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Le organizzazioni si sono trovate ad affrontare una serie di questioni, una di queste e legata alle
differenze di genere. Perché si è identificato una sostanziale asimmetria nell’accesso e nei percorsi
di sviluppo professionale di uomini e donne all’interno delle organizzazioni. Fenomeno che in Italia
è ancora più pronunciato che in altri paesi occidentali. Il problema di segregazione e
discriminazione delle donne rappresenta un problema di equità, di costi economici e organizzativi.
- Modello interpretativo; si basa su una visione individualista e funzionalista della società e delle
organizzazioni. Presupposto di esistenza di un divario femminile (differenze funzionali tra uomini e
donne) che bisogna cercare di colmare.
Le ORG. sono tra di loro diverse e le pratiche lavorative così anche i modelli di gestione si basano
su diverse culture di genere.
Le organizzazioni sono diverse tra loro e risultano caratterizzate da pratiche lavorative e modelli
gestionali che si richiamano a differenti culture di genere.
Importante un analisi del contesto: mettere in luce pratiche e modelli culturali dominanti, bisogni
dell'organizzazione e degli attori, elementi di criticità e possibili risorse per il suo superamento.
-Ricerca azione: continua interazione tra i ricercatori e i diversi attori organizzativi.
-Banche dati delle org. Generalmente raccolti dalla stessa organizzazione per motivi
amministrative-contabile. Tra le principali inf. Sono: dati anagrafici, situazione professionale e
contrattuale, rapporto vita lavorativa e personale, percorsi di carriera, partecipazione ad attività
formative.
-Strumenti di ricerca
Questionario: domande standardizzate, finalità descrittive o esplicative. Può servire a considerare
le caratteristiche strutturali dei dipendenti, rilevare bisogni, conciliazione e sviluppo professionale.
Intervista Raccoglie informazione e interpretazioni.
Strutturata
Semistrutturata
Non strutturata o libera (intervista narrativa: stimolo aperto finalizzato a generare storie)
Osservazione Finalizzata alla registrazione, analisi e all’interpretazione dei comportamenti.
Osservazione strutturata: schema prestabilito e sistematico di rilevazione.
Osservazione partecipante: immersione nel campo, attenzione su dimensioni diverse (shadowing,
seguire in modo costante/senso che gli individui attribuiscono alle pratiche)
Focus group: Finalità esplorative o valutative
Indicatori di genere
Misure sintetiche, esempi di indicatori:
Tasso di femminilizzazione: quota donne sul totale dei dipendenti o su 100 uomini.
Indice di segregazione di genere: in base posizione e livello. Quota lavoratori che devono cambiare
posizione per eliminare la segregazione.
Differenziale retributivo di genere: differenza salario
Tasso di occupazione femminile full-time e part-time
Indici di genere
Più conosciuti: Genere-related Development Index; misura pari opportunità in relazione alle
aspettative di vita, istruzione e accesso alle risorse.
Gender empowerment Measure; livello di partecipazione alla vita economica e politica.
Gender Equality Index (U.E.) (indicatori: occupazione, denaro, potere decisionale, formazione,
tempo figli/libero
Processi organizzativi:
-Il part-time In Italia e con un tasso inferiore, la maggioranza donne, settori impiegatizi medio-
bassi. Questa persona spesso è marginalizzata e opta per la autoesclusione dei colleghi e delle
opportunità di carriera. Si dovrebbe adottare altre modalità che consentano la distribuzione del
lavoro in giornata e nella settimana in modo flessibile, non legati al genere.
-Flessibilità del orario giornaliero, questa pratica produce maggiore efficienza per la azienda, si
ain incremento della produttività, sia nel calo dell’assenteismo e dei livelli di turn-over. LA
contratazione aziendale regola le fase di flessibilità oraria e le fasce in cui è obbligatoria la
presenza, e anche il ricupero delle ore. La autogestione del lavoro e un altra modalità che si adatta
a la profesionalità non vincolata alla presenza fisica.
