi
Camillo Tanno duecentottantasei di Albano. Gaudenzio e Decio, suoi
Roma; divenne quindi colonia ro- vescovi in diversi tempi, intervenne-
mana. Gli abitanti assai distinti nel- ro ai concilii romani. 1 sarao ni nel-
la navigazione, allorché vennero as- l'ottavo secolo sbarcali su quella eo-
salili dai romani, esposero i rostri sta, distrussero Anzio, mettendo a
delle loro navi, come trofeo de' pri- rovina anche i suoi dintorni; ina
mi marittimi vantaggi ; ma Camillo (lessero poi quel sito per farvi uno
glieli tolse tutti e li fece trasporta- stabilimento, e chiamarono dall' lisia
re a Roma nella piazza dei comizi. nuovi coloni a ripopolarlo. Sul prò»
Il suo soggiogamento segnò l'epoca molitorio di capo d'Anzio veggonsi
della finale sottomissione del Lazio. ancora le ammucchiate rovine del-
Erano di lei dipendenze Cenone sul l'antica città.
mare, che riguardavasi come 1' arse- Circa un miglio in distanza del-
nale, Languita, e Pollusca entro ter- l'antico porto d'Anzio, evvi la gros-
ra, piccole città, o piuttosto borgate sa terra di Nettuno, Neptunium, o
cinte di mura. Quantunque tosse di- Navale Antia/um, precisamente nel
venuta soggetta a' romani, tutlavia luogo occupato dall'antica < enone,
gli abitanti d' Anzio non cessarono Caeno, ove riparavano le flotte de-
dall' esercitare per qualche tempo gli Anziati. L'origine si vuole o dai
la pirateria. Stante l'amenità del saraceni nel nono, o decimo secolo,
sito fu da' patrizi romani, e poi o da' napolitani attirati ivi dalla pe-
dagl' imperatori prescelto luogo di sca ubertosa, che scelsero per rico-
La Fortuna colà vi ebbe
villeggiatura. vero le rovine del famoso tempio
un tempio, e in onore di Augusto fu di Nettuno, ch'era in Anzio, per cui
eretto un altare. Nacquero in essa giova credere che sin qui si (.sten-
bilì la città,, ornandola di molti su- 1 iG3, e dalla proprietà de' Frangipa-
ni, nel secolo decimoquinto, passò
perbi edifìci.
i83i, col vasto suo territorio. Net- fili.Nel 1672 il Cardinal Giberto
tuno fu confiscato al Colonnese nel Borromei, e nel 1700, il Cardinal
j4o^> da Alessandro VI, il quale vi Francesco Maidalehini nipote di d.
fondò la fortezza, che fu poi i-istau- Olimpia, cognata d' Innocenzo X,
rata da Urbano Vili, ed Alesssan- vi terminarono i loro giorni. Due
delle quali ritiene, secondo alcuni, di ri fiore dell' eloquenza italiana, che
de' greci fondatori di Anzio e ric- ; Innocenzo XII per rendere più a-
che sono le stoffe, e gli ornamenti giato il commercio di Roma, nel-
tessuti in oro ed argento che usa- l'aprile del 1697, si recò a Nettuno,
no , essendovi distinzione fra le ma- vi fece rialzare, e fortificare il por-
ritate , le zitelle , e le vedove. Ev- to d' ed erigere una solida
Anzio ,
i i ancora chi opina che tali vesti- torre sul promon torio, secondo il dis-
ita sieno le antiche de' popoli posto della costituzione, Roma/uis
Ialini; e siccome adoperavano alcu- Ponlifex, de'28 maggio 1700, pres-
ni ornamenti propri degl'imperatori, so il tomo IX del Bollano pag. 51 1
dei Papi, e dei vescovi, come dice All' erezione di tal fòrte, il Papa
il Piazza nella sua Gerarchia pag. destinò con facoltà di protettore
3i4; cioè, i sandali, la porpora ed il Cardinal Benedetto Pamfili , co-
altro, durò fatica Gregorio XIII, Pon- adiuvato da una congregazione di
tefice del 1 072, a farne ridurre la alcuni prelati, e di due cittadini ro-
forma e qualità dell'abito, e per la mani per le conservazioni del por-
puma volta vi fece supplire la spesa to, e dell' acquedotto , col quale da
dall'erario Apostolico. lungi vi portò l'acqua pe' bastimenti
.Nettuno è regolarmente fabbrica- che vi approdano, assegnando per la
to, e la principal Chiesa dedicata ai manutenzione i proventi che Nettu-
ss. Giovanni Batista, ed Evangeli- no doveva alla reverenda Camera.
sta, eretta sulle rovine del tempio In questa gita, Innocenzo XII si fer-
di Nettuno, ha il titolo di colle- mò a Cartocceto di Borghesi, ove il
giata, con areipretura. Il Piazza principe Giambatista lo ricevette in
aggiunge, che alla chiesa dell'An- sontuoso palazzo eretto appositamen-
nunziata di Astura, Paolo V, Bor- te di tavole, e con apparato sì ma-
ghese, con breve de' 1 che se ne pubblicarono le
7 luglio 1 6 1 5, gnifico,
assegnò renditi; per la celebrazione descrizioni come ancora in questa
; ,
sare sottomessi all' impero romano. Precursore, ed il corpo de' ss. Gra-
Dopo la morte di Cesare si rivol- to e Giocondo, già vescovi e patro-
tarono durante il triumvirato, per ni della città. Evvi inoltre collocato
ciù Augusto inviò contro di essi il in essa il monumento a Tommaso
general Terenzio "Varrone. Questi conte di Savoia morto in Aosta nel
trovò la più ostinata resistenza: tut- 12 32. capitolo si compone di due
11
2 34 AOS AOS
miai modo venisse introdotto. A quel predetto anno ad avere nel titolo
romano, che subì col procedere dei Augusleìisis ritum. Il Cardinale Bo-
tempi alcune mutazioni, delle quali na ( Rer. liturgicarum tomo III
sali dei secoli decimo e undecimo nario, il costume di Aosta. Alcune par-
che si accordano in gran parte col rocchie della stessa diocesi lo lascia-
sacramentario di s. Gregorio. Un rono anch'elleno collaudare de' tem-
Pontificale del decimo, od undecimo pi, finché poi, nel 1829, Leone XII
secolo,che appartiene alla cattedrale Sommo Pontefice , ad inchiesta del
di Aosta, nel capo della consecrazio- vescovo M. Evasio Agostino, d'ac-
ne di un vescovo, ha impresso le cordo col capitolo, soppresse il rito
parole ordo qualiter ordinatur epi- di Aosta onninamente.
vescovo allorché nell'anno 385 il det- cui era passato, e che nel risalirvi a-
to imperatore emanò un decreto per vea restituito a ciascun cielo l'elemento
abolire la idolatria. Uno de' suoi pre- che ne avea preso; quindi diceu che fa-
a 36 APO APO
nima sola di G. C. era in cielo. Preten- vano l'anima umana essere porzione
deva che le anime fossero state crea- della Divinità. Comparvero circa l'an-
dopo cena j e così denomina valisi ammonendolo che del suo impero
quelle ultime preghiere dell' nunzia- e della vita istessa doveva esser te-
tura, perchè facevansi dopo la cena. nuto ai cristiani. Fu acerrimo ne-
APOFANITI. Eretici, che deri- mico della eresia, per quanto scri-
varono da certo Apofane uno dei , vono gli storici a lui contempora-
discepoli di Manete.
principali V. nei, e compose per ciò dottissimi
Manete. trattati. Fu pieno delle virtù alla
APOLISI. Voce, la quale presso dignità sua convenevoli, e per que-
i greci torna al medesimo che le sto avuto in pregio dall' impera-
parole della nostra liturgia : Ite, tore medesimo. Ignorasi quando
Missa est [Vedi). morisse, ma pare innanzi la fine
APOLLINARE (s.J, primo ve- di Marco Aurelio. Il martirologio
scovo che governasse la chiesa dì romano fa menzione di santo Apolli-
diocesi, e morì l'anno 525. Era for- quale assistè al concilio di Efeso.
nito da Dio del dono di operare APOLLO (s.), abbate nella Tebaide
miracoli anche mentre viveva, e al- del secolo IV, dopo esser vissuto pa-
le sue preghiere si attribuì la sa- recchi anni in un deserto, fondò sui
nità ricuperata da Sigismondo, che già dintorni di Eliopoli un monistero, in
disperava della vita. Fu sepolto nel- cui si contarono fino a cinquecento
la chiesa dei santi Pietro e Paolo, religiosi vestiti di bianco. Era uomo
situata nei sobborghi di Valenza. Il a cui l' esercizio delle virtù non im-
suo corpo fu arso dagli ugonotti nel poneva un contegno troppo serio:
secolo XVI. Onorasi a Valenza sot- anzi nel tempo stesso che umile,
to il nome di s. Aiplomay. Se ne era ripieno di una celestiale ilarità.
legge il nome nei martirologi di Contava 1' ottantesimo anno del-
Adone, di Usuardo e nel romano. l'età quando fu visitato da san Pe-
La sua festa si rapporta ai 5 di tronio che fu poi vescovo di Bo-
.
della Vergine , ma passatavi come cata da quei che soffrono in essi al-
per un canale. Inoltre asserivano cun dolore. La prima prova della sua
che la divinità di G. C. avea pati- costanza inacerbì di tal modo i per-
to in croce ; che il male venisse dal secutori, che, acceso fuori della cit-
cattivo principio autore delle cose tà un gran fuoco, la minacciarono
visibili; anime che le fossero pro- di gettarvela , se ricusasse di pro-
dotte dalle anime, ed i corpi dai ferire alcune empie parole. Apollo-
corpi; die in Dio non vi fosse se nia domandò qualche istante facen-
, .
APO APO 23
9
do le viste di voler pensare al par- nio fu di primo tratto estinta da una
tito da prendere; ma non fu appe- nube gravida di rugiada, la quale
na rimessa in libertà che precipitò investì rogo eil due confessori. i
martiri del secolo IV, che furono dati diedesi allo studio delle sanie Scrit-
a morte in Alessandria dal prefetto di ture. Quando Severo suo famiglio
Egitto. A pollonio, ch'era un anacoreta, lo accusò a Perenne, prefetto del pre-
ripieno di zelo per la gloria di Dio, torio, siccome ribelle alla religione
fu preso ad Antinoe in Egitto, e in della sua patria, Perenne lo con-
quello che veniva schernito da pa- fortò a lasciare il cristianesimo, ri-
recchi pagani, fu pazzamente svilla- cordandogli che alla vita e fortune
neggiato da certo Filemone, sona- di lui ne sarebbe venuto gran dan-
tore di flauto. Apollonio allo scor- no; ma Apollonio rispose in modo
tese modo di cotestui disse alcune da lasciar vedere come non diver-
parole in sì dolce e mansueta guisa, rebbe giammai apostata. Perenne
che Filemone si sentì tutto mutare, allora rapportò l'affare al senato,
in modo che date le spalle sul-
, il qiuile lo condannò ad essere de-
1' istante al paganesimo, dichiarossi capitato, ritrovandolo vieppiù fer-
denza; della seconda, la quale è pro- non essere ricercati da ciò appun- ;
ferendee sentendo;, se il chierico apo- sione dagli ordini sacri, cui l'Apo-
stata non abbia contratto matrimo- stata ricevette durante la sua apo-
nio; che se avesse osato di farlo, stasia, e dopo
si; la sospensione
la scomunica è la Le sententice. 2. abbia celebrato od esercitato altri
La pena d' infamia, nella quale in- ordini, diventa irregolare. Da que-
corre ipso facto. 3. La irregolari- sta irregolarità per diritto comune
tà, se contragga matrimonio, poi- può dispensare il solo romano Pon-
ché in tal caso sarebbe bigamo si- tefice. Tuttavia per privilegio pos-
militudinario . 4- La perdita del sono farlo anche i prelati regolari
privilegio Ordine clericale. 5.
dell' coi loro sudditi. 3. La privazione
La carcere, a cui può condannarlo dei privilegii della sua religione.
il vescovo, qualora né colle minac- Oltre pene stabilite dal
queste
ele, né colle lusinghe potesse venire diritto comune, ve ne sono delle
a capo di farlo ravvedere 1
. altre, e tra queste havvi la priva-
CHE HANNO PROFESSATO. Soli tutti CO- la condanna alla carcere, al digiu-
loro, che senza licenza dei supe- no e ad altri castighi, che variano
sasse da una religione cui già prolessa o soccorso per la fuga , ipso Jul tu
VOL. II.
