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ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE SPORTIVE

 “EBITDA” è l’acronimo di: Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization
 15/07/ 2006: Data di nascita di twitter

A
 A svolgere l’attività di certificazione dei SQ in Italia sono preposti particolari e specifici enti che
operano secondo le direttive della norma:
 Adottare congiuntamente una strategia che non è un ottimo paretiano significa: Ridurre l’utilità di
qualcuno senza aumentare l’utilità di nessuno
 Adottare congiuntamente una strategia che non è un ottimo paretiano significa: Ridurre l’utilità di
qualcuno senza aumentare l’utilità di nessuno
 Affinché una strategia di marketing si riveli di successo per l’impresa occorre prestare la massima
attenzione a queste attività: Segmentazione, targeting e posizionamento
 All’interno di ogni area funzionale viene effettuata un’ulteriore suddivisione che può essere
realizzata adottando: Una struttura organizzativa multifunzionale, una struttura organizzativa
divisionale, una struttura organizzativa a matrice, una struttura organizzativa a rete
 Alla base del vantaggio competitivo di un’impresa c’è la sua capacità di risultare “diversa” rispetto
ai concorrenti: Relativamente all’efficienza operativa
 Attraverso l’integrazione verticale a monte l’impresa può meglio controllare: La qualità dei fattori di
produzione

B
 Benefici della leadership di costo: Prezzi più bassi rispetto ai concorrenti

C
 Capitale Circolante Netto finanziario (CCN) = Attivo a breve – Passivo a breve
 Caratteristiche distintive di Ryanair: Omologazione della flotta e collegamento di scali secondari
 Come capacità di raggiungere tempestivamente e pienamente un certo obiettivo
 Con il contratto di licensing: Il licensor cede diritti al licensee
 Con l’integrazione orizzontale: L’impresa resta nel settore originario
 Con la diversificazione conglomerale, l’impresa si sviluppa: In settori differenti rispetto a quello di
partenza
 Con la strategia della differenziazione: l’impresa è in grado di fornire prodotti aventi caratteristiche
qualitative migliori delle imprese concorrenti, tali da indurre i clienti a pagare prezzi più alti
 Con la strategia di differenziazione: l’impresa è in grado di fornire prodotti aventi caratteristiche
qualitative migliori delle imprese concorrenti, tali da indurre i clienti a pagare prezzi più alti
 Con riferimento alla tecnica PEST: La demografia è una variabile importante nell' analisi della
Società
 Con una strategia focus l'impresa concentra le proprie risorse: Su una particolare nicchia di mercato
 costante
 Costi di controllo e collaudo della qualità: sono i costi sostenuti per evitare che alla clientela
pervengano prodotti difettosi
 Costi esterni della non-Qualità: sono quelli evidenziati dal consumatore nel momento in cui un
bene acquistato non funziona o un servizio non è soddisfacente
 Costi interni della Non-Qualità: sono i costi che si verificano all’interno dell’impresa, prima della
consegna al cliente, a causa della difettosità della produzione: Dalla vision, mission e obiettivi
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 Costi per rilevare, valutare e verificare i requisiti di prodotti e processi: sono i costi sostenuti per la
prevenzione della difettosità dei prodotti e dell’inefficienza dei processi

D
 Differenziare significa: Creare in modo unico valore per l’acquirente
 Diversi segmenti di mercato sono riconoscibili in base ai differenziali: Nei prezzi
 Diversi segmenti di mercato sono riconoscibili in base ai differenziali: nei prezzi
 Dopo l’acquisizione esiste soltanto un’impresa: Quella che ha acquistato
 Due prodotti sono tra loro sostituti quando il quoziente di elasticità incrociata è: positivo
 Due prodotti sono tra loro sostituti quando il quoziente di elasticità incrociata è: Positivo
 Durante il processo di sviluppo di nuovi prodotti si rivelano indispensabili e critiche le seguenti
azioni: Pre-test sul prototipo; Pre-test sul marketing mix

E
 É il potere legittimato, cioè riconosciuto da coloro che vi sono soggetti
 E’possibile la garanzia pubblica: Sì, solo dopo un’istruttoria
 Esistono due interpretazioni principali attraverso cui esaminare il concetto di prodotto: Componenti
fisiche e Componenti emozionali
 Esistono due tipi fondamentali di vantaggio competitivo: Costi bassi e differenziazione

F
 Focusing the product line: L'impresa concentra le risorse su una parte della linea di prodotti

