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15.03.

2023

Cure centrate sulla famiglia - Sintomi ed effetti collaterali nei pazienti oncologici

1. introduzione
Multidimensionalità del problema cancro e la complessità

- percorsi che possono durare anche anni

ONS  oncology nursing society che offrono risorse di letteratura e strumenti che si possono usare
nella pratica per pazienti oncologici

Avere un cancro è già pesante ed impegnativo, sintomi ed effetti collaterali rendono ancora più
difficile

2. Sintomo?
Percezione soggettiva, comporta una risposta emotiva, è un’esperienza multidimensionale ed è
spesso associato ad altri sintomi concomitanti

In oncologia c’è una cornice di riferimento che definisce il sintomo come un’esperienza

2.1 Sintomi in oncologia


È un percepito o effetto legato alla malattia (causalità diretta dal cancro), effetto collaterale è
sintomo della terapia

3. Dato epidemiologico
Dolore è uno dei sintomi più importanti in oncologia (20-75% di prevalenza), dolore con insorgenza
rapida, refrattabile ai trattamenti,… in funzione al tipo di tumore. Questa variabilità è legata molto
allo stadio della malattia.

Le metanalisi sono tipologia di studi che ci danno


dati ed analisi solidi.
Meta-analisi è un termine statistico che individua
uno strumento di ricerca secondario, il cui scopo è
quello di riassumere i dati provenienti da diversi
strumenti di ricerca primaria, in tutte le discipline
scientifiche e mediche

il tema dei disturbi legati all’appetito, ridotta


assunzione di cibo frequenta nei pazienti
oncologici, sintomo di malattia oppure effetto
collaterale del farmaco

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 rischio di malnutrizione elevato nei pazienti


oncologici
L’aumento di peso invece è legato agli ormoni

4. La presa a carico
La gestione dei sintomi in oncologia deve essere estremamente strutturata e dev’essere un processo:
a. Processo sistemico e srutturato
b. Conto della globalità del pz.
c. Processo adattato al pazeinte
d. Una competenza infermieristica
e. Processo multidisciplinare

Adeguata gestione dei sintomi

Promozione della qualità di vita e sicurezza del paziente

4.1 presa a carico dei sintomi


applicazione di un processo di cure con:

 paziente con il sintomo


o anamnesi (raccolta dati)
o formulo obiettivi
o pianifico interventi
o applico e rivaluto
 paziente senza sintomo o con sintomi sopportabili

5. la valutazione
l’accertamento del sintomo  valutazione

5.1 elementi da valutare?


o Durata
o Frequenza
o Fattori scatenanti e riducenti
o La cadenza, l’intervallo
o La tipologia del sintomo
o Da quanto tempo (durata)
o Come influenza l’AVQ
o Localizzazione del sintomo e associazione
o Il significato che il pz. attribuisce al sintomo
Es: astenia  esaurimento completo, che significato da a questo sintomo? Peggioramento
della malattia/ progressione? È un aspetto importante
o Le interazioni con altri sintomi

La valutazione dev’essere iniziale e continua


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Strumenti autovalutativi unidimensionali

Valutazione iniziale
Valutazione in 2 fasi:
1. Screening: prima valutazione generale unidimensionale come VAS, VDS, NRS

Sono scale tutte unidimensionali che valutano intensità ed esistenza del sintomo
Maggiore e uguale a 3  scala più elaborata

2. Valutazione accurata

Esempio:
il termometro del distress
È un test di screening costituito da un singolo item, consigliato dall'Associazione Italiana di
Oncologia e dall'ESMO. È una scala analogica-visuale, a cui si attribuisce un punteggio da 0
(nessun disagio) a 10 (alto disagio).

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HADS (hspital anxietx and depression scale), scala della nausea,… all’interno dei contesti clinici
avranno già delle scale di valutazione che
vengono utilizzate

 Scale validate attraverso studi di


ricerca e che determinano che sono scale
che misurano il sintomo in modo veritiero

6. La gestione dei sintomi


(dimensione EBN)
Caratteristiche del sintomo
Stato clinico del paziente
VALUTAZIONE
Preferenze del paziente

Pianificazione degli interventi di cura

- Numerose linee guida

Evidence Based Practice

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Evidenza scientifica, risorse che ho a disposizione, raccogliere le info sul paziente con il sintomo
(bisogni, valori, preferenze,…) e risorse che il contesto mette a disposizione + expertise

Linee guida EBN


Sono affermazioni che sono state sviluppate sulla base della letteratura per aiutare il professionista a
prendere delle decisioni per una cura adeguata del paziente che ho davanti.
Ogni linea guidea dice quando l’evidenza è estremamente forte (sostenuta da metanalisi), quella
diventa una raccomandazione. Quando sono equivoche, quelle linee guida danno delle
raccomandazioni ma non provate.

