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Metodologia della Ricerca Psicosociale 2009-2010

1 METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOSOCIALE

Obiettivo del corso


Elementi fondamentali per:
- Pianificazione e realizzazione di ricerche
- Lettura critica delle ricerche stesse

Cos’è la ricerca sociale


- La ricerca sociale si occupa de raccogliere e interpretare dati allo scopo di
rispondere a domande concernenti i diversi aspetti della società, permettendoci
così di comprenderla (Bailey, 1995).
La ricerca si può dividere in:
- Ricerca pura: si elaborano teorie che saranno utili in futuro ma non direttamente
applicabili per risolvere problemi sociali concreti.
- Ricerca applicata propone risultati per risolvere problemi sociali di interesse
immediato.

1.1 LA METODOLOGIA DELLA RICERCA: UNA DEFINIZIONE


La metodologia della ricerca
 non indica l’insieme dei metodi e delle tecniche utilizzati nella pratica di ricerca
 ma indica l’attività critica che si applica ai diversi prodotti della ricerca

STUDIO:
IQs are highest in the north and lowest in the south. Regional IQs obtained in 2006 are
highly correlated with average incomes at r=0.937, and which stature, infant mortality,
literacy, and education. The lower IQ in southern Italy may be attributable to genetic
admixture with population from the Near East and North Africa.
- correlación no significa causa.

La psicologia sociale e l’egemonia della ricerca sperimentale


- i primi anni: la crescita per imitazione
- l’enfasi sulla quantificazione e formalizzazione matematica
- scienze Hard vs scienze Soft
l’insoddisfazione si manifesta rispetto
- alle tematiche: temi più vicini al mondo reale
- alle tecniche: modi diversi di raccogliere i dati
- alla popolazione: popolazione non più o non solo di studenti
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1.2 QUATTRO PARADIGMI DI INDAGINE NELLA PSICOLOGIA SOCIALE


Paradigma: l’insieme delle credenze di base che definiscono la natura del mondo e
della conoscenza, e fissano i limiti dell’indagine “legittima”.
Questo ontologico: qual è la natura della realtà e osa possiamo conoscere di essa?
Quesito epistemologico: qual è la natura della relazione fra chi conosce e ciò viene
conosciuto
Quesito metodologico: come si può scoprire quello she si ritiene possa essere
conosciuto?

Il positivismo
- Ontologico: realismo ingenuo.
- Epistemologico: dualismo e oggettivismo.
- Metodologico: il primato del metodo sperimentale.

Principali critiche:
- Interdipendenza dei fatti dalle teorie
- Dipendenza dei fatti dai valori
- Interazione fra investigatore e soggetto studiato
- Problema del significato
- Emico vs. etico

Il neopositivismo (paradigma menos utilizado)


- Ontologico: realismo critico (la realidad externa al hombre existe, pero nunca la
puedo conocer, sino la aproximación, un aspecto relacionado. Conocida por las
aproximaciones sucesivas. Siempre presenta una variable de error, reduciéndola,
pero nunca eliminándola).
- Epistemologico: dualismo e oggettivismo come limite a cui tendere.
- Metodologico: il falsificazionismo e l’integrazione al metodo sperimentale dei
metodi qualitativi d’indagine.

Il costruttivismo
- Ontologico: relativismo (Constructivismo a partir de la interacción, la relación
con el objeto de estudio, no existe una realidad sola).
- Epistemologico: dipendenza fra ricercatore e oggetto di studio
- Metodologico: metodi ermeneutici costruzione della realtà nuova:
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o Sia rispetto a quella iniziale dei partecipanti.


o Sia rispetto a quella iniziale del ricercatore.

Implicazioni pratiche delle differenze di paradigma


- Finalità attribuita all’indagine scientifica
- Natura della conoscenza e sua accumulazione
- Ruolo dei valori e dell’etica
- Ruolo del ricercatore…
- Criteri per valorare la qualità delle indagini scientifiche

16/10/2003

1 LA VALIDITÀ = LA QUALITÀ DELLE INDAGINI SCIENTIFICHE

Tre livelli di ricerca:


- Descrittiva
- Sperimentale
- Correlazionale

Il termine validità indica la solidità e attendibilità di un’indagine.


La validità è la migliore approssimazione disponibile alla verità delle proposizioni,
incluse quelle circa la causalità.

Accertarsi sulla validità di una ricerca:


- C’è o meno una relazione tra due variabili.
- Tale relazione è o meno di natura causale.
- Le procedure adottate si riferiscono effettivamente ai costrutti indicati
- La relazione trovata può essere generalizzata

La validità delle conclusioni statistiche:


- Corrisponde alla verifica (probabilistica) della significatività statistica di una
relazione tra due variabili
o Ho: µ1 iguale a µ2
o H1: µ1 diversa da µ2

Non esiste nessuna Sì esistono differenza tra i


differenza tra i gruppi (Ho gruppi (Ho è falsa).
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è vera).
Sì sono state trovate Decisione errata Decisione corretta
differenze tra i gruppi (Ho (si rifiuta Ho che è vera) (si rifiuta Ho che è falsa)
rifiutata). Errore de 1º tipo = Alfa (1-Beta) potenza statistica
Non vengono trovate Decisione corretta Decisione errata
differenze tra i gruppi (Ho (si accetta Ho che è vera) (si accetta Ho che )
accettata).

- Potenzia statistica: buscar definición - probabilidad de detectar un efecto


cuando este realmente existe.

