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Metodica Epidimiologica
Epidemiologia una branca della medicina che studia le malattie epidemiche e loro trattamento.
Epidimiologia Clinica lo studio dei fattori diagnostici, prognostici, terapeutici e reabilitativi dei
soggetti ammalati.
- Tasso di mortalita infantile No. di Morti al 1 anno della vita (x determinato luogo e tempo)
x 10
No. Di nati vivi (stesso luogo e tempo)
Altri tassi tasso di vecchiaia (rapporto tra il no. di soggetti > 65 anni e soggetti < 15 anni),
Tasso di natalita (rapporto tra no. di nati vivi e la popolazione a meta nel tempo considerato)
ecc.
Incidenza lincidenza e lo
numero di nuovi casi di malattia
che si verificano nella
popolazione a rischio x un
predefinito periodo di tempo.
Lincidenza puo essere calcolata
in 2 modi, come proporzionale di
incidenza o tasso di incidenza:
Calcolo del propozionale di incidenza
No. di casi nuovi di malattia in un specifico periodo di osservazione
x 10
Popolazione a rischio allinizio del perido di osservazione
- un soggetto e in rischio solo quando non si sviluppa la malattia. Xcui, nello tasso di
incidenza non sono inclusi le persone malati (al denominatore) o persone che non si puo
valutare il loro stato di salute esattamente. Poi, qua entra in considerazione anche il tempo,
che non deve essere identico x tutti. Quindi, se un pz fa parte della ricerca x 3 anni e un altro
solo per 2 e un altro x 1 anno, sono considerati insieme come 6 anni. Se abbiamo un caso di
malattia scoperta tra questi tre, il tasso di incidenza e 1/6 e quindi 0,166. si moltiplica
questo x 100 16 casi ad ogni 100 persone allanno.
Prevalenza e la proporzione del numero di individui malati sul totale della popolazione
considerata in uno specifico momento (prevalenza puntuale) o in un periodo di tempo
(prevalenza periodale). Si differisce dalla incidenza, nel fatto che vengono in considerazione
non solo i casi nuovi, ma tutti i casi.
Calcolo
della x 10
No. di persone con la malattia\condizione in un specifico momento
(puntuale) o periodo (periodale)
prevalenza -
Numero di persone nella popolazione
Primo contatto tra il Quando lagente Quando il -org Fase in cui il agente patogeno e
agente eziologico della attraversa la cute (non raggiunge il tessuto in lospite cercano ad
malattia ed lindividuo integra) o le mucose cui si sviluppa sopravventare uno laltro
Fase di incubazione
Veicoli di infezione:
Veicoli inanimati Aria i patogeni sopravivono soprattutto negli ambienti
confinati contenuti nelle goccioline di saliva o sui granuli di
polvere in sospensione.
Acqua permette la sopravivenza x lungo tempo dei patogeni.
Alimenti
Suolo ospita patogeni sporigeni pericolosi come il tetano.
Veicoli Animati (Vettori) Vettori passivi possono trasferire patogeni senza che si
moltiplicano nel vettore
Vettori attivi in cui il patogeno puo svolgere il proprio ciclo
riproduttivo come nel caso del plasmodium (malaria)
Profilassi linsieme di interventi che hanno lo scopo di prevenire linsorgenza della malattia e la
sua diffusione nella popolazione. Esistono 3 tipi di profilassi:
Profilassi indiretta linsieme di interventi che hanno lo scopo di modificare le condizioni
ambientali che favoriscono la sopravivenza e la propagazione dei germi patogeni (es
trattamento corretto di rifiuti).
Profilassi diretta linsieme di interventi messi in atto in presenza di malattie infettive
nella popolazione che hanno lo scopo di ridurre la diffusione della malattia (consiste da
notificazione accertamento diagnostico isolamento disinfezione + sterilizzazione).
Profilassi Specifica ha lo scopo di fornire allindividuo una protezione verso patogeni,
che si puo ottenere tramite interventi come la vaccinoprofilassi, sieroprofilassi,
chemioprofilassi in dettaglio dopo).
la denuncia di una malattia infettiva che viene in conoscenza di un medico, e obbligatoria!
La denuncia e allautorita sanitaria competente. Il decreto ministeriale ha elencato le
malattie che devono essere denunciati a 5 classi:
- Classe I = malattie per le quali si richiede segnalazione immidiata (febbre gialla, colera,
malaria, ebola, peste, poliomielite, tifo, botulismo, difterite, rabbia, certe influenze, tetano
ecc).
- Classe II = malattie ad elevata frequenza e\o passabili di interventi di controllo (brucellosi,
epatiti A,B, non A non B, legionellosi, leishmaniosi, meningite ed encefalite acuta virale,
morbillo, parotite, pertosse, scarlattia ecc.)
- Classe III = malattie che richiedono particolare documentazione (AIDS, lebbra, malaria,
TBC ecc.)
- Classe IV = malattie x le quali alla segnalazione del singolo caso da parte del medico deve
seguire la segnalazione del unita sanitaria locale solo quando si verifica focolai epidemici
(dermatofitosi, infestazioni da origine alimentare, pediculosi)
- Classe V = malattie infettive o diffuse non inclusi nei classi precedenti.
