Lezione 1 21/02/2022
Il programma del corso affronta in logica evolutiva i contenuti della disciplina ed è articolato
nelle seguenti parti fondamentali:
Le dimensioni del sistema organizzativo
- L’organizzazione come disciplina
- Le logiche della progettazione e le diverse componenti dell’organizzazione
Ambiente, strategia e organizzazione
- La relazione tra ambiente, strategia e progettazione organizzativa
- L’impatto dell’organizzazione sulla performance aziendale
La progettazione degli assetti organizzativi
- Le unità organizzative e i meccanismi di coordinamento
- Le macro-strutture organizzative comparate
- Le strutture organizzative internazionali
La relazione tra tecnologia e progettazione organizzativa
- La relazione tra tecnologia e organizzazione
- La micro progettazione organizzativa
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Criteri di valutazione:
L’esame si svolge attraverso una prova scritta che si svolge con in due parti: la prima, della
durata di 30 minuti, è composta da 30 domande Multiple Choice ed ha obiettivo di valutare le
consocenze di base, la capacità di correlare contenuti, la conoscenza del linguaggio tecnico.
Nelle multiple choices c’è solamente 1 risposta corretta. Completa la valutazione una
seconda parte, della durata di 30 minuti, composta da analisi e diagnosi di un caso e
dall’argomentazione di un piccolo tema. Ognuna delle parti ha un punteggio di 15/30. Il voto
finale si compone dalla somma delle due valutazioni.
È possibile sostenere l'esame in qualunque appello ufficiale previsto dal calendario
accademico. Non ci sono salti di appello.
Relazione di tesi triennale:
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Le richieste di relazione tesi finale per lauree da luglio 2022 possono avvenire dal 1 maggio
2022 in poi.
Si ricorda che i temi organizzativi possono essere richiesti anche in altri insegnamenti, ad
esempio gli insegnamenti di area linguistica, affrontando il tema dal punto di vista culturale-
comunicativo-linguistico.
Per informazioni sulla tipologia di tesi e sulle linee guida, si prega di guardare la pagina
personale sul sito Unicatt.
Il sistema interno può anche essere molto complicato. L’azienda più grande in termini di
numero di personale è LE POSTE ITALIANE con 120.000 dipendenti, il cui obiettivo è
quello di fornire servizi prossimi ai cittadini. L’organizzazione ha dei confini ma che sono
sempre in osmosi con l’ambiente esterno.
Il concetto di organizzazione è molto ampio, anche la famiglia è una organizzazione.
Processo che fa il top management, attività strategica, parte dai bisogni e si conclude con la
definizione di un assetto organizzativo adatta a risolvere determinati fabbisogni. C’è la
soluzione più adatta e coerente. Non c’è una one best way. Organizzare è un equilibrio, è il
trade-off, non c’è una unica modalità per organizzare. È la ricerca dell’equilibrio stabile
fino a quando un'altra variabile cambia.
Tra i primi studiosi di organizzazione, Taylor (ingegnere, fondatore della disciplina
aziendale, studiava la catena di montaggio), modello organizzativo caratterizzata da divisione
del processo in fasi e assegnazione di una mansione specializzata per ogni fase. Maggiore è la
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Taylor però:
- Vedeva l’azienda come un SISTEMA CHIUSO (del cliente finale, della bellezza,
della personalizzazione non interessa niente a nessuno, il suo obiettivo era quello di
diminuire il prezzo finale della autovettura).
- Concetto dell’adattamento, per lui c’era una ONE BEST WAY, per lui qualsiasi
azienda doveva essere divisa in fasi e ogni utente doveva essere SPECIALIZZATO.
Attualmente di aziende organizzate con il concetto Taylorista non esistono, ma esistono ruoli
il cui processo è molto vicino a quello teorizzato da Taylor (pensiamo alla cassiera).
La forma, la configurazione deve essere la più ADATTA, e questo criterio può cambiare
nel tempo.
Da cosa dipendono le scelte di
progettazione organizzativa? Come
definiamo con quali regole funziona
l’organizzazione? Dalle 5 variabili
contingenti.
Queste e sfere sono quelle che chiamiamo
variabili contingenti variano, non sono
delle costanti e ognuna di queste sfere ha del
dinamismo. Contingente: crea un effetto.
A seconda della configurazione delle 5 sfere,
varierà l’assetto organizzativo.
La variabile dipendente è proprio la struttura
organizzativa. Le 5 sfere invece sono sfere
indipendenti.
VARIABILI CONTINGENTI/CONTESTUALI:
1) Obiettivi e strategia definiscono la struttura organizzativa
2) Ambiente va da: fortemente turbolente a statico.
3) Dimensione grandezza dell’azienda in termini di personale
4) Cultura c’è la cultura nazionale o multinazionale. Il tratto culturale viene
riversato nell’organizzazione. Per esempio, nelle aziende del sud est asiatico c’è un
concetto molto marcato di gerarchia. E c’è la cultura interna che deriva dai leader
(democratico, accentratore, motivatore, comandante…). La motivazione è
fondamentale. Come faccio a venire le mie persone in azienda con il sorriso??
Opportunità, salario, mansione? Aspetto soft, importantissimo, non strutturato. Fa si
che una organizzazione funzioni o non funzioni. Se una organizzazione non è
aggregante, i dipendenti non daranno il loro meglio. Bisogna motivare i dipendenti e
ci sono varie tipologie di motivazione (una persona che è appena entrata nel mondo
del lavoro avranno una motivazione completamente diversa da un dipendente che
lavora da 35 anni.
5) Tecnologia
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molto diverse.
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crear uffici con le porte e uffici, si vuole creare un ambiente in cui non ci sia commistione.
Quale è la soluzione migliore? Dipende.
variabili tra di loro collegati che influenzano la scelta della struttura organizzativa.
Negli anni 60, con l’avvento degli studi di sociologia e psicologia, gli studiosi di
organizzazione cambiano, negli USA E Europa iniziano a fiorire studiosi che cominciano ad
affermare che non tutto quello che dicevano Taylor e Ford era vero. Iniziano a nascere
strategie completamente diverse.
Inizia la teoria del IT ALL DEPENDS. Da cosa? Dalle variabili viste prime. NON è vero
che esiste solo una modalità per organizzare un’azienda.
Negli 60 le teorie contingenti studiarono le 5 sfere in maniera isolata (solo l’ambiente e il suo
impatto sulla strategia, solo la cultura e il suo impatto sulla strategia…) solo a partire dagli
anni 80 iniziarono a studiare queste 5 sfere insieme.
SMART-UP RIGHT-ON
Smart-Up mantenne invariata la Assunse un nuovo direttore generale,
composizione del management e promosse precedentemente direttore di un grande
il direttore dello stabilimento a direttore laboratorio di ricerca nel campo
generale. dell’elettronica, e promosse molto del
personale già esistente
per portare cambiamento, nuovi stimoli.
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A ciò si aggiungeva un certo malumore dei a maggior parte delle decisioni di qualche
manager di seconda linea. i lamentavano di rilievo erano prese collegialmente dai
compiti troppo frazionati e rappresentati manager di Bright-On. Decide un gruppo,
fino al dettaglio nei mansionari (chi fa votando.
cosa).
Ciò rendeva agevole assumere anche Presenza di studi per ingegneri e prototipisti
giovani con bassa scolarità per poi all’avanguardia. Costo della mano d’opera
addestrarli internamente a mansioni più alto. uesta flessibilità che veniva richiesta
caratterizzare da pochi compiti bene ai neoassunti talvolta allungava un po’ i
definiti. Venivano formati all’interno tempi di addestramento interno, ma aveva
addestramento on the job. Il costo della sicuro impatto sulla motivazione.
mano d’opera era basso
Cerca di farli lavorare tutti insieme.