Minacce alla validità statistica:


- Bassa “potenza statistica”: ovvero una bassa capacità di evidenziare un effetto
di una determinata grandezza, sulla base di n e della variabilità del campione.
- Violazione delle assunzioni alla base dell’applicabilità delle diverse procedeure
di analisi dei dati
- Incremento della varianza d’errore:
o Ridotta affidabilità delle tecniche di manipolazione e/o misurazione delle
variabili (reliability)
o Fattori di disturbo
o Eterogeneità casuale dei pps
o Fishing

19/10/2023
Soluzioni e accorgimenti possibili
- Analisi della “potenza statistica”
o A priori (per individuare le dimensioni necessarie del campione da
reclutare  stima della variabilità della var sulla quale verte il
confronto)
o A posteriori (per valutare una ricerca già completata e i risultati ottenuti)

d de Cohen  indica grandeza de efecto (cada análisis tiene su propia grandeza)


- < 0.4 – efecto pequeño
- 0.4 – 0.6 – efecto moderado
- > 0.6 – efecto grande

- Strategia di riduzione della varianza d’errore


o Disegni con prove ripetute
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o Uso di gruppi il più omogeni possibile


o Uso di gruppi appaiati

Variable de proceso, la variable que modera entre la variable dependente para hacer
efecto en la independente

La validità interna
Decidere se la relazione rintracciata tra X e Y è di natura causale, e qual è la direzione di
causa-effetto
- Criterio temporale (X si verifica prima di Y) X  Y
Hay variables de disturbación que molestan, seamos conscientes o no de ellas. Las
variables de mediación son las que explican la relación.
L’accertamento della validità interna consiste:
- Nell’esaminare le interpretazioni alternative della relazione fra VI e VD che
invocano l’intervento di una terza variabile.
- E nello scartarle perché logicamente non plausibili.
Si los cambios en la VD no son producidos por la VI hay baja validez interna.
Minacce alla validità interna
- Storia attuale dei partecipanti
- Processi di maturazione
- Effetto delle prove (es. Scala di atteggiamenti)
- Deterioramento strumento di misura
- Regressione statistica verso la media
- Selezione (causale)
- Mortalità o perdita differenziale dei ss
- Trattamento speciale o le reazioni dei controlli
- Interazione fra le minacce precedenti

La validità di costrutto
Riguarda lo stabilire che relazioni ci sono fra:
operazioni  costrutti
costrutti di cui si ritiene che le operazioni costituiscano dei rappresentanti
- operacionalizacion: trasformar un costructo
Minacce alla validità di costrutto:
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Dalle definizioni teoriche a quelle operative…


- Fase preoperativa: carenza di una dettagliata analisi a livello concettuale dei
costrutti
- Fase operativa: inadeguata definizione operativa dei costrutti
Artefatti dovuti ai soggetti e allo sperimentatore
- Aspettative del ricercatore o caratteristiche di domanda  il ricercatore spesso
riesce a stimolare la risposta che si aspetta (per confermare l’ipotesi)  profezia
autoverificantesi
Soluzioni:
- Strumenti non intrusivi
- Motivare i pps a non cercare di indovinare l’ipotesi
- Utilizzare disegni di ricerca che controllino questo fenomeno
- Manipulation checks

La validità esterna
Riguarda la legittima applicabilità dei risultati:
- A ss
- A situazioni
- A tempi
- A luoghi
Diversi da quelli sperimentali
Con il termine controllo ci si riferisce a qualsiasi procedimento atto a neutralizzare o
controllare le potenziali minacce alla validità di un esperimento.
Alcuni aspetti del concetto di controllo:
Sidman (1960) distingue due aspetti nel concetto di controllo:
- L’esperimento di controllo: si ottiene ricorrendo ad un secondo campione di ss.
- Il controllo sperimentale: indica le modalità di limitare o controllare le
sorgenti di variabilità nella ricerca.

L’esperimento di controllo (1)


Ricorso ad un secondo campione di ss (gruppo di controllo) la cui caratteristica è
quella di essere del tutto omogeneo a quello sperimentale.
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Il gruppo di controllo costituisce un punto di paragone fisso per verificare l’efficacia


della variabile indipendente.
Se due condizioni differiscono SOLO per una VI, qualsiasi differenza che compaia a
seguito di un trattamento può essere attribuita a quella VI.

L’esperimento di controllo (2)


Questa verifica viene attuata mediante tre modalità di confronto.

di affermare che
di salvaguardare Tutte consentono una v.d. è
la validità associata ad una
dell'esperimento v.i. e non ad altre
variabili

L’esperimento di controllo (3)


(1) Tecnica di controllo più comune

Pre-test Trattamento Post-test


Gruppo Sì Sì Sì
sperimentale
Gruppo di controllo Sì No Sì

1.3 CAFFEINA E COORDINAZIONE MOTORIA OCCHIO-MANO


Ipotesi: la caffeina assunta con tre tazze di caffè durante un periodo di tre ore di lavoro
riduce la coordinazione motoria occhio mano.
- Contatto il mio gruppo di ss.
- Effettuo:
o Il pretests
o Il trattamento
o Il post-test
- Rivelo una differenza di rendimento prima-dopo
- Concludo che la mia ipotesi è verificata
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a) Perché non posso concludere che l’ipotesi è verificata?


b) Quale strategia devo utilizzare per verificare la mia ipotesi?

L’esperimento di controllo (4)


(2) Tecnica di controllo con due gruppi senza un vero gruppo di controllo

Pre-test Trattamento Post-test


G. Sperimentale Sì a1 Sì
G. di confronto Sì a2 Sì

L’esperimento di controllo (5)


(3) Tecnica di controllo in un esperimento entro i ss
Ogni soggetto funge da controllo di se stesso.
Tutti i soggetti sono sottoposti a tutte le condizioni (disegno a misure ripetute).
Valuto e confronto:
le prestazioni dello stesso soggetto posto in situazioni diverse e non le prestazioni di
certi soggetti rispetto a quelle di altri soggetti.

Pre-test Trattamento Post-test


Condizione 1 Sì Sì Sì
Condizione 2 Sì No Sì

Il controllo sperimentale (1)


Limitare la variabilità per rendere i comportamenti prevedibili
I metodi di controllo più frequentemente usati sono:
a) Strategie generali di controllo
b) Controllo mediante la selezione e l’assegnazione dei ss
c) Controllo dell’ordine e della sequenza
d) Controllo sugli effetti dei ss e dello sperimentatore

A) Le strategie generali di controllo


Controllo in laboratorio (luogo organizzato per consentire il controllo delle var di
interesse).
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Situazione della ricerca come preparazione: quale situazione produrrà la relazione più
forte tra le variabili dell’esperimento?
Misura delle risposte: caratteristiche degli strumenti di misura 
- Validità
- Attendibilità
- Sensibilità

B) Il controllo tramite la selezione dei ss


Alcuni concetti importanti…
- Popolazione: tutti gli eventi di interesse a cui si rivolge il ricercatore.
- Campione: l’insieme ristretto di eventi tratto dalla popolazione d’interesse.
- Popolazione bersaglio (la popolazione completa) vs. popolazione accessibile
(la popolazione “avvicinabile”).

