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Igiene, Epidemiologia e Sanit Pubblica Dip. Medicina Sperimentale ed Applicata Universit degli Studi di Brescia
STUDI OSSERVAZIONALI
STUDI SPERIMENTALI
SCIENZE DI BASE
Popolazione
Senza malattia
Malattia Senza malattia
esposti
Casi persone con malattia
Non esposti
1
Inizio malattia
Inizio malattia
Inizio esposizione
2
Inizio esposizione Inizio malattia
1 e 2 = studi prospettici
3 = studi retrospettivi
Valutare il ruolo di uno o pi fattori di rischio nella eziopatogenesi di una sola malattia, valutando la diversa esposizione al fattore di rischio di malati e non malati, stimando indirettamente il Rischio Relativo di sviluppare la malattia per gli esposti rispetto ai non esposti, mediante il computo dellodds ratio.
STUDI CASO-CONTROLLO
Hanno tipicamente un disegno retrospettivo:
1) Si definisce la base dello studio = la popolazione da cui vengono selezionati tutti i soggetti inclusi nella ricerca. 2) Si selezionano dalla base dello studio due gruppi di soggetti: un gruppo che ha la malattia in studio (casi) e un gruppo non lha (non casi = controlli). 3) Si valuta quindi la presenza del sospetto fattore di rischio (esposizione) nei due gruppi. 4) Si calcola una misura di associazione tra esposizione e malattia quale stima del rischio relativo (odds ratio).
I casi devono essere un campione rappresentativo di tutti i soggetti con quella determinata malattia allinterno della popolazione in studio (base dello studio). I casi devono essere scelti senza conoscere lesposizione di interesse, ma possono essere selezionati a priori sulla base dellipotesi formulata (es., in uno studio sullassociazione tra esposizione a campi elettromagnetici e leucemie infantili verranno selezionati solo i casi di et < 12 anni).
I controlli devono essere un campione rappresentativo della stessa popolazione che ha generato i casi (base dello studio) e devono avere avuto la stessa possibilit dei casi di essere stati esposti, pena la non confrontabilit dei due gruppi. I controlli devono essere scelti senza conoscere lesposizione di interesse. I controlli devono essere simili ai casi per le variabili che influenzano il rischio di acquisizione della malattia in studio e che sono note a priori, quali: et, sesso, residenza.
SCELTA DEI CONTROLLI: CONTROLLI DI POPOLAZIONE I controlli scelti a caso dalla popolazione (base dello studio)
costituiscono in teoria la scelta migliore sia per quanto riguarda la rappresentativit che per lassenza di bias di selezione. Anche se i casi sono intervistati in ospedale, in genere i controlli di popolazione vengono intervistati a casa e con modalit diverse rispetto ai casi (possibile bias di informazione). Se lintervista lunga e complessa o se richiesto un campione biologico (sangue, urine, ecc.), possibile avere un basso livello di partecipazione allindagine. La mancata partecipazione di una quota anche rilevante dei controlli campionati costituisce un serio limite del procedimento, con la possibilit di introdurre bias di selezione. In genere si considera accettabile una proporzione di partecipanti > 60%.
Appaiamento: ogni caso viene appaiato ad uno o pi controlli simili per importanti caratteristiche (sesso, et, fumo, classe sociale) che potrebbero influire nello sviluppo della malattia.
Vantaggi
Buon controllo del confondimento (anche se in genere non superiore a quello ottenibile con altri metodi, es. restrizione, analisi multivariata) Unica possibilit di aumentare la potenza statistica negli studi piccoli (in cui non possibile formare sottogruppi di dimensioni adeguate per il controllo dei confondenti in sede di analisi)
Svantaggi
Difficile Costoso Poco fattibile in grossi studi Impossibilit di valutare il ruolo e linterazione delle variabili di appaiamento Impossibilit di controllare il confondimento per altri fattori Rischio di sovrappaiamento
Si parla di sovrappaiamento quando i controlli sono troppo simili ai casi per una o pi caratteristiche; questo fatto maschera leventuale associazione tra il fattore in studio e la malattia (ad es. scegliendo controlli con lo stesso livello di istruzione dei casi si evitano differenze nella comprensione dei questionari per raccogliere le informazioni, ma viene preclusa la possibilit di studiare la relazione tra livello di istruzione e malattia)
