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IL CICLO CHE GENERA L'ATTIVITA' ECONOMICA

L'assunto di base è che la persona è costantemente impegnata a conseguire dei propri fini e che nel
corso di questo processo percepisce le carenze, i pezzi che mancano al conseguimento dei suoi fini,
come dei bisogni, i quali vengono soddisfatti attraverso il godimento di beni.

QUESTO CICLO GENERA L'ATTIVITA' ECONOMICA


Si tratta di un ciclo poiché è abbastanza comune il fatto che l'aver soddisfatto uno o più bisogni
attraverso il godimento di un bene abbia fatto sorgere un nuovo bisogno doversi soddisfare
mediante il godimento di un altro bene, anche per questo motivo è fondamentale che una teoria
economica si fondi su una teoria dei bisogni che generalmente è correlata a teorie elaborate
nell'ambito di diverse discipline come l'etica, la sociologia, la psicologia, sulle quali l'economia
aziendale innesta il proprio contributo evidenziando in particolare gli aspetti collegati all'attività di
produzione e di consumo dei beni che servono all'uomo per soddisfare i bisogni.

CLASSIFICAZIONE E DINAMICHE DEI BISOGNI


Naturali Sociali
derivano dalla costituzione del derivano dai bisogni della
uomo, corpo società
Essenziali Alimentazione per la sussistenza, Appartenenza, sicurezza
bene per la sopravvivenza riposo, protezione d'ambienti di
della persona pericolo
Voluttuari Trattamenti naturali, Informazione, giustizia,
miglioramento dello stile di differenziazione sviluppo spirituale
vita dell'alimentazione

TEORIE DEI BISOGNI


Abraham Maslow propone nel 1954 una gerarchia dei bisogni basata sulla motivazione e ordinata in
modo tale che ciascuna classe di bisogni genera la successiva. Nello specifico secondo Maslow solo
dopo aver appagato i bisogni elementari l'individuo riesce ad esprimere esigenze di livello
superiore. È una teoria spesso utilizzata come base per lo studio della motivazione sul lavoro,
tuttavia mostra aspetti interessanti anche per rappresentare la correlazione tra bisogni e beni, si parte
dai bisogni fisiologici di base, soddisfatti i quali l'uomo passa a soddisfare i bisogni di più alto
livello fino alle necessità dell'anima dettate dall'etica. Le ricerche di Maslow portano a concludere
che al momento di agire il comportamento delle persone è guidato dal bisogno che sentono più
intensamente e che un bisogno soddisfatto non stimolare più nella stessa maniera di uno ancora
soddisfatto.
1. Trascendenza
2. auto-realizzazione
3. stima
4. appartenenza
5. sicurezza
6. fisiologia

CODIFICAZIONI DEI BENI 1


​ Disponibilità:
Beni economici e beni non economici
In relazione al fatto che siano a meno soggetti al limite di scarsità che li rende non
disponibili liberamente nelle quantità e qualità sufficienti a soddisfare i bisogni.
​ Soddisfacimento di bisogni di diversa natura:
Beni primari e beni voluttuari
In relazione al fatto che soddisfino bisogni primari o secondari (voluttuari)
​ Caratteristiche intrinseche del bene:
beni differenziabili e non differenziabili
In relazione al fatto che le singole imprese possano produrli e venderli con caratteristiche
particolari diverse da quelle dei beni prodotti e venduti da imprese concorrenti.

CLASSIFICAZIONI DEI BENI 2


​ Utilizzo:
Beni di consumo e beni strumentali
in relazione al fatto che vengano consumati così come sono oppure che il loro consumo si
concretizzi di fatto nel loro utilizzo al fine di produrre altri beni ENTRAMBI SI
DISTINGUONO ULTERIORMENTE IN BENI A UTILIZZO SINGOLO E BENI
DUREVOLI
​ Platea degli utilizzatori:
Beni a consumo individuale e collettivo
in relazione al fatto che l'atto del consumo sia unico per un solo consumatore oppure per
diversi consumatori
​ Istituto che produce il bene:
Beni pubblici e beni privati
in relazione al fatto che il bene sia prodotto dalle imprese e dagli enti no profit, oppure dalle
istituzioni pubbliche.

