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BERNINI
OMMARIO
O Il mestiere dell'arte 34
IL "BEL COMPOSTO" 39
O Intorno a Bernini 44
QUADRO CRONOLOGICO 48
BIBLIOGRAFIA 50
In copertina:
Gian lorenzo Bernini,
\feritrì
(1647-J 652);
Roma
galleria Borghese.
di alu-i santi nella c a ppe lla Ruifo della chiesa dei Ge rola m ini a
Napoli (1603-1606) sapeva svolgersi sino alla grandiosa Madon
na con il Bambino e san Giovannino nella Certosa eli San Martino,
pure a Napoli .
Non è p ensabile che Gianlorenzo fanciullo sia stato alu·o
che un testimone de] lavoro del padt·e: e però un testimone at
tento, che già si sentiva suscitare la vocazione arListica e si ren
deva consapevole della inLrinseca na w r a del "mestiere".
La sua formazione si compirà piuttosto. e sempre nell'am
bito pat e rno, a Roma, ove la famiglia s'era trasferita nel l ()05-
1606, qum.1do Pietro svilupperà i suoi intendimenti di rappre
s e nt azione m onu mental e ne] rilievo con l'Assunla nel
battistero di Santa Maria Maggiore e nella faticata elaborazione
dell'alt.-o rilievo con l' Jncoronaz:ione di Clernente V/l sulla tomba
Nella pagina a fianco: Qui sopra: del pontefice nella cappella Paolina della stessa basilica di San
Pietro Bernini, Flaminio Ponzio, ta Maria Maggiore ( 1611).
Assnnla cappella Paolina
( 1606- I 611 ) ; ( 1605-1616); Il cm.1tiere della cappella Paolina- ordinata dal papa Pao
Roma, Roma, lo V Borghese per ospilarvi anche il prop•·io se p olc ro - offriva
Santa ìviaria Sant.a Maria l ese mpi o di un ampio concorso di scullori, pittori
' e decoratori
Maggiore, Magbriure.
che l'a1·chitetto Flaminio Ponzio coordinava in una coerente
battistero.
Fu ordinata daJ papa
coralità, pur nel divario tra le singole personalità.
L'opera è intesa come Paolo V Borghese Proprio questa coralità e la sapienza della regia del Pon
una traduzione per ospitarvi zio dovettero maggiormente interessare Gianlorenzo e anche
in scultura il proprio sepolcro
indurlo a discernere, almeno tra gli sculLOri, quelli che erano
dei modelli pittorici e quello del papa
contemporanei. Clemente Vlll . portatori di caratteti più moderni (Nicolas Cordier, Cristoforo
Sta ti , Stefano Maderno, Camillo Mariani c Francesco Mochi)
5
Pietro Bernini,
Incomnazione
di Clem.erMe VII
(1611);
Roma,
Santa Maria
Maggiore,
cappella Paolina.
6
Pietro e Gianlorenzo per la villa Borghese a Roma (1615-1616) e che sono ora nel
Bernini Metropolitan Museum di New York, e le analoghe "natm·e mor
Fauno che scherza
con amorm·t.
te" nelle statue delle Quattro stagioni dell a villa ,<\Jdobrandini a
(1614 circa); Frascati. Quel che vi si coglie è specialmente una turgid ezz a
Ne,vYork, p l astica e una evi denz a naturalistica nella quale a ragio ne è sta
I'Vlerropoli tan
ta riconosciuta l'attenzione per m ode lli caravaggeschi q u ale il
Museum.
Giovane con un cesto di frutta già allora po ss e d uto dal cardinale
L'opera Scipi on e Borghese: anche il s uggerime n to all'osservazione di
è di collaborazione esem pi p ittori ci veniva da Pietro, che se mbra sia stato ;mche
tra Pietro e il figlio
pitLOre e amico del Cavali er d'Arpino, e che giusto nel rilievo
Gianlorenzo;
interpreta in maniera dell'Assunta a Santa Maria Maggiore s'era is pi 1· a to a di pinti del
moderna modelli Siciolame da Sermoneta e di Giovan Battista Ricci.
ellenistici. Ancora n e ll a decorazione della c a p pe ll a Barberini a
Sant'Andrea della Valle (per la CJUale Pietro aveva r e alizz a to
una delle sue cose migliori, la statua di San Giovanni Battista,
1616 circa) padre e figlio lavorarono congiuntamente, e così
pure nel bellissimo gruppo raflìgurante un Fauno che sclurrza
con amorini, del Metropolitan Muscurn di New York. In questo
La statua antica
ru "restaurata"
da Bernini nell627
c anche in questa
occasione
egli inserì elementi
di personale
interpretazione
dell'ellenismo,
specialmente
nella testa del putto.
Bernini rifece
della statua
un braccio, un piede
e la testa del putto
e si cw·ò di rendere
•;conoscibili queste
parti, non solo
stilisticamente,
ma anche attraverso
il trattamento
del marmo
non condotto
allo stesso grado
di Fnùtura
della statua antica.
Questo suo lavoro
fu indicato da Orfeo
Boselli, sclùt01·e
e autore di un trattato
intitolato Osservazio11i
della scolfura antica,
come uno degli
esempi più probanti
di restauro
della statuaria antica.
È la prima opera
tutta di mano
di Giarùorenzo
Bernini: quasi
una contraffazione
di un reperto
archeologico.
o
che di più moderna cultura: Pietro da Cortona noterà richiami
all e Pietà di Michelangelonel l a posiLUra del San Sebastiano. Ma
fu ancora la pittura. contemporanea a costituire un fas cinoso
punto di r fe rimen to Lo ricorderà più volte lo stesso Bernini
i .
del duomo.
incalzante
che si dispiegherà
sp eci alm ente
nei monwnenti
equestri de i farnese
a Piacenza. Ma questa
sua straordinaria La sua stessa originalità formale era pu1·e meno innovativa
anticipazione resterà
rispetto a quella di cui altri seppero allora dare prova, special
per il momento
incompresa a Roma. mente Francesco Mochi già con l'Angelo annunciante e la Vergi
ne annunziata del duomo eli Orvieto (rispeltivamente del1605
In qu esta pagina: e del 1608), poi con il San MaUeo all'esterno dell'abside della
Autoritratto cappella Paolina a Santa Maria Maggiore (1608) e con la Santa
(1622 circa);
Roma, MaTta della cappella Barberini a Sant'Andrea della Valle 1 ( 610-
galleria Borghese. 1612), infine con le prime ideazioni e modelli (1612-1613) dei
monmnenti eguestii di Ranuccio e Alessandro }à·rnese a Piacenza.
Antoritmtto
Ma il Mochi, appunto, la sua fortuna la troverà fuori di
(166fi circa), disegno;
Windsor Castle. Roma, e forse soltanto il San lv!atteo, per la sua densa accezione
"caravaggesca", e la Sanla ìVlar-ta dovettero attrarre l'attenzione
L'olio su tela dei Bernini, padre e figlio.
della galleria
Questi distinti orientamenti riflettono, anche nel loro len
Borghese è uno
dci primissim i dipinti to assestarsi su posizioni meglio definite, il clima generale della
di Bernini, che ese guì cultura figuraliva a Roma in quei primi decenni del Seicento.
poi ancora molti Riflettono cioè un momento in cw perduravano ancora (ed
autoritratti
e mezze figure
era anche difficile che si sdradicassero del tutto dal gusto di
di santi, c ome quelle tanti commiltenti) i modi dell'ultimo manierismo e i moventi
nella National Gallery espr·essivi legati alla "riforma cattolica". Quando pedino la
di Londra.
grande innovazione caravaggesca si riconduceva, nell'opera di
seguaci italiani e nordici, a più ordinale soluzioni formali e an
che atematiche episodiche, non più sospinte dalla ten sio n e in
tellettuale e morale che solo Caravaggio aveva saputo intonare.
Quando anche il decantarsi della poetica carraccesca dovrà
porsi sulla prospettiva di un rinnovato "ideale" classico.
Tra papi. . .
pr1nc1p1 e re
RalTae Ilo,
lnrendio di Borgo
(1514)•
Roma,
palazzi vaLicani.
Qui accanto:
Rallo di ProsetyJina
(1621-1622).
Roma,
galleria Borghese.
Q ueste opere,
con l'Apollo e Dafne
e il David,
sono le maggiori
commissioni
del cardinale
Scipione Borghese.
l soggetti aderiscono
p1mtualmente
alle fonti letterarie:
l'Eneide (ll, 707 ss.)
per l'Enea, Anchise
e Ascanio,
le Mela11wrjosi
di Ovidio per il Ratto
di Proserpina
e l'Apollo Dafne.
e
U Ratto di Proserp-ina
era stato donato
nel1623 al cardinale
Ludovico Ludovisi,
nipote del nuovo
papa Gregorio XV,
ed è tornato
nella galle ria
Borghese agli inizi
di questo secolo.
