Sei sulla pagina 1di 70

PARACICLISMO

INTRODUZIONE
Ufficialmente il para-ciclismo è integrato con l'UCI dal 7 febbraio
2007 dopo la firma di trasferimento di gestione della disciplina dal
Comitato Paralimpico Internazionale (IPC) all'Unione Ciclistica
Internazionale (UCI).
IN ITALIA
A partire dal 1° marzo 2009 il CIP, in osservanza delle indicazioni
internazionali, ha trasferito alla FCI la gestione tecnico-
organizzativa-formativa e finanziaria del “ciclismo paralimpico”, sia
a livello nazionale che internazionale. La FCI sostituisce, dunque, il
CIP quale organismo di rappresentanza nazionale nei confronti
dell’UCI ad eccezione dei Giochi Paralimpici estivi.
PERCHE’!?!
il tempo scorre…
rimescolando ogni cosa…
oggi, il nostro presente…
I MEZZI
DEL
PARACICLISMO
Amputazione gamba
Amputazione
coscia
e
braccio
Amputazione
coscia
senza
uso
di
protesi
Lesione neurologica
Tandem non vedenti
Triciclo – paralisi cerebrali
Handbike mielolesi
posizione semi-sdraiata
Handbike mielolesi posizione seduta
Handbike amputati posizione seduta
Handbike posizione in ginocchio
Curiosità tecniche…
Dietro ogni aspetto che caratterizza un atleta, un mezzo o una disciplina
sportiva c’è una persona, uomo o donna, adulto o bambino, normodotato o
disabile e ciascuno, prima di spingere una bicicletta, triciclo, tandem,
handbike, vive il suo quotidiano. Impariamo prima a conoscerlo nella sua
complessità, nel suo modo di essere e di fare.
Solo in questo modo potremo capire quali sono le esigenze effettive e se
realmente una ruota a razze o un telaio in carbonio o spingere un rapporto
52/14, modificano l’essenza del suo essere persona prima che atleta.
Unicamente quando saremo in grado di percepire e comprendere nella sua
sostanza questo principio, bene, in quel momento potremo costruire
qualcosa d’importante che va ben oltre la vittoria di una gara.
In quella situazione saremo padroni della realtà e dei suoi contenuti.
Da questo frangente in poi ogni attimo avrà la sua finalità.
In quell’istante ci chiameranno: “Allenatore”.
Il gioco della vita e la storia
della seggiola rotolante
La maniglia

La spinta,
l ’ aiuto

La fiducia in qualcuno che pensa per te


e “ti copre le spalle”.
Lo schienale

Il supporto,
il sostegno

La sicurezza di un appoggio come


rinforzo del proprio essere.
Il cuscino

La comodità

Il piacere di godere dei privilegi e delle


conquiste sociali in funzione del proprio
status.
La ruotina anteriore “pivot”

La direzione e
la multilateralità

La flessibilità di sapersi adattare ad ogni


situazione … anche agli stop imprevisti
accettandoli con spirito.
Il telaio

La struttura
portante

La forza dell ’interpretazione coerente


degli eventi a sostegno delle proprie
scelte.
La ruota
posteriore e
il cerchio di
spinta

La propulsione

La libertà conquistata attraverso la


consapevolezza del superamento dei
propri “limiti”.
La propulsione
L’equilibrio…
APPROCCIO ALLA
DISABILITA’

uomini fragili …
… uomini forti
RAPPORTO NORMALITA’/DISABILITA’: BIUNIVOCITA’

NORMODOTATO/HANDICAP:
(atteggiamenti possibili rivolti verso la disabilità)

PIETA’
INDIFFERENZA
FASTIDIO
COSCIENZA DEL PROBLEMA
SPIRITO IPERPROPULSIVO
SPIRITO IPERPROTETTIVO
RAPPORTO DISABILITA’/NORMALITA’: BIUNIVOCITA’
(DISABILE) (DISABILE)
INTERLOCUTORE ATTORE
Rapporto passivo Protagonista di sé

HANDICAP/NORMODOTATO:
(reazioni possibili suscitate involontariamente e/o volontariamente dal disabile)

