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NUOVI SERVIZI IN

FARMACIA:

ASPETTI FISCALI

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LA FARMACIA DEI SERVIZI

L’art.11 L.69/2009 , il D.lgs n.153/2009 e i


DM 57/2010; DM 90/2010 e DM 8.7.2011
hanno previsto la possibilità che la farmacia
eroghi prestazioni sanitarie ai cittadini

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QUALI PRESTAZIONI
POSSONO ESSERE EROGATE?
PRESTAZIONI ANALITICHE DI PRIMA ISTANZA e
SERVIZI DI SECONDO LIVELLO EROGABILI CON
DISPOSITIVI STRUMENTALI (D.M. 57 16.12.2010)

PRENOTAZIONI E PAGAMENTO DEI REFERTI E


RITIRO DELLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHE
(D.M. 8.7.2011)

PRESTAZIONI PROFESSIONALI (D.M. 90 16.12.2010)

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PRESTAZIONI DI PRIMA ISTANZA

• test per glicemia, colesterolo e trigliceridi;


• test per misurazione in tempo reale di emoglobina,
emoglobina glicata, creatinina, transaminasi, ematocrito;
• test per la misurazione di componenti delle urine quali acido
ascorbico, chetoni, urobilinogeno e bilirubina, leucociti,
nitriti, ph, sangue, proteine ed esterasi leucocitaria;
• test ovulazione, test gravidanza, e test menopausa per la
misura dei livelli dell'ormone FSA nelle urine;
• test colon-retto per la rilevazione di sangue occulto nelle feci.

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PRESTAZIONI DI PRIMA ISTANZA

Sono escluse le attività di prescrizione e diagnosi e il


prelievo del sangue mediante siringhe o dispositivi
equivalenti.

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ASPETTI FISCALI RELATIVI ALLE PRESTAZIONI
DI PRIMA ISTANZA

Quando la farmacia svolge direttamente la prestazione


(es test glicemia) il trattamento iva è dubbio. Le
prestazioni sanitarie sono esenti iva quando sussiste
contemporaneamente il requisito soggettivo e quello
oggettivo:

Requisito soggettivo: prestazioni rese da un operatore


sanitario soggetto a vigilanza

Requisito oggettivo: prestazioni di diagnosi, cura e


riabilitazione

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ASPETTI FISCALI RELATIVI ALLE PRESTAZIONI
DI PRIMA ISTANZA

Al fine di risolvere tali dubbi un farmacista emiliano


ha presentato interpello (cfr Interpello 909-156/2012)
alla DRE dell’Emilia Romagna. La risposta fornita il
3.5.2012 non ha però completamente fugato i dubbi in
quanto conclude per l’esenzione iva delle prestazioni
di autoanalisi ma fa riferimento a servizi in cui
interviene un infermiere o operatore sanitario.

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ELEMENTI A FAVORE DELL’ESENZIONE IVA DEI
SERVIZI DI AUTOANALISI
1) Dopo l’entrata in vigore delle leggi e decreti relativi ai servizi,
le prestazioni di autoanalisi rientrano tra le prestazioni tipiche
del farmacista che è un operatore sanitario soggetto a
vigilanza;
2) Trattasi di prestazioni che, sebbene rese senza l’intervento di
un medico o altro operatore sanitario e sebbene la farmacia
non sia soggetto abilitato alla diagnosi, cura o riabilitazione,
sono indirettamente collegate alla cura della persona e
vengono fatte per essere poi visionate da un medico;
3) Le Ris. n.184/E 24.9.2003 e la Circ. n. 289/E - II-4-680 del
7.11.1997 confermerebbero questa tesi, anche se citano
soltanto la misurazione della pressione.

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ELEMENTI A FAVORE DELL’ASSOGGETTAMENTO
AD IVA DEI SERVIZI DI AUTOANALISI

Carenza dei requisiti soggettivo e oggettivo: i servizi


di autoanalisi sono classificabili come prestazioni di
diagnosi, cura o riabilitazione della persona?
Siamo così sicuri che l’autoanalisi rappresenti una
prestazione professionale del farmacista?

