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DA MESSINA
(ca 1430-1479)
Quasi un fiammingo
Nessun segno di
sofferenza per le ferite
ricevute traspare
dall’espressione.
Il corpo ha proporzioni
perfette ed è reso con La postura è rilassata: la
un chiaroscuro delicato. spalla destra è leggermente
avanzata e la gamba
sinistra portante è molto
Il pavimento a cerchi e inclinata.
quadrati e i piedi in
primo piano sono in Il punto di fuga è centrale,
forte scorcio la linea d’orizzonte molto
prospettico. bassa amplifica l’aspetto
monumentale della figura.
Il ritratto
Antonello è un innovatore nel genere del ritratto: i soggetti dallo
sguardo penetrante rivolto all’osservatore rivelano grande vitalità.
• Antonello adotta dai fiamminghi la posa di tre quarti, che, diversamente dal
profilo, gli consente un’indagine più profonda del soggetto.
• Dalla pittura fiamminga viene anche l’analisi minuziosa dei particolari, unita però a
una chiara definizione dei volumi.
• Il busto è tagliato sotto le spalle e si staglia contro un fondo nero da cui emerge
investito dalla luce.
Ecce Homo
Tra i soggetti più cari ad Antonello c’è l’Ecce Homo, il Cristo
flagellato e coronato di spine, di cui sopravvivono versioni dipinte
tra il 1465 e il 1475 e oggi conservate in vari musei.