Maggior produttività Maggior motivazione
Gerarchia più verticale Gerarchia più orizzontale
Alta specializzazione maggior Bassa specializzazione minor efficienza
efficienza economia di apprendimento
Alta centralizzazione Bassa centralizzazione
Organizzazione MECCANICA Organizzazione ORGANICA
LE DIMENSIONI STRUTTURALI:
GERARCHIA Descrive chi riporta a chi e lambito di controllo (span of control) di ogni
manager. L’ambito di controllo o ampiezza di controllo è il numero dei dipendenti diretti
(non tutti) che risponde ad ogni manager. Esempio caso dei ristoranti stellati con la brigata
(chef de cuisine, sous chef, line cook, dish washer…) fino ad arrivare a 18 livelli gerarchici.
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Per illustrare la sua teoria, Smith immagina nel dettaglio le diverse fasi in cui può essere
frammentata la fabbricazione di uno spillo. Un operaio trafila il metallo, un altro raddrizza il
filo, un altro ancora lo taglia, un altro gli fa la punta, un quinto lo schiaccia all’estremità per
poi inserire la capocchia – che altri tre, nel frattempo, sono impegnati a fabbricare –, altri la
inseriscono negli spilli. Terminato il lavoro di fabbricazione, nuovi operai pensano a lucidare
gli spilli prodotti e ad avvolgerli nella carta, pronti per essere venduti. La fabbricazione di
uno spillo è così suddivisa in circa diciotto operazioni. alta specializzazione. Smith ebbe
realmente modo di visitare una fabbrica di spilli. Era una piccola manifattura, alle cui
dipendenze lavoravano dieci operai. Gli operai riuscivano a produrre 12 libbre di spilli al
giorno – in una libbra ci sono più di quattromila spilli, quindi gli operai riuscivano a produrre
in un giorno più di quarantottomila spilli: una cifra da capogiro rispetto a quella prodotta
nello stesso lasso di tempo da una sola persona addetta a tutto il processo di produzione (una
ventina di spilli circa).
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Archetipi di organizzazione.
SISTEMA MECCANICO:
AMAZON - Fonte
originaria: AffariItaliani.it
…. Per quanto riguarda il
lavoro, ci sono due unità. E
per ogni unità, vi saranno
proposte due mansioni. La
prima attività è quella di
ricevimento: ne fanno parte
coloro che allestiscono lo
stock. Per questa attività
vengono proposte due
mansioni. La prima è
quella di each-receive: è svolta da coloro che vengono chiamati eacher. Eacher, voi sarete in
piedi per otto ore. E impossibile sedersi o appoggiarsi. Dovete conoscere l’informatica perché
dovrete inserire dei dati. Poi c’è l’attività di stow. Stower, voi posizionerete gli articoli nello
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stock. C’è un numero per ogni fila. Poi una lettera per l’altezza di ogni ripiano. Poi un altro
numero per l’esatta posizione nel ripiano. E come una battaglia navale in 3D. Stower, voi
sistemerete gli articoli che sono sui vostri carrelli là dove c’è posto. Affinché il computer
sappia dove li avete sistemati, utilizzerete il vostro scanner per scansionare il codice a barre
che si trova davanti a ogni bin, poi posizionerete l’articolo. In produzione c’è pick e pack. I
picker e i packer. Pick, chi allestisce, pack, chi imballa. Picker, avete un carrello, un
contenitore e il vostro scanner. Per otto ore di lavoro percorrete, ogni volta, più di venti
chilometri a piedi. Vi muovete tantissimo…..
Guardate il video di Amazon https://www.youtube.com/watch?v=2nNSNDH_LLo
SISTEMA ORGANICO:
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SEMCO PARTNERS:
- da 4 mln a 240 mln di dollari di ricavi in 25 anni
- da 90 a 3.000 dipendenti
- turnover del personale sotto l’1% (concorrenti in media al 20%) ü un investimento di
100.000 usd di 25 anni fa oggi varrebbe 5.4 mln usd (5400%)
- caso di studio in 76 business schools nel mondo
Manager, addio: ora sono “tutti leader di sé” in azienda. Si chiama holacracy ed è la forma di
organizzazione aziendale che cerca di pensionare gerarchie e vertici con un sistema di
“cerchi” dove tutti i dipendenti discutono e decidono alla pari. Lo schema, brevettato negli
Stati Uniti sta facendo parlare di sé anche in Europa…non sempre con entusiasmo, però: il
gigante dell'ecommerce di abbigliamento Zappos, affiliato al modello dal 2013, ha
comunicato che il 14% dei suoi 1.500 dipendenti (210 professionisti) non si è trovata a suo
agio con l'eliminazione di tutte le cariche e accetterà l'incentivo all'esodo offerto dalla società.
A quanto pare, i “leader di sé” erano diventati un po' troppi e i dipendenti lamentavano i
rovesci della medaglia del self-management come cinque ore extra di meeting settimanali .
Alcuni lavoratori intervistati dal Wall Street Journal spiegano che hanno impiegato sei ore a
settimana «per diversi mesi» prima di imbastire un paio di cerchi da 24 unità in totale. Senza
contare che l'abbattimento dei vertici ribalta il principio di distribuzione degli incarichi, non
sempre in positivo: nei “cerchi” lavorativi si può viaggiare al ritmo di decine di argomenti in
un'ora, ma anche sovrapporre argomenti discordanti e far confluire un po' troppe voci. Ultimo
capitolo, e non per importanza: la retribuzione. In assenza di vertici, scompare la gradualità
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degli stipendi e anche la busta paga si fa tangente ai cerchi che determinano l'ossatura delle
aziende senza boss.
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07/03/2022 – lezione 3
“Vedrete – riprende Catherine – là è un po’ come essere in America. Si usano molti termini
inglesi con i quali dovrete familiarizzare. C’è un’altra cosa molto importante: in Amazon
tutti si danno del tu. Sapete perché in Amazon tutti si danno del tu? PER VELOCIZZARE
IL LINGUAGGIO PAROLA CHIAVE È EFFICIENZA. Perché si lavora più
velocemente quando si è in confidenza e non si ha paura di affrontare gli altri. Dovete dare
del tu anche ai vostri manager, i vostri superiori. Dovete dare del tu anche al direttore, se si
dovesse rivolgere a voi. Per quanto riguarda il lavoro, ci sono due unità. E per ogni
unità, vi saranno proposte due mansioni. Potrete quindi scegliere tra quattro mansioni
per le quali poter fare domanda, anche se non sarete certi di ottenere il posto per il
quale avete fatto richiesta. MANSIONI RUTINARIE E BEN STRUTTURATE. La prima
attività è quella debound, il ricevimento: ne fanno parte coloro che allestiscono lo stock. Per
questa attività vengono proposte due mansioni. La prima è quella di each-receive: è svolta da
coloro che vengono chiamati eacher. Eacher, voi sarete in piedi per otto ore. E impossibile
sedersi o appoggiarsi. Dovete conoscere l’informatica perché dovrete inserire dei dati. Poi c’è
l’attività di stow. Stower, voi posizionerete gli articoli nello stock. Dei carrelli elevatori vi
porteranno dei contenitori pieni di articoli. Sono per terra: Occorre sollevare questi
contenitori, a volte pesanti, da terra. Non scegliete questa mansione se avete problemi alla
schiena. In Amazon, gli articoli non arrivano a centinaia. Arrivano a tonnellate. Dovete essere
molto concentrati e lucidi per otto ore. Una volta fatta la vostra scelta, vi insegneremo a
gestire il lavoro in modo da ottenere dei buoni risultati. Sarete formati sulla qualità. La
qualità? Avrete due secondi di tempo per verificare che un articolo non sia “damage”. Non
dimenticate come sono gli americani. Loro non archiviano come noi. Noi, quando sistemiamo
delle scarpe, le mettiamo con le altre scarpe. Loro le sistemano dove c’è posto”.
