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Le c.d.

fake news ovvero l’uso della disinformazione come strumento di manipolazione della verità

L’uso ai fini di manipolazione, condizionamento e persuasione di notizie false è da sempre una potente
arma di propaganda a scopo politico.
E’ difatti grazie alla martellante propagazione di notizie senza un minimo di verifica della loro veridicità,
senza cioè la responsabilità di provarle che, nei secoli, si sono accreditate come vere tesi e movimenti di
idee che sono risultate devastanti per le società di ogni tempo. Basti pensare come, attraverso quella che
rappresenta una vera e propria tecnica di propaganda, si siano imposti registi dittatoriali o avallato azioni
totalmente ingiustificate dalla realtà dei fatti. Esistono numerosi esempi nella storia dell’umanità di questo
uso distorto di notizie false.

Le tecniche per creare notizie false

Nell’antichità forse i primi a creare un insieme di regole e metodi di creazione di una verità attraverso la
manipolazione delle opinioni sono stati i sofisti. Questo movimento filosofico esalta la retorica ovvero
l’arte di argomentare e persuadere per riuscire ad avere ragione sull’altro. I sofisti non cercavano di far
passare il falso per vero o viceversa quanto piuttosto di “creare” la verità proprio attraverso la
manipolazione delle opinioni. La verità diventa non più un qualcosa di oggettivo ma è qualcosa di
strettamente relativo all’individuo, di conseguenza è sulle opinioni degli individui che bisogna lavorare per
orientarle a proprio vantaggio e avere quindi la vittoria di un argomento sull’altro. I sofisti ebbero la grande
intuizione di capire che è la manipolazione delle opinioni personali che garantisce il potere, non l’aderenza
a valori comuni e accettati . Questa tecnica diviene quindi l’arma più efficace per creare consenso politico e
consolidare il potere. Risulta evidente che chi è in possesso dei mezzi necessari per poter mettere in atto
questa macchina da guerra linguistica potrà garantirsi un potere quasi assoluto. Oggi, come al tempo dei
sofisti, la verità non è altro che ciò che viene fatto passare per vero, detto altrimenti la verità è ciò che
l’opinione del pubblico, opportunamente manipolata, ritiene vero.
Ma vediamo in una rapida rassegna quelli che possono essere i metodi di creazione di false verità.
Un primo sistema è quello di creare riferimenti ingannevoli attraverso l’uso di titoli, immagini o didascalie
che differiscono dal contenuto. Così ad es. in tempi recenti l’uso di una foto di repertorio di un grande
assembramento di fan per un concerto dei PinkFloyd a Venezia per comunicare l’invasione falsa della città
da parte degli immigrati.
Un secondo artificio è quando il contenuto viene spacciato come proveniente da fonti realmente esistenti.
Questa tecnica consiste nel creare finte autorità in materia del tutto inesistenti o esaltando fino a
deformare i fatti pseudo esperti facendo apparire come guru di una materia.
Altri metodi si basano invece sulla creazione di contenuti falsi al 100% o manipolati costruiti per trarre in
inganno. Celebre è stata in proposito la creazione di false prove sull‘esistenza di armi chimiche per
giustificare a livello globale l’invasione dell’Iraq per deporre il tiranno Saddam Houssein da parte di un
esercito anglo americano o oggigiorno per giustificare l’invenzione dello stato ucraino quando invece la
città di Kiev era preesistente di qualche secolo alla città di Mosca.
E ancora l’uso di contenuti fuorvianti e non legati coerentemente a un tema per inquadrare un problema o
una persona. Per questa via si cerca di distogliere il pubblico dalle vere radici di un problema o di una
situazione distogliendolo strumentalmente. È così ad es. la potente campagna c.d. Brexit per convincere
l’elettorato britannico a reputare l’uscita dall’UE come la panacea per risolvere problemi strutturali
economici e l’immigrazione ritenuta colpevole di sottrarre posti di lavoro ai cittadini della Gran Bretagna
oggi viceversa in seria difficoltà a reperire molte figure professionali.
Infine l’uso di un contesto ingannevole ossia quando il contenuto reale è accompagnato da informazioni
contestuali false. In quest’ultimo caso si adattano informazioni reali a contesti fuorvianti così ad es.
l’accreditare farmaci realmente validi a contesti estranei per giustificarne l’idoneità in situazioni invece che
li rendono inutili o addirittura dannosi. Si pensi ai farmaci antivirali che secondo alcuni avrebbero
consentito di prevenire l’infezione da COVID mentre ciò si è mostrato falso essendo stata provata solo
un’utilità in fase di post esposizione e di trattamento per evitare la progressione della malattia nei soggetti
a maggior rischio.
I canali di propagazione delle notizie false.

La nascita dei media di grande diffusione quali TV e Radio ma soprattutto l’avvento travolgente e
tumultuoso di Internet e dei social hanno amplificato la portata dei rischi e dei potenziali gravi danni
provocati da una disinformazione di massa.
Per quanto riguarda i media tradizionali l’esempio storico e di scuola è quello rappresentato dal caso della
"guerra dei mondi". Si tratta del caso della trasmissione radiofonica “La guerra dei mondi” di Orson Welles
del 1938. La trasmissione, messa in onda dalla CBS all'interno del programma radiofonico Mercury Theatre
on the Air dello stesso Welles, fu uno degli esempi ancora oggi usati per descrivere il fenomeno della
psicologia del panico. La trasmissione, mandata in onda in modo da sembrare una serie di comunicati da
parte di autorità statunitensi (tra i quali scienziati, professori, e ufficiali), non aveva lo scopo di diffondere
una fake news, tanto che, sia all'inizio che alla fine della trasmissione, fu messo in chiaro che si trattasse di
un adattamento del romanzo di fantascienza di H. G. Wells, La guerra dei mondi.