Qui accanto:
Da v id
(1623-1624):
Roma.
galleria Bot·ghese.
Il soggetto
è interpretato
in senso quasi
"profano": è infatti
più un'allegoria
della vit·tù eroica
che un'illustrazione
dell'episodio biblico.
Scipione Borghese
( 1 632) ;
Roma,
gal l e ria Borgh ese.
Scij;irme B01gltesp
( 1 630 c i rea ) ,
caricann·a ;
Rom a ,
b i b l i o teca a p osto l i ca
vali c a n a .
·,
19
Qui sotto, da sin istra: Un primo progetto,
st.udiu c o n forme
per i l b a l d acch i n o alla t ipo l ogi a
d i .S a n P i 1·: 1 ro medievale, prevedeva
( 1 624 c i rca ) ; un coro n a.Jne n to
Ro1 1 1 a , ad arc h i i.ncmciati,
b i bl i u l t�ct apos w l ica sorregge nte
va t i ca n a . u o a statua
di Crislo risorto;
B a l dacd • i n o il coronamento
( l 1124- 1 633) ; defi n i tivo
Ro m a , fu progettato
S<tn P i e tro . da Fancesco
Bo•-ro m i 1 ù .
P roge t t o Durante l ' es ec u zio ne
d e l b a l d a cch i n o dell'irn p o n e o te
c o n i l Cristo risorto strutlura, l 'originaria
( 1 62 < 1 c i 1-ca ) . i conogra fia
cristologica
Nella pagina a fianco: fu m o d i fi cata
pa n i co l a n: in una es p l i ci ta
d i u n a c u l o 1 1 1 1 a tnrt i l e rappresen tazione
d e l b a l dacch i n o . dell'araldica
barbet·in j a n a .
Per q uesto lavoro
Bern i n i dovet t e
affn. m tare grossi
pro b l e m i tecnici,
spec i a l m e n t e
per la fus i o n e
delle c o lo n n e tm· tili,
pe r le q u a l i uti lizzò
il bro n z o a<;portato
dal po1·tico
del Panth eon .
�l
.· �
, ' -
Nella pagina a fianco :
sepol cro
di Urbano VI!l
( 1 628-1 64 7) ;
Roma,
San Pietro.
D papa avev a
ordinato
il monumento pochi
anni do p o
la sua elezione
e ne dettò
l'iconografia,
che subì p e•· ò
mutamenti in corso
d'opera.
La statua di Urbano
VIII fu replicata
nel m o n um e n to
onorario ch e
il Senato di Roma
fece collocare
nel p a l azzo
dei Conservatori
in Campidogl io.
Qui accan to :
'11wrnas 13aher
( l fi38) ;
Lon dra,
Vicwria and Albert
M useum.
U Baker era
il d igni tario inglese
che p o rtò a Roma
il lrip lice ritratto
di Anton Van Dyck
che doveva servire
come modello
per il busto di Carlo I
d 'Inghi l terra.
Un interde tto papale
pro ibì a Bernini
di comple tare il bus to
del Baker: mentre
è suo il volto
del personaggio,
il torso
fu p robabilmente
eseguito
da Andrea Bolgi.
Fo n lana del Tri t o n e co dopo, la fo n tana delle Ap i , l ' u n a e l ' al tra es p ri m e n ti "con
( 1 640 ) ; c e tti " di e saJ razi o n e d i n as t i c a (il t r i to n e come metafor·a della
Roma,
Fam a , le api seg n o ara l d i co dei Barberin i ) .
pi azza Barberi n i .
Il patro n ato dei Barberi n i fu a n c h e più possessivo di q uel
Fu costr uita come lo di Sc i p i o n e Borghese. Solo per r ag i o n i di o p por tunità poli ti
"mostra" ca fu c o n s e n tito a Ber n i n i di .eseguire n e l 1 636 il b usto di Ca.Tlo
dell'Ac q ua Felice,
f d 'Inghilterra ( d istr u t to n e l 1 698) tratto da un tri p l i c e ri tratto
che Urbano VIU
aveva fatto condurre di An to n van Dyck e rag i o n i an a l ogh e p e r m i se ro la real izzazio
fin presso il p ala zz o ne d 'un b usto d e l Cm·dinale Rù:helieu, che è forse q u e l l o ora aJ
all e Quattro Fontane. Lo uvre . Ma g l i fu i m p edi to di po rtar e
a com p imen to i l pur bel
Il te m a mi tologico
è trasformato
lissimo busto eli Thomas Baker e anal oga sor te toccò probabil
in emblema araldico men te alla vers i o n e migi n aria del busto del duca d i Braccian o
dei B arberiiD . Gionlano Orsin i. La sola o pera c o m p i u ta fu di c ar a tte re del tut
to privato, il busto della sua amante Costanza Bonarelli.
C o n i l p atro n a t o Barb e r i n i , Be r n i n i n o n è p i ù l ' arti s ta
pred i l e tto da un solo, e p u r pote n te , c o m m i tte n te ; diviene l ' in
te rpt·ete d e l l a situazi o n e storica di una corte e della casa ta c h e
c o n quella corte s ' iden tifi cava. N o n è il s e m p l i c e tra d u ttore in
fo r m e visive di u n a ideologia, m a è c o l u i c h e con le propri e i n
venzioni a rtistiche susc i ta nei s u o i s tessi mecen a t i , e n e l l a loro
Fo n ta n a dei Fi u m i cerchia ( c h e com prendeva i n te l le uuali i n sign ì come Cassi ano qu e l la del Nilo,
( 1 648- 1 65 1 ) ; dal Pozzo ) i "concetti " che sosta n z i avan o l ' im m agin e p u bbli c a Claude Poussin la
Rom a , statua del Gange
del r u o l o e d e l prestigio della casata. D i ve n ta i n s o m m a q uasi
piazza Navona. e Francesco Baratta
u n o specialiss i m o " g ra n d com m i s " , u n di g n i t a 1io e cond ivid e
,
quella che
Spettacolare c o n il papa la consap evolezza d e l po tere , di un potere d i ttato ra p presenta
metafora d el l a graz i a rial e , anzi . il Rio della P/ala.
divina che si ri ver sa L' o b e l is co egizio
N o n fu sol tan to p e r diverge n z e e H orien tam e n to "esteti
su tutti i continenti. inna lzato al centro
Bernini preparò co", ma a n c h e per rea l tà dei fatti che nel 1 673 Giovan Battista era s ta to rinvenuto
un bozz e tto Passeri dirà di lui nelle sue Vite: «Quel Dragone custode vigi nel 1 64 7 n e l Circo
che entusiasmò di Massenzio.
l a n te degl ' orti di Esperia prem eva c h e a l tri n o n rap isse li pomi
il papa Innocenzo X, Per la stessa p iazza
fm 'allora p iu ttosto d ' o ro del l e graz i e Pontifi d e , e vomi tava d a per tutto ve l e n o e .
Navoua,
freddo nei confmoti sem pre tras m e tteva sp i n e p u n g e n tissi m e d ' avers i o n i per quel che con il palaz zo
deU 'artista, e ottenne sen ti e ro , che condu ceva al possesso degl ' a i Lri favo ri » . L'an n o e la chiesa
la commissione di Sant'Agnese
p r i m a , 1 67 2 , G i ovan Pietro Bellori aveva p u b b l icato le sue Vite
!,ri à p revi s ta era divenuta il luogo
per B or ro nùni . che pur com p r e n d o n o le bi ogra fi e dì A l gardi e d i Dllquesnoy, pt;vilegiato
Le s tat ue furono m a n e l l a p r e messa era gi unto a d ire c h e << a l l a scul tura manca del meceuatismo
realizzate an cora lo scu l tore, per n o n essersi q u e sta i n a l z a l a al pari c l e l. l a d e i Pamphilj ,
da collaboratori: Bern ini e s e guirà
pi ttura s u a com pagn a» : e n o n m e n z i o n erà m a i Bernini .
Antonio Raggi e segui anche tra il 1 653
quella d e l Danubio, G l i undici an n i d e l pon tificato di I n n ocenza X Pam ph i � j e il 1 654 la fontana
Jaco po A. Fancelli ( 1 644- 1 65 5 ) videro u n ' e c l i ssi d e l l a di ttatura, s e n o n pro prio del Moro.
In questa pagina,
da sinistra:
\lr,rilrì, i n c i s i o n e
dal l ' /Con ologia
el i Cesare Ri pa
( 1 tì03 ) .
Verità
( 1 64.6- 1 65� ) ;
Rom a ,
ga l l c •·i a Borgh ese.
pe C a m i l l o , e gl i a l t ri pare n ti .