(Effettivamente, in Amazon gli stower sistemano là dove c’è posto. Si tratta di un disordine
organizzato dall’informatica in modo molto rigoroso. Ma torneremo su questo argomento.)
Stower, voi andrete nei numerosi corridoi di stoccaggio situati nelle diverse zone. In ogni
corridoio ci sono vari scaffali, dal basso all’alto, con dei piccoli spazi, i bin”.
Faccio notare a Catherine che anche da McDonald’s, per indicare il posto dove gli hamburger
attendono il cliente restando al caldo, viene utilizzato il termine bin. “Lei ha lavorato da
McDo? Benissimo! La adoreranno!” si entusiasma, prima di proseguire: “C’è un numero per
ogni fila. Poi una lettera per l’altezza di ogni ripiano. Poi un altro numero per l’esatta
posizione nel ripiano. E come una battaglia navale in 3D. Stower, voi sistemerete gli articoli
che sono sui vostri carrelli là dove c’è posto. Affinché il computer sappia dove li avete
sistemati, utilizzerete il vostro scanner per scansionare il codice a barre che si trova davanti a
ogni bin, poi posizionerete l’articolo.
Ora vi presenterò le mansioni debound, la produzione. Quando sarete assegnati a una delle
due unità, inboud o outbound, non potrete più cambiare. NON c’è MOBILITÀ.
In produzione c’è pick e pack. I picker e i packer. Pick, chi allestisce, pack, chi imballa.
Picker, avete un carrello, un contenitore e il vostro scanner. Avete la lista degli articoli
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ordinati dai clienti, la lista degli articoli dei prodotti che dovete cercare sugli scaffali. Per otto
ore di lavoro percorrete, ogni volta, più di venti chilometri a piedi. Vi muovete tantissimo.
Sovente occorre accovacciarsi per prendere degli articoli. Si devono anche trasportare
prodotti pesanti. Attenzione al vostro stato di salute. L’altra mansione della produzione è il
packer. Packer, voi siete fermi per tutto il giorno. Voi imballate pacchi tutto il giorno. Vi
verrà insegnata la procedura per mettere gli articoli tra le palle di carta stropicciata. Il rullo
scorrevole – convogliatore – è molto sofisticato. Pesa i pacchi, li riconosce, attacca l’etichetta
con l’indirizzo e rileva eventuali problemi. Se c’è un problema, un dispositivo spinge il pacco
e lo fa cadere dal rullo, perché il cliente deve ricevere un pacco fatto bene, in tempo utile. Il
compito di Amazon è servire il cliente al 200%. Se voi fate degli errori, potete essere
rimproverati”. I dipendenti hanno la responsabilità di eseguire, NON di decidere.
Attenzione sono responsabilità molto diverse.
CAPITOLO 4 AMBIENTE
Partiamo da un caso PHILIPS. Nel tempo si è RADICALMENTE trasformata. Le aziende
si trasformano quando cambiano settore e attività.
In ambito italiano la Pirelli negli anni 60 faceva cavi e tubi poi nel tempo ha aggiunto la
produzione degli pneumatici. Poi siccome ha venduto terreni molti grandi, ha deciso di
mettersi nell’ambito di real estate e anche dell’abbigliamento.
Le aziende si trasformano quando c’è un cambiamento ambientale. Se cambiano i clienti, il
mercato, i fornitori, le normative… l’azienda si trasforma.
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Cos’è L’AMBIENTE?
È l’insieme di:
- attori
- risorse
- relazioni
che stanno all’esterno all’azienda e con le quali l’organizzazione intrattiene delle relazioni di
diversa intensità e natura.
Fornitori, clienti, sindacati, istituzioni finanziarie, competitor (attuali e potenziali), tecnologia
e conoscenze scientifiche, sistema scolastico e giuridico…
Le aziende italiane stanno chiedendo persone giovani. Noi ci laureiamo a 23. Rispetto a
Inghilterra e America non siamo giovani però. Bisogna essere competitivi nell’ambito
lavorativo.
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internazionali. Qual è l’area di influenza del Milan? La serie A e la Uefa, molto meno la serie
B e C.
Pensiamo ad Armani, all’interno del settore del fashion. Di tutto il fashion, quale parte ha più
influenza su Armani? Il LUSSO è un SOTTOAMBIENTE di riferimento. Settimana
scorsa ha fatto sfilare in silenzio. È uno strumento di influenza? Certo. Influenza politica, su
chi compra, sui competitor. Armani è stato un trend setter.
L’analisi dell’ambiente
L’INCERTEZZA ambientale: ALTA, MEDIA, BASSA.
Asse orizzontale:
semplicità e
complessità.
Asse verticale:
ambiente stabile o
instabile
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Il bergamotto di Calabria nasce e cresce con un DNA unico solo in Calabria. Il frutto, fino a
qualche anno qua, era chiamato solo «bergamotto» perché non veniva prodotto in alcun paese
del mondo o regione italiana ad eccezione della Calabria.
Per cambiare ci mettono tanto tempo, pensiamo a quanto tempo ci mettono per costruire una
nuova linea metropolitana. Ci vogliono investimenti importanti. Ambiente caratterizzato da
alta eterogeneità. Trasporti integrati: trasporti e merci. Nazionali e internazionali. La
regolamentazione è provinciale, comunale e statale. Ambiente estremamente eterogeneo.
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Pensiamo anche all’ambiente militare. Cambia nel lungo periodo. Il mercato delle armi è
stabile ma è complesso. Sono tantissime le tipologie di armi, gli usi che se ne possono fare,
gli accordi.
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MODELLO DI SINTESI:
!:Una non esclude l’altra. Sono tra di loro utilizzabili anche contemporaneamente.
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Alcuni esempi:
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Il modello meccanico va bene con l’ambiente stabile perché c’è Routine. La gerarchia crea
linee di controllo. Essendo l’ambiente stabile, con cambiamenti di lungo periodo. Le
decisioni possono richiedere tempo. Alta formalità, molte regole scritte e rigide. L’obiettivo è
l’EFFICIENZA (cash cow, devo mungere). Nel lungo periodo si crea l’economia di scala.
Nel modello meccanico chi viene premiato? Chi fa meglio.
Il modello organico va bene con l’ambiente instabile e incerto che cambia molto: bisogna
prendere molte decisioni sia nel breve che nel lungo periodo. Per non impalarsi bisogna
decentrare. Alta de-specializzazione. Bassa formalità Le regole dovrebbero cambiare di
continuo. Le regole ci sono ma non sono scritte. Sono regole verbali e sociali, sono diverse da
quelle scritte. Decentramento con de specializzazione. Bassa gerarchia, perché se l’ambiente
è super dinamico non bisogna creare tanti capi. C’è bisogno di meno capi per fare in modo
che le informazioni viaggiano anche bottom-up, il cambiamento è repentino. La base è
importante. Il capo è importante, è il coordinatore di persone che collaborano. Velocità di
informazione, ognuno è responsabile. I dipendenti devono prendere decisioni, c’è
decentramento. Il controllo è proprio. Il capo decide, non controlla. L’obiettivo: VELOCITÀ
DI ADATTAMENTO, INNOVAZIONE. Non posso avere una struttura ingessata. È una
organizzazione in continuo cambiamento. Nel modello organico chi viene premiato? A chi si
adatta, a chi è veloce.
organizzative.
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14/03/2022
L’unità delle vendite distribuire il prodotto, collocare il prodotto verso i clienti. Gestione
della relazione. Capacità relazionale, capacità persuasiva, di convincimento, ci vuole empatia.
È la stessa empatia della ricerca e sviluppo? No.
