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Economia delle aziende e delle

amministrazioni pubbliche

IL CONTESTO ISTITUZIONALE
DELLA AMMINISTRAZIONE
PUBBLICA

Lezione 1

Valerio Vergadoro
1. IL CONTESTO ISTITUZIONALE DELLA
AMMINISTRAZIONE PUBBLICA

Contenuti

1. Il concetto di azienda pubblica


2. I fondamenti dell’attività economica pubblica
3. L’evoluzione del ruolo dello stato
4. Amministrazione privata e amministrazione pubblica
5. La privatizzazione dell’attività pubblica
6. L’aziendalizzazione
7. Corruzione e autoreferenzialità nelle a.p.
8. Gli assetti istituzionali

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1. IL CONTESTO ISTITUZIONALE DELLA
AMMINISTRAZIONE PUBBLICA

Questionario introduttivo
http://bit.do/fbrHC

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1. IL CONTESTO ISTITUZIONALE DELLA
AMMINISTRAZIONE PUBBLICA

1. ECONOMIA DELLE AZIENDE E


DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE

L’economia delle aziende pubbliche rappresenta una


focalizzazione dell’economia aziendale sulle peculiarità
connesse ad una particolare classe di istituti, rappresentati
appunto dalle A.P.

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1. IL CONTESTO ISTITUZIONALE DELLA
AMMINISTRAZIONE PUBBLICA

Istituzione/Istituto
La vita delle persone nella società umana è caratterizzata da regole e
strutture di comportamento relativamente stabili per i singoli e per i gruppi.
Tali regole e tali comportamenti danno luogo al sorgere e all'evolversi di
istituzioni di varia natura.
Gli istituti sono i gruppi di persone (società umane) che adottano l'insieme di
regole e di comportamenti propri delle diverse istituzioni (le famiglie, le
imprese, i partiti, lo Stato, ecc.).
Gli istituti sono:
• duraturi
• dinamici
• unitari
• autonomi
e perseguono il bene comune.

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1. IL CONTESTO ISTITUZIONALE DELLA
AMMINISTRAZIONE PUBBLICA

Istituto e azienda
L’economia aziendale si occupa delle quattro classi di istituti nei quali si svolge
una rilevante attività economica, ossia una attività di produzione e di consumo
di beni e servizi:
• le famiglie
• le imprese
• gli istituti non profit
• lo Stato e gli istituti pubblici.
In particolare, studia l’ordine strettamente economico degli istituti, ossia le
aziende:
• l’azienda di consumo e di gestione patrimoniale familiare (azienda di
erogazione)
• l’azienda di produzione (beni e servizi) for profit
• l'azienda composta di erogazione e di produzione (beni e servizi) non profit
• l’azienda composta di erogazione e produzione (servizi) pubblica.

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1. IL CONTESTO ISTITUZIONALE DELLA
AMMINISTRAZIONE PUBBLICA

Concetto di azienda pubblica

L’impiego del termine azienda sta ad indicare che l’oggetto


della nostra disciplina si focalizza sull’analisi dell’efficiente
combinazione di risorse per soddisfare (efficacia) i bisogni
comuni di una collettività organizzata.
La qualificazione pubblica va intesa nel senso che l’attività
economica è posta in essere e gestita da soggetti giuridici di
natura pubblica.

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1. IL CONTESTO ISTITUZIONALE DELLA
AMMINISTRAZIONE PUBBLICA

Caratteristiche delle aziende pubbliche

Aziende di erogazione: strumento


impiegato per destinare la ricchezza al
soddisfacimento di bisogni comuni
(dottrina tradizionale) Aziende composte: aziende
che svolgono sia processi
di produzione in senso
Aziende di produzione: organizzazioni economico, sia processi di
che trasformano beni/servizi in altri consumo (o di erogazione)
beni/servizi destinati al soddisfacimento
dei bisogni umani

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1. IL CONTESTO ISTITUZIONALE DELLA
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2. FONDAMENTI DELL’ATTIVITÀ
ECONOMICA PUBBLICA

Produzione e distribuzione di beni/servizi per la


soddisfazione di bisogni che o per loro natura (bisogni
collettivi) o per scelta della collettività (bisogni meritori)
sono ritenuti meritevoli di intervento.
I beni sono gli oggetti che soddisfano i bisogni e
presentano una loro fisicità.
I servizi sono le attività svolte per soddisfare i bisogni e si
presentano di natura immateriale.

