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La cronaca e l’immigrato

la fotografia si riferisce a ciò che il fotografo ha rappresentato, mettendo in risalto alcuni aspetti,
rispetto agli altri. → contemporaneamente non si possono vedere entrambe le raffigurazioni

 si possono avere molteplici interpretazioni → nessun evento è di per sè una notizia

Quali sono i criteri che rendono un fatto più notiziabile rispetto ad altri?

rassicurazione, protezione e sicurezza: l’individuazione di un colpevole lontano rispetto a me


permette di sentirmi al sicuro. Nella Carta di Roma è stato vietato l’utilizzo di alcune parole come
“clandestino o extracomunitario”, perchè ghettizzanti. Anche la nazionalità diventa portatrice di un
determinato comportamento delittuoso → nazionalità sostantivata: avviene nel momento in cui i
giornali associano la nazionalità dell’autore del reato a quest’ultimo, l posto di indicare elementi più
generici (ex. l’età), lasciando intendere che possa esserci un collegamento fra la nazionalità
dell’autore e il reato stesso.

è stato fortemente consigliato di non divulgare immagini di donne con il velo, perchè genera una
serie di pregiudizi.

Il giornalismo online rappresenta delle fragilità rispetto all’odentologia, si aprono dei fenomeni di
hater. Gli studi ci dicono che nei canali online è difficile identificarsi o come carnefice o come
vittima. Questo rallenta la possibilità di riconoscersi o come carnefice o vittima.

ex: articolo sul covid, irrispettoso nei confronti dei malati

l’effetto è che la rappresentazione fornita di alcuni fenomeni sociali è distorta e sommaria, alimenta
sentimenti di odio ed intolleranza, in quanto l’immigrato viene percepito come pericoloso, fonte
dell’insicurezza.

testate giornalistiche dei giornali: richiamo all’aggressività → metafora con il leone, nazionalità
dell’uomo, “delirio”→ psicopatologia, persona che soffre ad un disturbo grave.

Non esistono in Italia statistiche ufficiali sulla criminalità straniera, facciamo riferimento ai dati
relativi ai numero di cittadini ritenuti, condannati. Vi è un bias perchè questo numero di info sono
dati raccolti con uno scopo amministrativo e non di ricerca, ciò ha come conseguenza una raccolta
di dati sbagliata. Vi sono altre variabili che possono incidere sul tipo di raccolta dati, come la
propensione alla denuncia delle vittime (donne e persone anziane sono poco inclini a denunciare →
dati sommersi), le nostre idee sulla magistratura influenzano questa decisione.

Il centro studi Idos fornisce un quadro sul tasso di criminalità annualmente → nel 2016 vi è stata
una riduzione del tasso di criminalità in Italia, riduzione del numero di denunce con autore noto
rispetto gli stranieri, rispetto al numero di denunce con autore noto fatte rispetto agli italiani. Questo
studio ci ha informato che per gli italiani le denunce erano aumentate del 40%, nonostante la
popolazione italiana fosse diminuite e del 34% degli stranieri, nonostante fossero aumentati.

Fondazione Leone Moressa →studio che coinvolge 150 persone, che prevedeva la
somministrazione di un’intervista in forma anonima, con lo scopo di raccogliere informazione
biografiche, conoscere il parere personale sulla correlazione immigrazione/criminalità e sapere se vi
fosse stata un’esperienza diretta con un’immigrato.
risultato: non vi sono differenze di sesso → uomini e donne si comportano allo stesso modo davanti
ai media, privilegiando il giornalismo online; uomini e donne pensano all’immigrazione come la
causa dell’aumento della criminalità in Italia, aumentando un senso di insicurezza nel popolo
italiano a causa della comunicazione mediatica fornita dalla comunicazione delle notizie. Per
quanto riguarda l’esperienza con l’immigrato, è uscito fuori che coloro che non avevano rapporti
o contatti diretti con l’immigrato avevano una maggiore preoccupazione nei loro confronti, al
contrario le altre persone che avevano avuto un rapporto o contatto con un immigrato avevano
maggior fiducia → importanza della esperienza diretta, bipassare i giudizi e gli stereotipi →
importanza dei media.

