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SCHINDLER’S LIST TEMA

JOHN WILLIAMS
ANALISI
John Towner Williams nasce l'8 febbraio del 1932 a New York, figlio
di Johnny, trombettista jazz e percussionista, tra i fondatori del
Raymond Scott Quintet. Inizia a studiare musica a sette anni, e poco
dopo impara a suonare, oltre al pianoforte, anche il clarinetto, la
tromba e il trombone. Dimostrando un notevole talento, compone
per le bande scolastiche e, durante il servizio militare, per l'aviazione
nazionale. Dopo il congedo decide di frequentare il corso di
pianoforte della Juilliard School of Music, dove riceve gli
insegnamenti di Rosina Lhevinne; dopodiché si trasferisce a
Hollywood, proseguendo gli studi musicali sotto la guida di Mario
Castelnuovo-Tedesco e di Arthur Olaf Anderson. Nonostante
l’effettiva semplicità, questo brano racchiude in sé l’ambizione di
Williams di creare una memorabile composizione sinfonica,
testimoniato dalla presenza in alcuni segmenti delle note provenienti
dal violino, il quale compie degli assoli che passano con delicatezza
attraverso l’orchestra, rievocando il dolore e il tormento vissuto dagli
ebrei durante le persecuzioni. Il tema dello Schindler list è in Re
minore, si apre con un’introduzione del pianoforte da battuta 1 a 5
passando dal ¾ iniziale al 4/4 da battuta 4, il tutto con un andamento
lento finché, sul quarto movimento della quinta battuta, entra il
violino che sancisce l’inizio del tema. Con l’entrata del violino
abbiamo così il primo inciso che si trova sul primo e secondo
movimento della sesta battuta (La Re La Re). La prima semifrase si
trova a battuta 6 e 7 ed è ternaria negativa. La seconda semifrase si
trova a battuta 8 e 9 ed è binaria affermativa. La terza semifrase si
trova a battuta 10 a 11 ed è binaria negativa. Quindi da battuta 6 a
battuta 11 si forma la prima frase ed è ternaria negativa. La seconda
frase va da battuta 12 a 15 ed è ternaria negativa. La terza frase va
da battuta 16 a battuta 21 ed è binaria negativa. Infine la quarta frase
va 22 a 25 ed è binaria negativa. Quindi da battuta 6 a battuta 15
abbiamo il primo periodo che è binario negativo e da battuta 16 a 25
abbiamo il secondo periodo che è binario negativo. La prima sezione
del brano si basa su una melodia dolce e cantabile eseguita dal
violino mentre il pianoforte esegue un accompagnamento con
arpeggi alternati a vari accordi. Il tema iniziale viene riproposto ad
un'ottava superiore a battuta 16. L’andamento iniziale è lento finché
non subentra il violino col quale il brano prende un andamento un
po’ più veloce ma sempre cantabile. Troviamo delle cadenze perfette
tra battute 5 e 6, 7 e 8, 10 e 11, 14 e 15, 20 e 21, 24 e 25; poi una
cadenza plagale tra battuta 15 e 16. Come dinamiche troviamo un mf
sulla prima battuta; un mp al violino all’apertura del tema; poi, a
battuta 6 abbiamo un pp al pianoforte; e, infine, a battuta 16, un
altro mf però al violino. La seconda sezione del brano inizia, a battuta
26, con un andamento leggermente più mosso. Il primo inciso lo
troviamo a battuta 26 (SI LA-SOL). La prima semi frase la troviamo a
battute 26 e 27 ed è binaria negativa. La seconda semi frase la
troviamo a battute 28 e 29 ed è ternaria negativa. La terza semi frase
la troviamo a battute 30 e 31 ed è binaria negativa. La quarta semi
frase la troviamo a battute 32 e 33 ed è ternaria negativa. Quindi, da
battuta 26 a 33 abbiamo la prima frase ed è ternaria negativa. Da 34
a 42 abbiamo la seconda frase ed è ternaria negativa. E, infine, da 43
a 49 abbiamo la terza frase anch’essa ternaria negativa. Perciò, da 26
a 42 abbiamo il primo periodo che è binario negativo e da battuta 43
a 49 abbiamo il secondo periodo che è anch’esso binario negativo. La
seconda sezione del brano inizia con un andamento leggermente più
mosso dove il pianoforte accompagna l’entrata del tema eseguito dal
violino sul terzo movimento della battuta 26, essendo leggermente
più mosso l’andamento, anche l’accompagnamento pianistico lo fa
esaltare eseguendo varie quartine di semicrome con varie quartine di
crome al basso; finché, da battuta 34, si ritorna al tempo 1, ovvero
quello iniziale. Troviamo, anche in questa seconda sezione, alcune
cadenze e anche dei ritardi: troviamo delle cadenze perfette tra le
battute 29 e 30, tra 38 e 39, tra 42 e 43 e tra 47 e 48; troviamo anche
delle cadenze plagali a battuta 31 e tra 33 e 34 e delle cadenze semi
plagali a battute 30 e 32; troviamo inoltre dei ritardi della terza a
battute 37, 38, 40, 41 e 45 e un ritardo dell’ottava a battuta 37. E
infine, come dinamiche troviamo: un mf a battuta 26 per il piano, a
battuta 30 abbiamo un subito p per il piano visto che il violino ha un
solo e quindi deve primeggiare, da battuta 33 abbiamo un
rallentando crescendo che anticipa il forte a battuta 34, che sancisce
il ritorno al tempo iniziale, a battuta 41 abbiamo un rallentando e 42
un diminuendo fino ad arrivare al pp di battuta 44, a battuta 45 torna
l’andante, il cantabile che anticipa il ritornello a battuta 477 che va al
rallentando finale da battuta 48 a 49.

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