G
 Generalmente, nel dilemma del prigioniero: Le ragioni individuali prevalgono sulla razionalità
collettiva
 Generalmente, nel dilemma del prigioniero: Le ragioni individuali prevalgono sulla razionalità
collettiva
 Gli assi della matrice McKinsey sono ripartiti in tre aree: Alta, media e debole
 Gli assi della matrice McKinsey sono ripartiti in tre aree: Alta, media e debole
 Gli elementi essenziali dell’azienda sono: L’organizzazione stabile, le persone, i beni/servizi
economici, le operazioni e lo scopo
 Gli elementi essenziali dell’azienda sono: L’organizzazione stabile, le persone, i beni/servizi
economici, le operazioni e lo scopo
 Gli elementi principali del piano di marketing riguardano: La percentuale di risorse dedicate alle
spese di marketing e il Marketing mix
 Gli ideatori del PIMS, per valutare il potenziale strategico di unimpresa, individuano le seguenti
dimensioni d indagine: Forza competitiva; Produzione snella
 Gli ideatori del PIMS, per valutare il potenziale strategico di un’impresa, individuano le seguenti
dimensioni d’indagine: Forza competitiva; Produzione snella
 Gli istogrammi: hanno la funzione di come rappresentare i dati in modo da evidenziare la loro
distribuzione statistica in frequenza e quindi la loro dispersione
 Gli obiettivi strategici d azienda devono essere: Specifici, quantificabili e coinvolgenti
 Gli obiettivi strategici d’azienda devono essere: Specifici, quantificabili e coinvolgenti
 Gli obiettivi strategici d’azienda devono: Facilitare il controllo
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I
 I benefici di un’impresa che punta alla qualità totale sono rivolti: Oltre che a se stessa, agli altri
stakeholders
 I beni complementari sono: Sono quei beni che vanno usati insieme per soddisfare lo stesso
bisogno
 I beni complementari: Sono quei beni che vanno usati insieme per soddisfare lo stesso bisogno
 I beni o servizi prodotti possiedono un valore di scambio: Misurato dal prodotto della quantità q per
il prezzo unitario di mercato p, i quali dipendono dall’incontro della curva di domanda e di quella
dell’offerta
 I bisogni primari: Attengono alla sopravvivenza dell’individuo e quindi sono legati ad esigenze
insopprimibili
 I bisogni primari: Attengono alla sopravvivenza dell’individuo e quindi sono legati ad esigenze
insopprimibili
 I bisogni sono: Illimitati, saziabili, risorgenti e variabili
 I contributi federali: derivano dai concorsi pronostici gestiti dal CONI
 I convenience goods sono prodotti che il consumatore: Acquista con frequenza
 I costi dei difetti esterni al processo produttivo: sono quelli che l’azienda sostiene quando il cliente
lamenta la presenza di difetti nel prodotto durante il periodo di garanzia
 I costi dei difetti interni al processo produttivo si distinguono in: costi dei prodotti scartati o
rottamati, costi delle parti o dei prodotti recuperati, costo dei prodotti declassati
 I costi dei difetti interni al processo produttivo si distinguono in: costi dei prodotti scartati o
rottamati, costi delle parti o dei prodotti recuperati, costo dei prodotti declassati
 I costi di prevenzione si distinguono in: costi di prevenzione relativi a difetti interni, costi di
prevenzione relativi a difetti esterni, costi di prevenzione relativi al controllo
 I diagrammi di causa-effetto: sono un metodo di controllo di qualità che evidenzia le relazioni
esistenti tra una caratteristica di tipo qualitativo (effetto) e i fattori che lo determinano (cause)
 I diagrammi di Pareto: costituiscono una metodologia grafica volta a identificare le informazioni più
importanti della situazione in esame e quindi per definire la priorità di intervento
 I fattori produttivi si classificano in: Lavoro, capitale, risorse naturali, organizzazione e Stato
 I fattori produttivi si classificano in: Lavoro, capitale, risorse naturali, organizzazione e Stato
 I fattori produttivi si classificano in: Lavoro, capitale, risorse naturali, organizzazione e Stato
 I fattori produttivi sono: Le risorse che le unità produttive (imprese) combinano e trasformano per
l’ottenimento del prodotto oggetto specifico della loro attività
 I gruppi aziendali: Sono formati da diverse società legate tra loro da complessi rapporti economici,
finanziari e produttivi
 I gruppi aziendali: Sono formati da diverse società legate tra loro da complessi rapporti economici,
finanziari e produttivi
 I motivi che spingono un’azienda ad attuare strategie di diversificazione possono classificarsi come
segue: Sfruttamento economie di scopo; Riduzione del rischio
 I pianificatori di strategia corporate si interessano di problematiche e questioni: Di vasta portata
 I prodotti classificati in base alla complessità e frequenza del processo di acquisto, si distinguono in:
Convenience goods e Shopping goods
 I prodotti classificati in base alla durata d’uso, si distinguono in: Prodotti durevoli e non
 I servizi sono frills: Quando considerati superflui dal consumatore
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 I settori dell’attività economica sono: Settore primario, secondario, terziario e terziario avanzato
 I settori dell’attività economica sono: Settore primario, secondario, terziario e terziario avanzato
 I settori dinamici per evoluzione tecnologica si caratterizzano: Per il breve ciclo di vita del prodotto
 I shopping goods sono prodotti ad acquisto: Saltuario e ponderato
 I soggetti coinvolti nel processo di certificazione sono: l’azienda, l’Ente di certificazione e l’Ente di
accreditamento dell’Ente di certificazione
 I soggetti coinvolti nel processo di certificazione sono: l’azienda, l’Ente di certificazione e l’Ente di
accreditamento dell’Ente di certificazione
 I speciality goods sono prodotti che possiedono caratteristiche: uniche per il consumatore
 I vantaggi competitivi basati su risorse tangibili: Sono più facili da imitare rispetto alle risorse
intangibili
 Il beneficio netto per il consumatore è determinato dal beneficio percepito: Meno i costi che il
consumatore deve sostenere per utilizzare il prodotto
 Il beneficio netto per il consumatore è determinato dal beneficio percepito: Meno i costi che il
consumatore deve sostenere per utilizzare il prodotto
 Il Business Plan deve essere redatto secondo i principi di: Chiarezza, Completezza e Affidabilità
 Il Business Plan è uno strumento di pianificazione a livello di: Business Unit
 Il Business Plan nell’ambito della finanza agevolata è: Obbligatorio
 Il Business Plan può essere strumento di comunicazione: Interno ed esterno all’impresa
 Il ciclo di vita del settore segue un tipico andamento a: S
 Il ciclo di vita del settore segue un tipico andamento a: S
 Il ciclo di vita del settore segue un tipico andamento a: S
 Il Comitato Nuovi Prodotti è un esempio di comitato: Permanente interfunzionale
 Il concetto di corporate governance assume quattro diverse specificazioni: Gestionale, manageriale,
finanziaria, istituzionale
 Il concetto di corporate governance assume quattro diverse specificazioni: Gestionale, manageriale,
finanziaria, istituzionale
 Il contatto con cui il consumatore entra in rapporto con l’offerta aziendale può essere: Diretto e
indiretto
 Il contesto ambientale in cui opera l’impresa opera si distingue in ambiente: Esteso, competitivo e
competitivo specifico del business
 Il contesto ambientale in cui opera limpresa opera si distingue in ambiente: Esteso, competitivo e
competitivo per il business
 Il contratto di licensing consente ad un’impresa di ottenere dall’altra l’autorizzazione ad utilizzare:
Brevetti o Marchi
 Il cost leader ha un elevato controllo: Dei prezzi praticati sul mercato
 IL CVP dei beni ad elevato contenuto tecnologico presenta una fase di introduzione estremamente:
Lenta
 Il CVP è un modello semplice, che si basa sull’analogia con: gli esseri mitologici
 Il debito di medio/lungo periodo dell’impresa: Non è necessario estinguerlo entro un anno
 Il focus può essere cercato: Nel prodotto, nel segmento o nell'area geografica
 Il foglio di raccolta dati: è il primo strumento attraverso cui operare per intervenire su un
problema, una volta definito il fenomeno da investigare
 Il fondatore di Ryanair: Tony Ryan
 Il Gruppo Ventaglio copre l’intera catena del valore: Dei viaggi organizzati
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 Il management di una società calcistica: deve tener conto delle peculiarità del settore adottando le
logiche e l’organizzazione della produzione più atte a fronteggiare tali specificità
 Il marginalismo è una teoria economica: Secondo la quale il valore di un bene è determinato dalla
sua utilità marginale
 Il marketing è definibile come processo mediante il quale: Le imprese creano valore per i clienti
 Il marketing è inteso come complesso di attività di un’impresa: Che vanno dall’ideazione di un
prodotto al loro utilizzo da parte del consumatore
 Il marketing è l’arte di: Creare e soddisfare i clienti in modo profittevole
 Il marketing è la funzione aziendale cruciale per far fronte: Ad una domanda più attenta e selettiva
da parte del consumatore
 Il marketing manager è essenzialmente un manager: Della domanda
 Il merchandising: riguarda la gestione e la commercializzazione del marchio
 Il metodo “finanziario” stima il valore di un’azienda in funzione della prevedibile entità e
distribuzione temporale: Dei flussi di cassa
 Il metodo PIMS è ideato da: Strategic Planning Institute (SPI)
 Il modello del CVP pone in relazione: Il tempo (x) e il volume delle vendite (y)
 Il paradigma SCP afferma che la strategia d’impresa sia influenzata prevalentemente: Dalla struttura
del settore
 Il paradigma SCP afferma che la strategia dimpresa sia influenzata prevalentemente: Dalla struttura
del settore
 Il patrimonio genetico dell’impresa è formato: dalle relazioni che crea nel suo ambiente
 Il patrimonio genetico dell’impresa è formato: Dalle relazioni che crea nel suo ambiente
 Il piano di marketing è finalizzato a pianificare e controllare: L’attività commerciale svolta
dall’azienda
 Il piano di marketing rappresenta un documento: Formale
 Il piano di marketing si articola in: Piano strategico e piano tattico
 Il piano muove dalla missione per sviluppare un set di: Obiettivi strategici
 Il piano operativo di marketing formula obiettivi in termini di: 4P
 Il posizionamento è la tecnica aziendale che consente all’impresa di: Differenziare il proprio
prodotto rispetto a quello degli altri competitors
 Il potere contrattuale del fornitore è alto: In assenza di prodotti sostitutivi
 Il potere contrattuale del fornitore è alto: In assenza di prodotti sostitutivi
 Il prezzo d’equilibrio: È quel prezzo al quale i produttori riescono a vendere esattamente la quantità
che sono disposti ad offrire a tale prezzo e i consumatori riescono ad acquistare esattamente le
quantità che domandano a detto prezzo
 Il prezzo di equilibrio: È quel prezzo al quale i produttori riescono a vendere esattamente la
quantità che sono disposti ad offrire a tale prezzo esattamente le quantità che domandano a detto
prezzo
 Il problema strategico delle imprese: consiste nel definire il percorso da compiere per passare nel
modo ottimale da una situazione attuale ad una futura
 Il problema strategico delle imprese: consiste nel definire il percorso da compiere per passare nel
modo ottimale da una situazione attuale ad una futura
 Il processo di gestione strategica comprende: l’analisi dell’ambiente e del mercato, la fissazione
degli obiettivi generali da perseguire con la definizione dell’ordinamento strategico generale,
l’individuazione delle risorse e delle azioni più idonee a realizzare la strategia prescelta
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 Il processo di segmentazione consente all’impresa di definire il mercato di riferimento dal punto di


vista del: Consumatore
 Il processo di segmentazione scompone il mercato globale in: Sottoinsiemi omogenei
 Il processo manageriale: nel programmare, organizzare e controllare la gestione aziendale
 Il Prodotto Interno Lordo: È la misurazione della produzione aggregata avvenuta in un determinato
intervallo di tempo in un certo sistema economico
 Il Prodotto Interno Lordo: È la misurazione della produzione aggregata avvenuta in un determinato
intervallo di tempo in un certo sistema economico
 Il profilo dei concorrenti può essere indagato in termini di: Strategie, obiettivi e risorse
 Il profilo dei concorrenti può essere indagato in termini di: Strategie, obiettivi e risorse
 Il progetto strategico è costituito: Dalla visione e missione dell’impresa
 Il progetto strategico è costituito: Dalla visione e missione dellimpresa
 Il progetto strategico è costituito: Dalla visione e missione dell’ impresa
 Il progetto strategico è costituito: Dalla visione e missione dell’impresa
 Il rendiconto dei flussi di cassa riporta le entrate e le uscite di cassa relative: A un periodo
amministrativo (t=x; t= x+1)
 Il riposizionamento può essere attuato: Modificando il product concept
 Il riposizionamento può essere attuato: modificando il product concept
 Il risparmio: È l’atto con il quale si decide di non consumare tutti i beni disponibili per soddisfare i
bisogni immediati, conservandone una parte per far fronte ai bisogni futuri
 Il risultato monetario complessivo della gestione operativa viene comunemente indicato come:
Free cash flow from operations
 Il ritmo di sviluppo del settore identifica: Il potenziale di liquidità e di profitti del settore
 Il ritmo di sviluppo del settore identifica: Il potenziale di liquidità e di profitti del settore
 Il ROE (Return on Equity) esprime: La redditività complessiva del capitale di rischio
 Il sistema impresa è complesso in quanto: Si scompone in vari sottosistemi
 Il sistema impresa è complesso in quanto: Si scompone in vari sottosistemi
 Il sistema impresa evolve attraverso l’ alternarsi di fasi di: stabilità e cambiamento
 Il sistema impresa evolve attraverso l’alternarsi di fasi di: stabilità e cambiamento
 Il sistema impresa evolve attraverso l’alternarsi di fasi di: Stabilità e di cambiamento
 Il soggetto economico: È l’insieme delle persone fisiche portatrici degli interessi istituzionali
aziendali
 Il soggetto economico: È l’insieme delle persone fisiche portatrici degli interessi istituzionali
aziendali
 Il tasso di crescita del mercato è una misura di: Attrattività del settore
 Il tasso di crescita del mercato è una misura di: Attrattività del settore
 Il Total Quality Management: É un metodo dinamico di conduzione aziendale orientato al
miglioramento, al rinnovamento e all’innovazione continui della propria attività in risposta al
variare dei bisogni del cliente e del comportamento della concorrenza
 Il turnaround è indicato in presenza di: Forte attrattività del settore
 Il valore del prodotto percepito dal consumatore può essere espresso in termini di differenza
algebrica tra: Qualità e costo
 Il valore dell’impresa può essere quantificato in base alla sua capitalizzazione di Borsa: Prezzo di
listino azione × Numero di azioni in circolazione
 Il valore può essere distinto in: Valore d’uso, valore di scambio e valore sociale
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 Il valore sociale: Esprime l’attitudine di un bene/servizio a soddisfare bisogni e valori collettivi e