Il potere persuasivo è dato principalmente dal giornalismo online ed i talk show, seguiti dal
giornalismo online e i social media, soprattutto i telegiornali che ripetono determinate informazioni,
che vengono messe in onda in una determinata ora del giorno, etc

Il potere persuasivo dei media influisce sulla selezione delle notizie, la quale agisce poco
sull’integrazione e utilizza un solo tipo di frame, lasciando fuori altri aspetti. La qualità
dell’esperienza diretta che contribuisce ad un abbassamento del senso di sicurezza è la capacità di
mediare rispetto a ciò che abbiamo percepito.

Il Terrorismo

Documentario reale → ragazzo che viveva a Venezia e che voleva mettere una bomba in San
Marco, San Pietro a Roma e Milano. Non mostra alcun rimorso o ripensamento nei confronti di
quello che stava progettando. Sembrava molto tranquillo alle domande dell’intervistatrice, fino ad
un certo punto quando si allontana

Non vi è una definizione univoca del termine. e ciò rende complicato allineamento delle normative
internazionali e nazionali. Oggi assistiamo da un terrorismo “dal basso”, da parte di specialisti
ovvero gruppi che muovono atti terroristici contro lo Stato, mentre negli anni passati abbiamo
assistito al terrorismo “dall’alto”, dunque impiegato da parte dal governo.

Esistono 3 tipi di terrorismo:

 Terrorismo politico: attuato contro lo Stato


 Terrorismo fanatico: praticato in nome della religione
 Attentati anarchici: attuato contro personalità politiche
 Organizzazioni semi-clandestine: impiego di modalità di linciaggio (ex Klu-klux Klan)

Per parlare di terrorismo, bisogno a che ci sia un pubblico, altrimenti non esisterebbe.

Nonostante abbiamo detto non ci sia una definizione, ciò che accomuna il terrorismo è
un**’ideologia di fondo**, ovvero l’odio verso l’occidente (stati uniti e alleati). Webismo → idea
di poter ricorrere ad una visione integralista

Carattere totalitario : idea che queste ideologie siano da considerare di carattere globale, dunque
l’intenzione ed obiettivo è quella di estendere la visione in tutto il mondo, non solo all’ambito
islamico.

→ attentato 11 settembre: episodio importante rispetto alla concettualizzazione del terrorismo, dal
momento in cui il target era la popolazione, venendo meno l’attacco per ideologia politica e/o
religiosa, facendo accrescere il senso di minaccia
Usa hanno provato a definire il terrorismo:

Atto volto a provocare morte, lesioni gravi all’integrtità fisica di una persona;

Danni alla proprietà che comportino perdite economiche reali o potenziali. Prevede che questi atti
siano agiti senza rimorso e indifferenza da parte del terrorista (→ documentario). L’obbiettivo è
incutere terrore e fare sentire l’altro nella condizione di non poter opporsi a ciò che sta succedendo
(→ impotenza totale) . Ciò che viene detto è il gran numero di gente che guarda, non quanta gente
muore.

Cassese cerca di individuare gli elementi comuni che potessero definire il fenomeno:

 tipo di condotta → l’atto terroristico in sè, condannato dal Codice Penale. Devono avere
una valenza penale nel paese in cui sono agiti, ma anche nell’ambito transnazionale
 scopo dell’atto→ diffondere il panico, destabilizzare l’equilibrio politico e compromettere
l’equilibrio economico di un certo stato o gruppo
 modello → imposizione del modello dell’attentatore, ovvero l’imposizione di un modello
integralista
 movente → discriminare o distinguere un reato in cui vengono uccise delle persone o del
terrorismo

La comunicazione terroristica è stata associata ad una comunicazione aggressiva.

Che caratteristiche ha il pubblico rispetto al terrorismo?

Il pubblico è passivo, perchè subisce la propaganda terroristica. Si parla dunque colpire


emotivamente la vittima, cercando di attirare l’attenzione di una particolare problematica.

I più importanti comunicatori dell’ultimo secolo sono il Papa e Bin Laden, conoscono i modi e
canali per far sentire il pubblico ingaggiato, dove la comunicazione è utilizzata per fare propaganda
ed includere l’altro (→ reclutamento degli adepti). Contraddizione: l’ideologia di fondo è versus il
mondo occidentale, mentre i mezzi usati sono tecnologie ed avanguardie derivano dall’occidente
stesso. Reclutamento e propaganda non limita nessuno, nel senso che anche i bimbi sono esposti.

telegiornale→ bambino reclutato dai terroristi, non ha senso critico perchè non capisce cosa sta
facendo e perchè → contagio emotivo: per i terroristi, si spera che il bambino possa essere di
“ispirazione” per gli altri. Il bambino non ha espressione se non dopo aver commesso l’atto, infatti
sorride perchè l’adulto è soddisfatto di lui ed egli è rinforzato positivamente. Si tratta di un
bambino adultizzato, indossava un orologio grande al polso e aveva un pistola in mano. →
fenomeno di gamification: un fenomeno in cui a un atto quotidiano o ritenuto sgradevole dal
bambino viene fatto assumere la sembianza di gioco, al fine di renderlo più gradevole e, dunque,
motivare il bambino a comportarsi e agire in quel modo

Immediatezza: canali social → rispondo alla pretesa dell’essere umano del “tutto e subito”.