-La flessibilità sulla base annua e i sistemi di banca ore, per esempio variare il numero di ore di
lavoro in base a periodi dell’anno, fissando massimali e minimali settimanali. Modelli organizzativi,
flexi-time, orari multiperiodali e di monte ore annuo.
Banca delle ore, consiste nel recupero annuo degli straordinari, attraverso una sorta di
accreditamento individuale delle ore lavorate in esubero, prevede il recupero sotto forma di
tempo libero.
-Rimodulazione dei turni e il lavoro a isole, lavoro a turni e autogestione dei turni e delle
sostituzioni all’interno di piccoli gruppi (molto eterogenei al suo interno per favorire la
Riassunto libro Interventi organizzativi e politiche di genere.docx - mpfattner
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conciliazione dei turni), restando invariata la copertura globale del servizio. Questa modalità e piu
usata dal settore industriale e di servizi o distribuzione commerciale.
- Il telelavoro o lavoro a distanza in base al luogo: domiciliare, centro satellite, mobile, basato
sulla remotizzazione o solo in rete. In base al tempo: saltuarie tra presenza fisica e telelavoro, dal
telelavoro dipendente al free lance. Vantaggi: maggiore flessibilità spaziale e temporale, riduzione
di spostamenti. Svantaggi: costi per attrezzarsi, rischi di minore tutela della salute e dei diritti
sindacali, isolamento professionale. Consiglia forma mista di lavoro non solo telelavoro.
-Indennità e benefit misure che stabiliscono integrazioni salariali, prestiti e anticipazioni o benefici
non legati alla prestazione lavorativa.
Servizi e politiche:
Servizi volti a favorire una partecipazione equilibrata di donne e uomini al mercato del lavoro e alla
vita personale e famigliare.
- Servizi all’infanzia asili nido aziendali o interaziendali, i servizi estivi, i centri di custodia oraria, i
servizi di doposcuola o animazione. Questo servizio non sempre viene erogato dalla azienda può
darsi anche attraverso convenzioni con strutture esterne, o sostenuti con contributi economici, es.
utilizzo di voucher. Altri servizi sono quelli che intervengono a sostegno di emergenze ed eventi
saltuari o che supportano genitori-lavoratori nella gestione dei figli in età scolastica)
-Altri servizi di assistenza ai familiari riguarda la presenza di familiari non autosufficienti. Servizi
ad hoc; aiuto e assistenza domiciliare, sanitaria e sociale, centri diurni, strutture residenziali,
servizi di consulenza psicologica e medica. Questi possono essere attivati dalle aziende,
affidamento a terzi o per convenzione con enti esterni. Il passaggio dall’autonomia alla non
autosufficienza negli anziani e rapida e d'improvviso.
-I servizi aziendali di prossimità prestazioni fornite relative ad attività domestiche e di cura.
Questo servizio consente alla azienda di accedere a facilitazioni e sgravi fiscali.
-Sportelli di orientamenti sui servizi di conciliazione consulenze gratuite, servizi come guida ai
diritti e ai doveri di ogni lavoratrice. Maggiore diffusione nella regione della Lombardia, Emilia
Romagna, Piemonte e Toscana, dove gli sportelli si sono organizzate in forma di rete.
-Servizi alla persona Gli enti territoriali dovrebbero intervenire con strategie di rete. es. educatrice
familiare che si occupa di un massimo di tre bambini nel domicilio di una delle famiglie.
- I servizi di prossimità sul territorio Gli interventi si sono focalizzati in due aspetti, cura
dell’infanzia e l’assistenza agli anziani. Hanno concorso all’aumento di servizi, consegna della
spesa, servizi di lavaggio e stiratura, pulizia domestica, ecc.
- L’armonizzazione dei tempi e degli spazi di un territorio Politiche temporali urbane in Italia
hanno iniziato negli anni 90, affidamento ai sindaci di coordinare gli orari di apertura dei servizi
pubblici ed esercizi commerciali con le esigenze dei cittadini.