CRITICITA' NELLA CORRELAZIONE TRA BISOGNI E BENI ECONOMICI


I bisogni tendono essere illimitati sia perché si ripropongono nella sequenza temporale come certi
bisogni essenziali quali mangiare e bere, sia perché il loro aspetto dinamico fa si che dalla
soddisfazione di un bisogno nasca la volontà di soddisfarne un altro, sia perché essi presentano in
forme innovative in modo tale che in differenti punti temporali lo sviluppo intellettuale umano e lo
sviluppo economico ad esso correlato danno la possibilità di accedere a nuove categorie di beni.
I beni economici come si è visto sono disponibili in quantità limitate e sono pertanto scarsi: la loro
disponibilità spesso deve essere procrastinata sia per ragioni collegate alla temporalità, sia per
ragioni collegate alla spazialità.
QUESTA CRITICITA' è DI FATTO CIO' CHE FA SCATURIRE L'ATTIVITA' ECONOMICA

LE OPERAZIONI DI PRODUZIONE E DI CONSUMO DEI BENI ECONOMICI


LE ATTIVITA' DI PRODUZIONE DELLE IMPRESE
Produzione economica, tutte le imprese svolgono attività di produzione economica dal momento
che attuano operazioni di trasformazione, di gestione e di negoziazione a prescindere dal fatto che il
loro output si concretizzi come bene (merce o servizio). Chi fa trasformazione logica non produce
n'è un bene n'è un servizio. → è un mezzo dell'impresa
Produzione di beni, alcune imprese fabbricano merci e/o servizi: segnatamente imprese
manifatturiere, estrattive, agricola, di trasporto di consulenza, di erogazione di acqua e gas fanno
produzione di beni, mentre imprese commerciali, di credito, di assicurazioni attuano negoziazioni di
dati o di beni già prodotti. → è un mezzo dell'impresa
Produzione di redditi, tutte le imprese producono remunerazione: in particolare viene remunerato il
lavoro e il capitale di rischio, si producono redditi a favore delle figure maggiormente coinvolte
nell'attività → è il fine dell'impresa.

OPERAZIONI DI TRASFORMAZIONE TECNICA


​ Imprese manifatturiere: lavorazione di materie prime e materiali di consumo, utilizzo e
manutenzione di impianti e attrezzature, assemblaggio di semilavorati, ottenimento,
conservazione e trasporto di prodotti finiti.
​ Imprese commerciali: trasporto, immagazzinamento, confezionamento dei beni negoziati,
allestimento, utilizzo e manutenzione di magazzini e punti vendita.
​ Credito (banche) e assicurazione: operazioni di trasformazione logica: registrazione di
posizioni creditore e debitore, di porzioni di copertura, di risarcimento, di incassi e
pagamenti.
​ Famiglie: trasporto, conservazione, lavorazione di alimentari, trasporto, conservazione e
manutenzione di capi d'abbigliamento, manutenzione delle abitazioni e dei mobili.

OPERAZIONI DI NEGOZIAZIONE
Di beni privati → beni privati di varia natura.
Di mezzi monetari → capitali di prestito, capitali di rischio.
Di copertura di rischi → contratti di assicurazione. Capitali di rischio che le famiglie o le istituzioni
mettono per far crescere l'azienda, è un capitale di rischio perché non si sa se è sicuro.
Di lavoro → di lavoro dipendente, autonomo, prestato dall'imprenditore.
Di beni pubblici → erogati dallo stato e garantiti tramite il versamento di tributi.

LE CONDIZIONI DI PRODUZIONE – COME PRODUCONO LE IMPRESE?