Mezzo televisivo: diffonde maggiormente la notizia e arriva maggiormente all’emotività dello


spettatore → Il terrorismo sposa molto bene i caratteri mediatici della comunicazione della
televisione.

Nascita e sviluppo del terrorismo


 fondamentalismo islamico
 utilizzo strumentale della religione.

bisogno di audience: come può un individuo commettere tali atrocità?

→ ricorrono a diversi tipi di risposte:

Personalità dell’individuo o malattia mentale: le scienze ci dicono che, i terroristi, come altri
criminali, non hanno alcun disturbo mentale

Elementi in comune: razionalità come scelta politica ossia strumento → ricorre al terrorismo in
maniera razionale, il terrorismo è frutto di problem solving. La strategia terroristica è una strategia
scelta per seguire i propri obiettivi.

Quali sono le possibili variabili che inducono un terrorista ad essere tale?

psicologia sociale ed individuale

→ dinamiche sociali e/o individuali

rispetto alle dinamiche sociali del gruppo si è visto che pressione sociale spinge l’attore ad
allontanarsi dal comportamento moderato e prende la violenza come modo di risolvere il problema,
consapevolmente e con razionalità.

La scarsa prevenzione e mancanza di definizione fa si che gli interventi da mettere in campo al


fine di contrastare il fenomeno non siano chiari. “la causa diretta del terrorismo” si pensa sia da
riscontrare nei torti e violenza subiti dal popolo islamico nell’epoca coloniale → modello di
apprendimento: ho subito violenza e la riutilizzerò come soluzione (non sono cause dirette ma
fattori di rischio).

Grande attenzione è stata posta al tema del valore, in termini di rappresentazione di me stesso: ogni
essere umano ha bisogno di essere apprezzato utile agli occhi degli altri, etc. Le sette e i gruppi
terroristici permettono all’individuo di sentirsi parte di un gruppo, darsi un significato e attribuirsi
valore, senso di vendetta non direttamente subita, ma trasmessa da generazione in generazione,
condizioni economiche e sociali, relazioni generazionali. Tanti studi si sono concentrati su
quest’ultimo fattore: relazione fra il comportamento del terrorista rispetto alla posizione della
famiglia di appartenenza e stato in cui risiede.

Sono state definite due possibili identità del terrorista:

 carattere Socialista - Rivoluzionista: i genitori sono leali al governo dello stato in cui
risiedono, mentre il figlio no → ex Osama Bin Laden
 Carattere Nazionalista - Separatista: i genitori sono sleali al governo, magari vittime di
violenze e discriminazioni, mentre il figlio risulta leale ai genitori → terrorismo come
strumento di vendetta da parte del figlio per le ingiustizie subite dai genitori

Coesione e identità collettiva: rendono la violenza giustificabile e accettabile, fino al “martirio”.


Collante fra i membri del gruppo.

Identificazione collettiva: famiglia allargata dei partecipanti inestricabilmente legata al fenomeno


della radicazione
Radicalizzazione

Componente motivazionale → ricerca dei valori e significato in base ai fattori interni ed esterni
prima analizzati

componente ideologica → mezzi per raggiungere lo scopo, collante che normalizza la violenza

componente sociale → dinamiche interne al gruppo terroristico

insieme di esperienze negative subite e bisogno di valore e senso personale → affiliazione a gruppo
che permette

Il gruppo agisce con pressione, isolamento (persona isolata e volontà di tagliare fuori il mondo
esterno), interdipendenza e controllo (manipolazione mentale→ propaganda)

La manipolazione mentale agita mediante tecniche sofisticate che partono con un adescamento.

Controllo mentale

 esclusivismo
 paura
 controllo delle informazioni

Immigrazione e terrorismo→ “nella vita moderna niente è più efficace di un luogo comune:
affratella il mondo intero”

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