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Corso di Finanza Aziendale - Esercitazioni - a Cura di Marco Lamberti

Esercitazione 1 – Riclassificazione di Bilancio, Redazione Rendiconto

Esercizio 1: Auto Charles SpA

La società Auto Charles SpA, con sede a Maranello, produce auto da competizione. Sono a
disposizione le informazioni nell’allegato excel per i bilanci relativi all’anno X e all’anno X-1.

Stato Patrimoniale:

• La voce “crediti che non costituiscono immobilizzazioni” è costituita interamente dalla voce
crediti verso clienti.
• La voce “debiti” (Macro-classe D del passivo patrimoniale) include sia poste afferenti alla
gestione corrente, che poste afferenti alla gestione finanziaria (mutui passivi e banche
passive). I mutui passivi hanno scadenza oltre l’anno, le banche passive entro l’anno. Il
dettaglio della voce D è fornito di seguito:
Dettaglio Macrovoce D "Debiti"
Anno X Anno X-1
Debiti vs.fornitori 825.600 811.500
Anticipi da clienti 3.500 3.700
Mutui passivi 45.734 46.423
Debiti vari 14.500 16.550
Banche passive 102.278 109.204
Totale 991.612 987.377

• La voce Debiti Vari include tutti i debiti afferenti all’area caratteristica, non direttamente
riconducibili ai debiti di fornitura, ma dovuti entro l’anno successivo.
• I Fondi per rischi e oneri, esigibili nel lungo termine, contribuiscono alla formazione del
Capitale Circolante Commerciale.
• Ratei e Risconti. Queste voci sono indicate in un’unica Macro-classe, senza alcuna
distinzione, nel bilancio Civilistico. Ai nostri fini occorrerà tenere presente le seguenti
informazioni:
o Risconti attivi: sono afferenti completamente ai movimenti del circolante
commerciale;
o Ratei attivi: fanno parte per il 50% della gestione corrente, per il restante alla
gestione non corrente di natura operativa. I ratei attivi ammontano a 5.800€ (X)
e 6.100 € (X-1) del valore totale di “ratei e risconti attivi” iscritti nel bilancio
o Ratei e Risconti passivi: si riferiscono a debiti di fornitura per il 50% dell’importo, a
voci afferenti alla gestione finanziaria per il restante importo.
o Le percentuali indicate ai punti precedenti sono le stesse per entrambi gli anni
considerati;
• Trattamento di fine rapporto. il delta del fondo in stato patrimoniale nei due anni (pari a
82.000 €) è pari alla voce di costo corrispondente presente in Conto Economico ed
attribuibile esclusivamente ai nuovi accantonamenti dell’anno X. Non vi sono state quindi
liquidazioni nel corso dell’anno.

Domande:
Sulla base delle informazioni ricevute, si proceda a:
1. Riclassificare lo SP secondo il criterio di pertinenza gestionale;
2. Redigere il Rendiconto Finanziario;
Esercizio 2: Losanga SpA

Losanga SpA è una società francese che produce auto da strada, dalle city car alle sportive. I
prospetti di stato patrimoniale degli ultimi due anni dell’azienda sono allegati di seguito (valori in
euro).

Attivo Passivo
2010 2011 2010 2011
Depositi Postali 500 420 Prestiti Bancari a Breve 2.500 1.850
Rimanenze 9.800 9.500 Debiti Commerciali 11.000 10.200
Crediti Commerciali 15.500 15.400 Obbligazioni 4.600 3.850
Automezzi 8.000 8.800 TFR 2.000 2.000
Diritti Concessione 1.300 1.500 Capitale Sociale 13.000 13.000
Partecipazioni 900 980 Riserve 400 450
Utile 2.500 5.250
Totale Attivo 36.000 36.600 Totale Passivo 36.000 36.600

Inoltre, nel 2011 l’azienda ha rilevato ricavi per 102.000€, con costi del personale di 24.100€. I costi
per acquisti di materie prime sono stati pari al 40% del fatturato, mentre gli altri costi del venduto
(non inclusi nelle due precedenti voci) sono stati il 20% del fatturato. Gli ammortamenti dell’anno
2011 sono stati 6.000€. Nello stesso anno, Lonsanga SpA ha pagato interessi passivi iscritti a conto
economico per un valore corrispondente al 10% del totale delle passività finanziarie a stato
patrimoniale 2010. L’aliquota fiscale societaria, da calcolare sul reddito ante-imposte, è del 35%
(esattamente 35,035%).

Domande:
1. Redigere il conto economico 2011;
2. Riclassificare prospetti di stato patrimoniale degli ultimi due anni di secondo il criterio della
pertinenza gestionale;
3. Predisporre il rendiconto finanziario per il 2011, identificando i vari flussi di cassa intermedi.

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