3i
' ,
dai capi, o anziani del popolo, affine nigio 1' Apostolo della Francia s. ,
indicavasi una dignità, alla quale sgombrò dall' animo loro ogni dub-
toccava nelle pubbliche concioni bio, mostrando ad essi le inani, i
spiegare 1' epistole di Sub
s. Paolo. piedi ed il costato, mangiando e
Apostolis si nominava da Anastasio bevendo con esso loro, e parlando
bibliotecario quella sala nel patriar- del regno di Dio. Dopo qualche
chio lateranese, dove si celebravano tempo si mostrò di nuovo a sci
i concili!, e ciò per esser ivi dipinte Apostoli, che nel lago di Tiberiade
le immagini degli Apostoli. attendevano alla pesca, ed ivi ope-
Finalmente si dà il nome di A- rò il portento di empiere di pesci
postoli anche a' tredici sacerdoti o le loro reti. Così pure sulle cime
246 A P APP
dai tre discepoli di Gesù Cristo sul tribunale ecclesiastico, domanda che
Taborre nella di lui trasfigurazione; l'affare venga nuovamente esamina-
Anania tra i secondi, fu veduto da to e giudicato dal Sommo Ponte-
s. Paolo che a lui imponeva le ma- fice, affinchè, giusta la sentenza di
ni. Act. IX. lui, riformato venga il giudizio.
APPARIZIONE di s. Michele La Santa Sede per diritto riceve
Arcangelo. E questa una festività le Appellazioni delle cause ecclesia-
la quale ebbe origine ai tempi di stiche da tutto il mondo cattolico.
Gelasio I Pontefice per una appa- Tale diritto è insito nella suprema
rizione di questo santo Arcangelo, autorità, che per divina istituzione
avvenuta nella Puglia sul monte è propria dei Sommo Pontefice, suc-
Gargano . Pascolavano colà certi cessore di s. Pietro. Stabilito egli
armenti quando un toro si al-
,
da Gesù Cristo a pastore della Chie-
lontanò da essi, e dopo molto cer- sa universale, tiene un primato non
carne fu trovato nella bocca d' li- solo di onore, ma di vera giurisdi-
na spelonca. I cercatori determina- zione, anche al di sopra di tutti i
non d'altro furono istituiti i patriar- sentenza del concilio, onde aperta-
chi. Ma di questa legge e di quel mente si deduce ebe siasi a s. Cor-
gius certamente non abbisogna que- nelio appellato. Due anni dopo un
gli, che da Gesù Cristo istesso rice- certo Fortunato, ed altri preti afri-
vè pienissima giurisdizione sopra di cani, ebbero ricorso alla Sede apo-
tutti i vescovi: dunque ogni Appel- stolica: e, nel 2G2, Basilide di A-
lazione alla Santa Sede si compete sluria e Marziale vescovo di Menda
in virtù non di altri diritti , che di portarono le loro cause appiedi del
quello del supremo di lei primato. Sommo Pontefice S. Cipriano (Ep.
Qui si aprirebbe il campo a trat- 58, col. 253 edit. Baluzii) non op-
tare diffusamente materia; siffatta pone a quest'Appellazione querela
senonchè propria essendo del cano- alcuna, soltanto la chiama obreti-
nista ed aliena dal nostro piano, ci zia, e così intanto riconosce il gius
occuperemo solo di ciò die d'isto- delle Appellazioni a quel sommo tri-
Marcione per giudizio del vescovo zomeno (Hist. lib. Ili, e. 8), e Gela-
di Sinopi deposto dal suo grado, a sio I (Ep. i3 ad episcopos Dardan.
cagion di uno stupro, venne a Ro- presso il IV,col. !2o3)ove
Labbé T.
ma e si appellò alla Santa Sede af- dice:Sanche memoria; Athanasium
fili di ottenere il perdono e la co- synodus orientati* addixerat, r/uan
,
2 4S APP APP
tnmen exceptum sedes Apostolica, slasio vescovo di Sebaste , deposto
quia damnalìoni grcvcorum non con- da una congregazione di ariani, ri-
voi. 11. 32
1
lerini, in edit. op. s. JLeonis 31. sono servo di Gesù Cristo. Aizzata
observat. ad Diss. 5 Quesnelli t. II, per tal modo la rabbia del presi-
col. 927; il Mamachio ad Aucto- de, gli furono involti i piedi in una
rem op.: Quid est Papal ep. 3, tela immollata nell'olio, a cui ven-
p. 2 34, t. I; Zaccaria Antì-Febron. ne appiccato il fuoco. La fiamma
t. 3, per tot. ; finalmente il chiaris- con insaziabil voracità penetrogli le
simo Devoti, Institutiones canonìcae ossa; ma egli saldo qual rupe in
T. Ili, tit. XV, De appellationib. aria placida tranquilla istupidiva i
APR APT 25
vossi orribil procella, parve sgan- APROS. Città vescovile di Tra-
gherarsi la terra per violento tre- cia nella provincia di Europa, chia-
muoto; flutti sospinsero la salma
i mata anco Teodosiopoli, sulfraga-
di Appiano rimpetto a Cesarea, nea alla metropoli di Eraclea. Èra
come a voler far conoscere che colonia romana nella Tracia me-
il mare non se ne credeva degno. diterranea sul fiume Melan. Nelle
Il perchè si cantò gloria all' Al- memorie antiche è chiamata arci-
tissimo, e si operò ammirevole con- vescovato , emoderne me-
nelle
versione di parecchi, i quali confes- tropoli. Commanville dice che fu
sarono tosto Gesù Cristo. Ciò ad- eretta in sede vescovile nel 1\ le-
divenne il di 2. di aprile 3 06, colo, in arcivescovato nel IV
contando il santo diciannove an- APSIDE. Parte interiore delle
ni di età. La festa si celebra il dì clùese antiche, ove il clero asside-
anniversario della sua morte. vasi, e dove si trovava collo, alo
APPI ARIA. Città vescovile della l'altare. L' Àpside era di forma e-
diocesi di Tracia, situata nella Me- misferica, e constava di due parli,
si a inferiore, che, fondata nel V se- del coro o presbiterio , e del san-
colo, fu fatta sulfraganea alla metro- tuario. 11 primo terminava sempre
poli di Marcianopoli, o Nicopoli. Ebbe all'oriente in semicerchio. Le sedie
a vescovi Lucipino e Marziale. Il pri- ecclesiastiche erano collocate in or-
mo fioriva ai tempi del Crisosto- dine sopra uno strato esso pure a
mo, che lo mandò, in una ad al- semicerchio, che toccava il santua-
tri messi, a Teofilo Alessandrino per rio da ambe l'estremità. In mezzo
eccitarlo a recarsi in Costantinopo- di queste sedie s' innalzava su molti
li affin di purgarsi dalle accuse mos- gradini il trono del vescovo o del
se contro di lui. Marziale poi ci è superiore, il quale chiamavasi an-
noto, per aver apposta la sua sotto- che Apside gradinata, in seguilo
scrizione alla lettera della sua provin- cxhedra, e poscia Irono e tribuna.
cia indirizzata all' imperatore Leone. Intorno a questo stavano da ambe
APR.O (s.), settimo vescovo di le parti gli altri sacerdoti in ordine,
Toul Lorena, fiorì nel quinto
in secondo la loro età e dignità.
secolo. Se vuoisi prestar fede a Il santuario era all' altra estre-
lioCesare, che la circondò di mura. Il ed altri ancora che gli danno quat-
vescovato di questa città era il primo tro anni di vita. Il Ciacconio lo
della Narbonese dopo la
seconda ammette nel numero degli elettori
terzo. Egli abbracciò l'eresia dei va- scovo. Per altro Aquila era pur ri-
lentiniani caini ti, e mutò un arti- cordata al tempo del Papa Nicolò
colo dei loro errori, attribuendo agli II, cioè nel1060, allorché si con-
angeli il culto di latria. Epifanio ,
ferì da quel Pontefice a Guicciardo
s. Agostino ed altri scrittori fanno il ducato di Puglia. Aquila, nel i424j
AQ U A Qu a 5>3
ra fondatore de' Celestini presso Sul- buon Pontefice, che i Cardinali di-
mona. Ricusava egli costantemente pendenti da Carlo II, malcontenti
di accettare il Pontificato , né si del rigore di detta bolla, l'avreb-
piegò se non vinto dalle preghiere bero latto trattenere dopo riunto
del sacro Collegio, e de' re Carlo li in con un altro diploma,
Napoli,
di Napoli, ed Andrea III d'Unghe- che spedi da s. Germano a' 17 di
ria. Partì poi il nuovo Pontefice al- ottobre, annullò giuramento,
il col
la volta d' Aquila^ ove mosso da quale si erano essi obbligati a quel
singoiar umiltà, come dice Pietro sovrano. Indi stando ancora in A-
d'Aylli, capo XXI, entrò
libro II quila, a' 28 settembre 1 >-
< > |
, con-
montato su d' un giumento, adde- fermò, ed arricchì di privilegi il
strato dai mentovati due re a pie- suo Ordine celestino, l'abbate ge-
di. Ivi, dopo l'arrivo de' Cardinali nerale del quale, e capo di tutto
da Perugia, a' quali il Papa avea l'Ordine, risiede nel monisterio di
scritto, che da loro egli non si re- s. Spirito di Sulmona.
cava per gli eccessivi caldi della Giunto in Napoli, sospirando Ce-
stagione , col nome di Celestino V lestino V l'antico suo ritiro, e la
fu coronato a' 29 agosto , nella quiete sua, nel concistoro de' i3 di-
chiesa dell'Ordine suo benedettino, cembre 129'i, rinunziò formalmente
di Maria di Collemaggio fuori le
s. il sommo Pontificato, e pieno di
mura, da lui medesimo fondata son- contentezza si recò al suo eremo
tuosamente nel 1287, e cl u n di mon- ' di Maiella nella Puglia. Dopo un-
tato non più come dianzi sopra un dici giorni di sede vacante, non
giumento, ma sopra un bianco ca- senza ripugnanza e lagrime , fu
vallo, entrò coronato nella città di eletto Bonifacio Vili, Gaetani, d' A-
Aquila, fra gli applausi di duecento nagni, il quale, temendo A'wn qual-
e più mila persone , accorse per che scisma, per la semplicità di
vedere tramutato nel primo perso- Pietro già Pontefice, lo fece rin-
naggio del mondo, quegli che po- chiudere nel castello di Filinone,
co prima era un umile romito, co- ove santamente morì a' 19 maggio
me testifica Tolomeo da Lucca ivi nqG. 11 suo corpo fu trasferito al
presente monistero de' celestini di Aquila,
Poco dopo la sua coronazione, Ce- nell'abbazia di Collemaggio, dov'era
lestino V, nel mese di settembre, fe- slato consacrato Pontefice, e quivi
ce nella medesima città d'Aquila la in un deposito di marmo fu riposto,
promozione di dodici Cardinali, set- riportandone 1' immagine il Pape*
te de' quali francesi, e cinque ita- brochio in Propylaeo, parie II pag
liani. Dopo la quale promozione 66. Fino
all'anno 53o furono 1
2 54 AQU AQU
vicino feudo di s. Benedetto in Pe- ramente impera. Così concorrendo
rillis.
questo dotto Cardinale nella pri-
Nel principio del Pontificato di ma opinione di Giovanni Carvajal
Paolo li, tra gli anni 1464 e i/\.65, Cardinal portuense, nella medesi-
tentarono alcuni di comporre le ma piegò Papa Paolo II, e si di-
controversie, che ardevano tra Re- sciolse il trattato di permuta. V.
nato d' Angiò, e Ferdinando d' Ara- Avignone.
gona sopra il regno di Napoli, per Molto sofferse Aquila dai terre-
evitare le conseguenze pericolose al- moti del 1688, e del 1706; ma
la cristiana repubblica. A tal effetto più di tutti, da quello del 2 feb-
fu proposto il Pon- partito, che il braio 1703, che rovesciolla intera-
tefice Renato il dominio
desse a mente, e fece perire più di duemila
della città d'Avignone, e contado persone, ottocento delle quali furo-
Venaissino , con patto che cedesse no inghiottite nella sola chiesa di
alle sue pretensioni sul regno di s. Domenico, dove amministravasi
Napoli , e che Ferdinando all' in- 1' Eucaristia. Si trovò tra le mine
contro, in riguardo della pace, ce- il sacerdote, che teneva ancora in
desse alla Chiesa Romana la città mano il ciborio con più di duecento
di Aquila , e suo contado neh' A- ostie ancora intatte.
bruzzo, come contiguo alle terre Rifabbricata quasi del tutto, delle
ecclesiastiche. Negavano alcuni che sue antiche fortificazioni non si è
fosse utile alla Chiesa quella per- altro conservato che un forte. Ma-
muta, ed asserivano, doversi procu- gnifiche sono le sue chiese, larghe
rare con ogni studio, che la Santa e diritte le strade, e grandi le piaz-
Sede non perdesse quel dominio di ze pubbliche. La sua cattedrale è
là dalle Alpi, esser quello un rico- dedicata a' ss. Massimo e Giorgio
vero a' Sommi Pontefici, che fossero martiri. Il suo capitolo ha una sola
espulsi dalla loro sede, ed un freno dignità, quella cioè dell'arcidiacono,
agi' italiani perchè non insorgano
, ed undici canonici, con altri sacer-
colle armi contro i medesimi Papi. doti, e chierici per servire al coro.