- ONS;
- CCO;
- NCCN;
- OONS.

Strumenti - CCO

https://www.cancercareontario.ca/en/symptom-management/3991

Quando cerchiamo risorse per intervenire su sintomo, ci sono strumenti che la letteratura offre linee
guida ed indicazioni specifiche.

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Strumento – NCCN
Ricerca supportive care

https://www.nccn.org/home

Società scientifiche /associazioni


- RNAO;
- NICE;
- SNLG;
- RCN;
- CCO;
- Agency for Healthcare Research and Quality

7. Informazione al paziente
Importanza dell’informazione al paziente come intervento evidence based (patient education).
Dev’essere adeguata, completa, preventiva.

8. Competenza infermieristica
o Conoscere sintomologia
o Conoscere come raggiungere questi strumenti
o Presa a carico globale
o Collaborazione interprofessionale

9. Approccio integrato
Integrare trattamenti complementari

10. Nuovi sviluppi


Utilizzo di smartphone, web-based, … dimostrano un’efficacia combinati con altri aspetti come
monitoraggio sintomi, informazione, incontro con il curante “face to face”

11. Situazione caso


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Anna 42 anni Carcinoma polmonare in fase Si sente molto Affatic


avanzata stanca ata

Tema dell’astenia oncologica  sintomo che colpisce quas 100% delle persone in cura da
oncologia
- fatica a dormire, non si concentra, sola, non cerca neanche la relazione con gli altri perchè troppo
affaticata.

La dimensione fisica va a colpire la dimensione sociale, psichica,… sintomo che va a pari passo con
altri ed è molto simile alla depressione

PARTE 2 – un esempio di sintomo complesso in oncologia: astenia

La fatigue (termine inglese che significa astenia, stanchezza) è l'insieme di sintomi fisici e psichici
tra i più debilitanti e meno trattati nei malati di cancro. Il numero di pazienti che lamentano fatigue
cresce nel corso della chemioterapia e con gli altri trattamenti concomitanti messi in atto.

80-95% dei pazienti colpiti, è presente sia la diagnosi e spesso è il primo sintomo che porta a fare
degli accertamenti che portano a rilevare la malattia oncologica. Anche dopo la diagnosi, circa il
30% sono ancora astenici.

Altri dati
Altre situazioni:
- sclerosi multipla;
- malattie autoimmuni;
- alattie croniche in fase avanzata;
- paziente anziano

Le cause

o Malattia tumorale (citochine  proteine che la malattia tumorale produce e raaggiungono il


SNC e danno effetto di astenia centrale, non si sa ancora questi meccanismi)
o Trattamenti oncologici
o Risposta emotiva (lo stato di depressione auemnta l’astenia)
o Decondizionamento fisico (quanto più una persona meno si attiva, più l’astenia aumenta)

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o Altri sintomi…

Cause che aumentani l’astenia


Casi che aumentano l’astenia
o Squilibrio elettrolitico;
o anemia;
o insufficienza renale, cardiaca, epatica;
o farmaci (come antidepressivi, antiemetici, sedativi)

scale di valutazione
o valutazione unidimensionale VAS, VDS

o valutazione multidimensionale Brief Fatigue Inventory

Interventi
o Gestione del sonno;
o allenamento fisico;
o ginseng;
o massaggi mindfullness;
o yoga;
o educazione pz;
o approcci riabilitativi;
o farmaci aryuvedici;
o …

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EFFETTI COLLATERALI

o Timore che i trattamenti non siano efficaci


o Paura degli effetti collaterali
o Compromissione del ruolo
o La relazione con gli altri

1. Ruolo dell’infermiere
o Informazione preventiva al paziente
o Prevenzione
o Monitoraggio
o Gestione
o Educazione pz e famiglia
o Sostegno
o …

Per garantire:
qualità di vita
sicurezza

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2. Effetti collaterali da chemioterapia


Farmaco citotossico non solo tumorali ma anche sane e non è selettiva e agisce sulla divisione
cellulare (mitosi). La citotossicità si riconducono a questo processo. Rischio a rapida proliferazione
 tessuto epiteliale, capelli, produzione dei gameti, sangue, tessuto embrionale (soprattutto nei
primi mesi), sistema linfatico,…

3. Fattori influenti sugli effetti collaterali della chemio


Non sono standard, variabilità e specificità della manifestazione degli effetti collaterali

Effetti collaterali  dose e schema de farmaco, associazione con altri trattamenti/farmaci,


caratteristiche del soggetto

I più comuni…
- tossicità ematologica  dove mettiamo a rischio la salute dei pazienti;
- neuropatia periferica  sofferenza a livello delle terminazioni nervose e si manifesta con un
pizzicorio, alterazione del tatto fino a sensazione dolorosa;
- mucose  mucosite;
- bocca  stomatite (inf. Del cavo orale);
- astenia;
- sintomi gastro-intestinali: nausea/vomito, diarrea/stipsi, disgeusia (alterazione del gusto),
anoressia

I meno comuni… specifici di alcuni farmaci e i loro dosaggi


- fibrosi polmonare;
- nefrotossicitià
- epatotossicità
- sterilità
- sindrome mano-piede
- reazioni di ipersensibilità
- mutagenesi
- cardiotossicità

Nausea e vomito da chemio (CINV: chemotherapy induced nausea)


È uno dei più temuti e severi degli effetti 70%-80% dell’incidenza, i farmaci antiemetici sono meno
efficaci con nausea che vomito.
Incidenza= numeri di nuovi casi che presenta un fenomeno in un intervallo di tempo

È dovuto
In parte da un meccanismo centrale dove la terapia agisce sulle mucose, ma sia anche a livello del
centro del vomito (SNC), che a sua volta è correlato alla corteccia cerebrale (ipotalamico)

- effetto ricordo di esperienze provate del sintomo che possono indurre il vomito/nausea (EFFETTO
ANTICIPATORIO)

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L’effetto ematico dei chemioterapici è variabile in relazione a tipo di farmaco, dose, schema di
trattamento ed eventuali combinazioni di più farmaci

- la premedicazione è fondamentale prima della terapia

Fattori individuali
Donne e giovani tendono di più ad avere questo sintomo, precedenze, ansia,…

- emesi acuta: insor. Nelle prime 24h


- emesi tardiva: insor. Dopo prime 24h
- emesi

Obiettivo clinco  controllo totale con assenza di sintomo

- profilassi per nausea e vomito secondo linee guida


- Valutazione (strumenti come scale visive, numeriche, diari)
-necessità di adattamento alla terapia

principali farmaci antiemetici msd

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GUARDA SLIDE

efficacia contro vomito/nausea


- cannabis;
- farmaci;
- ipnosi;
- progestinici;
- rilassamento muscolare;

Consigli
- fare piccoli passi;
- mangiare il pasto più abbondante quando sintomi minori;
- evitare dolci;
- evitare cibi speziati;
-…

Tossicità ematologica
Cosa provoca la chemioterapia?
- diminuzione dei leucociti ed eritrociti, trombociti (piastrine)  le 3 linee cellulari ridotte
Valori minimi emoglobina  livelli inferiori a 8 siamo in una situazione di anemia

o Anemia:
segni e sintomi: astenia, pallore, cianosi, tachipnea, tachicardia

o trombocitopenia:
segni e sintomi: presenza di lividi, difficoltà a coaugulare, stapsi, sanguinamento del naso, petecchie
interventi: controllo emocromo, valutazione segni e sintomi, somministrazione di trombociti

o neutropenia:
rischio di infezione, morte, …
interventi: controllo emocromo, valutazione segni e sintomi, misure rpevenzione di rischi
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(neutrofili garantiscono la protezione da infezione)


 paziente dev’essere isolato dopo una certa soglia, poiché un agente non patogeno può diventare
parogeno.
Se c’è febbre il paziente oncologico deve correre in pronto soccorso (temp. Corporea  da rilevare
e controllare!!)

Altri effetti collaterali…


Mucosite orale  è frequente, riguarda la bocca e altre mucose, può essere di grado diverso
SCALA OAG

Predisposti  chi fuma, pz con carie, problemi a denti, stato nutrizionale vitaminico scarso, …

Evidence based  risciaquo il cavo orale ha un effetto di creare un ambiente pulito e riduce
l’incidenza della mucosite. Non si utilizzano colluttori ma acqua e bicarbonato (FARLO 4 VOLTE
AL GIORNO). Il colluttorio si può usare ma non dev’essere a base di alcol e glicerina.

Alopecia
Caduta capelli parziale o totale, transitoria, permanente
 non tutti i chemioterapici fanno cadere i capelli!! (dipende da vari fattori)
effetti collaterali più difficili da gestire

- i capelli ricrescono 3 settimane dopo fine del trattamento (spesso crescono diversi da come erano
prima, accellera il cambiamento del colore)
Suggerimenti  taglio anticipato,…

 programmi “look good feel better”

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