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Insegnamento di
Trade and sales management
A.A. 2022-2023
Temi principali
• Definizione di retail
• Evoluzione del settore della distribuzione
commerciale
• I format distributivi
• I servizi commerciali
• La relazione tra servizi, ambiente e
coinvolgimento dell’acquirente
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Il settore retail
Il settore retail (o distribuzione commerciale al dettaglio) è l’insieme
delle imprese commerciali (o distributive) che, attraverso i punti vendita
(fisici o virtuali), consentono al cliente di reperire i prodotti realizzati dalle
imprese industriali, fungendo così da anello di congiunzione e facilitatore
dello scambio
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Canali distributivi
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Cambiamenti nel settore della
distribuzione commerciale
• Liberalizzazione del mercato distributivo (riforma del
commercio, DL 114/98 abolisce le licenze) ha favorito
l’apertura di punti vendita e l’ingresso dei colossi distributivi
• Internazionalizzazione… più subita che attivata dalle nostre
imprese
• Modernizzazione dei format distributivi
• Concentrazione del settore
- forza competitiva dei grandi colossi rispetto alle imprese
produttrici … e uscita dal mercato di alcuni piccoli attori
- ruolo delle supercentrali di acquisto, aggregazioni che
rappresentano in modo unitario più imprese per la definizione
di contratti d’acquisto dalle imprese produttrici
• Autonomia delle imprese commerciali nelle relazioni con la
domanda (marche commerciali, carte fedeltà e micro-
marketing)
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The wheel of retailing
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The wheel of retailing
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Le teorie sull’evoluzione delle formule
distributive: il modello del Big Middle
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Tendenze evolutive nel settore del
commercio al dettaglio
• Piattaforme di social media (es. Instagram, Facebook, Twitter)
in cui i retailer possono interagire in modo bidirezionale con i
consumatori, raccogliere follower, conoscere ambiti di
soddisfazione e insoddisfazione… per orientare e personalizzare
le politiche commerciali
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Alcuni criteri di classificazione dei format
distributivi
- Prodotti:
• Tipologia: grocery (prodotti alimentari, articoli per la pulizia
della persona e della casa, di merceologie varie e di prodotti di
consumo non durevoli) vs non grocery;
• Complessità del processo/sforzo di acquisto:
- beni di convenienza (convenience goods)
ad acquisto corrente (programmato)
ad acquisto d’impulso (non programmato)
d’emergenza
- beni ad acquisto ponderato - confronto es. elettrodomestici,
automobili (shopping goods)
- beni di acquisto speciale es. auto di lusso (specialty goods)
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Alcuni dei principali format distributivi
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Alcuni dei principali format distributivi
Superstore : punto vendita al dettaglio, organizzato a self-
service, che offre prodotti alimentari e non, con superficie tra
2000 e 3000 m². (es. Esselunga)
- Localizzati in zone periferiche (ma non extraurbane come gli
ipermercati) e facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici.
- Negozi autonomi con proprio parcheggio o localizzati all’interno
di centri commerciali di medie dimensioni
- Orari di apertura simili a quell idei supermercati, con estensioni
nei giorni festivi
- Assortimento simile ai supermercati ma con approfondimento
della gamma soprattutto per le categorie di prodotti non
alimentari (es. abbigliamento)
- Servizi aggiuntivi assenti o limitati (es. Bar)
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Alcuni dei principali format distributivi
Convenience store: con superficie di poche decine di m²
assortimenti di prodotti alimentari e non per le esigenze
quotidiane, localizzato in zone ad elevato passaggio come
stazioni ferroviarie, stazioni di servizio, zone residenziali, con
orari estesi… acquisti di impulso o di “emergenza” (es. 7-eleven)
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Alcuni dei principali format distributivi
Grande superficie specializzata (category killer): esercizi
commerciali operanti nel comparto non alimentare e facenti capo ad
un’impresa che gestisce almeno 10 punti vendita e/o una superficie di
vendita superiore a 250 m².
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Alcuni dei principali format distributivi
• Factory Outlet Center (FOC): sono strutture simili ai centri commerciali
ed ospitano principalmente punti vendita di imprese produttrici operanti
principalmente nei settori di abbigliamento ed accessori.
• Sono localizzati generalmente in aree extraurbane
• Occupano in genere una superficie superiore ai 10000 m²
• I negozi presenti sono spacci aziendali allineati l’uno all’altro come i
negozi cittadini… e anche la struttura del centro richiama il centro
cittadino con vie, piazze, fontane… Il FOC è una evoluzione gli
spacci aziendali, infatti le aziende offrono a prezzi ribassati prodotti
appartenenti a collezioni passate o fine serie… ma presentati in
negozi esteticamente migliori degli spacci e non collocati nei pressi della
fabbrica…
• L’offerta presenta griffe dell’alta moda… ma a prezzi accessibili
• Le imprese vendono le rimanenze direttamente al pubblico tramite
negozi propri … salvaguardando l’immagine aziendale
• Sempre più luogo per il tempo libero… con servizi ricreativi e ludici e
orari adeguati (es. apertura domenicale)
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Alcuni dei principali format distributivi
Non store retailing : forme distributive indipendenti dal punto
vendita, definibili anche con il termine di vendita diretta:
• Vendita ambulante (street vendor)
• Vendita tramite catalogo postale, telefono e televisione
(gli ultimi rispondono all’esigenza del cliente ascoltare consigli
e vedere anche immagini tridimensionali in movimento);
• Vendita tramite distributori automatici (vending machine),
che risponde all’esigenza del cliente di disporre di maggiori
gradi di libertà nell’uso del tempo… per acquisti di
emergenza e di impulso (es. sigarette, fiori, alimentari)
• Vendita porta a porta, per offrire assortimenti molto
specializzati e sistemi di marketing multilivello;
• Commercio elettronico (e-tailer) attraverso canali online (es.
Amazon, Zalando…).
Distribuzione moderna
• Grande distribuzione organizzata… (GDO) è il moderno
sistema di vendita al dettaglio, che rappresenta l’evoluzione del
singolo supermercato e del negozio tradizionale.
Si compone di:
• Grande distribuzione (GD): catene composte da vari punti
vendita dislocati sul territorio e controllati da un’azienda madre
(es. Coop, Auchan, Esselunga…)
• Distribuzione organizzata (DO): aggregazione di distributori di
piccole e medie dimensioni, giuridicamente indipendenti,
finalizzata ad incrementare il loro potere contrattuale rispetto ai
fornitori.
La DO comprende: Unioni volontarie e Gruppi di acquisto
Con le unioni volontarie di dettaglianti e grossisti, gli esercenti,
indipendenti tra loro ed organizzati, esercitano potere negoziale
rispetto al grossista di fiducia (es. supermercati A&O).
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Distribuzione moderna
Il servizio commerciale
• Differenze di fondo nel sistema di produzione dei servizi rispetto
ai prodotti tangibili:
• grado di immaterialità dell’offerta,
• interattività tra offerta e domanda,
• contestualità tra produzione e consumo,
• non immagazzinabilità,
• eterogeneità…
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Importanza dei servizi commerciali
I servizi commerciali si possono distinguere in base alla connessione
con la vendita del prodotto, in:
• interni: più direttamente collegati all’assortimento
• esterni: non direttamente collegati con l’assortimento
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