Altri stimavano utilissima la permu- Si contano in questa città venti chie-
ta d' Avignone e Venaissin , con A-
, se parrocchiali, quindici delle qua-
quila, e suo contado ; per la qual li sono collegiate , aventi ciascuna
cosa si veniva a togliere ai Papi il proprio abbate, ovvero priore con
Forconio. Dopo di lui tra i prelati, per essere stata assegnata a' cava-
che ressero la diocesi di Aquila, si lieri quale divisa un' aquila bianca
distinguono : Filippo di Lucca, ere- su manto azzurro, simboleggiandosi
mitano di s. Agostino, eletto nel nel colore bianco la purità dell'a-
i3i2, uomo chiaro in sapere e in nimo che dovevano professare i ca-
virtù, che riedificò dalle fondamenta valieri nella religione cattolica , e
la sua cattedrale e 1' arricchì di col color della veste il possesso del
preziosi arredi; Amico, il qual po- cielo, che speravano nella divina
scia fu {V. Amico Car-
Cardinale clemenza. Benché il Bonanni nun
dinale); Giovanni Batista Galiof- riferisca il tempo di questa lodevo-
fo promosso nel 1 486 , uomo
,
le istituzione, si sa che i cavalieri
di gran prudenza. Sotto il suo go- acquistarono gloria nelle vittorie,
i523. Egli si meritò di essere deco- mo, sul petto, e sul mantello, por-
rato della sacra porpora [V. Piccolo- tavano l'insegna dell'aquila. Que-
mini Giovanni, Cardinale); Basilio st'ordine però più non esiste.
abbia egli decorata la sua sede con figlio Casimiro III, con Anna figlia
egregie virtù e somma attività; altro del gran duca di Lituania. I cava-
Basilio Pignatelli, promosso nel i5o,3. lieri portavano una catena d'oro,
Questi per attendere con più fervo- dalla quale pendeva sul petto un'a-
re alla propria santificazione dopo quila d' argento colla corona in
sei anni rinunziò all' offizio di ve- testa. Nel 170 5, quest'Ordine fu
ni ,
perocché mancando di corde che l'evangelista s. Marco fondasse
pegli archi de'guerrieri, loro le fe- quella chiesa e vi scrivesse il mio
cero coi capelli recisi delle femmi- vangelo. Ebbe per successore s. Er-
ne. Il senato, in memoria di a- magora, ed indi altri santi uomini
zione si segnalata, dedicò un tempio illustrarono quella sede. Tra essi si
barbari militanti nelle armate ro- affaticato pel partito ortodosso, e che
mane. Avea Aquileia dodici miglia di ingannato dagli ariani, dicesi essere
circuito e fu fabbricata perchè divenis- stato il primo a contribuire alla
fatta alle scorrerie loro più fiera ne ma nella fede sino all'anno 553,
fecero la vendetta. Attila nel 4^ 2 in cui cadde nello scisma per la
A cagione di tante vicende una scismatici.Ciò non fece però che au-
città, che le leggi romane dichiarava- mentare il disordine, il quale durò sino
no regale (Prcefatio ad novell. XXIX) a tanto che Gregorio il Grande (an.
ed uno de' maggiori emporii, ch'esi- 590) e Sergio I lo sopirono intera-
stessero nell'Occidente, restò del tut- mente. Per altro non ebbe termine Io
to spopolata. I suoi abitatori passaro- scisma che nel 698, avvegnaché 1
VOL. 11.
33
,
458 *Q V AQU
patriarca all'arcivescovo di della provincia friulana. Passato do-
me di
Aquileia, quel titolo d' onore rimase
po due secoli il Friuli (anno 1420),
loro auche col cessare dello scisma per l'imprudenza del patriarca Luigi
stesso. Inoltre, colla estinzione dello Ticchio e per la forza delle armi, in ma-
scisma, il Pontefice s. Leone III,nel- no dei veneziani, e spogliato il patriar-
ro da tale controversia, che i du- ancora della diocesi che stava nei
chi del Friuli, subentrati ai re lon- dominii austriaci. Tale giurisdizio-
gobardi, fomentavano studiosamente. ne dispiaceva ai discendenti di
Toccò al patriarca Popone, nomina- Massimiliano I e di Carlo V. Si
to duca del Friuli e marchese d' I- convenne pertanto tra gli arciduchi
stria dall' imperatore Corrado II, il d' Austria ed i veneziani, che le due
potessero le cose, egli si repu- non Cardinal Carlo Rezzonico, che fu poi
terebbe responsabile delle conseguen- Clemente XIII, perchè andasse a
ze della sua decisione. Rispose che Roma a trattare la causa a nome
avendo creato un vicario apostolico di lei, e l' imperatrice regina vi de-
in quelle parti della diocesi patriar- stinò per sua parte il Cardinal Ma-
cale soggetta all'imperatrice regina, rio Millini.
egli non avea fatto cosa alcuna che giunti a Roma que' Car-
Infatti
non fosse conforme ai dettati della dinali, com'ebbero esposto il progetto
giustizia; che non si considerava in delle parti dissenzienti, Benedetto
avvenire interessato in conto alcuno XIV, il quale nulla più desiderava
in questo affare, e eh' era determi- che di vederle accomodate, colla co-
nato ad abbandonare le conseguen- stituzione Injunct., del luglio iy5r,
ze alla corte di Vienna ed alla re- decretò che la diocesi di Aquileia
pubblica veneta, parti davvero inte- fosse divisa in due arcivescovati, a
ressate. tenore della divisione temporale del
Ma intanto la repubblica infor- territorio; che uno degli arcivescovi
mò le corti straniere della differenza risiederebbe in Udine, avrebbe per
insorta tra essa e la Santa Sede. sua giurisdizione tutta la parte del
Esagerò i pregiudizi] da essa risen- Friuli veneziano e sarebbe nomi-
titi, e si maneggiò perchè i principi nato dal senato : che l' altro arci-
suoi amici proteggessero la causa vescovo risiederebbe in Gorizia ,
desimi imperatori che reprimessero videro nel seno di questa città sorge-
decisioni dei tre capitoli. Un terzo tati sul vangelo di s. Matteo; Bufi-
,
bel nuovo alla cultura delle lettere natali in Napoli nel secolo decimo-
e molti altri accoppiando a queste sesto. Il Sommo Pontefice s. Pio
V eroismo delie cristiane virtù, diven- V assicuratosi della fama, che le
nero luminari della loro patria. Noi virtù e la dottrina di lui fa-
però, per amore di brevità, por- cevano eccheggiare in molti luoghi, si
remo line all'articolo col ricordare i determinò di volerlo seco a Roma.
celebri Tommaso d'Aquileia scritto- Gli conferì quindi alcuni beneficii
re d' un assai curioso libro sulle ecclesiastici e lo creò suo camerie-
stragi di Attila, Gordino Giacomo re In seguito Gregorio XIII, affi-
.
pi di Capua, alcuni dei quali in pro- quale nato nel castello di Roc-
gresso di tempo divennero duchi di ca Secca , professò la regola del-
Gaeta. Nel declinar del primo secolo l'Ordine dei predicatori per an- ,
essa. 11 primo nel 78() sotto Pa- ib.).Ilsesto, tenutosi nell' 8 7 in un'ap-
1
zione vescovile, ma si dovessero con- tutti dal primo concilio d' Aquis-
siderare semplici preti (Labbé t. VII). grana e dal sesto di Parigi. Si è
Il quarto nell'809 trattò sopra la pro- pure stesa nel medesimo concilio
cessione dello Spirito santo, e l' ag- una rimostranza contro Pipino fi-
giunta della parola FiUoque, al sim- gliuolo di Luigi il Buono e re d'À-
bolo della fede. 11 quinto si tenne ncl- quitania, nonché contro i grandi del
Quell'imperatore fé' stendere dal con- ni della Chiesa, che si erano appro-
VOL. II. 34
266 AQU AQU
piiati. Il decimo concilio dell' 838 gì nunzio di Colonia, dalla cui nun-
tratta del inonistero di Anizola ;
ziatura dipendeva la giurisdizione
Fundeeimo nell' 84* contro l'im- ecclesiastica d'Aquisgrana. Assai di-
peratore Lotarioregno in
, il cui lettando a quel prelato il soggiorno
Francia fu diviso tra i re Luigi e di sì illustre città, vi fece non solo
Carlo il Calvo j il dodicesimo e de- frequente residenza, ma elevato alla
cimoterzo dell'anno 860 trattò sulla cattedra di s. Pietro, nel i655, col
causa di Tictberga moglie di Lotario, nome di Alessandro VII , conservò
che da lui riconosciuta colpevole di amorevole propensione per essa e
enorme misfatto fu rinchiusa in un le inviò cospicue somme per ripa-
monistero. Lotario fu autorizzato a rare alle sue rovine, onde per gra-
sposare Valdrada sua concubina. titudine la municipalità gli eresse
Ma lo scandalo pubblico che n'e- una statua di marmo, nell'aula ove
ra provenuto, obbligò il Papa s. s' incoronavano gì' imperatori. Di-
Nicolò ad instituire un processo con- poi in essa fu conchiusa nel 1668
tro Lotario sul ripudio di Tietber- la fra Carlo II re di Spa-
pace
ga e sul matrimonio con Valdrada. gna Luigi XIV re di Fran-
e
11 concilio però di Metz radunato cia, che assicurò parte della Fian-
per ordine del Pontefice, confermò dra alla corona di Francia , e ciò
il divorzio di Lotario , ma il Pon- per lo zelo e per le premure del Pon-
tefice depose i vescovi di Colonia e teficeClemente IX, Rospigliosi^ dai
di Treviri spediti a portargli gli atti due sovrani dichiarato arbitro dei
del concilio, ed insistè sulla nullità loro voleri. E a vedersi su questo
del divorzio. Finalmente Lotario fu proposito la lettera di Luigi XIV
costretto a ripigliare la prima mo- a Clemente IX, in cui protesta al
glie ed abbandonar la concubina Papa d'esser venuto alla conclusio-
Valdrada, sebbene poco dopo l'ab- ne della pace in vigore dei suoi uf-
bia ripigliata. Tictberga fu conse- fìzii , come si legge appresso 1' 01-
gnata nelle mani del legato del Pon- doino nel tomo 1 V. Indi , nel 1 7 48,
tefice e condotta a E.oma. Il deci- fu celebrato altro trattato di pace
moquarto nell' 862 favori il matri- in Aquisgrana, fra le potenze im-
monio di Lotario con Valdrada. 11 pegnate nella guerra di successione
decimoquinto nel 937 tenne per
si dell'Austria: ed altresì, nel 1818, la
1' incoronazione di Ottone. Il de- città accolse nelle sue mura i so-
cimosesto nel 1000 esaminò l'affa- vrani alleati, affine di stabilire in
re di Visclero , il quale contro i un congresso la quiete di Europa.
canoni possedeva due vescovati. Il AQU1TAN1A. Una delle tre parti
decimosettimo nel 102 1, si radunò dell'antica Gallia, che in antico por-
per definire le differenze di Pellegrino, tava il nome di Armorica, da Ar-
cattolica, eia pace della Chiesa, non- seconda Armenia, della quale cono-
ché per muovere i popoli a pe- sciamo cinque vescovi soltanto. Giu-
nitenza (Pagi). stiniano la pone nella terza Ar-
ARA. Eretico, il quale pretende- menia, Commanville nella seconda, e
va , che neppur Gesù Cristo stato la dice oretta nel IV secolo, sull'i a-
2 6S ARA ARA
data sino dal IV secolo, e suffraga- stabilito dal Sancio I. Questo
re
Rocca, o della Pegna, nel Pontifi- Pontefice Sisto IV alla sede arcive-
cato di Alessandro II, nel quale si scovile di Salerno; però dalla maggior
decise che Aragona
i vescovi di parte degli storici questa opinione
«I incido essere eletti tra monaci i viene rigettata. Comunque siasi, è
di quel monistero, com'era stato certo che il dotto Papa lo dispcu-
ARA A RA 2G9
so, affinchè potesse ottenere l' ar- renzo in Lucina, suo titolo, ovvero in s.
minio e le cui rendite gli furono accor- drale di Capaccio nel im>{. Dopo
date dal predetto Sisto IV. Sostenne due lustri Leone X i^li affidò il
inoltre la carica di governatore della governo delle chiese della Cava, di
provincia di Bari, col titolo di viceré, Nardo, e di Alessano, colf abbazia
a nome di suo padre. Secondo alcuni, di Monte Vergine ed altre preben-
arca appena compiuto l'età di ven- de. Mentre il Cardinale Luigi pre-
tidue anni, quando mori di veleno siedeva alla sua basilica titolare di
Vii a' 5 aprile 1660, col titolo pre- appoggiano sull'autorità di un co-
sbiterale di s. Balbina. Ebbe eziandio dice antico, di cui fa menzione il
le cospicue cariche di supremo inqui- Mazzuchelli. Non v' ha dubbio pe-
sitore di tutta la Spagna, di viceré di rò che attese allo studio in Milano,
Napoli, di oratore e plenipotenziario e ch'ebbe a maestro Deuterio. Cre-
dello stesso re presso la Santa Sede, sciuto in sapere, sostenne le cari-
per comporre pace tra' principi
la che importanti di causidico, e de-
cristiani e muovere guerra ai turchi. putato della Dalmazia a Teodorico,
Dopo la morte del Cardinale San- ed altre molte, nelle quali fece mo-
doval , che reggeva la chiesa di stra della sua eloquenza. Il Som-
Toledo, venne a quella promosso. mo Pontefice Vigilio , creato nel
Allora rinunziò alla carica d'inqui- 54o, che ne conosceva le ra-
sitore, dedicossi all' esercizio del re virtù e la specchiata umil-
suo pastorale ministero , fino alla tà, ordinollo suddiacono Cardinale.