Pensiamo alla differenza che c’è tra chi lavora in un laboratorio e chi in un impianto.
Pensiamo alla giornata di lavoro. Chi fa ricerca e sviluppo e innovazione sa perfettamente che
l’errore è fondamentale per migliorare e innovare (trovare soluzioni a problemi difficili). In
fabbrica non è assolutamente così.
Ogni area aziendale è come se fosse una parte a sé. All’aumentare della complessità,
nell’azienda si devono creare diverse aree per rispondere alle diversità interne.
bisogna creare degli
ambienti diversi.
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Altri strumenti di integrazione molto forti sono i gruppi di lavoro, le task force (gruppi di
lavoro temporanei o permanenti formate da persone che vengono da unità diverse).
assorbe l’incertezza. Come fa? Sono delle parti dell’azienda che funzionano come degli
stabilizzatori sul nucleo operativo. Esempio: il magazzino che nel caso di materie prime
gestiscono il sotto e sovra-scorta. Serve per garantire alla produzione le materie prime.
L’ufficio acquisto e vendita sono altre unità cuscinetto. Servono per gestire gli effetti sui
clienti.
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Nonostante abbiano pochi competitor sono molto agguerriti. C’è tanta competizione. Cosa
cambiano le compagnie telefoniche? Cercano di impacchettare qualcosa per trovane
l’innovazione. Per ogni prodotto deve essere informato il call center. Ci sono tantissimi soldi
spesi dietro un prodotto. Non è così nelle aziende in ambienti con bassa incertezza.
Attività:
- rintracciare e acquisire dati sui cambiamenti che avvengono nell’ambiente
- inviare informazioni all’ambiente al fine di presentare l’organizzazione sotto una luce
positiva
PNRS Piano nazionale di ripresa e resilienza –X piano di aiuti straordinari che sono
arrivati dalla commissione europea se si fanno certe cose. Aiuti a fondo perduto con
l’obbligo di fare certe migliorie. Nasce una nuova figura rappresentare verso l’esterno
tutte le iniziative di sostenibilità.
ORGANIZZAZIONE E
STRATEGIA:
CAPITOLO 2, PARTE II
STRATEGIA:
- l’arte della
guerra:
movimento di
truppe e di
navi nelle
posizioni più
favorevoli
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- pia
ni
o
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OBIETTIVI OPERATIVI: cosa deve fare ciascuna unità organizzativa per raggiungere gli
obiettivi generali.
- Fornire le linee giuda per il processo decisionale
- Guidare e motivare il personale
- Definire uno standard di performance (monitorare dove l’organizzazione sta
andando)
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I manager cercano di formulare strategie che possano essere congruenti sia con le
caratteristiche interne dell’organizzazione sia con l’ambiente esterno
Esplorazione innovare, assumersi dei rischi per creare nuove opportunità. I pesci
sono talmente tanti che si mangiano tra di loro. Bisogna esplorare punti in cui ancora
nessuno è arrivato, ovviamente è un rischio. Apple.
Analisi stabilizzare le linee di prodotto e i clienti consolidati e sperimentare in
alcune nicchie con lancio di nuovi prodotti, spesso da follower.
Reazione assenza di piani, strategia del ‘wait and see’, valore solo nel breve
periodo. Reagisco a quello che fanno gli latri. La reazione è molto pericolosa perché
significa che io non un piano, né una strategia
We believe the coca-cola company’s purpose is still to refresh the world and make a
difference.
In the last decade, Coke's market share has risen from 17.3% to 17.8%, while Pepsi's
has dropped from 10.3% to 8.4%, according to Beverage Digest, a trade publication.
We are a global business that operates on a local scale, in every community where
we do business. We are able to create global reach with local focus because of the
strength of the Coca-Cola system, which comprises our company and our nearly 225
bottling partners worldwide.
Apple in testa alla classifica delle 50 aziende più innovative del mondo secondo la
classifica “The Most Innovative Companies 2020”, stilata da Boston Consulting Group
Crediamo che siamo sulla terra per fare grandi prodotti e questo non cambia. Siamo
costantemente concentrati sull’innovazione. Noi crediamo nella semplicità, non nella
complessità.
Noi crediamo che abbiamo bisogno di possedere e controllare le principali tecnologie alla
base dei prodotti che facciamo, e partecipare solo nei mercati in cui siamo in grado di
apportare un contributo significativo. Crediamo nel dire di no a migliaia di progetti,
sappiamo che possiamo veramente concentrarci sui pochi che sono veramente importanti e
significativi per noi.
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Crediamo nella profonda collaborazione e nell’incrocio dei nostri gruppi, che ci permettono
di innovare in modo che gli altri non possono. E, francamente, non ci accontentiamo niente
di meno che dell'eccellenza in ogni gruppo dell’azienda, e abbiamo l’onestà con noi stessi di
ammettere quando sbagliamo e il coraggio di cambiare.
E penso a prescindere da chi è a lavoro. Questi valori sono così interiorizzati in questa
azienda che Apple farà molto bene
BlackBerry, una linea di smartphone e tablet, è stata un enorme successo nel 1998,
offrendo un dispositivo con una tastiera ad arco.
Tuttavia, solo pochi anni dopo l'intero settore della telefonia mobile ha iniziato a
concentrarsi su schermi touchscreen più grandi, mentre BlackBerry si è concentrato
sul proteggere ciò che già aveva. Non riuscendo ad adattarsi ai cambiamenti, nel
2017 il CEO John Chen ha annunciato che BlackBerry era fuori dal settore della
produzione di smartphone e che l'azienda ha costruito una nuova strategia,
concentrandosi sullo sviluppo del software e affidando la componente hardware ai
partner.
Dopo un lungo periodo di crisi e vari passaggi di proprietà, l’azienda sta rientrando
nuovamente nel settore degli smartphone con il lancio nel 2021 di un nuovo
prodotto dotato di tastiera QWERTY fisica, un classico del marchio.
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Secondo Porter le tre teorie sono: differenziazione, leader di costo e focalizzazione (non ha
un impatto organizzativo però).
- Con la LEADERSHIP DI COSTO (competono con il controllo del costo interno e quindi
del prezzo): forte orientamento all’efficienza. Produrre di più, diminuendo il più
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- ANALISI: strategia bifronte, fa sia esplorazione, sia difesa, le aziende bilanciano sia
l’efficienza, sia l’apprendimento. Da una parte hanno uno stretto controllo sui costi e
dall’altro ampio spazio alla ricerca BAYER (innovazione con il vaccino e produce le
aspirine, la cui produzione è routinaria). (Porter parlava di differenziazione).
Produzione efficiente per linee di prodotto consolidate ed enfasi sulla creatività, la
ricerca e assunzione di rischi per l’innovazione qual è il problema? Bisogna
inserire meccanismi di integrazione (meccanismi di coordinamento orizzontale).
All’interno della stessa azienda bisogna essere equi? Come si fa a gestire persone
completamente diverse tra di loro? Come si fa a gestire informazioni completamente
diverse tra di loro? Introducendo dei meccanismi di informazione trasversale
(meccanismi di integrazione (e incentivi di allineamento delle remunerazioni)
- REAZIONE: non strategia. È la strategia di farsi portare dagli altri, di seguire il flusso,
essere follower. Reagire, ma non definire una strategia e non avendola chiara non
hanno nemmeno una chiara organizzazione. Aziende che cambiano il loro paradigma
organizzativo a seconda del momento. Spesso cambiano anche repentinamente e
bruscamente. Si adattano, non perché decidono ma perché sono di fatto PASSIVE. È
una strategia estremamente pericolosa. SUBISCONO il cambiamento. Cercano di
simulare il leader, adeguandosi e copiando. Hanno delle forze mimetiche.