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SAREBBE AUSPICABILE UNA
INTERPRETAZIONE
DELL’AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA

Come suggerito da Federfarma , in assenza di un


chiarimento ufficiale è consigliabile assoggettare le
prestazioni di autoanalisi svolte dalla farmacia ad iva
ad aliquota ordinaria

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ASPETTI FISCALI RELATIVI ALLE PRESTAZIONI
DI PRIMA ISTANZA
In alcuni casi la farmacia si frappone tra il cliente ed il
laboratorio. Si pensi al caso in cui la farmacia trasmette il
campione ematico al laboratorio di analisi e restituisce il
referto al cliente. In questo caso la prestazione dovrebbe
essere
.
ESENTE IVA
Le prestazioni dei laboratori sono esenti iva e l’interposizione
della farmacia non muta il trattamento tributario (ex pluribus
C n.25 3.8.1979; C. n.40 14.4.1983; R n.87/E 12.7.2006;
Corte di Giustizia causa n.C-141/00 10.9.2002
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ASPETTI FISCALI RELATIVI AI SERVIZI DI PRIMO
LIVELLO ATTRAVERSO I QUALI LE FARMACIE
PARTECIPANO ALLA REALIZZAZIONE DEI
PROGRAMMI DI EDUCAZIONE SANITARIA E DI
PREVENZIONE DELLE PRINCIPALI PATOLOGIE A
FORTE IMPATTO SOCIALE

Non trattandosi di prestazioni direttamente correlate al


trattamento sanitario ma assimilabili alla formazione sono
prestazioni

SOGGETTE AD IVA
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SERVIZI DI SECONDO LIVELLO EROGABILI
CON DISPOSITIVI STRUMENTALI CON
MODALITA’ NON INVASIVA
Misurazione della pressione arteriosa, della capacità
polmonare tramite auto - spirometria; della
saturazione percentuale dell'ossigeno; monitoraggio
della pressione arteriosa, dell'attività cardiaca ed
elettrocardiogrammi con modalita' di tele cardiologia
da effettuarsi in collegamento con centri di
cardiologia accreditati dalle Regioni sulla base di
specifici requisiti tecnici, professionali e strutturali.

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ASPETTI FISCALI RELATIVI ALLE PRESTAZIONI
DI SECONDO LIVELLO

Anche in relazione a queste prestazioni sussistono


dubbi circa il trattamento iva, analoghi a quelli già
esposti ovvero concernenti la sussistenza dei requisiti
soggettivi ed oggettivi. Ritengo, però, che i dubbi
siano minori in quanto, in telemedicina, spesso
interviene un operatore sanitario e, quindi la
prestazione viene attratta dal regime iva della
prestazione sanitaria.

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ASPETTI FISCALI RELATIVI AI SERVIZI DI
SECONDO LIVELLO
Si ritiene che le prestazioni di telemedicina siano
.

ESENTI IVA

Trattasi di prestazioni accessorie che vengono attratte al


medesimo trattamento iva delle prestazioni principali che
sono esenti iva (in senso conforme R n.337/E del 1.8.2008,
C. n. 25 del 3.8.1979 e C. n. 40 del 14.4.1983)

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ATTIVITA’ DI PRENOTAZIONE, PAGAMENTO E
RITIRO REFERTI DELLE PRESTAZIONI DI
ASSISTENZA SPECIALISTICA AMBULATORIALE
(D.M. 8.7.2011)
La farmacia opera quale canale di accesso al Sistema
CUP conformemente al modello organizzativo
regionale. Non possono essere resi dalle farmacie i
seguenti servizi:
• Prestazioni prescritte su ricettario non del SSN;
• Esami di laboratorio ad accesso diretto;
• Urgenze di primo e secondo livello;
• Prestazioni per le quali è previsto esplicitamente una
modalità di prenotazione diversa dal canale farmacia
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ASPETTI FISCALI RELATIVI A
PRENOTAZIONE, PAGAMENTO E RITIRO
REFERTI
La farmacia esegue un servizio non riconducibile alle
prestazioni sanitarie di diagnosi cura e riabilitazione. In senso
conforme la recente sentenza della Corte di Giustizia C-/91/12
del 21.3.2013 che pur facendo riferimento alla chirurgia
estetica ha ribadito che sono esenti solo le prestazioni con
finalità terapeutica. La prestazione è

