• La capacità di risposta ai bisogni delle persone disabili è uno degli indicatori principali di un welfare moderno,
maggiormente inclusivo, equo ed efficiente.
• La Convenzione rappresenta uno strumento condiviso dalla comunità internazionale. Indica valori e obie=vi per
ampliare il grado di inclusione sociale delle persone disabili. Governo e opposizione, regioni ed en? locali, imprese,
mondo no profit e società civile sono tu2 chiama? a realizzare, ciascuno con la propria responsabilità, una società
dove le persone disabili possano essere sempre più protagoniste e libere.
• Al centro è la persona e il suo sviluppo integrale, riconoscendo e promuovendo il suo valore infinito per il solo faEo
che esista, così com’è.
Benessere biopsicosociale
Concetto di salute inteso come benessere fisico, mentale, relazionale e sociale
che riguarda l’individuo, la sua globalità e l’interazione con l’ambiente.
AUTOREALIZZAZIONE,
moralità, spiritualità,
Bisogni creatività, spontaneità,
del sé accettazione, assenza
di pregiudizi, bellezza
STIMA, autostima,
autocontrollo,
Bisogni realizzazione, rispetto
reciproco
sociali
APPARTENENZA, amicizia,
affeDo familiare, inEmità
sessuale
• DISABILITÀ: qualsiasi restrizione o carenza (conseguente a una menomazione) della capacità di svolgere un’a=vità nel
modo o nei limi? ritenu? «nella norma» per un essere umano.
La disabilità, che può essere transitoria o permanente, si traduce in difficoltà nel realizzare i compiK normalmente
aLesi da parte del soggeEo considerato.
• HANDICAP: condizione di svantaggio vissuta da una determinata persona in conseguenza ad una menomazione o
disabilità che limita o impedisce la possibilità di ricoprire il ruolo normalmente atteso per quella persona (in base
all’età, al sesso, ai fattori culturali e sociali).
Dunque, l’handicap risulta dalla discrepanza tra l’efficienza reale o lo stato del soggetto e le aspettative di efficienza o
di stato che egli stesso o il gruppo al quale appartiene hanno nei suoi confronti.
L’handicap rappresenta quindi la socializzazione di una menomazione o di una disabilità e riflette le conseguenze
culturali, sociali, economiche e ambientali della disabilità nell’esistenza dell’individuo considerato.
Nel 1980 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definiva, dis=ngueva e classificava handicap, disabilità e menomazioni con la
pubblicazione dell’Interna'onal Classifica'on of Impairement Disabili'es and handicaps (ICIDH), come appendice dell’Interna'onal
Classifica'on of Diseases (ICD).
Questo modello focalizza l’attenzione sulla “malattia”, con il rischio di far coincidere la malattia con la persona,
che viene vista come «globalmente malata».
L’orientamento più recente suggerisce di non fare più riferimento alla classificazione delle disabilità.
Gli operatori vengono incoraggiaK a elencare e a considerare i repertori di a2vità che le persone, anche con
menomazione, intraprendono nella loro vita quo?diana.
Il profilo che un tempo veniva redaEo a proposito delle condizioni delle persone con menomazione e che
conduceva a un profilo di inadeguatezze, viene oggi sos?tuito con l’elenco di quelle a2vità̀ che le persone riescono
a svolgere in modo autonomo e con la segnalazione di quelle che l’Organizzazione Mondiale della Sanità chiama
“repertorio di a2vità”.
Dati complessivi (tra 0 e 17 anni)
• 3,5% DSA
• 9-13% disturbi di rilevanza psichiatrica
• 16,8% ha condizione di disabilità, di cui almeno il 30% con 2 o
più disabilità
• 15-20% disabilità neuropsichica e/o disturbi psichiatrici
© Picsfive / Shutterstock
AuKsmo
Italia 1: 77 (ISS)
USA 1: 54 (CDC)
Pes2cides
OBESITY
DIABESITY
In Vitro Fer2liza2on PANDEMICS
Placenta: Prediction
of Future Health © Sebas(an Kaulitzki / 123rf.com
Asthma and allergies
Materno Fetal Stress
Lung Development
ReproducKve
Diseases/DysfuncKons
Neurobehavioral Deficits
Semen Abnormalities CANCER and Diseases
Psychiatric Diseases
Art 5 Codice di deontologia
Esposoma Tossici ambientali
Particolato ultrafine
medica: fattori ambientali
determinanti fondamentali
Metalli pesanti della salute individuale e
Interferenti endocrini
collettiva.