INDIFFERENZA
RICERCA DI BENEFICI
FASTIDIO
SOLIDARIETA’
PROTEZIONE
STIMOLO
DISABILITA’ POSSIBILITA’
(quotidiano)
Personale Limitazioni indotte Problematiche
CONDIZIONE Reale dalle differenti quotidiane che
(situazione) Oggettiva tipologie di handicap: ciascuno di noi
impossibilità di fare, incontra (o con
sapere, capire cui si scontra)

CONDIZIONAMENTO Personale
Negli altri
Limiti che ciascuno si
pone in funzione del
(emozione) = la condizione vissuta suo condizionamento
soggettivamante [da se stessi] e/o da terzi (o delle sue emozioni)
CONDIZIONAMENTO Personale
Negli altri
Limiti che ciascuno si
pone in funzione del
(emozione) = la condizione vissuta suo condizionamento
soggettivamante [da se stessi] e/o da terzi (o delle sue emozioni)

FRAGILITA’

SCUSE INCAPACITA’
e
GIUSTIFICAZIONI
Le scuse ripetute nel tempo diventano realtà,
di conseguenza ci suggestionano e ci limitano
andando ad aumentare le nostre“ DISABILITA’” e
penalizzando fortemente le nostre “POSSIBILITA’”
(e il nostro quotidiano)
CAMBIARE IL
MONDO NON E’
POSSIBILE

CAMBIARE NOI
STESSI, SI

e vedere il presente
con un altro punto
di vista…
magari

accorgendosi

di qualcosa

di diverso

o differente.
Cambiando noi stessi,
riformiamo anche il mondo che ci circonda

attraversandolo con il nostro“nuovo essere”


CAMBIARE
IL MONDO
NON E’
POSSIBILE

CAMBIARE
NOI
STESSI,
I benefici dell’attività
sportiva, in situazione
di handicap e non solo:
ATTIVITA’ SPORTIVA

PRATICA LUDICO-MOTORIA CON


FINALITA’ :

Ricreative
SOCIALI
Tempo libero

Nota: vantaggi per quanto riguarda l’integrazione con gli altri


ATTIVITA’ SPORTIVA

PRATICA LUDICO-MOTORIA CON


FINALITA’ :
AGONISTICHE
Competizioni
SPORTIVE
AMATORIALI
Nota: rinforzo psicologico
Fitness (forma fisica)
durante la pratica dell’attività. Wellness
(benessere psico-fisico)
Miglioramento dell’autostima
ATTIVITA’ SPORTIVA

PRATICA LUDICO-MOTORIA CON


FINALITA’ :
SALUTISTICHE
MEDICO
PREVENTIVE RIEDUCATIVE
e/o
CURATIVE RIABILITATIVE

Nota: miglioramento dei fattori biologici che


rappresentano il sostegno della condizione fisica
ATTIVITA’ SPORTIVA: sinergismo degli elementi

SOCIALE Ricreativo

MEDICALE
AGONISTICO Tempo libero

AMATORIALE Fitness SALUTISTICO


(forma fisica)
SPORTIVO Wellness
(benessere psico-fisico)
RIABILITATIVO

RIEDUCATIVO
PRATICA
SPORTIVA
*Vantaggi per quanto riguarda
l’integrazione con gli altri
*Rinforzo psicologico durante la
pratica dell’attività. Miglioramento
dell’autostima
*Miglioramento dei fattori
biologici che rappresentano il
sostegno della condizione
fisica
HANDICAP FISICO (cenni)

Mielolesi
Celebrolesi
Amputazioni
Mielolesione
Interruzione completa o
parziale della trasmissione
degli impulsi generati nel
cervello verso i muscoli del
corpo e dai vari organi
sensitivi presenti sulla cute e
viceversa.
DATI EPIDEMIOLOGICI
(in Italia non esiste nessun censimento preciso -
Dati F.A.I.P.- Federazione delle Associazioni Italiane dei Paraplegici)

1.000 casi (stimati) per un milione di abitanti


per un totale nazionale stimato nella presenza
di 60.000 - 70.000 para-tetraplegici

-Incidenza nuovi casi / anno / milione di abitanti 25-30 unità (33,2 in USA,
California -25,9 in Islanda, -25,1 in Australia, -27,1 in Giappone). Quindi,
per l'Italia, la previsione è di 1.400-1.700 nuovi casi / anno.