Nella pagina a fianco:
Le Inaggiori comm i ssi o n i d e l l a n uova di n as t i a toccarono C : : u ted ra
ad ...-\.lessan dm Algard i , che c o s t r uì anche il "Cas i n o de l l e All e ( 1 1 i!J7- 1 666) ;
grezze " sul G i a n i c ol o , a Carlo Rain ald i per i l palazzo a p iazza Ro ma,
S m' J P i e tro.
a v o n a e p e r i l p r i m o p r o g e t t o d e l l a c o n t i g u a c h i e s a el i
San t ' Agn ese · q u e s ta fu d i fatto real izzata d a Fran cesco Borro È un immenso
m i n i , i l q u a l e c u r ò a n c h e il ria sseLLo della bas i l ica di San G i o reliquiario,
van n i i n Lateran o , la c h i esa catt e d r a l e:' d i Ro m a , c h e avre bbe che contiene
la " cathedra Petri"
dovu to esse r com p l e tato per l ' a n n o sa n t o del 1 650.
(t m seggio con
E però pro p r i o i n q u esto p e ri o d o Bern i n i portò ava n ti l a prumelli d ' av01io
d e c o razi o n e de l l a n avata d i San P i c Lro e , graz i e al l ' appogg i o del III-IV secolo d . C . ).
del principe Nicol ò Ludovi s i , o tten n e l ' i n carico d i realizzare la
fon tan a dei Fi u m i a p i azza N avon a , n e l cuore di qu e l l a che era
dive n u ta l ' "insu l a Pam p h i l i a ''. La g e n i a l e soluz i o n e d e l l a rocc i a
cava che sosli e n e l ' al to o b e l i sco egiJ.io e i l "co n c e u o " d e i q u at
tro fiu m i rappresen tativi d e i q uattro co n ti n e n t i , che versano
l 'Acq u a Ve rgi n e fatta por tare d a l papa e i m pli c i tam e n te all udo
n o ai fi u m i d e l Paradiso c h e spandono la graz i a divi n a . riacce
sero l ' e n tusiasmo gen e rale, a n c h e quel l o di l n n oc e n J.o X.
Ma i n tan to Bernini, amareggi ato per lo scacco subì to n e l
1 646 p er l ' abbattim e n to d e l campan i l e c o n il quale aveva i n te
so concl udere La facciata di San Pietro , s ' e ra ce rcato un privato
risca tto eseg u e n d o per se stesso un gruppo m ar m o reo raffigu
ran te la W?rità rivelata dal Tempo, del q uale fu c o m p i u ta solo La fi
gu ra de l l a Verità, co nforme all ' i m magin e c h e ne aveva dato Ce
sare Ri pa n e J L a sua Iconologia. Lavo rava in tan to an c h e per altri
c o m m i tt e n t i : fe c e nel 1 650- 1 65 1 i l bus to del duca Fran cesco T
d 'Este ( M odena, Galleria Este n se ) , svi luppando il tema d e l ri
tratto "ero i c o " , e s p a n s o n e l l o spaz i o , che aveva già saggiato
nell' i n compi u to bu sto del Bake1:
Re a l i zzò soprattu t t o la cappella Co rr1aro i n San ta Mari a
della Vitto r i a , fastoso i m pian to scen ico n e l q uale i membri del
la fam i g l i a Corn aro assisto n o dall e l ogge tte l ateral i all 'even to
m i stico d e l l a Transverberazione di san ta Teresa: i l tema, d i alt issi
ma i m pli cazi o n e devozio n a l e , era s tato ogge tto, fi n dal la cano
n i zzaz i o n e del l a san ta nel 1 622, d ' u n a l e tteratm·a agiografi ca
che avre bbe p o t u to anche i n durre a una rap presen taz i o n e di
dascal ica: B e r n i n i i nvece tradusse il carattere visionario d e l m o
tivo n e l l ' evid e n z a di u n a passi o n ali tà "rea l e " , che patreube al
l i m i te d e l l ' irriverenza se n o n c o r dspon desse p ro prio all ' i n tima
essenza de I l ' estasi teresiana, alla "mo rte per amore " evocata n e
gl i scri t ti d e l l a san ta m edesim a con evi dente richiamo al « q u i a
amore l a n g u e o » del Cantico dei Cantici.
I l c l i m a c u l tura l e d e l l a Rom a p o n tifi c i a m u tò di n u ovo
con l ' e l e z i o n e , nel 1 655, di Fabio Chigi , che prese i l nome di
Al essand ro VII. D i sc e n d e n te d a l l ' u m a n i s ta Ago s t i n o C h ig i
scrisse d i sé: <<Si d i l e ttò d i pitt ure d i scul ture, d i medagli e an ti
c h e , di arc h ivii particolarme n te , e mass i m e , per toccare il vero
che m asc h eran o gli h i storici, della c i ttà parti colare » . Era d un
q u e , c o m e U rbano VI I I , un i n te lle ttual e , e amico di i n te l l e t tua
li q uali Athanasius Kirch e r e Lucas Holste n iu s ; come Urbano
VIli, appena eletto c h i amò Bernini e gl i espose i pro pri proget
ti che eran o , appu n to , pri n c ip a l m e n te di carattere urbanisti co
e che coinvo lsero i maggiori arc h i te tti del mome n to , dai Rai
nald i a Pietro da Corto n a , a Borrom i n i . Tra le prime iniziative
da lui promosse fu la siste mazi o n e di piazza del Popo l o e della
c hiesa d i San ta Mari a d e l Popolo; al l a cappe l l a d e i Chigi Be rni
n i dette un n u ovo asse tto corredandola con le statue di Daniele
e eli A bacùc con l 'angelo ( 1 655- 1 66 1 ) , e poi operò una i n c i s iva
rifo r mulazione deco rativa della n avata e dei transe tti , e rigen
dovi i n uovi a l tari e le cantorie deg l i organ i, concep i te come
emblemi aral dici della casata del papa.
Il ful cro dei proge t l i el i Alessandro VII tornò però a essere
San P i e tro. Logi co comp l e m e n to della tribu n a fu la cattedra
( 1 65 7- 1 666) , i m m e n s o rel i q u i ario della cosiddetta "ca lh edra
Petri " paleocristiana, re t to dalle statue dei qua ttro padri d e l l a
C h iesa e sovrastato dal l a sfolgoran te "gl o r i a " ange l i ca . S u l l o
sfo n do d e ] baldac c h i n o i l venerato s i m u l acro i n co m be c o m e
Piazza San P i e tro u n ' apparizione mistica, e anche l e figure dei pad ri della Chiesa
( 1 667- 1 669 ) ; una fo rte te n sio n e e m o tiva. B e rn i n i sviluppa di
es p r i m o n o
Rom a .
nuovo q ue l senso pass.ionale del la Fede che aveva sp e r i m e n ta to
L a foto è ripresa n e l l ' altare della ca p pella C o r·naro.
dal portale Con le m poran eamen te real izzava la proiezio n e e ster n a del
della basilica prima " valore " devozional e della basili ca, con il gigan tesco c o l o n n ato
dello sfondamento
elli tti co, emblema d e l l ' a b braccio e cu m e n i c o del catt o l icesi m o ,
(avvenuto negli anni
del fascismo ) di via esaltato dal coro d e l l e novan tasei gran di statue d i san Li c h e so
della Conciliazione vrastano la struttur a. Non d el tutto com piuto ( era infatti previ
che cancellò in parte
sto un segm en to di colo n n ato c h e con c h i udesse l ' e l l i ss e ) , i l
il vecchio quartiet·e.
Bernini aveva
c o m p l esso oltre c h e u n a siste m azione urban i s tic a è l a d e te rm i
inizialmente nazione di un l uogo clepnt ato alla devozione del popolo cristia
progettato un grande n o . Quasi complemen tare al col o n n ato sarà la fun zio n alizzazio
spazio t.rapezoidale;
ne di u n co ntiguo spazio inerte nel quale fu r icav a t a la Scala
l'idea della forma
ellittica che s'inn esta Re g i a , con l' artifi cio prospettico delle c o lo n n e degradanti lun
con due segmenti go il p e r co rso delle quali compare , co me su w1a ribalta, il mo
rettilinei alla facciata munento eques tre dell ' Imperatore Costantino ( 1 662 c i rca - 1 668)
della basilica
a mem oria d e l la prima sanzione politica del cristianesimo.
era stata suggerita
da Alessandro vn Il pau·onato dei Chigi impegnò Bernini in altre i m p rese
come metafora d e l l e quali egl i curò sia l a progettaz i o n e arch i te t to n i c a , s i a
dell'ecumene q u ella decorativa : la chiesa di Castel Gandolfo e la collegiata d i
cattolico.
Ariccia e la cap p e ll a della stes sa fa migl ia Chig i n e l duomo di
S i e na ( i lavori fum n o finan ziati dal la m u n i cipal i t à senese ) , per
il q u al e Bernini eseguì p e rsonalmen te le statue d i San Gerolamo
e della Maddalena ( 1 662- 1 663) , d i n uovo impron tate a u n a spe
c i e di es p ression ismo devozionale.