misura l’impatto positivo o negativo che l’intera attività esercitata dall’impresa esplica nella
comunità in cui opera
 Il valore sociale: Esprime l’attitudine di un bene/servizio a soddisfare bisogni e valori collettivi e
misura l’impatto positivo o negativo che l’intera attività esercitata dall’impresa esplica nella
comunità in cui opera
 Il Venture Capital consente di entrare in un nuovo business: Con capitale esterno all’impresa che
diversifica
 In bilancio, le attività dell’impresa (Impieghi): Si distinguono in fisse e circolanti
 In finanza i titoli con Beta > 1 sono indicati come: Titoli sovraesposti
 In finanza il “free cash flow from operations” è definito anche: Flusso unlevered
 In finanza il “valore residuo” di una strategia è definito: Terminal Value (TV)
 In finanza il “valore residuo” indica il valore della strategia: Al termine del periodo a previsione
esplicita
 In finanza, “CAPM” è l’acronimo di: Capital Asset Pricing Model
 In finanza, “WACC” è l’acronimo di: Weighted Average Cost of Capital
 In finanza, con la legge di attualizzazione si calcola quanto vale: Oggi un certo capitale disponibile
ad una data futura
 In finanza, con la legge di capitalizzazione si calcola quanto varrà tra uno o più anni: Un
determinato capitale disponibile oggi
 In finanza, il Beta dell’intero portafoglio di mercato è per definizione pari a: 1
 In finanza, il Beta misura come reagisce il rendimento del capitale della società oggetto di analisi ad
eventi: Riguardanti il mercato nel suo complesso
 In finanza, il costo del capitale proprio esposto nel WACC non è, in realtà, un costo monetario,
piuttosto è definibile come: Costo opportunità
 In finanza, il metodo più noto per il calcolo del beta (β) è senz’altro quello che utilizza: L’analisi di
regressione semplice
 In finanza, il rischio sistematico rappresenta: Il rischio “duro”, non eliminabile
 In finanza, il tasso privo di rischio esposto nel WACC indica: Il rendimento nominale offerto dai titoli
di Stato
 In finanza, il valore “stand alone” è il valore che, in normali condizioni di mercato, può essere
considerato: Congruo per l’azienda oggetto d’analisi
 In finanza, il valore “stand alone” è riferito ad una società: Valutata oggettivamente
 In finanza, il WACC: È la media ponderata dei costi delle diverse fonti di finanziamento utilizzate
dall’azienda
 In finanza, l’analisi dei flussi di cassa viene sviluppata utilizzando lo strumento: Del rendiconto
finanziario
 In finanza, l’arbitraggio consiste nella realizzazione: Di un profitto privo di rischio
 In finanza, la speculazione consiste nell’assumere posizioni aperte sui mercati: Allo scopo di
beneficiare di movimenti non preventivati nei prezzi dei titoli
 In genere il posizionamento di mercato può essere attuato: rispetto al leader di settore
 In genere il posizionamento di mercato può essere attuato: Rispetto al leader di settore
 In genere, per arena competitiva si intende: Il contesto in cui si manifesta la competizione
 In genere, per arena competitiva si intende: Il contesto in cui si manifesta la competizione
 In Italia, il Rendiconto Finanziario è: Facoltativo per le piccole e medie imprese
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 In linea generale, il rendiconto dei flussi di cassa distingue: La gestione reddituale d’impresa da
quella extra-reddituale
 In linea generale, nel periodo 1950-1980: Si è affermata la Teoria Struttura-Condotta-Performance
 In sede di commercializzazione di un nuovo prodotto, si rivelano critiche per l’impresa le seguenti
attività di monitoraggio: Velocita con cui i prodotti entrano nei canali distributivi e nei negozi;
reazioni dei concorrenti
 In un ambiente dinamico individuare i concorrenti attuali e futuri è: Difficile
 In un ambiente dinamico individuare i concorrenti attuali e futuri è: Difficile
 In un settore ipercompetitivo è facile trovare imprese: Che innovano senza sosta, anche a costo di
distruggere i propri vantaggi competitivi
 In un’acquisizione ostile l’impresa target può reagire con manovre quali: L’acquisto di azioni proprie
e pillole al cianuro
 Inizialmente Ryanair nasceva come compagnia: Low fare
 Interpretazione del prodotto fondata esclusivamente su componenti fisiche: È possibile definire un
prodotto ricorrendo ai 5 sensi (vista, udito, olfatto, tatto, gusto)
 L’ Approccio tradizionale afferma che la strategia è la risultante di un processo: Razionale

 L’A
 L’accreditamento agli Enti di Certificazione di prodotto e/o servizi e di Sistemi di Gestione per la
Qualità in Italia è concesso: dal Sincert
 L’alleanza strategica è un accordo: Basato sulla reciprocità tra imprese
 L’alleanza strategica permette di: Fissare standard mondiali di prodotto
 L’ambiente esteso dell’impresa ha confini: Molto ampi e difficilmente determinabili in via
definitiva
 L’ambiente esteso dell’impresa ha confini: Molto ampi e difficilmente determinabili in via definitiva
 L’ambiente esteso è caratterizzato da: Fattori politici e sociali
 L’ambiente esteso è caratterizzato da: Fattori politici e sociali
 L’ambiente esteso è caratterizzato da: Fattori politici e sociali
 L’analisi dei concorrenti richiede una preventiva individuazione: Dei fattori chiave per il successo
nell’arena competitiva
 L’analisi delle “strategie adottate in passato” dai concorrenti: Può fornire utili indicazioni
all’impresa
 L’analisi delle forze competitive permette di rispondere al fondamentale quesito: Qual è la
redditività potenziale di un certo business?
 L’analisi delle forze competitive permette di rispondere al fondamentale quesito: Qual è la
responsabilità sociale di un certo business?
 L’analisi di correlazione: viene utilizzata per ricercare la dipendenza tra due variabili non correlabili
fra loro in modo evidente
 L’analisi S.W.O.T: Individua punti di forza e di debolezza dell’impresa
 L’approccio alla segmentazione può essere di 3 tipi: Descrittiva–Comportamentale–Per benefici
 L’Approccio tradizionale afferma che la strategia è la risultante di un processo: Razionale
 L’Approccio tradizionale afferma che la strategia è la risultante di un processo: Razionale
 L’approccio tradizionale iniziò ad evidenziare i propri limiti negli anni: Settanta
 L’approccio tradizionale iniziò ad evidenziare i propri limiti negli anni: Settanta
 L’arena competitiva si può trasformare per effetto di una: Innovazione radicale
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 L’arena competitiva si può trasformare per effetto di una: Innovazione radicale


 L’attività economica comprende: La produzione, lo scambio, il consumo, il risparmio e
l’investimento
 L’attività economica è: Quella parte dell' attività umana connessa con la produzione, lo scambio e il
consumo dei beni e dei servizi necessari per la soddisfazione dei bisogni umani
 L’attività economica è: Quella parte dell’attività umana connessa con la produzione, lo scambio e il
consumo dei beni e dei servizi necessari per la soddisfazione dei bisogni umani
 L’attività economica ha come protagonisti-operatori: Le imprese, le famiglie, lo Stato e la Pubblica
amministrazione, il resto del mondo
 L’autorità:
 L’azienda: È un istituto economico destinato a produrre che, per il soddisfacimento dei bisogni
umani, ordina e svolge in continua coordinazione, il procacciamento e il consumo dei beni e dei
servizi
 L’azienda: È un istituto economico destinato a produrre che, per il soddisfacimento dei bisogni
umani, o procacciamento e il consumo dei beni e dei servizi
 L’efficacia è definita: Come capacità di raggiungere tempestivamente e pienamente un certo
obiettivo
 L’efficienza è definita: Come processo volto alla minimizzazione delle risorse impiegate per il
raggiungimento di un certo obiettivo
 L’efficienza è definita: Come processo volto alla minimizzazione delle risorse impiegate per il
raggiungimento di un certo obiettivo
 L’elaborazione di una strategia è normalmente ispirata:
 L’elaborazione di una strategia è normalmente ispirata: dalla vision, mission e obiettivi
 L’elaborazione di una strategia è normalmente ispirata: Dalla vision, mission e obiettivi
 L’elasticità della domanda: Misura la reattività della quantità domandata rispetto alle variazioni del
prezzo unitario di vendita
 L’esperienza di consumo di acqua del consumatore segue la legge dell’utilità: Decrescente
 L’esperienza di consumo di acqua del consumatore segue la legge dell’utilità: decrescente
 L’esperienza di consumo di acqua del consumatore segue la legge dell’utilità: Decrescente
 L’executive summary è posto quale sezione: Introduttiva di un Business Plan
 L’immagine negativa del prodotto sul mercato è da includere: nei costi dei difetti esterni al
processo produttivo
 L’impresa a proprietà chiusa si caratterizza per: La composizione unitaria e la alta stabilità della
proprietà
 L’impresa a proprietà diffusa si caratterizza per: La composizione pluralista e la bassa stabilità della
proprietà
 L’impresa a proprietà diffusa si caratterizza per: La composizione pluralista e la bassa stabilità della
proprietà
 L’impresa a proprietà diffusa si caratterizza per: La composizione pluralista e la bassa stabilità della
proprietà
 L’impresa che attua politiche di outsourcing: Affida all’esterno produzioni che in precedenza faceva
al proprio interno
 L’impresa è in equilibrio finanziario quando il suo risultato finanziario è accettabile sulla base del:
Momento evolutivo dell’impresa
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE SPORTIVE

