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CORRIEREdellARTE
COURRIER DES ARTS

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8 Marzo 2013

INTERVISTA a Massimiliano Caretto

naugurata a Roma da soli 2 mesi, la mostra Brueghel. Meraviglie dellArte Fiamminga ha gi incassato i centomila visitatori e il plauso di gran parte della critica. Perch la Galleria Caretto ha deciso di partecipare ad uniniziativa puramente culturale? Per noi unesperienza tuttaltro che nuova. La collaborazione tra enti pubblici e privati in Europa una consuetudine che ci ha visto coinvolti diverse volte negli anni passati anni. La possibilit di intraprendere simili iniziative anche nel nostro Paese fa parte di una politica che abbiamo deciso di perseguire fin dal 99 con una mostra a Vercelli, poi nel 2007 con una ad Aosta, lanno scorso con una a Napoli e infine coi progetti legati alla Dinastia Brueghel. Se vero che, in un momento di crisi economica e culturale come questo, i privati devono contribuire in qualsiasi modo, il nostro ruolo tende alla possibilit di permettere la realizzazione di progetti culturali con lapporto di importanti opere in mano ai privati, oltre che come consulenti tecnici. Una partecipazione a tutto campo, quindi, la vostra? Esattamente. La grande rassegna romana sui Brueghel stata loccasione per portare in Italia una pittura mai abbastanza conosciuta, ma meravigliosa. Oltre al prestito di nove dipinti, raccolti anche molto indietro nel tempo, abbiamo voluto porre particolare attenzione al percorso espositivo, in modo che risultasse il pi chiaro possibile anche ai profani. La curatela del catalogo stata capillare, sia nelle schede dei dipinti che nella realizzazione di un saggio volto ad approfondire alcuni temi toccati nella mostra e che io e Francesco Occhinegro, che condivide con me lavventura della Galleria, abbiamo voluto pensare come un manuale che rimanga nel tempo, anche oltre la durata della mostra. Qual , secondo lei, il miglior pregio della mostra? La capacit di saper unire rigore scientifico a scopi divulgativi. Klaus Ertz, massimo esperto mondiale sui Brueghel, ha vagliato, assieme agli altri membri della commissione (tutti specialisti del

settore), sia la coerenza complessiva del progetto che ogni specifica opera presente. Al tempo stesso, per, abbiamo operato affinch il progetto non risultasse una torre davorio, ma lasciasse un contributo di conoscenza al pubblico, ormai possibile solo attraverso una divulgazione paziente, metodica e ampia. E che cosa avrebbe voluto migliorare? Avrei voluto una maggiore presenza di opere di Pieter Brueghel il Vecchio. Si era partiti con lidea di portare la Torre di Babele conservata a Vienna, ma il Kunsthistorische Museum ci ha da subito comunicato che tutti i dipinti di Brueghel il Vecchio facevano parte in un blocco inamovibile. Inoltre i costi assicurativi sarebbero stati esorbitanti anche in tempo di vacche grasse: in questo periodo di disarmante penuria economica (e di rifiuto dei musei stranieri ad imprestare allItalia le loro opere), sarebbe stato un capriccio infantile impuntarsi sulla questione. Parimenti, gli unici due Brueghel italiani sono inamovibili per problemi conservativi. Il problema stato comunque risolto con la Resurrezione presente nella seconda sala e preceduta pure da unopera di Bosch, anche se ci tengo a ricordare che la mostra esplicitamente dedicata a tutta la dinastia e non solo al capostipite. Altri progetti per il futuro? Almeno tre gi studiati, di cui uno ora in cantiere. Lo scopo sar quello di svelare i capitoli pi belli della pittura antica del Nord e conto in futuro di poter regalare altre mostre al pubblico italiano. In particolare, ho in mente un progetto che sarebbe ideale proprio per Torino. Spero che le autorit competenti aprano con maggiore entusiasmo ad iniziative di questo tipo: io sono a completa disposizione. Chiss che il prestigioso polo della Venaria non sia interessato ad un progetto come quello che abbiamo realizzato a Roma?

in corso presso la Galleria Arte per Voi di Avigliana la mostra Percorsi che propone i dipinti di Silvana Alasia. Organizzata dallAssociazione Culturale omonima, lesposizione illustra il cammino a tappe dellartista, dalla ricerca grafica alla figurazione, da un accurato studio materico a una tecnica compositiva, alle sperimentazioni che conducono allinformale. E, nella presentazione,il gallerista Paolo Nesta sottolinea come: Se il disegno con la Composizione musicale del 1987 ha il pregio di anticipare una fitta serie di dipinti recenti e di analogo tema, che gi hanno trovato spazio nella personale che Arte per Voi le ha dedicato lo scorso anno, mancavano ancora allappello, nella ricostruzione dellultima stagione dellitinerario artistico di Silvana Alasia, due capitoli che lhanno pi intensamente occupata tra il 2012 e linizio del 2013. Il primo dei quali e penso ad esempio ad un soggetto come La petite jardinire, ben memore di un soggetto, ma anche di una tecnica compositiva che gi ci era nota dallesposizione delllanno scorso

