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È un artista che teorizza la prospettiva nel “de pictura”, è molto interessato a diverse discipline,
nasce a Genova perchè la sua famiglia era stata esiliata da Firenze.
Il malatesta vuole rifare l’edi cio, Alberti lo ricopre di un involucro di marmo, che contiene la
struttura dell’antico edi cio.
É composto da tre arcate, piú i pilastri con semi colonne, sopra alle quali corre un fregio con una
dedica al mandante.
Opera commissionata da Giovanni Ruccellai, Alberti pone sopra ai sepolcri degli archi spezzati.
Alberti studió razionalmente con calcoli matematici per stabilire le proporzioni tra i vari elementi. É
composto da resistenti arcate a sesto acuto, lui organizzó quattro paraste corinzie, dalla tipica
zebratura marmorea, e un rivestimento a fasce bicrome (tipico orentina)
PAOLO UCCELLO
Si forma presso la bottega di Ghiberti, negli anni 20 va a lavorare a venezia poi torna a Firenze,
ció é il motivo per cui viene da due mondi diveri.
É un a resco che mostra un monumento equestre che assomiglia vagamente alla statua di Marco
Aurelio. Ra gura un condottiero inglese, Giovanni Acuto,Mostra il condottiero, col bastone del
comando, su un cavallo che tiene con le briglie e la sella, elementi della cavalcatura moderna che
rivelano l'aggiornamento rispetto ai modelli o erti dalla scultura romana.
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La base ricorda un altare con gli stemmi del condottiero, sopra al quale si trova un sarcofago
dipinto, nel bordo laterale possiamo anche leggere la sua rma.
Le gure risultano curate e auliche, possiamo notare una geometrizzazione delle forme, che da
all’insieme un e etto di astrattezza, l’e etto é quello di un condottiero simbolico, ideale, piuttosto
che a un personaggio in carne e ossa.
É presente una cornice con motivi a candelabro e un basamento con delle mensole.
BEATO AGELIC
ANNUNCIAZIONE, 145
É un frate pittore, si forma sul solco della cultura tardo gotica, poi in seguito si aggiorna
É chiamato così per la sua devozione, si trasferisce nel convento di San Marco a Firenze, e si
ritrova a decorarlo
La scena si svolge in uno spoglio porticato, che somiglia alla cella chiusa di un monastero, aperto
sul lato sinistro su un'altra stanza,Il centro della scena è occupato semplicemente dalla parete
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bianca, sulla quale si stagliano l'Angelo, a sinistra, e la Vergine. Il muro cieco oltre che fare da
sfondo ha la funzione anche di evitare qualunque distrazione che allontani la mente dai con ni
della scena. Maria è inginocchiata su uno sgabello e, tenendo un libro in mano (simbolo delle
Sacre Scritture che si avverano con la sua decisione), incrocia le braccia in segno di accettazione
e umiltà, sollevando anche un lembo della veste che ricade in snelle pieghe verticali. L'Angelo è
estremamente sobrio e composto,le ali sono più piccole e la sua veste è priva delle dorature ed ha
una cromia, come in tutto il resto dell'affresco, più tenue e spenta. Lo sfondo neutro, dove domina
un senso di luce e di spazio, fa risaltare, per contrasto, la forte resa plastica. Il linguaggio tipico
utilizzato é quello di un frate pittore:sobrio e essenziale. É così sobrio per seguire Masaccio e
perchè devono fornire una rappresentazione davanti alla quale i monaci pregano. C’é un giardino
simbolico, che simboleggia la purezza e la verginità di Maria, i contrasti sono ridotti al minimo.
FILIPPO LIPP
-il giardino allude alla verginità di Maria e il vaso limpido pieno d'acqua al ventre d
DOMENICO VENEZIAN
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É un pittore di venezia che poi va a Firenze. Sono presenti arcate a sesto acuto. É rappresentata
una sacra conversazione, c’è un saldo impianto prospettico, e molta cura nei dettagli
-impostazione a
-fondo scur
-a sinistra troviamo il committente del dipinto,il cancelliere raf gurato in ginocchio di nome Rolin,al
centro la madonna con bambino e in alto a destra l'angelo che la incorona
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-dalla nestra entra una luce naturale che fa da contrasto con le vesti scure ottenendo un effett
di profondit
-il dipinto non segue le regole della prospettiva infatti lo si nota dal paviment
-notiamo dei riferimenti simbolici come ad esempio la candela che rappresenta la luce di dio e i
-un altro aspetto che notiamo sono due gure ri esse nello specchio in fondo alla stanza ch
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DEPOSIZIONE,1433-1435,MADRI
drammatic
-al centro del dipinto ovviamente troviamo gesù che spicca nell'opera
-il dipinto faceva parte probabilmente di un polittico e questa con la scena di battesimo era la parte
centrale
-ovali dei volti precisi, membra forma cilindrica, braccia formano un trapezio
-luce chiarissima, che smorza le ombre e de nisce i volumi, gli incarnati color avorio sembrano
trasmettere luce
-i volti poco espressivi,molto simili tra loro e una idealizzazione dei volti,espressioni indifferenti
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-ci rimanda anche al periodo storico, nel battesimo si rivela la trinità, essa era un dogma molto
discusso in quell'epoca
-narra le storie sulla croce in cui cristo è morto,da dove ha origine il legno della croce
-organizzati su tre registri, una decina di episodi che narrano la storia della croce
