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2010
SINTESI ARGOMENTI DI METODOLOGIA PER L’ESAME DI STATO
VARIABILE è qualunque caratteristica che può assumere valori diversi in un dato intervallo e che
varia da individuo a individuo. Ogni variabile è formata da LIVELLI che esprimono IL SUO GRADO
DI VARIABILITA’. Le scale di variabili sono 4
- nominali: non possono essere ordinate
- ordinali: sono ordinabili ma non hanno valore numerico
- a intervalli equivalenti: sono ordinabili, hanno valore numerico la differenza tra livelli è
costante e lo zero è arbitrario
- a rapporti equivalenti: racchiudono tutti i livelli precedenti e in più lo zero è assoluto
Ogni livello è più complesso e incorpora le caratteristiche fondamentali del livello precedente.
Possiamo distinguere vari tipi di variabili:
- continue: possono assumere i valori di tutti i numeri reali
- discrete: possono assumere un numero finito di valori
- dipendenti: variano al variare della variabile indipendente
- indipendenti: vengono manipolate dal ricercatore [o non] e causano cambiamenti sulla var.
dipendente
- confuse: non controllate, variano al variare della variabile indipendente e vi sono
profondamente associate
- di disturbo: non controllate, variano al variare della variabile indipendente ma NON vi sono
profondamente associate
- che inducono in errori casuali o sistematici
- latenti o manifeste [si verifica con l’ANOVA a 2 vie]
E’ importante che le info e le fonti siano citate correttamente dal punto di vista metodologico e
formale, perché chiunque deve poter replicare la ricerca stessa coi mezzi forniti dal ricercatore.
Si descriveranno il metodo di campionamento e le caratteristiche del campione, le misurazioni
effettuate, gli strumenti utilizzati, l’attendibilità dei dati. La ricerca scientifica è fondamentale per
contribuire a far progredire il filone di ricerca scelto.
INTERVISTA è una tecnica di raccolta dei dati costituita da domande e risposte. Essa può
configurarsi come
1) strutturata= la forma delle domande è identica per tutti i soggetti. Le risposte sono
codificate a priori.
2) semistrutturata= la forma si ripete per tutti i soggetti, ma variano le domande lasciando così
il soggetto più libero di rispondere.
3) non strutturata= il ricercatore non ha ancora stabilito quale variabile intende misurare.
QUESTIONARIO strumento di raccolta dei dati che consiste in una serie di domande relative
alle informazioni che si vogliono ottenere dal soggetto. Può essere composto da domande aperte o
chiuse; quelle chiuse possono essere dicotomiche, tricotomiche, a 4,5,7 passi…
Nei questionari è essenziale considerare la possibilità di inserire la risposta priva di informazioni
“NON SO”; non dare questa opportunità significa obbligare il soggetto a dare un’opinione anche
quando non ce l’ha, ossia costringerlo ad una SCELTA FORZATA.
VALIDITA’
VALIDITA’ INTERNA si ha quando tra le variabili dip. e indip. esiste un vero rapporto di
CAUSALITA’. Per questo è essenziale escludere le VARIABILI DI DISTURBO [quelle var. che
variano al variare della var. indip. ma non sono ad essa legate], le quali possono essere
numerose:
- la storia attuale, che produce effetti che si sovrappongono a quelli della var. indip.
Per fronteggiare alle minacce alla validità interna ci sono varie metodiche tra cui il bilanciamento
tra gruppi, l’eliminazione del pre-test, l’utilizzo dell’inganno etc.
VALIDITA’ ESTERNA riguarda l’applicabilità dei risultati raggiunti su soggetti diversi da quelli
sperimentali. E’ quindi importante per poter generalizzare le conclusioni alla popolazione di
riferimento. La forma più semplice per attestare a validità esterna è ripetere la ricerca, il che
richiede però un notevole sforzo e dispendio di energie e tempo. Per ovviare il ricercatore dovrà
essere quindi certo dell’aver selezionato un CAMPIONE RAPPRESENTATIVO DELLA
POPOLAZIONE DI INTERESSE. Le maggiori minacce a questa validità infatti dipendono da un
campione falsamente rappresentativo; di solito si ricorre infatti ai soggetti “classici”, come gli
studenti di psicologia o i topi albini.