Quan to artico l a to fosse i l t.ono c u l LUrale d e l l a c e rch i a di 1
Alessa n d ro V I I In si ved rà megl ì o q u a n d o , n e l 1 666 c su com
m i ss i o n e d e l l o s tesso pon tefi ce , Bern i n i r i p r es e u n p r o g e t to
c h e aveva elaborato n e l l fi58 per i l c a r d i n a l Fran cesco Barbeli
n i ed era st.ato sugger i to da Aù1anasi us Ki rc h e r : q uello di u n
J:.,'lefanLe obeliscofom,
c h e e ra un tem a e m bl e m a tico tratto - c o m e
ha rece n te m e n te c h i a r i to M a u r i z i o C a l v e s i dal l a q uattrocen
-
; d a l i , s o l o t a l vo l t a fa t t i p o i i n ve c e c o l l o ca t i . a
trad uiTe i n de uaglio da San t'Andrea d e l l e Frat
g l i a i u ti stessi . te. Per q u e l lo con l ' f n 1·i,
È n a tu ra l e c h e per le da u n o s c h i :a: o gTati c o
ope1·e c h t: i nt es<- <!segui d ' i n s i e m e e u u o s t u d io
re person a l m e n te. come di testa ( Roma, Gabinet
Qui sopra:
la Ve1ilà, la Sa.nla Teresa., i to Nazionale d e l l e Stam
santi d e l l a cappelh1 Chi
A l.essnndro lTJI
p e ) , Be rn i n i passò a b e n
( Hi72 ) , bozzetto;
gi a Sien a , bas tassero a q u a u ro hozzc tti eli terra
Lon d ra ,
Be r n i n i d i segn i che c o l l a ( u n o a Roma, Pa
Vit toria a n d Alben
avessero i l caratt e re d i l azzo Venezia; un a l t ro a
M u seu m .
pri m e a n n o l az i o n i , lo Londr.a, col lezione R. D.
s vi l uppo d e l l e q 1 1 a l i si Davis c d u e a Cambrid
sarebbe dato sul fi lo d e l Bernini aveva ge, Mass . . Fogg Muscum
la c:rgsci t a del l ' idea c rea preparato disegni o f An) ; per q ue l l o con
t iva, n e i ! ' atto stesso opt:
dettagliati la c01·o na di s p i n e i boz
de] n1 onumento ze l l i ri m ast ici so n o c i n
rativo. An che se n o n c i
e q uesto b ozzetto que ( u n o nella stessa
resta no disegni p e r tan
di terracotta
a l t re o p e r e effc rriva c o l l e zi o n e Davi � . u n al
te
« d i s u a p ro p r i a
r n eJHC:
per lastatua
u·o al Louvn:: , tre a Cam
del pon tefice che sarà
mano», si suppone che b r i d ge ) , preced u t i da
scolpita da Michele
p m·e ne abbia fatti ne!Ja 1 1 11 d i segn o , cons e r v a to
Maille.
stessa forma d i appun t i . a I . i ps i a . che è poco pi ù
E però a n c h e pe1· ope di una "si l houette".
re alli d a te al i ' esec u z i o A destra: Nel s u c c e d e rs i dei
ne d i a l t l ' i , Bern i n i f ò rn i Lon�:,ri.no bozz e t t i l ' i nvenz i o n e
a p p u n t i som m a r i , r a p i ( 1 628-1 629 ) , n o n è tc n t ativa, m a i n sé
diss i m i sc h i zz i come bozzeLlo; "com p i u ta''; e tan to più
q u e l l o p e r i C:he r u b i u i Cambridge (Mass. ) , "co m p i u t a " quanto m e
de l l a navata d i S a n Pie Fogg Museum of Art . n o i bozze tti s te s s i sono
tl·o , eviden teme n t e con v i n c o l a n t i sull 'esito defi
fid a n d o n e l l a c a p a c.i tà
È i1 bozzetto n i t ivo.
di terracotta
dei suoi colla bo1·atori d i f l " p r i m o pe n s i c 1 · o "
per la statua
i n te n d e J·e i l ''co n ce l l o " (q uesto è il ter m i n e che
di San Pietro .
n e l l a sua i n ti m a i n tere�.- al lora si u sava ) gralìco o
Qui accanto: n o r i " , s o n o i rr e p e r i b i l i ;
A ngelo r.on la carona m a dai d i segn i superstiti
di spine ben si com prende come
( 1 667 c i rca) , disegn o ; n o u fosse van a m e n te re
Lipsia, to r ica l ' affen11azione l'i
M useum p o r t a t a da 13 a l d i n u c c i :
der bil d e n den << N e l l ' o p e re s u e o gra n
Kùnste. di o p i c c o l e c h ' e l l e_ s i
Fu s s e r o . c e 1· c.: a v a , p e r
A sinistra: quanto era i n sé, c h e ri
Sl.udio fJer cheru!Ji.ni
l u c e s s e q u e l l a b e l l ezza
( 1 645 ci rca) , disegno;
di corJ cello, el i che
Lipsia
l ' o pe r a stessa s i r en d eva
M use u m
ca pace e d i ceva che n o n
d e r b i l de n den
m i n o re s t u d i o e d a p p l i
Kun s te .
c az i o n e e g l i e r a so l i to
re a l i z z a t a d a M i c h e l e l i a re è bensì r eme,·gen p a ra rn e n t i sa c r i ed e l e z i o n i fa n r as t i c h e · e a n
Ma i l l e , è u n a "idea " che za i m m e d i a ta del '"con m e n t i o r n am e n ta l i d i che p i ù p r o p r i am e n te
già c o m i e n e w t LO i I t e c e t t o " e d e I l a con n o ta t ro n i , al tl'i arredi e car tec n ic h e , l ' o b i ettivo del
ma espressivo del l ' a ne� z i o n e s r i l i s t i ca. rozze. le q u a l i e ra pw· s e m pre
giam e n to d e l pon te l'i c e CI i s tessi c a ra u e r i s i M o l t e di q ue s t e p ro l ' u n i t à de l le a r t i v i s i ve.
a�sono i n p re g h i era . rmu r i fe s t a n o n e l l a p r e d u z i o n i . fo r s e p r o p r i o
A r i p r· o v a d i q u e s to p a r az i o n e el i opere perc h é co n s i d e rate "mi- O. F.
I l " be l composto "
ER LE STATUE ORDINATE
da Sci p i o n e Borgh ese B e r n i n i aveva sr. udiaLO u n a c o l l o c a z i o n e
n e l l e sale d e l l a v i l l a ( po i b a n a l men te m o d i f i c a t a ) c h e m i rava a
isti t u i t-e u n rappo rto "con " g l i a m bi e n t i e u n rappot·to con l ' ac
cesso d e l vi si tatore "negl i " am b i e n ti L a l e da va l o rizzare l ' effe tto
del m o to "con trapposto" d e l l e azi o n i ra p p resen tate .
Per la Santa Bibiana, l ' ape rtu ra d ' u n a fi n e stri n a n e l l ' a rco
sovras tan te l ' al tare dete r m i n a u n fasci o d i l u ce verso cui si i n d i
rizza lo sguardo d e l l a sa n ta : la l u ce reale d i v i e n e la l uce tra
scen den tale d e l l a vision e estatica.
Sono questi i pri m'i segn i d i u n c r i te t· i o c o m posi tivo c h e
gui derà i n sen so u n i tario l e fasi d e l l u n go i n r.er v e n to n e l l a basi
l i ca d i San P i e tro dal baldacc h i n o a l l e " l ogge " d e l l a cmciera,
al l a d ecorazi o n e della n avata e inlìne al l a cau.cdra .
na p i ù c o m p i uta e serra ta d i m ostraz i o n e d i tal e c r i te r i o
s i a v r à n e l l a c a p p e l l a R a i m o n d i a S a n P i c t n) i n M o n t o r i o
( 1 640- 1 647) . B e r n i n i l asciò ad An d r e a Bolgi e a N i colas S a l e
l ' esec u z i o n e d e l l e tom be d e i m o n sign o ri G e r o l a m o e Fran ce
sco Rai m o n d i e a Fran cesco Ba ra tta q u e l l a del r i l i evo sul r al ta re
c o n l ' Estasi di s a n Francesco, ma si c o n c e n trò t u t t o n e l < : r -c a n:
L'idea
dei personaggi,
defunti da tempo,
che assistono
come viventi all'estasi
della santa,
esalta il carattere
eli "epifania"
devozionale
dell'intero
com p less o .