SOGGETTA AD IVA
Le somme che vengono anticipate dal paziente e riversate
all’Asl o ad altri Enti, sono escluse da iva a’ sensi art.15 DPR
633/72
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ASPETTI FISCALI RELATIVI AD ALTRI
SERVIZI EROGATI DALLA FARMACIA
La farmacia esegue anche altri servizi non riconducibili alle
prestazioni sanitarie di diagnosi cura e riabilitazione. Quali, a
mero titolo esemplificativo, il noleggio di attrezzatura come
areosol, misura pressione, mette a disposizione bilance pesa
persone, effettua la foratura dell’orecchio.
Tali prestazioni sono

SOGGETTE AD IVA

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PRESTAZIONI PROFESSIONALI
DI INFERMIERI E FISIOTERAPISTI
(D.M. 90 16.12.2010)
• Le attività erogate presso le farmacie e a domicilio
del paziente, previste dal Decreto, devono essere
effettuate esclusivamente da infermieri e da
fisioterapisti, in possesso di titolo abilitante ed
iscritti al relativo Collegio professionale laddove
esistente. Il farmacista titolare o direttore è tenuto ad
accertare, sotto la propria responsabilità, il possesso
di tali requisiti. L'infermiere in farmacia può operare
eventualmente con l'ausilio di altri operatori socio-
sanitari.
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PRESTAZIONI INFERMIERISTICHE
L’infermiere in farmacia può, anche con l’ausilio di altri
operatori socio-sanitari:
• provvedere alla corretta applicazione delle prescrizioni
diagnostico-terapeutiche;
• offrire supporto alle determinazioni analitiche di prima
istanza,rientranti nell’ambito dell’autocontrollo;
• effettuare medicazioni e cicli iniettivi intramuscolo;
• svolgere attività concernenti l’educazione sanitaria e la
partecipazione a programmi di consulting, anche
personalizzato;
• partecipare ad iniziative per l’aderenza dei malati alle terapie.

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PRESTAZIONI INFERMIERISTICHE

• L’infermiere può erogare sia all’interno della farmacia, sia a


domicilio del paziente, ulteriori prestazioni rientranti fra
quelle effettuabili in autonomia secondo il proprio profilo
professionale, purchè prescritte da medici di medicina
generale e dai pediatri.

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PRESTAZIONI FISIOTERAPICHE
Il fisioterapista può prestare i seguenti servizi, purchè su
prescrizione dei medici di medicina generale e dei pediatri
• definizione del programma prestazionale per gli aspetti di
propria competenza, volto alla prevenzione,
all’individuazione ed al superamento del bisogno
riabilitativo;
• attività terapeutica per la rieducazione funzionale delle
disabilità motorie, psicomotorie e cognitive e viscerali
utilizzando terapie manuali, massoterapiche ed
occupazionali;
• verifica delle rispondenze della metodologia riabilitativa
attuata agli obiettivi di recupero funzionale.
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TRATTAMENTO FISCALE DELLE
PRESTAZIONI DI INFERMIERI E
FISIOTERAPISTI
Trattandosi di prestazione sanitaria direttamente finalizzata
alla salute della persona rese nell’esercizio delle professioni
ed arti sanitarie tali prestazioni sono

ESENTI IVA

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RILEVA LA FORMA GIURIDICA
DEL SOGGETTO CHE ESEGUE LA
PRESTAZIONE?
NO
Le prestazioni devono essere valutate in relazione
alla loro NATURA. La forma giuridica rivestita dal
soggetto che rende la prestazione non ha rilevanza
alcuna (in senso conforme la R. n.550555/1989, R.
n.119 del 28.5.2003; R n.167 del 1°.8.2003; 39/2004
e 87/2010; n.128/E del 20.12.2011; Cassazione
n.21703 del 22.10.2010; Corte di Giustizia Ue s. n.
C141/00 del 2002; Corte di Giustizia Ue n.C-91/12
del 21.3.2013
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MASSOFISIOTERAPISTA
Il massofisioterapista è l'operatore sanitario che interviene nei
disagi della riduzione della mobilità, eseguendo, dietro
prescrizione medica, interventi e trattamenti massoterapici. Il
D.M. 29 marzo 2001 nel definire le attività che rientrano
nell’ambito delle “professioni sanitarie” non prende in
considerazione quella del massofisioterapista, bensì
unicamente quella del fisioterapista. Il Ministero della salute
e l’Agenzia con il D.M. 17 maggio 2002, RM 70/2007 e la
RM 96/E del 2012 hanno chiarito che coloro che hanno
conseguito il diploma dopo il 17 marzo 1999 al termine di un
corso biennale o triennale, possono svolgere la propria
attività come liberi professionisti, ma non possono
beneficiare dell’esenzione IVA.