 L’impresa è in una posizione di vantaggio competitivo quando raggiunge leccellenza rispetto ai rivali
relativamente a quelli che sono: I fattori critici di successo del mercato
 L’impresa è in una posizione di vantaggio competitivo quando raggiunge l’eccellenza rispetto ai
rivali relativamente a quelli che sono: I fattori critici di successo del mercato
 L’impresa in quanto sistema cognitivo: È in grado di modificare se stessa e la propria relazione con
l’esterno
 L’impresa in quanto sistema cognitivo: È in grado di modificare se stessa e la propria relazione con
l’esterno
 L’impresa può diversificare in modo: Concentrico e conglomerato
 L’impresa può diversificare in modo: Concentrico e Conglomerato
 L’impresa può raggiungere una posizione di vantaggio competitivo se riesce a creare valore in
maniera: Superiore alla maggior parte dei concorrenti in un determinato business
 L’impresa può realizzare vantaggi di costo intervenendo nella: Riconfigurazione della catena del
valore
 L’indice di bilancio “Current Ratio” indica: Se l’ammontare delle attività che ritorneranno in forma
liquida entro un anno è superiore ai debiti che entro l’anno diventerà
 L’integrazione verticale attuata da un’impresa può determinare: Reazioni negative dei mercati
finanziari
 L’integrazione verticale è una strategia di sviluppo con la quale l’impresa cerca di acquisire il
controllo: Sui propri input (a monte) o sui propri output (a valle)
 L’integrazione verticale permette all’impresa di: Erigere barriere alla concorrenza
 L’obiettivo dell’analisi dei flussi di cassa è di predisporre un rendiconto capace di spiegare perché
ad un determinato risultato economico: Spesso nella realtà si accompagna un diverso andamento
finanziario
 L’obiettivo della creazione di valore richiede che: Il management si focalizzi sui ritorni di lungo
periodo
 L’obiettivo di concentrazione è raggiungibile con: L’integrazione verticale e orizzontale
 L’offerta di una certa merce: È la sua quantità che i produttori sono disposti a vendere in
corrispondenza ad un determinato prezzo unitario in un certo periodo di tempo
 L’oligopolio: È caratterizzato dalla presenza di pochi venditori ciascuno dei quali può influenzare il
prezzo e inoltre vi sono barriere all’entrata; si ha quando un solo venditore controlla l’offerta di un
bene/servizio, per cui ne stabilisce il prezzo; si ha quando esistono delle forti barriere all’entrata
ed il prodotto è unico; si ha quando i venditori e gli acquirenti di un bene/servizio sono così
numerosi che nessuno di loro può influenzare il prezzo o la quantità offerta o la domandata.
 L’organizzazione per divisioni: É tipica delle imprese di grandi dimensioni che operano su una
pluralità di mercati con un mix differenziato di prodotti
 L’organizzazione per funzioni: É tipica delle imprese che attuano una produzione sostanzialmente
standardizzata
 L’organizzazione tecnica: Si occupa della gestione delle risorse materiali dell’impresa
 L’organizzazione umana: Si occupa del complesso reticolo di rapporti che si realizzano tra gli
individui che agiscono nell’azienda ed il sistema di comunicazioni e di circolazione delle
informazioni in essa stabiliti
 L’orientamento alla produzione è valido: Laddove la domanda eccede la produzione
 L’orientamento alle vendite è tipico di un contesto: In cui l’offerta è superiore alla domanda
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE SPORTIVE

 L’orientamento sociale impone ai marketing manager di tenere in considerazione, nelle loro


politiche, 3 obiettivi: Profitto; Desideri del consumatore; Interesse pubblico
 L’outsourcing crea le condizioni per l’abbattimento dei costi: Grazie all’effetto di sostituzione tra
costi fissi e costi variabili
 L’utilità economica è: L’attitudine di un bene o di un servizio a soddisfare un bisogno
 L’utilità economica: L’attitudine di un bene o di un servizio a soddisfare un bisogno
 L’utilità marginale è: È l’utilità addizionale che il consumatore ottiene dall’uso di un’unità
addizionale di quel bene, quando il consumo di tutti gli altri beni del suo paniere rimane costante
 L’utilità marginale è: È l’utilità addizionale che il consumatore ottiene dall’uso di un’unità
addizionale di quel bene, quando il consumo di tutti gli altri beni del suo paniere rimane costante

 LA
 La “qualità” di un prodotto/servizio è percepita dal consumatore sulla base di due dimensioni
fondamentali: Aspetti tangibili e affidabilità
 La base dell’organizzazione sportiva italiana: è costituita da associazioni e società sportive
 La benzina, le sigarette e i beni di prima necessità, si caratterizzano per la domanda: Rigida rispetto
al prezzo
 La capacità di una strategia di creare valore è essenzialmente determinata dalla sua capacità di
guidare limpresa verso una posizione: Di vantaggio competitivo
 La capacità di una strategia di creare valore è essenzialmente determinata dalla sua capacità di
guidare l’impresa verso una posizione: Di vantaggio competitivo
 La certificazione di qualità: è il riconoscimento ufficiale della conformità dei processi e/o dei
prodotti ad una serie di requisiti tecnici e/o normativi emanati da autorità competenti
 La concentrazione in un settore può essere realizzata dall’impresa attraverso: Integrazione Verticale
e Integrazione Orizzontale
 La concorrenza monopolistica: Si ha quando le imprese offerenti hanno un potere sui prezzi, anche
se limitato; infatti sono in grado di decidere il prezzo di mercato del bene/servizio venduto perché il
loro prodotto è differente rispetto all’analogo prodotto venduto dalle altre imprese
 La concorrenza monopolistica: Si ha quando le imprese offerenti hanno un potere sui prezzi, anche
se limitato; infatti sono in grado di decidere il prezzo di mercato del bene/servizio perché il loro
prodotto è differente rispetto all’analogo prodotto venduto dalle altre imprese
 La concorrenza monopolistica: Si ha quando le imprese offerenti hanno un potere sui prezzi, anche
se limitato; infatti sono in grado di decidere il prezzo di mercato del bene/servizio venduto perché il
loro prodotto è differente rispetto all’analogo prodotto venduto dalle altre imprese
 La correlazione tra due settori diversificati può essere descritta attraverso tre criteri fondamentali:
Intensità, direzione e fattori di correlazione
 La costruzione del diagramma di Pareto si articola nelle seguenti fasi: classificazione dei dati, scelta
del periodo di osservazione del fenomeno, rilevazione dei dati e loro ordinamento per valori
decrescenti, rappresentazione dei dati mediante istogramma e costruzione della spezzata cumulata
dei dati
 La customer satisfaction: è raggiungibile quando il cliente può disporre di un prodotto della qualità
desiderata, a un prezzo equo, nei tempi di consegna
 La differenziazione permette alle imprese di imporre: Un premium price
 La differenziazione può essere realizzata intervenendo: Sulle funzioni d'uso del prodotto
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE SPORTIVE

 La dimensione orizzontale della matrice di Hunger, Flynn e Wheelen indica: La posizione


