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STATISTICA MEDICA

elapetrela@yahoo.com
Testo e materiali consigliati
• Fondamenti di biostatistica / M. Pagano,
K. Gauvreau ; edizione italiana

• Statistika mjekësore/ E. Petrela, alb.


Cos’é la statistica
• La Statistica é quella scienza che permette di
trarre conclusioni “generali” sui fenomeni reali
che ci circondano, a partire dai dati e
utilizzando tecniche che si basano su formule
matematiche.
Statistica
Lo studio della statistisca riguarda:

– La raccolta;
– L’organizzazione; dei datti numerici
– L’ analisi e
– L’interpretazione
Statististica

I metodi utilizzati nello studio dei fenomeni


collettivi sono molteplici e spesso legati al
particolare tipo di fenomeno. Si individuano
due grandi settori:

• Statistica descrittiva
• Statistica inferenziale

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La statistica Descrittiva
Ha come obiettivo quello di organizzare,
sintetizzare, presentare ed interpretare
(descrivere appunto) i dati in modo adeguato
per trarre conclusioni.
Raccoglie le informazioni sulla popolazione
o su una parte di essa, sintetizza attraverso
indici (di posizione e variabilità) e presenta
attraverso opportuni grafici, i risultati
ottenuti.
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Inferenziale
Si occupa di trarre conclusioni generali sulle
caratteristiche di una popolazione osservando ed
analizzando solo una parte delle sue unità, un
campione, selezionato solitamente mediante un
campionamento casuale.

Tra gli strumenti, che vedremo, per realizzare questa


“generalizzazione” delle caratteristiche di un
campione alla popolazione vi sono la stima puntuale,
gli intervalli di confidenza ed i test d’ipotesi.

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I dati
• I dati sono misure, di qualità e/o quantità, di
oggetti (osservazioni) che sono studio nel
particolare fenomeno d’interesse.
Tipi di dati/variabili numerici
Dati

Qualitativi Quantitativi

Sconnessi Ordinati Discreti Continui

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I dati quantitativi

• servono a raccogliere i fatti nudi e crudi, le


cifre.
• Si tratta di dati statistici e strutturati, che sono
di supporto per trarre dalle ricerche
conclusioni di carattere generale.

• I dati quantitativi rispondono alla domanda


“quanto/i”
I dati qualitativi
• raccolgono quelle informazioni che tentano di
descrivere un argomento più che misurarlo: si tratta di
impressioni, opinioni e punti di vista.
• Un'indagine qualitativa è meno strutturata e mira ad
andare a fondo nell'argomento in questione per
raccogliere informazioni relative alle motivazioni, al
pensiero e agli atteggiamenti delle persone.
• Tutto questo da una parte fornisce una comprensione
profonda delle domande della ricerca, ma dall'altra
rende piu difficile analizzare i risultati.
I dati qualitativi

• i dati qualitativi rispondono alla domanda


“come” .
In parole semplici

i dati quantitativi forniscono le cifre che


dimostrano i punti generali complessivi della
ricerca, mentre
i dati qualitativi forniscono i dettagli e gli
approfondimenti necessari per capire a pieno
le relative implicazioni.
Tipi di dati/variabili numerici
Dati

Qualitativi Quantitativi

Sconnessi Ordinati Discreti Continui

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Dati nominali

• variabili di nome o di categoria.


• I valori entrano in cattegorie non ordinate
• non hanno una scala di misurazione.
(per es.: diagnosi, gruppi sanguigni, ecc).
Le variabili dicotomiche

• sono quelle variabili che assumono solo due valori, come:

– sano - malato,
Questi hanno una direzione qualitativa
– vivo - morto,
– la terapia-placebo.

• Mascio-femmina non hanno una direzione qualitativa.


I dati dicotomici, sebbene importanti, spesso usati da soli, non
hanno valore.
Dati ordinali

• Quando l’ordine tra le categorie è importante, i dati sono definiti


dati ordinali.

• Molti tipi di informazioni mediche possono essere caratterizzati


da più di due valori e avere una chiara direzione (per es. dal
migliore al peggiore), ma questi dati non sono misurati da una
scala di misurazione rigorosa.