Il processo per generalizzare i dati dal campione alla popolazione totale


Campione  popolazione sperimentale accessibile  popolazione totale (universo)

Generalizzazione dal campione Generalizzazione dalla popolazione


dalla popolazione sperimentalmente accessibile alla
sperimentalmente accessibile popolazione totale

Tipologie di campionamento
Campionamento casuale:
- Con ripetizione o reinserimento
- Senza ripetizione o reinserimento
Campionamento casuale stratifico (esempio):
- Popolazione 10% status socioeconomico alto
- Campione 10% status socioeconomico alto
- Popolazione 50% status socioeconomico medio
- Campione 50% status socioeconomico medio
- Popolazione 40% status socioeconomico basso
- Campione 40% status socioeconomico basso

Campionamento ad hoc.

Controllo tramite assegnazione dei ss./Randomizzazione


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Equiprobabilità di ciascun soggetto di essere assegnato a ciascuna condizione.

Le variabili estranee ininfluenti sono distribuite equamente tra i gruppi per cui queste
possono dirsi equivalenti.

I suoi vantaggi…

- Controllo delle minacce alla validità interna ed esterna


- Controllo simultaneo di più variabili
- Controllo di fattori sconosciuti

Controllo tramite assegnazione dei ss./Pareggiamento

Al soggetto x inserito in un gruppo faccio corrispondere, nell’altro gruppo, un soggetto


con caratteristiche analoghe.

Le condizioni per cui si ricorre a questo metodo sono:

- Individuazione di una variabile rilevante che differenzia i ss


- Possibilità di esaminare i ss prima dell’esperimento

Es. di procedura di pareggiamento


- Individuazione della variabile rilevante:
- Somministrazione della prova preliminare:
- Formazione delle coppie: S1, S2; S3, S4; S5, S6; S7, S8; S9, S10
- Assegnazione dei membri di ciascuna coppia ai due gruppi:
o Gruppo sperimentale: S1, S4, S5, S8, S10
o Gruppo di controllo: S2, S3, S6, S7, S9
- Applicazione del trattamento.
o Esame delle differenze tra coppie: S1-S2; S4-S3; S5-S5; S8-S7; S10-S9

Controllo tramite assegnazione dei ss./ Metodi dei blocchi


Blocco  un’unità omogenea relativamente a certe caratteristiche
Il metodo dei blocchi
* Alternativo al pareggiamento: consiste nell’abbinare le caratteristiche dei gruppi
* Rispetto al pareggiamento, offre:
- Il vantaggio di effettuare il controllo con un Nº minore di ss
- Lo svantaggio di considerare una sola variabile per volta

Controllo tramite assegnazione dei ss/ Ss come controllo di se stessi


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Ovvero…
La tecnica del disegno entro i gruppi
- Ciascun soggeto viene sottoposto a ciascuna condizione dell’esperimento
Essa consente di:
- Ridurre la variabilità proveniente dalle differenze tra i ss
- Comporta un numero esiguo di ss

C) Controllo dell’ordine e della sequenza


- Effetto dell’ordine: è dovuto all’ordine in cui i ss sono sottoposti alle condizioni
sperimentali a prescindere dalla specificità di queste. Dipende dalla pratica,
apprendimento, fatica, etc.
- Effetto della sequenza: è dovuto alla parziale dipendenza di una condizione
sperimentale da quella che l’ha preceduta.

Il quadrato latino (Vantaggio: OGNI CONDIZIONE APPARE UN EGUAL NUMERO


DI VOLTE IN OGNI POSIZIONE / Svantaggio: Ogni condizione è sempre preceduta
dalla stessa condizione).

Soggetti Ordine
1 A B C D
2 B C D A
3 C D A B
4 D A B C

Il quadrato latino bilanciato (Vantaggio: Ogni condizione è preceduta per una sola volta
da ciascuna condizione).

Soggetti Ordine
1 A B C D
2 B D A C
3 C A D B
4 D C B A

Controllo degli effetti dell’ordine e della sequenza


Si controllano gli effetti:
- Dell’ordine: facendo in modo che ciascuna condizione capiti con la stessa
frequenza in ciascuna posizione ordinale;
- Della sequenza: facendo in modo che ciascuna condizione segua qualsiasi altra
con la stessa frequenza
- Controbilanziamento invreso: (controlla solo l’effetto dell’ordine)
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AB BA ABC CBA

D) Controllo sugli effetti di disturbo


Gli effetti di disturbi possono essere ricondotti a:
- La situazione di ricerca
- I partecipanti
- Lo sperimentatore
La situazione di ricerca
Il setting come oggetto stimolo
- Le demand characteristics…
o Signolo cieco
o Intervista post sperimentale
o Reattività della situazione di laboratorio
- Il tempo
o Durata nel tempo degli effetti del trattamento
o Ora della giornata in cui ha luogo la prova
o Durata delle prove
- Le istruzioni
I partecipanti
- La motivazione:
o A partecipare (selezione dei ss: ss volontari / non volontari)
o A collaborare: il bravo soggetto
 il soggetto sabotante
 il soggetto sincero
- Le conoscenze e le aspettative
- L’inganno nelle ricerche

Lo sperimentatore
- La presenza fisica dello sperimentatore: l’effetto Hawthorne
- Le caratteristiche individuali dello sperimentatore (genere, età appartenenza
etnica, etc.)
- Le aspettative e le conoscenze dello sperimentatore
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26/10/2023
Capitolo 4 - Motivazione

1 LE INDAGINI SPERIMENTALI E I DISEGNI DI RICERCA

Indagine sperimentale:
- Strategia dominante in psicologia sociale
- Ha lo scopo di sottoporre a verifica una teoria (vs. di descrivere il mondo)
- Il ricercatore cambia attivamente qualcosa (X) per vendere che effetto produce
tale cambiamento su qualcos’altro (Y)

Teoría: busca explicar alguna cosa de la realidad.

