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STORIA DELL’ARTE

LEON BATTISTA ALBERTI

È un artista che teorizza la prospettiva nel “de pictura”, è molto interessato a diverse discipline,
nasce a Genova perchè la sua famiglia era stata esiliata da Firenze.

TEMPIO MALATESTIANO 1450, RIMINI

Il malatesta vuole rifare l’edi cio, Alberti lo ricopre di un involucro di marmo, che contiene la
struttura dell’antico edi cio.

É composto da tre arcate, piú i pilastri con semi colonne, sopra alle quali corre un fregio con una
dedica al mandante.

Possiamo dire che ricorda un architettura romana , assomiglia all’Arco di Trionfo.

All’interno possiamo trovare una serie di note medaglie.

SANTA MARIA NOVELLA FACCIATA, 1458-1460,FIRENZE

Opera commissionata da Giovanni Ruccellai, Alberti pone sopra ai sepolcri degli archi spezzati.

Alberti studió razionalmente con calcoli matematici per stabilire le proporzioni tra i vari elementi. É
composto da resistenti arcate a sesto acuto, lui organizzó quattro paraste corinzie, dalla tipica
zebratura marmorea, e un rivestimento a fasce bicrome (tipico orentina)

PAOLO UCCELLO

É un autore che utilizza un linguaggio tardo gotico, con le novitá rinascimentali.

Si forma presso la bottega di Ghiberti, negli anni 20 va a lavorare a venezia poi torna a Firenze,
ció é il motivo per cui viene da due mondi diveri.

MONUMENTO EQUESTRE A GIOVANNI ACUTO, 1436, SANTA MARIA DEL FIORE

É un a resco che mostra un monumento equestre che assomiglia vagamente alla statua di Marco
Aurelio. Ra gura un condottiero inglese, Giovanni Acuto,Mostra il condottiero, col bastone del
comando, su un cavallo che tiene con le briglie e la sella, elementi della cavalcatura moderna che
rivelano l'aggiornamento rispetto ai modelli o erti dalla scultura romana.

L’a resco é impostato secondo due diversi impianti prospettici.

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La base ricorda un altare con gli stemmi del condottiero, sopra al quale si trova un sarcofago
dipinto, nel bordo laterale possiamo anche leggere la sua rma.

Le gure risultano curate e auliche, possiamo notare una geometrizzazione delle forme, che da
all’insieme un e etto di astrattezza, l’e etto é quello di un condottiero simbolico, ideale, piuttosto
che a un personaggio in carne e ossa.

É presente una cornice con motivi a candelabro e un basamento con delle mensole.

NICCOLÒ DA TOLENTINO ALLA TESTA DEI FIORENTINI, DALLA BATTAGLIA DI SAN


ROMANO, 1438, LONDR
La tavola faceva parte di un ciclo di tre dipinti che celebrava la vittoria dei orentini sulle truppe
senesi
Niccolò da Tolentino, a capo dell’esercito orentino, è raf gurato mentre con l’asta colpisce e
disarciona Bernardino della Carda, il condottiero alla guida delle truppe avversarie,Per la resa delle
armature e dei nimenti Paolo Uccello impiegò una cospicua quantità di foglia metallica, che
doveva originariamente conferire al dipinto grande ricchezza e brillantezza cromatica
Il pittore dimostra la sua abilità nella costruzione dei corpi scorciati che presuppongono un punto di
vista dal basso, la battaglia é in primo piano, poi il paesaggio sale verso l’ alto, la prospettiva é
data dalle lance
Vasari descrisse l’opera come una giostra ovvero un torneo cavalleresco. L’atmosfera é sognante
e i colori naturalistici.