competitiva del business di un’impresa nei confronti dei rivali
 La dimensione orizzontale della matrice di Hunger, Flynn e Wheelen indica: La posizione
competitiva del business di un’impresa nei confronti dei rivali
 La dimensione verticale della matrice di Hunger, Flynn e Wheelen indica: L’attrattività di un settore
 La diversificazione conglomerale descrive l’espansione dell’impresa: In settori privi di alcun
collegamento industriale
 La diversificazione conglomerata accresce il potere: Del top management
 La diversificazione correlata può essere un veicolo: Per aumentare il potere di mercato complessivo
dell’impresa
 La diversificazione crea valore soltanto se crea l’effetto: 2 + 2 = 5
 La diversificazione permette di raggiungere i seguenti obiettivi: Creazione di sinergie finanziarie;
Acquisizione di management qualificato
 La diversificazione può essere: Concentrica o Conglomerata
 La diversificazione può essere: Concentrica o Conglomerata
 La diversificazione può rappresentare una strategia per il superamento: Di una situazione di crisi
(turnaround)
 La diversificazione si distingue in base al grado: D’intensità
 La durata del processo di certificazione dipende: al livello dal quale l’azienda parte
nell’impostazione del proprio Sistema Qualità e dal tipo di coinvolgimento del personale e delle
risorse che sono messe a disposizione dalla Direzione per portare avanti tale progetto
 La durata di un vantaggio competitivo dipende da: Barriere all’imitazione; Capacità dei concorrenti;
Dinamica del settore
 La Finanza Aziendale è una disciplina a supporto di coloro che devono prendere decisioni
concernenti: Il governo equilibrato dei flussi FONTI e dei flussi IMPIEGHI
 La legge di Jean-Baptiste Say afferma: Che l’offerta crea la domanda
 La logica quality assurance è rivolta: All’assicurazione della qualità del prodotto
 La matrice BCG classifica le business unit in: Dog e Star
 La matrice BCG classifica le business unit in: Dog e Star
 La matrice BCG è costruita in funzione: Tasso di crescita/Quota di mercato
 La matrice BCG è costruita in funzione: Tasso di crescita/Quota di mercato
 La matrice BCG è uno strumento di indagine a servizio del: Portfolio Management
 La matrice BCG è uno strumento di indagine a servizio del: Portfolio Management
 La matrice di Ansoff analizza le opzioni di sviluppo: Per linee interne
 La matrice di Ansoff è chiamata anche matrice delle opportunità: Prodotto/Mercato
 La matrice di Hunger, Flynn e Wheelen individua tre opzioni strategiche: Sviluppo-stabilità-
contrazione
 La matrice di Hunger, Flynn e Wheelen individua tre opzioni strategiche: Sviluppo-stabilità-
contrazione
 La matrice di Hunger, Flynn e Wheelen individua tre opzioni strategiche: Sviluppo-Stabilità-
Contrazione
 La matrice GE-McKinsey si compone di: Nove celle
 La matrice GE-McKinsey si compone di: Nove celle
 La matrice McKinsey discrimina le SBU secondo due dimensioni d’indagine: Capacità di competere;
Attrattività del settore
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 La matrice McKinsey fu sviluppata inizialmente per la società: General Electric Co.


 La minaccia di nuovi entranti in un settore è proporzionale al livello di: barriere d’entrate
 La minaccia di nuovi entranti in un settore è proporzionale al livello di: Barriere all’entrata
 La mission deve: Differenziare l' impresa dai concorrenti
 La mission deve: Differenziare l’impresa dai concorrenti
 La mission è un’enunciazione: Degli scopi che l’azienda persegue
 La pausa è una strategia di stabilità che vede l’impresa: Attendere da posizione competitiva buona
 La pausa è una strategia di stabilità che vede limpresa: Attendere da posizione competitiva buona
 La pianificazione di una corporate può essere così articolata, in sequenza: Pianificazione strategica;
Business Plan; Marketing Plan
 La pianificazione finanziaria si occupa dell’analisi della dinamica: Dei flussi finanziari generati e
assorbiti dall’impresa, allo scopo di stabilire in via anticipata il fabbisogno finanziario
 La pianificazione strategica definisce obiettivi a livello: Corporate
 La presenza di un Capitale Circolante Netto finanziario (CCN) negativo è sintomo per l’impresa di:
Squilibrio finanziario
 La principale forma di pagamento per un contratto di licensing è: La royalty
 La principale funzione del marketing manager è quella di gestire: Il timing della domanda
 La produzione: È l’attività economica svolta al fine di mettere a disposizione dei consumatori i
beni/servizi idonei al soddisfacimento dei bisogni
 La profit strategy è una strategia di stabilità che vede l’impresa: attendere da posizione competitiva
debole
 La profit strategy è una strategia di stabilità che vede limpresa: Attendere da posizione competitiva
debole
 La qualità di una strategia dipende: Dalla sua logica
 La redazione del piano di marketing prevede, in linea generale: L’analisi del mercato dal lato della
domanda e dell’offerta
 La retta di bilancio rappresenta: Il vincolo di bilancio del consumatore
 La retta di bilancio: Il vincolo di bilancio del consumatore
 La S di S.W.O.T indica: Strenghts
 La scelta ottimale della struttura capitale deve tener conto: Di come questa impatta sul rendimento
e sugli equilibri finanziari d’impresa
 La segmentazione comportamentale del mercato si focalizza: Sui benefici che i consumatori
desiderano ottenere da un prodotto
 La segmentazione è l’identificazione nel mercato potenziale di: Segmenti con esigenze e attese
simili
 La segmentazione è l’insieme delle attività tese a determinare la suddivisione del mercato: In
gruppi di consumatori simili per alcune caratteristiche
 La segmentazione è un processo che considera tre distinti fattori: Chi, Cosa e Come
 La segmentazione psicografica del mercato si focalizza: Sulle caratteristiche personali del
consumatore
 La sequenza degli stadi evolutivi del settore è così ordinabile: Introduzione-Sviluppo-Maturità
 La sequenza degli stadi evolutivi del settore è così ordinabile: Introduzione-Sviluppo-Maturità
 La sfiducia della clientela nel prodotto è da includere: La sfiducia della clientela nel prodotto è da
includere:
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 La stabilità del vantaggio competitivo è direttamente legata alla: Durata delle risorse e competenze
distintive
 La stabilità del vantaggio competitivo è direttamente legata alla: Durata delle risorse e competenze
distintive
 La stabilità del vantaggio competitivo è direttamente legata alla: Durata delle risorse e competenze
distintive
 La stabilità del vantaggio competitivo è direttamente legata alla: Durata delle risorse e competenze
distintive
 La strategia aziendale di Ryanair è sintetizzabile con l’espressione: No-frills
 La strategia basata sulla differenziazione è di tipo: Market-driven
 La strategia corporate di un’impresa multibusiness consiste nel cercare il mix ottimale: Di business
unit presenti in più settori
 La strategia corporate di un’impresa multibusiness si pone come obiettivo ultimo: La creazione di
valore per gli azionisti
 La strategia corporate è quella che il management: Formula per l’intera organizzazione
 La strategia di focus è attuata in ambiti competitivi: Ristretti
 La strategia di imitazione: Vede l’azienda adattarsi all’impresa leader
 La strategia di imitazione: Vede l’azienda adattarsi all’impresa leader
 La strategia di vantaggio di costo richiede l’analisi: Dei drivers di costo
 La strategia è trade-off, ossia: Decidere cosa fare e cosa non fare
 La strategia è trade-off, ossia: Decidere cosa fare e cosa non fare
 La strategia è un concetto mutuato dal linguaggio: Militare
 La strategia è una combinazione di fini da raggiungere: e di mezzi che consentono di realizzare
questi fini
 La strategia è una combinazione di fini da raggiungere: E di mezzi che consentono di realizzare detti
fini
 La strategia è una serie di regole: Decisionali che guidano il comportamento dell’organizzazione
 La strategia è una serie di regole: Decisionali che guidano il comportamento dell’organizzazione
 La strategia esprime lo scopo organizzativo dell’azienda in termini di: Obiettivi di lungo termine
 La strategia low cost dà i migliori risultati quando: La domanda è sensibile al prezzo
 La strategia: è composta dall’insieme delle scelte e delle azioni ritenute più idonee, in relazione alle
risorse disponibili, attraverso le quali l’impresa persegue una posizione di vantaggio competitivo in
conformità alla sua missione
 La Teoria RB sostiene che le differenze nelle prestazioni tra imprese originano dalle differenze:
Nelle risorse
 La Teoria RB sostiene che le differenze nelle prestazioni tra imprese originano dalle differenze:
Nelle risorse
 La Teoria RB sostiene che le differenze nelle prestazioni tra imprese originano dalle differenze:
Nelle risorse
 La valutazione economica della strategia è parte integrante del processo di: Pianificazione
strategica
 La Visione è l’idea di sviluppo futuro di una certa situazione: Politica, economica o territoriale
 La Visione è l’idea di sviluppo futuro di una certa situazione: Politica, economica o sociale
 La W di S.W.O.T indica: Debolezza
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 L'analisi dei concorrenti richiede una preventiva individuazione: Dei fattori chiave per il successo
nell' arena competitiva
 L'analisi dei concorrenti richiede una preventiva individuazione: Dei fattori chiave per il successo
nell' arena competitiva
 Lato offerta, l’arena competitiva comprende: I concorrenti che soddisfano le esigenze di un dato
gruppo di clienti
 Lato offerta, l’arena competitiva comprende: I concorrenti che soddisfano le esigenze di un dato
gruppo di clienti
 L'attività economica comprende: La produzione, lo scambio, il consumo, il risparmio e l'
investimento

