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Studio delle malattie e dei fenomeni ad esse


connessi attraverso l¶osservazione della
distribuzione e dell¶andamento delle malattie
nella popolazione allo scopo di individuare i
determinanti che ne possono indurre
l¶insorgenza e condizionare la diffusione.
Prof. Vincenzo Renzini ± Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive ± Direzione Sanitaria Azienda Policlinico Umberto I
c c
ðenni storici

 
ðorrelazione tra patologie umane e condizioni
ambientali o personali.
 
 
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Pubblicò un¶analisi della mortalità e natalità a Londra
soffermandosi sulle differenze per sesso, età e stagionalità. Fu
uno dei primi studiosi a riconoscere il valore delle statistiche
correnti.
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 !'((
Elaborò un sistema di raccolta dei certificati di morte, imponendo
la segnalazione della causa accanto ai dati anagrafici.
)* 
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Viene riconosciuto come il ³primo epidemiologo moderno´.
Svolse nella città di Londra indagini epidemiologiche sul colera
quando ancora non ne era noto l¶agente etiologico.
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Ö 2     




 
Ö         
 
Ö        
   
Il %
  %   è anche
utile per valutare

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degli interventi sanitari sia preventivi


che diagnostico-terapeutici


- .c %  
Lo studio della distribuzione e dei determinanti di malattia
in una popolazione può aiutare a:
Ö         
Ö          
    
 

        
  
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&3344)5
%

6
 
insiti nell¶individuo, non rimuovibili
%
%1 
 
tipiche del luogo in cui l¶individuo vive (es. inquinamento
atmosferico). Modificabili cambiando l¶ambiente di vita o
attraverso interventi di sanità pubblica
&

  /  
 %1 
 /
modificabili cambiando l¶ambiente di lavoro, attuando misure
finalizzate ad eliminare le sorgenti inquinanti (divieto di fumare,
riduzione o eliminazione sostante nocive), proteggendo il
lavoratore (DPI)
1
 
 %
  / 
di facile rimozione se l¶individuo si mostra disposto a recepire il
messaggio (dieta, fumo, farmaci, etc.)
&334c4)5

Xuando un fattore si presenta associato ad una malattia e questa


manifesta un aumento di frequenza di comparsa,
il fattore stesso viene ritenuto &334c4)5
cioè fattore la cui presenza è associata ad una maggiore probabilità (o
rischio) di insorgenza della malattia stessa.

E¶ tuttavia necessario che sussistano due condizioni:

la )373co comunque la &4c8c73c))97c


del fattore stesso con la malattia

la )c8c793c 4c )3


cioè la presenza del fattore nel soggetto prima che la malattia con la
quale si ritiene associato si manifesti
&334c)c
La causalità di un fattore e/o condizione deve rispondere
ai seguenti requisiti:

):3.:
gli effetti attribuiti al fattore
devono essere biologicamente compatibili

44) 7c79)c64) )3


all¶aumentare della dose di esposizione al fattore deve
corrispondere un aumento degli effetti attesi
   0

    
 
 %1 
   

Ö c73:(batteri, virus, miceti, parassiti)


Ö c735(tossici, irritanti, allergizzanti,
oncogeni)
Ö c73&)(radiazioni ionizzanti e non
ionizzanti, alterazioni microclimatiche, rumori e
vibrazioni)
Ö 7&437)3(ferite, ustioni, folgorazioni,
cadute)
Ö 479997cc4
(movimentazione dei carichi, posture, stress,
demotivazione, turni)
/;  %1 
   
c % ;  ;  0
  < %

Attenta progettazione ed idonea costruzione architettonica,
impiantistica, degli arredi  salubrità dell¶ambiente
4 ;   ;   
% 
  

%  %
Adeguata ventilazione naturale, impianti di condizionamento e
climatizzazione efficienti
 0  0
  < %

Scrupolosa igiene degli ambienti, attenta manutenzione impianti ed
arredi
 0   %
%
  
Idonea formazione/informazione degli operatori, linee guida
  
 ; 
  %   0< ;
Il verificarsi di un evento nell¶ambito di una popolazione può essere rappresentato
sotto la forma matematica di un rapporto, una proporzione, un tasso