BEATO AGELIC

ANNUNCIAZIONE, 145
É un frate pittore, si forma sul solco della cultura tardo gotica, poi in seguito si aggiorna
É chiamato così per la sua devozione, si trasferisce nel convento di San Marco a Firenze, e si
ritrova a decorarlo
La scena si svolge in uno spoglio porticato, che somiglia alla cella chiusa di un monastero, aperto
sul lato sinistro su un'altra stanza,Il centro della scena è occupato semplicemente dalla parete
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bianca, sulla quale si stagliano l'Angelo, a sinistra, e la Vergine. Il muro cieco oltre che fare da
sfondo ha la funzione anche di evitare qualunque distrazione che allontani la mente dai con ni
della scena. Maria è inginocchiata su uno sgabello e, tenendo un libro in mano (simbolo delle
Sacre Scritture che si avverano con la sua decisione), incrocia le braccia in segno di accettazione
e umiltà, sollevando anche un lembo della veste che ricade in snelle pieghe verticali. L'Angelo è
estremamente sobrio e composto,le ali sono più piccole e la sua veste è priva delle dorature ed ha
una cromia, come in tutto il resto dell'affresco, più tenue e spenta. Lo sfondo neutro, dove domina
un senso di luce e di spazio, fa risaltare, per contrasto, la forte resa plastica. Il linguaggio tipico
utilizzato é quello di un frate pittore:sobrio e essenziale. É così sobrio per seguire Masaccio e
perchè devono fornire una rappresentazione davanti alla quale i monaci pregano. C’é un giardino
simbolico, che simboleggia la purezza e la verginità di Maria, i contrasti sono ridotti al minimo.

FILIPPO LIPP

ANNUNCIAZIONE, 1442, SAN LORENZO, FIRENZE.

-le linee di fuga convergono nel centr

-c' è una tridimensionalità dei corpi che rimanda a Masacci

-il giardino allude alla verginità di Maria e il vaso limpido pieno d'acqua al ventre d

Maria in attesa di Gesù bambino

-Maria sembra turbata ma allo stesso tempo sorpresa

DOMENICO VENEZIAN

PALA DI SANTA LUCIA DE" MAGNOLI, 1645 -47, UFFIZ


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É un pittore di venezia che poi va a Firenze. Sono presenti arcate a sesto acuto. É rappresentata
una sacra conversazione, c’è un saldo impianto prospettico, e molta cura nei dettagli

JAN CAN EYCK

RITRATTO DI GIOVANNI ARNLOFINI, BERLINO

-impostazione a

-fondo scur

MADONNA DEL CANCELLIERE ROLIN 1434-35 PARIGI LOUVR

-a sinistra troviamo il committente del dipinto,il cancelliere raf gurato in ginocchio di nome Rolin,al
centro la madonna con bambino e in alto a destra l'angelo che la incorona

-le gure si trovano all'interno di un loggiat

-dipinto molto realistico e dettagliat

-sfondo paesaggistico dettagliato e ambientazione borghese moderna.


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RITRATTO DEI CONIUGI ARNOLFINI. 1434 LONDRA NATIONAL GALLER

-il dipinto raf gura la pronuncia del giuramento di fedelt

-è stato commissionato da Giovanni Arnol n

-dalla nestra entra una luce naturale che fa da contrasto con le vesti scure ottenendo un effett

di profondit

-il dipinto non segue le regole della prospettiva infatti lo si nota dal paviment

-notiamo dei riferimenti simbolici come ad esempio la candela che rappresenta la luce di dio e i

cane he rappresenta la fedeltà

-forte senso di realism

-un altro aspetto che notiamo sono due gure ri esse nello specchio in fondo alla stanza ch

mira a coinvolgere lo spettatore.

VAN DER WEYDE

MADONNA DI SAN LUCA, 1438-40,BOSTO

-prende ispirazione da van Eyc

-ci troviamo sempre all'interno di un loggiat

-dietro è dipinto un paesaggio molto realistic

-luce che proviene dai fori del loggiato illumina la scen


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DEPOSIZIONE,1433-1435,MADRI

-realizzata per la chiesa di Notre-Dam

-forse il pannello faceva parte di un trittico e presenta una rappresentazion

drammatic

-dipinta all'interno di una nta nicchi

-ci sono delle ossa e un teschio che rappresentano il luogo di sepoltur

- le stoffe i materiali e l'incarnato sono stati rappresentati in modo molto realistico

-al centro del dipinto ovviamente troviamo gesù che spicca nell'opera

PIERO DELLA FRANCESC

BATTESIMO DI CRISTO, 1443-1445, LONDR

-il dipinto faceva parte probabilmente di un polittico e questa con la scena di battesimo era la parte
centrale

-tavola per chiesa del borgo san sepolcr

-corrispondenze geometriche nella composizione,l'asse del dipinto è in corrispondenza con il cristo


e la colomba, l'albero e la gura del battista tripartiscono il dipinto

-ovali dei volti precisi, membra forma cilindrica, braccia formano un trapezio

-luce chiarissima, che smorza le ombre e de nisce i volumi, gli incarnati color avorio sembrano
trasmettere luce