malati esposti a
M+ Esp + Esp a c
Mb d a+b c+d N
Odds Ratio (OR) =
aXd bXc
a+c b+d
a+c b+d
OR = ------------------------------------------- = -------------------------------------- = Odds(esposizione) tra i controlli [ b/(b+d) ] / [ 1 - b/(b+d] [a/(a+c)] / [(a+c a) / (a+c)] [a/(a+c)] / [c/(a+c)] a/c a*d OR = -------------------------------------- = -------------------------- = -------- = -------[b/(b+d)] / [(b+d b)/(b+d] [b/(b+d)] / [d)/(b+d] b/d b*c
UN ESEMPIO DI STUDIO DI COORTE: LO STUDIO DI TAIWAN SULLASSOCIAZIONE TRA INFEZIONE HBV CRONICA E HCC (Beasley et al., 1988)
22707 soggetti
3454 HBsAg+
19253 HBsAg-
152 HCC
(94.4% dei tot)
9 HCC
152 / 3 454 = 44/ 1 000 Rischio relativo (RR) = --------------------------------------- = 93,6 9 / 19 253 = 0,47 / 1 000
UN ESEMPIO DI STUDIO DI COORTE LO STUDIO DI TAIWAN SULLASSOCIAZIONE TRA INFEZIONE HBV CRONICA E HCC (Beasley et al., 1988)
22707 soggetti
3454 HBsAg+
19253 HBsAg-
152 HCC
(94.4% dei tot)
9 HCC
152 / (30 738) = 494,5/ 100 000 Rischio relativo (RR) = -------------------------------------------------- = 98,4 9 / (169 811) = 5,3 / 100 000
152 HCC
(94% dei 161 tot)
9 HCC
161 HCC
22 546 non HCC
Immaginiamo ora di confrontare tutti i malati di HCC (N=161) con un campione casuale di non malati di HCC (N=161), reclutati alla fine dello studio...
DAGLI STUDI DI COORTE AGLI STUDI CASOCONTROLLO: LO STUDIO DI TAIWAN SULLASSOCIAZIONE TRA INFEZIONE DA HBV CRONICA E HCC
casi HBV + HBV 152 9 161 controlli 24 137 161 322
Lodds ratio (96,4) simile al rischio relativo (93,6) dello studio di coorte originale
E possibile calcolare direttamente il rischio relativo in studi casocontrollo ? Di regola no. Esempio sullo studio di Taiwan, con una variazione nel numero dei controlli scelti per ogni caso (da 1:1 a 1:2)
casi HBV + HBV 152 9 161 controlli 24 137 161 176 146 322
HBV + HBV casi 152 9 161 controlli 48 274 322 200 283 483
Il rapporto tra i rischi varia al variare del rapporto casi:controlli ed in realt del tutto arbitrario dal momento che manca la reale popolazione che ha generato i casi tra gli esposti e non esposti ( = il denominatore)
IL PRIMO STUDIO CASO-CONTROLLO SUL FUMO E TUMORE AL POLMONE (Doll e Hill, 1952)
casi fumatori non fumatori 1350 7 1357 controlli 1296 61 1357 2646 68 2714
x d ) /(
b x c)
casi controlli OR
0 7 61 1
Numero di sigarette fumate al giorno <5 5-14 15-24 25-49 55 489 475 293 129 570 431 154 3.7 7.5 9.6 16.6
50+ 38 12 27.6
3.
4.
5.
6.
Analisi dei campioni biologici solo sui casi e controlli campionati e appaiati e computo dellodds ratio
Troms
I.A.R.C W.H.O
Ume
Heidelberg
Murcia Granada
Ragusa
Testosterone
1.00 1.33 1.36 1.58 1.00 1.05 0.97 1.02 1.00 1.34 1.15 1.37 1.11 1.14 1.64 1. 00 1.13 0.73 1.22 1.00 0.76 0.96 0.99 1.00 1.16 1.07 0.63
0.02
SHBG
0.98
DHEAS
0.17
Androstenedione 1.00
0.01
Estrone
0.76
Estradiol
0.75
0.07
0.5
Vantaggi
Svantaggi
Non adatti per studiare esposizioni rare Elevata efficienza (alto contenuto nella popolazione informativo in relazione ai costi) Difficolt di valutare e quantificare le esposizioni passate Possibilit di studiare pi Difficolt di ricostruire il rapporto esposizioni temporale tra esposizione e malattia Possibilit di studiare malattie rare Possibilit di studiare una sola malattia (lOR non una buona stima del RR per volta se le patologie non sono rare ) Possibilit di errore nella selezione dei casi e soprattutto dei controlli Tempi brevi Difficolt di definire la base dello Piccoli campioni studio Difficolt di definire il nesso di causalit esposizione-malattia
Bias di selezione: selezione non corretta dei casi o dei controlli (i casi o i controlli non sono un campione casuale della base dello studio): bias di ospedalizzazione, di individuazione da procedure diagnostiche (detection o surveillance bias), di partecipazione (response bias), dei casi prevalenti, da perdita al follow-up Bias di informazione: recall bias (bias del ricordo), interviewer bias (bias dellintervistatore), ecc.