ECOSISTEMI
L’esposoma è l’insieme dei
faBori a cui è esposto
l’individuo, con massimi
STILE DI
© Sebas(an Kaulitzki / 123rf.com
Esposoma
ON/OFF
NEURONI
LINFOCITA
DIFFERENZIAMENTO CELLULARE
Abbiamo oltre 200 ?pi di cellule:
medesimo DNA (hardware),
© Blackboard / Shu1erstock variabile aspeEo e funzione per diverso sooware
Esposoma • Ai geni deve essere deBo se
essere ACCESI o SPENTI
• Il DNA conOene una
OFF collezione di parole (geni)
ON con le quali comporre un
OFF significaOvo racconto
ON dell’esistenza.
OFF
ON
ON
ON OFF
OFF
TIME Esposoma
«Why your DNA
isn’t your
DESTINY»
«L’epigenetica rivela come
le tue scelte possono
cambiare i tuoi geni e
quelli dei tuoi figli»
© Veronika By / Shu1erstock
By John Cloud
© Blackboard / Shutterstock
FaAori di rischio e proteCvi
C. Panisi, E. Burgio «Dalla gene?ca all’epigene?ca: cosa cambia nella pra?ca clinica dell’ASD», Area Pediatrica 2021, 22;3:126
Il cervello umano è «cablato dal vivo», in par?colare nei primi due anni di vita.
NEUROPLASTICITA’ D’altra parte, non è mai troppo tardi per imparare
Gioco
Esposizione
alla tecnologia
Emozioni
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MORFOGENI
CO
LL
© Achiichiii / Shutterstock
AG
Substrato migratorio
EN
GL
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RO
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MORFOGENI
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MORFOGENI
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L IC
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© Ma1Lphotography / Shu1erstock
Plasticità cerebrale
© Pixsooz / Shu1erstock
Disordini del neurosviluppo
© Pixsooz / Shutterstock
TOPICS nella ricerca nei disordini del neurosviluppo
risposta immunitaria
asse intes5no-cervello
microbiota
! stress ossida5vo
disfunzione mitocondriale
Spettro autistico come condizione paradigmatica dei disordini del neurosviluppo
C. Panisi, E. Burgio «Dalla gene=ca all’epigene=ca: cosa cambia nella pra=ca clinica dell’ASD», Area Pediatrica 2021, 22;3:126
Modello interdisciplinare
(nello spettro autistico, ma non solo)
SCUOLA
C. Panisi, E. Burgio «Dalla gene?ca all’epigene?ca: cosa cambia nella pra?ca clinica dell’ASD», Area Pediatrica 2021, 22;3:126
Analisi funzionale del comportamento
Cristina Panisi, Ernesto Burgio
Prospettiva dinamica e sistemica per i disordini del neurosviluppo
CaraBerisOche comportamentali
• Dimensione sensoriale/perce=va
Complessità psiconeurobiologica (approccio sistemico)
• Dimensione motoria Neuroplasticità
• Dimensione emo5va Traiettoria di fragilità possibile
• Dimensione cogni5va Modello interdisciplinare
Repertorio di attività
• Dimensione comunica5va
• Dimensione linguis5ca
• Dimensione sociale
• Dimensione comportamentale
situazione in
+ ambiente (famiglia, scuola) divenire,
+ esperienze pregresse fluida
Dimensione perceCva
• Nel modo di filtrare gli sOmoli
• Nell’intensità percepita
• Nell’aLenzione verso gli sOmoli
• Nella loro modulazione nel tempo
• Nella percezione del proprio corpo e nei
movimenM
STILE
ORGANIZZAZIONE
FLESSIBILITÀ
DEL PENSIERO
INTERESSI
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MEMORIA
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Pensiero «atipico»:
NEURODIVERSITÀ
funzionamento intellettivo «diverso»
≠
DISABILITÀ
• Pensiero a?pico, arborescente e non sequenziale
• Sistema di associazione di idee rapidissime concatenate
a proiezioni mentali
• È un pensiero che ne coinvolge altri simultaneamente,
dando accesso a una mol?tudine di altri pensieri
• Consente di inglobare una grande quan?tà di da? senza
apparente nesso, per una soluzione globale e in tempi
pressoché immedia?.
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Dimensione emoMva:
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Dimensione comunicativa e relazionale
• Desiderio di interazione
• Strumenti a disposizione
1 2
Coordinate per
leggere la diagnosi:
quello che c’è