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1. RICERCA
2. PROGETTAZIONE
3. PRODUZIONE
4. COMUNICAZIONE
5. VALUTAZIONE
-Ambiente competitivo
-Soddisfazione e fedeltà
IL NUOVO MARKETING:
-FIDELIZZAZIONE
3. Data input
4. Set of rules
5. Monitoring interface
6. Interventi di modifica
-PIACERE
-Apprendimento
-Atteggiamento
-Cognitiva
-Affettiva
-Operativa
(Saturabili) (espandibili)
Gli economisti, negli studi e nei modelli economici, sono LIMITATI da:
-di AUTOREALIZZAZIONE
-di APPARTENENZA
-di SICUREZZA
-FISIOLOGICI
I FATTORI SOCIOLOGICI
-GRUPPI
-CLASSE SOCIALE
-CULTURA
FATTORI SOCIO-CULTURALI:
FATTORI SITUAZIONALI
Ambiente fisico
Disponibilità di tempo
Stato d’animo/fisico
Contesto sociale
-FUNZIONALI
-ECONOMICO-FINANZIARI
-PERDITA DI TEMPO
-FISICI
-SOCIALI
-PSICOLOGICI
Formato da 4 sub-sistemi:
RICERCE DI MARKETING:
Ha natura ‘’diagnostica’’
Non fornisce indicazioni sul motivo per cui un consumatore abbia scelto, un
determinato prodotto, ma ci informa (ad esempio) di quanto sia consumato
un prodotto di un certo colore/materiale ecc..
NETNOGRAFICA:
VELOCITA’
VOLUME
VARIETA’
VERIDICITA’
VALORE
-La classe media globale aumenterò di oltre un miliardo nei prossimi anni
CONSUMATORE MODERNO:
- Autonomo
- Competente
- Esigente
- Selettivo
- Disincantato
Presupposti:
-autonomia nelle scelte
-possibilità di esprimere insoddisfazione
EMPOWERMENT
COME MINACCIA: WOM negativo, brand hyjacking, brand sabotage
I LIVELLI DI SEGMENTAZIONE
La definizione del microlettore non deve esse ne troppo ampia ne troppo ristretta.
Criteri DESCRITTIVI
-Facilità di misurazione
-Oggettività
-‘’GOLDEN SHOPPERS’’: in gran parte single (40%), senza figli, reddito parecchio
superiore alla media, consumano prodotti bio, benessere, saluti e prediligono
negozi specializzati.
Con: strategie;
Molto costoso ma spesso molto profittevole (autogerma con: audi, VW, Porsche..)
Studio i miei clienti attuali per definire il segmento di maggior successo e puntare
su quello.
VALUE PROPOSITION:
Benefici:
Sacrifici:
FUNZIONALI
TRANSAZIONALI
ESPERIENZIALI
ECONOMICI
SOCIALI
PSICOLOGICI
PSICOLOGICI
DI APPRENDIMENTO
Nella valutazione della value proposition occorre valutare anche le prestazioni dei
concorrenti e le nostre abilità distintive e gli obiettivi strategici perseguiti.
ATTRIBUTI:
Come esso si colloca nella mente dei consumatori, con riferimento all’insieme
evocato, ovvero alle alternative di scelta percepite per soddisfare un bisogno o un
desiderio.
‘’L’insieme evocato’’: può variare in base alle situazioni (se penso a una macchina
lussuoso da tutti i giorni Porsche è ottima, ma se penso a una supercar, la
concorrenza di Lamborghini e altri brand è altissima)
-esclusivo
-difficilmente imitabile
STRATEGIE DI POSIZIONAMENTO
-RIPOSIZIONAMENTO
STRATEGIE DI CRESCITA:
DIVERSIFICAZIONE
CONCENTRICA: si entra in mercati che sono uniti tra di loro (Yamaha)
AMBIENTE COMPETITIVO
Modello delle 5 forze competitive:
1. CONCORRENTI DIRETTI
2. POTENZIALI ENTRANTI
3. PRODUTTORI DI BENI SOSTITUTI
4. ACQUIRENTI
5. FORNITORI
QUOTA DI MERCATO
VANTAGGIO COMPETITIVO
Si ha quando il differenziale di valore creato, rispetto ai concorrenti, è superiore al
differenziale di costo che si deve sostenere
GAP tra il massimo che sul cliente è disposto a pagare e i costi totali supportati
“CO-OPETITION’’
Ruolo delle risorse tangibili ed intangibili di cui l’impresa dispone per perseguire
la propria mission -> capacità dell’impresa di soddisfare le attese del proprio
pubblico.
POLITICA DI PRODOTTO
Insieme delle decisioni aziendali che riguardano i prodotti da offrire sul mercato.
-Complessità di gestione
-Trasversalità
Prodotto:
CLASSIFICAZIONI DI PRODOTTO
1. NATURA ECONOMICA
-Indipendendi
-Complementari
-Sostitutivi
2. DURATA
-Durevoli
-Non durevoli
3. CARATTERISTICHE E COMPLESSITA’
4. GRADO DI TANGIBILITA’
-Search goods: discreto contenuto tangibile (abbigliamento)
-mantenimento
STARS: prodotti in mercati con alto tasso di sviluppo e alta quota di mercato
Tipi di innovazione:
4. PROVA
5. ADOZIONE: decisione di far uso pieno e regolare del prodotto
-Vantaggio relativo
-Compatibilità
-Complessità
-Comunicabilità
-Sperimentabilità
LA MARCA
2. Di garanzia
3. Di personalizzazione
4. Di praticità
5. Ludiche
BRAND EQUITY
Serie di attività o passività che aggiungono / sottraggono valore al prodotto
BRAND PERSONALITY
Sincerità - eccitazione - competenza - sofisticazione - durezza
2. STRATEGIA MULTIMARCA:
Creare nuovi brand per linee e gamme di prodotti diversi, utile quando si vuole
indirizzare la propria offerta a diversi segmenti di mercato, ma con investimenti di
comunicazione ovviamente superiori
I LIVELLI DI MARCA
-PRODUCT BRAND
-VERTICAL BRANDING: per presidiare più livelli della filiera, si pongono in essere
processi d’integrazione verticale.
POLITICHE DI COMUNICAZIONE
COMUNICAZIONE:
MIX COMUNICAZIONALE:
Marketing diretto
Pubbliche relazioni
Passaparola
Promozioni
Sponsorizzazioni
Comunicazione personale
Product placement
Pubblicità
-Velocità
-Mutabilità
Storytelling
FINANZIAMENTO
INFORMAZIONE
DISTRIBUZIONE
CANALI
DIRETTO: nessun intermediario
CORTO: un dettagliante
La LUNGHEZZA del canale distributivo viene scelta in base alle caratteristiche del
prodotto, del mercato, dell’impresa, dei competitor e degli intermediari
TRADE MARKETING
L’attenzione si è spostata sugli intermediari commerciali, che rappresentano i
primi clienti, i più diretti, e che spesso arricchiscono il prodotto di valenze positive
addizionali.
PRICING
FATTORI:
INTERNI: strategia az. - marketing mix - costi
TIPI DI PREZZO:
Target : coprire i costi + una parte di marginalità (calcolata o con margine fisso o
con una percentuale di ricarico)
STRATEGIE DI PRICING
OBIETTIVI DI MERCATO:
POLITICHE DI SCONTI
(…)
ELDP vantaggi:
PIANIFICAZIONE DI MARKETING
2. IMPLEMENTAZIONE