Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Scienza Politica
Università degli Studi di Catania
41 pag.
Le pratiche di orientamento.
La finalità delle pratiche di orientamento è quella di perseguire lo sviluppo personale e sociale
dell’individuo e di promuovere la sua capacità di maturare scelte consapevoli e far fronte alle transizioni.
Tali azioni fanno riferimento ad approcci teorici e metodologici diversi (information , guidance,
counseling).
Educational and vocational guidance.
Con “guidance” si identificano le azioni finalizzate a promuovere l’educazione all’auto-orientamento.
Si propone lo sviluppo di competenze orientative per preparare la persona ad affrontare le scelte in modo
autonomo, monitorare I propri percorsi formative, accompagnare le transizioni fra I cicli di studi ecc.
Il focus è posto sul metodo e sulle strategie per riuscire a decidere cosa fare e come muoversi nelle
situazioni di incertezza.
E’ un approccio in grado di pianificare a livello operativo una serie di obiettivi da raggiungere e
che enfatizza il metodo di gruppo; l’obiettivo prioritario è di rispondere al bisogno della persona
di essere supportata dal punto di vista metodologico nel prefigurare e impostare correttamente una
soluzione autonoma a un compito orientativo specifico.
La maturazioni di tali competenze orientative è legata al perseguimento di diversi obiettivi:
-Far acquisire alla persona un atteggiamento proattivo rispetto alla gestione della propria storia personale
(promuovere competenze orientative aspecifiche e propedeutiche).
-Far maturare nella persona la capacità di tenere sotto controllo lo svolgersi delle esperienze in atto; si
parla in questo caso di competenze di automonitoraggio.
-Far sviluppare al soggetto la capacità di affrontare gli eventi decisionali attraverso una progettazione di sé
nel tempo (competenze orientative di sviluppo della propria storia formative e lavorativa).
La carenza di competenze orientative comporta un rischio di insuccesso.
Vocational and carrer counseling.
L’attività di counseling ha come obiettivo accompagnare la persona in un percorso di risoluzione di un
problema orientativo ed attivare un processo di ridefinizione delle dimensioni e dei fattori che
permettono alla persona di gestire il suo rapporto con le criticità connesse all’evoluzione personale e
professionale.
Quando si parla di counseling di orientamento e di carrier ci si riferisce ad una ridefinizione del Sè
professionale partendo dalle proprie esperienze personali e dalla sua evoluzione progettuale e
lavorativa.
Il termine “counseling di orientamento ” fa riferimento a un’utenza giovanile impegnata nella definizione
di una progettualità di lungo periodo; mentre il termine “counseling di carriera” fa riferimento alla gestione
di una progettualità a breve o a medio termine che intreccia esigenze di stabilità e di cambiamento, sia a
livello personale sia a livello professionale.
Per affrontare questa esperienza è fondamentale la motivazione all’autoriflessione e la capacità della
persona di farsi carico attivamente e consapevolmente della propria storia formativa e lavorativa lungo
tutto l’arco di vita.
CAPITOLO 8 : LA RETRIBUZIONE
Per i lavoratori essa costituisce uno degli aspetti più motivanti verso il lavoro.
La retribuzione presenta aspetti sia intrinseci che estrinseci per il lavoratore: la paga consente di
provvedere alla cura e al mantenimento di sé e della propria famiglia, soddisfacendo così bisogni
estrinseci; al contempo la retribuzione soddisfa i bisogni intrinseci come, per esempio, la riuscita
professionale.
Lo psicologo più influente in questo campo è stato Lawler, il quale sosteneva che la retribuzione va
considerata come un potente mezzo per favorire lo sviluppo organizzativo; per questo i modi in cui si
Non si tratta di un intervento a unico atto, bensì un processo continuo attraverso la vita, sulla base dei
bisogni del cliente.
La ricerca empirica come direttrice di riferimento per interventi di career counseling efficaci
Ad oggi mancano degli studi specifici che evidenzino gli ambiti di ricerca su cui bisogna lavorare e la
stimolazione affinchè vengano realizzate.
Da alcuni dati emersi di recente, emerge comunque l’esigenza di preparare il counselor second una
formazione olistica che tenga conto di tutti I fattori che contraddistinguono I soggetti e I contesti in cui sono
inseriti.
All’efficacia del counseling è opportune affiancare l’uso di microtecniche, come esercizi scritti,
interpretazioni individualizzate, modeling.
La ricerca sul career counseling può proseguire efficacemente identificando tre tipi di variabili: di processo,
input e di risultato.