 LE
 Le alleanze basate su transazioni si caratterizzano per la: Durata inferiore a cinque anni
 Le alleanze strategiche si caratterizzano per essere accordi tra partner: Uguali
 Le alleanze strategiche si caratterizzano per la: Durata superiore a dieci anni
 Le aziende si possono classificare in: Aziende di produzione, di erogazione e composte
 Le aziende si possono classificare in: Aziende di produzione, di erogazione e composte
 Le business unit con elevate quote di mercato ed operative in settori con basso ritmo di sviluppo
sono: Star
 Le business unit con elevate quote di mercato ed operative in settori in forte sviluppo sono: Star
 Le business unit con elevate quote di mercato ed operative in settori con basso ritmo di sviluppo
sono: Cash Cow
 Le cash cow: Si trovano nella fascia bassa delle curve di esperienza
 Le competenze o capacità organizzative riguardano l abilità dell’impresa di: impiegare e combinare
le risorse
 Le competenze o capacità organizzative riguardano l’abilità dell’impresa di: Impiegare e combinare
le risorse
 Le fasi storiche dell’ordinamento della produzione alla qualità sono: Qualità artigianale,
responsabilità dei capisquadra, ispezione e collaudo, controllo statistico della qualità e sistema
della qualità
 Le fonti di variabilità di un processo produttivo possono essere: di natura casuale o sistematica
 Le forze individuate da Porter: Possono influenzare il comportamento strategico e operativo dell'
impresa
 Le forze individuate da Porter: Possono influenzare il comportamento strategico e operativo
dell’impresa
 Le forze individuate da Porter: Possono influenzare unicamente il comportamento strategico
dell’impresa
 Le funzioni aziendali si dividono in: funzioni primarie e di supporto
 Le funzioni di supporto si differenziano: funzioni infrastrutturali, gestione delle risorse umane,
ricerca e sviluppo e gestione degli approvvigionamenti
 Le funzioni primarie: riguardano direttamente la realizzazione del ciclo di trasformazione e vendita
dei prodotti
 Le imprese con ROI basso hanno, tra le altre, la seguente caratteristica: bassa efficienza operativa
 Le imprese con ROI basso hanno, tra le altre, la seguente caratteristica: Bassa efficienza operativa
 Le imprese con ROI basso hanno, tra le altre, la seguente caratteristica: Bassa efficienza operativa
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 Le imprese con ROI elevato hanno, tra le altre, la seguente caratteristica: Bassa intensità degli
investimenti
 Le imprese giovani e dal punto di vista organizzativo snelle: Sono veloci nel modificare le proprie
strategie
 Le imprese giovani e dal punto di vista organizzativo snelle: Sono veloci nel modificare le proprie
strategie
 Le imprese incubent possono affrontare la concorrenza dei produttori di beni sostitutivi: Attraverso
politiche di differenziazione del prodotto
 Le imprese incubent possono affrontare la concorrenza dei produttori di beni sostitutivi: attraverso
politiche di differenziazione del prodotto
 Le imprese rule maker: Dettano le regole del successo del settore
 Le imprese rule maker: Dettano le regole del successo del settore
 Le leve tradizionali del marketing mix sono state ampliate fino ad arrivare alle: 6P
 Le macro aree che corrispondono ognuna ad una sezione della norma sono: responsabilità della
Direzione, gestione delle risorse, realizzazione del prodotto, misurazioni, analisi e miglioramento
 Le norme ISO 9000 del 1994 sono state sostituite: dalla nuova versione denominata in Italia UNI
EN ISO 9000 del 2000
 Le norme ISO 9000: ISO 8402, ISO 9001-9002-9003-9004
 Le opportunità individuano le caratteristiche: dell’ambiente esterno all’azienda
 Le opportunità individuano le caratteristiche: Dell’ambiente esterno all’impresa
 Le origini della gestione strategica possono farsi risalire ai primi anni: Sessanta
 Le origini della gestione strategica possono farsi risalire ai primi anni: Sessanta
 Le principali strategie di contrazione sono: Turnaround, Captive e Abbandono
 Le principali strategie di contrazione sono: Turnaround, Captive e Abbandono
 Le principali strategie di sviluppo sono: Concentrazione e Diversificazione
 Le risorse immateriali sono: Imperfettamente mobili
 Le risorse immateriali sono: Imperfettamente mobili
 Le risorse immateriali, in linea generale sono: Difficilmente trasferibili da un’impresa ad un’altra
 Le SBU collocate in alto ed a sinistra della matrice McKinsey: Devono essere sostenute dal
Corporate in quanto vincenti
 Le schede di controllo: sono un metodo grafico per valutare l’andamento dinamico di un fenomeno
il cui obiettivo consiste nel misurare lo scostamento di un parametro rispetto ad un valore medio
storico o di riferimento di un processo
 Le società a responsabilità limitata sono: Società di capitali
 Le società in accomandita semplice sono: Società di persone
 Le società in nome collettivo sono: Società di persone
 Le società: Nascono dal contratto di società con il quale due o più persone conferiscono beni o
servizi per l’esercizio in comune di un’attività economica allo scopo di dividerne gli utili
 Le strategie competitive di vantaggio di costo e differenziazione: Non si escludono a vicenda
 Le strategie di contrazione attuate da un' impresa: Riducono il suo campo d' azione
 Le strategie di contrazione attuate da un’impresa: Riducono il suo campo d’azione
 Le strategie di sviluppo comprendono: Concentrazione e Diversificazione
 Le strategie di sviluppo comprendono: Concentrazione e Diversificazione
 Le strategie di sviluppo in nuovi settori possono essere perseguite:Per linee esterne o per linee
interne
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE SPORTIVE

 Le strategie di sviluppo individuate dalla matrice di Ansoff, sono indicate con l’espressione: Di
primo e secondo livello
 Le strategie indicate nella matrice di Ansoff sono: Quattro
 Le tre strategie di base sono: Leadership di costo, differenziazione e focus
 Le variabili che tradizionalmente si includono nel marketing mix sono le: 4P
 Leadership di costo: l’impresa è in grado di fornire prodotti equivalenti a quelli delle imprese
concorrenti, ma a prezzi più bassi
 L'impresa differenziata sopporta meglio di una impresa low cost: L'aumento del prezzo degli input
 Livelli della pianificazione che risultano rilevanti ai fini della valutazione economica di una strategia:
Corporate; Business; Progetto
 Lo schema di DuPont scompone il Return On Equity (ROE) in: Tre indicatori
 Lo scopo dell’analisi delle fonti di vantaggio competitivo dei concorrenti: È individuare quali attività
forniscono valore al cliente
 Lo sviluppo può essere realizzato da un’impresa: Per linee esterne e linee interne

M
 Margine di struttura: (Passivo a lungo + Capitale proprio) - Attivo a lungo
 Mintzberg e Quinn affermarono che la formulazione di una strategia: Non segue un percorso
lineare
 Mintzberg e Quinn affermarono che la formulazione di una strategia: Non segue un percorso
lineare
 Mintzberg introduce il concetto di: Strategia emergente
 Misura la reattività della quantità domandata rispetto alle variazioni del prezzo unitario di vendita

N
 Negli anni 1950-1980, l’interesse delle imprese era focalizzato essenzialmente: sull’analisi
dell’ambiente esterno
 Negli anni 1950-1980, l’interesse delle imprese era focalizzato essenzialmente: Sull’analisi
dell’ambiente esterno
 Negli anni 1950-1980, l'interesse delle imprese era focalizzato essenzialmente: Sull' analisi dell'
ambiente esterno
 Negli anni Novanta Ryanair fu quotata nelle seguenti borse valori: Dublino e Nasdaq
 Nei casi in cui le variazioni di prezzo comportano significative variazioni di domanda, ci si trova in
situazioni di: Domanda elastica
 Nei casi in cui le variazioni di prezzo non comportano significative variazioni di domanda, ci si trova
in situazioni di: Domanda anelastica
 Nei confronti dell’ambiente esteso l’impresa generalmente: Non è in grado di intervenire
 Nei confronti dellambiente esteso limpresa generalmente: Non è in grado di intervenire
 Nei settori l’utilità marginale è rappresentata: Dall’ottimo paretiano
 Nel cash flow statement, la grandezza “fondo”, di cui si vogliono indagare tutti i movimenti che ne
hanno causato una variazione: È la liquidità immediata
 Nel comparto moda, le fasi di introduzione e di sviluppo del prodotto sono: Rapidissime
 Nel marketing mix, “Place” indica: La distribuzione
 Nel marketing mix, “Promotion” indica: La comunicazione
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE SPORTIVE

 Nel Marketing Mix, la comunicazione dal punto di vista strategico si distingue in: Strategia di
marketing push e Strategia di Marketing pull
 Nel Marketing Mix, la comunicazione è il processo attraverso il quale: Un soggetto trasmette ad
altri un messaggio
 Nel Marketing Mix, la distribuzione è intesa: Come insieme di fasi finalizzate a mettere a
disposizione dei fornitori le risorse economiche generate dall’azienda
 Nel Marketing Mix, la distribuzione selettiva vede il prodotto dell’azienda: Presente solo presso
alcuni rivenditori
 Nel Marketing Mix, le funzioni principali della distribuzione sono: Trasporto; Frazionamento;
Magazzinaggio
 Nel modello di Booz, Allen e Hamilton il grado di novità del prodotto è classificato in: Sei categorie
 Nel piano di marketing, l’analisi del mercato, dal lato dell’offerta, consiste nell’esame: Del settore
merceologico in cui l’azienda opera o intende operare
 Nel piano di marketing, l’analisi del mercato, dal lato della domanda, richiede l’individuazione del:
Mercato obiettivo, potenziale ed effettivo
 Nel processo di sviluppo di nuovi prodotti, l’attività di testing del mercato può essere svolta
attraverso: Esperimenti sul campo ed esperimenti in ambienti controllati
 Nel processo di sviluppo di nuovi prodotti, la fase di analisi delle opportunità vede l’impresa
impegnata nelle seguenti atti: Analisi dei bisogni dei clienti; Valutazione dell’idea dal punto di vista
economico-finanziario
 Nel processo di sviluppo di nuovi prodotti, la fase di generazione dell’idea vede l’impresa
intraprendere due attività tra loro connesse: Definizione del mercato e generazione del Product
concept
 Nell’ambito degli indici di equilibrio finanziario di breve termine, il “Tempo medio di incasso”:
[Crediti commerciali/(Fatturato/360)]
 Nell’ambito degli indici finanziari di bilancio, il Current Ratio: Attività a breve ÷ Passività a breve
 Nell’ambito degli indici finanziari di bilancio, il Margine di Tesoreria = Liquidità + Crediti a breve -
Debiti a breve
 Nell’ambito degli indici finanziari di bilancio, il Quick Ratio = Attività aziendali a breve (escluse le
scorte) ÷ Passivo a breve
 Nell’ambito del marketing mix il “Prezzo limite” è così determinato: P = Cvu
 Nell’ambito del marketing mix il “Prezzo tecnico” è così determinato: P = Cvu + Cfu
 Nell’ambito del marketing mix, il prezzo “skimming” è destinato a creare condizioni di: Scrematura
del mercato
 Nell’ambito del marketing mix, il prezzo del prodotto stimato secondo il criterio del “Target-return
pricing) è pari: Alla somma del costo unitario più l’utile operativo unitario
 Nell’ambito del marketing mix, il prezzo destinato a “massimizzare le vendite” è definito: Prezzo di
penetrazione
 Nell’ambito del marketing mix, l’Odd Pricing identifica il: Prezzo psicologico
 Nell’ambito del Marketing Mix, la Promozione delle vendite (sales promotion): Consiste nell’offerta
di un incentivo all’acquisto, per un tempo limitato
 Nell’ambito del Marketing Mix, la Pubblicità (advertising) è: Una forma di comunicazione non
personale a pagamento
 Nell’ambito della comunicazione d’impresa, la strategia di marketing pull (o di attrazione): È rivolta
all’acquirente finale
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE SPORTIVE