-segue un ordine concettuale e non cronologico, ovvero gli affreschi che si trovano vicini hanno un
argomento in comune o comunque un qualcosa che riguarda tutti i dipinti
-nel registro in basso le due parenti laterali rappresentano le battaglie quindi hanno un tema
comun
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cristianesimo
-la regina riconosce il tronco del ponte che sarebbe stato realizzato per fabbricar
-ha utilizzato gli stessi cartoni (Saba e le sue serve)con la tecnica dello
IL SOGNO DI COSTANTIN
-ha una visione nel sogno e un angelo gli dice che con questo segno
ovvero con la nuova fede vincerà
-assenza di ombr
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-presenta battista sforza con la moglie, uno dei più famosi doppi ritratti
-dipinto se entrambi i lati,sia sul verso che sul recto,nel verso troviamo i trion dei Duchi
-la cornice non è originale, originariamente erano tenuti insieme da una cernier
-sullo sfondo si estende un paesaggio fatto di colline, campi e ume che attravers
-questo ritratto ci permette di notare come Piero venga in uenzato dalla pittura amminga fatta di
attenzione al dettaglio e analisi di ogni aspetto
-componente tipica—-›sintesi delle forme che tendono alle forme semplici,attenzione particolare ai
materiali,indaga le imperfezioni,le rughe i nei, quindi la cura nei particolari
-i duchi sopra dei carri allegorici, Federico raf gurato in armatura che viene incoronato nel
momento di gloria e trionfo è la vittoria che me decreta il trionfo,davanti al carro le virtù cardinali
-Francesco di Giorgio martini ha lavorato nel palazzo ducale ad Urbino, realizza la chiesa che
diventa il mausoleo dei duchi di Urbino dove era conservata la pal
-una delle ultime opere dove si nota le in uenze della pittura amming
-i personaggi si trovano davanti ad un abside (parte terminale della chiesa, una nicchia
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glio (guidubaldo),infatti è richiamata dalla gura del bimbo,ma dopo il parto la moglie muore dopo
una serie di complicanze ed è rievocata dalla vergine
Federico è presente in armatura per ringraziare la vergine dei successi militari(presa di volterra) ed
è in ginocchio per sottomettersi ad ell
-uovo di struzzo simbolo di nascita e rinascita al centro dell'opera allude anche alla concezion
-la luce è rappresentata alla amminga perché proviene da sinistra e anche in base a come
illumina le super ci
LAURANA E MARTIN
-palazzo viene fatto costruire da Federico Montefeltro come simbolo del proprio potere infatti era
diventato uno degli uomini più potenti di Itali
-simbolo del prestigio della città perché la città trae la propria ricchezza da ess
-ambiente molto piccolo ricoperto da tarsie in legno, intagliato dei tasselli di legno che vengono
incastrate nelle paret
-laurana diede inizio al progetto e poi martini completò ciò che rimase incompiut
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ANDREA MANTEGN
-pala d'altare molto importante che ci permette di capire come lui assorbe le novità che arrivano da
Firenze
-l'opera è divisa in tre tavole ma sembra unitario,sembra un loggiato,cornice con aspetto classico,
timpano ad arco ribassato
-aspetto statuario—>sembra voglia realizzare delle statue più che dei soggetti da pittur
-gli angeli reggono una corona e una croce ovvero gli strumenti della sofferenza di cristo,una sorta
di preannunciazione del suo destin
- sullo sfondo c'è Gerusalemme ma è costituita da edi ci antichi, es an teatro che rimanda al
Colosseo o quella di Veron
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-ciclo di affreschi che glori ca la casata dei Gonzaga(tono celebrativo) tipico delle commissioni dei
signori di allor
-simula un architettura ttizia perché egli crea un loggiato che illusionisticamente si apre verso
l'estern
-volta a padiglione e motivi a monocromo che riproducono dei rilievi con riferimenti a modelli
classici
-oculo con richiami di illusionismo e prospettiva, angioletti raf gurati in scorcio (non si vedono
interamente) proprio per supportare la visione prospettic
-sul muro raf gurazione di scene sulla famiglia Gonzaga, sopra al camino è rappresentata la corte
riunita, glio cardinale rappresentato per rappresentate il legame con roma e il papa,ludovico terzo
incontra il glio che è già vestito in vesti religiose, Roma viene richiamata dalla città dietro
IL RINASCIMENTO A FERRARA
Ferrara é governata dagli Este, L’attività di Pisanello molto famosa a Ferrara.
Ferrara inizia a essere un centro aperto, per gli influssi dell’umanesimo; Ferrara
compie una svolta, sopratutto grazie alla figura fi Cosmè Tura, che studia a
Padova, in cui c’è Donatello!
Un rinascimento dagli accenti più espressivi, basato anche molto sul recupero
degli elementi antiquari, che lui rielabora in uno stile assolutamente fantasioso,
astratto, fatto di una sperimentazione formale, spinta agli estremi.
COSMÈ TURA
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Lui parte dagli esempi di Cosmè Tura, rivela un linguaggio più aspro e
sperimentale, ce ne rendiamo conto nella fascia superiore con la divinità
Vulcano, il carro allegorico trainato da della scimmie; alla sinistra delle creature
che lavorano nella sua officina, con i ciclopi, che stanno forgiando delle armi, in
delle posizioni contorte. La figura femminile potrebbe essere Ilia, i gemelli
vengono allattati dalla lupa.
ANTONELLO DI MESSINA
GIOVANNI BELLINI