** la profilassi e la prevenzione delle malattie viene dettagliata piu avanti nei appunti.
Nella prevenzione del rischio biologico devono essere identificate tutte le fasi operative
significativamente associate al rischio di insorgenza di una malattia infettiva. In ambiente sanitario i
fattori di rischio sono:
Procedure invasive
Condizioni di base del paziente
Organizzazione lavorativa della struttura
In ambiente sanitario devono essere segnalati tutti i casi di infortunio quali puntura, taglio, schizi o
imbrattamenti per registrare le situazioni di rischio che indirizzano verso la prevenzione. La
registrazione delle malattie nel personale poco efficace a tale scopo.
Nella valutazione di rischio si impiegano i principi di HACCP (Hazard Analysis of Critical Control
Points) che definiscono il sistema di individuazione delle situazione a rischio e la loro gestione a
scopo preventivo. Si devono definire i termini di base:
Pericolo: causa che pu compromettere la salute del lavoratore o della popolazione
Rischio: la probabilit che il pericolo possa realizzarsi
Gravit: il livello di conseguenze derivate dal realizzarsi del pericolo infezioni mortali,
infezioni croniche gravi, lievi, infezioni che creano portatori sani etc.
Vengono definiti come punti critici di controllo (CCP) le procedure che, applicate in maniera
corretta in un determinato momento dell'attivit lavorativa, in grado di eliminare il pericolo
precedentemente identificato.
I pericoli dell'attivit sanitaria sono prevalentemente di tipo biologico e questi pericoli possono
essere facilmente identificati e diagnosticati. Il pericolo biologico viene definito come
contaminazione, sviluppo osopravvivenza di microorganismi patogeni.
Il calcolo del rischio biologico fatto con la formula R=PET dove P indica la prevalenza dell'agente
infettante, E frequenza di esposizioni efficaci (in grado di trasmettere il microorganismo), T
efficacia della trasmissione dell'agente in seguito ad una singola esposizione a rischio. Visto che non
facile agire sulla prevalenza e sulle caratteristiche del microorganismo gli sforzi preventivi devono
essere concentrati sulla riduzione del numero delle esposizioni efficaci.
Di maggior interesse igienistico sono:
Virus epatitici B e C
HIV
Bacillo tubercolare
Influenza
Legionella
Virus ematici:
I microorganismi sono divisi in base al rischio infettivo per il lavoratore in 4 classi di rischio
crescente. I germi del 4 gruppo sono microorganismi capaci di provocare malattie gravi per le quali
non esistono efficaci presidi profilattici o terapeutici (i virus Ebola, Marburg e simili). Nel 3
gruppo sono compresi germi che possono provocare malattie gravi per le quali esistono mezzi
profilattici e terapeutici, HIV compreso in questa classe di rischio.
Il dottore obbligato per legge di assicurare un'adeguata informazione e formazione al riguardo del
rischio biologico presente sul posto di lavoro. Inoltre deve fornire adeguati mezzi protettivi e
effettuare le misure preventive necessarie.
Prevenzione primaria:
ci sono 2 approcci possibili di prevenzione primaria:
Strategia individuale cerca di identificare soggetti in alto rischio che possono beneficare
dalla prevenzione.
Stratigie di popolazione offre un programma di prevenzione allinterna popolazione. Viene
definita anche come promozione della salute del pubblico. Si include 3 fasi pianificazione,
implementazione e valutazione della programma.
Prevenzione secondaria:
Lo strumento principale della prevenzione secondaria lo screening. Ci sono alcuni tipi di
screening:
Screening obbligatorio ha lo scopo di preservare lo stato di salute e la sicurezza degli
individui. Fatta x esempio in certi ambienti lavorativi (es piloti, conducenti) o prima di una
donazione di sangue (HIV).
Screening normativo implica un potenziale beneficio per gli individui, avendo lo scopo di
individuare condizioni predisponenti o fortemente a rischio x lo sviluppo di una malattia
oppure patologie in fase iniziale o anomalie genetiche (es screening x ca mammellare o
del cervice uterino).
Screening Opportunistico condizioni patologiche o fattori di rischio che vengono scoperti
x caso.
L'esame di screening per essere adatto a tale scopo deve avere alcuni requisiti quali:
Deve essere sicuro per i soggetti ai quali viene proposto
Deve essere eticamente accettabile
Deve risultare vantaggioso in termini di costo/efficacia
Per attuare un programma di screening devono essere soddisfatti criteri relativi alla malattia e al test
proposto:
Criteri relativi alla malattia: malattia grave o di rilevanza sociale con una possibilit di
trattamento nello stadio precoce capace di modificare la storia naturale della malattia.
Criteri relativi al test: l'esame proposto deve essere rapido, economico, non invasivo,
affidabile e di facile esecuzione. Le caratteristiche di un test:
o Sensibilit: corretta identificazione degli affetti
o Specificit: corretta identificazione dei sani
o Valore predittivo positivo (VPP): probabilit di essere affetti in caso di risultato
positivo del test
o Valore predittivo negativo (VPN): probabilit di non essere affetti in caso di risultato
negativo del test.
Epidemiologia - in italia, si estima che 5-8% dei pz ricoverati vengono infettati da patogeni
nosocmoiali, quindi tra 450,000 e 700,000 infezioni nosocomiali x anno. Si estima che 32% di
questi possono essere prevenuti. Gli infezioni nosocomiali hanno
un costo sia dal punto di vista del pz e sia economico molto alto,
e xcui la prevenzione ed importante.