-astrazione e tendenza mentale a trascrivere un immagine sotto forma di gure geometriche


semplici

-i volti poco espressivi,molto simili tra loro e una idealizzazione dei volti,espressioni indifferenti
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-ci rimanda anche al periodo storico, nel battesimo si rivela la trinità, essa era un dogma molto
discusso in quell'epoca

-3 angeli e colomba rimandano alla trinità

STORIE DELLA CROCE, 1452/56,AREZZ

-narra le storie sulla croce in cui cristo è morto,da dove ha origine il legno della croce

-organizzati su tre registri, una decina di episodi che narrano la storia della croce

-segue un ordine concettuale e non cronologico, ovvero gli affreschi che si trovano vicini hanno un
argomento in comune o comunque un qualcosa che riguarda tutti i dipinti

-parete di fondo riquadri in basso—> annunciazion

-nel registro in basso le due parenti laterali rappresentano le battaglie quindi hanno un tema
comun
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L'INCONTRO DI SALOMONE CON LA REGINA SAB

-storia antico testamento,la regina incontra Salomone e si converte a

cristianesimo

-la regina riconosce il tronco del ponte che sarebbe stato realizzato per fabbricar

la croce in futuro per cristo (premonizione

-arriva da Salomone e gli rivela la sua visione,così egli prende il tronco e lo f

sotterrare per far si che la premonizione non si avveri

-in uenza di Leon Battista Albert

-ha utilizzato gli stessi cartoni (Saba e le sue serve)con la tecnica dello

IL SOGNO DI COSTANTIN

-ha una visione nel sogno e un angelo gli dice che con questo segno
ovvero con la nuova fede vincerà

-in alto a sinistra c'è un angelo,ovvero la materializzazione del sogno di


Costantin

-uno dei primi notturni rappresentato nella storia dell'arte

-la luce proviene dalla croce che tiene in mano l'angelo

-assenza di ombr
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DOPPIO RITRATTO, DITTICO DEI DUCH

-presenta battista sforza con la moglie, uno dei più famosi doppi ritratti

-dipinto se entrambi i lati,sia sul verso che sul recto,nel verso troviamo i trion dei Duchi

-la cornice non è originale, originariamente erano tenuti insieme da una cernier

-posa ispirata a monete antiche quindi una posa classic

-sullo sfondo si estende un paesaggio fatto di colline, campi e ume che attravers

-questo ritratto ci permette di notare come Piero venga in uenzato dalla pittura amminga fatta di
attenzione al dettaglio e analisi di ogni aspetto

-componente tipica—-›sintesi delle forme che tendono alle forme semplici,attenzione particolare ai
materiali,indaga le imperfezioni,le rughe i nei, quindi la cura nei particolari

-i duchi sopra dei carri allegorici, Federico raf gurato in armatura che viene incoronato nel
momento di gloria e trionfo è la vittoria che me decreta il trionfo,davanti al carro le virtù cardinali

PALA DI MONTEFELTRO, 72-74, MILANO

-per la chiesa di san Bernardin

-Francesco di Giorgio martini ha lavorato nel palazzo ducale ad Urbino, realizza la chiesa che
diventa il mausoleo dei duchi di Urbino dove era conservata la pal

-una delle ultime opere dove si nota le in uenze della pittura amming

-sacra conversazione,madonna con bambino in trono,a destra gura di Federico inginocchiat

-i personaggi si trovano davanti ad un abside (parte terminale della chiesa, una nicchia

-linee di fuga convergono al centro con il volto della vergin

-arcone costituito da cassettoni ornate da cassett

-abside a forma di conchiglia con specchiature marmore


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-Federico commissiona questa tavola da altare per celebrare la nascita de

glio (guidubaldo),infatti è richiamata dalla gura del bimbo,ma dopo il parto la moglie muore dopo
una serie di complicanze ed è rievocata dalla vergine

Federico è presente in armatura per ringraziare la vergine dei successi militari(presa di volterra) ed
è in ginocchio per sottomettersi ad ell

-bimbo stravaccato allude alla morte della madr

-uovo di struzzo simbolo di nascita e rinascita al centro dell'opera allude anche alla concezion

-la luce è rappresentata alla amminga perché proviene da sinistra e anche in base a come
illumina le super ci

-cura del dettaglio,infatti ha assorbito la pittura amming

LAURANA E MARTIN

IL PALAZZO DUCALE DI URBINO, 146

-palazzo viene fatto costruire da Federico Montefeltro come simbolo del proprio potere infatti era
diventato uno degli uomini più potenti di Itali

