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psicologici comunL che sarebbe importante t€nere a mente.

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handicap, soprattutto quellifisici, possono divenire deal! appendiabiti in cui appendere i propri conflitti:
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disabilit: non impedisce tutto, anzi, a votte ha addirittura una piccola impoan-iTsoEtto-aa lttriion-ffrrj
i!!cI[LNel libro "Pavimento a mattonella,, una ragaTza disabile mostra tutta t" turfiziaZo, a qL,EiiiiG
vogliono fu ,mi fare qual(osa, di.o spesso, nelf@ "r"

tutto, si riconosce un pensiero acuto ed interrigenteji secondo ruogqliiioscereluesto


atteggiamento ci
permette di non colludere con I,intenzione deldisabile diipparire vittima
Sarebbe importante comunicare alla persona disaht. .he G;tir.a=il vittifiErnolome
atteggiamento
prevalente, che facendo cosi eglisi mette gi: rn una posizione di inferioriG,
di svantaggio rispetto agli altri,
invece difarsi apprezzare per le sue quariti e capacita. secondo Edomud racobson ,,ra
mente umana d
inconsciamente incline a far corrispondere e confondere la ne morale con quella fisica. pertanto le
ggfglglErn:llg sono comunemente di.prezzatu, temutuilEE lome se ta toro
"lCtgtizzate
condizioneprovassechesonomoralmeiEEttr'vd1-

l-j Persgna disabile "stimo,.a jll:adrsmo F la mostruosita dei sani,,, in quanto questi ultimi proiettano
su di jui
la propria cattiveria: il disabire d arrora cacciato o evitato perchd (o viene fatto oggetto di scherno
"cattivo"
o abuso); inoltre il disabile se poss;ede un aspetto non piacevole pud suscitare paura,
specie nei bambini:
dal momento che impaurisce lo siritiene cattivo proprio perch6 impaurisce.

Siccome questj assunti sono principalmente inconsci, diventa importante,


nel lavoro di assistenza ai disabili,
Sortare alenaiolgi/
)("aipropri he ri oossono manifestare anche.on indilferen/a e comportamentt
.!"',.dr,f"." --
al proprjqsenso
"d lessere sani (che nria t.,,,iome ,.iini"p,Ee1.
di cotpa Dbr .oinvotge i;A;ifrate i delle;ersone aisabih,
,"rd"ndoli rogg.n i
"l-,];hG-
La disabilit

La disabiliti acouisita rappresenta una condizione di riduzione delle abiliti che la persona possedevs in
seguito ad una modifiqa?ione delsuo stato disalute.Viene considerata disabile una persona che,
.escludendo le condizioni riferite a limitazioni temporanee, dichiara il massimo grado di difficol$ in almeno
una delle tunzioni coEoree {mentali, sensoriali e dolore, delEi6ce e de-ilteltqui,r;a-er-a:versismem---
e ausilio di apparecchi sanita i, occhiali, etc.)-
Secondo la sfura diautonomia funzionale compromessa, sono state didisabilita:
confinamento, difficolta di movimento, difficoltr neile funzioni della vita quot;diana, difficolta della

Rilevare Ia disabilita significa valutare il livello di riduzione dell'autonomia nello svolgere le principali
funzioni, conseguente al deficit o menomazione dovuta alla ma,attia, tenendo conto delreventuale ausilio
di apparecchi.
Diverso E ilconcetto d'invalidiG che invece si rifurisce alla menomazione che colpisce un organo ed d
quindi indipendente dalla valutazione complessiva di autosufficienza. Con la classificazione di disabiliti
introdotta nel 2001 (lcf- Classificazione internazionale sul funzionamento), anzich6 limitarsi a classiJicare
l'handicap, ora cj si orienta a considerare ilfunzionamento e l'ambiente nel suo complesso: non pir:r la
persona, bensl le sue situazloni di vita, divenendo cosi uno strumento universale in quanto applicabile a
chiunque,
!.bb.n. l. """."gr"rr lsogg€tto colpito, a essere ilvero oeso
sortenere sono soprattutto gli effetti conseguenti emotivi e sociali. 6li elementi che se non ben gestiti
-da
possono incidere sul soggetto d

. rispondere alla domanda "perch6 proprio I me?'e aiutare la na ad accettare la realtA della
sua situazione;
. ridurre l'interferenza della disabiliti con la vita normale, spesso caratte.izzata da frustrazionicon

ricostruire un nuovo ed equilibrio divita con nuove abitudini, nuove relazionie nuove attivitB

La disabilitd acquisita determiha instabilit: e difficolt: nificare ilfuturo. Spesso siproduce un


i dlio nett; conla viqpecedente e con le abitudini passate e persrno i v;ht arrdci posffi;llontanaEj.
Nella disabilita acquisita prima di tutto d importante ricostruire e valutare cosa sia iccaduto alla persona,
;lh sua fumiglia ed alcontesto sociale di
influenzare il ruolo sociale igll-lrg della perdrra
dell'individuo a causa oefla perdita c,ehe cap""itiue delte
alltect
1,"::Ij-11I:,":gg3l: delie capacta chance
anZE tavorative,
tavoEtive, delto
aello
stato socijG o a causa deicam -
iEtriituntita pers"
Le difficolta fisiolosich€ e funzionali redrizioni e modificazioni nell'area delle attivit:
e tali restriTioni divengono il prodotto combinato della riluttanza della socLG aJ;ffronta;eipro itr€lla
disabiliG con la tendenza della persona e fuggire dalle situazioni diesclusione sociale- L'e-vento iriiri,itico
della disabilitA acquisita pud provocare risposte psicologich-
considerate tipiche e "normali" e tunzionaliai meiiEiEfri
questo cont.ibuto l'atten2ione viene focalizzata in particolare, suibisogni riabilitativied assistenzialidelle
persone con disabilita da grave cerebro-lesione acquisita (Gca). Dal punto divista epidemiologico questo
fenomeno vede almeno 1G15 nuovi casi anno/lOO.OOO abitanti di.(6ca) di gravi cerebro-lesioni acquisite da
distinguersitra quelle di origine traumatica (grave trauma cranio+ncefalico) e non traumatica (vascolare
emorragica o ischemica, ipossico-anossica), con una tendenza ad un progressivo aumento di incidenza delle
Gca di origine non traumatica (Apolone G- et al., 2007). Considerando anche Ie circa 19O.OOO persone
resjdenti nei presidi socio-sanitari si giunge in ltalia ad una stime complessiva di circa 2 milioni e 8OO mila
persone con disabilitA.

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