Aree in cui il rischio ed alto x sviluppare una infezione
nosocomiale:
- Aree critiche (es terapia intensiva)
- Reparti chirugici (chirurgia generale e specialistica)
- Ortopedia
- Medicina interna e geriatria
Circa 2/3 delle infezioni sono i questi 4 sedi principali:
- Vie urinarie (30%) (il rischio si con catetere)
- Basse vie Respiratorie (20-25%)
- Ferite chirurgiche (10-15%)
- GI (10%)
Sorgenti dinfezione:
- Uomo sono patogeni commensali del cute o delle mucose, che vengono trasmessi sia da
AMBIENTALI
SERBATOI/FONTI MICRORGANISMO
soggetti malati, Enterobacter
Acqua, apparecchiature operatori sanitari e visitori.
- Ambiente
contenenti liquidi, i germi possonoAeruginosa
Pseudomonas replicarsi nellambiente circostante il pz che e un importante
P. cepacia, P. maltofilia
veicolo di infezione (superficie contaminati non disinfettanti in modo corretto ecc).
Legionella
- Dispositivi diagnostici e terapeutici
Micobatteri atipici soprattutto quelli usato in modo invasivo.
Apparecchi per Klebsiella
Eziologia vedi
respirazione assistita
sotto. Ed
Serratia
importante notificare i stafilococchi (MRSA, MRSE) ed il
pseudomonas aeruginosa, che sono molto resistenti in ambiente ospedaliero, e si presentano una
P. aeruginosa
Acinetobacter
problema clinica vera e grave.
Micobatteri atipici
Liquidi intravenosi Enterobacter
Pseudomonas spp
Candida
Disinfettanti contaminati Pseudomonas spp
(in particolare i composti Enterobacter
dellammonio Serratia
quaternario)
UMANE
SERBATOIO/FONTI MICRORGANISMO
mani E. Coli
Enterobacter
Serratia
Prevenzione delle malattie
P. aeruginosa, P. cepacia,
P. maltophilia
nosocomiali (ed altri)
S. aureus/S. epidermidis
narici S. aureus/S. epidermidis
feci E. Coli La prevenzione delle malattie
Klebsiella
Enterobacter nosocomiali richiede un intervento
P. aeruginosa globale che investe tutti i settori
Clostridium difficile
urine E. Coli dellospedale, attraverso la
Klebsiella
Serratia collaborazione di tutti gli operatori
P. aeruginosa sanitari. Come abbiamo detto prima ci
sono alcuni tipi di profilassi:
Diretta - linsieme di interventi messi in atto in presenza di malattie infettive nella
popolazione che hanno lo scopo di ridurre la diffusione della malattia (consiste da
notificazione accertamento diagnostico isolamento disinfezione + sterilizzazione).
Indiretta - linsieme di interventi che hanno lo scopo di modificare le condizioni
ambientali che favoriscono la sopravivenza e la propagazione dei germi patogeni (es
trattamento corretto di rifiuti).
Definizioni:
Strumentazione:
La strumentazione medica va classificata in base al rischio che il suo uso possa trasmettere
agenti patogeni:
Strumenti critici: strumenti che vengono introdotti in aree sterili del nostro corpo. Questi
strumenti devono essere sterili. Esempio: gli attrezzi per biopsie.
Strumenti semicritici: strumenti che vengono in contatto con mucose integre senza lederne
la continuit. Il minimo requisito per questa classe la disinfezione ad alto livello.
Strumenti non critici: strumenti che vengono a contatto con cute integra. Devono essere
puliti ed eventualmente disinfettati a basso livello.
Mezzi disinfettanti:
Calore: Considerato il mezzo pi sicuro, rapido ed economico che non lascia residui. Il limite del
calore dipende ai materiali termolabili su cui viene applicato il calore. Visti i vantaggi il calore la
prima scelta come disinfettante. La sensibilit dei microorganismi al calore varia con il contenuto di
essi in acqua percui i virus (sopratutto quelli epatitici) sono pi resistenti dei batteri e le spore sono
le pi resistenti in assoluto. Il calore pu essere secco o umido (pi efficace). Raccomandazioni di
disinfezione con calore:
Virus, batteri, protozoi, miceti: disinfezione efficace gi a 10min a 80C, 5min a 100C
distrugge praticamente tutti i microorganismi eccetto le spore.
Spore: di solito necessitano di temperature maggiori di 120C e il tempo di morte varia a
seconda della saturazione in vapore acqueo dell'ambiente a cui sono esposte. Sono regimi di
sterilizzazione.
Incenerimento: raggiunge temperature >900C, distrugge materiali di vario tipo ma non permette il
riciclaggio. L'incenerimento viene usato nel trattamento del materiale ospedaliero potenzialmente
infettante.
Aria calda: usa la stufetta di Pasteur, pu essere usata su materiali termostabili (solidi o liquidi)
negli ospedali non si impiega pi. Siccome l'aria non un buon conduttore di calore la disinfezione
necessita di regimi lunghi:
o 30min a 180C
o 60min a 170C
o 120min a 160C
Autoclave1: calore umido - vapore a pressione: l'autoclave impiega un vapore saturo al 100% in
condizioni regolabili di temperatura, pressione e tempo. Con ldel pressione, si cresce la
temperatura di ebollizione dell'acqua e quindi si possono raggiungere temperature di vapore sopra i
100. La saturazione del 100% del vapore importante in quanto eventuali bolle d'aria rimaste
compromettono il raggiungimento di temperature pi elevate e quindi compromettono la
sterilizzazione. Le moderni autoclavi hanno un sistema di generazione del vuoto. I regimi di
autoclave sono:
Regime minimo: 121 per 15-20min a +1 atmosfera.
