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nylon 6,6
Mn + Mm → Mn+m
N 0 − N C0 − C − 1
p= = xn =
N0 C0 1− p
d [COOH ] d [NH ]
− =− = k ' [COOH ][NH ][ctz ]
dt dt
− 1
xn = = kC0t + 1
1− p
dC
− = kC 2 Il PM è funzione
dt
lineare del tempo
Dr. Lidia Castoldi 4/18
Rapporto tra monomeri e PM
Nd
r= Rapporto tra monomeri; Nd < Ne
Ne
N0 = Nd + Ne Moli iniziali
p →1 Nel caso di
− N0 1+ r − 1+ r rapporto
xn = = xn → stechiometrico,
N p 1 + r − 2rp 1− r l’effetto è molto
pronunciato
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Polimerizzazione del Nylon 6,6-1
O
O
C
C
O O
Dr. Lidia Castoldi 6/18
Polimerizzazione del Nylon 6,6-2
Lo stadio critico è la preparazione e purificazione del sale.
I reagenti in proporzioni stechiometriche vengono miscelati in H2O il
più puri possibile.
L’equivalenza stechiometrica è garantita dal controllo del pH
equivalente che per i sali alifatici è circa 7.6.
Un eccesso di diammina è generalmente aggiunto per compensare
la sua perdita dovuta alla sua relativa volatilità.
La filtrazione su carboni attivi (Charcoal) della soluzione del sale è
necessaria a meno che la diammina non sia stata attentamente
purificata e, in particolare, sia esente da cis-1,2-diamminocicloesano
(deriva dalla ciclizzazione dell’esametilendiammina).
Purificare il letto di carbone con gas inerte ne prolunga la vita.
La solubilità del sale a 25°C in H2O è 50%, mentre in MeOH è 0,4%:
Si precipita il sale da MeOH, si ricristallizza, centrifuga, lava, essicca;
infine si ridiscioglie in H2O per la polimerizzazione.
k' =
[CONH ][H 2O ]
[NH 2 ][COOH ]
pvap
[-CO-NH-]= cost k ' =
[NH 2 ][COOH ]
pvap= pressione del vapore, a 1atm e 275°C k’= 3600
La reazione è esotermica:
Nel primo stadio comprimo fino a 1,75MPa e scaldo fino a 210°C;
Si mantiene poi la P costante, eliminando il vapore in eccesso, e si
continua a scaldare fino a 275°C (di poco > rispetto alla Tf del
polimero);
Infine si depressurizza senza raffreddare. L’H2O inizia a bollire,
migliorando ulteriormente il contattamento delle specie. In questo
stadio si completa la reazione.
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Polimerizzazione del Nylon 6,6-4
Acido
adipico
granuli
aria
Esametilen
diammina
ESTRUSIONE
a) Evaporatore/reattore; b) Vent; c)
Pompa; d) Finitore; e) evaporatore
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Polimerizzazione del Nylon 6,6-9
Una modifica include un separatore posto dopo l’evaporatore
per ottenere un fuso essenzialmente privo di vapore da
inviare al finitore.
Altre modifiche prevedono:
l’aggiunta di una struttura a gabbia in testa alla sezione
della vite per un flusso migliore e ridurre la formazione di
gel,
L’inserzione di miscelatori statici nell’evaporatore per
fornire una divisione del flusso nell’evaporatore.
La modifica tra l’evaporatore e il separatore aumenta
notevolmente il rilascio di vapore e il PM raggiungibile.
Dimensioni, tempo, T e P variano a seconda del progetto
specifico, ma gli stessi concetti di base sono necessari per
ottenere un prodotto fuso di alto PM con basso contenuto di
H2O da inviare al granulatore o alla tessitura.
L’esposizione a O2 deve essere evitata nelle operazioni in
continuo.
Separatore a due parti – particolare della figura precedente (Du Pont)
a) Flange di giunzione; b) Parte del sistema riscaldante; c) Albero; d) Cuscinetto portante; e) Volo del nastro; f)
Raggi di giunzione del nastro all’albero; g) Alimentazione dall’evaporatore; h) Elica di trasferimento del flusso
Dr. Lidia Castoldi fuso al finitore 14/18
Polimerizzazione del Nylon 6,6-10