In un'accezione più ristretta vengono definite anche fattori di produzione, includono ogni elemento
o circostanza in grado di contribuire direttamente o indirettamente oppure di creare ostacolo alla
produzione economica d'impresa sono fattori che entrano nelle combinazioni produttive delle
imprese, ogni produzione consiste nel combinare materiali e forze che si trovano alla nostra portata
(Joseph Schumpeter).
​ Materie prime, componenti, prodotti, servizi acquistati da altri
​ immobili, impianti, macchinari,attrezzature
​ lavoro (operativo,direttivo, di governo economico)
​ terra (con significati molto vari a seconda delle imprese che la utilizzano)
​ beni pubblici
​ beni liberi

LE CONDIZIONI PRIMARIE DI PRODUZIONE


Sono fondamentali ed irrinunciabili per ciascuna impresa e ciascun tipo di produzione.
Il lavoro → il lavoro di ogni specie operativo, direttivo, di governo economico e politico diventa
condizione primaria quando è prestato a favore dell'impresa da persone che le dedicano in modo
continuativo la propria attività lavorativa totale o preponderante.
Suscitano nelle persone che li conferiscono interessi economici di tipo primario nei confronti
dell'impresa.
Il capitale risparmio → il capitale risparmio (deriva dal risparmio delle persone) che è conferito
all'impresa a titolo di rischio è denominato capitale proprio dell'impresa e fa sorgere su chi lo ha
conferito il diritto alle remunerazione.
CONFLITTI TRA LE CONDIZIONI PRIMARIE DI PRODUZIONE

IPOTESI SULL'ATTEGGIAMENTO DELLE PERSONE E SULLA LORO REAZIONE


AI PROPRI BISOGNI E SCELTA DEL MODELLO CHE SI INTENDE SEGUIRE
​ Homo oeconomicus: sono individui che si percepiscono come singoli e isolati, fanno scelte
per sé, opera sempre con una razionalità motivata solo dall'utilità e mirata all'incremento dei
redditi della ricchezza, agisce tramite interessi egoistici.
​ Persona umana: sono membri di gruppi che vivono in società di uomini, operano in base ad
una razionalità limitata e svolgono attività varie che non hanno come unico fine il reddito,
agiscono per realizzare ideali di progresso, solidarietà e lealtà.
Il concetto di homo oeconomicus discende in realtà da una trama meccanicistica ordita ai tempi in
cui si teorizzava una “economia” concepita in termini di vera e propria fisica sociale, in cui l'uomo,
niente più che atomo sociale, è destinato a scomparire a vantaggio del movimento delle merci.
Il centro dell'attenzione è la persona umana: l'homo oeconomicus che utilizzato come elemento dei
modelli si è reso utile per meccanicamente le reazioni causa-effetto negli scenari economici,

IL PRINCIPIO DI MASSIMAZIONE DEL BENESSERE INDIVIDUALE


Il principio che guida le scelte delle persone è comunque quello che porta a creare di massimizzare
il proprio BENESSERE INDIVIDUALE adottando un comportamento previdente e coerente nel
tempo (quindi RAZIONALE), le azioni condotte al fine di massimizzare il benessere sono soggette
a vincoli di reddito, di tempo, di memoria,di capacità di analizzare (vincoli che riguardano pertanto
la disponibilità di risorse) sono influenzate dai bisogni e dai beni disponibili in un certo momento.
I fattori che influenzano le scelte riguardano anche:
​ il capitale della persona, derivante dal sovrapporsi delle esperienze individuali e della
formazione del gusto personale;
​ il capitale della società, derivante dai comportamenti, dai gusti e dalle caratteristiche delle
altre persone che compongono il contesto sociale di quell'individuo.
Le economie evolute vedono un'influenza crescente di questi due fattori rispetto ai bisogni
fondamentali e alla disponibilità di beni.
Quando si parla di globalizzazione dell'economia evoluta si parla dell'espandersi nel mondo di
queste economia evoluta.

ASPETTI DIFFERENZIATI DELL'ATTEGGIAMENTO RAZIONALE:


RAZIONALITÀ ASSOLUTA
Razionalità assoluta corrisponde a un modello di razionalità che suppone che l'individuo, nel
prendere decisioni, sia in grado di prevedere e controllare, in maniera lineare ed esaustiva, tutte le
possibili variabili incidenti nel processo.
Il soggetto che deve decidere conosce perfettamente il problema e l'obiettivo, dispone
immediatamente e gratuitamente di tutte le informazioni e di tutte le alternative, può confrontare
tutte le alternative, decide da solo e decide per il meglio.