Silvana Alasia alla Galleria Arte per Voi Avigliana

Linteriorit
del messaggio emozionale
si impernia sulla rivisitazione di temi che, volendo, si possono ricondurre ai repertori tradizionali definibili come nature morte, ma in cui si fa largo una istanza di ricerca materica differente, che prende ad operare dal tessuto pittorico dello sfondo, fino ad interferire progressivamente con le figure, come accade alla Composizione deco o alle Pagine bianche , che alludono esplicitamente ad una costruzione spaziale e ad una densit poetica finora insolite nelle sue tele e in cui ora si afferma con sicurezza una atmosfera carica di valenze introspettive. Dalla messa a punto di queste esperienze Silvana Alasia pu facilmente trascolorare - e qui tocchiamo il secondo e altrettanto recente ed interessante capitolo nelle sperimentazioni che conducono alla ricerca informale, in cui il lavoro di costruzione visuale, tralasciando le interferenze naturalistiche, si concentra sullinteriorit del messaggio emozionale, affidato alla pura espressivit degli impasti e delle stesure cromatiche. Galleria Arte per Voi Piazza Conte Rosso, 1 Avigliana Percorsi I dipinti di Silvana Alasia Fino al 31 marzo Info: 011 9369179
Silvana Alasia, Composizione Deco

Unique. Galerie dArt di Patrick Caputo - Torino

Oltre lo spazio e il tempo


ANDREA DOMENICO TARICCO

a Galleria Unique di Torino, ha inaugurato il 2 marzo scorso una personale dedicata a Luciana Libralon intitolata Other Worlds. Si tratta in effetti di un viaggio, oltre i confini della nostra realt, in cui coesistono esperienze culturali, sociali e figurative differenti, in un universo ben definito tecnicamente. La capacit di descrivere la figura umana, ed in particolar modo quella femminile, viene infatti, determinata dalla relazione tra il corpo e lo spazio circostante, assumendo di conseguenza, quelle matrici oggettive che ne de-

finiscono limmediata riconoscibilit. Partendo da queste premesse, intendiamo latteggiamento del fruitore che, pur non avendo mai viaggiato o non essendo mai stato fisicamente nei luoghi da lei rappresentati, sprofonda in un transfert psicologico sino a recepire, in comunione agli altri, il senso ultimo di quanto vede in quel dato momento. In altre parole, la poetica descrittiva applicata dalla Libralon finalizzata a spostare virtualmente lo spettatore nello spazio e nel tempo, pur lasciandolo nellimmobilit contemplativa. Elementi raggiunti da una profonda abilit esecutiva caratterizzata da tinte morbide ma incisive, che riempiono involucri formali destinati ad esprimere la spiritualit della vita attraverso la materia stessa che la costituisce. Partendo da opere come Nigeria. Il sarto (2004) acrilico su masonite, descrive il lavoro umano, inserendolo in una luminosit che lo riporta ai dettami duna posa eternizzata dal suo fare quotidiano. Cos come nellacrilico su tela Mali. Confusione al mercato (2007), fissa momenti vissuti in un altrove, non molto distante da qui, nella possibilit che stia avvenendo esattamente in questo istante. Dal racconto damore (2007) in cui sembra echeggiare i fasti delle Mille e una notte, sino alla Danza Khon (2007) in cui immortala la sensualit del gesto, dellespressione e del rito. Le barriere tra occidente ed oriente decadono progressivamente, grazie ad un senso estetico in cui il desiderio di bellezza pura prevarica su tutto. Questo il fulcro del suo messaggio pittorico, questa la sintesi perfetta duna modalit espressiva atta a relazionare differenti entit storiche o ideologiche. Cos prendono corpo le essenze di sapori misteriosi, come gli antichi odori speziati o le atmosfere di mondi lontani che sfociano in un determinismo romantico in cui lio al centro duna metamorfosi adattativa secondo la quale, nonostante la finitudine delle cose, tutto continua ad essere oltre noi stessi. UNIQUE. Galerie dArt di Patrick Caputo C.so Vittorio Emanuele II 36 - Torino Other Worlds. Personale di Luciana Libralon Fino al 23 marzo Info: 011 5617049

Luciana Libralon, Mikado

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