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La psicologia è una disciplina

scientifica che ha come oggetto di


studio la mente ed il comportamento
umano
TIPI (livelli) DI RICERCA

• DESCRITTIVA. Obiettivo: osservare e registrare la frequenza con


cui si verifica un determinato evento (Metodo osservativo,
inchieste demoscopiche, inchieste, interviste, etc)

• CORRELAZIONALE. Obiettivo: scoprire in che misura le variazioni


in un certo comportamento (una certa variabile) sono
sistematicamente collegate alle variazioni di altre variabili. Si
cercano relazioni.

SPERIMENTALE. Obiettivo: fornire informazione causale.
Possiamo comprendere perché avvengono certi fenomeni.
Il ricercatore modifica deliberatamente alcuni aspetti
dell'ambiente in cui avvengono: le variazioni in A provocano
variazioni in B.
2
IL METODO OSSERVATIVO

Non partecipante
Due tipi di tecniche
osservative
Partecipante

- L’osservazione “non partecipante” o naturalistica: osservare


dall’esterno cercando di non interferire in alcun modo con la
situazione osservata (analogia con l’etologia).

3
L’osservazione “partecipante”:

- Si entra come parte attiva della situazione che si


vuole studiare (tipica della ricerca etnografica).

- Partecipazione per un periodo alle normali attività del


gruppo da osservare (gruppo di lavoro, sportivo, etc.)

Rispetto all’osservazione partecipante vi sono sia vantaggi


che svantaggi:
- Possibilità di modificare il comportamento dei soggetti
osservati (col tempo diviene normale).
- Mantenere il giusto distacco

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In che misura ci si può fidare delle osservazioni di un
unico osservatore ?

Occorre verificare il grado di accordo fra differenti


giudici indipendenti e possibilmente ignari delle
ipotesi del lavoro di ricerca (osservatori “blind”
ovvero “ciechi”).

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STUDI CORRELAZIONALI

• Il ricercatore cerca una relazione fra due (o


più) variabili che possono essere osservate e
misurate ma che non possono essere
controllate.

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STUDI CORRELAZIONALI

Il concetto di correlazione indica che al crescere di


una variabile si modifica anche il valore dell’altra. Se
al crescere di una variabile cresce anche l’altra si ha
una correlazione positiva. Se al crescere di una l’altra
diminuisce si ha una correlazione negativa.

La misura di quanto due variabili sono correlate è data


dal coefficiente di correlazione: indice statistico che
può variare da -1,00 a +1,00 e che indica la direzione
e il grado di correlazione
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Visione di spettacoli violenti – personalita’ aggressiva.
Es: esiste una correlazione positiva tra visione della
televisione e comportamenti violenti?
7

5
livello aggressività

0
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11
Ore giornaliere davanti alla tv

Dati fittizi 14
Quale è la causa e quale l’effetto?

Correlazione e causalità non sono la stessa cosa !!

Le ricerche correlazionali non permettono di fornire


risposte certe circa i rapporti causali

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Potrebbe essere che A causa B

Potrebbe essere che B causa A

Potrebbe esserci una terza variabile C

(non presa in considerazione) che

causa A e B
Reagan

I funzionari dell’amministrazione Reagan si attribuirono


il merito della riduzione della percentuale di crimini
perché essa diminuì nei mesi dopo l’insediamento di
Reagan. Si ebbe cioè una correlazione negativa tra
mesi trascorsi e percentuale di crimini.

Per puro caso le dimensioni del gruppo della popolazione


che ha maggiore probabilità di commettere crimini (gli
adolescenti) diminuì all’epoca dell’insediamento di Reagan.
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• Limiti degli studi correlazionali
– Non danno alcuna indicazione sull’esistenza di una
relazione causale tra due variabili

• Vantaggi degli studi correlazionali


– Possono essere usati come studi esplorativi o quando
è impossibile realizzare un esperimento per ragioni
pratiche o etiche

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il metodo sperimentale

Fase 1. Formulazione di un’ipotesi sulla base di una teoria.