Per una distinzione:


Esperimento di laboratorio: il soggetto si trova in un contesto proprio per svolgere una
ricerca, e il ricercatore può assegnarlo casualmente ad una determinata condizione.
Esperimento sul campo: il soggetto si trova nel contesto studiato per ragioni
indipendenti dalla ricerca, e il ricercatore non può assegnarlo casualmente ad una
determinata condizione.
- VI: examinar las alternativas que explican la relación entre VD y VI.
Esperimento ad alto impatto (il soggetto partecipa attivamente ad un evento) vs.
valutativi (il soggetto osserva e valuta un evento, al quale però non partecipa).
- William – estudio con pelotas. Vicario: cuando observamos, el dolor mental es
simétrico al físico.
- Estudio robot –
En la organización se investiga para crear ambiente de bienestar de las personas, si la
persona está bien, trabaja bien. Para este buen rendimiento se necesita que la persona se
sienta identificada con la organización. Si la persona está estresada tiene un menor
rendimiento. Esto supone un problema para la persona, para la organización, para el
sistema sanitario, para la familia… es un problema sistémico. Cuando existe un
problema se necesita una solución complexa y correcta que haga frente a esos
problemas para dar un estado psicológico positivo.
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L’esperimento di laboratorio
Consente il Massimo controllo sulle condizioni nelle quali il comportamento oggetto di
interesse vien studiato.
Fornisce le informazioni più efficaci circa la natura causale di una relazione tra due
variabilità
Estadística causal y casual son lo opuesto
Si caratterizza per:
- Manipolazione
-

Quattro fasi:
1. Creazione di un contesto nel quale introdurre la manipolazione della VI.
2. Messa in opera della manipolazione della VI.
3. Misurazione della VD.
4. Debriefing

- Creazione di un contesto nel quale introdurre la manipolazione della VI.


Creare un pretesto internamente coerente che giustifichi sia le misurazioni che
l’introduzione della manipolazione.
Ricorso all’inganno: la cover story  l’obiettivo è di impedire ai soggetti di scoprire
l’ipotesi che viene sottoposta a verifica.
Tiene que pasar por el comité ético y tiene que ser aprobado por este.
La cover story va controllata rispetto alla sua credibilità.
Problemi etici: il consenso informato.

- Messa in opera della manipolazione della VI.


In senso stretto, una VI è solo quella manipolata dallo sperimentatore.
Esistono altre var che vengono considerate indipendenti (ad es. il genere), ma che sono
caratteristiche non manipolabili che i soggetti portano entrando nella situazione
sperimentale  variabili differenziali di popolazione (todo aquello que es anterior a la
VD)
El género es una característica que los participantes aportan en el experimento, esta no
se puede modificar.
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Manipulation check e interviste post-sperimentale. Cuando hago un estudio tengo que


verificar que hace esta manipulación.
- Si se ha sentido excluido - El número de veces que ha obtenido la pelota (para
que se sienta incluido se necesita más o menos un 33%).

- Misurazione della VD.


Il problema principale consiste nell’ottenere il coinvolgimento dei soggetti nelle
operazioni di misura della VD senza svelare lo scopo della ricerca.

- Debriefing – fase muy delicada


Consiste nello spiegare ai soggetti la vera natura dell’esperimento e le ragioni
dell’inganno, e nel minimizzare la loro impressioni negativa su loro stessi e la
sensazione di essere stati manipolati.
Obiettivi:
- Assicurarsi che i soggetti si trovino in uno stato mentale positivo
- Assicurarsi che comprendano l’esperimento, per trarre dalla partecipazione un
risultato positivo per la propria formazione
- Usare i soggetti come “consulenti”

Concepto muy importante: MACRODISEGNI DI RICERCA


Definir al inicio del estudio cuantos grupos habrá, como serán estos… para minimizar el
error y augmentar la validad interna, aumentando el reflejo de la realidad.
Progettazione nei dettagli della successione temporale della somministrazione del
trattamento e delle operazioni di misura delle VD.
Scopo: incrementare la validità interna delle indagini sperimentali, escludendo i diversi
fattori che la minacciano perché scarsamente plausibili.
L’ideale è arrivare ad una e una sola spiegazione plausibile, consentendo
un’interpretazione non ambigua dei risultati, escludendo a priori le interpretazioni
alternative.

Disegni:
- Pre-sperimentali
- Sperimentali
- Quasi-sperimentali
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Tale distinzione è basata sul diverso grado di interpretabilità dei risultati che i disegni
consentono.
- Pre-sperimentali:
Si tratta di disegni “generalmente non interpretabili”:
o In condizioni normali, non consentono di scartare un notevole numero di
interpretazioni alternative
o Esistono però delle situazioni nelle quali è possibile fare inferenze
causali regionevoli  situazioni nelle quali il ricercatore possiede altre
informazioni relative, ad esempio, ad una data caratteristica in una
popolazione.
Disegno con un gruppo e una sola prova, O disegno del colpo unico, O posto-test: X O
X – trattamento
O – observación o mesura de la VD
Mancano tutti gli elementi sui quali basare un’inferenza causale, in quanto il disegno
non prevede alcuna osservazione con la quale mettere a confronto O1.

Disegno pre-post con un solo gruppo: O1 X O2


Consente conclusioni statisticamente valide, ma prive di validità interna.
Subisce effetti di storia, maturazione, misurazione, deterioramento dello strumento
regressione, mortalità selettiva…

Disegno con una sola prova (solo post test) e gruppi non equivalenti: X O1
O2
Non permette di scartare l’ipotesi alternativa che le differenze riscontate siano dovute
alla selezione di soggetti.

- Sperimentali:
Randomizzazione: procedura sistematica di assegnazione dei soggetti di un insieme
comune all’uno all’altro gruppo su base casuale, in modo che ognuno abbia la stessa
possibilità di essere assegnato al GS o al GC
1. I due gruppi non sono soggetti a distorsione sistematica (ovvero, hanno la stessa
probabilità di avere una maggiore percentuale di soggetti di un determinato tipo)
2. La probabilità che i dui gruppi siano assai diversi è molto bassa
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Disegno a due condizioni (pre-post)


R O1 X O2 – experimental (X – presencia de VI)
R O3 O4 – control
-------------------------------------->
O1: pre-test
O2: estrés post introducción de la VD – tiene que ser diferente a O4
O3 i O4: no deben diferir significativamente. Si cambian es que la situación de estrés no
es lo que estaba mesurando (¿?)

