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Nome: Luca Anno Accademico del corso: 2011/2012

Cognome: Marletta Corso: Chimica industriale II

Docente: Placido Mineo

ESPERIENZA DI LABORATORIO : Polimerizzazione anionica dello Stirene

OBIETTIVO
Si vuole ottenere il polistirere per via anionica utilizzando come iniziatore il butil-litio.

PRINCIPIO TEORICO DEL METODO


La polimerizzazione anionica come quella cationica descritta in precedenza, possiede delle specie propaganti di tipo
ionico che porteranno avanti la polimerizzazione.
Quello che cambia però è che le specie sono cariche negativamente e anche gli iniziatori per agire sul monomero
neutro di partenza, devono essere carichi, o neutri con la possibilità di donare facilmente elettroni degli orbitali più
esterni e polarizzare il monomero di partenza.

A tal proposito distinguiamo :

• Carbanioni = Reagiscono con un monomero neutro formando un nuovo carbanione .

il Butil-litio è un esempio di carbanione


• Trasferitori di elettroni = trasferiscono un elettrone al monomero per dare un anione
radicalico. Ad esempio il sodio che tende facilmente a trasferire il suo elettrone a bassa
energia di ionizzazione degli orbitali “s”

Nella nostra esperienza di laboratorio abbiamo usato il butil litio come iniziatore anionico e come monomero da
polarizzare lo stirene , fig.1 :
INIZIATORE AL
BUTIL LITIO STIRENE CARBANIONE DELLE STIRENE
(nuova specie propagante)

CH3 -
CH Li+
- + CH3
CH2 Li CH2 CH

fig.1
L’anione prodotto reagirà con altri monomeri neutri per dare la catena polimerica in crescita che si sviluppa
indefinitamente ed anch’essa negativa, fig.2:

fig.2

FENOMENI DI TERMINAZIONE : generalmente assenti se non sono presenti impurezze nella polimerizzazione e
nel solvente; infatti data la natura del legame ionico del carbanione e metallo alcalino, la specie anionica è sempre in
grado di dare reazioni di propagazione.

• Terminazione per isomerizzazione, è comunque possibile che la reazione mentre stia procedendo formi dei
carbanioni che isomerizzino in altri più stabili (fenomeni poco probabili nella polimerizzazione dello stirene) e
quindi meno reattivi. La diminuita reattività enfatizza il processo di terminazione.

• Terminazione per trasferimento di carica l’anione ,ad esempio, può strappare protoni dal solvente e
diventare neutro cessando la sua propagazione.
E’ possibile quindi inserire determinate specie nell’ambiente di reazione per ottenere la terminazione
controllata :
Se volessi ottenere idealmente , un gruppo terminale con una funzione ossidrilica dovrei aggiungere al
momento voluto l’ossido di etilene; se invece il gruppo terminale desiderato è il carbossile utilizzerei
un’anidride.
Come si è visto , anche in questo caso il solvente deve essere scelto in base alle sue caratteristiche e cioè di
poter solubilizzare la specie ionica in crescita ed essere aprotico al contempo.
Il Tetraidrofurano o THF ben si addice alle mansioni di sistema solvente per la polimerizzazione anionica.

REAGENTI E APPARECCHIATURE
• THF
• BUTIL LITIO
• MONOMERO DI STIRENE ( 0,906 g/ml )
• METANOLO
MODALITA’ OPERATIVA ESEGUITA

Un pallone a tre colli , previamente essiccato, è stato tappato con setti di gomma, in
modo da poter immettere i reagenti tramite una siringa senza far entrare troppa
umidità
Nello stesso pallone ,verranno poi posti 6ml di THF e 0,6 ml di butil litio.
Se la soluzione diventa torbida, questo fatto è indice della presenza di acqua; infatti
quest’ultima forma con il metallo litio, l’idrossido di litio che insolubile precipita e la
soluzione tende a diventare opalescente. La presenza di acqua è riconducibile ad
un’errata essiccazione del pallone, della già presente acqua nel monomero o la
stessa umidità non controllata.
A questo punto si trasferisce nel pallone anche la quantità di stirene ovvero 6,2 ml
(5.58 g), dando inizio alla polimerizzazione anionica , la quale arbitrariamente è stata
stoppata dopo circa 30 minuti, aggiungendo alla soluzione polimerizzante del
metanolo (1ml). Non abbiamo fatto altro che trasferire un protone dal metanolo alla
specie anionica polimerica, la quale accettando il protone carico positivamente vede
formarsi un composto neutro che stabile, termina la polimerizzazione.
Il polimero quindi viene precipitato in metanolo ,filtrato e pesato con una bilancia
analitica una volta asciutto.

• Stirene utilizzato per la polimerizzazione : 5.58g


• Poli-Stirene ottenuto dopo la polimerizzazione anionica : 1.5323 g
• Resa % = ( 1.5323 g /5.58 g ) * 100 = 27.46 %

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