Nonostante la dichiarazione dello stesso Welles, molti radioascoltatori credettero che si trattasse di una
notizia vera, principalmente coloro che si sintonizzarono a programma già iniziato. Si verificò la mancanza
della cosiddetta abilità critica, o meglio quell'abilità di verificare la veridicità della notizia quando l’intento
principale della trasmissione radiofonica fu quello di intrattenere il pubblico la vigilia della notte di
Halloween. I giornali però ne dettero un’interpretazione malevola attribuendo all’episodio la volontà
intenzionale di effettuare uno scherzo di massa allo scopo di fare considerare la radio come mezzo
irresponsabile per dimostrare che «la radio è uno dei più pericolosi elementi della cultura moderna». La
situazione citata fu dunque uno dei tanti pretesti per mettere in luce le controversie già esistenti tra la
radio e la stampa: il caso della Guerra dei Mondi è utile per sottolineare il fatto che i mezzi di
comunicazione possano essere strumentalizzati per diffondere notizie false.

Come detto, l’avvento di Internet, dei Social rappresenta la rottura dell’oligopolio dell’informazione
rendendo ognuno di noi potenzialmente in grado di comunicare al grande pubblico qualsiasi cosa. Ciò ha
rappresentato, contrariamente alle tesi iniziali, non soltanto uno strumento di democrazia di massa ma
anche e allo stesso tempo un formidabile strumento di propaganda, di fatto senza limiti, per poter
diffondere di tutto, senza filtri, ma anzi con tecniche quali quelle di c.d. bot in altri termini dei programmi
autonomi che nelle reti sociali fanno credere all'utente di comunicare con un'altra persona umana. Questi
bot migliorano di anno in anno ed è sempre più difficile distinguere un bot da una persona con il risultato
che questi ultimi dilatano enormemente l’audience e la diffusione di false notizie.
In internet, le fake news si diffondono così in modo sempre più frequente e rapido. Sulle piattaforme online
è facile fornire informazioni unilaterali e non ammettere praticamente altri punti di vista. Per riconoscere se
le informazioni sono oggettive e corrette bisogna quindi essere in grado di verificare la credibilità delle
affermazioni.
Ecco perché l’Unione Europea sta lavorando a una serie di misure per difendersi dalla guerra digitale, che si
sta combattendo come dimostra il recente conflitto tra Ucraina e Russia accanto a quella sul campo di
battaglia.
In altri termini si è compreso come queste tecniche di persuasione globale sono in grado di influenzare e
condizionare pesantemente anche le sorti dei paesi democratici condizionando umori e scelte degli elettori
sempre più in difficoltà a discernere tra verità e falsità. La Brexit, l’elezione di Trump negli USA la nascita di
movimenti sovranisti hanno dimostrato quella che è la dittatura della propaganda di fake news al tempo dei
Social.

I possibili strumenti di difesa

È molto complesso aver strumenti di difesa e di comprensione dell’enorme mole informativa che oggi ci
assedia . Tanto che molti parlano di infodemia come appunto si trattasse un’epidemia di informazione che
ci offusca la ragione.
Sicuramente la cultura, la comprensione della storia, lo svilupparsi di un crescente senso critico sono
baluardi di difesa verso un fenomeno davvero di grande complessità e criticità.
Ma al di là di quello che potrà fare ad es. l’UE sul tema della sovranità digitale ed in particolare della
sovranità digitale europea ovvero il controllo che l’Europa ha, o potrà avere, sulle varie tecnologiche
informatiche e sulla cybersecurity come ci si può difendere dai rischi della disinformazione?
Vediamo una serie di possibili accorgimenti di difesa dalle notizie diffuse via web.
Il controllo delle fonti. Da dove provengono le informazioni? Chi ha scritto la notizia e pubblicato il
contenuto? La notizia è neutrale o qualcuno vuole diffondere un suo messaggio? In quale formato (news,
reti sociali, YouTube, servizi di messaggeria) è stata pubblicata questa notizia?
La verifica dei fatti: Questa notizia è attuale? Questo argomento è riportato anche su altri canali noti e seri?
Cosa si legge lì?
Il controllo del gruppo target: A chi è rivolta questa notizia? Se questo messaggio è pubblicato sul web,
quanta altra pubblicità è visibile su questa pagina? Il titolo e il layout sembrano strani, ci sono molti errori di
ortografia o punti esclamativi?
Il controllo dell’URL: Che aspetto ha l’indirizzo URL (www.)? Le fake news appaiono spesso su pagine che
sembrano molto simili a un sito serio. Anche l’indirizzo web può confondere perché molto simile a quello
del sito originale,
Fondamentale rimane comunque la nascita di un attento spirito critico che riporti al centro l’importanza
dell’onere della prova ossia dell’onere che spetta di dimostrare da parte di chi diffonde la notizia la sua
veridicità . Si potrebbe parlare di adottare anche nel campo della comunicazione di massa del metodo
scientifico ossia Di quella modalità introdotta da Galileo Galilei con cui la scienza procede per raggiungere
una conoscenza della realtà affidabile e verificabile.

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