morte, Òhe avvenne in Toledo nel Aratore scrisse in due libri la storia
cesi d'Asia, situata nella Licia e suf- ne l'u ben tosto diseppellito da san
fraganea alla metropoli di Mire. Fiorenzo suo successore, ed (spo-
Le si dà anche il nome di Araxus, sto a venerazione. Due secoli dap-
ed abbiamo che sino dal V secolo poi si tradusse una parte delle sue
fu eretta in vescovato. ossa nel monistero di s. Arbogasto,
ARBELLA. Città vescovile e me- eretto di fresco; l'altra parte rima-
tropoli della provincia di Adiabene, se a Surburgo, ove n'era stato de-
della diocesi di Caldea. Ai giorni posto innanzi al decimo secolo fin-
nostri chiamansi Irbil quelle rovine, terò corpo. La festa di questo san-
che ricordano l'antica sua grandez- to ricorre ai 21 di luglio.
za. Il cristianesimo vi fu abhraccia- ARBORA,o ARBOREA. Gttà ar-
to sino dai primi secoli della Chie- civescovile ili Sardegna, posta sulla
sa, e molti martiri lo difesero col costa occidentale tra Cagliari a mez-
loro sangue. E fama che la dottri- zogiorno, e Bosa a settentrione, l'i
moni ne' tempi vietati, sotto pena di cattedrale, vi erano una parrocchia,
deposizione. un seminario, nove conventi di frali.
ARBOGASTO (s.), vescovo di line di monache e cintine confra-
i44 ( ) creò vescovo di questa città dali infetto dall' eresia di Ario, in-
un romitaggio, ove tra la penitenza tavo secolo, e coli' andar del tem-
e l' orazione stette alcun tempo ce- po divenne metropolita.
lato. In questo mezzo si seppe del- ARCADIOPOLI. Città vescovile
la sua fuga, e venuta alla casa paterna della diocesi e provincia di Asia
di Arcadio la soldatesca del paese, sulì'raganea della metropoli di Efeso.
non vi trovò che un parente, il quale La sua sede vanta l'origine sino dal
ricusando di manifestare il luogo V secolo.
ove Arcadio si fosse ritirato, fu po- ARCANO (Disciplina dell'). Co-
sto in carcere e minacciato di morte. stume antico della Chiesa, in forza
Arcadio avendo ciò risaputo, tra per del quale i fedeli erano tenuti ce-
desiderio di patire, e perchè non lare la conoscenza de' più alti mi-
gli pareva dicevole lasciar perico- steri della religione. La stessa voce
lare il suo parente, recossi egli me- latina Arcanum altro non significa
desimo al cospetto del giudice. Poco che segreto. Il Petavio nella sua ,
scempio, che d'ogni singolo membro scere in che consistesse. " Quanto
ne fu fatto e morì ai 12 di gen-
, « i misteri, die' egli, diveniano più
naio , commiscrato dagli scherani » sublimi e lontani dal comune in-
medesimi. Il martirologio romano e » tendimento, tanto più si teneva-
parecchi altri martirologi d'Occiden- m no occulti, si nudrivan nel seno:
te ne fanno menzione il giorno stes- •i il loro insegnamento era più cau-
so della sua morte. San Zenone at- si to e nascosto, né giammai senza
che Arcadio fu martirizzato a
testa, •' forte ragione si lasciavano scritti.
Cesarea in Mauritania; ed alcuni ?» Laddove poi la scrittura fosse *la-
asseriscono che il suo martirio accad- •> ta indispensabile, si facea così
,
ARC ARC a 73
» strettamente, con prudenza tale cano, che anzi vollero alcuni padri
» ed oscurità, che senza la spiega- ripetere da Gesù Cristo medesimo,
» zione de' dottori non se ne aves- interpretando a favore della loro o-
» se potuto venire ad una chiara pinione quelle parole /Volile sancitivi :
tora la memoria nella nostra litur- ed i riti che tutto spiravano sem-
gia ed uflìziatura. plicità non fossero derisi da' gen-
Dal fin qui detto si raccoglie quan- tili e da chi non n'era appieno i-
to sia antica la disciplina dell' Ar- struito. Secondo, per conciliar a quei
voi,. ir. 35
,
a 74 ARC ARC
misteri una maggior riverenza,
Cos'i scar nella Mesopotamia , fiori nel
Agostino Adhi- terzo secolo. Riscattò a gran prezzo
la pensava anche s.
:
buimus, egli dice, tam sanctis rebus, settemila cristiani , che recatisi in
curiosità de' catecumeni a' quali si medio della eccessiva siccità nel lo-
sto secolo. Però è più verosimile l'as- in Roma da una famiglia ragguar-
serire che andasse in disuso a se- devole per la sua nobiltà e ricchez-
conda che la religione prendea nei za. Le ond' era adorno gli
virtù , ,
cesi d' Antiochia della prima Feni- sto impiego, a' 12 giugno i4°^>
cia, la cui sede, eretta nel IX se- da Innocenzo VII fu creato Cardi-
colo, fu dichiarala suifraganea del- nale prete del titolo di s. Pietro in
la metropoli di Tiro. Vincoli; ma non avea ancora com-
ARCHELAO (s.), vescovo di Ca- piuti due mesi di Cardinalato, quan-
ARC ARC 27T
do mori nello stesso anno i4o?in vanni XXII nella promozione da terza
Roma, ove fu sepolto nella basilica lui fatta in Avignone, a' 20 dicem-
liberiana innanzi all' altare di s. bre del i32o, lo promosse alla
Girolamo. Il suo deposito è deco- sacra Porpora col titolo di s. Pri-
rato di un epitafìo in versi. sca; ma per due soli anni visse m
ARCHETTI Gì Ann andrea, Cardi- tale dignità. Panvinio non parìa
Il
nale; di nobile famiglia bresciana, di cpiofo Porporato, benché ne lo
ebbe i natali nel 1721. Dapprima ricordi Bernardo di Guidone, scrit-
sostenne la nunziatura in Polonia, tore contemporaneo.
poscia da Varsavia Pio VI lo spe- ARCHI ATRO Pontificio, o primo
di nunzio straordinario presso Ca- medico de] Papa. V. Medici, e Fa-
terina II imperatrice di Russia ; miglia Pontificia.
e, giunto a Pietroburgo, ricevette le ARCHIMANDRITA. È il supc-
più onorevoli distinzioni, ebe si u- riore di un numero di abbati cui
sano a' maggiori ambasciatori; onde vanno soggetti monasteri. Egli si
si viderocon soddisfazione rinno- può chiamare anche abbate genera-
varsi i tempi di Gregorio XIII, che le. Lo stesso nome derivato dal
spedi il celebre p. Possevino, a Gio- greco archos e mandra, principe
vanni Basilowitz. In questa mis- del gregge, basta a dimostrarne la
sione l'Archetti riconobbe, in nome dignità. Ed era appunto presso 1
del Papa, il titolo imperiale ne' mo- greci dove principalmente avea luogo
narchi russi, e conchiusc altri rile- tale appellazione.
vanti afìàri. Per rimunerare sì se- Fanno memoria degli \n liimnit-
gnalati servigi, nel 1784 a' venti di driti, Giustiniano /. Reddentes , S
settembre, Pio VI lo ascrisse al sa- Omnes vero, Cod. De stimma 'l'i i-
Debbiato. Dopo qualche tempo Fi- munificenza, e sì agli uni che agli
tina lo tolse all'amore de' suoi nel Pontefice Innocenzo XII lo eles-
mente XIII fu destinato nunzio a Fi- re, e poscia fregiato dello stesso o-
renze; Clemente XIV lo fece segreta- nore lo inviò al congresso di Nizza
rio de' memoriali, e poscia suo mag- di Provenza ad assistere alle noz-
giordomo. Pio VI lo decorò della sa- ze tra Filippo V re di Spagna , e
cra porpora, quindici aprile 1776.
a' la principessa di Savoja. Finalmente
Dal titolo dei ss. dodici Apostoli, nel compì la sua carriera mortale in
Compi la sua vita l'anno 1799 men- la cattedrale, nella cappella di s. Ca-
tre trovavasi in Milano. terina da Siena. Di questo Cardi-
ARCH1NTO Giuseppe, Cardinale. nale esistono manoscritte alcune let-
2? 8 ARC ARC
questi, nella Giudea la santa
^
ar- il quale fu segretario di s. Damaso
ca, il sacro tabernacolo, e l'au- I del 367, che per le risposte alle
2 8o ARC ARC
ed avessero gli slessi custodi, tutta- Levati adunque dalla biblioteca
dosi camere secrete quelle in cui stava ed altri libri camerali. Gran parte ve
l' Archivio , e biblioteca secreta il n'era ancora in Avignone, e molti dal-
sito della biblioteca, come, nel i5i3, l'epoca di Martino V del i4i7jSÌno
fu stabilito da Leone X. a Giulio II del i5o3, stavano nel-
Ma i diplomi originali , e le carte 1' Archivio della camera apostoli-
preziose, dispose Sisto IV, che fos- ca, il cui catalogo fatto nel i5i6
sero custoditi con maggior diligen- si legge nel t. XXII delle bolle di
avea nominato bibliotecario, col ti- Pontefice Pio IV, Medici, mila-
tolo : Privilegia Ponti/, et Irnper. ad nese , eletto nell' anno 1 55$ bra- ,
ARC ARC 28 1
Mamentre il Pontefice con tan- come si disse, dai Sommi Pontefici una
to impegno si occupava in sì utile libreria, questa poscia fu trasporta-
divisamente, fu assalito da ima feb- ta al Vaticano , e vedendo il ma-
bre catarrale, che dopo otto giorni gnanimo Sisto V di Montalto, l' in-
lo tolse di vita la notte del 9 di- cremento a cui essa era giunta per
cembre 1 565 in età di circa ses- le sollecitudini di Pio IV, deliberò
sero e servisse di freno ai nota ri, af- dal dotto archivista Gaetano Marini,
finchè producessero le copie dei con- in una iscrizione de' 22 settembre
tratti stipulati da essi all'Archivista, i5o,2 : nome che 1' autore avea na-
scelse perciò il prelato Fabio Orsini scosto fra due tavole, e che solo si
referendario del numero dei settanta, rinvenne nel 1799, allorché l'Archi-
e creando questo ufficio in perpe- vio in un sol giorno fu trasportato al
tuo vacabile, col disposto della co- Vaticano, mediante la diligenza di
stituzione SoUcìtudo mìnìsterìi pasto- tal archivista, com'egli stesso ma-
ralis, data ai trentuno ottobre 588, 1 nifesta inuna sua Memoria, pubbli-
presso il Bollano romano tomo V cata dal suo degno nipote, e succes-
parte I pag. 1 7, lo conferì per pri- sore Marino Marini, negli aneddo-
mo all'Orsini medesimo pel prezzo ti della sua vita, Roma 1822 pag.
di scudi ?.5ooo, unendovi un emo- 189.
lumento di cento scudi mensili, ol- Avendo pertanto Clemente Vili
tre gl'incerti provenienti dal mede- apparecchiato sì conveniente luogo
simo ed oltre la facoltà di
uffizio, al nuovo Archivio, ne parlò a' Car-
troversia potesse insorgere per occa- Pio IV quando si era proposto eri-
per esso. Il merito dell' esecuzione gentemente porre in ordine l' Archi-
devesi alla vasta mente, e al concepi- vio. Primo prefetto di esso fu lo stes-
mento Bartolomeo Cesi, tesoriere
di so Cesi, per ordine del quale Dome-
di Clemente Vili, cioè dell'erezione nico Rainaldi, che era stato nominato
di un più ampio e spazioso Archi- custode della biblioteca vaticana fino
vio collocato da lui sotto Paolo V dai 7 luglio 1592, die' principio al-
nell' appartamento de' Cardinali bi- l' indice. Elevato alla porpora il Cesi,
.bliotecari, del quale però si parlerà a' 5 giugno 1596, divenne archivi-
in appresso. Ma parlando di quello sta il medesimo Rainaldi, riceven-
di Castel s. Angelo, ebbe anche do dal Papa facoltà di prendere dal-
questo perfezione regnante lo stes- l'Archivio della Camera tre volumi
so Clemente Vili, e ce ne assicura per volta, per estrarvi quanto cre-
il Vitlorelli nelle addizioni al Ciac- deva opportuno collocare nell'Archi-
conio tom. IV. pag. 807. Fu per- vio. Morì nel 1606, e gli successe
tanto il vecchio Archivio della mole l'Adriani; nel 1608 divenne archi-
adriana allogato in una gran camo- vista Silvio de Paoli, il quale com-
la rotonda, ricoperta da ogni par- pì l'indice nel 16 io. Indi fu data
te di profondi, e bellissimi armadii, tal carica al dotto Michele Lonigo,
ricchi di graziosi intagli, di metalli, sebbene vuoisi piuttosto che abbia
e di dorature, essendo stato archi- lavorato nell'Archivio, di quello che
tetto, e capo mastro di sì nobile sia stalo archivista prefetto del Ca-
lavoro Baldassarre Telarmi o Te- stel s. Angelo. Quindi nel 1621
ARC ARC 283
Gregorio XV ne die* le chiavi al sene padroni; finché Pio VII, nel
Cobelluzzi segretario domestico del 1 800 , lo confermò in primo cu-
Papa. Nicolò Alemanni custode del- stode della biblioteca, ritenendo
la biblioteca vaticana, e dell'Archi- la prefettura degli Archivi riuniti
vio vaticano, ebbe anche l'Archivio presso di essa. Si vide allora nuova-
di Castello, però sotto la dipenden- mente la biblioteca vaticana, e gli
za del Cobelluzzi divenuto Cardina- Archivi sotto la custodia della stessa
le. Nel 1626 l'Archivio fu dato a persona, come era avvenuto piìi vol-
Gio. Batista Gonfaloni, che s'ebbe a te al cominciar del secolo XVIII.
