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Questo concetto si
fonda su te pilastri che sono:
Il marketing strategico: è un processo orientato all’analisi, incentrato sull’individuazione dei bisogni degli
individui e delle organizzazioni, oltre che sull’individuazione delle strategie di sviluppo dell’impresa nel
medio-lungo termine. Crea nuove opportunità, prende in considerazione variabili di prodotto-mercato,
ambiente dinamico, comportamento proattivo, gestione di lungo periodo e responsabilità interfunzionale. I
compiti sono: la risposta ad opportunità esistenti (marketing strategico di risposta); la creazione di nuove
opportunità (marketing strategico proattivo).
- Reattivo: con l’obiettivo di individuare e soddisfare bisogni espressi. Il marketing operativo invece
incrementa la domanda esistente o sviluppa un mercato potenziale.
- Proattivo: identifica bisogni non espressi o soluzioni del tutto nuove a bisogni noti, il marketing
operativo invece crea nuovi mercati.
Il marketing operativo: processo orientato all’azione, nell’arco di una pianificazione temporale di breve-
medio termine e si indirizza a mercati o segmenti esistenti. Esegue opportunità già esistenti, variabili
diverse nel prodotto, ambiente stabile, comportamento reattivo, gestione ordinaria. Esso si divide in:
- Transazionale: si focalizza sulle singole attività, opera in base a un modello di bisogni contrapposti,
si concentra esclusivamente sul prezzo.
- Relazionale: è orientato alla costruzione di una relazione forte e duratura, presuppone
l’opportunità di condividere vantaggi, sposta l’attenzione su una tipologia di vantaggi non
economici.
Le 4P sono degli strumenti che vengono utilizzati per soddisfare i bisogni dei consumatori e si dividono in
product, place, price e promotion. A questi vengono aggiunte ulteriori 3P che sono: people, process,
physical evidence. Le critiche a questo modello sono di:
Il modello save
È una reinterpretazione in chiave moderna del concetto delle 4P, questo pone la focalizzazione sulla
soluzione, sul valore, sull’accessibilità e sull’educazione.
L’orientamento al mercato è orientato anche agli altri attori del mercato, si basa su modelli di innovazione
market-pull e tecnology push, si basa sull’approccio di soluzione ai problemi dei clienti, è una cultura
organizzativa diffusa a tutti i livelli e in ogni funzione dell’organizzazione.
La principali caratteristiche di un’organizzazione market-driven sono: una cultura orienta verso l’esterno,
capacità distintive di interpretazione del mercato, configurazione capace di anticipare e rispondere alle
esigenze del cliente e alle condizioni del mercato.
L’ecosistema è un complesso gruppo di attori che ottengono vantaggi reciproci dalla loro interazione e si
divide in:
I bisogni sono necessità fisiologiche, biologiche o sociale. Si dividono in bisogni innati (fisiologici) e bisogni
acquisiti (personalità).
Bisogni assoluti (sono quelli che sentiamo qualunque sia la condizione altrui)
Bisogni relativo (sno quelli la cui soddisfazione ci porta al di sopra degli altri)
I bisogni consapevoli sono bisogni dichiarati dalle persone, non consapevoli sono ciò che il cliente si
aspetta. I bisogni esistenziali sono quelli con carenza di utilità, i bisogni esperienziali sono quelli con carenza
di emozione.
- Costi monetari, correlati al prezzo d’acquisto dell’offerta ed agli eventuali costi di gestione per
l’utilizzo e la manutenzione della stessa.
- Impiego di tempo richiesto al consumatore nel processo di acquisto e di fruizione dell’offerta
- Costi psico-energetici, correlati a qualunque tipologia di sforzo intellettuale e di energie richiesto al
cliente per fruire dell’offerta, anche nelle fasi ante e post acquisto.
Secondo questa teoria, i consumatori usano prodotti e servizi come mezzi per raggiungere i loro desideri.
Infatti viene proposta la gerarchia dei valori (prezzo percepito, qualità percepita e valore percepito). In
particolare si fa distinzione tra valore e qualità indicando che il valore è più individuale e personale rispetto
alla percezione di qualità. E a tale proposito ha suddiviso gli attributi della qualità in: intrinsechi ( non
possono essere cambiati senza cambiare la natura del prodotto), estrinsechi (sono collegati al prodotto
senza essere parte del prodotto stesso)
Approccio multi-dimensional
Consumption-value theory
La domanda industriale è una domanda derivata, cioè che proviene da un’organizzazione che utilizza i
prodotti acquistati per soddisfare a sua volta un’altra domanda. Il cliente industriale ha una struttura
collegiale: un gruppo di persone che esercita funzioni differenti e ha motivazioni distinte. Il prodotto è
generalmente indicato con precisione dal cliente industriale, che specifica chiaramente le prestazioni
attese.