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PSICOLOGO
Le prestazioni dello psicologo rispondono sia al requisito
soggettivo (operatore sanitario soggetto a vigilanza) sia al
requisito oggettivo (prestazioni di diagnosi, cura e
riabilitazione) e, quindi, sono:

ESENTI IVA

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PODOLOGO E LOGOPEDISTA
Le prestazioni del podologo e del logopedista rispondono sia
al requisito soggettivo sia al requisito oggettivo (prestazioni
di diagnosi, cura e riabilitazione) e, quindi, sono:

ESENTI IVA

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DIETOLOGO
Il dietologo che opera in farmacia può essere un
biologo iscritto all’ordine dei biologi con o senza
specializzazione. In questo caso sussistono sia il
requisito soggettivo sia quello oggettivo. Il biologo
può prescrivere una dieta e le sue prestazioni sono:

ESENTI IVA

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NUTRIZIONISTA NON BIOLOGO

Il nutrizionista non biologo non è, invece, un


operatore sanitario, non può prescrivere diete e la
sua prestazione è:

SOGGETTA AD IVA

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ASPETTI CONTRATTUALI

Nella prestazione dei servizi assume grande


rilevanza l’aspetto contrattuale. La farmacia
potrebbe essere configurata come soggetto con il
quale il cliente ha il rapporto diretto ovvero come
intermediario.
Nel primo caso
la responsabilità è maggiore

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ASPETTI CONTRATTUALI:
RAPPORTO DIRETTO

In questo caso la farmacia fattura tutto il


corrispettivo al cliente e riceve dal professionista o
dal laboratorio o dalla cooperativa una fattura esente
iva. In questo caso c’è una maggiore responsabilità
in quanto il cliente, nel caso di prestazione eseguita
in modo non conforme, agirà nei confronti della
farmacia che, a sua volta, dovrà rivalersi nei
confronti del soggetto che ha prestato il servizio. E’
importante non solo stipulare un idoneo contratto ma
obbligare il soggetto che esegue la prestazione a
munirsi di un’adeguata copertura assicurativa
professionale nonché stipulare un’adeguata polizza
come farmacia.
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ASPETTI CONTRATTUALI:
LA FARMACIA OPERA COME
INTERMEDIARIO
In questo caso la farmacia emetterà una fattura
come intermediario all’operatore sanitario e il
cliente riceverà una fattura esente iva dall’operatore
sanitario che esegue la prestazione (non si considera
l’ipotesi di emissione di fattura al cliente sia da parte
della farmacia che da parte dell’operatore sanitario
perché commercialmente inadeguata).
Le responsabilità della farmacia sono minori, salvo
quelle espressamente previste dalla legge sui servizi
che impongono l’obbligo di controllo dell’operato e
dei requisiti dell’operatore

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ASSICURAZIONE

Chi risponde dei danni o delle lesioni cagionate


dall’infermiere o dal fisioterapista che abbia svolto
la propria prestazione in modo non consono?

RESPONSABILITA’ PENALE: RESPONSABILITA’ CIVILE:


È personale: L’ESECUTORE DELLA Risarcimento danni: IL FARMACISTA
PRESTAZIONE (Cass.8826/2007 c.c. art.1228) con
facoltà di rivalsa

E’ NECESSARIA UNA SPECIFICA


TUTELA ASSICURATIVA

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FATTURA O SCONTRINO?