Ipotesi scientifica: “Se…. allora ……

Fase 2: operazionalizzazione e realizzazione di un


esperimento: si manipolano delle variabili e si compiono
misurazioni per scoprire relazioni tra variabili

Fase 3: conferma o rifiuto empirici dell’ipotesi. Validazione


o disconferma della teoria.

Fase 4: generalizzazione dei risultati (principi, leggi, teorie)


Esperimenti controllati
Per capire un fenomeno dobbiamo studiarlo
in condizioni controllate in modo da
isolarne le variabili rilevanti
Il metodo sperimentale

• Che cos’è un esperimento?


• In un esperimento viene considerata la relazione tra due o
più variabili
• Variabile = proprietà di un evento che può essere misurata
• Peso, altezza, colore occhi, dimensione, etc.

• Si noti che la possibilità di misurazione garantisce


l’oggettività (e quindi la scientificità) delle osservazioni;
• le teorie ingenue invece sono basate su valutazioni ed
esperienze soggettive
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• In un esperimento bisogna distinguere due tipi di variabili

• Una variabile (variabile indipendente) viene controllata o


manipolata dallo sperimentatore

• Dalla prestazione misurata o risposta del soggetto si ottiene


la variabile dipendente
• In un esperimento si assume che la variabile indipendente
produca un effetto causale sulla variazione della variabile
dipendente.

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VARIABILI

• Un esperimento è la procedura per cui un ricercatore


manipola sistematicamente una o più variabili
indipendenti per osservare se e come fanno variare la
variabile dipendente

Es., volendo studiare gli effetti di vari gradi di stanchezza


sull’umore, la stanchezza costituisce la variabile
indipendente mentre l’umore costituisce la variabile
dipendente.

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L’ipotesi che viene formulata è

l’ipotesi nulla (Ho)

Se i risultati sono in contrasto con Ho,

questa viene rifiutata a favore

dell’ipotesi alternativa (H1).


Il campione

Il campione è un sottoinsieme di una popolazione

La popolazione è un insieme di unità che


condividono un certo numero di caratteristiche
comuni

Un campione si definisce rappresentativo se


possiede le stesse caratteristiche della popolazione
da cui è tratto
Il campionamento

L’individuazione di una porzione della popolazione da


inserire nella ricerca

- Campionamento senza controllo: es. sondaggi tv.

- Campionamenti arbitrari: es. campione basato su


interviste on-line.

- Campionamenti probabilistici (casuale, semplice o


stratificato): ciascun individuo all’interno della
popolazione ha la stessa probabilità di essere inserito
nel campione
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le variabili

2 tipi di variabili:
Variabili dipendenti = misura del comportamento
del soggetto, le risposte dei soggetti

Variabili indipendenti (o fattori) = causa delle


risposte. Manipolate dagli sperimentatori.
variabile
esempi
1. L’altezza degli studenti di una classe varia (in generale) da soggetto a
soggetto
Il carattere “altezza” è una variabile (quantitativa)

2. La temperatura esterna varia durante il giorno


la “temperatura” è una variabile (quantitativa)

3. Il colore degli occhi varia da persona a persona


il carattere “colore degli occhi” è una variabile (qualitativa)
Livelli di misurazione delle variabili
• Le variabili differiscono anche per il tipo di
misurazione che può essere fatta (tipi di scale).
1. La variabile “colore occhi” può assume le
modalità: celeste, verde, marrone, nero ….
2. La variabile “titolo di studio” può assumere i
valori: nessuno, lic. elementare, lic. media, lic.
scuola superiore, laurea.
3. La variabile QI può assumere i valori:
100, 120, 150, 89, ……
4. La variabile stipendio può assumere i valori: 1
milione, 2 milioni, 40 milioni, ….
Si distinguono 4 livelli o scale di misurazione:
1. Scala nominale
es. Colore degli occhi; sesso; nazionalità
• è il livello più basso della misurazione, i dati non
hanno alcun ordine precostituito
• consente la comparazione in termini di uguale o
diverso
femmina = femmina, femmina  maschio

Scale di misurazione
2. Scala ordinale
es. Titolo di studio
• i valori possono esser ordinati secondo il criterio di
“inferiore”, “superiore”, “migliore”;
c’è un ordine logico nei dati.

