Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Accanto al diritto di proprietà (diritto dominicale da lat. dominus), possono essere costituiti altri
diritti sulla cosa, i diritti reali minori ( che sono la principale categoria dei diritti sulle cose). Questi
diritti, insistendo sulla cosa di cui altri ha la proprietà, hanno un contenuto limitato: quando si
estinguono, il diritto di proprietà si espande, come se fosse compresso e poi liberato da un peso
(principio dell’elasticità del dominio).
DIRITTI REALI MINORI DI GODIMENTO
DIRITTI REALI MINORI DI GARANZIA
Attribuiscono al titolare poteri di
Attribuiscono al titolare il diritto di farsi
utilizzazione diretta della cosa, la
assegnare con prelazione il ricavato
possibilità di ricavarne immediatamente
dell’alienazione di un bene, in caso di
vantaggi economici. Sono:
inadempimento di un obbligo pattuito.
Essi sono: 1.Il pegno -Usufrutto -Uso e abitazione
2.L’ipoteca - Servitù prediali - Superficie
3. I privilegi - L’enfiteusi
USUFRUTTO:
Attribuisce il godimento della cosa altrui con la possibilità di trarne ogni utilità che questa può
dare, ma senza alterare la destinazione economica della cosa ( chi ha l’usufrutto di un
appartamento, può darlo in locazione, può abitarvi, ma non può abbattere i muri interni)
La posizione del proprietario si chiama NUDA PROPRIETA’ ( perché finché dura l’usufrutto non ha
il potere di utilizzare la cosa).
USO E ABITAZIONE
Vengono regolare dalle norme dell’usufrutto ( unica differenza è che non possono essere dati in
locazione o cedute)
USO ABITAZIONE
Diritto reale simile all’usufrutto ma più limitato, Una specificazione dell’uso. Consiste in una casa e il
cioè il titolare del diritto può usare una cosa titolare ha la facoltà di abitarla ma limitatamente ai
altrui ma nei limiti di quanto occorre ai bisogni bisogni del titolare del diritto e della sua famiglia.
suoi e della sua famiglia
LE SERVITU’ PREDIALI
È il diritto reale che consiste nel peso imposto sopra un immobile per l’utilità di un altro immobile
appartenente ad un diverso proprietario ( prediale= fondo fondo servente ( colui che sopporta il
peso) / fondo dominante ( colui che gode dell’utilizzo)
CONTENUTO della servitù è in relazione con il genere di utilità che essa reca al fondo
dominante, e può essere molto vario. Riguarda l’esercizio di un’attività economica:
agricola, industriale, commerciale.
LE SERVITU’ corrispondono ai DIRITTI REALI MINORI su cosa altrui e il contenuto di questi si
ottiene sottraendo al contenuto del diritto di proprietà altrui, qualcuna delle facoltà che lo
compongono.
TIPI DI SERVITU’
Per quanto concerne le modalità del loro esercizio si distinguono due categorie
APPARENTI:
Ù che presuppongono opere visibili e permanenti NON APPARENTI: non esistono opere siffatte, ad
destinate al loro esercizio esempio la servitù di pascolo
Per quanto concerne, invece, il vincolo imposto al titolare del fondo servente, si distinguono 2 tipi
di servitù
SERVITU’ NEGATIVE
:
Vincolano il titolare del fondo servente ad astenersi dal compiere in esso attività che in assenza della servitù
avrebbe facoltà di svolgere ( servitù di non concorrenza, di non edificare o sopraelevare)
Il proprietario del fondo dominante, titolare della servitù, ha solo il diritto che il primo tenga quei
comportamenti.
Scaricato da Federica Saggese (federica.saggese@fastwebnet.it)
lOMoARcPSD|7651846
SERVITU’ AFFERMATIVE
Vincolano il titolare del fondo servente a sopportare che su questo si svolgano attività (del titolare del
fondo dominante) che, se non ci fosse la servitù, avrebbe il diritto di impedire (es. servitù di passaggio)
Continue Discontinue
Presuppongono che sia stata inizialmente costituita Quelle che il titolare ( del fondo dominante) esercita con
un’opera sul fondo servente comportamenti ad intervalli, ad esempio il passaggio o
pascolo
DIRITTO DI SUPERFICIE
L’ENFITEUSI “ piantagione”
attribuisce al suo titolare poteri di godimento del fondo altrui molto ampio, quasi equivalenti a
quelli del proprietario. Il titolare del diritto si chiama ENFITEUTA e i suoi poteri comprendono
quello di trasferire il diritto sia fra vivi, sia per testamento.