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1. IL CONTESTO ISTITUZIONALE DELLA
AMMINISTRAZIONE PUBBLICA

Classificazione dei beni e dei servizi


I beni/servizi possono essere classificati sulla base di:
• rivalità (si ha rivalità se il consumo di un bene/servizio è incompatibile con il consumo
simultaneo dello stesso bene/servizio da parte di un altro individuo)
• escludibilità (possibilità dell’utilizzatore finale di essere escluso dal consumo da parte
del fornitore)
Rivale Non rivale

Escludibile Bene privato Bene tariffabile

Non escludibile Bene comune Bene pubblico

PRIVATI/INDIVIDUALI: casa, auto, … TARIFFABILI: autostrada, tv a pagamento, …


COMUNI: panchine ai parchi, piazza pubblica, pascoli, … PUBBLICI: illuminazione strade, …

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1. IL CONTESTO ISTITUZIONALE DELLA
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Beni/Servizi pubblici
I beni/servizi pubblici “puri” (o collettivi) sono quelli la cui utilizzazione non è
escludibile e il cui consumo non è rivale (es.: i servizi di polizia, di difesa, di
protezione civile, radiotelevisivi via etere, illuminazione pubblica, … ).
L’intervento pubblico nell’erogazione dei servizi può inoltre riguardare anche
un’ampia gamma di servizi non pubblici “puri”. Spesso, infatti, la pubblica
amministrazione interviene nel settore dei beni rivali/escludibili:
• per contrastare i “fallimenti di mercato” (es. telecomunicazioni, trasporto
ferroviario, … ),
• nell'ambito dei c.d. “servizi meritori”, il cui consumo si ritiene debba essere
stimolato indipendentemente dalla possibilità del consumatore di sopportarne
il costo ai prezzi altrimenti stabiliti dal mercato (es.: servizio sanitario,
istruzione, trasporto pubblico, …)

Farneti G., "Economia d'azienda"

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1. IL CONTESTO ISTITUZIONALE DELLA
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Oggetto di studio:
la dimensione del fenomeno

L’estensione dell’oggetto di studio dell’economia delle


aziende pubbliche dipende dal tipo di sistema politico-
istituzionale adottato e quindi dall’estensione
dell’intervento pubblico nella società.

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1. IL CONTESTO ISTITUZIONALE DELLA
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Limiti del concetto di


amministrazione pubblica

Il termine “PA”, usato per identificare l’insieme degli enti


che costituiscono il sistema pubblico, appare fuorviante
con riguardo al modello di analisi dell’economia aziendale
in quanto consolida una concezione di sistema unitario e
monolitico, regolabile con criteri e modalità uniformi.

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1. IL CONTESTO ISTITUZIONALE DELLA
AMMINISTRAZIONE PUBBLICA

Oggetto di studio: i contenuti

Caratteristiche strutturali e funzionali delle aziende


pubbliche che rappresentano lo strumento tramite cui si
deve ricercare il più efficiente ed efficace impiego delle
risorse dello stato, delle regioni, degli enti locali, delle
aziende sanitarie, università, ecc., direttamente o con forme
dotate di differente autonomia giuridica ed economica.

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3. EVOLUZIONE DEL RUOLO


DELLO STATO NELLA SOCIETÀ MODERNA

• Stato di diritto (Stato costituzionale)


• Stato sociale (Stato liberaldemocratico)
• Stato imprenditore
• Stato della qualità della vita
✓ Stato dei servizi
✓ Stato regolatore
• Stato liquido/Stato social (?!)

