Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
LEZIONE 3
27/10/2022
Critiche del modello burocratico da parte di MERTON (1959), SELZNICK (1974)E CROIZIER (1963)
che danno vita ai circoli viziosi. Abbiamo visto che la teoria burocratica è razionale, efficace ed
efficiente; potrebbe non essere sempre cosi
MERTON
Si parte da uno degli elementi caratterizzante il modello burocratico: IL CONTROLLO. (Siccome il
capo è il controllore e le parole chiave è “norma”- come si comporta il controllo sulle norme)
Questo modo di organizzare l’azienda prevede che ci sia tra le persone un trattamento equo ed
imparziale ed elimi la rivalità tra questi.
Anche se c’è un
ECCESSIVO ADDESTRAMENTO ALLA RIGIDITA’- no flessibilità alla gestione delle eccezioni.
Anche se si può risolvere un problema non lo fa poiché bisogna seguire la norma.
Esasperando il controllo delle persone so che i loro comportamenti sono efficaci ed efficienti e di
conseguenza si innescano le disfunzioni sopracitate. L’individuo burocratico che usa la regola come
fine e come mezzo sa che se si comporta rispettando le regole le sue azioni sono sempre difendibili
poiché segue la norma.
SELZNICK
Si concentra sulla SPECIALIZZAZIONE- che è una dei principi del modello burocratico. Il suo
problema è che al contrario di quello che è stato detto ovvero un qualcosa che mi permette di
essere efficiente, in realtà una specializzazione può creare uno “SPIRITO DI CASTA” Ovvero
ciascuna unità organizzativa come conseguenza di un eccssiva organizzazione porta ad obbiettivi
che possono andare in contrasto con quello dell’organizzazione. Di conseguenza gli obbiettivi si
differenziano diventa sottobbiettivi compromettendo l’obbiettivo aziendale. Rende quindi
efficienti le singole funzioni ma perdono di vista l’insieme.
CROIZIER
Definisce l’uomo come un animale strategico ed afferma che il problema più importante è la
NASCITA DI POTERI PARALLELI. Weber dice che tutto deve essere formalizzato, per croizier è
impossibile poiché ci sarà sempre un piccolo spazio che non viene normato. Lo spazio non
normato cerca di prendere il potere su quello spazio prendendo il controllo, dettando lui stesso le
regole.
(cerca di spiegare la corruzione- uno spazio che non ha norma non ha regole lasciando gestire a
quella persona che se ne appropria e lo vende a modo suo)
Un gruppo è qualcosa di più della somma dei suoi membri, quello che fa la differenza e che rende
le persone parte di un gruppo di lavoro è la loro interdipendenza ovvero il lavorare
necessariamente insieme per raggiungere l’obbiettivo, deve esserci necessariamente un legame
oggettivo e non solo personale che fa si che si contribuisca insieme al raggiungimento
dell’obbiettivo per cui quel gruppo è stato creato.
LEZIONE 4
Per capire se un gruppo di lavoro è efficace o meno ci sono diversi elementi da considerare:
4 blocchi:
il contesto all’interno del quale il gruppo si trova ad operare che solitamente è l’organizzazione
per il corretto funzionamento del gruppo inoltre ci sono:
la struttura e la composizioe che sono statiche
ed i meccanismi di relazione che sono dinamiche
ciò porta a risultati o patologie.
EMISSIONE DELLE ASPETTATIVE- aspettative che abbiamo nei confronti degli altri memebri del
gruppo. A quel punto ciascuna persona assume il ruolo che ha percepito
Una persona può avere più ruoli l’importante che non si tratti di competenze troppo lontani tra di
loro.
LEADERSHIP
Uno dei temi più dibattuti.
In linea di massima si possono sintetizzare il tre grandi approcci:
QUALITATIVO- FUNZIOALE- si focalizza sui comportamenti che il leader ha, i diversi stili di
guida dipendono dalle caratteristiche e comportamento dei leader.
Questo comporta che possiamo avere degli stili di leadership che partono e si muovo ad un
orientamento dove è forte l’esercizio dell’autorità (in positivo) ad un leader che cerca di
fare partecipare.
Il comportamento del leader dipende dal contesto. Lo stile di leadership che questo adotta
per gestire le persone è diverso a seconda del livello di maturità del collaboratore e quindi
in base alla preparazione che ha e dalla vogli che ha di mettersi in gioco ed assumersi delle
responsabilità
APPROCCIO SITUAZIONALE
(inserisci grafico) quindi si assumono 4 atteggiamenti diversi a secondo della maturità di una
persona: COINVOLGIMENTO, PERSUASIONE, DELEGAZIONE E PRESCRIZIONE.
Il migliore approccio è la DELEGA- perché mi permette di delegare l’attività senza ne investire sulla
relazione e ne investire sul compito.
delegare vuol dire lasciar gestire l’attività ad un’altra persona e quindi perdere un pezzo di potere.
APPROCIO INNOVATIVO:
LEADERSHIP CARISMATICA -
CHUCK MACKINNON
File word o power point
Obbiettivo: essere in grado di ricostruire i fatti . cosa ha fatto Chuck. Riassumere.
Come si è comportato Chuck rispetto al problema
Punti di forza e di debolezza del comportamento di Chuck.