Esclude effetti di regressioni, selezione, mortalità, effetti di storia, maturazione,


deterioramento dello strumento
Non consnto …

Disegno a due condizioni (post)


R X O1
R O2
------------------------------>
Consente di escludere l’effetto del pre-test.

Juntando los dos diseños, se hace el diseño perfecto - diseño de Solomon.


Disegno di Solomon
R O1 X1 O2
R O3 O4
R X3 O5
R O6
------------------------------------------------>

4 grupos (¿?)
- O1 i O3 han de ser similares, si se verifica quiere decir que ha tenido efecto
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- O2 y O1 tienen que ser diferentes


- O4 tiene que ser similar a O3
- O2 y O4, han de diferir
- O5 y O6 han de diferir
- O2 y O5 no tienen que diferir
- Si O1 y O2 …
- Si O3 es similar a O4 y O4 similar a O6 –
Si la manipulación tiene efecto, todo aquello que no es precedido de la manipulación
tiene que ser similar (O1, O2, O4 Y O6).
Sirve para controlar las amenazas de la validez interna, pero no se aplica porque es muy
costoso.

Disegno entro i soggetti


Tutti i soggetti sono sottoposti a tutte le condizioni. Vantaggi: gruppi equivalenti; più
sensibili perché eliminano la varianza dell’errore; basso numero di soggetti.

I disegni veramente sperimentali - I disegni Fattoriali


Se manipulan más de una VI. Se han creado dos escenarios que describen dos
situaciones.

Fattore A
A1 A2
Fattore B B1 A1B1 A2B1 X
B2 A1B2 A2B2 X
X X
Effetti principali + interazione (p < 0,5)
Efecto principal de alguna variable: el efecto de cada VI sobre la VD al neto de las otras
VI. (Efecto principal = X).
Efecto interazione: Si es significativo p < 0.5 quiere decir que al menos dos de ellos se
diferencia, pero no se puede decir cual sin hacer un análisis de post-hoc.

- Quasi-sperimentali.
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30/10/2023
Experimento
El que comunica está interesado/a en que la otra parte comprenda.
¿Problema más grande de la comunicación? Es no poder hacer que el otro lo entienda.
Cuando el mensaje no ha sido emitido como el comunicador quería se da una
incapacidad de asumir la responsabilidad de la comunicación no sea entendida.
En situaciones de estrés nos comunicamos mal.
Comunicar eficazmente:
- Transmisión del contenido
- Capacidad de facilitar el interés
- Facilitar el recuerdo

El comportamiento interno de las agrupaciones no puede ser un comportamiento


intergrupo.
Nuestro comportamiento está reglado con las relaciones que tengo dentro del grupo.
Cuando estamos razonando en termino de grupo, tenemos un comportamiento lineal del
interpresonal (que depende de nuestra personalidad) al intergrupo (comportarse no
según nuestra personalidad sino sobre todo según las características de nuestro grupo).
Para comprender el comportamiento de las organizaciones no me basta con comprender
el comportamiento individual.

1 DEFINITIONS: GROUPS ARE IN MIND

- Fase-to-face interactions (Bales, Hormans).


- Common fate (Lewin “Todo grupo puede ser definido por un destino”; Rabbie e
Horwitz).
- Social structure, either formal or informal (Sherif e Sherif).
- Self-categorization (Tajfel; Turner). Un grupo existe cuando hay al menos dos
personas que se sienten parte del grupo, parte de una entidad psicológica.
- Two individuals defining themselves as a psychological group, and a third
individual outside this group recognizing it as well. (Turner; Brown). El grupo
está en la mente de las personas más/antes que en la realidad.
Un grupo existe cuando dos o más personas se sienten parte de la entidad, y al
menos una tercera persona externa al grupo, que no forma parte de la entidad,
reconoce el grupo como tal.
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- Definitions:
Organizations: intentionally coordinated social units composed of two or more people,
which function relatively continuously to achieve a common goal or set of goals (but
see later…)

Organizational behaviour (OB):


- Interdisciplinary field of study whose aim is a better understanding and
management of people in the workplace.
- Is the study of human behaviour in organizational settings, the interface between
human behaviour and the organization, and the organization itself.
- Is directly concerned with the understanding, prediction, and control of human
behaviour in organizations (Luthans).

Some topics covered by OB


The organizations in which people work have an effect on their thoughts, feelings, and
actions. These, in turn, affect the organization itself. OB investigates the mechanisms
governing these interactions, seeking to identify and foster behaviours conducive to the
survival and effectiveness of the organization.
Topics covered, inter alia, are:
- Job Satisfaction
- Organizational culture
- Leadership and conflict resolution
- Group thinking and problem solving
- Job strain

Why do we study organizations? Many of our daily activities involve dealing with
people who act as members of organizations, and much of our behaviour is determined
by the place we occupy in an organization.
When we consider organizations as groups:
- Do groups reduce the individual’s motivations and performance of individuals or
strengthen them?
- Do the groups introduce errors and prejudices In evaluations and decisions-
making processes, or are they a source of confirmation and validity?
- Are individuals products and behaviour higher to group output and collective
action?
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Why do we mean by organizations?


Classically, organizations have been defined as “social devices to efficiently achieve
some well-defined goals with group means” (Katz and Kahn).
But this definition does not foresee accidental purposes, for example, a religious
organization has as its objective the improvement of people’s spiritual life, however
often religious organizations also pursue collateral objectives (social support, social
control…).
It is therefore better to opt for a definition than describes an organization as a “social
system” then coordinates people’s behaviour through ROLES, NORMS and VALUES.
Sexting: es un componente fundamental para el bienestar de una relación.

06/11/2023

ORGANIZZAZIONI COME SISTEMI SOCIALI


E’ quindi preferibile optare per una defizione che descriva una organizzazione come
“Sistema sociale” che coordina il comportamento delle persone mediante RUOLI,
NORME e VALORI
• RUOLI: il posto particolare occupato da un individuo e alle sue particolari
funzioni (CATEGORIE)
• NORME: prescrizioni di atteggiamenti e di comportamenti associati a quei ruoli
(o categorie), e creano aspettative relativamente a come una persona o un gruppo
di persone deve pensare, sentire e comportarsi
• VALORI: principi di livello superiore che guidano i comportamenti e l’attività
dell’organizzazione nel suo complesso

1 RUOLI

Ad esempio, rispetto all’università come organizzazione:


Troviamo accademici e amministrativi, che svolgono compiti diversi (docenti, contabil,
segretari…etc).
I ruoli sono categorie nel senso che i singoli che li rivestono sono funzionalmente
intercambiabili ed equivalenti (se un segretario si licenzia, un’altra persona assumerà il
suo ruolo).