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1. IL CONTESTO ISTITUZIONALE DELLA
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4. VINCOLI E OPPORTUNITÀ DI SCELTA PER


L’AMMINISTRAZIONE PRIVATA E PER
L’AMMINISTRAZIONE PUBBLICA

Per l’amministrazione privata l’esercizio del potere di


decisione sull’uso della ricchezza economica fa riferimento al
sistema di mercato.
L’amministrazione pubblica agisce in un contesto di vincoli e
opportunità di scelta tipicamente riferito a sistemi non di
mercato.

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Caratteristiche dei sistemi di mercato


(concorrenziali)

• Da ogni scambio di beni origina un valore economico


misurato da un prezzo espresso in unità monetaria.
• I soggetti che attuano lo scambio sono autonomi,
indipendenti e dotati di poteri formalmente uguali e paritetici.
• L’equilibrio di mercato viene perseguito dall’insieme di
molteplici scelte di convenienza particolare.
• L’effetto di ritorno in termini di consenso e/o di giudizio su
chi amministra è strettamente collegato alla generazione di
valore.

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1. IL CONTESTO ISTITUZIONALE DELLA
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Caratteristiche dei sistemi non di mercato


• Gli scambi si effettuano attraverso soggetti diversi, ma per una parte
dei beni ceduti si genera per il destinatario un’utilità cui non
corrisponde un valore di scambio misurato da un prezzo (mancanza
del prezzo).
• I soggetti che attuano gli scambi sono autonomi ma uno di essi è
dotato di poteri sovraordinati (esiste asimmetria nei poteri formali
dei soggetti coinvolti).
• L’equilibrio dell’insieme di scambi non deriva dal susseguirsi di
valutazioni di convenienza particolare, ma discende dalle scelte di
ordine superiore.
• L’effetto di ritorno in termini di consenso e/o di giudizio su chi
amministra è più di tutto collegato alla condivisione delle scelte o ad
una efficace gestione dell’immagine e dell’informazione esterna.
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Miglioramento delle amministrazioni pubbliche


e logiche di impresa
L’affermazione secondo cui il miglioramento dell’amministrazione
pubblica deve essere condotto con “logica di impresa” appare
semplicistica, in quanto ciò che crea la differenza sostanziale non è la
cultura o i criteri ma il contesto di regole che influenza il loro modo di
manifestarsi.
Il punto centrale del cambiamento diventa quello di valutare:
• se la natura dell’attività consenta di essere regolata da sistemi di
mercato o no (come nel caso di beni/servizi tecnicamente indivisibili
- collettivi);
• se le mutate condizioni della società consentano di passare da
situazioni “non di mercato” a situazioni “di mercato”;
• quali possono essere gli effetti sul piano economico e sociale del
passaggio da un sistema di regole all’altro.
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1. IL CONTESTO ISTITUZIONALE DELLA
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5. DISTINZIONE TRA ATTIVITÀ ECONOMICA


PRIVATA E ATTIVITÀ ECONOMICA PUBBLICA

Con riguardo ai fini si distingue tra:


• attività economica privata: rivolta direttamente a realizzare
fini individuali e quindi a perseguire interessi di specifici e ben
definiti gruppi di popolazione;
• attività economica pubblica: rivolta direttamente a realizzare
fini comuni, ossia a perseguire interessi generali e indistinti di
una data comunità o a perseguire interessi di cui la comunità
decide comunque di darsi carico nel suo insieme (bisogni
pubblici di merito).

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1. IL CONTESTO ISTITUZIONALE DELLA
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Distinzione tra soggetti privati e soggetti pubblici

Molto spesso questi due soggetti si considerano in


contrapposizione, in quanto:
• i soggetti privati fondano sul diritto di proprietà la
legittimazione a decidere su produzione, trasferimento,
distribuzione e consumo della ricchezza;
• i soggetti pubblici derivano dal consenso ricevuto tramite il
voto o altra forma di delega da parte della popolazione la
legittimazione a decidere su produzione, trasferimento,
distribuzione e consumo della ricchezza.