134 per 7min, oppure per 3min (ciclo flash senza
confezionamento) a +2atm.
Il funzionamento dell'autoclave controllato da diversi sistemi:
Metodi fisici: registrazione dei parametri del ciclo
Metodi chimici: indicatori di processo nastri sensibili a
temperatura, saturazione di vapore, tempo. I nastri
contengono inchiostro che cambia colore con il processo
in modo omogeneo. Se l'indicatore non vira o vira non
omogeneamente indica un regime inadeguato per alcuni
parametri che non sono stati mantenuti correttamente.
Metodi biologici: controllo effettuato inserendo in
autoclave delle provette con cartine intrise di spore di Bacillus stearothermophilus che
molto piu resistente del C. tetani per esempio. L'uccisione delle spore conferma l'efficacia
della sterilizzazione. Il controllo biologico va effettuato ogni 15 giorni.
La durata della sterilit ottenuta con autoclave dipende dalla modalit di confezionamento dello
strumento:
Fogli di alluminio: 48 ore
Buste di carta: circa 40 giorni
Buste "Medical Grade" o "Kraft-Polipropilene":
o Busta singola: 30 giorni
o Busta doppia: 60 giorni
Cestelli forati lateralmente: 24 ore
Cestelli con valvola o filtri: 30 giorni
Ebollizione: 100C per 10 minuti ha effetto microbicida nei confronti di batteri, virus (anche
epatitici) e protozoi. L'ebollizione un metodo semplice adatto ad uso domestico. L'ebollizione un
metodo di disinfezione in quanto non vengono uccise tutte le spore.
1
A chamber for sterilizing with steam under pressure. The original autoclave was essentially a
pressure cooker. The steam tightened the lid. The device was called an autoclave (from the
Greek auto, self + clavis, key) meaning self-locking.
Radiazioni ionizzanti: i radioisotopi usati sono il Co60 e il Cs137. la sensibilit del microorganismo
alle radiazioni ionizzanti funzione del suo contenuto in DNA. In generale i batteri gram+ sono pi
sensibili dei gram-, la sensibilit di miceti e protozoi identica a quella batterica mentre i virus e le
spore sono pi resistenti. Le radiazioni ionizzanti sono di norma impiegati nella sterilizzazione dei
materiali monouso come siringhe, aghi, guanti chirurgici etc.
Raggi UV: si usano radiazioni con lunghezza d'onda di 240-280nm che non hanno un significativo
potere di penetrazione e sono efficaci a distanza massima di 30-40cm dall'oggetto (agiscono
mediante trasformazione biochimica delle basi pirimidiniche del DNA). Un requisito peculiare la
perfetta limpidit dell'ambiente. L'impiego principale delle radiazioni UV nel mantenere l'asepsi
di strumenti gi sterilizzati. I sistemi a raggi UV non sono adatti alla disinfezione di materiali
potenzialmente infettanti o contaminati da sangue o derivati.
Visto ci un disinfettante ideale non esiste, ma si deve scegliere quello pi adatto. I fattori che
condizionano l'azione del disinfettante possono essere riassunti in:
La specie microbica da colpire
La carica microbica presente
La concentrazione e il tempo di contatto
Presenza di sostanze inattivanti
La natura del substrato da trattare
La temperatura: per i disinfettanti in soluzione le temperature pi adatte sono quelle pi alte
con la massima efficacia raggiunta a 40-50C, sopra si volatilizzano. Possibilmente non si
usano sotto i 20C.
La minore resistenza dei virus con envelope deriva dall'alto contenuto di lipidi del pericapside che
facilmente aggredibile dai detergenti.
I principi attivi germicidi sono molteplici, prendiamo in esame alcuni classi pi importanti
da quelli di alto livello (detti anche sterilizzanti a freddo) fino a quelli di basso livello germicida:
Cloro (Cl2):il cloro in soluzione impiegato sia per disinfezione ambientale che per la
strumentazione. Il cloro un ossidante molto efficace quando il materiale trattato libero da
materiale organico (che consuma il cloro attivo) e in questo caso raggiunge attivit sporicida. In
soluzione acquosa il cloro d origine all'acido ipocloroso (HClO) che il cloro attivo il cui titolo
indicato sulla confezione il parametro da considerare. L'HClO penetra attraverso le pareti
cellulari, virali e delle spore e agisce ossidando le proteine componenti. Il cloro vantaggioso anche
sotto l'aspetto economico. Gli svantaggi dell'uso di cloro sono:
Viene consumato dal materiale organico e cala di titolo
corrosivo percui i materiali da trattare devono essere compatibili
A contatto con acidi libera il cloro gassoso (Cl2) che irritante e tossico potendo determinare
anche broncospasmi gravi.
Composti fenolici: sono usati come disinfettanti ambientali di livello intermedio-basso (sono attivi
contro il bacillo tubercolare) e sono meno influenzati dalla presenza di materiale organico.
Oggigiorno vengono usati preparati sintetici derivati dal benzene e sono di elevata purezza con
meno odore sgradevole dei composti fenolici predecessori (creolina). Si mipiegano miscele
(aromatizzate) di polifenoli con tensioattivi che garantiscono una distribuzione uniforme sulla
superficie trattata, non sono corrosive e sono dotate di un'elevata capacit di penetrazione in
materiali organici. Alcune preparazioni sono impiegate in decontaminazione dello strumentario
chirurgico, altre come saponi chirurgici per le mani.
