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Riassunto
Gillo Dorfles, Il pseudo-evento e i mass media, p. 145-149.
Il problema della fittiziet delle informazioni trasmesse ai mass media diventa sempre pi acuto; non solo per quanto si riferisce
aele normali trasmissioni televisive, ma anche per l'avvento di numerose esperienze e realizzazioni legate alla cosiddetta
realt virtuale e ai simulators che stanno invadendo la nostra attuale vita di relazione, a principare dai video-games fino
alle simulazioni cosmonautiche.
pertanto fondamentale cercare di chiarire la differenza tra evento reale e pseudo-evento anche per evitare alcune
falsificazioni della realt quali avvengono attraverso droghe, sostanze allucinogene o altri tipi di psicofarmaci e che, alle volte,
vengono contrabbandati come analoghi a manifestazioni paranormali di tipo iniziatico o esoterico.
Dorfles Gillo. Il pseudo-evento e i mass media. In: Mlanges de l'Ecole franaise de Rome. Italie et Mditerrane, tome 104,
n1. 1992. pp. 145-149;
doi : 10.3406/mefr.1992.4203
http://www.persee.fr/doc/mefr_1123-9891_1992_num_104_1_4203
tanto come effetti ludici e giocosi, ma anche come vere e proprie forme di
simulazione perfetta di avvenimenti capaci di offrire all'individuo
l'equivalente di quella che sarebbero le sue azioni e reazioni di fronte ad analoghi
avvenimenti reali; (- e il semplice video-game basato sulla guida
dell'automobile dell'aereo, sulla sparatoria di missili su altre diavolerie
elettroniche, ne una primissima e modesta prova).
In questo modo lo spartiacque tra vero e falso, tra accaduto e soltanto
immaginato, diventa sempre pi labile e incerto. Ma questa fittiziet
dell'evento, non si limita alle deformazioni dovute al mezzo di trasmissione, ma
impegna direttamente gli attori delle stesse.
Buonaparte degli accadimenti ripresi della televisione nel caso di
cortei, manifestazioni pubbliche, scioperi, sommosse, interviste, ecc. sono
agite dagli intervistati, comunque dai televisionati, in funzione del
fatto di essere ripresi e ritrasmessi. Un fatto, questo, pi volte citato e
analizzato, ma che mi sembra decisamente fondamentale, perch ci dice come
ormai sia quasi impossibile assistere ad una ripresa televisiva dove il
comportamento del pubblico anonimo, e tanto pi di quella parte del pubblico
che abbia una qualsiasi parte da ricoprire, non venga ad essere alterata
per il fatto stesso di essere sottoposta al medium in questione. Si ponga
mente a quanto accadde in qualcuna delle pi note trasmissione televisive
- dalle nozze di Carlo d'Inghilterra, alle sedute del Soviet guidate da Gor-
bacev, dalle cerimonie dei premi Nobel, alle interviste di celebri scienziati
letterati, ma anche a eventi bellici, politici, ecc; - e si cerchi di
confrontarli con quei ricordi visivi che ancora qualcuno di noi conserva d'un'epoca
immune quasi di mass media e sar facile constatare come, al giorno
d'oggi, sia quasi impensabile la presenza d'una effettiva obiettivit di tali
avvenimenti.
Ecco, dunque che l'evento autentico si riduce ormai quasi soltanto alla
sua forma privata e soggettiva, entro le mura domestiche, mentre tutto
quanto avviene in pubblico sottoposto alla correzione alla
manipolazione, immediata mediata, da parte dei singoli mezzi di
comunicazione.
(Se, per rimanere nel tema di questo convegno, volessimo ipotizzare lo
svolgersi d'un evento come la Rivoluzione Francese, sotto lo sguardo vigile
e deformante dei mass media, credo che ci sarebbe facile supporre che la
stessa rivoluzione francese non avrebbe certo lo stesso svolgimento di
quello storico e sarebbe manipolata a tal punto di avere forse un esito
completamente diverso da quello che ebbe).
Oggi, infatti, molti eventi, hanno avuto una portata planetaria soltanto
per merito (o per colpa) dei media : si pensi ad es. alla famosa minaccia
dell'Ayatolla Komeini in seguito alla pubblicazione del volume di Rushdie.
IL PSEUDO-EVENTO E I MASS MEDIA 147
Gillo Dorfles