I diritti sulle cose, diversi dai diritti reali, si chiamano DIRITTI PERSONALI SULLE “COSE”.
Sono DIRITTI PATRIMONIALI RELATIVI e appartengono alla categoria dei diritti di credito.
DIRITTI REALI Sono caratterizzati dall’immediatezza DIRITTI DI CREDITO Sono relativi e rispondono al principio di
e da assolutezza. Obbediscono al principio di tipicità atipicità e sono a numero aperto. La situazione di debito di
e sono a numero chiuso. Sono opponibili a terzi. tali diritti si chiama OBBLIGAZIONE. Non è opponibile a terzi.
IMMEDIATEZZA :il titolare può ricavare le utilità Immediatezza In questo caso invece, il creditore può
corrispondenti al suo diritto attraverso un realizzare tale diritto solo attraverso la cooperazione di un
rapporto immediato e diretto con la cosa ( senza altro soggetto ( debitore)
l’aiuto di un altro soggetto)
NUMERO CHIUSO perché i soggetti non possono costruire diritti ATIPICITA’ :in contrario, se non è un diritto reale e
reali se non quelli previsti e disciplinati dalla legge ( tipicità= un solo quindi non risponde al carattere di tipicità, è un
tipo). Il principio del numero chiuso nasce per motivazioni di DIRITTO DI CREDITO ( non corrisponde a nessuno
razionalità economica e soprattutto per limitare al massimo i diritti schema legale tipico).
di chi detiene la proprietà ( es. condominio, multiproprità. Si ESEMPIO: A è il proprietario di un fondo e consente a B il
passaggio su quel fondo. Non è una servitù in quanto non ha il
esprime dicendo anche che essi obbediscono ad un principio di
requisito dell’utilità. Se A rende il suo fondo a X, B non può
TIPICITA’ : un diritto reale è ammissibile sole se corrisponde ad uno pretendere che X continui a farlo passare in quanto è terzo
dei tipi di diritti previsti e regolati dalla legge. rispetto al rapporto tra A e B.
Scaricato da Federica Saggese (federica.saggese@fastwebnet.it)
lOMoARcPSD|7651846
LA TRASCRIZIONE .
È un meccanismo che serve per rendere pubblici determinati atti relativi ai diritti sulle cose, per
garantire la sicurezza della circolazione giuridica rendendo certa la posizione di chi acquista. Essa
riguarda essenzialmente LA CIRCOLAZIONE DEI DIRITTI SUI BENI IMMOBILI TRASCRIZIONE
IMMOBILIARE : si realizza con pubblici registri ( registri immobiliari) esistenti in ogni provincia. Gli
atti si trascrivono in :
1.CONTRATTI che trasferiscono la proprietà di immobili, ovvero costituiscono, trasferiscono,
modificano o estinguono altri diritti reali su immobili.
2.ATTI UNILATERALI che hanno gli stessi effetti dei contratti
3.PROVVEDIMENTI GIUDIZIONI che hanno gli stessi effetti dei contratti
4.CONTRATTI DI LOCAZIONE di immobili con durata maggiore di 9 anni
5.CONTRATTI COSTITUTIVI DI ORGANIZZAZIONI con cui si trasferisce all’organizzazione il
godimento di un immobile con durata maggiore di 9 anni o indeterminata
6.ACQUISTI A CAUSA DI MORTE che riguardano i diritti reali immobiliari
7.DOMANDE GIUDIZIALI con cui si aprono processi relativi a qualcuno degli atti soggetti a
trascrizione
TRASCRIZIONE DELLE DOMANDE GIUDIZIALI La sua
LA TRASCRIZIONE DEGLI ATTI FRA VIVI E’ la funzione è di rendere la sentenza, che eventualmente
categoria più importante di atti soggetti a accoglie la domanda, opponibile a chiunque abbia acquistato
trascrizione la cui funzione è risolvere il conflitto diritti sul bene coinvolto nel processo, in base ad un atto
fra più persone che abbiano acquistato diritti fra trascritto posteriormente alla trascrizione della domanda (
loro incompatibili sullo stesso immobile. Nel esempio : X vende a Y un immobile. Y non paga e X nel 2010 propone una
conflitto prevale non chi ha acquistato prima, ma domanda di risoluzione contro Y. Mentre il processo è in corso, però, nel
2011 Y vende l’immobile a Z. la sentenza del giudice nel 2013 si volge a
chi per prima ha trascritto il suo acquisto. Gli atti
favore di X che dovrebbe riavere l’immobile. A questo punto ci sono due
soggetti a trascrizione, inoltre, non hanno effetto vie: se X nel momento della domanda di risoluzione ha subito trascritto la
riguardo ai terzi che hanno acquistato diritti sugli domanda prima che Z l’acquistasse, allora l’immobile torna effettivamente
immobili in base a un atto trascritto a X; se X non ha trascritto la domanda prima che la trascrivesse Z, allora X
anteriormente alla trascrizione degli atti perde il diritto). In altre parole, grazie alla trascrizione, gli effetti
medesimi. Il rimedio fondamentale che i due della sentenza che accoglie la domanda si producono non dal
acquirenti possono avere è un’azione contro il momento della sentenza stessa, bensì dal momento anteriore
dante causa e autore della doppia alienazione , della trascrizione della domanda. Ovvero la trascrizione della
al quale colui che ha trascritto dopo può domanda attribuisce alla sentenza effetto retroattivo( anche
chiedere il risarcimento del danno. verso terzi).