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Distinzione tra soggetti privati e soggetti pubblici

Da questa distinzione deriva che ai soggetti privati viene


attribuita prevalentemente la funzione di produzione della
ricchezza e il riconoscimento di una maggiore propensione a
ricercare l’efficienza e la produttività, mentre ai soggetti
pubblici viene attribuita prevalentemente la funzione di
redistribuzione e riallocazione della ricchezza e una maggiore
propensione ad applicare criteri di equità.

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Crisi della dicotomia pubblico/privato

Nelle moderne economie la distinzione tra produzione e


ridistribuzione della ricchezza appare sempre più arbitraria
di fronte alle crescenti relazioni di interdipendenza dei
processi economici.
In generale si assiste alla rottura dello schema logico di
correlazione biunivoca tra soggetti privati - interessi
particolari e tra soggetti pubblici - interesse pubblico.

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1. IL CONTESTO ISTITUZIONALE DELLA
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Concezione funzionale di governo delle


attività economiche

Secondo tale concezione, che supera la più tradizionale


concezione “istituzionale”, soggetti diversi per meccanismi di
legittimazione del loro potere decisionale e sistemi di
controllo delle loro decisioni possono contribuire a perseguire
gli interessi generali secondo schemi e percorsi diversi.

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1. IL CONTESTO ISTITUZIONALE DELLA
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“Privatizzazione” dell’attività pubblica

La cessata necessità di presidiare alcuni settori dell’economia


da parte delle pubbliche amministrazioni, da un lato;
l’autonomo sviluppo di forme di offerta in regime di mercato
concorrenziale, dall’altro, unite alla crescente delegittimazione
della presenza di soggetti istituzionali pubblici nel governo di
attività economiche a causa della dimostrata incapacità di
rispettare il criterio dell’efficienza economica, ha dato il via, in
molti paesi, alla tendenza alla c.d. “privatizzazione” del settore
pubblico.

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1. IL CONTESTO ISTITUZIONALE DELLA
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“Privatizzazione” dell’attività pubblica

La tendenza alla “privatizzazione” va intesa in una duplice


accezione:
• trasferimento al controllo di soggetti economici privati di
attività economiche di produzione in capo a soggetti
pubblici (privatizzazione in ss);
• introduzione di metodi e di criteri idonei a perseguire
l’efficienza e l’adozione di metodi di razionalità economica
all’interno dei sistemi di gestione di soggetti che
istituzionalmente restano pubblici (c.d. aziendalizzazione).

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6. ORIENTAMENTO ALLA
AZIENDALIZZAZIONE: CONTENUTI

L’orientamento all’aziendalizzazione delle a.p. è da intendersi


come un rafforzamento delle esigenze miranti a ricercare un
maggiore equilibrio tra domanda e offerta dei servizi pubblici,
al fine di affermare la logica dei fattori interdipendenti, secondo
la quale il disegno delle regole istituzionali e delle regole
politiche deve tener conto anche delle regole dell’efficienza e
della razionalità economica e del perseguimento dei risultati nel
rispetto dei vincoli di sostenibilità (ambientale, economica,
sociale, professionale).

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Crucialità della funzione direzionale

L’enucleazione nelle a.p. di una funzione direzionale “forte” con


la costituzione di appositi organi e con la definizione dei
contenuti e delle responsabilità specifiche può contribuire a:
• riportare gli organi elettivi al loro ruolo naturale di governo
che non interferisce direttamente nello svolgimento
dell’attività amministrativa;
• introdurre competenze e conoscenze professionali innovative;
• creare un nuovo sistema organizzativo.

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Aziendalizzazione delle A.P. e nuove imprenditorialità

La “tensione positiva” che avrebbe dovuto scaturire dal


processo di aziendalizzazione avrebbe dovuto dar vita a nuove
forme di “imprenditorialità”:
• imprenditorialità del consenso (dimensione politica);
• imprenditorialità dell’amministrazione (dimensione
manageriale);
• imprenditorialità dei processi (dimensione
operativa/gestionale).