ASPETTI DIFFERENZIATI DELL'ATTEGGIAMENTO RAZIONALE:


RAZIONALITÀ LIMITATA
Razionalità limitata corrisponde a un modello di razionalità che suppone che l'individuo, nel
prendere decisioni, non sia in grado di prevedere e controllare, in maniera lineare ed esaustiva, tutte
le possibili variabili incidenti nel processo.
Il soggetto che deve decidere parte da un'insieme di aspettative iniziali, cerca delle prime possibili
soluzioni, spesso procede ad un aggiustamento delle attese, esamina ulteriori soluzioni, valuta in
sequenza ciascuna soluzione, sceglie la più soddisfacente.
L'ipotesi dell'esistenza di questi due modelli pone l'attore di un processo decisionale di fronte a due
diverse possibilità: nell'ipotesi di una razionalità assoluta, giungerà a delle scelte secondo un criterio
di ottimizzazione, alla ricerca della soluzione migliore in assoluto, mentre, nel caso della razionalità
limitata, utilizzerà il criterio della soddisfazione, alla ricerca della soluzione più soddisfacente nella
situazione data. (Herbet Simon, 1997).

ECONOMIA POLITICA E ECONOMIA AZIENDALE


Le scienze economiche hanno come oggetto comune le attività di produzione e di consumo dei beni
atti a soddisfare i bisogni delle persone.
L'economia politica studia i fenomeni economici dei grandi aggregati regionali, nazionali,
internazionali → elabora conoscenze e teorie economiche utili per le decisioni di politica
economica avvalendosi anche di contributi dell'economia aziendale.
L'economia aziendale studia i fenomeni economici nelle aziende singole, negli aggregati di aziende
e negli ambienti in cui operano → elabora conoscenze e teorie economiche utili per il governo delle
aziende avvalendosi anche di contributi dell'economia politica.
Forti sono i contributi di altre scienze umane e delle scienze naturali.

OGGETTO PROPRIO DELL'ECONOMIA AZIENDALE


​ L'oggetto proprio è l'ordine economico di tutti gli istituti nei quali si svolgono significative
attività di produzione (sistema degli accadimenti);
​ Si considerano rilevanti quattro classi di istituti – famiglie, imprese, settore pubblico, istituti
nonprofit;
​ L'attuazione delle produzioni e dei consumi è studiato anche in riferimento alla
configurazione dell'assetto istituzionale, alla trasformazione tecnica, alla negoziazione ed
inoltre all'organizzazione e alla rilevazione ed informazione;
​ Il sistema degli accadimenti è riconducibile a processi di gestione, organizzazione,
rilevazione ed informazione;
​ Le operazioni d'azienda si attuano con il concorso delle condizioni di produzione (tra cui le
primarie sono il lavoro e il capitale-risparmio);
​ La produzione di beni da parte delle imprese è altro rispetto alla produzione di redditi: il
primo è il mezzo, il secondo è il fine;
​ Si pone particolare evidenza ai processi di innovazione.

LE SOCIETA' UMANE
Nella società umana globale coesistono molteplici società umane particolari che sviluppano tra di
loro e al loro interno relazioni multiple e diversificate. Le motivazioni che spingono le persone a far
parte di società umane riguardano il voler ottenere risultati che non si possono conseguire
esclusivamente con le risorse individuali o che si possono conseguire in modo più conveniente con
il contributo di altri, il voler soddisfare il bisogno di socialità che si esprime mediante relazioni
personali intense e riconosciute. → Ogni società umana persegue il BENE COMUNE dei suoi
membri ossia il prodotto della cooperazione societaria costituito dal complesso di beni che per loro
natura hanno una funzione positiva per tutti.
Aristotele → La politica: alla base dell'idea socio-antropologica di Aristotele, c'è l'idea dell'uomo
come essere sociale. Aristotele ritiene l'uomo quasi incapace di vivere al di fuori di un contesto
socializzato di relazioni con altri uomini, poiché chi non vive in società o è talmente autosufficiente
da poterlo fare (ed in questo caso si tratterebbe di un essere divino e non umano) o non potrebbe che
essere una belva selvaggia (non dotata dei bisogni tipici della specie umana).
RISULTATI E REMUNERAZIONI DERIVANTI DALLA COOPERAZIONE
Rendita organizzativa → la cooperazione intelligente tra più persone origina un vantaggio
economico (rendita) rispetto a quanto si può ottenere da azioni isolate competitive e
opportunistiche. La rendita organizzativa deriva dal contributo di tutti i partecipanti e deve essere
ripartita tra tutti coloro che hanno cooperato. (RICAVO)
Risultato residuale → il frutto della cooperazione e dei limiti della razionalità umana, è quanto
residua dopo aver remunerato tutti secondo i patti iniziali e deve essere attribuito a chi ha
partecipato all'attività organizzata in relazione alla struttura di governo sociale e alla tipologia della
società umana in esame, ulteriori patti designano i beneficiari del risultato residuale. (RISULTATO)