• lic elementare < lic media < ….< laurea


3. Scala a intervalli
es. QI, Temperatura Celsius, Fahrenheit.
• è il primo livello propriamente quantitativo
• consente il calcolo della distanza (o differenza) tra
due valori, ma non il loro rapporto
QI = 125– 100 =25

Scale di misurazione

4. Scala di rapporti
es. Stipendio percepito, peso, età…..sono
caratterizzati dall’avere uno Zero non convenzionale.
• i valori possono esser rapportati tra loro nel senso
che si può dire che un valore è doppio o triplo di un
altro
• 4 milioni = 4 • 1milione = 2 • 2 milioni
il disegno sperimentale

• Disegno entro i soggetti (within):


• Disegno tra i soggetti (between):
Es. Deprivazione di sonno/Compito di attenzione
visiva

Partecipanti: 2 gruppi di adulti: un gruppo non


deprivato esegue un compito al computer di
attenzione visiva (gruppo di controllo), un altro,
deprivato, esegue il medesimo compito (gruppo
sperimentale)

Variabile dipendente: tempo di reazione

non deprivazione – migliore prestazione?


Esempio di esperimento psicologico

1) IDENTIFICA LA VI E LA VD
2) IDENTIFICA I VALORI ATTRIBUITI ALLA VI

• Uno sperimentatore desidera studiare l’influenza di due


metodi di insegnamento sull’apprendimento della lingua
inglese in studenti universitari tenendo conto della loro
carriera scolastica. La popolazione degli studenti viene
suddivisa in tre categorie: “liceo scientifico”, “istituto
professionale”, “liceo linguistico”.
• Campione: 45 soggetti, estratti casualmente, per ciascuna
categoria e suddivisi casualmente in gruppi per
apprendere l’inglese con uno dei due metodi.
Che cos’è la statistica
Nata per descrivere le caratteristiche demografiche,
economiche, … degli stati, è

l'insieme delle tecniche utilizzate per


raccogliere, elaborare e interpretare i dati che
riguardano collettività, al fine di studiare un
fenomeno e poterne prevedere gli sviluppi.
Statistica descrittiva

• …o più semplicemente, come si


comporta la maggior parte delle persone?

• Media, mediana, deviazione standard


Perché la statistica è utile?
• Per descrivere e riassumere i fenomeni osservati (statistica
descrittiva)
Esempio 1: Sequenza di ricoveri registrati per sesso

Maschi Femmine Totale


Descrizione e sintesi delle informazioni
11 7 18

maschi
Perc (maschi) = (11: 18 = x : 100) = 61%

femmine
Perc (femmine) = (7: 18 = x: 100) = 39%
Esempio 2: Pressione arteriosa (variabile continua) dei pazienti
ricoverati
1. 155 7. 200 13. 145
2. 155 8. 190 14. 145
3. 160 9. 185 15. 150
4. 160 10. 180 16. 140
5. 165 11. 175 17. 135
6. 170 12. 170 18. 130

155  155  160  ...  140  135  130


Media ( pressioni)   161.7
18

La media si ottiene facendo la somma dei valori


osservati e dividendo il valore ottenuto per il
numero totale di osservazioni
Mediana
La mediana di un gruppo di osservazioni è il valore/i che si
riferisce all’osservazione che nell’ordinamento stabilito occupa il
posto di mezzo
Calcolo della mediana
1. Ordinare i dati in senso crescente o decrescente
1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° 9° 10° 11° 12° 13° 14° 15° 16° 17° 18°
1 1 1 2 2 2 2 2 2 2 3 3 3 3 3 3 4 4

2. Se il numero di dati (n) è pari (nostro caso n=18), la mediana è


rappresentata da due valori. Il valore che cade all’ n/2-esimo
posto e quello che cade all’(n/2)+1-esimo posto. Se i due valori
coincidono allora possiamo considerarne uno solo. Altrimenti
avremo due valori mediani.