coadiutore e successore Carlo Car- Ritornandosi a parlare dell'Archi-
tari, cui nel 1694 successe Raf- vio vaticano, si sa che Paolo V,
faele furono Do-
Fabretti. Indi lo Borghesi, romano, assunto al Ponti-
menico Riviera, poi Cardinale, Ni- ficato nel i6o5, ampliò le camere
colò Antonelli egualmente poscia del palazzo vaticano e la bibliote-
fregiato della porpora, al quale Be- ca per consiglio del mentovato Car-
nedetto XIV, nel 1752, die' in co- dinal Bartolomeo Cesi romano ,
adiutore il nipote Leonardo An- che nel 16 1 1 separò nuovamente
tonelli ancor esso elevato al Car-
, l'Archivio apostolico, che tenevano
dinalato dignità che pur meritò
, in consegna i custodi della biblio-
Giuseppe Garampi di Rimino, già teca, più se-
facendovi rinchiudere i
archivista del Vaticano, fatto di quel- greti monumenti della santa Sede,
lo di Castello da Clemente XIII, che si trovavano in diversi luoghi
nel 1759. dispersi, e facendolo abbellire di pit-
Fu egli che nel partire, l'anno 1772, ture esprimenti quanto Sede a- la
per la nunziatura di Polonia, con- postolica possiede per diritto e per
sigliò Clemente XIV a fare ira censo , facendovi trasferire dalla li-
chirografo, col quale disponesse che breria segreta vaticana, e dall' Ar-
gli Archivi di Castel s. Angelo, e chivio della Camera i registri delle
Vaticano, rimanendo ne' loro luoghi, bolle da Innocenzo III del 1 198
venissero ad essere uno solo, ma cu- a Sisto V del 1 585 , diversi volu-
stodito da due prefetti con egual mi presi dall' Archivio di castello,
della Pentapoli fatta da Pipino . ti sul muro. Nel primo si vede l'impe-
Nel quarto la restituzione delle Al- ratore Federico II, che giura solenne-
pi Gozie a Giovanni VII fatta da mente di mantenere e difendere tut-
presenta Adriano IV, che concede ricupera alla Chiesa ciò che le era
in feudo il regno d' Ibernia ad En- stato violentemente rapito. Nel quin-
rico II re d' Inghilterra. to, Lodovico Pio, che conferma con
l63o avendo dato il commissariato Urbano Vili, nel 1620, istituì nel
di Camera, e la custodia della bi- Vaticano l'Archivio dei Cardinali per
blioteca a Orazio Giustiniani, decre- servizio di essi nel conclave, ed isti-
tò che da allora in poi fosse la pre- tuì ancora l'Archivio e la deposita-
fettura dall' Archivio separata dal- ria Urbana. Fu questo Papa, che
l' altra della biblioteca, ma soggetta riunì neh' Archivio vaticano le bol-
sempre al Cardinal bibliotecario. In- le registrate per via segreta, che si
nocenzo X, nel 1 644, die' 1' Archi- tenevano da' segretari apostolici, da
vio a Tommaso Centofìorini suo Sisto IV a s.Pio V, e tutti i libri,
maestro di casa e segretario de' me- registri , e minute de' brevi da A-
moriali. Nel 16:16 Alessandro A II lessandro VI, creato nel i4o 2 , a I-
vi pose Domenico Salvetti, e, nel l'anno i567, tolti dalla segretaria
1666, Giovanni Bisaiga, già sostitu- de' brevi, e parecchi volumi fatti ve-
rimenti degli Archivi, secondo il nu- adopera tutt' ora perchè rimangano
mero delle stesse Congregazioni. Tut- intatti i pubblici stromenti , i chi-
tavia molte congregazioni Cardinali- rografi e le scritture d'ogni Archi-
zie in luoghi determinati tengono i vio dello stato ecclesiastico ».
loro Archivi, particolarmente quelle Clemente XIII fra i benefizi, che
della sacra inquisizione, e di Propa- nel 1768 compartì al tribunale degli
ganda, che li hanno nei rispettivi uditori di Rota, assegnò due co-
palazzi. mode stanze sopra la scala regia
Passiamo a dire alcuna cosa su- del palazzo quirinale, per l'Archi-
gli altri Archivi di Roma, e sul vio segreto della sacra Rota , in
prelato presidente di essi, posto luogo di alcuni armadii, nei quali
che sotto Sisto V vedemmo vena- si custodivano con angustia tutte
le , e che cessò di esserlo, quando le più gelose scritture di questo
Innocenzo XII proibì la vendita de- tribunale, facendovi mettere sulla
gli uffizi. Per togliere tutti i rag- porta esteriore una semplice iscri-
giri nelle liti e tutte spese in luo-
le zione, che dinotasse soltanto il
del quirinale , come si legge nell' i- poi amplissimo Cardinale sotto de-
scrizione in marmo eretta sulla porta cano del sacro Collegio, di ado-
dell' Archiviò. prarsi in Parigi presso la real corte
In sono
questo ruoli delle
vi i per la ricupera degli oggetti appar-
famiglie Pontificie da Paolo 111 si- tenenti a Roma , come del trire-
no a noi, essendo state incendiate gno , e degli Archivi delle Congre-
le carte, e i registri de' diversi Ar- gazioni Cardinalizie, e di quelli riu-
chivi del palazzo Apostolico , dai niti del Vaticano, e di Castel s. An-
soldati che presero e saccheggiarono gelo , i quali furono effettivamente
Roma nel 1^27, sotto Clemente VII. a disposizione del Papa
rilasciati ,
Nel declinar del secolo XVI li, mi- che avea richiesti a Luigi
li III XV
nacciando i repubblicani francesi anco con lettera scritta da Cesena :
l' intera occupazione dello stato ec- cessione che poi ebbe luogo in fòrza
clesiastico il Pontefice Pio VI per
, del decreto del 19 aprile 1 8 4>
1
preservarne quello che gli era ri- emanato dal conte d' Artois luogo-
masto, firmò l'armistizio conchiuso tenente di Luigi XV111 suo fratel-
a Bologna ai 23 giuguo 1796 fra lo ed asceso poscia al trono di
,
ché la Francia non dovesse essere dinale di tal nome, con architettura
posscditrice essa sola de' monumen- di Nanni di Raccio Rigio, per al-
ti , al cospetto d'Europa. Veggansi loggiarvi il re di Francia Enrico
le Memorie isloriche degli Archivi III. V. Biblioteca Vaticana, chia-
della Santa Sede, Roma 182 5, dal- mata anche Biblioteca Apostolica,
la tipografia vaticana. ed Archivio della Santa Sede Apo-
Il regnante Pontefice Gregorio stolica.
nel suo Pontificato, e che si pub- riva anche dall' arca de' latini, che
blicano dalla stamperia camerale. vale camera od appartamento
,
gno quel luogo , dov' erano custo- 769, e del ii5o. Non si può du-
dite le scritture di qualunque ge- bitare che una delle incumbenze dei
nere esse si fossero ; e per la loro notari e degli scrinarii non fosse pu-
conservazione , interessante il pub- re quella di stendere, e di scrivere
blico bene vi tenevano degli uffì-
, Romani Pon-
le epistole decretali de'
ziali, che chiamavano Scriniarii. tefici, le quali, come
ha da credere,si
quando il Papa uscendo dai sacra- la del santo Spirito, che vanta una
rio gli dava cenno di comincia-
il anteriore fondazione. Venne istitui-
sagrestia con l'ampollina coperta con na, colla quale si battessero per via
velo, pendente dalle spalle, prece- andando in processione alle basili-
maggiore tra quelle confraternite, le terza sotto la protezione de' Ss. In-
quali uniscono insieme un numero nocenti, quarta sotto quella
e la
di persone col fine di praticare e- di s. Aggregate dipoi que-
Elena.
sercizii di religione e di pietà {V. ste quattro con fra terni le a questa
Confraternita). de' Raccomanda ti della SS. ì er-
In Roma, oltre le diverse confra- gine, divenne essa quindi Arcicon-
ternite, sono parecchie di que-
vi fraternita, ovvero madre e capo del-
ste pie unioni, che per la dignità del- le altre (an. 1^79), avendo in se-
le persone clic le compongono e de- guito, come diremo, nel i585, avuta
gli uffizi eh esercitano, o per la no- la cura di riscattare gli schiavi sud-
hillà della loro origine de prhi- diti Pontificii dalle mani degl'in fedeli.
,
vano restituita alla città di Roma leggono nel tomo li del Bolla-
la pristina libertà, mercè la prote- rio del Cherubini , concesse mol-
zione della SS. Vergine. te indulgenze al rosario da questi
Questa fu la cagione per cui i fratelli secondo la prescri-
recitato,
Romani Pontefici, tra i molti privi- zione di Bonaventura, cioè cento
s.
legi conceduti a questa illustre Ar- volte 1' orazione Dominicale al- ,
do, o stemma, che portano sopra che la elevasse alla primaria sua di-
sto sodalizio, che contribuiva certa to Volto Santo colle altre reliquie
tassa al nominato ospedale: tassa maggiori. V. Spedale di s. Spirito
che Giulio II e Giulio 111 modera- in Sassia, e Volto Santo.
rono, colle facoltà conferite ai com- Arciconfraternita del SS. Salva-
mendatori dell'Ordine ospitalario. Ol- tore. Questa risiede presso il Sancta
tre ad Innocenzo III, molte grazie e Sanctorum alle scale sante nel La-
privilegi concessero e questa Arci- terano. Fu la prima in Roma ad
confraternita i Sommi Pontefici ro- essere eretta in Arciconfraternita;
mani Onorio III, Gregorio IX, Inno- essaha per insegna un altare col-
cenz.o IV, Alessandro IV e Clemen- l'immagine del Ss. Salvatore in inez-
ie IV. Il Papa Eugenio IV la zo a due candelieri ; copia di quel-
chiamò Compagnia di grande au- la che viene custodita nella cap-
torità, mediante la bolla, Salvatoris pella di Ss. Sanctorum. Antichissi-
nostri, del i44°\ colla quale rimi- ma è la venerazione a tal' imma-
se la confraternita all'antico lustro, ghie per cui vennero stabiliti a
,
ciò che fece pure Sisto IV a' ventu- custodirla perpetuamente dodici gen-
no marzo anzi quest'ultimo
1 4^78 : tiluomini ottimati e principali di Ro-
per aiutare lo spedale da lui riedi- ma, chiamati Ostiarii, Portieri, o
ficato, volle segnarsi nel novero dei Raccomandali del Ss. Salvatore.
confrati, onore che lo spedale rice- Essi doveano amministrare, e tener
vette anche da altri Papi non , conto delle oblazioni de' fedeli: privi-
ARC ARC a 95
ne di persone che per mezzo del
, Iteri. Opere sì pietose accendevano
suo vicario, Giovanni XXII, Ponte- la carità de' fedeli ad alimentarle
fice residente in Avignone, nel r332, con novelli sussidi!; ed infatti sia
aridusse a Confraternita sotto il titolo a perenne memoria la generosità
del Ss. Salvatore a Sancta Sancto- del Cardinal Giannantonio Sangior-
rum. In progresso di tempo, gli oslia- gi, piacentino*, legato a lettere in
rii custodirono l'immagine per mezzo Roma nell'assenza di Alessandro VI,
d'un altarista. Però essendo acca- e di Giulio II, che lasciò iride la
duti varii furti di ornamenti pre- Confraternita de' suoi beni. Trattano
ziosi nel
, 1422 j Martino V, in dei privilegi ili questa Arciconfra-
forza della bolla, Annuere sole/, sta- ternita; il Piazza (Opere pie di Ilo-
bilì; che non più gli ostiarii, ma i ma)j benedetto Minino (del? Oratorio
guardiani, e la Confraternita la cu- ins. Lorenzo del Laterano detto San-
ed amministrassero le li-
stodissero, cta Sanctorum, Roma 6G(i); e princi- 1
stiva nel giorno della festa di san luglio 1587, che leggesi nel to-
Giovanni dodici poveri , che poi mo IV, pag. 323 del Bollano, vi
trattava a pranzo: altra mensa im- eresse ancora un conservatorio per
bandiva nel giovedì santo a dodici le zitelle che si volessero far mo-
religiosi , dava a ciascuno di essi nache, assegnandone il regolamento
un paio di scarpe, un giulio, ed alla stessa Confraternita di s. Ber-
un pane dotava eziandio povere
; nardo.
donzelle manteneva in casa povere
; Arciconfp.aternita di s. An-
vedove; ed avea finalmente in cura na de' Parafrenieri del Pontefice,
l' arcispedale di s. Giovanni presso de' Cardinali , degli ambasciatori
Sancta Sanctorum, ed i collegii Ca- e dei principi, nonché de' servitori
pranica, Nardini, Crivelli, e Ghis- de' prelati e de' cavalieri romani.