2 NORME

Sempre rispetto all’università come organizzazione…


Metodologia della Ricerca Psicosociale 2009-2010

L’aspettativa rispetto al ruolo degli accademici è che essi tengano corsi e facciano
esami.
L’aspettativa rispetto al ruolo di amministrativo è che questi svolgano funzioni
burocratiche (contabilità, gestione documenti etc…).
Le NORME tendono a essere definite esternamente (attraverso codici formali e
informali di condotta), e vengono interiorizzate dai singoli membri del gruppo (Sherif,
1936).
Non tutti i componenti i del gruppo hanno a disposizione una stessa quota di serenità di
derivare delle norme. Derivare dalle nome senza essere punti si chiama latitudine di
accettazione della devianza. chi ricopre gode di un livello de accettazione più ampia. era
l’unico assunto fino a qualche anno.

Norme validati e morali: colgono aspetti centrali del gruppo e su quelle ha una zona di
accettazione minore, sono comunque basati sulla moralità. Se c’è una divergenza rispetto
valori centrale , c’è una sessione del gruppo. Scissioni di gruppi storici, quando i gruppi hanno
conflitti su aspetti periferici non si separano.

Le norme sono la trasposizione comportamentale del’organisazione dei valori.

No todos los componentes del grupo tienen la misma percepción de latitud de aceptación.
hay normas que están centradas en el grupo y normas en el que el líder tiene una zona de
aceptación más estresada que los demás.
norma - transposición comportamental del valor ser la organización

3 VALORI

Ad esempio, I valori sovraordinati che descrivono l’università come organizzazione


sono la diffusione e la promozione della conoscenza.
I valori che descrivono il ruolo di docente sono la conoscenza dell’argomento e la
dedizione allo studio.
I valori che descrivono il ruolo di amministrativo sono l’onestà e la precisione.

4 LA FUNZIONE DI NORME, RUOLI E VALORI – NO

RUOLI, NORME e VALORI creano una specifica CULTURA ORGANIZZATIVA


condivisa fra I membri dell’organizzazione (Bate, 1984; Deal e Kenney, 1981, Ellemers,
2003; Freytag, 1990)
La capacità di una persona di lavorare efficacemente in un’organizzazione dipende
fortemente dalla comprensione della cultura organizzativa specifica di quella
organizzazione.
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5 RIDEFINIAMO IL CONCETTO DI ORGANIZZAZIONE

Un’organizzazione può essere definita come “un gruppo sociale i cui membri sono
differenziati riguardo alle loro responsabilità̀ per il compito di raggiungere un obiettivo
comune”.
La differenza interna fra i membri non esiste solo per via di differenti ruoli, ma anche
perché i singoli appartengono a gruppi differenti entro la stessa organizzazione.
Le organizzazioni sono gruppi che contribuiscono a definire una parte dell’identità
delle persone.

6 IDENDITA’ SOCIALE

Parlando di gruppi, viene naturale definire una organizzazione in termini identitari.


Statt (1994) definisce tre caratteristiche di una organizzazione, intesa come:
• Un gruppo con una identità sociale -> l’organizzazione ha un significato
psicologico per i suoi membri
• Un gruppo coordinato -> il comportamento dei membri è strutturato e
pianificato
• Il comportamento è diretto ad un obiettivo -> è una struttura orientata ad un
esito specifico
Grupo que contribuye a definir una parte de la identidad de las personas. Sobrepone la identidad
individual a la identidad organitzativa.

7 QUINDI DEFINIAMO

Possiamo quindi definire una organizzazione come:


Qualsiasi gruppo, differenziato al suo interno e dotato di una finalità, che ha un
impatto psicologico sui suoi membri (Turner e Haslam, 2001).
In questi termini, sono organizzazioni le squadre sportive, le società̀ e anche le famiglie.
Questi sono sia luoghi di lavoro che di svago, che pervadono la nostra vita di tutti i
giorni, per questo motivo è importante capirne le dimensioni psicolgiche.
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PARADIGMI DI APPROCCIO ALLO STUDIO DELLE


ORGANIZZAZIONE

8 THE ECONOMIC PARADIGM (TAYLORISM)

Scientific Management: the first widespread promotion of rational process to improve


efficiency. The goal was to develop a standard (THE ONE BEST WAY) against ich
work performance could be measured. Training became an important part of the
management process.
Taylorism offers a vision of the individual and his efficiency as a “gear” of a product
process scientifically studied on a desk.
Taylor himself argued that groups within an organizations represented an obstacle to its
productivity leading to soldiering and loafing, and to a collective reduction of work and
commitment, usually as a voluntary and coordinated act.

Nasce dal lavoro di Frederick Taylor, ca cui il nome di Taylorismo.


Applica osservazione e metodo scientifico al management aziendale:
- L’ottimalità economica viene raggiunta attraverso la scomposizione e
parcellizzazione dei processi di lavorazione a cui venivano assegnati tempi
standard di esecuzione.
Questo processo consisteva di tre fasi:
- Analizzare le caratteristiche della mansione da svolgere
- Creare il prototipo del lavoratore adatto a quel tipo di mansione
- Selezionare il lavoratore ideale, al fine di formarlo e introdurlo in azienda
Trovare on best man, le persone che riesce a fare quell’operazione in modo migliore,
più prestante. Una volta individuato, si fa il training.
Beldisardi e Andighetto rintracciano caratteristiche del lavoro che sono antecedenti
che portano alla depersonalizzazione. Anche una altra lavoro ripetitivo, povero
intellettualmente lavoro sporco, contribuisce a fare sentire la persona ingranaggi e non
umani.
Lavorativa più bassa, turnover. Le persone mostrano meno livelli di autoggetivazione. I
gruppi secondo Taylor sono negativi perché sono fonti di distrazione, minano la
produttività perché possono portare all’inerzia sociale o al soldering, fenomeno per cui
un gruppo di dipendenti sviluppa una sottocultura che non si adatta alla cultura
dell’organizzazione generale e condurre a una norma implicita di produttività più
bassa per esemplo.
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9 THE INDIVIDUAL DIFFERENCES PARADIGM

It introduces the need to conduct experimental research to determine the impact of


specific personality and environmental variables on work performances.
Two main suggestions:
- To develop precis analyses of the requirements o each job and identify the key
psychological components associated with its effective execution.
- To reliably measure a person’s attitude in relevant fields of organizational life.
Unlike Taylor, he argued that groups have a fundamental role in the organization “by
strengthening the awareness of solidarity between workers and their sense of security”.
He realized that it was often difficult to obtain direct information about a worker’s
personality, but it could be inferred from his group membership, since the group helps to
shape individuality.