111
t ua di San lio;
vanni eva ngi!li L1uùt e due ange l i a Mo ri in avo l'io e in arge n to.
sla ( 1 6 1 1 ) n e l l a rn n o Calabro, 1 59 1 ) . A Dopo u n viaggio a Ve ne
c a p p e l l a Pao l i N a po l i ese gu ì i · a m i p e r z i a , g i u nse a Ro m a n e l
na in Santa M a l<t c e n o s a eli San M a r l i 1 62 5 , acco l to d a Dome
ria M agg i o r e . IJO, ai q u a l i segu i r o n o i l n i c h i n o t d a l card i n a l e
I n t a n to aveva Sun /IJ SI.Pjanu e i l San /.� Luclm·ico Ludovisi, per il
e s e g u i t o l ' A ?'t · 1·enw ( I 602 ) del d uomo qua le eseguì restami d i
gt4o a.mmncianlt• d i A m a l ri c le s cu l LU re sr.ante <m tiche.
( 1 605) , la Vmgi de l l a c a p p e l l a RufTo a i l .a p r i m a i m p o rt <l n te
ne a n u u. n z i a l a G e r o l a m i n i re a l i z z a te c o m m i s s i o n e fu p e r l e
( 1 608) e i l San tra i l 1 603 e il 1 605; d i s t a tu e d i s t u c c o d e l l a
Fili1'fJo ( Hi l O) del d u o m o q u esto stesso tempo so Maddalena e d i Sa n Gio
di Orvieto. N e l 1 6 1 4-, per no la g r a n d e : Mado n n a TJ( tn n i Eva n geLis t a ne I l a
fi c i a , per la l i evo cnn I " E�tasi d i ·a ·11 n a n rl T'fl ll d t' l l F:_l' ll. rll' Ro m a e c o l l a b o 1·ò c o n
fJ u a l c c o s t r u i l'm.n resco n e l l a c a p p e l l a ( l < i 3 � - l fi4 0 ) e p o i n e l Be r n i n i a l l 'Apollo t: Dajile
s c c i l "Ca s i n u Ra i rn o 1 1 d i a S a n P i e tro r i l ievo s 1 t l l " a l t a r e F i l o d e l l a gal l e r i a Bm·g h ese,
delle A l l egrez in M o n to r i o . la f i g u r a rn <� l ' i n o n e l l a c h iesa dei a l l a Srm ltl Biliia n a t' a l
le" ;1l Gian i co del Rio della [J{nta n e l l a San t i Apos tn l i a :\' a p o l i b a l d ac:c:h i n n . svolge n do
lo ( l fitl4- J 652 ) . ro n t a n a d e i F i 1 t m i e ( 1 63 6- l fì,l O c i rc a ) è i n p u re u n a cosp i c u a aui
L'opera p 1 u q ue l l a d e l M o ro n c l l ' al l'a l l i l a p i ù e s p l i c i t a a l:. v i t ;'t a u t o n o m a . c u rn e
A
p p a n e ncva a u n a
c e n z o X A l g a r d i p ro fa m i g l i a d i scul tori le due sta t ue di marmo
gettò i ril ievi che avreb cd ebbe i n patria la sua d i San Pietro e Sa n Paolo
La e D o m e n i c o G u i d i ,
Alessan d ro Algardi, v i l l a P a m p h i lj p o r t ò a c o m p i m e n to i l
U n o degl i asp e t t i p t u
Bologna, r i l i ev o c011 dan t'' d i q u e l l o d i Ci1.t
San Paolo. sefJpe Bonmmi, che aveva
sign i ficativi dell 'opera eli l. 'JI ·m m· sacro che
Algardi è c o s t i LU i tn d a i a h h a. t te l 'A m o'l' p·rufa n o i nviato a N a p o l i . Negli
A destra: u l t i m i a n n i a Roma ese
riu·aui : dal busto d i Lu
Fran çois D uq uesnoy,
( Roma, gal l e r i a S pada) .
dovico :t.acchia ( Be rl i n o , La fo n t e d ' i s p i raz i o n e g u ì r i prod u z i o n i el i sta
San l 'A ndrea
S t aa t l i c h e M u se e n ) comune a l u i come a tue an ti c he e dodici
a
( 1 630- 1 6��) ;
quello di Roberto Fmngi P o ussi n sono i Baccanali g ra n d i l e o n i d i m a r m o
Roma ,
pane (Roma, San · Marcel di Tiziano che erano a l p e r F i l i p p o J V d i S p a
San Pie t ro,
lo) , a q u e l l i di lnnoce.nzo ttibuna. lora n e l l a c o l l ezione Al- gn a.
45
AN DREA ERCOLE .J A C O P O ANTONIO
B O LG I F E R RATA FANCELLI R AG G I
r.mTa.m, I 606 Pe/Jio lnjèrimr:, Cmno, 1 6 1 0 1\om.tl, l fi l 'l \!ir;o Morcot.e, Como, l 624
Napoli?, 1 656 Roma, 1 686 Roma, 1 6 ì l Roma, 1 686
u
F E F
u a l l i evo in Tosc ana sordi a N ap o l i , c o n ass i d n o col labora
F
u 11110 dci col l abonJ
d i l'i e t ro Tacca, con s c n l t u re n e l l a c a p tore di Bern i n i , n e l l l > r i p i ù a p p re z z a t i
i l f) U a l c c o l l a h n r n a i p e l l a d i S a n D i ego d ' A l l a clecon1 z i n n e de I l a 1 1 a dal Bern i n i . r. he s i se r v ì
(lllfl l / m Mori ( l ()2<1 ) d el c a l à a S<m r a Maria l a N o l'ala d i S a n P i e t r o , n e l d i l u i � i ii per l a clecora
va e con la statua di Cm� I. Ì o n e d t· l l : t n a v a t a el i
lo 1\tlmia Camt:t:iolo ( l 64 1 - San f � i e tro, poi a l l a fo n
1 646) a Sm 1 G i o van n i a t a n a d c i F i u m i a p i azza
C a 1· b o n a r a . Dopo 11n 1 avo n a . p e r l a q u a l e i l
breve sog g i o r n o in R a g g i e s eg 1 1 Ì l a f i g u r a
Abruzzo, nel l fì4 6 si · ta d e l Danubio, n e l l a t o m
bilì a Ren n a , ove im ba P i me n te l a S;m l a M a
p i a n tò u n grosso ''s t u ,· i a s o p ra M i n e r v a . i n
r:lio". P<u·te n o tev o l e del gran parre del l a dec.o ra
la sua a l l i v i t à è costi t u i ta /.Ì o n e di Sa n t a M a r i a del
dal l e c o l l a bon1z i o n i con Popolo ( spe c i a l m e n te
a l t ri scu l to r i . Con Ber n i n e l l e c a n ro l ' i e d eg l i o r
n i lavonì a l l a n a vata e al ga n i <! n e � l i a l t a r i d c i
la cat tcch-a e l i San Pictn>, baldacc h i n o c n e l colon l ra n se t r i ) , e p o i a n cora
fece i Cmcijissi eli bro n zo n a to . E s e g u ì l a ri g u ra negl i sLUcc h i d e l l e c h ie
per g l i a l tari della stessa d e l Ni lo n e l l a fo n t a n a se eli Casrel Ganclo l �o e
bas i l i c a . ru a n c h e a t t i v o dei Fi u m i a pi azza Navo di Sam ' A n d n:a al Qu i r i
a San t a M a ria dd Popo na. l . sole sue opere au n a l c . n e l la ..:appe l l a Chi
mo li u rn c 1 1 1. o d i Fenl i. lo e n e l l a to m ba P i men LO I I O i l i C d ' u n a cena i m �i d e l d u o m o d i S i e n a
nando l dt! ' Medir.i a L i t e l a Santa M a r i a sopra p o r t a n za fu ro n o i l l"i l i e ( sc o l p ì l a s t a t u a d i Son
vor n o . Trasfcri tosi a Ro M i n c 1·va. sco l p ì I<J Sa.ntn vo con le Si hmn a te di sa.u Uenw rd i n o ) e a ponte
ma, e n t rò n e l l a ce rc h i a Ca teri n a rl.a Sie n a n e l l a Fm n cesw <:: i b u s t i d e l l a Sa n t ' A n g e l o ( fece l;1 s i a
b e n l i n i a n a : e s e g- u i l a cappella C h igi d e l duo fa m i g l i a N o b i l i a S a u tu a de l l ' t\ ngtdo mn la m
Sa nl 'F/�m fl del la cro c i e ra mo di Siena, l' Elt!_/ànlr d i Bernardo ali<: Ter m e . lon na) . I n t u t t i q u e · t i la
el i S a n P i e t r o , l avorò <1 1 p i a z z a de l l a M i n c r v a , vo r · i Raggi portò un ' i m
ba.ldacc h i n o c a.l la deco l ' t\ n g;elo r o n la cro ce rl i p ron t a pcrso H a l e eli raf
raz i o n e d e l 1 ; 1 n avata del pon te Sa n t 'Angelo. f i n a tezza di m o d e l l a to e
la h a�i l i c a . A 1 1 cora per i l Co n I ' Ai g a r d i (del di ariosa i n t erpretaz i o n e