,,
tare dedicato a s. Anna nella basi- sta , sopra mule bardate tenendo
lica di s. Pietro prendendo la santa dietro le loro spalle i cappelli rossi
per protettrice. In seguito i conflati de' rispettivi padroni.
vestirono il sacco bianco, col cor- Il Cancellieri avea preparata un'ope-
done turchino , collo stemma di s. ra sopra il nobile collegio de' ventisette
Anna dal lato sinistro del petto. parafrenieri Pontificii, istituito ai 19
Era scopo loro l' accrescimento del aprile i5o7, con diploma di Giulio
culto alla Madre della B. Vergine, II, con altro di Leone
e confermato
il sollievo de' loro congiunti nei bi- X i5 aprile 1ÌJ17. Egli nelle sue
de'
sogni, il suffragare le anime dei Notizie istoricìie di alcune chiese
fratelli defunti, ed il promuovere, di Roma, Bologna 182 3, dice che
e stabilire i dovuti regolamenti pel le costituzioni erano state formate
buon servizio del sommo Pontefi- nel i5o7 da Michele Mouzon, conte
ce, e degli altri rispettivi padroni. palatino, accolito cappellano Pontifi-
E perciò che furono i confratelli cio e della sede apostolica, eletto
corredali di privilegi e distinzioni. in Bologna per decano generale dal-
Essi,mediante una bolla di Pio IV, le quattro nazioni teutonica, gal-
de' 20 novembre i565, edificarono licana , spaglinola ed italica j il
una chiesa in uno de' borghi presso qual Michele era allora parafreniere
il Vaticano sotto 1' invocazione di del Cardinale Autoniotto Pallavicini.
s. Anna, per cui il borgo ne pre- Oltre il Cardinal protettore di que-
se la denominazione. Sisto con- V sta Arciconfraternita, che per solito
cesse loro di poter ogni anno libe- è il Cardinal decano del sacro Col-
rare un condannato a morte, pri- legio , evvi un prelato primicerio,
vilegio di cui ora più non godono. e poscia il decano generale laico
Era le prerogative, che distinguono scelto da' confrati fra i loro indivi-
l' Arciconfra terni ta, si annoverano le dui , nella congregazione generale.
seguenti : 1
,°
precede le altre con- Questi dura nella carica un anno
fraternite , meno quelle del Gon- e talvolta viene confermato sino a
falone, e di san Spirilo in Sas- tre. A questo decano, in segno di
siaj 1° interviene alle processioni, preminenza della sua qualifica, vie-
ed accompagna i cadaveri 3.° i ; ne dato un bastone corto di legno
suoi confrati consegnano le torcie dorato, con fiocco rosso, ed altri
«la essi portate alla loro Arcieon- ornamenti, coli' immagine di s. An-
fraternita , senza che ninno possa na chiamato volgarmente bastone
,
pel miglior regolamento del soda- gelo, questo fòrte spara alcuni colpi di
lizio, le quali, approvate poscia da cannone.
Paolo IV, nel i55'j, riformate venne- Arcicoxfraternita dell' Annun-
ro negli anni i586, 1616, e i6q2, ziata . Riconosce dessa la sua o-
finché Papa Renedetto XIII, nel rigine sino dal 1460. Nel Pontifi-
1729, con molu proprio die' miglior cato di Pio II venne addetta alla
forma a questa Confraternita, e la chiesa della Minerva, e fu arricchita
mù alla chiesa di s. Giovanni dei in seguito dal Cardinale Giovanni
fiorentini, edificata in Roma nel Turrecremata nobile spagnuolo deb
1 44-8 da alcuni nazionali , con ar-
,
1' Ordine di s. Domenico. Edifici)
chitettura di Giacomo della Porta: questi in detta chiesa la magnifica
chiesa, che, nel i5io,, da Leone X cappella della ss. Annunziala, pegli
fu dichiarata parrocchia per tutti i uffizi della Confraternita, composta
fiorentini suoi connazionali abitanti di duecento cittadini romani. Era
in qualunque parte di Roma. loro cura sin da principio della isti-
IndiClemente XII della stessa tuzione il provvedere al matrimonio
nazione non solo ne ampliò e con- di parecchie centinaia di zitelle con
fermò gli statuti nel 1734, enei 1737, dotazione per ciascuna di sessanta
ma col disegno di Alessandro Galilei scudi una veste di panno bianco,
,
loro insegna è la testa di s. Gio- scopo fosse 1' accompagnarlo agi' in-
vanni Batista nel bacile, la quale fermi con un conveniente decoro.
viene da essi portata sul cappuccio, Questo sodalizio, dopo essere passato
e nella medaglia della corona stessa; in altre chiese, si stabili in quella di
usano tempi piovosi un
altresì ne' s. Giacomo Scossaca valli, così appel-
cappello senza ornamento. lata, da un'antica tradizione, perchè
Come fu stabilita quest' Arcicon- in quel sito passando il carro su cui
fraternita, nel 1488, la giustizia dei si portava alla basilica vaticana la pie-
condannati che veniva eseguita in tra sopra la quale fu riposto il bam-
Roma nella Rupe Tarperà sul mon- bino Gesù Cristo quando venne pre-
te Caprino , cominciò, sotto il pre- sentato al tempio, visi fermarono i
vestono sacco verde, colla cintura leggesi nel tomo V, parte II, del
dello stesso colore, e portano l' im- detto Bollano, applicò a favore di
magine di s. Rocco sul petto. essa tutte le pene de' malefìzii ap-
La suddetta chiesa di s. Rocco partenenti al fisco, che non passas-
ma, che ogni anno impiegava in o- le lor colpe. Questa società ven-
pere pie, ascendente a cinquemila ne appellata quindi Arciconfrater-
cento quaranta scudi più dell'entra- nita del ss. Crocifisso. Essa, oltre
ta. Clemente XI fu quegli che vi alle altre opere pie, mantiene anche
pose rimedio colle provvidènze a- le cappuccine del monistero del ss. Sa-
dottate nella sua costituzione Per- cramento presso il palazzo quirinale.
lustrato, presso il Boll. mag. p. 4 20 ?
Clemente VII Pontefice, nel IJ2 3,
t. VlIIj degli 8 luglio 1708. In ag- confermò gli statuti dell' oratorio
giunta agi indicati beneficii, l' A rei co n- di questa Arciconfraternita, e Giulio
fraternita della Carità comperò le III, nel i55o, le concesse il privile-
carceri fabbricate sotto il Pontefice gio di liberare un
ogni anno car-
Innocenzo X, chiamate le carceri nuo- cerato reo di morte, che non fosse
ve, e ne mantenne i delinquenti ivi però di lesa maestà ;
delinquente
racchiusi. Diminuite ultimamente le privilegio che ora più non gode.
sue pingui rendite, il governo le con- Fra quelli che fruirono di tal con-
tribuisce i fondi corrispondenti, on- cessione , si annovera il celebre
de 1 Arci con fraternità stipula i con- Remando Cenci, giovane di quindi-
tratti coi fornitori, col consenso di ci anni, che fu accusato di parricidio,
siede la chiesa, che fu del capitolo alla s. Casa di Loreto, e che prati-
di s. Celsoche è anche delta
, e casse negli anni santi del Giubileo di
di s. Michele Arcangelo. Fondatori recarsi fuori delle porte di Ruma ad
di questa compagnia furono fra Fran- incontrare compagnie aggregate,
le
cesco Quadri, ed Ilarione Griffi, che ciò che praticò per la prima volta nel-
ne diedero principio nel 1 527, nel- l'anno santo 07 >, celebrato da Gre-
la chiesa di s. Cecilia, sotto il Pon- gorio XIII, accogliendo quella di Pe-
tificato di Clemente VII. I confrati rugia, abbracciandone i confrali, la-
di essa vestono sacco bianco con vando loro i piedi ed albergandoli con
mozzetta turchina. vera carità, cosa che fu poi imita-
Arcico:vfrater>"it\ dell' Orazio- ta con esemplarità dalle altre Con-
ne e Morte. Cominciò essa
della fraternite di Roma. Fu nel mede-
nel i538, e venne confermata da simo anno che i conflati gettarono
Giulio III . Il principale impie- le fondamenta della loro chiesa e ,
l'oratorio , contiguo alla chiesa , e gnando Paolo III, nel i539, pre-
presso il cimitero, ogni anno nel- sero in enfiteusi dal rettore e parro-
l'ottavario de' fedeli defonti , i con- co della chiesa dis. Martina, la con-
flati, per trarre il popolo a suffra- tigua chiesa di s. Pietro in carcere,
garli,rappresenta con figura al na- sul principio del campidoglio , con
turale un fatto per lo più biblico. alcune case, mediante 1' annuo cano-
Tali rappresentazioni per lo stesso re di undici ducati. In seguilo col-
fine si fanno dalle rispettive Con- l' esborso di duecento scudi libera-
fraternite ne' cimiteri di s. Spirito, ronsi da quel peso; indi, nel i54o,
del SS. Salvatore, di s. Maria del- fabbricarono una piccola chiesa di
la Consolazione , e di s. Maria in legno, e nel 1^98, intrapresero l'ere-
Trastevere. V. gli Statuti della ven. zione della chiesa oggidì esistente, e
Arciconfraternita della morte, Ro- che con molta solennità venne con-
ma 590 1 ; Carlo Usdenghi, La vera sacrata nel i663.
idea del sollievo de' defonti, sì nel L' università dei falegnami con ,
dar loro sepoltura, come nell'ora- tutte le altre arti che lavorano in
re pei medesimi, proposta nell'isti- legno, si unirono a questa A rei con
tuzione e vìi esercizìì dell' adunan- fraternità nel giorno 23 gennaio
za del sovvenimento, eretta nella Ar- 1603; ed Urbano Vili, nel i634,
ciconfraternita dell' orazione e del- ne approvò gli statuti. I fratelli ve-
la morte, 1709. Roma stono sacco di color azzurro, por-
Arciconfraternita dei Ss. Bar- tando l' immagine di s. Giuseppe, e
tolomeo, ed Alessandro de' berga- fanno anche vestire dello stesso co-
maschi. La chiesa di lei, denomi- lore le zitelle, alle quali danno la
nata anche S. Maria della Pie- dote di venticinque ducati. Per or-
tà, è situata in piazza Colonna, do- dine di Benedetto XIV nel sesto ,
ARC ARC So ì
ne fu da s. Filippo Neri
istituita cosi soprabbondantc largizione a-
fondatore Congregazione del-
della vea condotte le finanze di lei ad
l'Oratorio in compagnia del p. Per- un notabile decadimento, per cui nel
siano Rosa suo confessore e di ,
Giubileo del i65o, celebrato da
quindici altre divote persone, ai 16 Innocenzo X, dovette ricorrere agli
agosto i548, in s. Salvatore in altrui sussidii. In quell' incontro si
Campo. Il loro unico scopo era vide come in Roma fosse pregiata qucl-
l'esercizio di varie opere di pietà, l'Arcieonfraternita. Donna Olimpia,
e la premura di convertire i pecca- cognata del Papa, priora delle so-
tori. Aveano per istituto di acco- relle, insieme a quarantadue dame
gliere per alcuni giorni i poveri questuò per la città affin di pre-
pellegrini, che si recano a Roma. starne soccorsi , che ben copiosi
Quindi fu presa a pigione una pic- n' ebbero a ritrovare.
cola casa ; ma crescendo mirabil- Ne allora soltanto fu ella benefi-
mente il numero de' confrati si tras- cata , che il Papa Clemente X, nel-
ferirono nella chiesa di s. Benedetto l'anno Santo 1675, le concesse l'e-
alla regola concedutale da Paolo quivalente de' palili , e dei premii
IV. Quella chiesa, nel 16 12, rifab- delle corse del non celebrato car-
bricata, dedicata venne alla Ss. Tri- novale, e recossi dodici volte al-
nità. l'Arciconfraternita a lavare i piedi
Questa insigne Arciconfrateruita, a' pellegrini come avevano fatto, e
che può dirsi il miracolo della cri- dipoi fecero altri Pontefici ; ma anche
stiana ospitalità , seguendo le nor- Innocenzo XI, Odescalelu', l'aiu-
me della sua istituzione, riceve con- tò affinchè non avessero a dormire
tinuamente tutti i convalescenti i pellegrini due per letto. Dipoi,
che escono dagli spedali di Ro- nell'anno Santo 1 700, Clemente XI
ma , ed i pellegrini, che a Roma si recò presso l' ospizio di essa se-
si recano per visitare i luoghi san- guito da ventidue Cardinali, servi
ti
,
principalmente nella settimana a tavola diversi pellegrini , e lasciò
Nauta. Negli anni del Giubileo ,
una rilevante compenso somma in
alberga questi ultimi con esem- delle spese fatte An- dai conflati.
plarissima carità per tre giorni. O- che Clemente XII largheggiò molto
limpio Ricci, nel libro del Giubileo in elemosine per soccorrerla. Bene-
universale capo XXXVIII, afferma nedelto XIV, stante il numeroso
elie la Confraternita cominciò a "pra- concorso de 'pellegrini, nell'anno San-
ticare tanto religiosa carità nell'an- to da lui celebrato nel 17J0, gene-
ARC ARC 3o 7
rosamente le contribuì larghi soc- tenuta della Ss. Trinità de' pelle-
corsi, lavò i piedi a dodici pelle- grini e convalescenti , con la re-
grini, e coli assistenza di vcntidne gola comune, e col catalogo delle.