10 THE HUMAN RELATIONS PARADIGM

So far, no interest is given to the relationships that are established between people
within the organization, indeed, Taylorism denies the importance of the group in favor
of the individual.
Mayo conducted studies on the spinning workers of a Filadelphia textile industry.
Compared to other company departments, the spinners had a lower production and a
higher turnover, individual incentives systems, as suggested by Taylorism, did not
improve but production.
Organizational life transformed individual differences into group similarities:
“The workers were no longer isolated individuals, who worked together only in the
sense of effective physical closeness. They had become participating members of a
group with all the peculiar psychological and social implications of such a group. In
period X, an increasing amount of social activity developed among the girls in the test
room outside the factory. The conversation in the room became more socialized. The
girls began to help each other for the common good of the group. They bonded with
each other with common feelings and a sense of loyalty”.

Scoperta legata alla serendipità, capacità di dare senso ad un risultato imperativo.


Voleva verificare se dare pause aumentava la produttività e la soddisfazione. Il gruppo
sperimentale da risultati positivi. Anche nel gruppo di controllo ci sono miglioramento.
Chi faceva la pausa iniziava a condividere info lavorative una anche personale
(supporto sociale). Il gruppo di controllo inizia a motivarsi doppo il lavoro. Si crea un
insieme di leganni che Tajfel chiama identificazione del proprio gruppo. Il solo fatto di
sentirsi gruppi crea legame, supporto sociale, conclusione, alza autostima.
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11 THE COGNITIVE PARADIGM

Even if the attention has been shifted from the individual to the group, ideas on the
PSYCHOLOGICAL PROCESSES associated with organizations activities are still
lacking.
The identification of mental processes that can explain particular organizational
behaviour patterns -suck as the perceptions that a person has of their work environment-
determine their reaction to that environment.
An attempt to transfer the general principles of cognition (memory, judgment, attention,
information processing and perception) to the organizational domain.

The social thinker as an “consistency seeker”:


- People aim to manage and make sense of their attitudes and beliefs by making
them coherent with each other (Heider, 1958).
The social thinker as an “naïve scientist”:
- Try to explain the behaviours in terms of internal or external factors, therefore
also taking into account the environment and not only actions of the individual.
The social thinker as a “cognitive miser”:
- In making cognitive decisions and in making judgements, people try to retain
valuable and limited information processing capacity.
- Much of humans behaviour (and error…) can be explained by the fact that
people are forced to make quick and easy (but wrong) decisions rather than
those that take longer and are more difficult.
The social thinker as a “motivated tactician”:
- Actually, compared to the psychology of organizations, the individual is not only
a cognitive miser, but also a MOTIVATED TACTICIAN (Fiske and Taylor,
1992; Leyens, Yzerbyt and Schadron, 1994) who adopts strategies in the
processing of information as well as a simple “savings”.

Sfrutta le conoscenze su memoria, pregiudizi, invecchiamento… per capire come le persone


interagiscono con il mondo. Questo paradigma usa la concettualizzazione dell’essere umano
del cognitivo. il pensatore sociale e non è altro che un cercatore di conoscenza. Chi esprime un
dubbio può causare un danno per es: si possono avere info divergenti.
secondo la cognizione sociale, il pensative sociale è uno scienziato ingenuo: si è alla costante
delle case dei comportamenti. Quando si fanno le attribuzione di causa si tendano a
sovrastimare le attribuzione interne.

Le distorsione hanno conseguenze negative. questo processo si può invertire il processo di


pensiero, dando più rila enza allá circostanze
Metodologia della Ricerca Psicosociale 2009-2010

Attribuzione interna quando si hanno risultati positivi e attribuzione esterna se si hanno


risultati negativi

Altre visione: pensatore sociale come economizzatori di risorse cognitive, tutte le persone sono
utilizzatori sfrenati automatici perché vogliono risparmiare tempo. se così fosse tutti gli errori
nei consenti lavorativi, tutto sarebbe giustificato.

Ultima è più accreditati a visione del pensatore e tattico motivato. si usa il processamento
automatico ma quando gli obiettivi richiedono più risorse cognitive e direzionale l’attenzione.
Categorizzazione sociale, tutto quello che dice la psico sociale sugli effetti.

12 TO SUM UP

The economic paradigm focuses on the contribution of the worker and the overall
performance of the organization.
The individual differences paradigm focuses on the individual even if it includes a
consideration of psychological factors that is generally lacking in the economic
approach.
The cognitive approach cannot really explain a whole series of processes related to
social influences and underestimates the social and relational reality of an organization.
La percepción de la realidad es una de las cosas más importantes.
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1. L'ORGANIZZAZIONE ETICA (Problemi, analisi e soluzioni)


Struttura
1. Domande
2. Analisi
3. Soluzioni
4. Conclusioni

COMPORTAMENTO MORALE NELLE ORGANIZZAZIONI


Tutti vogliamo comportarci moralmente
Le persone vogliano generalmente fare ciò che è moralmente giusto.
Il desiderio di fare ciò che è moralmente giusto e di essere viste come moralmente
corrette dalle altre persone è molto forte e si estende anche negli ambienti di lavoro.
Dunque, le persone sono più attratte da team e organizzazioni che godono della
reputazione di essere oneste e di trattare correttamente i clienti, anziché
concentrarsi sul profitto o su prospettive di carriera attraenti, se non possono ottenere
entrambe le cose.
Stakeholder: Uno stakeholder è un individuo, un gruppo o un'organizzazione che ha un
interesse o una preoccupazione in un particolare progetto, attività o sistema. Gli
stakeholder possono essere interni o esterni all'organizzazione. Possono includere
dipendenti, clienti, fornitori, investitori, agenzie governative, comunità e altri soggetti
che sono interessati o possono influenzare il successo di un progetto o le prestazioni
complessive di un'organizzazione.
Moralità del team e dell’organizzazione:
- Attrazione di talenti
- Benessere dei collaboratori
- Performance nelle attività
Le persone sono più soddisfatte nel proprio lavoro e più fedeli alla propria
organizzazione, quando questa svolge attività di responsabilità sociale che la fanno
apparire più morale.