Per le prestazioni di servizi dovrebbe essere,


in linea generale, emessa fattura. L’art.22 al
comma 1 n.4 prevede, però, che per le
prestazioni di servizi rese in locali aperti al
pubblico possa essere emesso lo scontrino o
la ricevuta fiscale in luogo della fattura

Si ritiene che possa essere emesso lo


scontrino fiscale in luogo della
fattura

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LO SCONTRINO PARLANTE LEGITTIMA LA
DETRAZIONE FISCALE ?
Le istruzioni della dichiarazione dei redditi
prevedono la deducibilità delle spese sanitarie
a condizione che le stesse siano supportate da
idonea documentazione fiscale.

Ma cosa si intende per idonea documentazione?


Lo scontrino parlante costituisce idonea
documentazione?
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LO SCONTRINO PARLANTE LEGITTIMA LA
DETRAZIONE FISCALE ?
L’art.15 TUIR prevede che possa essere certificata
da scontrino fiscale parlante la spesa per l’acquisto
di medicinali mentre tale possibilità non viene
esplicitamente prevista per altre spese sanitarie. In
senso conforme anche la C.97/E del 1997 e la Nota
VI 12 1152 del 1997.

SI RITIENE CHE LO SCONTRINO PARLANTE


DOCUMENTI IL SERVIZIO RESO. PUO’ ESSERE
OPPORTUNO RICHIEDERE UNA CONFERMA
ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE
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PRESTAZIONI ESENTI
PRESTAZIONI IMPONIBILI

QUALI CONSEGUENZE?

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IL PRO RATA DI INDETRAIBILITA’

L'articolo 19-bis del DPR 633/1972 stabilisce che l’iva sugli


acquisti è ammessa in detrazione in proporzione al rapporto
tra il totale delle operazioni imponibili e la somma delle
operazioni imponibili ed esenti.
La percentuale di iva indetraibile è arrotondata all'unità
superiore o inferiore a seconda che la parte decimale superi o
meno i cinque decimi.
Ad esempio 0,5% = 0; 1,5% = 1% 1,55= 2%

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ILPRO RATA DI INDETRAIBILITA’

Maggiore è, quindi, il volume d’affari delle


prestazioni esenti, maggiore è l’onere fiscale a
carico della farmacia derivante dalla parziale
indetraibilità dell'Iva.
Ipotizzando che una farmacia esegua prestazioni
esenti per una percentuale pari allo 0,6% del
fatturato il suo pro-rata di indetraibilità sarà pari
all’1%. Se l’iva acquisti è pari ad € 100.000 l’iva
indetraibile sarà di €1.000.

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COME OVVIARE AL PRO-RATA DI
INDETRAIBILITA’?
Si applica l’art.19- bis 2 DPR 633/72 per beni
ammortizzabili e fabbricati, in relazione alla rettifica
della detrazione operata inizialmente, qualora la
variazione percentuale annuale sia maggiore di 10
punti.

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COME OVVIARE AL PRO-RATA DI
INDETRAIBILITA’?
E’ possibile optare per la separazione delle operazioni
imponibili da quelle esenti . In questo caso tutta l’iva relativa
a beni strumentali o spese ordinarie relative all’attività esente
non è detraibile.
Per quanto concerne i beni ed i servizi utilizzati
promiscuamente occorre distinguere tra beni non
ammortizzabili e altri beni e servizi. L’iva dei beni non
ammortizzabili utilizzati promiscuamente (ad esempio
cancelleria) non è detraibile.
L’iva dei beni ammortizzabili e dei servizi promiscui è
detraibile nei limiti della quota imputabile a ciascuna delle
attività separate.
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PRO-RATA O OPZIONE?

Occorre quindi valutare caso per caso confrontando


l’iva indetraibile da pro-rata con l’iva indetraibile
riferita alle operazioni esenti e i costi e gli aggravi
amministrativi nel caso di separazione delle attività.

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REQUISITI DEI LOCALI IN CUI
VENGONO SVOLTE LE PRESTAZIONI
Le prestazioni devono essere effettuate in spazi separati dalla
farmacia, appositamente dedicati alla prestazione dei servizi e
tali da consentire l’uso, la conservazione e la manutenzione
delle apparecchiature in ottemperanza alla normativa sulla
sicurezza.
Nella farmacia devono, obbligatoriamente, essere esposti dei
cartelli nei quali viene indicata la tipologia delle prestazioni
rese.
Con specifico riferimento alle prestazioni svolte da infermieri
e fisioterapisti, le stesse devono essere rese da soggetti iscritti
al proprio ordine professionale ed in possesso, quindi, dei
titoli di abilitazione ed i locali devono rispondere alle
caratteristiche stabilite dalla legge per lo svolgimento delle
prestazioni infermieristiche e fisioterapiche.
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REQUISITI PER I SERVIZI DI ESTETICA
(DM 110/2011 - Regolamento di attuazione dell’art. 10, comma
1, della legge 4 gennaio 1990, n. 1).