-simbolo del prestigio della città perché la città trae la propria ricchezza da ess

-palazzotto già esistente da cui parte tutto l'ampliament

-lo studiolo è il cuore dei nuovi appartamenti (espressione di condottiero,mecenate e


umanista),luogo in cui il signore si riposava nei momenti di pausa,per leggere ri ettere e studiar

-ambiente molto piccolo ricoperto da tarsie in legno, intagliato dei tasselli di legno che vengono
incastrate nelle paret

-laurana diede inizio al progetto e poi martini completò ciò che rimase incompiut
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ANDREA MANTEGN

PALA DI SAN ZENO, 1457-59, VERONA BASILICA DI SAN ZEN

-pala d'altare molto importante che ci permette di capire come lui assorbe le novità che arrivano da
Firenze

-l'opera è divisa in tre tavole ma sembra unitario,sembra un loggiato,cornice con aspetto classico,
timpano ad arco ribassato

-rimanda all'originaria struttura dell'altare del santo di Donatello

-marchio di fabbrica della bottega di squarcione—-> festoni e addobbi di origine classica

-pittura piena di richiami al classico e all'antico

-aspetto statuario—>sembra voglia realizzare delle statue più che dei soggetti da pittur

ORAZIONE DELL'ORTO, 1453-54, LONDRA.


-cristo è rappresentato in una posizione rialzata, su un masso,che prega verso gli angeli con ai
piedi gli apostoli che dormon

-gli angeli reggono una corona e una croce ovvero gli strumenti della sofferenza di cristo,una sorta
di preannunciazione del suo destin

-avvoltoio che simboleggia la mort

- arrivano i soldati per catturare ges

- sullo sfondo c'è Gerusalemme ma è costituita da edi ci antichi, es an teatro che rimanda al
Colosseo o quella di Veron

- - lui rielabora modelli di architettura antica che lega al present


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CAMERA DEGLI SPOSI, 1465-74, CASTEL SAN GIORGIO, MANTOVA.


si trova nella vecchia dimora dei Gonzag

-ambiente destinato alla camera da lett

-ciclo di affreschi che glori ca la casata dei Gonzaga(tono celebrativo) tipico delle commissioni dei
signori di allor

-simula un architettura ttizia perché egli crea un loggiato che illusionisticamente si apre verso
l'estern

-volta a padiglione e motivi a monocromo che riproducono dei rilievi con riferimenti a modelli
classici

-volevano associare la propria gura a condottieri o personaggi antichi (ciò richiama il


rinascimento

-oculo con richiami di illusionismo e prospettiva, angioletti raf gurati in scorcio (non si vedono
interamente) proprio per supportare la visione prospettic

-sul muro raf gurazione di scene sulla famiglia Gonzaga, sopra al camino è rappresentata la corte
riunita, glio cardinale rappresentato per rappresentate il legame con roma e il papa,ludovico terzo
incontra il glio che è già vestito in vesti religiose, Roma viene richiamata dalla città dietro

IL RINASCIMENTO A FERRARA
Ferrara é governata dagli Este, L’attività di Pisanello molto famosa a Ferrara.
Ferrara inizia a essere un centro aperto, per gli influssi dell’umanesimo; Ferrara
compie una svolta, sopratutto grazie alla figura fi Cosmè Tura, che studia a
Padova, in cui c’è Donatello!
Un rinascimento dagli accenti più espressivi, basato anche molto sul recupero
degli elementi antiquari, che lui rielabora in uno stile assolutamente fantasioso,
astratto, fatto di una sperimentazione formale, spinta agli estremi.

COSMÈ TURA

MUSA CALLIOPE, 1460, LONDRA


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Ci sono alcuni elementi classici, come il trono, la conchiglia i delfini..l’antico


non viene riprodotto in maniera così fedele. I Soggetti sono piuttosto irreali.
La musa non rispecchia l’armonia e l’equilibrio classici, é sproporzionata.

MADONNA CON BAMBINO E ANGELI, 1470-74, LONDRA


É un soggetto sacro, al centro madonna con bambino in posizione rialzata, in un
trono ricchissimo.
Grande capacità inventiva. Nella nicchia scritture incise in ebraico. Panneggi
accartocciati, con linee spezzate.