-Distribuzione per sesso: Distribuzione per età:

il rapporto maschi / femmine la maggior incidenza


è di 4-5/1, è tra i 20 e 28 anni.
nettamente a sfavore
per i maschi.
Mielolesione: cause

Dati: Az. Osp. Parma, 2005


DATI EPIDEMIOLOGICI
25%
25%

30%
20%

- Distribuzione per livello % territorio nazionale


di lesione vertebrale

cervicale 20-25
dorsale alta (D1-D7) 20-25
dorsale bassa (D8-D12) 25-30
lombare 25-30
SCHEMA
DELLE
INNERVAZIONI
VOLUMI D’AZIONE
in funzione del
potenziale motorio
Livello 1 Assenza muscolatura addominale
(livello neurologico superiore a D7)

Livello 2 Movimenti del tronco sul piano


orizzontale (movimenti rotatori).
Livello neurologico da D8 a L1
Livello 3 Livello neurologico uguale o
inferiore a L2. È presente
innervazione a livello della
muscolatura flessoria dell’anca,
degli adduttori e della muscolatura
estensoria del ginocchio
Livello 4 Il tronco muove in tutti i piani, il
volume d’azione è il massimo
possibile da seduti.(= normodotati)
MUSCOLI RESPIRATORI
(In alto: muscoli inspiratori – in basso: muscoli espiratori)

Erettori della colonna

Dentato
Dentato
Post. Inf.
posterieore
Quadrato
Trapezio dei lombi

Retto dell’addome

Trasverso dell’addome
Grande
Obliquo dell’addome
dorsale
Perii-
Intercostali interni neali
Neuromeri cervicali Toracici Lombari Sacrali
C1 2 3 4 5 6 7 8 T1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 L1 2 3 4 5 S1 2 3 4 5

Diaframma Intrcostali interni

Scaleni

Sterno Elevatori della scapola


cleidomast
Elevatori Dentato post.
della scap inferiore
Trapezio

Gottoidei Pettorali

Dentato
anteriore
AMPUTAZIONI

Rimozione di una parte del corpo o di tessuto a seguito


di un trauma o di un intervento chirurgico. Nel caso di un
provvedimento chirurgico viene effettuata per controllare
il dolore o un processo di malattia nell'arto interessato in
casi di tumore o cancrena o, in determinati casi viene
eseguita per prevenire particolari problemi.
amputazione bilaterale sopra o attraverso il
AMPUTAZIONI: ginocchio. Comprende
disarticolazioni dell’anca.
anche le

amputazione monolaterale
sopra o attraverso il
ginocchio.
amputazione bilaterale sotto il ginocchio, ma
sopra o attraverso l’articolazione della
AMPUTAZIONI: caviglia.

amputazione
monolaterale sotto
il ginocchio, ma
sopra o attraverso
l’articolazione
della caviglia.
Consueto è l’uso
di protesi
AMPUTAZIONI:
amputazione bilaterale sopra o attraverso amputazione monoterale sopra o
l’articolazione del gomito. attraverso l’articolazione del gomito.
AMPUTAZIONI:
amputazione bilaterale al di sotto del amputazione monoterale al di sotto del
gomito, ma sopra o attraverso l’articolazione gomito, ma sopra o attraverso
del polso. l’articolazione del polso.
amputazione combinate degli arti inferiori e superiori.
AMPUTAZIONI: Esiste un’infinita possibilità di combinazioni.
Cerebrolesione

è costituita da una o più lesioni (congenite,


traumatiche, ischemiche, infettive, ecc.) a livello
cerebrale con conseguente compromissione delle
attività cerebrali. La compromissione può riguardare
le attività motorie, psichiche, mentali, sensoriali e
vegetative separatamente o in associazione in base alla
sede della lesione.
Statistiche
Trauma Cranico Encefalico (TCE)
Incidenza Mortalità
300 casi per 100.000 abitanti all’anno il TCE causa 25 decessi ogni 100.000 abitanti all’anno

nella proporzione di 2 uomini e 1 donna è la prima causa di morte nella fascia di età tra i 15 ed i
35 anni.

Cause su 100 TCE:


70% incidenti stradali 10 muoiono

20% cadute accidentali e incidenti domestici 4 stato vegetativo persistente

5% incidenti sul lavoro 9 grave esito

2% aggressioni 64 medio esito

2% sport 13 buon esito

1% altri
La gestione del
Trauma Cranico Encefalico (TCE)

Potrebbero piacerti anche