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Requisiti per un reale rafforzamento


dei principi e dei criteri aziendali

È necessario che negli assetti organizzativi interni si


distinguano chiaramente tre tipi di funzioni assegnate a tre
diverse classi di organi:
• funzione politico-istituzionale (organi elettivi);
• funzione direzionale (organi direzionali);
• funzione tecnico-operativa (organi esecutivi).

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7. CORRUZIONE ED AUTOREFERENZIALITÀ
NELLA PA

I fenomeni di corruzione delle a.p., diffusi in molti stati, sono


favoriti quando in una società si indebolisce la corretta
concezione della rappresentanza elettiva, che non viene intesa
come delega ad interpretare i bisogni e le esigenze dell’intera
comunità, ma come delega a rappresentare, a difendere ed a
far prevalere gli interessi di una parte della comunità sull’altra.
Il rischio di un uso distorto del potere di amministrazione
aumenta ogni volta che si manifesta la confusione tra
funzione politica e funzione di governo.

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Il fenomeno della corruzione


Il rischi della corruzione trova un bilanciamento debole nelle
caratteristiche delle a.p. in quanto:
• producendo beni non ceduti sul mercato non sono sottoposte
al giudizio delle preferenze del consumatore;
• possono perseguire l’equilibrio economico tramite l’uso di
poteri sovraordinati;
• non sono sottoposte a procedure fallimentari;
• sono in grado di trasferire sul futuro gli effetti di
comportamenti irrazionali, creando la possibilità di scambio
tra vantaggi conseguibili dagli amministratori/elettori attuali e
svantaggi creati agli amministratori/elettori/cittadini futuri.

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L’indice di percezione della corruzione - CPI

L’Indice di Percezione della Corruzione (CPI) di Transparency International


misura la percezione della corruzione nel settore pubblico e nella politica
in numerosi Paesi di tutto il mondo. Lo fa basandosi sull’opinione di
esperti e assegnando una valutazione che va da 0, per i Paesi ritenuti
molto corrotti, a 100, per quelli “puliti”. La metodologia cambia ogni
anno per riuscire a dare uno spaccato sempre più attendibile delle realtà
locali.
Si tratta di un indice composito, ottenuto sulla base di varie
interviste/ricerche somministrate ad esperti del mondo degli affari e a
prestigiose istituzioni. Le ricerche vengono svolte da Università o Centri
di Studio, su incarico di Transparency International.

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L’autoreferenzialità nella pubblica amministrazione

Autoreferenzialità rispetto ai criteri dell’economia significa


che nel caso dell’amministrazione pubblica diventa
economicamente conveniente o sostenibile ciò che essa
decide, invertendo la relazione secondo cui la razionale
amministrazione consiste nel decidere ciò che è
economicamente conveniente e sostenibile in relazione ai fini
da raggiungere.

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1. IL CONTESTO ISTITUZIONALE DELLA
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Limiti alla strumentalizzazione dell’azione


amministrativa
La sostituzione della strumentalità dell’azione amministrativa
rispetto ai fini di interesse pubblico con una sua strumentalizzazione
ai fini di interessi particolari può permanere fino a quando non si
presentano per l’amministrazione pubblica forti vincoli di carattere
economico:
• livello di spese non più sostenibile con un aumento di tributi;
• processi di integrazione del sistema economico, anche
internazionali, che riducano la caratteristica di autoreferenzialità
del potere decisionale dell’amministrazione pubblica nazionale;
• costo della corruzione/inefficienze non più compatibile con la
capacità di salvaguardare la competitività del sistema delle
imprese sui mercati internazionali.

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8. GLI ASSETTI ISTITUZIONALI

Si definiscono assetti istituzionali le regole base del


comportamento accettate da una società. Essi identificano e
definiscono l’origine della legittimazione del potere ad
operare e chiariscono i limiti del potere stesso. Il “senso delle
istituzioni”, cioè il rispetto delle regole istituzionali, è
condizione favorevole per un regolare svolgimento dell’attività
amministrativa.