Clorexidina: agisce sia su gram+ che su gram- ma un pricipio di disinfezione di livello basso. un
detergente usato (in soluzione alcolica) per la disinfezione della cute detergente per le mani nelle
sale operatorie. La clorexidina tollera la sterilizzazione e ci sono preparati sterili per la disinfezione
di ferite, piaghe da decubito, ustioni etc.
Composti tensioattivi: sono distinti in anionici, non anionici, anfoteri e cationici. I tensioattivi
cationici sono detergenti disinfettanti. Sono derivati dell'ammonio quaternario che sono ottimi
batteriostatici (sopratutto nei confronti dei gram+) e acquisisce caratteristiche battericide gi a
concentrazioni dell'1%. Le soluzioni diluite invece permettono la crescita microbica dei gram-
ambientali rendendo possibile la contaminazione del contenitore. Non essendo corrosivi e non
volatili i tensioattivi son di uso prevalentemente domestico.
Vaccinoprofilassi
Tipi di vaccini:
Vaccini con agenti vivi attenuati: sono cost da agenti patogeni modificati in laboratorio che
sono mutanti indeboliti e in grado di attivare la sis imm dellospite. Limmunita stimulata
non e solo di tipo umorale, ma anche . non necessitano dosi di richiamo (quindi efficaci
gia dal primo dose) perche inducono immunit duratura ed efficace. Il limite consiste nel
rischio di patogenicit che non pu essere escluso completamente. L'esempio il vaccino
antipoliomielite di tipo Sabin e il vaccino MPR (morbillo-parotite-rosolia), anti-TBC tipo
BCG ed altri. La vaccinazione con agenti vivi controindicata in casi di gravidanza e di
immunodeficienza congenita o acquisita, ivi inclusi gli immunocompromessi per varie
ragioni e i soggetti HIV+.
Vaccini con agenti inattivati: si usa agenti patogeni uccisi con mezzi fisici o chimici, che
inibisce la capacita infettiva del patogeno senza alterare la struttura antigenica. Gli effetti
collaterali di questo tipo di vaccinazione sono scarsi, pero possono richiedere piu di una
dose, e dose di richiamo. Lo sono i vaccini antiinfluenzali, il vaccino antipoliomielite di tipo
Salk, antiepatite A.
Vaccini composti da antigeni di superficie: sono sostanze antigeniche polisaccaridi,
capsulari, di superficie. I vaccini di questo tipo sono lantiinfluenzale (che usa il
Neuroaminidasi e\o lemoagglutinina), antimeningococco, antipneumococco, antipertosse,
antitifo.
Anatossine: esotossine trattate e inattivate che conservano per il potere immunogeno:
anatossine tetanica e difterica.
Vaccini con proteine ricombinanti: proteine ottenuti dai metodi di DNA ricombinante che
permettono una produzione industriale di una proteina antigenica del microbo. L'esempio
eclatante il vaccino anti-HBV
- i vaccini includono in oltre allo componente principale altre sostanze che aiutano al
assorbimento, la stabilizzazione e la conservazione del vaccino. Sono liquidi di sospensione
( velocit di assorb), conservanti, stabilizzanti e antibiotici (lo rischio di crescita batterica
come conseguenza del vaccinazione) ed adiuvanti (potenziano limmunogenicita del Ag).
Vie di somministrazione:
Vaccini combinati:
I vaccini possono essere somministrati come vaccini combinati che contengono pi componenti
immunizzanti. I questo modo al DTP si sono aggiunti altri tre principi (vaccino di Salk, anti-HiB e
anti-HBV) per renderlo esavalente. Nello stesso modo altri vaccini polivalenti sono:
MPR: morbillo, parotite, rosolia (sono vaccini vivi attenuati)
Vaccino antipneumococcico: contiene pi sierotipi
Vaccino antimenigococcico: contiene pi sierotipi
Vaccino di Sabin: contiene in realt 3 sierotipi del virus poliomielitico
La somministrazione di pi vaccini nella stessa seduta pu essere denominata vaccino associato.
Infatti non tutti i vaccini sono compatibili in modo da combinare un unico vaccino tutto-
comprendente.
Questa vaccinazione terapeutica pu essere realizzata per poche malattie infettive con un
lungo periodo di incubazione e un breve tempo di azione del vaccino: rabbia e epatite B. Di solito il
trattamento con la vaccinazione si associa ad una immunoterapia passiva con anticorpi preformati.
Reazioni avverse:
Legislazione vaccinale:
Calendario vaccinale:
Sieroprofilassi
Sieri immuni
derivano da animali immunizzati (cavalli).
Somm x via IM
Possono causare reazioni avversi anafilassi, febbre acuta, malattia di siero.
Vaccinazioni di questo tipo antibotulinico, antidifterico, antigangrenoso, vacini x morso di
serpenti.
Ig Umane
tipi di vaccini antimorbillo, antirosolia, antiparotite, antivaricella, antirabbia, antiepatite
(A+B), antivaiolo, antipertosse, antitetano, antiCMV, anti hemophylus, anti pseudomonas.
Sono preparati da pool di donatori immunizzati, che devono essere privi di infezioni come
HIV e HCV.
Dati x IM.
Hanno attivita di circa 20 gg.