Un’abbondanza di comportamenti immorali


Ogni giorno però incontriamo situazioni in cui le persone nelle organizzazioni agiscono
in modi appaiono immorali. Come è possibile?
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Il paradosso della moralità – EXAMEN


Come l'intenzione di fare ciò che è moralmente giusto può impedire alle persone di
vedere le loro azioni come moralmente sbagliate e farle perseverare negli errori morali.
Non esiste una relazione diretta tra le intenzioni morali e i risultati morali e anche le
persone buone possono fare cose terribili.
Le persone preferiscono giustificare i comportamenti passati e spiegare come siano in
linea con le loro buone intenzioni, piuttosto che lavorare per migliorare moralmente.
Quanto più le persone investono nel mettere in evidenza le proprie buone intenzioni e
nel difendere ciò che hanno fatto, tanto meno è probabile che prendano seriamente in
considerazione l’immortalità delle loro azioni.
Ammettere l’esistenza di un problema, però, è primo, indispensabile passo per
migliorare il comportamento morale di individui e organizzazioni.
Obiettivo: comprendere i meccanismi psicologici quotidiani che possono spiegare i casi
più comuni di comportamenti moralmente discutibili dimostrati da persone “normali”,
che cercano di fare ciò che è moralmente giusto ma falliscono.

La ricerca di un rimedio rapido


Quando vengono denunciate pubblicamente violazioni palesi delle linee guide morali (e
vengono mostrati i danni che causano), questo mette in moto la spinta a “fare
qualcosa”.
3 RIMEDI RAPIDI – CAMBIAMENTO COMPORTAMENTALE:
1. Cambiare le regole: approccio LEGALE – sanzioni, conformità
2. Cambiare gli esiti: approccio ECONOMICO – obiettivi, INCENTIVI
3. Cambiare le persone: approccio delle DIFFERENZE INDIVIDUALI – carattere,
valori morali

Cambiare le persone: approccio delle differenze individuali


Rappresenta la tendenza ad attribuire alle caratteristiche stabili della personalità di
individui specifici le cause scelte strategiche e l’attribuzione di priorità a esiti particolari
(es. il profitto) rispetto ad altri (es. la sicurezza).
Questo farebbe pensare che assumere e licenziare le persone opportune sia
fondamentale per il successo delle organizzazioni.
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Cambiare gli esiti: approccio economico


Rappresenta l’uso diffuso di incentivi materiali (ricompensa e sanzioni) per
comprendere e influenzare il comportamento dei comportamenti dell’organizzazione.
In linea con l’idea che la maggior parte delle aziende e di altre organizzazioni _ basa
fortemente su modelli di motivazione e calcoli di costi/benefici informati dal
ragionamento economico.

Cambiare le regole: approccio legale


È rappresentata da una forte tendenza da parte dei regolatori, sia all'interno delle
aziende che degli organismi esterni, a stabilire meccanismi di controllo per garantire la
conformità.
Si applica quindi la prassi normativa di imporre regolamenti sempre più estesi e di
sviluppare manuali procedurali sempre più dettagliati.

La ricerca di un rimedio rapido


Nonostante l’uso diffuso di misure che attingono a questi tre approcci più comuni,
questo non sembra impedire alle persone di mentire e barare, o di prendere ancora
decisioni irresponsabili.
Questo non solo sembra testimoniare l’intrinseca fallibilità della moralità umana (anche
nonostante le migliori intenzioni), ma rivela anche i limiti delle soluzioni comuni
proposte per rimediare a questi problemi.
Bisogna andare oltre le soluzioni più rapidi

Focus sui meccanismi psicologici


Se le organizzazioni non tengono conto di quei meccanismi impliciti e meno visibili, è
improbabile che i loro tentativi espliciti che mirano al miglioramento morale abbiamo
successo (es. clima morale implicito).
Procedure e pratiche standard
- Strategia morale esplicita ------- > comportamento morale
V

- Clima morale implicito ------------------------ ^


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Analisi dei fattori “soft” per comprendere le azioni immorali


1. Le persone e le loro decisioni sono guidate anche dell’appartenenza a gruppi, dai
ruoli organizzativi e dalle richieste implicite di situazioni specifiche.
2. L’appartenenza a gruppi, i ruoli e le situazioni generano emozioni specifiche.
3. L’imposizione di regole dall’alto favorisce la conformità formale e impedisce
l’interiorizzazione delle norme che consentirebbe alle persone di assumersi più a
pieno la responsabilità morali associate ai propri ruoli organizzativi.

2. ANALISI
Fare ciò è moralmente giusto non è facile come sembra
Definire la moralità è estremamente difficile:
- Valutazione degli esiti (positivi o negativi) delle azioni;
- Rispetto di regole che non devono mai essere violate;
- “il massimo bene per il maggior numero di persone”.
Potremmo definire la moralità come: gli standard per il comportamento accettabile o
non accettabile che consentono alle persone di lavorare e vivere insieme in comunità
e società.
Tuttavia, tendiamo a pensare che debba essere ovvio che cosa è morale (aiutare gli altri)
e che cosa non lo sia (fare loro del male), ma in realtà le cose non sono così chiaramente
bianche o nere.
“DILEMMI MORALI”

- Non sempre le persone si fermano a considerare le implicazioni più generali


delle decisioni.
- L’osservare come le persone si comportano non rivela necessariamente le loro
intenzioni sottostanti.
Per questo la moralità del comportamento umano sta tanto nel ragionamento su aspetti
rilevanti e nell’interpretazione dei probabili esiti quanto nel comportamento stesso.

Individui e organizzazioni “dal doppio volto”


L’ambiguità di ciò che è moralmente giusto o sbagliato è visibile anche nel
comportamento di persone e organizzazioni.

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