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1. IL CONTESTO ISTITUZIONALE DELLA
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Rapporto tra assetti istituzionali ed assetti economici

Politiche, indirizzi, strategie di tipo economico, sia a livello


macro che a livello aziendale, per essere realmente efficaci
devono essere elaborate sulla base di una attenta
considerazione degli assetti istituzionali nei quali esse
dovranno trovare attuazione.

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1. IL CONTESTO ISTITUZIONALE DELLA
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Assetti istituzionali e rinnovamento


dell’amministrazione pubblica

Le possibilità del rinnovamento e della modernizzazione


dell’amministrazione pubblica sono intimamente legate
all’evoluzione a due livelli degli assetti istituzionali:
• quello del sistema politico istituzionale generale
(l’architettura dello stato/livelli di governo);
• quello del singolo ente.

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Assetti istituzionali e legittimazione degli organi


politici
La legittimazione degli organi politici, da molti anni problema
centrale nel dibattito istituzionale nel nostro paese e non ancora
risolto, richiede che vengo affrontati almeno i seguenti nodi
istituzionali:
• quale meccanismo giudicare migliore per selezionare le persone cui
attribuire la responsabilità di governo (scelta dei
partiti/primarie/web/…);
• come ridefinire il processo di acquisizione del consenso sulla base del
quale si esercita la funzione di governo (leggi elettorali);
• come garantire la necessaria continuità nel tempo agli organi di
governo;
• come ridefinire l’ambito dei poteri di governo e quello dei poteri di
gestione.
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Assetti istituzionali e rinnovamento


dell’amministrazione pubblica
La condizione per realizzare efficaci processi di riforma è quella di
intervenire sugli assetti istituzionali delle aziende pubbliche in
modo da:
• favorire una maggiore pressione dell’ambiente esterno
(introduzione/allargamento di forme di competizione);
• realizzare un sistema di responsabilizzazione sul piano
dell’equilibrio economico;
• ridefinire la distribuzione del potere decisionale;
• stimolare un ripensamento del sistema di contributi e
ricompense per diversi portatori di interessi nei confronti
dell’a.p., primi tra tutti personale e destinatari dell’azione
amministrativa.

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Assetto istituzionale dello Stato italiano: il potere


legislativo

In Italia esistono due camere:

la Camera dei Deputati (400 (prima630) componenti)

il Senato della Repubblica (200 (prima 315) componenti)

Una legge dello Stato italiano per essere promulgata


deve essere approvata con lo stesso testo dalle due
camere: c.d. bicameralismo perfetto. essere approvata

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La legge elettorale
Dal 2017, Legge "Rosato" 3 novembre 2017 n. 165, è in vigore
un sistema elettorale misto a separazione completa, ribattezzato
Rosatellum bis:
in ciascuno dei due rami del Parlamento, il 37% dei seggi
assembleari è attribuito con un sistema maggioritario
uninominale a turno unico, mentre il 61% dei seggi viene
ripartito fra le liste concorrenti mediante un meccanismo
proporzionale corretto con diverse clausole di sbarramento.

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La legge elettorale
Le candidature per quest'ultima componente sono presentate
nell'ambito di collegi plurinominali, a ognuno dei quali spetta un
numero prefissato di seggi; l'elettore non dispone del voto di
preferenza, né del voto disgiunto.

La Costituzione stabilisce altresì che dodici deputati e sei


senatori debbano essere prescelti dai cittadini italiani residenti
all'estero.