Malattia da siero
Malattie infettive
Poliomielite
Tetano
Una malattia infettiva acuta non contagiosa causata da un batterio anaerobio obbligato, gram
+, sporigeno il clostridium tetani.
Il tetano la conseguenza della penetrazione accidentale di spore tetaniche nei tessuti
profondi dellorganismo attraverso ferita lieve contaminata da terriccio. Pericolose sono le
fetite lacero-contuse dove la necrosi tissutale crea una zona scarsamente ossigenata ideale x
la germinazione e la riproduzione del Clostrium Tetani.
Il batterio poco virulento, con nessuna tendenza a diffondere oltre il punto di penetrazione.
lo strumento essenziale della
patogenicit di Clostridium tetani,
riconducibile alla produzione di una
esotossina dotata di altissima tossicit, la
tossina tetanica, che a livello delle corna
anteriori blocca la trasmissione dellimpulso nervoso a livello delle sinapsi inibitorie,
causando un paralisi spastica.
La malattia ha un decorso che puo essere anche mortale, se la tossina arriva al livello dei
muscoli respiratori e il .
La malattia e piu frequente in paesi con livello igienico sanitario basso.
Prevenzione della malattia
La malattia presenta ancora casi nel mondo occidentali, pero quelli sono in declino significativo
nei ultimi 50 anni, grazie alla vaccinazione (in italia declino di 86% nei casi da gli anni 50).
- Le forme di spore sono estremamente resistenti agli agenti fisici e chimici, e sono molto
diffuse nellambiente e nel suolo. X il fatto che le spore tendono a penetrare verso feriti, una
via importantissima di evitare linfezione, e la sterilizzazione delle ferite in fase precoce.
- Vaccinazione antitetanica disponibile da 1927, obbligatoria in Italia. Cost dalla tossina
tetanica inattivata 9con formolo) e adiuvata con Sali
di alluminio. Viene somm in 3 o 4 dosi (ad et di
3, 9, 12 mesi, 2 dose a eta di 5 anni, e una al 14)
pi booster ( efficacia del vaccino) ogni 10 anni,
ed e efficace in 100%.
la vaccinazione antitetanica viene somm tante volte
sotto forma combinata DT (con vaccina antidifterica),
DTaP (+ anti pertosse) e Td. Sono indicati tante volte a
soggetti con ferite in rischio di sviluppare complicanze
tetaniche o da altri patogeni, non vaccinati o vaccinati
da lungo tempo. Sono dati in dose + alte
rispetto al vaccino normale.
Epatite B
Morbillo
Una malattia infettiva causata dal morbilli virus, che fa parte della famiglia
Paramyxoviridae. La malattia viene trasmessa x via aerea con goccie di saliva da un soggetto
malato.
Linfezione caratterisitica dellinfanzia e si
contrae x via inalatoria. Il periodo di
incubazione di 9-12 gg
Inizialmente il virus si moltiplica nella
mucosa respiratoria, dove diffonde ai
linfonodi regionali e da qui x via linfatica
nelle cellule del sistema reticolo-endoteliale
dove si moltiplica inducendo la formazione
di evidenti policariociti. Il virus si moltiplica
anche nei macrofagi e nei linfociti. A
distanza di 10-15 gg dallinfezione, qualche
giorno dopo la comparsa dei primi sintomi
(febbre, malessere) e in coincidenza con la
comparsa in circolo degli anticorpi
antivirali, compare il caratteristico esantema maculo-papuloso a patogenesi allergica.
La malattia guarisce spontaneamente ma in una piccola % di casi pu essere complicata da
lesioni polmonari o dallinsorgenza di meningite.
Complicazne possibili (manifestatno quasi solitamente in eta infantile):
- Comuni diarrea, otite media, polmonite.
- Rari encefalite (pan encefalite subacuta sclerosante PESS), morte.
Dg. fatta con isolamento del virus dai
secrezioni nasofaringee, evidenza al di
IgG specifici e ELISA positiva.
Prevenzione della infezione:
- il virus e rapidamente inattivato dal calore,
luce, pH acido, etere e tripsina, e sopravive
x 2 ore in substrati (aria, superficie).
- Vaccinazione il vaccino cost da virus vivo
attenuato, di ceppi SCHWARZ e
EDMONSTON-ZAGREB, efficace in 95%
dei casi con durata permanente. Viene dato
in 2 dosi, e puo essere parte del MPR
(vaccinazione Morbillo Rosolia
parotite).
- Leliminazione del morbillo in italia, e la principale priorita nel campo delle malattie
prevenibili con vaccinazione, con scopo di eliminarla fino a 2010.
Rosolia
Una malattia infettiva molto contagiosa, con decorso breve e benigno nel adulto e bambino,
che puo essere pericolosa al 1 trimestre della gravidanza con danni notevoli al embrione, che
possono finire in aborto, e mettono in pericolo anche la madre. Lagente eziologico e il virus
Rubivirus dalla famiglia Togavirus.
Il virus penetra nellorganismo x via inalatoria e si moltiplica inizialmente nelle prime vie
respiratorie superiori, da qui diffonde attraverso i linfatici al sistema reticolo endoteliale e
poi di nuovo in circolo, raggiungendo cos i capillari della cute e delle mucose e nelle
gravide trasmettendosi al feto x via trasnplacentare. Il virus presente nel muco del naso-
faringe da alcuni giorni prima a 5-6 gg dopo la scomparsa dellesantema.