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Le aziende sono entità sociali, hanno gli stessi comportamenti delle persone. Quindi
possono essere razionali o irrazionali. Razionalità limitata: Simon vince un Nobel negli anni
50, economista che ha scoperto e quindi teorizzato che l’uomo per natura ha una razionalità
limitata, questo perché:
Fino ad allora, l’azienda di Taylor e Ford era RAZIONALE. Si credeva che il super manager
fosse un super uomo che sapeva tutto e come farlo. Negli anni 50 però arriva questa teoria
che inizia a ribaltare questa visione. Sulla base di questa teoria nasce l’intelligenza artificiale.
Simon, quindi, chiede: de l’uomo è limitato, la macchina può essere illimitata ed essere
sempre giusta? A 70 da questa teoria la risposta è no.
La prima sfida la vince la macchina (Google), la seconda la macchina (Cloud computing),
però la macchina non capisce ancora le conseguenza delle azioni, non prevede il futuro, è
troppo complesso. Attenzione le prime due sfide le ha già vinte. Non ha ancora vinto la terza
sfida, ma potrebbe.
Tutte le aziende sono limitate ma alcune per volontà inseguono e non vogliono prendersi
troppi rischi.
Efficacia organizzativa:
• È la misura della capacità di un’organizzazione di raggiungere i propri obiettivi
• Si chiama anche performance/efficacia organizzativa
• E’ il risultato che un’intera organizzazione esprime nelle azioni che svolge e nelle decisioni
che prende (la performance dice se tutto quello che ho fatto è giusta o sbagliata).
• Non è sinonimo di efficienza, che invece è l’ammontare di risorse utilizzate per produrre
un’unità di output
• La sua misurazione è un processo complesso che impegna la direzione strategica
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Esempio: STELLANTIS, il nuovo colosso dell'auto nato dalla fusione tra Fiat-Chrysler (Fca) e
Psa annuncia la creazione insieme al gruppo Engie Eps - la filiale tecnologica di Engie - di
un'impresa comune per offire una "gamma completa di prodotti" con l'obiettivo di
semplificare "l'accesso alla mobilità elettrica". L'annuncio è stato fatto oggi, in conformità
con il protocollo di accordo annunciato a inizio novembre. Lo scopo, si legge in una nota, è
proporre una "gamma completa di prodotti e soluzioni innovative" per "rendere l'accesso
alla mobilità elettrica piu' facile e pratica per tutti". L'impresa comune svilupperà, tra l'altro,
infrastrutture per ricariche residenziali, commerciali e pubbliche come anche abbonamenti
per le ricariche elettriche. La realizzazione dell'operazione, che necessita del via libera
dell'antitrust, dovrebbe arrivare nei "prossimi mesi". colonnine elettriche. Accordo tra
due grandi realtà per fare un investimento il cui obiettivo è far crescere il sistema.
– Gennaio 2021
L’APPROCCIO DEI PROCESSI INTERNI misura l’efficacia come stato di salute ed efficienza
interna dell’organizzazione, che deve presentare processi interni fluidi, ben funzionanti e
ben armonizzati assicurando così un’elevata produttività. Produttività.
Esempi:
• una cultura aziendale forte e adattativa e un clima di lavoro positivo; (indagine del clima)
• rapporti basati sulla fiducia tra personale e management; (qualità del personale)
• l’efficienza operativa; (capitale umano e tecnologico)
• una comunicazione orizzontale e verticale non distorta;
• la crescita e lo sviluppo dei dipendenti; (ore di formazione)
• interazione tra le parti dell’organizzazione
Esempio: IBM
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IBMers misurano molto il valore dell’azienda (Net Promoting Score). Stessa cosa che fa
Booking. Il 78% dei dipendenti consiglierebbero al migliore amico di lavorare in IBM. La
valutazione dell’azienda se positiva viene pubblicata per vari motivi:
- Customer branding (attiro clienti)
- Employer branding (attiro personale di qualità)
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Capitolo 2 terminato, come casi abbiamo visto il caso Smart up e Bright on e tutti quelli nelle
slide.
Nel 2017 la domanda di schermi in vetro cominciò a ridursi a causa dei nuovi schermi
OLED. Dal momento che il know how del processo produttivo di questa tecnologia era
gelosamente custodito, Smart-Up e Bright-On compresero immediatamente la dimensione
della potenziale minaccia che ne derivava e cominciarono entrambi a cercare in maniera
decisa nuovi clienti.
Nel Luglio del 2017, uno dei più grandi produttori di smartphones (Apple) stava cercando
un’azienda a cui subappaltare una fase di assemblaggio di un nuovo modello di smartphone.
Si trattava di un contratto di diversi milioni di fatturato annuo. Sia Smart-Up che Bright-On
erano localizzate vicino al produttore, entrambe avevano sottoposto una offerta altamente
competitiva per la produzione di un centinaio di prototipi. Il preventivo di Smart-Up risultò
leggermente migliore rispetto a quello di Bright-On; intanto ad entrambe fu chiesto di
produrre 100 schermi.
Il produttore di smartphones disse ad entrambe le aziende che la velocità sarebbe stata il
fattore critico perché il loro Presidente si era vantato con altri produttori affermando che per
Natale sarebbe stato pronto un nuovo modello di smartphone. Queste vanterie, con grande
disappunto del design, richiedevano che tutti i subappaltatori fossero posti sotto pressione ed
iniziassero la produzione del prototipo prima che fosse completato il disegno definitivo dello
smartphone.
Un grande cliente una commessa nuova e altamente innovativa. Ambiente esterno che è
caratterizzato da un grande cambiamento, il time to production è limitato con competenze
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Smart-Up
Non appena Nick Hault ricevette le specifiche (lunedì, 11 luglio 2017), inviò un memo al
reparto acquisti, chiedendo che si procedesse all’acquisto di tutto il materiale necessario.
Contemporaneamente mandò le specifiche al reparto di progettazione e chiese loro di
preparare i disegni per la produzione. Al reparto di ingegneria industriale chiese di
cominciare a disegnare i metodi che il capo del reparto produzione avrebbe utilizzato per
l’assemblaggio. Mandò anche un memo a tutti i capi reparto e agli operativi, sottolineando
quanto fosse critico rispettare i limiti di tempo e dicendo che si aspettava che tutti avrebbero
lavorato con la stessa efficienza dimostrata in passato.
Mercoledì 13 luglio, il reparto acquisti venne a conoscenza del fatto che un particolare
componente dello schermo OLED NON poteva essere né acquistato né spedito per due
settimane perché il produttore aveva interrotto il lavoro per le vacanze estive. Il direttore
degli acquisti, peraltro, non se ne preoccupò molto perché immaginava che Bright-On
avrebbe avuto lo stesso problema e avvisò Hault di questo impiccio. Hault decise
(COORDINAMENTO VERTICALE) che avrebbe costruito comunque gli schermi in vetro,
eccetto che per quel componente che sarebbe stato aggiunto dopo due settimane. Disse al
reparto di ingegneria industriale di tener conto di questo vincolo nel disegnare i metodi di
assemblaggio.
Giovedì 14 luglio il reparto di ingegneria industriale rese noto a Hault (AL CAPO) che se il
componente mancante non fosse stato disponibile sin dall’inizio della fase di assemblaggio, i
tempi sarebbero aumentatati notevolmente. Hault, ansioso di cominciare, decise di
accantonare quel problema e diede il segnale di proseguire secondo i piani di assemblaggio.
(l’ufficio di produzione avvisa di un possibile problema). L’ingegneria meccanica ricevette i
disegni per la produzione e valutò la loro adeguatezza a produrre lo schermo. Dal momento
che la procedura per i prototipi richiedeva che si ottenessero offerte da fornitori esterni per
tutte le componenti prima che il personale interno fosse autorizzato a procedere alla
produzione, il direttore del reparto ingegneria meccanica mandò un memo (formalismo
interno) al capo del design, chiedendo che sui disegni dello schermo fossero indicati i
riferimenti che permettessero al reparto acquisti di ottenere le offerte dei fornitori esterni.
