Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
CAPITOLO 2
1) Il concetto di Orientamento al mercato
CAPITOLO 3
CAPITOLO 4
3) gli effetti dei social network e delle comunità online nelle relazioni di
mercato
Nei Mercati digitali emerge la figura del social network e delle comunità online, che influenzano direttamente e
relazioni di mercato :
- Prima di tutto sfida le assunzioni dei neoclassici sugli interessi personali, le comunità tendono a
anteporre gli interessi collettivi ad i propri, creando una specie di coopetition che da origine a
“Capitalismo Diffuso”
- All’interno di questo scenario i consumatori si rivolgono sempre di piu ad alcune figure per orientare i
loro consumi: le agenzie accreditate, i prescrittori e gli opinion leader ( non oggettivi )
- Si amplia il dialogo tra impresa e clienti
- Inoltre le community fanno si che i consumatori diventano anche produttori degli UGC ( User Generated
Content ) , per visibilità, per senso di collaborazione o solo per esprimersi e diventano Prosumer
Il Marketing strategico deve seguire 3 driver generarli per evolvere nei mercati digitali :
- Nuovi approcci per l’analisi dei mercati internazionali con i clienti
- Nuovi strumenti per le decisioni
- Nuove competenze e progettazioni organizzative
In questo contesto deve :
- Rafforzare il marketing strategico
- Porre enfasi nell’innovazione
- Rafforzare le collaborazioni con altre funzioni
- Vedere il mercato come un ambito commerciale duale ( GEM e GTM )
- Non sottostimare il ruolo dei social media
- sviluppare strategie per l’offerta a soluzione per i clienti
- Considerare il budget di marketing come un investimento
- Nei mercati B2C , trattare i grandi distributori come clienti B2B
- Essere consapevoli della propria responsabilità sociale
- Sviluppare nuove capacità e competenze
CAPITOLO 5
Il Valore Atteso (Expected Value) in una decisione è quel valore sempre massimo descritto dalle teorie
economica che ci aspettiamo di guadagnare, ma che se perseguito costantemente, puo portare a scelte
scellerate ( come nel caso del paradosso di San Pietroburgo ) , in linea di massima l’approccio del valore atteso
è un metodo corretto, ma se teniamo conto del valore intrinseco ( determinante oggettiva ) e del valore
psicologico ( determinante soggettiva )
CAPITOLO 6
1) Euristiche di scelta
Le Euristiche di scelta come per quelle di giudizio, sono dei processo con i quali prendiamo delle decisioni e
possono emergere contestualmente alla scelta o essere frutto di un’elaborazione precedente, si basano su 4
ordini di considerazioni generali :
1) Il quantitativo di informazioni disponibili
2) Il tipo di procedura adottata ( Compensatoria, cioè a trade-off o non Compensatoria, su un attributo
solo )
3) La forma del processo scelto ( olistico o dei singoli attributi )
4) La tendenza a selezionare informazioni su cui fare la scelta ( limite cognitivo )
2) Le strategie decisionali
CAPITOLO 7
CAPITOLO 8
6) le misure di soddisfazione/insoddisfazione
Per analizzare il grado di soddisfazione/insoddisfazione dei clienti bisogna effettuare un’indagine su 3 fasi :
- Stabiliamo il grado generale di soddisfazione dell’intervistato
- Chiediamo all’intervistato di dare un punteggio per ciascun attributo
- Infine vengono misurate le intenzioni volte a una ripetizione dell’acquisto
Sulla base di questo possiamo identificare un grafico dove porremo sull’asse delle ascisse il grado di devianza
delle risposte, e sull’asse delle ordinate il grado di soddisfazione e possiamo cosi la matrice di
soddisfazione/insoddisfazione ( soddisfazione distribuita, soddisfazione omogenea, insoddisfazione
distribuita, insoddisfazione omogenea )
Jones & Sasser hanno creato 6 profili differenti per classificare il tasso di fedelta dei clienti :
1) L’apostolo ( soddisfatto e diffonde la sua esperienza )
2) il fedele ( soddisfatto che sta zitto )
3) il disertore ( l’insoddisfatto che se ne sta zitto )
4) il terrorista ( l’insoddisfatto che parla troppo )
5) il mercenario (l’insoddisfatto che farebbe qualsiasi cosa per un trattamento migliore )
6) l’ostaggio ( il cliente che non ha scelta )
CAPITOLO 9
1) L’importanza delle informazioni di marketing in un’impresa orientata al
mercato
Il SIM ( Sistema Informativo di Marketing ) è vitale in un’impresa orientata al mercato, perché gli permette di
seguire l’evoluzione del suo ambiente macro-marketing, ed è una struttura stabile, con procedure che raccoglie,
seleziona, analizza e distribuisce nell’impresa in tempi utili informazioni per supportare i decisori di marketing;
Infine l’ultimo passaggio più importante è quello dell’analisi dei dati che passa per diverse fasi :
- Conversione dei dati
- Analisi descrittiva
- Analisi inferenziale
- la ricerca causale è quella che si pone l’obiettivo piu ambizioso, quello cioè di spiegare la correlazione
tra causa ed effetto di due elementi, lo strumento più utilizzato in questo ambito è la sperimentazione
in ambiente controllato
CAPITOLO 10
Beni di consumo : si calcola con i seguenti unità potenziali di consumo x quantità di acquisto per ciascuna
unità
Beni industriali :
Beni durevoli : sono beni che vengono acquistati una volta e possono essere utilizzati per un lingo periodo di
tempo, a questi susseguiranno i beni di sostituzione
Beni non durevoli : nel caso di consumo legato a beni durevoli, si calcola , unità totali di acquis
Beni dei servizi :
CAPITOLO 12
Per rivolgerci ai segmenti identificati abbiamo diverse soluzioni a disposizione tra cui scegliere, tra
focalizzazione, strategia mista o copertura totale:
- Focalizzazione : è quella dello specialista alla conquista di una grossa quota di mercato all’interno di
una nicchia ristretta ;
- Copertura totale : l’impresa si rivolge all’interno mercato, scegliendo tra marketing di massa o
differenziato :
- Marketing di massa : ignora le diversità e si concentra sui punti in comune dei bisogni , il
vantaggio è il risparmio a livello di produzione,stoccaggio e distribuzione;
- Marketing di customizzazione : si rivolge all’interno mercato ma con programmi su misura per
ciascun segmento, adottando prezzi , sistemi distributivi e comunicazioni ad hoc;
- Strategia mista : l’impresa usa una strategia mista, che dipenderà da : il numero dei segmenti
identificabili e dalle risorse dell’impresa ( approcci : per segmenti ampi, per segmenti adiacenti,
multisegmentata, per piccoli segmenti, per segmenti di nicchia )
6) Definire le varie opzioni strategiche tra cui l’impresa puo scegliere per
progettare una strategia di sviluppo o di crescita;
- Crescita intensiva nell'ambito del mercato di riferimento in cui opera, non ha ancora sfruttato tutte le
sue opportunità
- Crescita integrata
- Crescita per diversificazione
- Differenziazione ( focus sul conferimento di caratteristiche che volte a creare una situazione
monopolistica )
- Il dominio di costo ( Focus sulle tipologie di costo, basato sulla dimensione produttività e legata alla
presenza di un effetto d’esperienza )
- la concentrazione con differenziazione ( l’obiettivo è concentrarsi su un target specifico e soddisfare i
suoi bisogni meglio della concorrenza)
- focalizzazione sui costi