 Nell’ambito della comunicazione d’impresa, la strategia di marketing pull (o di attrazione) è basata


sul: Valore della marca e mira a controbilanciare il potere dei grandi distributori
 Nell’ambito della distribuzione, l’acronimo GDO sta per: Grande Distribuzione Organizzata
 Nell’ambito dello sviluppo di nuovi prodotti, il gruppo ad hoc o venture team è: Un’entità
interfunzionale temporanea
 Nell’analisi dell’arena competitiva l’impresa deve individuare anche: I potenziali entranti con
prodotti sostitutivi o tecnicamente simili
 Nell’approccio classico: la qualità è intesa come generatrice di costi
 Nell’esempio del corteggiamento di Nash: L’ottimo paretiano si ha quando ogni giocatore
corteggia una ragazza diversa
 Nell’esempio del corteggiamento di Nash: L’ottimo paretiano si ha quando ogni giocatore corteggia
una ragazza diversa
 Nell’esempio del dilemma del prigioniero: L’omertà è un ottimo paretiano
 Nell’impresa, la “funzione finanza” svolge un compito di orchestrazione dell’intera problematica
attinente: All’impiego e all’acquisizione delle risorse finanziarie
 Nella fase del sistema della qualità: Si passa da una logica quality control ad una logica quality
assurance
 Nella fase di Controllo statistico della qualità: Vengono introdotti nuovi metodi statistici di controllo
campionario, basati sulla rilevazione il monitoraggio dell’andamento di parametri statistici
rappresentati graficamente mediante i diagrammi di controllo
 Nella fase di declino i prezzi medi praticati nel settore: Scendono
 Nella fase di declino i prezzi medi praticati nel settore: Scendono
 Nella fase di introduzione del CVP, Il livello di concorrenza è basso ed è quindi possibile caricare un
alto: Price premium
 Nella fase di introduzione del CVP, le spese di distribuzione e di promozione del prodotto sono:
Elevate
 Nella fase di maturità il ritmo di sviluppo delle vendite in un settore è: Moderato
 Nella fase di maturità il ritmo di sviluppo delle vendite in un settore è: Moderato
 Nella fase di maturità il ritmo di sviluppo delle vendite in un settore è: Moderato
 Nella fase di maturità il ritmo di sviluppo delle vendite in un settore è: Moderato
 Nella fase storica della responsabilità dei capisquadra: Lo sviluppo delle grandi fabbriche comporta
la formazione di squadre nelle quali i lavoratori sono raggruppati per tipo di mansione e ciascun
gruppo è guidato da un caposquadra, lavoratore esperto per quel tipo di mansione
 Nella fase storica di ispezione e collaudo: Con la crescita dimensionale delle fabbriche, il controllo
ispettivo diviene una funzione a se stante, assegnata a persone esperte in questo compito
 Nella fase storica di qualità artigianale: Ciascun lavoratore è responsabile al tempo stesso della
realizzazione di un prodotto e della sua qualità
 Nella joint venture spesso esistono: Un partner “forte” e uno “debole”
 Nella matrice di Ansoff, le strategie di sviluppo meno impegnative sono considerate: Di primo livello
 Nella prospettiva di chi deve decidere in quali SBU investire, la logica suggerisce: Destinare le
risorse alle business unit che hanno elevata capacità di competere e che sono nei settori con
maggiore attrattività
 Nella prospettiva di chi deve decidere in quali SBU investire, la logica suggerisce: Destinare le
risorse alle business unit che hanno elevata capacità di competere e che sono nei settori con
maggiore attrattività
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE SPORTIVE

 Nella stima del valore d’impresa i flussi di cassa levered sono attualizzati ad un tasso indicato con:
Ke
 Nella stima del valore d’impresa i flussi di cassa unlevered sono attualizzati ad un tasso indicato
con: WACC
 Nella valutazione d’impresa si distinguono due approcci: Asset side; Equity side

O
 Oggi Ryanair è la più famosa compagnia aerea: Low cost
 Ogni processo di formulazione strategica parte dalla definizione: Della mission

P
 Per alleanza strategica si intende: Accordo di cooperazione di lungo termine
 Per avere successo la segmentazione: Deve dare vantaggi che giustifichino le risorse impiegate nel
marketing mix
 Per avere successo la segmentazione: Deve dare vantaggi che giustifichino le risorse impiegate nel
marketing mix
 Per corporate governance si intende: L' insieme delle procedure connesse al processo di
formulazione delle decisioni
 Per corporate governance si intende: L’insieme delle procedure connesse al processo di
formulazione delle decisioni
 Per fusione si intende: L’integrazione tra due o più imprese in una sola
 Per gestione strategica si intende il processo mediante il quale il management sceglie: strategie
 Per gestione strategica si intende il processo mediante il quale il management fissa: Gli obiettivi di
lungo termine
 Per gestione strategica si intende il processo mediante il quale il management sceglie: Le strategie
 Per gestione strategica si intende il processo mediante il quale il management fissa: Gli obiettivi di
lungo termine
 Per i sostenitori della teoria delle risorse, risorse e competenze sono le fondamenta di una
strategia: Di lungo termine
 Per l’impresa il lancio di nuovi prodotti è notoriamente: Rischioso, costoso e difficile
 Per utilità iniziale si intende: Quella ricevuta dalla prima dose del bene/servizio a disposizione del
consumatore
 Per utilità iniziale si intende: Quella ricevuta dalla prima dose del bene/servizio a disposizione del
consumatore
 Per utilità iniziale si intende: Quella ricevuta dalla prima dose del bene/servizio a disposizione del
consumatore
 PEST è acronimo di: Politica, Economia, Società, Tecnologia
 PEST è l’acronimo di: Politica, Economia, Società, Tecnologia
 Porter individua due varianti della strategia focus: Costi e differenziazione
 Posizionare significa: Creare un’identità del prodotto
 Principali flussi finanziari negativi di un’impresa: Investimento; Rimborso debiti; Erogazione
dividendi
 Principali requisiti per sostenere nel tempo un vantaggio competitivo: Costante attenzione; Vincere
l’inerzia; Minacce di rappresaglie
 Principali stadi di una strategia turnaround: Ritirata e Recupero
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE SPORTIVE

 Principali strumenti di differenziazione del prodotto: Caratteristiche, Prestazioni e Durabilità

R
 R.M. Grant è uno dei principali sostenitori della Teoria: Resource-Based
 Rischi della leadership di costo: Concorrenti in grado di produrre a costi più bassi
 Rispetto alle altre variabili del Marketing Mix, il prezzo presenta un carattere distintivo: Flessibilità
 Ryanair è un vettore di nazionalità: Irlandese
 Ryanair replica il modello di business della: Southwest
 Ryanair si caratterizza per: Il basso livello del suo break-even load factor