Si definirà poi il campione randomizzato e si sottoporranno sempre random tutti i soggetti al pre
test, trattamento e post test. Si stabilità una ZONA DI RIFIUTO, valore critico denominato a che
varia da 0,05 a 0,01. A questo punto si calcolerà per ciascun gruppo il VALORE T; se sarà uguale
o superiore ad a, si accetterà H1. Se sarà inferiore ad a, si dirà che IL RISULTATO NON E’
SIGNIFICATIVO. Se erroneamente si rifiuta H0 quando è vera, si incorrerà in un errore di 1 tipo.
Se erroneamente si accetta H0 quando è falsa, si incorrerà in un errore di 2 tipo.
Esercitare un controllo sugli effetti di disturbo significa neutralizzare o contenere le minacce alla
VALIDITA’ della ricerca. Grazie al controllo, siamo in grado di stabilire che la variabile dipendente
è associata a quella indipendente. Ci sono vari tipi di controllo esercitabili:
I DISEGNI PRE SPERIMENTALI sono disegni di ricerca appositamente coniati per mettere a
punto eventuali successive ipotesi di ricerca. Esse si effettuano
1. con un solo gruppo ed una sola prova
2. con un solo gruppo e due prove
3. con due gruppi ed una sola prova. Il gruppo di controllo non è però randomizzato.
I DISEGNI CON UNA SOLA VARIABILE INDIPENDENTE possono essere tra gruppi o entro i
gruppi. Nei disegni tra gruppi, i soggetti sono scelti in modo causale ed assegnati casualmente alle
condizioni sperimentali. Nei disegni entro i gruppi invece, tutti i soggetti vengono sottoposti a tutte
le condizioni sperimentali, di modo che ogni soggetto funge da soggetto di controllo. Nel caso in
cui sia impossibile assegnare casualmente i soggetti alle condizioni sperimentali si utilizza il
metodo del quadrato latino.
I QUASI ESPERIMENTI
Nella ricerca psicologica non sempre è possibile utilizzare i veri esperimenti. I quasi esperimenti
offrono la possibilità di fare inferenze causali, ma non controllano tutte le variabili di disturbo
[possono difettare sul chi, o sul come, o sul dove, o sul quando, o sul cosa]. Questi disegni
consentono però di fare alcune inferenze, trovare due livelli per ogni var. indip, includere alcuni
controlli, eccetera. Essi sono:
I DISEGNI CON GRUPPO DI CONTROLLO NON EQUIVALENTE quando è impossibile
randomizzare ed il gruppo non è un vero gruppo di controllo
I DISEGNI A SERIE TEMPORALI INTERROTTE seguono la linea di base, tendenza dei dati
prima dell’esperimento, che serve x effettuare un paragone durante la ricerca
I DISEGNI SIMULATI PRIMA- DOPO quando è impossibile assegnare casualmente i sogg.
I PIANI A CAMPIONAMENTI DIFFERENTI qualora il gruppo di controllo non possa essere
sottoposto alla condizione sperimentale. I gruppi vengono divisi in due sottogruppi che verranno
sottoposti al pre e post test e serve x confrontare le abitudini di una popolazione [es. abitudini
alimentari]
I DISEGNI SPERIMENTALI SUI SINGOLI SOGGETTI VENGONO SPESSO CONFUSI CON GLI
STUDI SUI CASI SINGOLI; MA MENTRE I PRMI HANNO LO SCOPO DI PRECISARE LA
RELAZIONE CAUSALE TRA LE VARIABILI D INTERESSE, I SECONDI SI PREFISSANO
UNICAMENTE UN FINE DESCRITTIVO CIRCA UN ASPETTO DI INTERESSE RIFERITO AD
UNA SINGOLA PERSONA.