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BAG S.p.a.
Immobilizzazioni
Attivo circolante
2013
Capitale Proprio
Utile
Totale Impieghi
173.429.231
172.196.467
Totale fonti
2012
49.239.324
96.136.366
43.112.786
99.065.044
145.402.690
142.177.830
20.000.000
20.000.000
8.026.541
10.018.637
173.429.231
172.196.467
2013
193.256.894
2012
212.584.437
- Costi Tipici
178.787.922
195.076.350
ROL
14.377.972
17.508.087
-1.902.534
-2.163.862
-156.918
-56.273
- Imposte
4.382.979
5.269.351
8.026.541
10.018.637
RAPPORTI DI COMPOSIZIONE
ROE= (Reddito n. des./cap.di propriet)*100
2013
13%
2012
19%
20%
29%
2%
2%
1,10
1,20
8%
8%
8,67
8,61
INDICI DI LIQUIDITA
Indice di disponibilit = att. circolante/Passivit a breve
2013
2,68
2012
3,01
2,76
3,28
2013
365
2012
365
2,76
3,28
INDICI DI DURATA
INDICI DI ROTAZIONE
Indice di rotazione delle scorte =Costo del venduto/Rimanenze
2013
6,02
2012
7,53
1,46
1,64
ANALISI STRUTTURALE
Di seguito questi indicatori di bilancio:
-Margine di struttura
-Capitale circolante netto
-Margine di tesoreria
MARGINE DI STRUTTURA
Misura quanto il CP copre gli investimenti
2013
33.084.66
3
2012
26.217.600
2013
2012
86.683.46
6
82.794.282
MARGINE DI TESORERIA
indica la possibilit di estinguere i debiti a breve con le disponibilit liquide esistenti
2013
2012
86.683.46
6
82.794.282
COMMENTO
La prima cosa che vogliamo evidenziare lelevata variabilit che presenta lindice ROE
tra il primo e il secondo anno.
Il ROE esprime la redditivit complessiva dei mezzi propri, vale a dire quanti euro di utile
netto limpresa ha saputo realizzare per 100 euro di capitale di rischio. Nel 2013
sensibilmente pi basso rispetto allanno precedente.
Essendo il ROE dipendente dal ROA e ROD ed essendo questultimo indice uguale per
entrambi gli anni in questione, la variazione significativa dovuta al ROA.
Andiamo adesso ad analizzare lindice ROI, altro indice importante proprio perch
evidenzia lutile derivante dalla gestione tipica dellimpresa: anche in questo caso il 2012
registra un risultato maggiore rispetto allanno seguente. Analizzando la scomposizione
dellindice ROI si pu notare che per aumentarlo possiamo agire sulle vendite oppure sul
capitale investito, attraverso un suo contenimento. Nel secondo anno (2013) si vede
subito che vi stata una diminuzione di vendite.
Infine gli atri due indici che abbiamo analizzato e che derivano dalla scomposizione del
turnover del capitale investito sono: indice di rotazione di scorte e lindice di rotazione
dei crediti. Il primo indice non varia molto nellarco dei due anni. Questo perch
probabilmente essendo sempre complicato poter gestire in maniera efficiente il
magazzino non si pu far variare tale indice con estrema facilit. Infatti se questo
elevato abbiamo saputo non immobilizzare consistenti capitali nelle scorte e abbiamo
risparmiato sui costi di gestione, ma pu derivare da anche una politica di
approvvigionamento non adeguata per quel momento, ad esempio perch si assiste ad
un calo della produzione, o si perso una opportunit di vendita. Viceversa, ci sono
svantaggi quando questo valore troppo basso, come ad esempio un rischio di
obsolescenza.
Esaminando i due indici di liquidit pi significativi che abbiamo a disposizione rileviamo
un livello soddisfacente di liquidit, soprattutto nel 2012 dove lindice di liquidit
strettamente maggiore di 2. Questo significa che parte degli investimenti sono finanziati
dalle attivit correnti. Il margine di struttura dato invece, dalla differenza tra le liquidit
immediate e differite e le passivit correnti. Esso si avvicina molto allindice di liquidit,
infatti evidenzia lattitudine dellimpresa a far fronte agli impegni a breve con le attivit in
forma liquida. Nel nostro caso il margine di tesoreria diminuisce molto il secondo anno.
La concorrenza per la BAG spa intensa, sul territorio nazionale e non anche dalla
vicina TODS. Lingovernabilit pesa non soltanto sui mercati finanziari ma anche sulle
imprese, e in particolare quelle calzaturiere che da anni attendono risposte efficaci. Le
tasse rappresentano i due terzi del costo della nostra mano dopera. Se il cuneo fiscale
potesse ridursi potremmo essere molto pi competitivi e riportare in Italia molte
lavorazioni che ora sono fatte allestero. Ci vorrebbe un aiuto anche per defiscalizzare le
collezioni, senza dimenticare il sostegno per facilitare il credito e per
linternazionalizzazione delle nostre imprese. Queste misure sono ormai diventate una
questione di sopravvivenza per tanti imprenditori.