S
 Se l’ impresa si identifica in una sola business unit, la strategia corporate coincide: con la strategia
di business
 Se l’impresa si identifica in una sola business unit, la strategia corporate coincide: Con la strategia di
business
 Se Peugeot acquista Citroen si è in presenza di una: Integrazione orizzontale
 Se una catena di supermercati decide di produrre i succhi di frutta che vende: Sta attuando
un’integrazione verticale a monte
 Secondo i manager Booz, Allen e Hamilton, le imprese sviluppano nuovi prodotti: Per difendere la
quota di mercato e consolidare la posizione su nuovi mercati
 Secondo il modello CVP, la fase di maturità è quella che vede la concorrenza avvicinarsi al modello
di: Concorrenza perfetta
 Secondo il modello CVP, la fase di sviluppo vede le imprese praticare: Prezzi di penetrazione
 Secondo il modello CVP, nella fase di sviluppo del prodotto il rapporto spese di
promozione/fatturato: Scende
 Secondo il modello CVP, se il prodotto supera con successo il test dell’introduzione, entra nella
fase: Dello sviluppo, caratterizzata da una rapida crescita delle vendite
 Secondo la teoria finanziaria il costo del capitale di rischio aumenta linearmente in funzione del
grado di rischiosità espressa dal coefficiente: Beta
 Segmentare il mercato significa suddividere il mercato in gruppi di soggetti rispetto a: variabili
sconosciute
 Segmentare il mercato significa suddividere il mercato in gruppi di soggetti rispetto a: Variabili
sconosciute
 Segmentare il mercato significa suddividere il mercato in gruppi di soggetti rispetto a: Variabili
sconosciute
 Si chiamano economie di scopo quelle ottenute quando: Il costo totale della produzione congiunta
di due o più beni è minore della somma dei costi totali sostenuti producendoli separatamente
 Si chiamano economie di scopo quelle ottenute quando: Il costo totale della produzione congiunta
di due o più beni è minore della somma dei costi totali sostenuti producendoli separatamente
 Si chiamano economie di scopo quelle ottenute quando: Il costo unitario di produzione aumenta
all’aumentare del volume di produzione
 Si definisce domanda di un bene/servizio: La quantità di esso che un soggetto è disposto ad
acquistare ad un determinato prezzo in un certo periodo di tempo
 Si definisce servizio: La produzione di una prestazione immateriale utile a soddisfare un bisogno
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE SPORTIVE

 Si definisce una domanda di bene/servizio: La quantità di esso che un soggetto è disposto ad


acquistare ad un determinato prezzo in un certo periodo di tempo
 Si definiscono beni: Gli oggetti dotati di materialità in grado di soddisfare i bisogni
 Si definiscono beni: Gli oggetti dotati di materialità in grado di soddisfare i bisogni
 Si ha concorrenza perfetta quando: I venditori e gli acquirenti di un bene/servizio sono così
numerosi che nessuno di loro può influenzare il prezzo o la quantità di offerta o domandata
 Si ha monopolio quando: Un solo venditore controlla l’offerta di un bene/servizio, per cui ne
stabilisce il prezzo, quando esistono delle forti barriere all’entrata e il prodotto
 Si ha un monopolio quando: Un solo venditore controlla l’offerta di un bene/servizio, per cui ne
stabilisce il prezzo, quando esistono delle forti barriere all’entrata e il prodotto è unico
 Sono elementi di corporate governance: Indirizzo e governo dei vertici, processi di controllo
interno, codici di condotta personale
 Sono elementi di corporate governance: Indirizzo e governo dei vertici, processi di controllo
interno, codici di condotta personale
 Sponsor ufficiale: è colui che sfrutta un abbinamento esclusivo per settore merceologico basato sul
riconoscimento del prodotto da parte del pubblico
 State considerando di investire in una start-up. Il fondatore della società vi ha chiesto € 200.000
oggi e vi aspettate di ottenere € 1.000.000 tra nove anni. Data la rischiosità dell'investimento, il
costo del capitale è del 20%. Il VAN dell'opportunità di investimento è pari a: -€ 6.193,30
 Strategie per acquisire vantaggi di costo: Innovazione di prodotto
 Strategie SO: Strategie che usano i punti di forza per trarre vantaggio dalle opportunità
 Strategie ST: Strategie che usano i punti di forza per evitare le minacce
 Strategie ST:Strategie che usano i punti di forza per evitare le minacce
 Strategie WO: Strategie che traggono vantaggio dalle opportunità superando le debolezze
 Strenghts: Positive caratteristiche interne dell’impresa per raggiungere gli obiettivi strategici
 Strenghts: Positive caratteristiche interne dell’impresa per raggiungere gli obiettivi strategici
 Svantaggi della leadership di costo: Scarsa attenzione all’innovazione di prodotto

T
 Targeting a geographic area: Strategia vantaggiosa quando è possibile adattare il prodotto all'area
geografica servita
 Targeting a segment: Strategia basata sulla scelta di segmenti di clientela con particolari attese ed
esigenze
 Threats: Fattori esterni che possono limitare o impedire la realizzazione degli obiettivi strategici
d’impresa
 Threats: Fattori esterni che possono limitare o impedire la realizzazione degli obiettivi strategici
d’impresa
 Tra gli aspetti da considerare nell’analisi dei concorrenti: Le fonti di vantaggi competitivi
 Tra gli aspetti da considerare nell’analisi dei concorrenti: Le fonti di vantaggi competitivi
 Tra gli organismi della società civile rientrano: Le associazioni dei consumatori
 Tra gli organismi della società civile rientrano: Le associazioni dei consumatori
 Tra i principali fattori che determinano l’erosione dei vantaggi competitivi: Cambiamento delle
regole; Nuovi concorrenti da mercati vicini; Inerzia
 Tra i principali fattori che determinano l’erosione dei vantaggi competitivi: cambiamento delle
regole; Nuovi concorrenti da mercati vicini; Inerzia
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE SPORTIVE

 Tra i principali interessi del consumatore figurano: i prezzi competitivi


 Tra i principali interessi del consumatore figurano: I prezzi competitivi
 Tra i principali interessi del distributore figurano: Le consegne tempestive
 Tra i principali interessi del finanziatore figurano: La restituzione del prestito
 Tra i principali interessi del finanziatore figurano: La restituzione del prestito
 Tra i principali interessi del finanziatore figurano: La restituzione del prestito
 Tra i principali metodi di valutazione dell’impresa, figurano: Metodo finanziario; Metodo
patrimoniale
 Tra i principali orientamenti dell’impresa, figurano: Mercato-Sociale
 Tra le principali opzioni strategiche individuate nella matrice di Ansoff, figurano: Penetrazione di
mercato
 Tra le principali variabili descrittive nella segmentazione del mercato si ricordano: Geografiche,
Demografiche, Socio-economiche
 Tra le principali variabili descrittive nella segmentazione del mercato si ricordano: Geografiche,
Demografiche, Socio-economiche
 Tra le principali variabili utili nella segmentazione del mercato, si ricordano quelle: Geo-
demografiche e Psicografiche

U
 Un bene o un servizio possiedono un valore d’uso: Nella misura in cui i suoi consumatori lo
riconoscono come mezzo idoneo a soddisfarne i bisogni e nella misura in cui l’utilità totale
derivante dall’uso di tale bene/servizio eccede i costi sostenuti per ottenerlo
 Un fattore determinante per l’impresa nella realizzazione di vantaggi di costo è: Il grado di
utilizzazione della capacità produttiva
 Un Return On Equity (ROE) pari al 6% indica: Che per ogni 100 Euro di capitale investito dagli
azionisti l’azienda produce un reddito netto di 6 Euro
 Un segmento è attrattivo per l’impresa: Se ha elevate potenzialità
 Un’ impresa può erigere barriere all imitazione attraverso: Il progresso continuo
 Un’azienda che attraversa una fase di crisi finanziaria presta maggiore attenzione: Al rendiconto dei
flussi di cassa piuttosto che al Conto Economico
 Un’azienda sportiva, se vuole raggiungere i suoi obiettivi, deve soddisfare le aspettative: di tutti i
portatori di interessi (Stakeolders)
 Un’impresa agricola che vende frutta destinata alla produzione di succhi, se decide di trasformare
direttamente la materia prima: Sta realizzando un’integrazione a valle
 Un’impresa ottiene economie di scala quando il costo unitario di produzione: Diminuisce
all’aumentare del volume di produzione
 Un’impresa può difendersi dall’imitazione: Minacciando rappresaglie
 Un’impresa può erigere barriere all’imitazione attraverso: Il progresso continuo
 Una buona missione deve: Evitare di essere troppo specifica
 Una curva di indifferenza rappresenta: Le diverse combinazioni di beni che assicurano al
consumatore lo stesso livello di utilità
 Una risorsa crea vantaggi competitivi per l’impresa che la possiede quando è: Scarsamente diffusa
tra le imprese concorrenti
 Una struttura organizzativa “piatta/snella” può contribuire a: Vincere l’inerzia nei confronti dei
concorrenti
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE SPORTIVE

 Una struttura organizzativa piatta/snella può contribuire a: Vincere linerzia nei confronti dei
concorrenti
 Un'esternalità negativa può determinare perdita di valore nell'impresa: Se la differenziazione si
basa sul marchio
 Un'impresa riesce ad ottenere vantaggi di differenziazione quando: Il prezzo non costituisce la base
esclusiva della competizione
 Uno dei postulati base della finanza aziendale afferma: Un Euro oggi vale più di un Euro domani
 Uno dei principali fattori in grado di determinare l’intensità della concorrenza nel settore: È il grado
di concentrazione industriale
 Uno dei principali fattori in grado di determinare l’intensità della concorrenza nel settore: È il grado
di concentrazione industriale
 Uno dei principali fattori in grado di determinare lintensità della concorrenza nel settore: È il grado
di concentrazione industriale
 Un'operazione di integrazione orizzontale può essere ostacolata da: normative antitrust

V
 Vantaggi del low cost: Efficace barriera all’entrata
 Vantaggi della leadership di costo: Forte potere di negoziazione nei confronti dei fornitori
 Vision e mission confluiscono nei: Valori d’impresa
 Vostro fratello vi chiede in prestito € 10.0000, offrendosi di rimborsarvi € 12.000 tra un anno. Dato
che il costo del capitale d’investimento è del 10%, il VAN è pari a: € 909,09
 Weaknesses: Caratteristiche interne che possono frenare o inibire le performance dell' impres

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