Se linfezione colpisce una donna durante i primi mesi di una gravidanza le conseguenze
possono essere drammatiche. Il virus della rosolia si trasmette costantemente al feto, che
sopravvive, ma viene alla luce con la Sindrome da Rosolia congenita. Questo legato
allazione teratogena dellinfezione i cui effetti possono essere: cecit, sordit,
malformazioni gravi, microcefalia e ritardo dello sviluppo mentale.
Prevenzione:
- Vaccino cost da ceppi virali vivi, e puo essere dato da solo o come parte del MPR. Oggi, il
vaccino e dato a bambine in eta scolare (con scopo a prevenire la rosolia congenita).
Meningite meningococcica
Influenza
Un infezione virale che colpisce prevalentemente le alte vie respiratorie, naso, gola, bronchi
e polmoni. Ha durata di circa settimana ed e caratterizzata dalla comparsa improvvisa di febbre
elevata, mialgia, cefalea, tosse non produttive, angina e rinite. Nella maggioranza dei casi la
malattia si risolve spontaneamente entro 1-2 settimane, senza qc tp. In soggetti in rischio (bambini,
anziani, immunocompressi, soggetti con altre malattie concomitanti) linfluenza puo sviluppare
complicanze come polmoniti, e in alcuni casi, causare anche morte. La malattia e causata dai virus
della influenza A,B,C che fanno parte della famiglia Orthmyxoviridae.
il virus A ha come Ag:
- lemoagglutinina (HA) -> lantirecettore che lega il virione ai residui di acido sialico
(recettore) presenti nelle glicoproteine e nei glicolipidi di membrana. Poich questi ultimi
sono presenti anche sui globuli rossi, lantirecettore conferisce al virus la capacit di
legarsi alla superficie delle emazie con le conseguenti propriet emoagglutinanti.
- la neuraminidasi -> ha il compito di impedire che il virione venga neutralizzato dal
legame con lacido sialico presente nelle glicoproteine del muco, alla superficie delle
mucose respiratorie, consentendo larrivo a contatto con la superficie delle cellule
dellepitelio mucoso.
La presenza di un genoma segmentato conferisce ai virus influenzali, la variabilit dovuta
alla comparsa di mutazioni nei singoli segmenti, ma anche la possibilit di presentare
variazioni notevoli nellassetto delle diverse proteine strutturali. possibile che durante
lassemblaggio delle rispettive progenie virali, si verifichi una sorta di riassortimento
genomico, con lo scambio dei segmenti genomici che codificano HA o NA con la
conseguente comparsa di virus con consistenti differenze nellassetto delle glicoproteine
presenti nel peplos.
Ci sono 2 tipi di meccanismi con cui si verificano questi mutazioni:
Antigenic drift (deriva antigenica) ed interessa i virus influenzali A e B. Nonostante limmunit
vasti episodi epidemici si susseguono periodicamente x la comparsa di ceppi virali che in seguito a
mutazioni hanno acquisito modificazioni strutturali nelle proteine del peplos e in particolare
nellemoagglutinina.
Antigenic shift -> nel caso dei virus influenzali A, possono occasionalmente comparire nella
popolazione umana stipiti virali completamente nuovi, caratterizzati da modificazioni antigeniche
consistenti x il possesso di sottotipi di emoagglutinina o neuraminidasi totalmente diverse rispetto a
quelli presenti nei virus precedentemente in circolazione. la conseguenza di un fenomeno di
riassortimento genomico che si verifica tra un virus influenzale A umano ed un virus influenzale A
animale (che si ritiene essere il terreno + idoneo x il verificarsi di questo fenomeno, il suino).
Quindi i virus influenzali A che circolano negli animali
soprattutto tra i volatili domestici rappresentano un
rischio potenziale x la specie umana .
Linfezione si contrae mediante larrivo sulle
mucose delle prime vie aeree del virus presente
nellaria (infezione aerogena) o veicolato dalla
mani dopo il contatto con superfici
contaminate. linfezione pu assumere caratteri
epidemici o addirittura di pandemia.
Linfezione ha un breve periodi di incubazione (1 o 2 gg) tende a risolversi
spontamenamente nellarco di 5-7 gg. Complicanze polmonari sono + frequenti nei soggetti
anziani, o portatori di affezioni respiratorie croniche. Il danneggiamento dellepitelio
dellalbero bronchiale favorisce linstaurarsi di sovrainfezioni batteriche.
Prevenzione:
- la malattia puo essere prevenuta con immunoprofilassi attiva e\o chemioprofilassi.
- Vaccinazione ed il mezzo piu efficace e sicuro per prevenire la malattia e le sue
Igiene dellambiente
Acqua potabili
Oltre il 96% della popolazione italiana riceve acqua potabile da acquedotti gestiti perlopi
da enti pubblici. L'80% dell'acqua potabile ricavata da acque profonde (filtrata dagli strati di
terreno) e solo il 20% deriva da fonti superficiali (acqua raccolta lontano da centri abitati). Circa un
terzo della popolazione italiana non ha approvo idrico garantito e sufficiente per tutto l'anno.
L'efficienza della conduzione degli acquedotti non perfetta e viene perso circa il 10-15%
dell'acqua convogliata lungo il tragitto. I punti di perdita possono costituire porte di ingresso per i
germi patogeni nonch per sostanze chimiche contaminanti o tossiche.