Per svolgere l’attività di estetista, le farmacie devono


ottenere l’approvazione di Comuni e Asl competenti.
Occorre valutare preventivamente in quanto, a volte,
vengono fatte richieste non previste dalla legge come la
presenza di un bagno riservato o di uno spogliatoio.
La Legge 1/90 prevede l’adeguamento al regolamento
comunale mentre il decreto 110/11 riporta l’elenco delle
attrezzature utilizzabili.

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QUALI SERVIZI VENGONO
ATTUALMENTE PRESTATI?
Un’indagine statistica condotta 4 anni fa su un campione di
farmacie indica che i servizi che vengono più frequentemente
prestati riguardano la misurazione della pressione (97,9%) la
misurazione del peso (89,4%), il controllo del colesterolo
(70,2%) il noleggio di apparecchi sanitari (57,4%), le analisi di
laboratorio (48,9%), i trattamenti e le consulenze estetiche
(44,7%), le consulenze dietetiche (42,6%), la consegna a
domicilio del farmaco (40,4%), le indicazioni degli specialisti
(38,3%), le prenotazioni e gli incontri periodici con medici
specialisti (17%), il ritiro degli esami medici (12,8%), l’esame
spirometrico e della circolazione venosa (4,3%).
Fonte Il farmacista gestionale, Tecniche nuove 2009
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QUALI SERVIZI VENGONO
ATTUALMENTE PRESTATI?
Un’analisi più recente che ha preso in considerazione alcune
farmacie di eccellenza, indica la presenza pressochè costante di
alcuni servizi e l’assenza di altri.
I servizi che vengono erogati con una bassa frequenza sono:
1. Servizio infermieristico a domicilio;
2. Test urina, feci;
3. Densiometria ossea;
4. Esame spirometrico.

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QUALI SERVIZI VENGONO
ATTUALMENTE PRESTATI?
I servizi che sempre più frequentemente sono presenti in farmacia
sono:
1. Autoanalisi capillare del sangue;
2. Telemedicina (holter pressorio);
3. Esame della pelle, del capello e dell’udito;
4. Test delle intolleranze alimentari e consulenze dietetiche
5. Consulenze fisioterapiche;
6. Giornate di educazione igiene dentale
7. Consulenze psicologiche orientative
8. Consulenze sull’impiego dei farmaci omeopatici
9. Cabina estetica
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QUALI SERVIZI VENGONO
ATTUALMENTE PRESTATI?
L’analisi dei servizi evidenzia il passaggio dalla cura
alla prevenzione, dalla semplice dispensazione alla
vendita sollecitata attraverso il consiglio. I nuovi
servizi assumono quindi valenza anche in relazione
alla promozione delle vendite. Esempi tipici sono il
test della pelle o dei capelli e l’estetista o ancora di
più il test delle intolleranze alimentari, del
colesterolo o il consulto del nutrizionista cui spesso
segue la vendita di specifici prodotti .

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IL CIRCOLO VIRTUOSO DELLE
CONSULENZE DEL DIETOLOGO

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IL CIRCOLO VIRTUOSO
DELL’ESAME DEL SANGUE

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IL CIRCOLO VIRTUOSO DEL TEST
SULLE INTOLLERANZE
ALIMENTARI

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IL CIRCOLO VIRTUOSO DELLE
PRESTAZIONI RELATIVE
ALL’ESTETICA E AI TEST SULLA PELLE

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CONCLUSIONI

La crisi economica e le modifiche legislative


che hanno interessato la farmacia devono
essere considerate sfide per fare emergere
potenzialità ad oggi non del tutto espresse e
valorizzare la professionalità della farmacia
che gode della fiducia della popolazione.

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