3. Se il numero di dati (n) è dispari, allora la mediana è il valore


che cade al (n+1)/2-esimo posto

Nell’esempio la mediana è data da 2


Mediana Me di n valori ordinati in
modo non decrescente è:
n 1
 se n è dispari il termine che occupa la posizionecentrale
2
n n
 se n è pari abbiamo due valori mediani e  1
2 2
n n 
e si usa la semisomma di e   1
2 2 

Esempio: dati i valori ordinati:


1, 2, 2, 3, 4, 5, 6 Me = 3
i valori sono 7 la mediana è il termine che occupa il 4° posto
(7+1)/2=4
Per le variabili continue… la media non ci dice tutto…

Ospedale 1: Livelli pressori di 11 pazienti


110, 130, 150, 150, 170, 170, 170, 190, 190, 210, 230

Media (pressioni)=170

Ospedale 2: Livelli pressori di 11 pazienti


150, 160, 160, 170, 170, 170, 170, 170, 180, 180, 190

Media (pressioni) =170


Ospedale 1

30
25

20

15

10

0
110 130 150 170 190 210 230

Ospedale 2

50

40
I livelli pressori dei pazienti
30 dell’ospedale 2 sono più vicini
Percentuale
20 alla media (170) rispetto quelli
10 dell’ospedale 1
0
140 150 160 170 180 190 200
Livelli pressori
La deviazione standard è un indice
statistico che consente di misurare
la dispersione delle singole
osservazioni intorno alla media
aritmetica.
La deviazione standard

 i
( x  x ) 2
Varianza
DS  i 1
n

Ospedale 2 Ospedale 1

50 50

40 40

30 30
Percentuale Percentuale
20 20

10 10

0 0
140 150 160 170 180 190 200 140 150 160 170 180 190 200
Livelli pressori Livelli pressori

Media= 170, DS = 10.4 Media= 170, DS = 31.6


IL RANGE

Il range di una distribuzione di valori è rappresentano dal


valore minimo e massimo della distribuzione

Esempio: Ospedale 1, livelli pressori


120, 120, 130, 140, 150, 160, 170, 180, 190, 200, 210, 220

Range: (120, 220)

Ospedale 2, livelli pressori


150, 160, 160, 170, 170, 170, 170, 170, 180, 180, 190

Range: (150, 190)


…la statistica è inoltre utile perché…

…ci consente di fare inferenza. Ovvero ci aiuta a


conoscere le caratteristiche di una popolazione generale
a partire da un campione estratto da essa.

Questo tipo di statistica prende il nome di statistica


inferenziale
Lo scopo della statistica inferenziale è di ottenere,
attraverso lo studio di un campione, conoscenze sulla
popolazione oggetto di studio da cui il campione è
stato estratto
Estrazione di un campione rappresentativo

Popolazione Campione

Processo inferenziale

Esempi di popolazioni: popolazione di pazienti ipertesi,


la popolazione di fumatori, … etc.
Problemi etici nella ricerca sugli uomini

1. Alcune condizioni sperimentali possono


creare stress nelle persone (ad esempio,
possono ridestare alcune emozioni di
un’esperienza traumatica)

2. In alcuni esperimenti i soggetti devono


essere, in qualche misura, ingannati

3. Alcuni metodi di ricerca possono chiedere di


rivelare informazioni personali (ad esempio,
i questionari di personalità)
Principi per regolare l’attività didattica e di
ricerca (Associazione Italiana Psicologia)

• I soggetti sappiano di poter interrompere


qualunque esperimento che susciti in loro
disagio

• I soggetti, dopo essere stati informati della


natura dell’esperimento, diano il loro
consenso a parteciparvi

• Venga garantita la riservatezza delle


risposte fornite dai soggetti
Nel caso di ricerche svolte con metodi osservativi non
intrusivi, in luoghi pubblici e senza la possibilità preventiva o
successiva di contattare le persone, dunque in assenza di
un loro consenso, ne va comunque tutelata la riservatezza,
ad esempio rendendo non riconoscibili i volti e le voci al
momento della diffusione dei risultati.