PRESUPPOSTI E MODALITA’ DELLA TRASCRIZIONE Gli atti soggetti a trascrizione possono essere effettivamente
trascritti solo se offrono garanzie di autenticità. Gli atti negoziali devono presentarsi in FORMA DI ATTO PUBBLICO
o di SCRITTURA PRIVATA AUTENTICATA, ( il notaio ha l’obbligo di curare la loro validità e autenticità).
La trascrizione viene effettuata da un pubblico impiegato ( con presentazione dell’atto e del documento nota di
trascrizione). La trascrizione è impostata su base personale: si fa a favore della parte che acquista il diritto e contro
la parte che cede il diritto.
Il sistema di pubblicità immobiliare non si applica in alcune zone del nord Italia, infatti c’è il SISTEMA TAVOLARE
che è impostato su base reale. E’ una pubblicità costitutiva ( e non dichiarativa).
Il meccanismo della trascrizione opera anche sui beni “mobili” registrati ( automobili, aeromobili) e gli effetti della
trascrizione sono gli stessi dei beni immobili. Diverse invece sono le modalità pratiche della trascrizione che per
ciascun tipo di bene risultano dalle norme relative ai corrispondenti registri.
Scaricato da Federica Saggese (federica.saggese@fastwebnet.it)
lOMoARcPSD|7651846
IL POSSESSO .
È la situazione di colui il quale esercita sopra una cosa poteri che corrispondono al contenuto della
proprietà ( o di un altro diritto reale). Bisogna distinguere:
SITUAZIONI DI FATTO SITUAZIONI DI DIRITTO
Ad un soggetto concerne l’esercizio effettivo di poteri Riguarda l’esistenza in capo ad un soggetto di
“sopra la cosa”, indipendentemente dalla circostanza che poteri legali sulla cosa, ovvero dipende dal fatto
chi li esercita abbia legalmente quei poteri , cioè sia o no di essere o no titolare di un diritto soggettivo.
Dopo aver costatato che A esercita effettivamente quei
titolare del corrispondente diritto soggettivo.
poteri, accerto che A è il proprietario di quella cosa.
Se vedo che A usa, presta, loca, trasforma una cosa, vuol dire che A
Quindi situazione di fatto e situazione di diritto
possiede quella cosa. Infatti il possesso è la situazione di fatto
coincidono.
di colui che esercita poteri su quella cosa.
POSSESSO= DIRITTO
DETENZIONE Situazione in cui chi controlla materialmente la cosa, non manifesta l’intenzione di
comportarsi da proprietario ( è detentore il meccanico a cui ho lasciato la mia macchina).
Secondo la norma, si può possedere direttamente ( POSSESSO IMMEDIATO/ proprietario che abita la sua
casa), ma si può anche possedere per mezzo di un’altra persona che ha la detenzione della cosa ( POSSESSO
MEDIATO/ il proprietario che possiede tramite l’inquilino detentore). Per sapere se un soggetto possiede
o detiene, non si ricorre ad un’analisi psicologica, ma ad un’ANALISI DEI COMPORTAMENTI.