Legge 53/2000 prevede che i comuni con popolazione superiore a 30000 abitanti debbano dotarsi
di Uffici Tempi e formulare piani territoriali dei tempo e degli orari. La legge si propone di:
conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, migliorare i sistemi di mobilità, riorganizzare i sistemi
degli orari tramite innovazioni tecnologiche per coniugare obbiettivi di sviluppo socioeconomico e
di integrazione sociale.
- Le banche del tempo, sistema di scambio nel quale gruppi di persone chiedono e offrono
reciprocamente dei servizi. Un ora prestata vale sempre e soltanto un ora, indipendentemente dal
tipo di servizio offerto.
Il principio di fondo e che ogni persona e in grado di offrire qualcosa di utile agli altri, siano
competenze professionali o afferenti all’area degli interessi.
In Italia opera l’Osservatorio nazionale sulle banche del tempo creato nel 1995, promuove la
diffusione nel territorio attività di informazione, censimento e sostegno alle banche esistenti. È un
modo per valorizzare capacità spesso disconosciute, favorendo la crescita dell’autostima;
promuovere l’incontro e lo scambio tra persone di diverse origini e culture, favorire i rapporti tra
le generazioni, allargare le relazioni fiduciari al di là degli ambiti familiari, ricreando nuovi rapporti
di buon vicinato, aiutare a evitare situazioni di solitudine e contrastare i meccanismi di esclusione
di fasce di popolazione in situazione di difficoltà, incentivare la creazione di capitale sociale, con
ricadute positive per il benessere della collettività.
Formazione e sensibilizzazione:
Culture di genere come modi di produrre relazioni di genere che caratterizzano i contesti
organizzativi, tramite credenze, valori, simboli, e modelli di azione.
La varietà delle culture è ampia ed è legata sia alla natura del lavoro, sia alle esigenze
organizzative, sia al tessuto relazionale prodotto dagli individui nelle loro interazioni quotidiane,
sia alla cultura del contesto sociale di riferimento.
Coaching è un processo mediante il quale un esperto cerca di aiutare individui e gruppi di persone
a raggiungere più elevati livelli di performance e qualità di vita.
Mentoring attività formativa tramite un esperto che mette a disposizione le proprie competenze e
conoscenze.
(Mentoring di gruppo) (peermentoring) sostegno reciproco tra persone in posizioni simili
(Crossmentoring) prevede la collaborazione tra più organizzazioni per favorire lo scambio tra
mentor e mentee.
-Laboratori narrativi aiuta a sviluppare itinerari di formazione orientati alla crescita personale e
professionale e a lla costruzione di significati emancipativi, ma anche come strumento di
apprendimento organizzativo. I dipendenti sono invitati a raccontare le proprie esperienze,
stimolati a produrre trame e soluzioni alternative.
-La formazione dei sindacalisti attraverso workshop. Si concentra sul ruolo attivo e propositivo
che il sindacato può assumere sia nella contrattazione sia nel costante monitoraggio delle
condizioni di lavoro. L’intervento può avere come finalità, riflettere sulle pratiche di genere
interne al sindacato.
- Le campagne mediatiche
Strategia per favorire cambiamento delle culture di genere.
Trattasi di una tipologia di azione utilizzata in altri paesi occidentali, in Italia scarsamente diffusa.
Iniziative di comunicazione pubblica, sviluppando nuove forme di consapevolezza per i diversi
attori sociali (uomini e donne, genitori e insegnanti, dipendenti e imprenditori), cercando di
abbattere gli stereotipi e legittimare patiche sociali innovative.
Qste campagne qdo possibile adottano strategie composite utilizzando canali mediatici come la
stampa, i manifesti pubblicitari, la radi e la televisione. Da notare che una campagna mediatica è
onerosa e si necessita di un sostegno economico pubblico.
In Italia troviamo campagne promozionali per incentivare il congedo parentale per i padri, per
rendere più attraente il periodo riconosciuto dalla legge.