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Geografiche, come mostrato dai movimenti di persone, beni e servizi (es. flussi migratori o
turistici);
Culturali o politiche, come mostrato dagli Erasmus svolti all’estero che favoriscono la
contaminazione culturale;
Economiche, come mostrato dalle crisi economiche più o meno globali.
La singola istituzione è
influenzata da ciò che avviene
in altri territori
(interdipendenza orizzontale)
e ad altri livelli di governo
(interdipendenza verticale)
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Le interdipendenze strutturali delle istituzioni
pubbliche (2/2)
Le interdipendenze generano delle esternalità negative e positive non controllabili (es. riscaldamento
globale o inquinamento che non si limitano ad un territorio, ma si diffondono varcandone i confini), né
eliminabili tramite atti normativi o altri strumenti.
Diviene quindi necessario che le istituzioni pubbliche governino tali interdipendenze, rapportandosi
orizzontalmente (es. rapporti tra Stati; rapporti tra istituzioni pubbliche di pari livello: Comune e
AUSL) e/o verticalmente (es. tra Istituti Pubblici di livello territoriale diverso: Stato-Regioni, Stato-
EE.LL, Regioni-EE.LL) con altre istituzioni pubbliche.
Elementi come:
La globalizzazione
Il decentramento delle funzioni pubbliche a favore di enti intermedi (regioni e aree
metropolitane) ed enti locali
Il rafforzamento e la numerosità dei corpi sociali intermedi (imprese, mass-media,
associazioni)
riducono il potere di influenza sulle variabili socio-economiche rilevanti, che non sono più
prevalentemente controllabili da una singola IP né da singoli Stati (es. forza delle multinazionali nel
mercato globale)
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Per organizzare e gestire le interdipendenze è possibile costruire delle reti di soggetti interessati
ad un problema della collettività, generando una «rete di pubblico interesse». Le caratteristiche
di queste reti sono:
1. La presenza di molteplici istituti pubblici e/o privati giuridicamente autonomi, ognuno dei
quali dotato di un proprio soggetto economico, chiamati «nodi»;
2. L’interdipendenza tra i nodi, di cui non sempre vi è piena consapevolezza;
3. L’organizzazione delle interdipendenze, che può essere formale o informale. Le reti
«informali» si basano sulla fiducia reciproca (attese positive verso i partner), sulla reputazione
dei soggetti coinvolti (data da una storia di collaborazione virtuosa e leale), sulla legittimità
(forza istituzionale o morale a svolgere una funzione pubblica).
4. La capacità di distribuire equamente tra i nodi il valore aggiunto generato.
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La creazione e la gestione delle reti:
quale ruolo per le IP?
Gli elementi critici nella costruzione e gestione delle reti di pubblico interesse sono che:
Le reti nascono se i nodi sono in grado di leggere ed interpretare le interdipendenze,
comprendendo il vantaggio dell’organizzarle;
Le reti perdurano se i nodi distribuiscono equamente il valore aggiunto generato dalla rete.
Cedere prerogative di governo per i nodi significa rinunciare ad alcuni gradi di autonomia e di potere,
che recuperano partecipando al governo della meta-organizzazione, ossia al governo della rete stessa.
Un driver importante per la cessione di prerogative di governo e per il funzionamento delle reti è il capitale
sociale, ovvero “l’esistenza di legami di fiducia e norme di reciprocità che facilitano l’interazione
sociale” (Coleman, 1990).
Il capitale sociale è frutto della storia sociale e istituzionale dei territori: per questo motivo esso è presente
in misura molto differenziata sia a livello internazionale, sia nazionale, sia locale.
La partecipazione attiva alle reti può creare benefici per tutti (cosiddette scelte win-win) creando un circolo
virtuoso: il capitale sociale infatti diviene tanto più alto quanto più intense e numerose sono le esperienze
di collaborazione positive.
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Elevata, con
Numerosità dei nodi Elevata meccanismi di Scarsa
rappresentanza unitari
Potere di indirizzo in
Prerogative di governo Potere di indirizzo e Potere gerarchico
funzione del livello di
esercitabili dalla PA coordinamento sovraordinato
autorevolezza
Numerosità elevata,
Numerosità degli scambi; livello
Entrambi modesti interdipendenza Entrambi elevati
di interdipendenza
modesta
Capitale sociale storicamente
Scarso In sviluppo Ricco
accumulato
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Alcuni elementi di complessità insiti nei processi decisionali delle reti sono che:
Ogni nodo della rete è dotato di proprie prerogative di governo, correlate alle proprie funzioni
istituzionali, che gli permettono di governare solo un segmento del processo di tutela degli
interessi collettivi;
La difficoltà aumenta nei sistemi decentrati/federali, dove cresce il livello di “pariteticità” delle
Istituzioni è necessaria una forte cultura della concertazione inter-istituzionale.
Nei sistemi accentrati invece l’organo nazionale ha ampi poteri sovraordinati in nome dell’interesse
generale.
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L’organizzazione sovra-ordinata deve essere legittimata di fronte ai singoli soggetti della rete e
dotata di sufficienti risorse e strumenti per esercitare la propria funzione