Be m i n i l avorò a l l �1 tom q u a l e egl i c o n se r vò n e l i n senso d e corat ivo d e l
ba d e l l a ConleJ.m i\ll atilde suo "sturl i o " i d i segn i e i l i n gu a gg i o b e m i n i a n o :
re a l i z zò i b u s t i R a i bozze u i ) i l r a p p o r t o ru
COSIMO
c c i ò s i n o t:a i n panic o l are
m o n d i a San P i e tro i n a n c h e d i m ag g i o re a ffi FA N C E L L I nel Noli 11/.1? / u ngere
M o n tol" i o . La sua at tività n i tà c u l t u ra l e , c o m e s i ( 1 6 4 \J ) d e l l a c a p p e l l a
Roma, 1 620
in p ro p r i o conta n o tevo vede ne l l a s u a coll abora Alalcona nella ch iesa
l i r i u·a u i , c o m e il busto z i o n e a l l ' a l t a r e el i S a n Roma, dna 1 688
d e i S a n t i Do m e n i c o c
di L a wra Fra. ngijw n i N i c o l a d a To l e n t i n o e S i s to , p u re pruge l l a t a da
A
( 1 63 7 ) a San F r a n cesco p o i s p e c i a l me n t:c n e l l a l l i ev o d i Ber11 i n i . Bern i n i . Ca rat Leri a n c he
a Ri pa. Dopo il 1 648 è a s u a produzi o n e autono cuu l u i col l aborò a l p i ù s p e c i fi c i d e l l a s u a
Napo l i , nve esegui i l s 1 1 o ma. s n •.'e n te d i e l e v a t a le V i r t ù d e l l a n av a t a d i m a n i e ra si palesan o nel
capolavoro, le to m b e di Qui sopra: q u a l �tà fo r m al e : l a starua San P i e tro e rc a l i uò le p e re a u to n o m e , q u a
p e rso H a f\' g" Ì d e l l e fa m i An d rea Bolgi, d e l l a Ferie in Sa11 G i ovan I ' A n,t,rr.lo co n il l·ndmio per li la Mudouna ton il Bam
g l i e D e Ca )'() e C a c a c e Sa n t 'Elena ni qei F i o re n t i n i , l a sta purne Sam 'Ange l o . P ic bino ( _1 6 5 9 C Ì J'C a ) n e l l a
( 1 6!)3) n e l l a capp · I l a d i ( 1 629- 1 639) ; tua d i Sant 'A g·nesfi .1'1.11 To Lro da Cort o n a g l i p ro c h iesa di Sai n t .foseph
segn ata da Cos i m o Fan Roma, go ,( 1 660) e l a parte i n fe cw-ò ne. l Hì."> fi l ' i n c�u-ico cles Cannes a Parig i , n e l
zago i n San Lore n z o San P i etro , r i o r e d e l r i l ievo c o n l a per la l-'ace, h1 (;iustizia, I<I c.: u m p l e t a m c H t o del
Mag�iore . Lribuna. L ajl itl a z. i o lu' d i s a n / 'F: Pr u d e n z a e l a Fo·rza i u g nu t d e •· i l i e v o c o n l a
De tte a n c h e i mo del l i merel! à
' ana a San t 'Ague Santa Ma1ia dt:l la Pace c lV/ o r / e d i s rt n l u r,,!t:ilia
per i s rra n d i c a n de l a b r i
A destra: a p i a a.a N a v o n a , l a p e r i l r i l i e v o c o n f:ri.1 /o
sc ( l (Hi � - 1 6 () 7 ) p e r S a n
J acopo A . Fa ncelli,
c a n g e l i ,·egg i e a n d e l a Santa Elisabelln d 'Uuglu' defHH lo dagli u np;eli " la t 'Agnese a pi azza Navo
b u sto del Cm·dinalR.
bro di bronzo della ?ia i nvi a ta a Bratis lava , l e Tri n i l ti n e l l a c a p p e l l a n a , che e ra sta t o appena
Grego1io Nnm
chiesa dei Sa n t i Apost o l i statu e di Sa n t 'A n d ·reo Ch igi della stt'ssa c l t i e.�a. i n i ziato da Gi u se p pe Pe
( 1 638-"1 (ì4 7 ) ;
e, per q u e s t a st essa c h i e apostolo. Sa n t 'A 11 1l ren Lavorò al se pokn.> eli CIP- l'(> n e , n e l l a d e c o raz i o n e
Ro m a .
sa. lavo1·ò a l l ' a l tare F i l o t\velli u o I <I Fn m a s u l l a menlt: IX ( Hi7 1 ) a s�u • ta d e l l a r. a p p e l l a G i n n e t r i
San ta Maria
e
m ari n o d i Fran cescn sopra M i n erva, facci m a d i San t ' A n d re a Maria M >�ggiore. proget ( 1 670- 1 68 1 ) a S a n t ' A n
.BmTo m i n i . cappe l l a N a r o . d e l l a Val l e . tato da Ca r l o Rai n a l cl i . d r e a d e l l a Va l l e . U n o
l dci suoi l avori p i ù i m pe c :i a t a d i San t'Andrea
g n a t i v i fu l a t o m ba d i d e l l a Valle fu ro n o fo rse
Lwl)' .fmu Clu:yne ( 1 67 1 ) l asciate- al l ' esec u z i o n e di
i n viata a L o n d r a , n e l l a DOME N ICO aiutanti. MELCHIORRE MICHELE
Old Chcl sca C h u rc. h . Pi ù person a l m e n te ca
GUIDI G A F À o CA F À MAILLE
a
I n p i e n a s i n to n i a c o n ratte rizzate , pu r su u n
g r d o d .i a detto M a g l i a
ba
G i ova n n i Ba t t i sta Ca u l l i e n f si esterio Villmiosu, Malta, l 638
Torano, Carm·m, 1 62 5
eseg u i la decura-.c i o n e eli re, s o n o la t o m del Roma, 1 66 7
f?mna, l 701 ?- f?onw, 1 70 '3
s t u c c o c h e i n <: o r n i c i a Canli n a lr. Lorenw lmf!P·
riali ( l 6 7 4 c i r c a ) a .i� r �
c E R
ra n i pote di G i u l i a
O
l ' affresco d d l a vòl l<r dd estò p<� t r a O n o rigi nario della
h i e sa del Gesù a Ro .
la no F i n el l i c si San t ' A g os t i n o e q u e l l a a l l 6!J/:L C h t am a t o Fra n c a Con t e a . f u
ma, d i p i n to d a l l o stesso fo r m (, a Napol i , ove ese d el Ctatl i n o lP Gimum n ·i a Ro m a , fo rse d a A l es a Roma a l l i e vo d i Ercole
(.;au l l i . guì due srat l lf' d i bronzo Uauislo (),, l . lt.ra { l rì9 0- s a n d ro V l l , e b b e nel Ferrata c collaborò cnn
di Sa u l i 1 66 0
ca
dal p r i n c i pe Be r n i n i a l s e p o l c r o d i
Jno te/ t o ri Pamp h i l j l ' i n r i co per i l A L!!SSII 'nrl·m V/l c a l colon
per la r i l ievo c o n Sant 'F.1.L5larhio n a t o . D o p o hr m o ne di
cappella Ira i leo ni p er· u n o d e g l i B e n 1 i 1 1 i l a sua perso n a·
d e l Tt: so a l t <.r r i d i Sa n t ' A g n e s e a l i tà si l'ecc m e g l i o dc f ì n i
ro di S a n p i a z z a :\ a vo n a e , nel ta e g i u nse a so l u z i o n i t i
Ge11 u ar�> l fi fi I . per i l g r 1 1 ppn della p i c h e d e l b a r o cc h e t t o
i n duomo Carit1ì di wm '/ìnu m11.m t!o r n m a. n o p e r 1 1 1 1 0 s t i l e
( 1 643 c i r· \iillrmovtt di San t ' Agost i· b r i nsn c mov i m e n t a t o ,
ca ) . fu� n o . N o n poté però por· spec i a l me n te n e l l a tom
g i to da ta r a co m p i mc 1 r t o q t w ba d i F:rm/,, 1: l-11 igi IJo/o-
Na po l i a l s t c o p e re . e h !' fn r n n o !!,'/1('/l.i n d l : r c h iP.sa di Ce
te r m i na te d a Erc.ol t · F-r S ÌI , . :vL r r i a . q 1 1 a � i 1 1 1 1 a
a
t e m p o
dell a ri rara ( d e l l idea o r i g i n a �
p a r·arrasi m o n d 1 1 1 a d e i
vo l t a di r i a d e l 1 <1 C:m·i t ti di s 11 n be n r i u i a n i g r u p p i Co r·
M a sa r r i e l Tommaso da Vil/a uova re n a r o . La s u a m i g l i o re
lo, riparò sta tes t i m o n i a n z a i n u n r e a l izzaz i o n e è la ckco·
a Ro m a e bozz e l lo n e l m u s e o d c raz i o n e d e l l a c a p p e l l a di
C] U i c o l l a ! .a Va l l e u a a 1\<la l ta ) . Le S a n P i c t m d ' A l can tara a
b o rò c o n sole opere ei r e e ,; l i poté Sa n t a M a r i a i n Ara c oe l i
Be r n i n i real i zzar · a p i e n o so n o i l ( 1 G82- 1 oR4J .