Venerdì 15 luglio, Hault chiamò il responsabile dell’ingegneria meccanica e gli chiese un
aggiornamento su come procedessero i lavori degli schermi OLED. Fu informato che il
reparto stava aspettando le offerte dei fornitori prima di procedere. Hault fu scioccato dalla
mancanza di progressi e chiese al reparto di ingegneria meccanica di cominciare a costruire
“questi maledetti schermi”. (Ognuno di loro era bloccato perché l’ambiente da alcuni
problemi e la procedura non funziona).
Lunedì 18 luglio il reparto acquisti gli comunicò che la maggior parte dei componenti erano
arrivati. I primi schermi furono mandati al direttore di produzione che cominciò
immediatamente a predisporre l’area di assemblaggio.
Martedì 19 luglio, due metodologi dell’ingegneria industriale andarono al reparto produzione
per stabilire i metodi per l’assemblaggio. Per la fretta di veder procedere i lavori (obiettivi
erano i tempi), il capo reparto di produzione aveva ignorato la normale procedura di
contattare i metodologi e aveva predisposto quello che gli sembrava essere un efficiente
processo di assemblaggio. La procedura che richiedeva determinati tempi non viene
rispettata. I metodologi furono molto irritati nel vedere l’assemblaggio cominciare prima che
potessero predisporre un efficiente layout. Dissero al capo reparto che avevano passato una
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settimana ad analizzare i processi necessari e che quanto lui aveva predisposto era
assolutamente inefficiente. Ordinarono quindi di fermare il lavoro fino a che non avessero
risistemato il processo. Il capo reparto si rifiutò. “Devo produrre queste unità per venerdì”,
disse “e ho già accumulato del ritardo”. I due metodologi riferirono al direttore
dell’ingegneria industriale che immediatamente si lamentò col direttore di produzione (tutti si
lamentano con il proprio capo – gerarchia – ognuno pensa ai suoi obiettivi). Questi invece fu
dello stesso avviso del capo reparto e disse: “Hault vuole queste unità per venerdì. Non mi
scocciate con i metodi ora. Quando industrializzeremo i prototipi allora i vostri ragazzi
potranno fare il loro lavoro”. Dopo aver riattaccato il ricevitore, il capo dell’ingegneria
industriale si girò verso i suoi uomini e disse: “se il mio capo ritiene che non siamo
necessario, all’inferno! Voi ragazzi avrete certo altri lavori di cui occuparvi, dimenticatevi di
questo”. Dopo di che i due metodologi lasciarono l’ufficio e uno dei due disse all’altro:
“aspetta solo quando dovranno installare il componente mancante. Senza i nostri metodi
dovranno smontare le unità quasi completamente”.
Venerdì 22 luglio le ultime unità erano terminate. Hault si aggirava per lo stabilimento. Nel
tardo pomeriggio ricevette una chiamata dal capo dei disegnatori dell’azienda committente
che gli disse che aveva ricevuto mercoledì una chiamata da Bright-On. Gli spiegò che in
Bright-On avevano trovato un errore nel disegno e che avevano proceduto a modificare i
prototipi. Disse a Hault che avevano controllato l’errore nel disegno e che Bright-On aveva
ragione. (Apple chiede come mai loro non si erano accorti del problema . I dipendenti della
Smart-up non si erano nemmeno accorti di questo problema). Hault disse che comunque le
sue unità erano pronte per la spedizione e che non appena avessero ricevuto il componente
mancante, lunedì o martedì, avrebbero consegnato (aumenta il numero del personale). Il
disegnatore spiegò che gli stava mandando la nuova specifica che correggeva l’errore e che
aspettava la consegna di Smart-Up per martedì. Quando la specifica arrivò, Hault chiamò il
capo della produzione per fare il bilancio dei danni. Le modifiche del disegno richiedevano il
completo smontaggio di alcune parti. Hault disse al capo reparto di aumentare il numero delle
persone che dovevano lavorare alla modifica e che per martedì bisognava aver finito. Nel
tardo pomeriggio di martedì le modifiche erano state terminate e i componenti mancanti
erano stati consegnati.
Mercoledì mattina il capo della produzione si accorse che bisognava di nuovo smontare le
unità per inserire i componenti mancanti. Quando Hault lo seppe uscì fuori di sé, chiamò
l’ingegneria industriale che chiese un giorno per risolvere il problema. Giovedì, dopo molte
discussioni fra capo reparto di produzione e metodologi, Hault ordinò di rismontare tutto e
inserire il componente mancante.
Venerdì 29 luglio, Smart-Up spedì 50 prototipi senza ispezione finale.
Martedì 2 agosto, Smart-Up spedì le rimanenti 50 unità.
Bright-On
Tom Higgs convocò una riunione per venerdì 8 luglio, cui parteciparono tutti i capo reparto
per informarli della commessa che stavano per ricevere e di cui attendevano le specifiche
(informale, NON invia memo).
Lunedì 11 luglio le specifiche arrivarono e i capi reparto si incontrarono per discutere i
dettagli del progetto. Venne concordato che i progettisti avrebbero preparato i disegni e che
l’ingegneria industriale e la produzione avrebbero cominciato a definire i metodi per
l’assemblaggio. Chi decide? Tom? Delega decisionale, decidono i responsabili del reparto
in maniera collegiale.
Mercoledì 13 luglio durante la riunione di aggiornamento gli acquisti indicarono che un
particolare componente non sarebbe stato disponibile per due settimane. Il capo
dell’ingegneria elettronica suggerì che si poteva utilizzare un componente sostituto
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giapponese. Il capo dell’ingegneria industriale promise che i suoi uomini avrebbero lavorato
per capire se si poteva produrre l’unità in modo da installare alla fine il componente
mancante. Il capo dell’ingegneria meccanica osservò che l’eventuale richiesta a fornitori
esterni per gli schermi avrebbe rallentato i lavori e suggerì che i suoi uomini iniziassero
comunque la produzione internamente. Si aiutano tra di loro. Trasferiscono competenze e
conoscenze. Il capo dell’ingegneria elettronica suggerì… non quello degli acquisti. La
decisione di andare avanti o no ancora una volta viene preso collegialmente. Knowledge
sharing.
Venerdì 15 luglio nella riunione di aggiornamento si convenne che inserire il componente
alla fine era complesso e si decise di ordinare il sostituto giapponese.
Lunedì 18 luglio un ingegnere di metodi e il capo di produzione formularono i piani di
assemblaggio. Lunedì pomeriggio ingegneri meccanici e industriali e uomini di produzione si
riunirono per produrre il prototipo e si accorsero di un errore nel disegno e passarono la notte
sullo schermo. insieme (Non hanno ancora prodotto nulla). La mattina di martedì Higgs
chiese l’approvazione formale del nuovo disegno che gli fu accordata mercoledì.
Parte degli schermi prodotti da Smart-Up risultarono difettosi, mentre tutti quelli di Bright-
On passarono il test del committente. L’impresa committente era seccata per il ritardo di
Smart-Up e dell’ulteriore tempo che aveva dovuto dedicare alla riparazione delle unità
difettose. Comunque, piuttosto che assegnare l’intero contratto ad una sola delle due aziende,
lo divise tra entrambe, aggiungendo due ulteriori direttive: ridurre il costo finale e
mantenere una produzione “zero difetti”. Riducendo il costo per unità del 20%, l’azienda
Smart-Up riuscì ad aggiudicarsi l’intero contratto.
