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NURSING

MINERVA ANESTESIOL 2003;69:289-96

I parametri vitali del monitoraggio emodinamico


S. CELOTTO, M. NESCI, A. LUCCHINI, S. BELLANI, M. BOMBINO

VITAL SIGNS OF HEMODYNAMIC MONITORING Dipartimento di Anestesia e Rianimazione,


Ospedale S. Gerardo, Monza, Italia
The aim of hemodynamic monitoring in
intensive care is to recognize derangements
in physiologic variables, which herald the
progression toward organ failure.
Traditionally the term “vital signs” refers to
heart rate, arterial pressure, respiratory rate
and body temperature monitoring. Conti-
nuous monitoring of vital signs, is advocated, • generare dei dati fisiologici che servono
since trends are more significant than single a guidare gli interventi;
measurements, and is still a cornerstone, in • permettere un precoce riconoscimento
the hemodynamic evaluation of a critically ill dei problemi;
patient. Nevertheless, the spectrum of
hemodynamic derangements that can arise • identificare la necessità di cambiare la
during intensive care unit stay is very large strategia di trattamento che, nello specifi-
and often additional information, beside the co del monitoraggio emodinamico, sono
vital signs, are needed to evaluate correctly rivolti a evitare la progressione da disfun-
the individual patient. zione d’organo ad insufficienza d’organo.
Key words: Monitoring, physiologic - Hemody- Tradizionalmente con il termine “parame-
namics - Critical illness. tri vitali” ci si riferisce alla misurazione di 4
parametri: la frequenza cardiaca (FC), la
pressione arteriosa (PA), la temperatura cor-

L a rilevazione dei parametri vitali del


paziente è una componente importante
dell’attività infermieristica. Permette, infatti,
porea (T°) e la frequenza respiratoria (FR).
Tuttavia le osservazioni sul paziente, neces-
sarie per monitorarne lo stato clinico, pos-
di monitorare le modificazioni dello stato sono comprendere parametri altrettanto
clinico del paziente e di assicurare l’imme- importanti quali lo stato di coscienza, le
diato riconoscimento di eventi avversi. alterazioni della cute e, in area critica, la
Gli scopi generali della rilevazione infer- diuresi oraria, la pulsossimetria e la misura-
mieristica di alcuni parametri sono di: zione della pressione venosa centrale
(PVC). Spesso in Terapia Intensiva (ICU)
l’integrazione di diverse informazioni, deri-
vanti dalle osservazioni sul paziente e dalla
Indirizzo per la richiesta di estratti: S. Celotto, Diparti- disponibilità di più parametri apprezzabili
mento di Anestesia e Rianimazione, Ospedale S. Gerardo,
Via Donizetti 106, 20052 Monza (Milano). con un singolo sguardo su un monitor, aiu-

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ta a stabilire una diagnosi dell’evento in formazione viene raccolta, come la regi-