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Elezioni 2022 Attribuzione dei seggi: Camera dei


deputati e Senato della Repubblica

https://elezioni.repubblica.it/2022/cameradeideputati/

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Composizione Camera dei deputati e Senato della
Repubblica XIX Legislatura
Camera dei deputati Senato della Repubblica

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Composizione Camera dei deputati e Senato della


Repubblica XVIII Legislatura

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Attribuzione dei seggi: Camera dei deputati e Senato
della Repubblica - elezioni 2018

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La penultima proposta di riforma costituzionale


Il D.D.L. Boschi, che è stato sottoposto al referendum popolare senza
quorum alla fine del 2016, e che è stato bocciato dei cittadini
italiani, prevedeva:
• il superamento del bicameralismo perfetto: la Camera
rappresenterà la nazione, il Senato gli enti territoriali;
• la riduzione del numero di senatori da 315 a 95;
• che i senatori di nomina presidenziale restino in carica sette anni
(ora a vita);
• la modifica dell’iter legislativo, al quale il Senato parteciperà solo
se la legge in esame è costituzionale o riguarda gli enti territoriali;
• la modifica dei quorum referendari;
• l’abolizione delle provincie e il ridisegno delle competenze
legislative dello Stato e delle Regioni.

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AMMINISTRAZIONE PUBBLICA

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La riforma costituzionale approvata dal referendum del 20-21


settembre 2020 sulla riduzione del numero di parlamentari

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La riforma costituzionale approvata dal referendum del 20-21


settembre 2020 sulla riduzione del numero di parlamentari

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1. IL CONTESTO ISTITUZIONALE DELLA
AMMINISTRAZIONE PUBBLICA

La riforma costituzionale approvata dal referendum del


20-21 settembre 2020: cosa c’è ancora da fare?!
1. Riformare la legge elettorale (maggioritario vs
proporzionale)
2. Assicurare la rappresentanza delle piccole comunità
nei collegi elettorali
3. Superare il bicameralismo perfetto (oggi ogni legge
deve essere approvata con lo stesso testo da Camera
e Senato)
4. Immaginare meccanismi più efficaci di selezione della
classe dirigente (mediazione dei partiti politici vs
primarie e altre forme di democrazia diretta)

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1. IL CONTESTO ISTITUZIONALE DELLA
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Funzionamento del sistema politico e autonomia


delle amministrazioni pubbliche

In seguito ai processi di influenza che i detentori del potere


politico hanno esercitato sui detentori della professionalità
amministrativa, l’a.p. ha perso progressivamente la propria
autonomia strumentale rispetto al funzionamento del sistema
politico istituzionale. Il sistema delle a.p. è diventato così il
settore debole nel quale si è realizzato il confronto sociale e
politico e in esse si è dato maggiore spazio all’affinità
ideologica o alla tutela di interessi particolari, piuttosto che
alla funzionalità e all’efficienza nell’erogazione dei servizi.

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Legittimazione del consenso versus


legittimazione professionale
Per il buon funzionamento della società e anche dell’economia
sarebbe controproducente far discendere dalla crisi della
politica e dalla crisi dell’amministrazione pubblica un sistema in
cui la legittimazione del consenso tendesse a coincidere con la
legittimazione professionale e tecnica.
Nella società moderne il problema riguarda il ripensamento
delle modalità di confronto di interessi, di valori e di ideali e
delle modalità di derivazione del potere di governo
dell’amministrazione pubblica, così come per le imprese private
si è posta l’esigenza di ripensare le forme della proprietà e le
modalità di collegamento tra proprietà e potere di governo.

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Conclusioni: rilevanza del problema


dell’amministrazione pubblica
Nel dibattito sul ruolo delle p.a. è ancora oggi rilevante:
• una la rivalutazione dei principi e dei criteri economici,
rispetto a quelli giuridici, politologici e sociologici;
• la valutazione del grado di attuazione delle politiche
pubbliche rispetto all’enfasi sulla loro formulazione (effetto
annuncio) e quindi l’analisi e la valutazione dei risultati
ottenuti, rispetto all’analisi delle sole condizioni che
giustificano l’intervento pubblico;
• la determinazione della legittimazione degli organi di
governo e la necessità della loro separazione dagli organi di
gestione, che a loro volta devono continuare a sviluppare le
necessarie competenze manageriali.
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