L'accesso per trivellazione (drilling) alle acque profonde mette in comunicazione queste con
le falde superficiali meno pure creando le
premesse per la contaminazione delle sorgenti
profonde con sostanze chimiche, spesso non
biodegradabili. In sintesi, l'inquinamento
dell'acqua deriva da 3 fonti:
- Urbano: prevalentemente agenti
biologici.
- Industriale: agenti chimici
- Agricolo: agenti chimici e biologici
In pi possiamo aggiungere
l'inquinamento ambientale con
patogeni opportunisti. Alcuni fattori
possono contribuire all'insorgenza di
malattie legate all'acqua:
- Corrosione delle tubature
- Contaminazioni crociate
- Fenomeni di reflusso di acqua
stagnante (o a basso flusso) in una o pi parti del condotto.
- Formazione del biofilm sulle tubature.
- Scarsa protezione dei depositi.
- Riparazioni difettose delle reti di distribuzione.
- Difetti dei sistemi di trattamento di depurazione.
Dalle statistiche degli Stati Uniti emergono i seguenti dati riguardo alla patogenesi delle
malattie legate all'uso di acqua (intesa sia come acqua da bere che acqua usata per igiene personale):
- Batteri: 10%. I maggiori imputati sono E.coli 0157:H7, Campylobacter jejunii, Yersinia
enterocolitica, nell'acqua da bere i maggiori pericoli sono dati da Shigella mente
Campylobacter e E.coli sono maggiormente pericolosi in trasmissione con gli alimenti.
- Virus: 15%. Spesso il problema riguarda i virus enterici minori come il Norovirus (il virus di
Norwalk).
- Parassiti (protozoi): 15%. Giardia intestinalis, Cryptosporidium parvum, Naegleria fowleri
Legionella spp.: 20%. Il problema Legionella emerge chiaramente da questi dati e si tratta di
acqua per usi di igiene (sopratutto docce che prevedono la nebulizzazione dell'acqua prima
stagnante). Non si conoscono i fattori di suscettibilit a questo germe che pu colpire anche
individui apparentemente sani, salvo condizioni di immunodepressione. Sono molto
pericolosi i batteri del genere Legionella in ambienti ospedalieri dove trovano un substrato
comodo e spesso sono dotati di resistenze ai farmaci.
- Sostanze chimiche: 15%, sopratutto rame e altri metalli e solventi organici.
- Agente non identificato: 25%
Sicurezza alimentare
La ristorazione collettiva pu essere suddivisa in due grandi categorie:
Ristorazione di servizio: detta anche ristorazione sociale, include le mense scolastiche, aziendali,
ospedaliere e di altre collettivit.
Ristorazione pubblica (commerciale): alberghi, ristoranti, trattorie, bar, gastronomie, etc.
Il maggior rischio igienico a carico della prima categoria.
La qualit una caratteristica di un prodotto o servizio che comprende alcune caratteristiche
e include la qualit igienico-sanitaria che consiste nella capacit di evitare i danni alla salute
connessi all'alimentazione. A Bologna la normativa sulle norme igienico-sanitarie molto
rigorosa e comprende oltre all'HACCP il dovere di rintracciabilit dei materiali
comprendendo in tale modo la responsabilit non solo dei trasformatori ma anche dei
produttori delle materie prime usate. La direttiva attuale consiste nell'applicazione delle
norme HACCP su tutta la filiera di produzione.
Gli agenti pericolosi connessi all'alimentazione comprendono due gruppi principali: agenti
biologici e agenti chimici. Per gli ultimi ci sono regolamenti legislativi che stabiliscono i
limiti, per i primi la strategia di prevenzione diversa e consiste nelle norme di
comportamento igienico-sanitarie non solo al posto di lavoro ma anche in ambiente
domestico. Anche se la maggioranza degli episodi avviene nelle case private
epidemiologicamente sono pi importanti gli episodi che accadono nella ristorazione
collettiva in quanto coinvolgono pi persone nello stesso tempo. Statisticament circa il 20-
25% dei casi necessita di un ricovero ospedaliero.
Dagli anni '40 i germi patogeni responsabili di danni alla salute connessi all'alimentazione si
sono fatti pi numerosi e questo fatto deve essere messo in relazione allo sviluppo di nuove
strategie di conservazione degli alimenti che creano ambienti adatti alla crescita di questi cepppi
patogeni.
L'incidenza di patologie a trasmissione alimentare molto alta ma per fortuna la
maggioranza non provoca malattie gravi. Le cause pi frequenti sono: Batteri: 66%, Virus:
19% , Contaminanti chimici: 13%.
Le patologie di maggior riscontro nelle patologie da alimentazione sono:
Infezioni:Salmonelle animali: 70,8% ; Stafilococco: 3% ; Clostridium perfrigens: 1,7% ;
Clostridium botulinum: 1%
Intossicazioni: Funghi: 6%; Sgombrotossina (pesce azzurro): 1% ; Biotossina algale:
0,2% ; Agente non identificato: 12%
I quadri patologici possono essere distinti in:
- Sindrome infettiva: colonizzazione e moltiplicazione del germe nell'organismo.
- Tossiinfezione: la patologia dovuta alla rpesenza di una tossina elaborata dal germe, non
una infezione. Esempi: clostridi, stafilococco, Bacillus cereus. Nel caso del C. perfrigens
la liberazione della tossina avviene nell'intestino dell'ospite quando il germe torna alla
sporificazione nell'ambiente aerobio sfavorevole.