Esempi:
– stadi di una malattia: 1,2,3,4
– Classificazione NYHA: I, II, III e IV
– livello di nutrizione: sottopeso, normale, sovrappeso, obeso
Dati discreti

• Per i dati discreti sono importanti sia l’ordine che


la grandezza.
• I numeri rappresentano quantità realmente
misurabili piuttosto che semplici simboli.
• Possono assumere valori specifici –spesso numeri
interi- non valori intermedi. Loro assumono una
quantità finita o numerabile di valori.

• (il nr. di nuovi casi di cancro, il nr. di studenti in una classe, il nr. di
parti di una donna, ecc)
Dati continui

• sono variabili che possono assumere qualsiasi tipo


di valore,

• assumono una quantità non numerabile ma


continua di valori,

• hanno una scala di misurazione essata,

Esempi: altezza, peso, pressione sanguigna, livello di


glucosio nel sangue, livello di emoglobina, ecc.
Dati osservazionali e sperimentali
Dati provenienti da studi già preesistenti o da rilevazioni
non predisposte dallo sperimentatore - si dicono dati
osservazionali.

I dati possono anche essere raccolti secondo uno schema


sperimentale predisposto ad hoc - si dicono dati
sperimentali.

Nella ricerca scientifica, spesso i dati osservazionali,


precedono i dati sperimentali. Questi vengono prodotti per
verificare un’ipotesi teorica interpretativa del fenomeno,
suggerita proprio dai primi.

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Da dati osservazionali a sperimentali
Sui dati osservazionali si applicano i metodi di statistica
descrittiva e i risultati vengono utilizzati per “scoprire”
eventuali regolarità e andamenti che suggeriscano ipotesi
interpretative del fenomeno.

L’ipotesi interpretativa permette di costruire un modello


matematico che consente di effettuare previsioni sul
fenomeno di interesse.

Le previsioni permettono di strutturare esperimenti ad hoc


per la raccolta di dati sperimentali che verranno utilizzati
per verificare la validità dell’ipotesi.

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Osservazione epidemiologica
QSUT di Tirana, nel 2010, ha condotto uno studio sulla prevenzione del tumore al
seno nelle donne.

• (Il tumore al seno è la forma di cancro più diffusa e diagnosticata tra le donne. Si
tratta di una condizione alla cui insorgenza possono contribuire numerosi fattori, tra
cui l'età avanzata, la familiarità, la presenza di mutazioni ereditarie in geni specifici,
l'obesità, la terapia ormonale post-menopausale ecc.
Il cancro al seno è una neoplasia curabile con successo; è fondamentale, però, che
diagnosi e trattamento siano tempestivi).

Lo studio è stato ispirato da una precedente indagine epidemiologica mondiale (dati


osservazionali) che ha rivelato una maggiore incidenza di Ca mammario nelle
donne che usano contraccettivi orali. (studi descrittivi)

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Studio sperimentale
Ipotesi: Ipotesi: l'assunzione di contraccettivi orali aiuta lo sviluppo del cancro al seno.

Lo studio ha previsto il reclutamento di 200 (gruppo caso) donne volontarie


appartenenti alla “popolazione a rischio” (donne che assumono contraccettivi orali) e
200 donne volontarie (gruppo di controllo) appartenenti alla "popolazione normale"
(donne NON che assumono contraccettivi)

Per un periodo fissato (5 anni) le donne sono stati monitorati e valutati per la loro
salute.

L’incidenza e la gravità della malatia in tali donne (gruppo caso) (donne che assumono
contraccettivi orali), al termine dello studio, dovrà essere confrontata con quella di
gruppo controllo (di stessa numerosità e con analoghe caratteristiche; stessa
popolazione con grupo caso). (studi inferenziali)

Dal confronto dei risultati di questi due gruppi si verifica o si rifiuta l’ipotesi.

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La raccolta dei dati
Lo studio è il metodo che utilizziamo per ottenere informazioni su
una particolare caratteristica, che è di interesse per il ricercatore.
Le rivellazione possono essere:
• continue: quando si registrano man mano che il fenomeno si
verifica (matrimoni, nascite, decessi, misure meteorologiche,
epidemiologiche, ecc.);
• periodiche: quando si effettua ad intervalli regolari di tempo
censimenti (ogni 10 anni)
•occasionali: quando non vi è periodicità (sondaggi pre-elettorali,
indagini sulle opinioni, danni provocati da un sisma).

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Importante!!!

• É necessario fare delle distinzioni tra i diversi


tipi di dati, poiche vengono utilizzate
techniche differenti per analizzarli.

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