atto, e, una volta intrapresa una strategia strazione in cartella infermieristica, la
terapeutica, a monitorarne il risultato. comunicazione ad altri membri dello staff
Il monitoraggio ideale dovrebbe essere e le modificazioni terapeutiche risultanti,
accurato, attendibile, semplice, continuo, sono importanti quanto l’accuratezza nel-
sicuro, utile e con buon rapporto-costo la rilevazione dei parametri.
beneficio. Tuttavia, nonostante l’avvento di Da quanto appena detto si evince l’im-
tecnologie sempre più sofisticate di monito- portanza di individualizzare il più possibile
raggio, la rilevazione dei parametri vitali tal- il monitoraggio del paziente: il monitorag-
volta non soddisfa questi requisiti e può gio adeguato per un particolare paziente
diventare soggetta a variabilità, inficiata da può non essere sufficiente oppure essere
artefatti, estremamente complessa, può eccessivo per un altro. Inoltre viene sottoli-
determinare dei rischi potenziali per il neata l’importanza del monitoraggio in con-
paziente, può essere erronea, inutile, ed tinuo di alcuni parametri, atto a registrarne
estremamente costosa. le variazioni temporali (trends) e a permet-
In letteratura, pochi studi hanno analizza- tere l’immediata integrazione delle informa-
to quale sia il modo più efficace ed efficien- zioni derivanti dalle relazioni tra i diversi
te di monitorare il paziente. Recentemente parametri. Diversi fattori, quali dolore, ipos-
un gruppo di esperti1, nel tentativo di stabi- siemia e febbre, possono provocare una
lire delle linee guida per la rilevazione dei reazione da stress, caratterizzata da tachi-
parametri vitali nel postoperatorio basate su cardia e ipertensione. La possibilità di rile-
prove d’efficacia, ha potuto elaborare solo vare facilmente alcuni di questi fattori, per
alcune raccomandazioni di carattere gene- esempio mediante l’ossimetria e la misura-
rale, tra le quali abbiamo selezionato quelle zione della T° corporea, ci permette di sta-
pertinenti anche all’area critica: bilire delle priorità di intervento.
– il termine “osservazioni” dovrebbe essere Nei pazienti in ICU, il monitoraggio in
preferito a “segni vitali”, perché riflette continuo offre inoltre la possibilità di valuta-
meglio la diversità di ciò che può costitui- re l’impatto sui parametri emodinamici di
re il monitoraggio di un singolo paziente; attività medico-infermieristiche sul paziente
– le osservazioni specifiche sul paziente, la (nursing care, broncoaspirazione, ecc.) e dei
loro frequenza e durata, dovrebbero mezzi di supporto o terapeutici utilizzati
essere basate sulla valutazione clinica (interazioni dovute a differenti modi di venti-
piuttosto che essere strettamente dettate lazione artificiale, azione di alcuni farmaci).
da protocolli e, quindi, dovrebbero esse-
re raccolte ogni volta si verifichino varia-
zioni dello stato clinico; Il paziente in ICU
– il personale, medico ed infermieristico, Il “range di normalità”
dovrebbe essere addestrato a raccogliere
le osservazioni e le misurazioni sul Il monitoraggio dei parametri vitali deve
paziente in maniera standardizzata; iniziare dalla conoscenza accurata del sin-
– il personale dovrebbe, inoltre, essere golo paziente. Diversa è la tipologia dei
conscio dei limiti del monitoraggio dei pazienti che vengono ricoverati in ICU e
parametri vitali, in quanto osservazioni in ogni paziente, per la sua storia clinica pre-
range di normalità non garantiscono uno gressa e per la patologia che lo ha portato
stato fisiologico normale; al ricovero attuale, richiede un monitorag-
– i trends nelle osservazioni sono probabil- gio ad hoc dei parametri vitali. Ad esempio,
mente più importanti delle misurazioni in un paziente giovane affetto da polmonite
singole; il monitoraggio delle funzioni vitali ha
– l’ossimetria dovrebbe essere considerata caratteristiche diverse dal monitoraggio
un parametro vitale: postoperatorio necessario nell’anziano car-
– i processi che si generano dopo che l’in- diopatico ischemico.

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TABELLA I. – Range di normalità dei parametri vitali superamento dei meccanismi di compen-
principali (adulti). so fisiologici (es. tachicardia sinusale in
FC 60-100 battiti/min
risposta a ipovolemia in paziente con
PA sistolica 100-140 mmHg scarsa riserva coronarica, aumentato
PA diastolica 60-80 mmHg rischio di ischemia miocardica);
PVC 2-8 mmHg • deviazioni “artefattuali”.
Diuresi 0,5-1 ml /kg/h
T° corporea 36-37° C°
RR 12-20 atti/min
Scopo del monitoraggio dei parametri
vitali: perfusione d’organo
Prima di analizzare il significato dei sin-
goli parametri vitali è, quindi, importante Lo scopo del monitoraggio emodinamico
capire il significato di “range di normalità” in terapia intensiva è finalizzato a valutare
per un determinato parametro e di “tollera- l’adeguatezza della perfusione d’organo. Un
bilità” della deviazione dalla normalità, che organo per essere perfuso deve ricevere un
permette di stabilire limiti di allarme indivi- flusso di sangue adeguato alle sue esigenze
dualizzati per i diversi parametri in esame. metaboliche. Il flusso distrettuale, percen-
Riportiamo nella tabella I i range di norma- tuale del flusso ematico totale diretta all’or-
lità per individui adulti dei parametri vitali gano-tessuto, dipende dalla differenza di
principali. pressione tra distretto arterioso e venoso e
Le deviazioni dal range di normalità pos- dalle resistenze esistenti in quel distretto tis-
sono essere o non essere patologiche, pos- sutale. Le equazioni fondamentali per capi-
siamo quindi suddividerle in: re il significato dei parametri vitali nel con-
• deviazioni dovute a variabilità individua- testo della perfusione d’organo sono le
le del “range”, determinate da: seguenti:
– fattori costituzionali: età, sesso, superfi- 1. CO (cardiac output) = FC x SV (stroke
cie corporea; volume);
– abitudini (atleta vs sedentario, fumo, 2. flusso distrettuale = differenza di pres-
dieta, utilizzo di sostanze voluttuarie, sione (Part – Pven) / resistenze tissutali;
ecc.); 3. pressione = Flusso / Resistenze vascolari.
– patologie pregresse, riguardanti soprat- Il flusso ematico totale, o cardiac output,
tutto il sistema cardiovascolare e respi- dipende dalla frequenza cardiaca e dalla
ratorio; gittata sistolica (SV), che, a sua volta, viene
– farmaci utilizzati cronicamente (beta- influenzata dal precarico, dal postcarico e
bloccanti, cordarone, beta2-stimolanti dalla contrattilità cardiaca. Il precarico è il
in asmatici, dintoina, ecc.). Ad esempio volume di riempimento a fine diastole del
in un paziente beta-bloccato lo svilup- ventricolo sinistro, che non è facilmente
po di tachicardia come compenso fisio- misurabile, per monitorarlo noi utilizziamo
logico può essere assente o va consi- la PVC. Il postcarico è la resistenza all’eie-
derato “tachicardia” per il paziente un zione del ventricolo sinistro dovuta alla
valore inferiore alla soglia dei 100 b/ pressione a livello della radice aortica.
min; Ogni distretto riceve in condizioni nor-
• deviazioni dal range come meccanismo mali di riposo una percentuale del CO che
di compenso. Ad esempio, un rialzo di T° è direttamente proporzionale alla differenza
determina aumentate richieste metaboli- di pressione tra arteriole (Part) e distretto
che che rendono necessario un incre- venoso (Pven) ed inversamente proporzio-
mento di gittata cardiaca e, quindi, un nale alle resistenze tissutali. Se in un tessuto
aumento di frequenza cardiaca (FC); aumentano le resistenze, ad esempio per la
• deviazioni dal range di normalità patolo- presenza di edema, la Pven aumenterà
giche legate all’insorgenza di eventi di essendo le vene comprimibili e sarà neces-
per sé patologici (es. aritmie) oppure al sario un incremento della Part per garantire

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un flusso, se non è possibile un aumento di Altri parametri (ipossiemia e temperatura


Part non si avrà flusso e quindi si arriverà corporea) rivestono importanza in quanto
alla ischemia. in grado di modificare le richieste di perfu-
La pressione arteriosa in un distretto varia sione tissutale. La funzione di un organo
perché variano o il flusso ematico o le resi- dipende dall’apporto sufficiente di ossigeno
stenze vascolari. La possibilità di modificare e dalla sua capacità di poterlo utilizzare. Il
le resistenze vascolari è un fenomeno di paziente ipossiemico per portare nutrimen-
adattamento importante finalizzato a man- to sufficiente all’organo deve essere in gra-
tenere la perfusione degli organi vitali do di aumentare il flusso ematico. Questo
mediante la vasocostrizione di distretti fenomeno avviene anche quando il pazien-
meno importanti (ad es. la vasocostrizione te diventa febbrile e aumentano le richieste
cutanea durante lo shock emorragico per- di ossigeno dei tessuti per incremento del
mette di mantenere il flusso in tessuti più metabolismo.
importanti quali cuore e cervello). Le informazioni necessarie per un corret-
Si può, quindi, capire perché nel monito- to monitoraggio emodinamico variano
raggio emodinamico del paziente critico quindi da paziente a paziente, e, nello stes-
rivestano un ruolo importante la FC, la PA e so paziente, si modificano nel tempo. Spes-
la PVC. so nel paziente critico sono necessarie
Altre osservazioni sono invece importanti informazioni visive e la registrazione di
perché sono indice di alterata perfusione: alcuni parametri fondamentali (FC, PA, T,
• osservazione della cute: quando è neces- FR e Ossimetria), coadiuvate da ulteriori
sario preservare il flusso ematico di di- informazioni che richiedono manovre inva-
stretti vitali, la cute è uno dei tessuti che sive (catetere vescicale per diuresi oraria e
viene a essere penalizzato in termini di catetere venoso centrale per monitoraggio
flusso. In tal caso la cute diventa fredda, PVC) che attualmente vengono considerate
pallida, compare marezzatura-cianosi, e uno standard nel monitoraggio emodinami-
il tempo di rivascolarizzazione capillare co in ICU.
(capillary refill) risulta prolungato. In altri Inoltre è importante ricevere informazio-
casi ci fornisce informazioni suggestive ni riguardanti lo sviluppo temporale, acuto
sul tipo di shock: nello shock emorragico o lento, dell’evento segnalato. In base a ciò
la cute è pallida, sudata e vasocostretta, si possono differenziare quadri clinici diver-
mentre nello shock settico o anafilattico è si. Per esempio l’insorgenza acuta di ipoten-
vasodilatata; sione senza nessun segno prodromico è dif-
• valutazione del sensorio: ansia, agitazio- ficile sia attribuibile a uno shock ipovolemi-
ne, obnubilamento dello stato di coscien- co-emorragico o settico; più probabili sono
za fino ad arrivare al coma, possono un evento embolico o un pneumotorace.
essere manifestazioni di ipoperfusione Le informazioni raccolte al letto del
cerebrale o di reazione da stress come, paziente su FC, PA, PVC e diuresi sono a
ad esempio, nel paziente con emorragia nostro avviso la base del monitoraggio
acuta che improvvisamente diventa agita- emodinamico del paziente critico. In casi
to, incontenibile con senso di morte più gravi tali informazioni dovranno essere
imminente; integrate da parametri più avanzati (pres-
• diuresi oraria: un altro distretto che è in sione di incuneamento, gittata cardiaca,
grado di fornirci informazioni sullo stato ecc.) che esulano dalla presente trattazione.
volemico del paziente è quello renale. La
diuresi oraria normale è di 0,05-1
ml/kg/h. In caso di ipovolemia o ipoten- Frequenza cardiaca
sione il rene, attraverso meccanismi di
controllo ormonale, riduce l’escrezione La FC viene rilevata all’ingresso del
del sodio e aumenta il riassorbimento di paziente in reparto attraverso la palpazione
acqua, riducendo così l’output urinario. del polso periferico, l’auscultazione del pol-

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so centrale, e, in ICU, con il monitoraggio Il monitoraggio può essere inficiato da