Alla fine, il contratto Apple non chiede soltanto velocità e zero difetti, chiede anche di
ridurre il costo finale. questo non per i prototipi ma per la produzione di larga scala.
Morale: Non esiste il migliore in senso assoluto, uno vince di più quando l’ambiente è
estremamente instabile e bisogna essere veloci, l’altro vince quando l’obiettivo è fare la
leadership di costo e di standard ma in ambienti stabili fino alla nascita del nuovo
smartphone.
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Entrambe le strategie vanno bene ma entrambe hanno punti di debolezza. Non va bene
solo il meccanico, nemmeno solo l’organico le aziende cercano un EQUILIBRIO tra il
meccanico e organico.
Dopo aver studiato il capitolo 1, 4, 2 cercate di commentare queste frasi faendo uso di
mappe concettuali che colleghino i concetti in neretto:
1. In un ambiente stabile, le organizzazioni tendono a migliorare le economie di
scala atraverso l'introduzione di processi standard e alta formalizzazione.
2. In un ambiente complesso e instabile, le organizzazioni tendono a inrodurre meccanismi
di differenziazione organizzativa e meccanismi di delega decisionale.
3- Le aziende che perseguono strategie di leadership di costo specializzano le mansioni e,
alcune volte, introducono sistemi incentivanti basati sulla produttività e sui processi interni.
4. In un'azienda esploratrice i ruoli di confine sono molti e articolati così come i meccanismi
di integrazione organizzativa (collegamenti orizzontali).
Ex CEO Wells Fargo potrei benissimo dimenticarmi il piano strategico su un aereo, e non
cambierebbe nulla. Nessuno potrebbe metterlo in pratica. Il nostro successo non ha niente a
che spartire con la pianificazione. Sta tutto nella messa in pratica.
Un conto è la strategia, un conto è metterla in partica.
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le frecce non vanno solamente in una direzione unica. i risultati di un anno incidono sulle
scelte strategiche dell’anno successivo.
Meccanismo attraverso il quale il top management decide. È come se fosse una spirale
e si fa almeno una volta all’anno. Le strategie e i modelli organizzativi si possono rivedere.
La bussola sono i risultati. PROCESSO DI DIREZIONE STRATEGICA.
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Consideriamo la transizione energetica una grande opportunità […]. Per noi significa
crescere a ritmi sostenuti, investire molto in innovazione e promuovere la sostenibilità
ambientale e sociale nei territori in cui operiamo. Abbiamo semplificato l’organizzazione,
riducendo i livelli gerarchici da otto a sei e le “caselle” del 50% (ampliato le mansioni –
despecializzazione del lavoro, ridurre le aree), per avvicinare le persone al business.
Abbiamo creato sempre più team interfunzionali e di progetto per promuovere
l’imprenditorialità di tutti i colleghi. Abbiamo puntato sulla formazione e sullo sviluppo
delle persone.
Il purpose, la ragion d’essere delle aziende, è fondamentale per raggiungere risultati positivi
nel lungo termine e avere successo in periodi di forte discontinuità tecnologica. Noi ci
crediamo […] Oggi più che mai le aziende non devono pensare solo ai risultati di breve
termine bensì tenere conto degli interessi di tutti i propri stakeholder. Performance basata
sugli stakeholder […] L’evoluzione dell’azienda si accompagna a quella del business. Il
nostro utile per azione è cresciuto del 32% negli ultimi tre anni e il dividendo aumenta del
5% l’anno. Ciò dimostra che è possibile conciliare i buoni risultati con gli obiettivi di lungo
periodo e l’attenzione a tutti gli stakeholder.
LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA:
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una delle scelte che l’azienda deve fare è di quale struttura organizzativa dotarsi.
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Attenzione l’amministratore delegato non è vero che non ha un capo, perché ce l’ha, il
consiglio di amministrazione. Ma il consiglio di amministrazione non viene riportato
nell’organigramma.
L’ORGANIGRAMMA:
• E’ lo strumento che formalizza la componente statica della struttura organizzativa
• Si legge dall’alto al basso
• Ha linee verticali (coordinamento verticale) e orizzontali (coordinamento orizzontale)
• Indica i livelli gerarchici (numero di linee verticali) e lo span of control (numero di riporti
diretti)
• I rettangoli indicano le unità organizzative – U.O. (funzioni, divisioni, direzioni, reparti,
uffici, ecc)
• Le unità si distinguono in unità di staff (supporto alla DG e coordinamento) e unità di linea
(svolgimento delle attività tipiche)
• Strumento FORMALE
Ma l’organigramma ….
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Collegamenti verticali:
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Collegamenti orizzontali:
- Sistema informativo orizzontale avviene tra aree diverse. Permettono il
susseguirsi di azioni e procedimenti.
- Contatto diretto alla macchinetta del caffè scambio informazioni con i colleghi
- Task force per fa fronte a un problema nuovo, temporaneo
- Organi integrazione full time persone dedicate full time a fare integrazione,
persone assunte per passare informazioni tra uffici (“messaggeri”). Non hanno
potere decisionale, né gerarchico ma COORDINANO (ruolo fondamentale)
- Team gruppo di lavoro, multifunzione PERMANENTE, che lavora in maniera
continuativa, dove ognuno ha competenze molto diverse tra loro
La scelta della struttura deve essere la più ADEGUATA. Noi vedremo queste 5 strutture
organizzative.
La decisione di applicazione di queste strutture si stabilisce in base a criteri di adeguatezza.
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nostri stessi collaboratori che stando a contatto con i clienti e avendo l’autonomia per
risolvere le loro esigenze si inventano soluzioni particolari e poi le implementano”. (si
distribuisce il lavoro per carichi – chi è più carico delega lavori a chi è meno carico). Dal
punto di vista organizzativo, questa azienda ha una struttura organizzativa elementare.
Non ci sono livelli gerarchici. Lo span of control è lo stesso in tutta l’azienda. In queste
aziende solitamente non viene nemmeno creato l’organigramma.
1. STRUTTURA ELEMENTARE
Strutture piccole, dimensioni piccole, bassa complessità. Sono ad esempio aziende mono
prodotto, mono-processo, con un ambiente semplice. questa struttura ha un abbozzo di
vertice strategico e linea operativa. NON c’è lo staff perché il vertice fa tutto.
Zoom Video Communications is a videoconferencing company in San Jose, Calif., that has
been thrust into the spotlight over the past week. Its iOS app became the top free download
in Apple’s App Store. Lately, nearly 600,000 people downloaded the app, its biggest day
ever, according to Apptopia, which tracks mobile apps. While the stock market crashes,
Zoom shares have soared this year, valuing the company at $29 billion — more than airlines
like Delta, American Airlines or United Airlines. Source: The New York Times (17 Marzo
2020) Zoom is baked into many colleges and schools already that use it. The product’s
layout makes it easy to talk with multiple people at once. And Zoom has some features that
mirror social media apps. A button called Touch Up My Appearance casts a soft focus over
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the video display, smoothing out the skin tone of the presenter like an Instagram filter.
Custom backdrops can hide messy bedrooms. Zoom has a “hotter brand” association,said
Rishi Jaluria, a senior research analyst at D.A. Davidson. “Younger people don’t want to use
the older technology.”
Un po’ come Facebook, Zoom nasce come app social in un college negli Stati Uniti ed
improvvisamente diventa – a causa dell’emergenza coronavirus e della necessità delle
persone di lavorare e comunicare da casa–uno dei mezzi principali con cui aziende e privati
cittadini comunicano in quarantena negli Stati Uniti. Alla nascita, Zoom ha quella che
potremmo definire una struttura elementare: un fondatore e pochi lavoratori fidati che
lavorano intorno a lui.