Cardinali, li servì a mensa. Nell'ul- Indulgenze concesse da' Pontefici.
timo Giubileo del 182?, il sodali- Arc[coxfr\ter\it\ de' Ss. dodi-
zio alloggiò settantuntnila novecento ci Apostoli. Fu eretta nel ii6'\
novantacinque pellegrini che trat- , sotto Pio IV, Medici, per opera di
tati vennero di mensa, istruiti, ed alcuni divoti, che presero particola]?
accompagnati alle basiliche per lu- cura della cappella del Ss. Sacramen-
crare le indulgenze del Giubileo. to nella basilica costantiniana de'
Quest'Arciconfraternita, oltre sì am- Ss. dodici Apostoli. Ampliata nel
pia provvede annualmente
carità, i586 da Sisto V, con gran giova-
pel matrimonio di alcune povere mento e soccorso de' poveri , degli
zitelle, ed anche per la professione infermi, delle vedove, delle zitelle e
religiosa di qualche monacanda. di altri , ebbe grande incremento
Ne' quattro ultimi giorni della per lo zelo precipuamente del p.
settimana santa, ogni anno la Con- Giacomo Lainez, generale de' gesui-
fraternita alberga eziandio tutti quei ti, e di s. Giuseppe Calasanzio. Nel
poveri forastieri , che si recano a secolo XVI il sodalizio si trasferì
Roma per oggetto di religione. In alla chiesa di s. Eustachio, ove ha
quella circostanza gli stessi Cardi- una particolar cappella, e poco di-
nali ed altri spettabilissimi soggetti stante il Cardinal Francesco Barbe-
e nobili dame assistono i pellegrini, rini vi aprì una farmacia per la
e praticano loro gli atti della eroica distribuzione gratuita de' medica-
carità cristiana. menti a' bisognosi, principalmente a
Veggasi Jacopo Gressero Pcdon- quelli della parrocchia e de' rioni
plrus, sive liber de more lavandi vicini a s. Eustachio, siccome cen-
pedes peregrìnorum , ci hospitum, tro della città. In seguito non di-
717 sotto Gregorio II, e poi di- tandosi di quella del Suffragio, di-
chiarata titolo Cardinalizio, onore venendo causa che commessi fosse-
che ora non gode più. V. Piazza, ro impunemente i delitti, Innocen-
Opere pie di Roma, p. 528. zo X, Pani/ili, del 1644, l'abolì.
ARcico.vriiATER\iTA della Pietà V. il Piazza Eusevologio Romano,
de Carcerali. Venne fondata dal trattato IV, capo Vili ; né altra
gesuita francese p. Giovanni Ta- restò a goderlo, stante le disposi-
gliere nel i575, ovvero nel 1578, zioni emanate da Pio VII, che quella
per sovvenire ai bisogni de' carce- di S. Gio. Derollato {Vedi).
rati e sollecitare il disbrigo delle Per però nulla fu
tale abolizione
loro cause. Fu
approvata ed arric- tolto all' riguardo
Areico n fraternità
chita di grazie e privilegi da Gre- al libero esercizio di sua pietà nel
gorio XIII Boncompagno ai 28
, , visitare tutte le carceri, nel sollecita-
giugno i57g, mediante l'autorità re presso i giudici le cause di coloro,
della costituzione CI , Pii Patris ,
che più sono privi di mezzi, nel
presso il Rollano romano tom. IV, dare ogni settimana pane ai poveri
parte IH, p. 407 del Mainardi. e limosine nella scarcerazione di
Poscia, nel i582, concesse quel Pon- coloro che terminarono la condan-
tefice a questa Confraternita la chie- na. Inoltre dispensa corone e libri
sa di s. Giovanni della Pigna, così spirituali ai carcerati per conforto
chiamata per essere nel rione di tal delle loro pene , e fa loro predica-
nome. Essendo però in uno stato re la divina parola insieme all'am-
rovinoso, fu rifabbricata dalle fonda- ministrazione del Ss. Sacramento
menta a spese della stessa Arcicon- della penitenza. Hanno pure vigi-
fraternita. Papa Sisto V, Peretti, lanza questi confrati sulle carceri
ammiratore della di lei pietà, le segrete , e sui condannati alla ga-
assegnò duemila scudi d' entrata lera. Tengono essi per insegne la
perchè ogni anno nel santo Natale, figura della Pietà mezzo a due
in
e nella Pasqua di Risurrezione angeli , con due uomini genuflessi
fossero scarcerati que' miseri, che e colle mani giunte sotto il sepol-
vi trovassero per debito inferiore
si cro, su cui la Pietà stessa s'assi-
a cento scudi. Liberò ancora l'Arei- de, ed una ferrata in forma di pri-
confi'atemita sì dal debito di due mi- gione. Nel 1775 si stamparono 111
ARC A RC 303
Roma i Nuovi statuti della ven. pitale , donò quindici mila scu-
Arciconfraternita della Pietà dei di, e, lasciato il suo cadavere a s.
Carcerati. Pietro Montorio, dispose della sua
Arciconfraternita della B. t er- dote, acciocché fossero maritale cin-
gine del Suffragio. Riconosce la quanta povere zitelle, alle quali i
sua istituzione sino dal i5q2, sot- connati ogni anno ne fanno la distri-
to il Pontificato di Clemente Vili, buzione. 1 medesimi confratelli por-
il quale eolla costituzione, Ex de- tano il sacco di lana bigio del co-
bito, che si legge nel toni. V, pag. lore dell'abito de' frali minori con
i i del Bollarlo, l' approvò. Allora cordone di filo bianco, e stemma
risiedeva presso la chiesa di s. Bia- francescano.
gio della Pagnotta, che al presente Arcicovi-:vvternit\ del Stintissimo
per concessione del Sommo Gerarca Salvatore. Ebbe cominciamento da
Gregorio XVI è in possesso degli una pia società istituita dal p. Am-
Armeni. Paolo V, nel 1620, la e- brogio Bianchi, domenicano, per ve-
levò al grado di Arciconfraternita. nerare un'immagine del ss. Salva-
E di lei scopo suffragare viemmag- tore posta da Clemente Vili nella
giormente i fedeli defonti con le cappella delle Agata e Lucia nel-
ss.
progresso si edificò una chiesa nel- va. L'accennato Pontefice non solo
la strada giulia, e là appunto ri- le concesse molte grazie, ma, nel
siede . I confrati vestono sacchi i5o/6,(a eresse in Arciconfraternita,
bianchi con mozzetta di saja, cor- trasferendola poi nella cappella di
done, bordone e cappello nero, ad s. Sebastiano della stessa chiesa ;
uso de' pellegrini. Hanno per isten- cappella chiamata dei Maffeì, per es-
dardo l' immagine di Gesù Cristo ser sepolti colà parecchi di quel-
colla Beata Vergine e s. Gregorio la famiglia, non che deh" Aldobran-
Magno. dino a cui apparteneva Clemente Vili.
Arciconfraternita delle Stima- Celebra l' Aroiconfraternita la festa
le Francesco. Ebbe la sua
di san della Trasfigurazione , ed in quel
origine da Federico Pizzi romano, giorno dispensa alcune doti alle zi-
il quale insieme a tre divoti di s. telle. Un tempo liberava anche un
Francesco, e coi consigli di fra Pie- condannato alla morte anzi, nel- ;
nella chiesa de' ss. Quaranta, nel Pontificato Clemente Vili , che
di
rione Pigna. I confrati di essa furo- la dichiarò Arciconfraternita. Regnan-
no graziati d'indulgenze, e privile- do Paolo V, fabbricò la propria chie-
gi da Clemente Vili, da Paolo V, sa, nelle vicinanze di s. Andrea del-
ti de' suoi stati, anche per pena ca- Da s. Maria Maddalena passarono
pitale, meno i rei di certe qualità di in seguito questi conhati alla chiesa
delitti. I confrati vestono sacco bian- di s. Bernardo a Colonna Traiana,
co, legato con una cintura di cuo- ed allora fu che si stamparono le
jo rosso; e sul petto portano uno Regole da osservarsi dai fratelli e ,
scudetto, nel quale due angeli sos- sorelle dell' Arciconfraternita. Suc-
tengono la s. Sindone. cessivamente si trasferirono alla chie-
Arciconfraternita. dei ss. An- sa di s. Maria di Campo Carleo, a
geli custodi. Fu eretta nella chie- quella di s. Salvatore in Primicerio
sa de' silvestiini , a s. Stefano del o Primario di piazza Fiammetta, a
Cacco, nel 6 1 1 4- Confermata poscia quella di s. Lucia della Tinta e fi-
da Paolo V, fu elevata ad Arcicon- nalmente a quella di s. Girolamo
fraternita, nel 1 62 i da Gregorio XV.
, degli schiavoni, dove risiedettero per
Presso la via di Capo le Case avea qualche tempo, finché fabbricando
fabbricata una chiesa, e nel di del- dalle fondamenta sulla piazza di Pa-
la festa de' ss. angeli, Clemente IX, squino una chiesa coli' oratorio nel
decretò che il senato romano le fa- luogo ove erano alcune case ap-
cesse obblazione d' un calice d' ar- partenenti ai Gottofredi, stabili i-
re ereditare. Quest' Arcicon fraterni- non solo a' 4 agosto del medesimo
tà ha chiesa con oratorio presso
,
,
anno approvò l'istituto, e concesse
s. Maria dei Monti. Il regnante Pon- facoltà di formarne le regole , ma
tefice, che nel Cardinalato n'ebbe la volle essere il primo a dare il suo
protettoria, volle benignamente con- nome alla novella compagnia, pren-
servarla, e ne fa sperimentare gli ef- dendone particolar protezione, come
fetti all'esemplare sodalizio. I confrati proseguirono a fare lutti i suoi suc-
vestono sacco bianco, e nello scudet- cessori.
to che sovrappongono sulla mozzet- Poco dopo compilato lo Statu-
ta, evvi rappresentato il Ss. Sacra- to, venne assoggettato alla suprema
mento. sanzione apostolica. Innocenzo XI ,
ARG A RC 3 1
sere sotto gli auspicii del Ss. Cuor bini, e dedicato a Romolo, in me-
di Gesù, milita anche sotto la pro- moria che questi fu esposto in quelle
tezione di s. Raniero nobile pisano, vicinanze con Remo; perciò vi si ve-
e di s. Giacinta Marescolti. deva una lupa di bronzo in atto di
L'abito de' confrati , come dicem- allattare i due gemelli, monumento
mo, è di sacco assai grossolano. Es- che nel XVI secolo fu trasferito in
so copre interamente il corpo , ed Campidoglio. 11 tempietto fu conver-
è tutto chiuso, eccettuata un' aper- tito in cbiesa, e poi nell'ottavo secolo
tura avanti il petto. Il cappuccio restaurato da Adriano I, nel XV da
ha poca punta, ed in fronte evvi Nicolò V, nel XVII dal Cardinal
un teschio stampato sopra tela Francesco Barberini e nel XV11I
bianca. Si cingono di grossa fu- da Clemente XI per mezzo di Car-
ne, con tre nodi, e dal lato sinistro lo Fontana. A questa chiesa vengo-
portano una corona di spine fatta no portati i fanciulli aggravati da
di legno bianco, con croce simile, e qualche male non conosciuto. Ciò
cranio. Con questo sacco usano san- si pratica giusta un' antica consue-
dali sui piedi nudi. Tuttavia havvi tudine introdotta da' Pontefici dei
qualcuno che per maggior mortifi- primi secoli ,
per sopprimere la
cazione cammina anche scalzo nelle memoria delle feste lupercali, che
funzioni del sodalizio, nelle processio- ivi si celebravano, contro le quali
ni, o visite delle chiese , nell' ac- tanto avea operato s. Gelasio I ver-
compagnare i cadaveri de' fratelli, e so l'anno 494- Vuoisi, che solendo
nelle questue. Essi per istituzione i romani dedicare e consagrare in
pongonsi altresì in ginocchio quan- questo tempio i loro bambini a Ro-
3 1
ARC ARC
venisse chiesa pubblica. Ciò fu con mss. della basilica vaticana, in cui
solenne pompa eseguito dal prelato si tratta della chiesa di s. Sofia in
vicegerente tli Roma , die poi da Benevento, consecratn l'anno 1028.