Nei mercati B2C i ruoli dei clienti sono quelli di utilizzatori, acquirenti, pagante. Nei mercati B2B i ruoli del
cliente sono di acquirente, utilizzatore, prescrittore, decisore e filtri.
Il principio di razionalità limitata: il comportamento d’acquisto non è casuale ma razionale, cioè nei limiti
delle capacità cognitive e di apprendimento degli individui.
Le ipotesi del principio sono: le scelte sono oggetto di una riflessione preliminare più o meno estosa
secondo l’importanza del rischio percepito; le scelte si effettuano sulla base di previsioni di dati futuri e non
solo sull’osservazione di breve periodo; le scelte sono guidate dal principio della scarsità generalizzata.
I comportamenti risolutori
Il processo d’acquisto è volto alla risoluzione di un problema. Si individuano tre tipi di comportamenti
risolutori:
- Estensivo
- Limitato
- Di routine
Il CRM ha come scopo quello di aumentare in modo efficace ed efficiente l’acquisizione e il mantenimento
di clienti redditizi avviando in modo selettivo, costruendo e mantenendo con loro un rapporto adeguato.
Quindi ha l’obiettivo di costruire rapporti redditizi, durevoli e reciproci con buoni clienti.
Struttura stabile e interattiva formata da persone, procedure, attrezzature, che si propone di raccogliere,
selezionare, analizzare, valutare e distribuire in tempo utile informazioni pertinenti e accurate destinate a
fungere da supporto ai decisori di marketing nella pianificazione, implementazione e controllo del processo
di marketing. Questo si divide in:
- Sistema di contabilità interno: nella quale vengono definiti i dati secondari interni. I dati di vendita
nei rapporti di vendita mensili sono classificati per prodotto, gruppo di cliente e aree di vendita.
Permettono di confrontare e analizzare le vendite del periodo rispetto a quelle antecendenti, il mix
di prodotti sul fatturato totale, il tasso di concentrazione del fatturato per cliente, l’efficienza delle
vendite, la penetrazione sul mercato.
- Sistema di business intelligence: fornisce informazioni sul contesto macro-marketing e sulla
concorrenza. Consente di tenere sotto controllo forze e debolezze della posizione competitiva
dell’impresa.
- Sistema della ricerca di marketing: fornisce dati e informazioni relative al mercato. Comporta la
diagnosi delle esigenze informative e la selezione delle variabili rilevanti e collegate, per
raccogliere, registrare e analizzare informazioni valide e attendibili. Questa è divisa in validità
interna ed esterna. Le principali ricerche di marketing sono:
1. Esplorativa: volta a chiarire la natura di un problema, a comprendere a fondo una
situazione di mercato, a generare nuove idee o percezioni e a fornire indicazioni per
ulteriori ricerche.
2. Descrittiva: descrive le caratteristiche di una determinata situazione o di una determinata
popolazione di soggetti. Si divide in trasversale (campione di popolazione), longitudinali
(panel e forniscono misure ripetute nel tempo)
3. Casuale: ha il compito di stabilire l’esistenza di un nesso casuale esistente tra due variabili
prese in considerazione.
- Il prodotto mercato (o business unit), è un gruppo specifico di clienti che cerca una determinata
funzione basata su una singola tecnologia
- Il mercato soluzione, è un insieme di tecnologie che possono svolgere una determinata funzione
per uno specifico gruppo di clienti
- Industria o settore, è una determinata tecnologia, rispetto a qualsiasi gruppo di clienti e qualsiasi
funzione.
Segmentazione socio-demografica: persone con diversi profili socio-demografici che hanno diversi bisogni e
aspettative nei confronti di prodotti o servizi. Hanno un costo ridotto e una facilità di applicazione e di
accesso alle informazioni. I limiti sono dati da un analisi a posteriori che va a descrivere il segmento
piuttosto che spiegarne le ragioni.
Segmentazione in base ai vantaggi perseguiti: differenze nel sistema di valori conducono a un diverso
valore o il vantaggio ricercato in un prodotto. Persone con profili socio-demografici identici possono avere
sistemi di valori anche molto diversi tra di loro. Questo si concentra sulle differenze tra i sistemi di valore
dei clienti. I limiti sono dati dalla difficoltà nell’individuare gli attributi da privilegiare.
Segmentazione tribale: sono gli individui a raggrupparsi spontaneamente in base a caratteristiche comuni.
Segmentazione socio-culturale o per stili di vita: individui diversi in termini socio-economici possono avere
comportamenti simili e/o individui simili in termini socio-economici possono avere comportamenti diversi.
Il vanataggio è che fornisce un quadro più realistico dei clienti. I limiti sono la perdita di dati demografici.
Capitolo 9: