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Raccomandazioni
• Quando viene assistito un soggetto con deficit
cognitivi, si raccomanda a medici, infermieri e
operatori sanitari di fare innanzitutto una valutazione
del dolore, in quanto è la premessa alla terapia.
• Quando un soggetto affetto da demenza viene
ricoverato in ospedale per un problema medico (acuto
o riacutizzato) per un intervento chirurgico (d’urgenza
o d’elezione) bisognerebbe valutare la presenza e
l’intensità del dolore.
• In caso di patologie muscoloscheletriche,
osteoarticolari, vascolari, neoplastiche oppure se il
soggetto ha comportamenti anomali senza ragioni
apparenti (per esempio riduzione dell’appetito,
sindrome depressiva, problemi di insonnia,
modificazioni delle abilità funzionali, agitazione o rifiuto
verso le cure e le attività proposte) si deve sospettare
la presenza di dolore.
• Nei soggetti con decadimento cognitivo lieve o
moderato il gold standard per la valutazione del dolore
è quanto viene riferito dal paziente.
• Se nei soggetti con demenza lieve o moderata non
vengono usate scale di valutazione ma viene chiesto
• direttamente al soggetto se ha dolore e quali sono le
caratteristiche (localizzazione, intensità, durata,
impatto sulle attività di vita di base e strumentali) è
necessario tenere in considerazione quanto viene
riferito dal soggetto.
• L’osservazione è lo strumento che può rilevare segni
riferibili a presenza di dolore nei soggetti con demenza
grave, condizione nella quale è sempre presente
anche la difficoltà di comunicare da parte del paziente.
• L’osservazione del paziente dovrebbe concentrarsi
sulle: espressioni facciali che esprimono disagio,
sofferenza o paura; verbalizzazione, in particolare
lamento, pianto, urlo; movimenti corporei finalizzati
all’assunzione di posizioni antalgiche o alla protezione
di parti del corpo; cambiamenti nelle relazioni
interpersonali; modificazioni nelle attività abituali;
modificazioni dello stato mentale.
• In caso di soggetti appena ricoverati bisogna sempre
confrontare le considerazioni derivate
dall’osservazione con chi assiste abitualmente
l’anziano per avere una interpretazione corretta.
• I risultati delle osservazioni devono essere registrati e
considerati per la pianificazione dell’assistenza e della
terapia.
L’osservazione deve essere pianificata e spetta a tutte le
figure professionali che erogano assistenza diretta. In
particolare in ospedale e al domicilo il soggetto è
assistito dagli infermieri mentre in casa di riposo
l’assistenza e quindi l’osservazione spetta
prevalentemente agli operatori di supporto che devono
essere formati e istruiti adeguatamente all’utilizzo di un
eventuale strumento di osservazione.
• Controllare il dolore in modo sistematico e a intervalli
regolari sia se si utilizza uno strumento di valutazione
sia se si chiede direttamente al paziente o ci si avvale
dell’osservazione (può essere utile un elenco di
indicatori di comportamento associabili a dolore). I
comportamenti associati a dolore dovrebbero essere
osservati sia a riposo, sia durante attività, come i
trasferimenti, la mobilizzazione o i cambi di postura,
sia con la palpazione delle zone sospettate come
doloranti.
• L’adozione di uno strumento di valutazione (strumenti
di autovalutazione o scale osservazionali) consente di
standardizzare il processo di rilevazione, di oggettivare la
misurazione e di confrontare misure ripetute nel tempo
per valutare per esempio l’efficacia del trattamento.
• Per la valutazione del dolore la scelta dello strumento
più appropriato dipende dalla gravità della demenza:
nei soggetti con demenza lieve o moderata sono da
preferirsi gli strumenti di autovalutazione riportati in
tabella 2. Si raccomanda di utilizzare strumenti con un
linguaggio semplice e valutare il dolore presente al
momento della rilevazione e non retrospettivamente
sia a riposo sia durante, o subito dopo, il movimento.
• Nei soggetti con demenza grave sono necessari
strumenti di valutazione osservazionali. Gli strumenti di
valutazione oggi disponibili richiedono una buona
conoscenza del paziente per discriminare
comportamenti abituali da quelli anomali che possono
essere associati a dolore. Le scale Doloplus 2 e
PAINAD sono state studiate in ambito residenziale. In
ospedale è importante raccogliere informazioni da chi
ha assistito l’anziano e comunque occorre sempre
supporre la presenza di dolore.
• L’accuratezza della valutazione non si fonda
esclusivamente sulla scelta e l’utilizzo dello strumento
di valutazione. E’necessario un approccio
multidimensionale che integri le informazioni fornite
dallo strumento di autovalutazione o dalle osservazioni
con le informazioni fornite da chi assiste abitualmente
il soggetto.
• Prima di poter utilizzare gli strumenti di valutazione
osservazionali occorre ricevere una formazione
specifica, che comprenda anche esercitazioni pratiche.