e s eg u e n d o l ' t\ ngelo cnn 1 6 9 :-) ) a Sa l i i < > S p i r i t o ri l i evo c o n Snntrt Catmùw
La lwn ti a p e r· p o n te dei i'h , p o l e t a n i . h1 gloria. d e l l a c h i esa ro
San t ' A ngt:lo. N egl i 1t l t i 1n i 1 e rn p i m a n a di Sama Cat e r i n a
P i ù a s s i d u a ru l a sua d e l l a s u a v i t a eseguì , s u a Magn a n a p o l i c l ' Estr1si
co l l a b o r az i o n e c o n A l disegno inviaLugl i da di sa n / a !?osa da ! . i m o.
g a nl i , a n c h e per l a v o r i Charles Le lh u n , il ( c h e r·ee<l la data a pocr · i
i 1 1 b rom. o come g l i alari g r u p p o a l l egorico de
."ilmùt ( H)77- HìHfi )
La fa 1 6 6 !.1 ) , i nvi a ta a l l a
per F i l i p pu I V. per i l c h i esa d i San Dome n ico
La sua f ò l ra produzio p <r r c o di Ve rsa i l l e s ; a L i m a , nel P e r ù , n o n
ne a u t onorna è p i u uo scolpì anche il monu c h é i l mod e l l o i n < e r ra
m e n to fun e b r·e del cele
c
sto d i segu a l e : m e n t r e l a c o t t a d e l b u s to di A les
Cw·ità ( l 6 6 5 e ol tre ) a bre m e e n a re Lonis Phé sandro VII ( 1 667. Ariccia,
S a n G i o va n n i d e i F i o lipemt .-.: d e la Vri llière cn l l czi o n c C h i g i ) d al
r e n t i n i è i m p r o n tata a ( l 6R6, Chatea t m c td�s u r q uale vc n n et·o u·ani v<u·i
u n a g r az i a so t t i l e , il r·i Loi t·c ) c dive n n e n�uorc esem p l a r i i n bro nzo. S i
l i evo c o n la Sacra Fa mi d e l l 'Accade m i a di S c u l
a
man ifesta i n q uesti lavori
glia, sa·n/. 'f:'lisabe/la P san tura di Pari g i . e in l c u n i a l t ri bozze t t i
(;i o v a n n i n o ( l 6 7 <1 ) a La v o r ò a n c h e p e r l a un original iss i m o sv i l up·
S a n t ' A g n es e a p i a z z a Polo n ia ( w m ba d e l C(l.l� po elci l i n g uaggio bcrni
1\ avo n a - c h e e g l i ese d.inale Land,t,'1'tt{ vo n Hes n i a n o ( a nche n e l l e r i p re
g u ì p r o b a b i l m e n te s u _sen , 1 67!.J- Hì 8 3 , Hre s l a se del tema de l l ' estasi o
via, duomo) c per Malta ' In q uesta pagina,
d e l l a "g l o ria ' , n e l pro·
a
be n t r a n d o a u n p t· e c e
den te i n cari co a l i ' Alg r ( to m b a del Cimn Nfa�stro getto per la Madon na del a sinistra
di - e 1 a [)r.jJosizi o n e jir.t ' Nicolao Cotune1; 1 689- Prwtico a Sa n t a M a ri a i n A n ton i o R<.�gg i ,
( 1 659- 1 6 76) s u l l ' a l tar 1 696 c i rc a . La \/a l l e t t a , Carnp i te l l i , 1 667) , c a r a t·
A ngelo con l a colonna
magg i o n' d e l l a cappe l l a c a t t e d r a l e d i S a n G i o terizzatu da u n a degan te
( Hì70) ;
Roma
dd M o n te d i P i e tà sono va n n i ) . fl u i d i tà d i m od e l l a t o e
Fu a n c h e abile r i tratti·
pon te San t'Angelo.
a
i n terpretaz i o n i ridon da e ffe t t i p i uo r i c i s t i c i ,
dan t i degl i esempi dati sta:i l suo b usto d i Felicia che a n ti c i p i risul tati
Al centro:
d a i i ' A i garcli stesso con i l Za.crhia Rondrtn i n i ( Ro· del l a scu l t u ra del p r i m o
Domen ico G u i d i ,
s u o L e o n e l c A t t i la i n ma, Galleria Borghese) Se t te c e n t o . Morì n e l l a
A ngelo con la lancia
San P ietro. Le s ta tu e el i si i s p i r·a n e t t a m e n te a fo n d e r i a d i S a n P i e tro. ( 1 699 ) ;
Srtn Sebastia no e d i Sau q uello di OlirnjJia Mai s c h iac c i ato da u n grande Ro ma,
Gaetano Thiene s u l l a fac- dulchini d e i i ' A lgard i . mode l l o di bmnzn. p o me S<ul t 'Ange l o .
Q U A D R O C R O N O LO G I CO
1 598 N a sc e a Napoli, i l 7 d i c e m bre. Scipione Borg hese fa eseg u i re d a 1 630 Espone " i n s i lll " i l m o de l l o dd
D o m c n i c h i n o g l i a ffr e s c h i d e i l.ongino.
1 6 04 Tra i l Hill4 e il l li05 la fam i g l i a p c n nacc h i d e l l a c u p o l a d i S a n
B t: m i n i s i u·asfcrisce a Roma. r.arl o ai .;uinari; D u q u esn o y ese
g u e la San/a Su.\tli/.1W del l a c h i esa
È detto pa pa l 'aolo V Borghese. 1 6 05 di Sa n t a M a ria d i l .orew.
1 620 Res t a 1 m1 l ' Emu�fmdilo Borghese. Tra il H i37 c i l l lì38 B o r ro m i n i 1 637 .ostruisce il e<t n t p<l l t i l e d i San
i n i z i a la costruzione c l d l ' O ratorio P i e t r o . che verra d e m o l i w n e l
Viene c l c uo papa Greg o r i o XV 1 62 1 È elett:n P ri n c i pe ri d i 'Accademia di San Fi l i p p o Neri a S;m ta M a r i a l fi46.
Ludm•is i . di San Luca eri è già "Cav.Uicre di i n Vallicclla.
C r i s t o " ; i n i z i a l ' e se c u z i o n e d e l
Rallo di f'rosc1j1ina. 1 638 Di egna il fron tespi7_in dei Poiimn
ln rli lirha n o VI l i : g l i t.· i m pedito
C:anoni zza�. ionc d i Tt;resa d'Avi l a . 1 6 22 l n i �. i a l ' :lfJOllu e Dafne. m
di pnnare a co p i mcmo il b u sto
di 'l'homas Baia"'.
V i e n e e l c l. l u p a p a U r b a n o V i l i 1 6 23 F. c h iamato a sovrimendere i lavo
Barberi n i . ri dcll 'ac4 ueclouu dell 'Acqua Fe 1 639 r.o m p l et a il
ri l i no mfliglll�uHc il
l i c e ed e '' m a esl.ro" delle fonderie "J>(Isce Ove.ç m m s ". i n i z i a 10 n e l
ponr i ficie; ese�ue il David c il pri 1 633: spos� Cateri na Tczio.
mo b u s w d i Urbano \1111 ( R o m <t ,
palazm Barheri n i ) . 1 64 0 Com pleta l a fo n t a n a d e l Tri wne;
d e l l o s tesso t e m p o è .l a fo n t a n a
1 624 !'segu•� la facdma della c h i esa di d e l l e A p i : i n i z i a l a cos t r uz i o n e
Sa n ù 13 i b i a n a e la S I <I l u a d e l l a d e l l a cappe l l a Raimondi.
sa m a ; i n i zia i lavori d e l baldacc hi
no eli San Pie 1 m . G . liag l i o n c p u b b l i c a Lr vi lc' dr ' 1 642
pillori, .<ntl/f}ri l'l arrhilrlli.