Benedetto XIV fu dichiarato diret- La sua istituzione ripete l'origine
tore perpetuo dell Àrcieonfraternita. fino da' tempi apost' ilici. Allora in
1 confrati vestono sacco bigio di la- tutte le città episcopali, ad imita-
na con cappuccio. In mezzo del zione degli apostoli, venivano eletti
petto hanno una croce di scarlatto sette diaconi, ed il più anziano tra
rosso, e per cingolo una corda con essi appellavasi Arcidiacono. Il di
pende la co-
tre nodi, dalla quale lui oflizio consisteva nel sorveglia-
rona. V. Vincenzo Marangoni, Me- re, affinchè gli altri diaconi adem-
ritoriesacre e profaite dell' anfitea- pissero con esattezza al loro mi-
tro Flavio di Roma } volgarmente nistero.
detto colosseo, Roma, pel Pagliari- Ma col progresso del tempo 1' au-
ni, 1746; Statuti della ven. Àr- torità dell'Arcidiacono crebbe a tal
che ne risultano,
gli spirituali favori, re gli accoliti nel servigio divino ,
deesi attendere la costituzione pub- vegliare alla custodia dei sacri vasi
blicata li 7 novembre 1607 da Cle- e delle reliquie. All'Arcidiacono ven-
mente Vili, Quaecumque §. 4- 5>. ne concessa eziandio 1' amministra-
Su tale argomento colla scorta zione degli affari temporali. Egli
di altre apostoliche ordinazioni , e riceveva le oblazioni della chiesa
di varii decreti di sacre Congrega- nonché le sue rendite, quando que-
zioni, trattasi diffusamente nella ri- sta non aveva economi particolari.
soluzione emessa dalla s. Congrega- Distribuiva ai chierici ciò che loro
zione del Concilio sopra alcune con- dovevasi pel mantenimento, e pri-
troversie insorte su questi oggetti. ma che fossero istituiti gli spedali,
iV". C. C. Lunen-Sarzanen. 1. mart. aveva il governo di ciò che risguar-
i833. dava i poveri. Era il censore di
In quanto poi all' origine delle tutto il clero inferiore , e invigilava
Confraternite, ed in quanto altro sulla correzione dei costumi , ren-
riguarda le Arciconfraternite. V. Co.-V- deva informato il vescovo dei disor-
FRATERXITE. dini, e presta vasi alla rifórma dei
ARCIDIACONO. È un ministro medesimi. Per tal motivo l'Arcidia-
ecclesiastico, il quale, siccome indica cono fu anche chiamalo la mano }
la greca etimologia del nome, tiene e l'occhio del vescovo.
il principal luogo tra i diaconi. Infatti s. Clemente Papa in unì
Era detto anche Protodiaconus lettera così parla dell'Arcidiacono
ed Archilevita. Ciò si rileva da un ( Cap. Diac. Eccles. 7 dift. 93 )
, 1 ,
fermargli quel decoroso titolo, poi- Da ciò per aldo si eccettua il ca-
ché nella sess. \ \ V ci?, aperta-
I so, in cui dalla ile 111-
chidiaconi 3 epa ecidi dicuntur epi- diacono pinna diguità . e l'ari iprete
scopi. seconda, ed a questo incomba la
Per tanta dignità e giurisdizione, cura delle anime <l . 1 appai
onde immediatamente assiste al ve- secondo la consuetudine lo sta-
scovo, l'Arcidiacono s' innalzò ben tuto della chiesa, il diritto « l por-
presto al di sopra del prete, ed tare la stola. In tale ipotesi l' ari 1-
sente egli come dignità va innanzi ed entro certi confini dilla mede-
ai canonici, quantunque sien preti, sima, (In 1
vengono chiamati i limiti
Riti, ire Regìensi 9 dicemb. 1600, tanto ima preminenza li 1 1 soli < a«
siiv, qui prima dignitas post Ponti- stabilito dal concilio ili Trento
deve esser dottoi
/ìcaleni exislit, et sacerdos mine , ; ,-. 1
.
1
il suo di canonico. Che se non as- ed Alessandro 111, nel ii 59, defini-
siste come Arcidiacono, allora sol- tivamente lo soppressero. Da quel
tanto potrà usare l' abito di proto- tempo il più anziano de' Cardinali
notario; ma
però nel coro non po- diaconi venne appellato invece di
trà aver il posto a lui competente Arcidiacono, priore de'diaconi {Vedi).
come dignità o canonico ; dovrà L'utìicio,ehefungeva anticamente l'Ar-
quindi porsi dopo gli altri. L'Arci- cidiacono, fu affidato al Cardinal
diacono, come prima dignità, deve Camerlengo. Gregorio VII, del 1078,
esercitare l'uffizio di prete assistente fu quegli, che già ne aveva fatto la
ed indossare il piviale , mentre il sostituzione. A lui spettava l'ammini-
vescovo pontificapure se sia ; cosi strazione della rendita della chiesa da
insignito del sacerdozio, tocca a lui distribuirsi a beneficio de' poveri. V.
il presentare al vescovo la candela Camerlengo.
benedetta e la palma nella festa ARCIDUCA. Titolo di principa-
della Candelora, e nella domenica to, che rimonta al settimo secolo,
delle Palme. cioè ai tempi di Dagoberto I, re di
ARCIDIACONO della Chiesa ro- Francia, asceso al trono nel 628.
mana. Era quegli che in Roma, del Dopo quel tempo abbiamo gli Ar-
pari che nelle altre città episcopali, ciduchi di Lorena e di Brabante.
presiedeva a' diaconi. Ne' tempi an- Ora egli è proprio del sovrano del-
tichi era chiamato anche Circumlu- la casa d' Austria, e de' suoi discen-
strator, per l'oihzio che avea di gi- denti, sì maschi, che femmine. L'Au-
rare pei rioni di Roma affine di sor- stria però non fu sempre chiamata
vegliare i diaconi nell' esercizio dei arciducato. Essa fu tenuta qual mar-
loro ministeri. P. Diaconi. ca sin dal tempo dell' imperatore
Col progresso la dignità di Arci- Enrico I di Sassonia, detto V uccel-
diacono venne in gran potere pres- latore, verso il 926, il quale la sta-
so il clero romano. Siedeva egli di- bili appunto in marca per tenere a
nanzi al Pontefice, ed era suo vica- freno i bellicosi ungheresi Di poi .
cominciarono a ribellarsi contro gli rico III di Stiria, eletto a' due febbra-
stessi Pontefici. Infatti, nel 4 * 8> Eu- io i44°5 onorò più duchi del titolo
lalio Arcidiacono insorse contro s. di Arciduchi, un anno dopo che eia
Bonifacio I, e si fece Antipapa ; co- stalo coronalo solennemente in s.
pensò quindi a disi megere un per- sa. Quindi è che questo nome si die-
sonaggio, clic inquietava di tanto la de talvolta al Sommo Pontefice; ed
tranquillità ed il buon governo del- in senso piii largo si die' anche ai
ra delle cose spirituali nella città ; 3.° Se non può, ovvero non vuo-
il suo ministero soltanto allo spiri- occupare il suo posto, come nep-
tuale, fu assegnato, qual di lui uffi- pure ricevere l'incenso e la pacca
ARC ARC 3r9
modo deU' Arciprete (S. R. C. in ministero, per decidere le contro
/Varugcn. nullìus i 4 decenil). 1 602). versie, u qualche difficile caso. Ed
5.° qua nlunque ge-
L'Arciprete, in vero un certo Ricoliò vescovo di
neralmente sia una delle prime di- Soissons avea promulgala una costi-
gnità, tuttavia in coro deve cedere tuzione in proposito, che ne invi.
il primo posto al canonico celebran- mandava tutta la diligenza : Sanxi-
te ( S. R. C. in Arbor. 27 julii nius ... ut in unoquoque tnenseì
1610). stallila die, per singulas decanias
6.° Non deve intromettere a
si presbiteri simul conveniant, et de.
regolare il coro perchè tal ufiìzio è his, quae in eontm parochiis acci'
proprio del maestro di canto (S. R. C. dunt, sermonem hai ((ini. Tenevano
in Tarentina Crìptaliarum 3 sept. soltanto nelle loro chiese il baltiste-
i6o5). rio, cui erano obbligati concorrere
7. Egli, nel coro, nel capitolo, tutti i fedeli della decania. Riceve-
nelle processionied in altre pubbli- vano le abiurazioni dille ere-!.
che funzioni deve precedere al vi- inimicavano in iscritto i colpevoli,
cario del vescovo, se interviene co- e cosi pure assolvevano dalle a n-
me canonico, e perciò può cantare sure, ove ne fosse d'uopo ; ma però
la messa e celebrare quelle altre sempre per delegazione del vescovo.
funzioni, che nella mancanza del ve- (P. il Cardinal Le Camus Ordnn-
scovo competono alla prima digni- nanceSf tit. 3, art. 1). Sembra che
tà (S. C. Èpisc. et Piegul. in Lan- qualche volta amministrasi ro an-
cianen. 8 martii et 3i aug. i6i5). che la cresima, consecrassero il cri-
8.° Nei funerali deve avere la sma e dessero la solenne benedizio-
precedenza in confronto dell'arcidia- ne, poiché abbiamo un decreto del
cono, pel diritto della stola (S. R. C. concilio di Ravenna, del ioi4, cl' c
in millius seti Trojana, 1 2 martii espressamente lo proibiva: NulhisAr"
161 2 et 4 nia ji iGi3). chipresbyter benedictiomm super po-
g.° Egli si deve mantenere nel pulum det,non conjirinatioin in ehn-
suo quasi diritto di celebrare la smatis fa cia t , ncque illud conji-
messa, mentre manca il vescovo, cìat. Il sinodo di Nantes, del ia4°
per qualche tempo andarono forniti nel 12.53, prescrisse che frequente-
di riguardevoli facoltà. Una costi- mente visitassero le suddite parroc-
tuzione del concilio Agatense, ripor- chie per discoprire con quale esat-
tata da Burcardo (lib. XIX cap. 26), tezza venissero amministrali sacra- 1
e da Graziano (Dist. 56, cap. 64), menti, qual fosse il' decoro della chie-
ci dimostra che sino dal nono se- sa, e come venissero praticate le au-
colo dessi erano costituiti decani so- guste ceremonie. Il concilio celebra-
pra un numero di parrocchie. A- to nella Santogna, fanno 1280, co-
veano il gius di congregare ogni mandato avea che prendessero infor-
mese i parrocbi dipendenti da loro, mazione dai parrochijintorno alle pub-
bliche colpe del popolo soggetto
al-
per trattare insieme sugli affari del
L. Vw \t > "*1 V
320 ARG
la decania , e quindi ne facessero Turenna, l'anno 1242, avea sin d'al-
al vescovo la delazione. Il concilio di lora tolta ad essi ogni giurisdizio-
Treviri, del 1
54 g, esigette che i par- ne nelle cause de' matrimonii. I si-
rocchi dentro il primo anno della nodi poi celebrati da s. Carlo Bor-
loro promozione facessero il giura- romeo ed in altri tempi, come an-
mento all'Arciprete loro superiore, che la sacra Congregazione de' Riti,
e da lui venissero riconosciuti per determinarono i loro ofhcii. Essi pre-
fratelli. Facevano ancora processo sentemente dipendono da' vicari fo-
nelle cause matrimoniali, dispensa- ranei, che nel potere sono a loro
vano dall' astinenza delle carni nei successi, e se hanno qualche giuris-
giorni vietati, e concedevano di la- dizione, mancano però di ecclesia-
vorare per alcune ore nel di festi- stica dignità o personato. Quindi,
vo, quando necessità lo domandas- a cagion di esempio, il concedere
se. Questi ed altri vasti privilegi, che per qualche ragionevole necessità la
variavano a tenore delle diverse co- permissione di lavorare in giorno
furono però
stituzioni delle diocesi, festivo, spetta ora al vicario foraneo,
di molto moderati, ed in gran parte e non all'Arciprete (S. C. Episcop.
anche tolti col progresso del tem- in Ciren. 2 augusti 1694)- V. Vi-
po. E già un concilio, tenuto nella cario Foraneo.
1802-1883.
Dizionario di erudizione
storico-ecclesiastica
AFK-9455 (awsk)