elettrocardiografico (ECG). Questo permet- interferenze intrinseche (es: malposiziona-
te, oltre alla valutazione della FC, la visua- mento degli elettrodi) o estrinseche (es: uti-
lizzazione continua del ritmo e delle sue lizzo di coperte termiche, brivido febbrile o
variazioni, e della morfologia del tracciato agitazione del paziente) al sistema che
elettrocardiografico. determinano artefatti, cioè false alterazioni
Come già detto, il range di normalità dei parametri rilevati.
dovrebbe essere individualizzato per il sin- I monitor odierni, grazie a cavi che pos-
golo paziente (es: FC < 60 b/min non pato- seggono 5 elettrodi, consentono agli opera-
logica per atleta), tuttavia, in generale, si tori di selezionare e porre limiti di allarme a
definisce tachicardia una FC > a 100 b/min derivazioni che consentono un monitorag-
e bradicardia una FC < a 60 b/min. gio accurato delle alterazioni cardiache
La tachicardia è un meccanismo di com- ischemiche. D2 e V5 costituiscono le deri-
penso fisiologico, ad opera del sistema sim- vazioni che offrono maggiori informazioni
patico, volto ad aumentare o mantenere la per monitorare rispettivamente il territorio
portata cardiaca in presenza di aumentate inferiore e anterolaterale del miocardio. La
richieste metaboliche (aumento temperatu- possibilità di stabilire allarmi anche sulle
ra, agitazione, dolore) o in caso di ipoten- variazioni del tratto ST possono essere utili
sione (ipovolemia, shock). Alcune volte la in pazienti con angina o pregressi eventi
risposta emodinamica compensatoria non è ischemici.
efficace e può essere manipolata utilizzan- Aritmie ed alterazioni della conduzione
do farmaci simpaticomimetici che agiscono elettrica in pazienti ricoverati presso l’ICU
sulla FC, sulla contrattilità miocardica e sul- possono spesso insorgere in seguito a squi-
le resistenze vascolari. L’aumento di FC libri elettrolitici. In caso di aritmia cardiaca
determina un aumento di CO solo se la git- il monitoraggio del paziente deve essere
tata sistolica (SV) rimane costante. Tuttavia, completato da esami urgenti di laboratorio
se la tachicardia diviene estrema, il tempo atti ad evidenziare tali alterazioni facilmente
di riempimento diastolico viene ridotto, correggibili.
determinando riduzione del precarico e
quindi di SV (superamento dei limiti di
compenso). Lo stesso meccanismo determi- Pressione arteriosa (PA)
na la riduzione del CO nelle tachiaritmie. Si
deve, infine, ricordare che la perfusione La rilevazione della PA per i pazienti rico-
miocardica avviene durante la diastole, e verati in terapia intensiva può essere regi-
quindi le tachicardie estreme possono strata con 2 metodi: uno indiretto mediante
determinare alterazioni del flusso coronari- lo sfigmomanometro, o mediante monito-
co e, quindi, ischemia miocardica. Tale raggio invasivo, attraverso l’incannulamen-
fenomeno avviene anche per tachicardie di to di un vaso arterioso.
grado moderato in pazienti con scarsa riser- Spesso nella nostra attività giornaliera al
va coronarica. letto del paziente rileviamo delle differenze
Anche la bradicardia può essere un mec- significative tra monitoraggio indiretto e
canismo di compenso (diminuito consumo diretto. Studi appositamente disegnati per
di ossigeno durante ipotermia) o può esse- comparare i 2 metodi hanno rilevato diffe-
re un segno patologico (bradicardia sinusa- renze non significative nella lettura della
le in corso di ipertensione endocranica, pressione sistolica, mentre queste differen-
alterazioni della conduzione atrio-ventrico- ze sono risultate maggiori per la diastolica2.
lare). Ciò sembrerebbe dovuto a una mancanza
Bisogna, inoltre, tenere in considerazione di standardizzazione della tecnica di misu-
l’assunzione di farmaci che determinano razione della pressione al bracciale, dato
l’impossibilità di variare la FC in situazioni che, come dimostrato dalla letteratura, non
patologiche (beta-bloccanti). viene utilizzata una tecnica corretta dalla

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CELOTTO I PARAMETRI VITALI DEL MONITORAGGIO EMODINAMICO

maggior parte dei medici e degli infermieri3- TABELLA II. – Classificazione dello shock emorragico.
4. Per il monitoraggio corretto della pressio-
Adulto 70 kg Classe I Classe II Classe III Classe IV
ne al bracciale vengono date le seguenti
indicazioni5-7: Perdite Fino a 750-1500 1500-2000 > 2000 ml
– utilizzo di sfigmomanometro a mercurio ematiche 750 ml ml ml
FC normale > 100 > 120 > 140
o utilizzo di bracciali collegati a sistema PA normale normale ridotta ridotta
di rilevazione elettronica (monitor);
– bracciale di lunghezza e larghezza appro-
priate, proporzionali al diametro del
braccio; rapida riduzione della PA dovuta alla im-
– il punto di riferimento per la pressione possibilità di variare le resistenze per com-
diastolica deve essere la scomparsa del pensare).
suono della pulsazione (fase V di Korot- Si definisce ipertensione arteriosa un
koff) e non la sua attenuazione; valore di PA sistolica > 150 mmHg o un
– l’utilizzo della campana del fonendosco- valore di diastolica > 90 mmHg. L’aumento
pio rispetto alla membrana darebbe lettu- di PA temporaneo, dovuto a dolore, ansia,
brivido, ecc. è una normale risposta da
re più attendibili.
stress e si risolve trattando il fattore scate-
Per interpretare correttamente il monito-
nante. Tuttavia l’ipertensione arteriosa
raggio invasivo della PA occorre, in primo
determina un aumento del postcarico del
luogo, tenere in considerazione la sede di
ventricolo sinistro, quindi, se non trattata,
incannulamento. Quanto più la misurazio- può portare in tempi più o meno rapidi, a
ne si sposta dalla radice aortica a sedi peri- seconda dello stato del muscolo cardiaco,
feriche tanto maggiore è la differenza tra a riduzione della gittata cardiaca.
sistolica e diastolica per aumento delle resi- Un valore di PA sistolica ≤ a 100 mmHg
stenze, la pressione media calcolata rimane identifica uno stato di ipotensione arterio-
invece costante. Inoltre la trasduzione delle sa. Le cause di ipotensione arteriosa nel
variazioni pressorie in segnale elettrico e la paziente critico possono essere molteplici:
sua visualizzazione al monitor in forma riduzione del flusso ematico (ipovolemia-
d’onda possono essere inficiate da numero- emorragia, deficit primitivo miocardico, o
si fattori (lunghezza e compliance dei tubi shock ostruttivo tromboembolico) o vaso-
di connessione, presenza di microbolle, dilatazione estrema (shock tossi-infettivo o
rubinetti, connessioni elettriche non ottima- settico, shock anafilattico, colpo di calore).
li) che possono determinare distorsioni Se l’evento ipotensivo è rapido si ha una
importanti dell’onda pressoria e quindi alte- sincope, con caduta a terra e perdita di
rare i valori registrati8,9. coscienza. Tuttavia molto spesso, nel pa-
Il valore di PA ritenuto normale in un gio- ziente critico, l’ipotensione ha un anda-
vane adulto è di 140-100 mmHg per la pres- mento temporale subdolo, in quanto ini-
sione sistolica e di 80-60 mmHg per la pres- zialmente vengono utilizzati tutti i meccani-
sione diastolica. smi di compenso per mantenere la PA nor-
Essere a conoscenza dei valori di PA male, tra i quali il primo è un aumento di
antecedenti lo stato di malattia che ha por- FC. Ciò è evidente per esempio nella classi-
tato al ricovero in UTI, è importante per ficazione dello shock emorragico dell’Ad-
l’impostazione di un iter di monitoraggio e vanced Trauma Life Support10 che riportia-
terapeutico adeguati e personalizzati. Ad mo in tabella II.
esempio nel grave arteriopatico una pres- In caso di emorragia il primo parametro a
sione arteriosa sistolica elevata può essere muoversi è la FC e solo per perdite emati-
necessaria per mantenere la normale perfu- che superiori a 1,5 litri compare anche ipo-
sione d’organo e il suo trattamento aggres- tensione. Quindi i valori di PA sono un
sivo potrebbe portare a complicazioni gravi parametro meno sensibile della FC durante
(ischemia cerebrale in stenosi carotidea per lo shock emorragico.

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I PARAMETRI VITALI DEL MONITORAGGIO EMODINAMICO CELOTTO

Durante la normale respirazione le oscil- possono aiutare a evidenziare stati di ipo-


lazioni nell’onda pressoria sono minime, volemia relativa magari indotti dalla stessa
ma, in caso di asma grave, queste oscilla- ventilazione meccanica.
zioni possono diventare importanti (polso Bisogna, infine, ricordare che aumenti
paradosso) e vengono considerate un para- importanti ed improvvisi di PVC non sono
metro importante nel valutare la necessità quasi mai dovuti a ipervolemia, spesso
di intubazione. La ventilazione meccanica, invece riflettono un aumento subitaneo del-
inoltre, in caso di concomitante ipovolemia, le pressioni intratoraciche (pneumotorace o
può determinare oscillazioni della PA ben broncospasmo serrato) o eventi tromboem-
apprezzabili al monitor10. bolici.

Pressione venosa centrale (PVC) Diuresi oraria

La registrazione della PVC, mediante il Il monitoraggio della diuresi nel paziente


posizionamento di un catetere di monito- ricoverato in terapia intensiva avviene attra-
raggio (CVC) in una grossa vena intratoraci- verso la cateterizzazione vescicale. Un cate-
ca, aggiunge importanti informazioni alla tere in silicone, che può anche essere dota-
rilevazione di FC e PA in situazioni critiche. to di sonda per la rilevazione della tempe-
Recentemente, una terapia emodinamica ratura interna in continuo, collegato a un
precoce, basata sulla valutazione della PVC sistema di raccolta chiuso, consente di effet-
e della saturazione venosa centrale, misura- tuare una valutazione quantitativa e qualita-
ta attraverso un prelievo emogasanalitico tiva oraria della diuresi.
da CVC, si è dimostrata efficace nel ridurre Quantitativamente in un soggetto norma-
la mortalità nei pazienti ricoverati in shock le l’urina prodotta è circa di 0,5-1 ml/kg/ora
settico in pronto soccorso11. e si presenta di un colore giallo paglierino
La PVC viene utilizzata per stimare la limpido. Il volume urinario, in assenza di
volemia e quindi il precarico, ma in realtà patologie renali o sistemiche che influisco-
non esiste una correlazione lineare tra PVC no sulla diuresi, quali ad esempio l’ipergli-
e volume ematico in atrio destro e, tanto- cemia o il diabete insipido, o di farmaci in
meno, con il volume a fine diastole del ven- grado di indurre poliuria, è un buon indice
tricolo sinistro, indice reale di precarico. della funzionalità renale.
Quest’ultimo è, infatti, influenzato dalla La riduzione dell’output urinario in un
compliance cardiaca e quindi è correlato paziente con ipovolemia, costituisce un
alla pressione transmurale. meccanismo di compenso, un adattamento
Diversi fattori possono influenzare la alla variazione della massa circolante e del-
PVC, oltre allo stato volemico. In terapia la PA, poichè vige una stretta relazione e
intensiva bisogna soprattutto sapere inter- interdipendenza tra rene, liquidi corporei e
pretare le variazioni in PVC indotte dalla pressione arteriosa. Se questo meccanismo
ventilazione meccanica: durante la respira- di compenso non viene riconosciuto e non
zione spontanea i valori più bassi di PVC si vengono instaurate terapie adeguate per
registrano in inspirazione, mentre in venti- ripristinare la volemia e la PA, la riduzione
lazione meccanica si verifica l’opposto. La del flusso renale condurrà a insufficienza
trasmissione delle pressioni intratoraciche renale acuta caratterizzata nelle sue prime
ai grossi vasi venosi, e quindi alla PVC, fasi da oligoanuria (output urinario < a 400
dipende anche dallo stato del parenchima ml/die). Questa forma di insufficienza rena-
polmonare. Diventa spesso difficile valutare le acuta, definita prerenale in quanto dovu-
mediante un valore assoluto di PVC lo stato ta a cause non primitivamente renali, seb-
volemico del paziente ventilato artificial- bene sia quella più facilmente prevenibile è
mente e in questo caso, le variazioni di PVC ancora oggi un frequente riscontro nel
indotte da un test di espansione volemica ci paziente critico.

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CELOTTO I PARAMETRI VITALI DEL MONITORAGGIO EMODINAMICO

Conclusioni molto ampio e sono spesso necessarie ulteriori


informazioni, derivanti dall’esame clinico e dalla
Il monitoraggio emodinamico del pazien- registrazione di parametri aggiuntivi, per valutare
correttamente il singolo paziente.
te critico deve partire dalla registrazione dei
parametri vitali ma non può essere limitato Parole chiave: Parametri vitali - Monitoraggio emo-
a essa. Il monitoraggio deve essere conti- dinamico - Paziente critico.
nuo, perché i trends di variazione ci forni-
scono informazioni aggiuntive e deve esse-
re appropriato per lo stato clinico attuale Bibliografia
del singolo paziente. 1. Joanna Briggs Institute for Evidence Based Nursing
Le condizioni del paziente durante il suo and Midwifery: Best Practice-Vital Signs. Available at
decorso in ICU variano e quindi anche le http://www.joannabriggs.edu.au.
2. Chyun DA. A comparison of intra-arterial and auscul-
richieste di monitoraggio delle funzioni tatory blood pressure readings. Heart Lung
vitali devono essere flessibili, potranno 1985;14:223-31.
diventare estremamente complesse o molto 3. Gillespie A, Curzio J. Blood pressure measurement:
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296 MINERVA ANESTESIOLOGICA Aprile 2003

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