Nel caso in cui i soggetti debbano venire ingannati, e non


ci sia altro metodo possibile, è necessario informare
esaurientemente i/le partecipanti alla fine della prova e
ottenere il consenso informato all'utilizzazione dei dati
stessi
Rappresentazione grafica
Ricoveri per sesso

Grafico a torte

Femmine Maschi
39% 61%

Istogramma Ricoveri per sesso

100

80

60

40 61%
39%
20

0
Maschi Femmine
DIAGRAMMA A DISPERSIONE

I diagrammi a dispersione vengono generalmente


utilizzati per rappresentare due grandezze che possono
essere correlate fra di loro e per individuare eventuali
relazioni tra due caratteristiche diverse di una
“popolazione”. Inoltre, si opta per questo tipo di
diagramma se le grandezze sono state misurate
utilizzando delle scale metriche (discrete o continue). In
questo caso, infatti, due serie di numeri sono
considerati come un’unica serie di coordinate (X,Y) in
un sistema di assi cartesiani
Psicologia come scienza:
Il metodo scientifico

•identificare domande su un evento

•formulare un’ipotesi per spiegare l’evento

•eseguire una ricerca per supportare e confutare la


spiegazione

•Ripetere la ricerca per trovare regolarità che permettano di


formulare una legge = asserzione secondo cui certi eventi
sono regolarmente associati (es. legge della frustrazione
->aggressività) e formulare teorie (che organizzano un
insieme di leggi in un singolo schema di spiegazioni )
Psicologia come scienza: Il metodo scientifico

ipotesi
Confermativa: Esplorativa:
Ipotizzo il cambiamento Ipotizzo il cambiamento
del comportamento che del comportamento che
studio e anche la sua studio ma non la sua
direzione Direzione
Es.: Es.:
Ipotizzo che la L’aumento di aggressività e
carenza di sonno La diminuzione di attenzione
causa aumento di Provocate dalla carenza
aggressività e diminuzione di sonno sono maggiori o
di attenzione Minori nei M rispetto alle F?
Ipotizzo influenza sul genere
ma non la direzione
un esempio: teoria sulla diffusone della
responsabilità, di Latané e Darley (1970):

Teoria: cerca di spiegare i processi cognitivi ed


emotivi che si attivano quando siamo testimoni di una
situazioni di emergenza:
-Accorgersi dell’evento -Decidere che la situazione
richiede un intervento di aiuto -Assunzione di
responsabilità -Decidere come intervenire -Attuare la
decisione
Legge su cui si basa: maggiore è il numero dei
testimoni di un evento che richiede un
comportamento solidale, minore è la responsabilità
che ciascuno sente come propria nel prestare aiuto,
e dunque la probabilità che qualcuno si faccia avanti
per prestare soccorso
Psicologia come scienza: Il metodo scientifico
Variabile
Categoria relativa a una proprietà di un individuo, di un
evento, di un gruppo ecc
Domanda su tale proprietà (es: quanti anni ha Piero? Quale
grado di istruzione? Quale nazionalità?)
Assume dei valori = risposte misurabili (es. Piero ha 23 anni;
è laureato; è italiano)
Psicologia come scienza:
Metodi di ricerca in psicologia

Rassegne della letteratura

Osservazione

Inchiesta

Ricerca sperimentale
Psicologia come scienza:
Metodi di ricerca in psicologia

Rassegne della letteratura:

Esame di dati già esistenti, come censimenti,


curricoli scolastici, ritagli di giornale, studi precedenti,
per verificare e formulare adeguatamente un’ipotesi,
così da procedere, eventualmente, con altri metodi di
ricerca
Psicologia come scienza:
Metodi di ricerca in psicologia
Osservazione di qualche comportamento che
avviene naturalmente, senza apportare alcun
cambiamento alla situazione (es.bambini a scuola) o
in laboratorio (=ambiente artificiale); studio di casi

•Naturalistica: l’osservatore non è visibile ai soggetti


sperimentali, non intrusività
•Partecipante: l’osservatore è inserito nel contesto
osservato
•Sistematica: osservazione ripetuta nel tempo (es.
nell’arco di un anno) di una stessa situazione (la II
classe della scuola X) per rilevare determinati
fenomeni (es. disattenzione:parlare con il vicino, fare
altre attività da quelle scolastiche…)
Psicologia come scienza:
Metodi di ricerca in psicologia

Ricerca sperimentale:

•formulare un’ipotesi,
•individuare variabili indipendente e dipendente,
•operazionalizzare
•verificare l’ipotesi
Psicologia come scienza:
Metodi di ricerca in psicologia

Variabile dipendente: misurata dallo sperimentatore e che si


ipotizza che cambi come risultato della
manipolazione/controllo della variabile indipendente (es tempo
di reazione impiegato per intervenire in caso di emergenza,
Latané e Darley.)

Variabile indipendente: variabile manipolata/controllata dallo


sperimentatore (es. numero di partecipanti nei vari gruppi-
Latané e Darley)

Operazionalizzazione: rendere la variabile dipendete


misurabile; passo fondamentale per verificare l’ipotesi
Psicologia come scienza:
Metodi di ricerca in psicologia

Ipotesi: la variabile indipendente influisce su quella


dipendente;
per verificarla, modifico/controllo la var. indip. e
misuro il cambiamento nella var.dip.

Se il cambiamento c’è, allora l’ipotesi è confermata,


se non si verifica, l’ipotesi non è confermata
Ma…
Psicologia come scienza:
Metodi di ricerca in psicologia

… errore sperimentale
la variazione della variabile dipendente non è dovuta all’effetto
della variabile indipendente ma ad altra variabile non
controllata (per es. appartenenza al genere?)
Controllato con:
1. Gruppo di controllo
2. Randomizzazione
3. Rendere ciechi i soggetti (inconsapevoli della variabile
sperimentale oggetto di studio e dell’appartenenza al
gruppo sperimentale o di controllo)
Psicologia come scienza:
Metodi di ricerca in psicologia

Per verificare l’ipotesi

Confronto statistico tra:

gruppo sperimentale e gruppo di controllo


(riceve il trattamento) (non riceve il trattamento)

Per registrare eventuali differenze significative


Psicologia come scienza:
Metodi di ricerca in psicologia
Campionamento e randomizzazione
esistono varie modalità di campionamento (a grappolo,
stratificato, semplice ecc.) per garantire un confronto genuino
tra gruppi.

La randomizzazione garantisce un’assegnazione casuale ai


gruppi, così da controllare forti differenze tra individui che
potrebbero compromettere la ricerca (per es. se non sono
interessato all’influenza del genere su un certo
comportamento, devo far in modo che M e F siano distribuiti
casualmente nei 2 gruppi = circa 50% M e F nei due gruppi

Le mancate procedure di randomizzazione caratterizzano il


quasi-esperimento i cui risultati, a differenza
dell’esperimento, sono validi per il campione esaminato e
difficilmente sono estendibili a una popolazione
Il metodo sperimentale
si articola nelle seguenti tappe:

• formulazione della teoria


• esplicitazione delle ipotesi
• raccolta dei dati empirici
• analisi dei dati
• confronto tra risultati ottenuti e teoria

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Il campionamento casuale è estremamente accurato

Data la numerosità della popolazione negli Stati Uniti,


intervistando 1000 individui si ottiene una stima di
cosa pensi la popolazione nel suo complesso con un
margine di errore di +/- 3,2%.

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