In meno di un mese, Zoom è “esplosa” ed è stato necessario assumere personale,
formalizzare ruoli e procedure, creare nuove unità. Oggi Zoom conta le seguenti unità di
linea (funzioni):
• Product
• Marketing
• Sales
• Information Security
• Tech. Support
e le seguenti unità di staff: Legal, Human Resources, Finance, Global general services
2. STRUTTURA FUNZIONALE
Vediamo 1 solo livello gerarchico:
- 4 di staff (HR, GGS, Finance, Legal)
- 4 di linea (product, marketing, sales, info security, technical support)
Span of control: 9
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criterio:
- Conoscenze e competenze tecniche simili
- Attività e processi simili
Struttura funzionale:
3 linee gerarchiche
1° 5 funzioni, 2 di staff e 3 di linea
2° 6 caselline
3° 2 caselline
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STRUTTURA DIVISIONALE:
Opzioni di specializzazione unità di primo livello:
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LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE:
• Decentramento organizzativo (si contrappone con il rischio concentrazione)
• Responsabilizzazione su risultati globali e margini (divisioni = centri di profitto). Per farla
funzionare bene, ogni area è responsabile del proprio profitto e del proprio margine. Ogni
divisione è come se fosse una azienda all’interno dell’azienda. Il capo divisione è
responsabile dei costi e ricavi della sua divisione (quindi di un pezzo del bilancio e quindi del
business).
• Motore dello sviluppo di nuove aree di business
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• Fit culturale con le diverse aree (nella struttura funzionale, le funzionali hanno una cultura
specialistica con delle sottoculture specifiche che possono andare in conflitto. Invece ogni
divisione è una quasi impresa e quindi anche se fatto cose diverse, sono tutte aree di
business con gli stessi obiettivi, ovvero fare margini, e quindi è raro che ci sia conflitto).
• Impatto motivazionale derivante dalla definizione di obiettivi sfidanti. Chi lavora nella
divisione, lavora in una impresa ed è RESPONSABILE di quella business unit.
La struttura divisionale può avere le funzioni, MA MAI AL PRIMO LIVELLO, dove invece
troviamo le DIVISIONI.
STRUTTURE
MULTI-
DIVISIONALE O
STRUTTURA
DIVISIONALE M
FORM
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- PRODOTTO APPRENDIMENTO
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La Banca Intesa San paolo ha 12 funzioni accentrate e 7 divisioni. Carlo Messina (CEO)
controlla tutto.
- Si
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Doppio reticolo al primo livello gerarchico, composto sia funzioni, sia divisioni. Ma rispetto
alla struttura divisionale con funzioni accentrate, queste funzioni e divisioni tra di loro SI
SCAMBIANO RISORSE E PERSONE. Ci può essere un trasferimento di persone sia in
orizzontale, che in verticale.
ORIZZONTALE: risorse specialiste di prodotto che si spostano in orizzontale a seconda del
bisogno mobilità interna orizzontale.
VERTICALE: MOBILITÀ VERTICALE, da design si sposta in prodotto A o prodotto C, sempre a
secondo del bisogno.
Struttura che va bene in ambienti ALTAMENTE INSTABILI che richiedono alla struttura
organizzativa di essere flessibile, cioè di CAMBIARE. La flessibilità organizzativa è data e
garantita dal fatto che le persone si spostino in verticale o orizzontale a seconda dei
BISOGNI.
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La struttura a matrice si caratterizza per il learning by doing. È una azienda nella quale si
impara dagli altri che hanno competenze diverse perché essendo mobile, ci si sposta molto.
DESPECIALIZZAZIONE, aumentano le competenze, ma quelle degli altri, bisogna essere
flessibili, proni al cambiamento.
Struttura tipica delle aziende di CONSULENZA, dove si lavora a progetti molto diversi anche e
di conseguenza si impara molto.
FABBISOGNI ATTESI:
- + + ECONOMIE di SCALA ottenibili con funzioni centralizzate
- + + grado di SPECIALIZZAZIONE RICHIESTA all’interno delle singole funzioni
- + + INTERDIPENDENZE tra le funzioni relative a due o più linee di prodotto
- + + FABBISOGNO DI DIFFERENZIAZIONE tra due o più linee di prodotto
1) due o più aree CRITICHE per il successo aziendale (funzioni, prodotti, progetti,
servizi, mercati, aree, clienti, canali di distribuzione)richiedono attenzione al
bilanciamento d’influenza tra le dimensioni e necessitano di una struttura a duplice\
triplice autorità per equilibrarle.
2) il bisogno di gestire contesti, obiettivi e attività incerti, COMPLESSI E
INTERDIPENDENTI – elevata incertezza, cambiamenti frequenti del contesto esterno
e una elevata interdipendenza tra le unità richiedono elevati fabbisogni di
coordinamento e di elaborazione di informazioni sia nella direzione verticale che
orizzontale.
3) il bisogno di assicurare economie nell'utilizzo di RISORSE SCARSE tra differenti linee
di prodotto/mercati/clienti in modo da garantirne un utilizzo condiviso e flessibile.
efficienza nell’allocazione delle risorse. Può funzionare con meno persone perché si
spostano frequentemente, ma servono comunque persone con studi molto elevati
(laureati). La struttura a matrice richiedere una education elevata perché ci vogliono
competenze di base solide e allo stesso tempo la capacità di comprendere contesti
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diversi ed essere pronti a imparare metodi cognitivi molto diversi da quelli che si
hanno imparato precedentemente. Abilità ad imparare cose nuove e capacità
concettuali elevate. Flessibilità cognitiva. Non spaventarsi davanti a una cosa che non
si sa fare, avere sempre l’interesse ad imparare cose nuove e imparare a reggere la
pressione.
Caratteristica della matrice: essa è molto COMPLESSA, è necessario saper gestire le relazioni
TRA le persone (ricerca dell’accordo) per evitare che lo stress sia eccessivo. È una azienda
che costa molto sotto questo punto di vista, va evitato lo scontro e cercato il CONSENSO.
Per far andar d’accordo le persone bisogna saperle gestire:
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FABBISOGNI CULTURALI:
- Un atteggiamento aperto e disponibile verso il cambiamento.
- Una lunga e condivisa tradizione di cambiamento.
- Un flusso di comunicazioni aperto e frequente.
- La convinzione di essere parte di un esperimento sfidante.
FABBISOGNI COMPORTAMENTALI:
- Il conflitto e la concorrenza devono essere usati in modo costruttivo.
- L'incertezza e l'ambiguità implicite nelle attività poco strutturate devono essere
vissute come fisiologiche all'azienda.
- Tutte le persone dovrebbero essere potenzialmente interdipendenti tra loro.
- L'ineguaglianza di potere dovrebbe essere ridotta al minimo per privilegiare un
orientamento alla cooperazione.
- Le persone ai vari livelli gerarchici devono essere pronte ad avere fiducia degli altri e
a non vederli come minaccia al proprio potere.
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Gli errori di realizzazione appaiono sottili e legati alle pressioni competitive e alle scelte
strategiche intraprese durante il periodo di transizione tra una forma organizzativa
tradizionale e una matrice.
La distanza tra vecchia struttura e nuova organizzazione a matrice può risultare troppo
ampia per essere superata in un periodo di tempo relativamente breve.
Il perpetuarsi delle tradizionali relazioni gerarchiche; la mancanza di adeguati criteri di
misurazione dei risultati, di processi di pianificazione e di budgeting a livello di business
particolare; la continuità di tradizioni di competizione interna che dovrebbe trasformarsi in
collaborazione, accentuano i problemi e i tempi legati al periodo di transizione verso questa
nuova forma organizzativa.
Le aziende di grandi dimensioni NON possono adottare la struttura a matrice, essa è troppo
flessibile e mutevole, non adatta alle logiche delle grandi aziende.
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Organizzazione aziendale – Frigerio – 5 CFU
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