Il meccanismo attraverso cui si consegna una cosa attraverso un titolo diverso si chiama TRADITIO
FICTA ( Consegna fittizia) Modo di trasferimento della proprietà o del possesso, caratterizzato
da una fittizia consegna della cosa, mancando in pratica un materiale atto di apprensione o un
fisico spostamento della cosa dal precedente, al successivo possessore.
Gli stessi due requisiti, sono necessari per realizzare l’INVERSIONE DI POSSESSO cioè la
trasformazione del possesso minore in possesso pieno
PRESUNZIONE DI POSSESSO INTERMEDIO il possesso presuppone che sia stato esercitato per un
certo tempo, in modo continuativo. Dato che è impossibile dimostrare l’esercizio di un intero
periodo, basta dimostrare di aver esercitato il possesso, ad esempio 2 anni fa, e la legge presume
che l’esercizio sia svolto ininterrottamente ( da 2 anni ad oggi); toccherà alla controparte
dimostrare il contrario. Non è possibile dimostrare che si abbia posseduto un bene anche in
precedenza ( non c’è presunzione di possesso anteriore) a meno che non ci sia un titolo che possa
dimostrarlo e da cui ricavarne la data di inizio possesso.
AZIONI POSSESSORIE
Azioni date al possessore ( legittimo o non, di buona o mala fede) per neutralizzare gli attacchi
contro il suo possesso, cioè di impedire che i cittadini si facciano giustizia da sé. La legge vieta
l’autotutela privata del diritto contro il possessore, anzi protegge il possessore anche se è
illegittimo ( nei casi in cui sia stato privato del suo possesso ). Il proprietario, in questo caso, può
tutelare il suo diritto, ma deve agire secondo la legge ( non può farsi ragione da sé). Può accadere
che l’esercizio di un’azione possessoria si intrecci con l’esercizio si una petitoria ( il proprietario di
una cosa va a recuperare quella cosa con forza togliendola al possessore, il quale muove un’azione
possessoria per difendere il suo possesso; Il proprietario contro agisce con un’AZIONE DI
RIVENDICAZIONE:
la legge dà priorità al giudizio possessorio sul diritto petitoria, ripristinando il possesso e
accertandosi di chi detiene il diritto di proprietà ).
AZIONE DI RINUNCIAZIONE
“ nuova opera” e “ danno temuto”. Sono azioni date al possessore per prevenire un danno da cui la cosa
è minacciata.
- L’azione nuova opera spetta a chi teme che una nuova opera possa recare danno alla cosa che è
oggetto del suo diritto o del suo possesso. L’azione può esercitarsi solo entro un anno dall’inizio
dell’opera e solo se questa non è ancora terminata. - L’azione danno temuto spetta a chi teme che da un
edificio o da un albero, ad esempio, derivi pericolo di un danno grave alla cosa che forma oggetto del
diritto / possesso.
USUCAPIONE
È un modo d’acquisto originario della proprietà e dei diritti reali di godimento fondato sul
possesso. Funziona al contrario della prescrizione estintiva; chi non ha il diritto ma esercita poteri
corrispondenti finisce per acquistare quel diritto. Possono usucapirsi solo i diritti REALI DI
GODIMENTO. Non si acquistano per usucapione né i diritti di credito né i diritti reali di garanzia, né
i beni pubblici. COME SI GIUSTIFICA L’USUCAPIONE?
1. Per ragioni di certezza dei rapporti giuridici ( stato di fatto e stato di diritto devono
coincidere)
2. Semplifica la prova del diritto di proprietà, secondo cui si raggiunge il periodo necessario
per avere l’usucapione e quindi per l’acquisto del diritto di proprietà senza il lungo
processo di dimostrazione di quest’ultimo.
Ragione di impiego produttivo delle risorse. ( la legge predilige chi non è titolare ma utilizza un
terreno piuttosto che chi è titolare ma abbandona il terreno)
ELEMENTI DELL’USUCAPIONE
TEMPO DELL’USUCAPIONE
In caso di conflitto fra più acquirenti della stessa cosa “ mobile”, ne diventa proprietario il primo
ad averne ottenuto in buona fede la consegna ( stesa cosa per la locazione).
Il possessore ha diritto al rimborso di tutte le spese erogate per produrre quei frutti che abbia poi
dovuto attribuire al proprietario. Al possessore di buona fede a cui non è stato garantito
l’indennizzo può rifiutarsi di restituire la cosa al proprietario ( DIRITTO DI RITENZIONE)