4

Frazione in cui il numeratore non è incluso nel denominatore (relazione tra due quantità
indipendenti tra loro 10 paz. 8 maschi 2 femmine 8:2 = 4)
; 
Frazione in cui il numeratore è incluso nel denominatore (proporzione dei maschi
rispetto alle femmine 8/10 = 0,8  80%)
Stima la probabilità che un evento si verifichi (n. casi in una popolazione 10/100 = 0,1 
10%  probabilità di 10 su 100
3
Proporzione che introduce la variabile tempo quale caratteristica essenziale
ðasi / Popolazione di riferimento o a rischio X unità di tempo
3  %

-
n. decessi nel periodo di tempo considerato
________________________________________________________________________________________________________________

popolazione esposta al rischio di morte

3 ;;
numero complessivo
 informazione utile ma non dettagliata

3   0 
per età, sesso, causa, professione
 informazione dettagliata
  %1
-
Le due più importanti misure di frequenza degli eventi sanitari sono:

4cc79
Rapporto tra n. dei casi e n. dei componenti la popolazione
considerata in un DETERMINATO ISTANTE. E¶ un¶immagine
³fotografica´ della popolazione al momento del rilievo. Xuantifica
l¶entità di una malattia o di un altro fenomeno. E¶ una misura statica.
Esempio: studi di prevalenza delle infezioni ospedaliere.

7c79
ðonsidera il numero di NUOVI ðASI in una popolazione in un
determinato periodo di tempo. E¶ una misura dinamica.
Esempio: studi longitudinali a coorte (follow up).
c %  0
 0%
/
1   %   

Ö Schede di Dimissione
Ospedaliera
Ö Schede di morte ISTAT
Ö Notifica malattie infettive
Ö Rilevazioni dirette medici di
base
Ö Registri farmaci
Ö Esenzioni per patologia
Ö ðhiamate al 118 regionale
&   
 %  

Ö Nascita delle idee


Ö Documentazione
Ö Formulazione delle ipotesi
Ö Definizione del modello di studio
Ö Raccolta dati (studio pilota)
Ö ðlassificazione e rappresentazione dati
Ö Elaborazione dati
Ö Interpretazione dati
Ö ðomunicazione
0%;     / 

 %  

c)497c ³quantità´ di malattia


distribuzione nel tempo e nello spazio
tipo di ³soggetto´ ammalato a rischio

7) individuazione fattori predittivi e correlati alla


malattia a livello sia individuale che di
popolazione

) c4c7397c6c4& di ipotesi
delle tipologie di intervento

3)734 misurare l¶efficienza e l¶efficacia dei servizi sanitari


fornire supporti tecnici ed informativi a coloro che
devono prendere decisioni
 
 %  
))c497
c)433  %
  0% 
Studi effettuati utilizzando i dati raccolti attraverso le statistiche correnti. Servono principalmente per
avere un¶idea della distribuzione dei fenomeni morbosi.

73/
;     0

    
3 /   /;
Vengono utilizzati per quantificare alcuni fenomeni in campioni di popolazione. Utili per la
programmazione sanitaria.
 2

Indagini etiologiche in cui l¶esposizione a presunti fattori di rischio viene valutata in un gruppo di
malati (casi) ed in un gruppo di non malati (controlli).

 

Si distinguono in prospettivi e retrospettivi e valutano nel tempo l¶incidenza delle malattie negli
esposti e non esposti (follow up).
 
 %  

) c4c73

/
 

 %


 ;;%
/ 


) c4c739775c
Indagini che studiano l¶effetto di uno specifico trattamento terapeutico in uno o più
gruppi di pazienti malati e distribuiti tra i gruppi in modo randomizzato.

73c4c73 4cc73
Distinti in interventi sul campo (FIELD TRIAL) e interventi su comunità (ðOMMUNITY
TRIAL), consistono nella rimozione di fattori di rischio in gruppi di persone sane.
8  %     =
c %  %1 
/%1 

ðonoscenza e monitoraggio strutture, impianti, microclima,
tecnologie, smaltimento rifiuti, operatori, etc.
Obiettivi  prevenzione, formazione, linee guida, etc.

c %    /  


ðonoscenza e monitoraggio domanda servizi sanitari, analisi
Schede di Dimissione Ospedaliera, sorveglianza patologie
infettive (ðIO), gestione del rischio clinico (RM), etc.
Obiettivi  ³polso della situazione´, miglioramento offerta servizi
sanitari, corretta gestione clinica del paziente, produttività ed
economicità di gestione.

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