SALONE DEI MESI, PALAZZO SCHIFANOIA, FERRARA


“Schiva la noia” li si cerca riposo e tranquillità , nel grande salone Borso
commissiona una serie di affreschi, a tema Profano, incentrato sui mesi
(tradizione di origine medievale)
Originariamente decorato in tutto il suo perimetro, oggi vediamo solo quelli da
marzo a settembre; il registro di marzo, diviso in tre fasce:
Francesco del Cossaa, Mese di Marzo 1470
nella parte alta raffigura il trionfo di Minerva , Una divinità collocata su un
carro allegorico, trainato da animali mitologici, in questo caso unicorni perché
Minerva secondo la leggenda era vergine, e gli unicorni rimandano la purezza!
Hai lati fanciulle intente nella filatura, perché Minerva era la protettrice di
quest’attività.
Si chiamano tre parche!
Nella parte sinistra, dottori medici, lei era anche la protettrice della medicina.
Nella parte centrale, un ariete e tre figure, che probabilmente sono i tre decani,
ovvero figure mitologiche molto antiche, della traduzione greco ellenistica,
queste tre divinità, presiedono divisi in 10 giorni, che compongono il mese.
Nel registro inferiore é raffigurata la dimensione terrena, con la corte di Ferrara,
con Borso impegnato nelle diverse attività. (Amministra la giustizia, va a
caccia, si occupa della corte)
Nel paesaggio ci sono anche dei contadini che stanno lavorando, stanno
preparando la vigna.

Ercole De’Roberti, Mese di Settembre, 1470.

Lui parte dagli esempi di Cosmè Tura, rivela un linguaggio più aspro e
sperimentale, ce ne rendiamo conto nella fascia superiore con la divinità
Vulcano, il carro allegorico trainato da della scimmie; alla sinistra delle creature
che lavorano nella sua officina, con i ciclopi, che stanno forgiando delle armi, in
delle posizioni contorte. La figura femminile potrebbe essere Ilia, i gemelli
vengono allattati dalla lupa.

ANTONELLO DI MESSINA

SAN GERQLAMO NELLO STUDIO,1475,LONDRA


-piccolo formato
-si vede san Gerolamo all'interno di uno studiolo e in modo iconografico viene
rappresentato come uno studioso o medico.
-impostazione prospettica
-l'edificio ricorda una chiesa
-fonti di luci plurime e naturali
-gli uccelli alludono alla vita eterna, infatti secondo la credenza il corpo non si
decomponeva
-la pernice allude alla verità
-a destra in ombra si note un leone simbolo di san Gerolamo stesso
-Le piante rappresentate sullo scrittoio sono un bosso, legato alla salvezza
divina. Il geranio invece si riferisce alla passione di Cristo.

VERGINE ANNUNCIATA, 75,PALERMO


-lui si concentra sulla figura di maria infatti non vi è l'angelo nonostante sia
un'annunciazione
-Maria ha la mano alzata perché saluta l'angelo che teoricamente si trova di
fronte a lei
-mezzo busto con sfondo scuro
-sembra un ritratto che si ispira ai modelli fiamminghi
-con il tavolo ci fa percepire una profondità del dipinto,anche le mani ci fanno
capite che c'è una profondità
-Il viso della Vergine è di forma ovale e rientra in una forma geometrica ideale.

GIOVANNI BELLINI

PIETÀ 60/65 MILANO BRERA


-cristo sostenuto da maria e san giovanni
-il viso di maria è accostato a quello del figlio che ci suggerisce dolore
-la luce smorta le durezze delle figure,infatti è una luce morbide
-le figure hanno un aspetto scultoreo ma d'altra parte con la luce rende
l'atmosfera più dolce e calda
-sopra le teste dei tre notiamo delle sottilissime aureole

PALA DI PESARO 70/75 PESARO


-raffigura l'incoronazione della vergine che si trova nello scomparto al centro e
nella cornice troviamo dei santi collocati nelle nicchie
-abbiamo la predella fatta da dei riquadri che racconta la vita dei santi
-bellini ambienta la scena in una realtà terrena, quotidiana
-dietro un paesaggio naturalistico
-raffigura dei santi che assistono alla scena,paolo e Pietro sinistra e san
Gerolamo e francesco nella destra
-utilizza la luce naturale per evidenziare le figure
-tutti i personaggi sono posizionati a ¾ tranne san Gerolamo
-nella sommità 12 angeli a gruppi di tre prospettici

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