Giubileo e l i U rba n o VI l i . Al cssa n 1625 Re m h r a n d t c l i p i ng'l' La m <1 1ia di
rlro Algardi arriva a Roma; l .a n nulle ( Rijksmuseu m, .'\JllSterd a m ) .
fht n c o dipi nge a vi lla Hor�lws(' e
a San t ' A n drra d e l l a VHIIe ,.' ovc già Rorront i n i ini1.ia l a c:ostruzinn� d i 1 643 Esegue i l cenmaJjo di Suor MmilJ
lavorava Domcnich i n o. Sam'lvo a l l a Sapienza. Lc r r n i n;na /(aggi.
l't'L'SO il l GSO: Duq ucsnoy m u o re ;t
Con sacra z i o n e d e l l a ba s i l i ca d i 1 626 Livorno � u l l ; t 1�a rl e l r i 1 o r n o i n
San Pietro. paui a.
1 653 Lavora, fino al 1 655, alla fon ta n a V i e n e fo n d a t a l ' A c c a d e m i a di 1 6 66 f'rogeua l ' lilljìm l< obdisrvfuru per
tlel l>·loro. Frdncia a Roma. la piaz1.a d i Santa Maria sopra Mi·
n c r va, che sarà esegui w da Ercole
M u o i o n o Al cssa n d ru A l ga r d i c 1 6 54 !''errata entro l ' a n n o succc.:ssivo.
francesco M u c h i .
E eletto papa Clem emc IX Rospi 1 667
V i e n e e l e t t o papa Alessanrlro Vl! 1 655 Progeua la decorazione d i Sama gliosi; muore Borromini.
Chigi: a rr iv a a Ro m a Cristina r l i M a tia del Popolo ed esegue le sta
Svezia. tue di Daniele e :\bamr cnn l 'a ngelo 1 668 L .a,•ora agli :\ ngdi a u u a l m c n te a
d e l l a cappe l l a C h i g i n e l l a stessa Saut'Aatlrca tldk Frauc; ì: proba
chiesa; rlù i cì i."' g n i per l a carroz bi l m e n t e di q u es t ' a n n o il r i t ra t to
za s u l l a q u a l e Cristi n a di 'vezia t li Gnlnid� Frmsew.
e n t ra i n Roma; a settem bre si am
mala c guarir-à nell'aprile:: d e l l ' an Muore PietrCJ da Cortona. 1 669 Esegou- i l m o n 1 1 1nento equestre di
no successivo. Luigi XIV; d i rige l ' esecuzi o n e.: de·
gliA ngeli per ponte Sant 'Angelo.
Tra il 1 656 c: il 1 65 7 P i e t ro d a 1 65 6 Elabora i pri m i progetti per l a si
CarLOna costruisce la faccia t<� del· stemazi o n e di p i a1.za San Pietro. È ele llo papa Clemente X Alti eri. 1 670
la c h iesa di San ta Maria d e l l a Pa· p revi s ta inizialmeme d i foruoa tra
ce, ordinata da Al e ssa n d ro V l 1 . pezoi dale. 1671 I n i zi a l a Beala Lrulovim i\ lberlon i
c h e sarà com p i u w n e l 1 674.
1657 Nasce i l liglio Domenico, dlC sarà
i l suo primo biografo. Giuvan Battista GauJli inizia l a de 1 67 2
Lavora a l l a realizznione d e l l a c a t coraz ione della c h i esa d e l Gesù .
tedra ùi San Pietro.
1 67 3 Muore la moglie Catcriua Tezio;
Alessandro V I I i n c arica Carlo Rai 1658 l n i 1.i a J ;i rost ruzi o n e d e l l e c h i ese i n i zi a i lavori a l l a cappella del Sa·
naldi di costr u i re lt' due ch iese a di Castd Gandolfo t: r l i San t 'An uamen tn i n San Pietro.
pi<�zza rlel Popolo ( S � n 1< 1 M ;o r i a tonio al Qu i ri na l c .
d c i M i ra c o l i � S a n t a :VI a r i a di Dis1,gna il rarro carnevalesco p er V i e n e e l e u o p a p a I n n ocenza X l 1 676 I n i z ia l a rea l i zzaz i o n e d e l m o n u
Momesant o ) . A�os t. i n o Chigi . Odescal c h i . r n c n to fu ncbn: di A lessandro VII.
1 660 È. eseg u i to u n grande modello !i '1 679 Esegue i l Salvatore, che lascerà in
gneo del o l o n n a t o di San Pietro, e red i t � a Cris t i o>:o rli $\'a i a .
cnrredat.o rl i stal l l e l l e rli cera dl:!i
santi. l 680 �·l uore a Ro1 1 1 a i l 2R novembre.
B I B LIOGRA FIA F. Ba l d i n u cci , Vita di Gian Lorenzo Bernini, 1 682 (edizir> 1 9 77- 1 978; L La\� 1 1 , Bernini and t/w Unit:y of the Vis1wl
n e a c u ra di S. Samek Ludovisi , Milano 1 948) ; D. Berni Ar/.s ( e d i z i o n e i ta l i a n a , Roma ! 91:!0) : Berni11i in Vatir.mw,
ni, Vita del Cavalier Cio. Lrìrem.o Bernino, Roma 1 7 1 3; P. catalogo de l l a mosu·a, Roma 1 98 1 ; Drmvings by Gianlo
Fréart de C h a n te l o u , journal dn \0yage dn CavaliP.r Ber ren z o Bernini from t/w Jvluseu m deT hiltlenden Kii nste.
nin en France, 1 665 ( edizione a cura di L. Lal a n n c , Pari Leipzig, catalogo del l a mosmt, Princelon 1 98 1 ; A. N;�va
gi 1 981 ) ; R. \Vi ukowcr, Gian Lorenzo Bern ini, 1 955 ( I I I Cel l i n i , l.n scultura del Seicento. Torino 1 982: J tvlontagu.
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Architectu.re
. in ltaly. ln00-1 750, 1 958 ( I X edizione, Har Nw Aspects ofhis A·rt anrl Tlwught. a c u ra d i l . Lavi n, U n i
m o n o swo r t h 1 990) ; H. Hibbard, lle·m ini, H a r m o n d versi !}' Park e Londra 1 98 5 ; E." B. Di Gio ia, Bozzelli /la.roc
swo n h 1 963: f. Haskel l , ?atrrms mul Pai1t1ers, 1965 (edi ,,-hi dallo studio di F. A. Fonlmw. in A rdwologia nel r.enl'ro
zione i ta l i a na , Firenze 1 966) ; M. c M. Fag i o l o del l 'Arco, .1/mico, catal ogo della 1 1 1 0stra, Roma 1 91:!6; V. M a ni n e U i .
Bernini, tm.a. intr()(luzimtP. a l gran teatro del bamr:cn, Roma Le Stc1/.ue beminimu' dd Colonnato d i S . Pidm , Roma l 987:
1 967; C. D ' O nofrio, Roma vista rln Roma, Roma 1 967; C. J. Montag u, Rmn a n BnroquP Smlf;iunl. Tlw lndustry of t\rl.
D ' O n ofrio, Roma nel Seicento, Roma 1 9 69; M. \>Ve i L Tlte N e w Haven e Lo n dra 1 989: M. Calves i , ln 1/!(1/ginr. rt
/Ji.llory and Vecoratùm of lhe Ponte S. A ngelo, U n i vt� rsi ty u.n 'iconografia del JJr.rnini. L idP;{rtnte "obdiswfom" da Fran
Park e Lond ra 1 9 74 : M . Fagiolo-S. Carand i n i . l. E ' fjìmero cesco a Pom.J;eo Colomw, in "Stotia d e l l 'Ane '', (Ì6, 1989,
Bamcw, stmUu·m della fe.llll uella Homn riPI '600, Roma pp. 1 01 - 1 07.
Transverberazio1u:
di santa Teresa,
particolare .
R E F E R ENZE Coperùua: Scala. Art e Dossier Di rettore Responsabile l va asso l t a d a l l ' ed i tore
Conesia ataoJ·e: 33, 37a, lnset"to redaz.ionale Valcrio Eletti a n orma d e l l ' articolo
FOTOG RAFIC H E 37b, 47. allegato a l n . 57, 74 letl. c - DPR 633
Archivio Giunti: 3, 7, 10b. maggio 1 99 1 de l 26. 1 o. 72
l Oc , 12, 13, 1 4, 1 5 , l fj, 1 7,
1 8, l \l, 20, 2 1 . 2 2 . 23, 26a, Publica7.ione periodica Printed in l tal}'
29, 30, 3 1 , 32b. 35, 36, 37c, Reg. Canccll. Trib. Stampa presso
39, 4.0, 4 1 ' 42, 4 4. , 45, 46, Fire n ze n . 3384 del Giunti
50. Fascicoli e do.,sier arrelrd.ù: 22 . 1 Ll 985 lndusu-ic Grafiche S.p.A.
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38. Fax ( 055) 6679287
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To msich G.: 1!, 5, 5, 8, 24, i n tesr.ato a An e Dossier, Giu n ti Gruppo Editoriale.
25. Firenze Firenze ISBN 88-09-761 53-7