Le istituzioni → sono delle forme di vita e di legge che abbiamo accettato, che possono essere delle
società umane, sono un insieme di regole che sono stabili e vengono modificate determinate
istituzioni (come l'istituto di libera circolazione, o la diversa metodologia della lezione),sono
codificate. Ordinamento dei vari aspetti della vita collettiva che presuppone la loro stabilità e
accettazione: i. civili,sociali, i. pubbliche, gli organismi costituzionali di uno stato. (ordinamento
sociale, religioso, morale,politico, fondato su una legge o accettato per tradizione;) istituto:
istituzione del matrimonio l'insieme delle norme e delle consuetudini fondamentali su cui si regge
lo stato o un'organizzazione politica, ha a che fare con l'atto di fondere qualcosa e ne identifica
pertanto i fondamenti, sono insiemi di regole e strutture di comportamento relativamente stabili e
generalmente codificate.
Gli istituti → sono società umane e vengono identificate e assumono carattere di istituzioni, sono
istituti duraturi,dinamici e ordinati con le proprie leggi di varia natura. Le regole fondamentali non
possono gestire tutto si devono adattare ad altra natura, negli istituti si svolge l'attività economica,
noi ci occupiamo degli istituti che sono di 4 forme: le famiglie guardiamo la parte economica , le
imprese, le organizzazioni no profit,il pubblico. In tutti gli istituti si svolge in qualche forma
l'attività economica tuttavia l'economia aziendale studia gli istituti all'interno dei quali l'attività
economica assume rilievo particolare: le famiglie , le imprese, gli istituti pubblici, le organizzazioni
nonprofit.
La famiglia nel momento in cui è un istituto aziendale patrimoniale, di ordine sociale ed etico, nel
momento in cui fa questi fini fa un'attività economica, l'attività economica della famiglia fa un
consumo e fa degli investimenti, e ci sono dei rischi.
Il pubblico, il bene pubblico è l'organizzazione del bene materiale (comuni, regioni, province o le
articolazioni dello Stato sul territorio), quello che fa il pubblico è la creazione di beni pubblici.
Abbiamo fenomeni tipici beni pubblici.
L'azienda nonprofit, sono di natura privata sono aziende di consumo e non solo di produzione, si
occupa molto di sociale (sono associati, quindi fanno parte di una società) producono una
retribuzione. I privati contribuiscono. Non ha una distribuzione di utili.
Il reddito è la base per fare un consumo all'interno delle famiglie. Azienda familiare il reddito
avviene dai redditi di lavoro e di gestione patrimoniale. Processi di consumo e di gestione
patrimoniale.
Caratteri fondamentali dello Stato sono fine e non un mezzo come nell'azienda di produrre beni
fisici e ce una negoziazione di beni e servizi, lo Stato mette la valuta è una negoziazione di rischi.
Il noprofit abbiamo il bisogno di soddisfacimento degli associati che sono tutte persone che hanno
le stesse finalità, (come culturali), caratteri dell'impresa privata e non pubblica. Succede lo stesso
che accade nell'impresa.
La differenziazione degli istituti
Dipende dai corsi di transizione, il fatto di dover fronteggiare una concorrenza o di sapere che la
persona che ci sta vendendo il bene ha proprio bisogno di vendere, o ce il bisogno d'integrare il
bene. Azioni che sono state fondamentali per la storia economica, e la persona che lavora per quella
azienda economica.
Mintzberg ha dato questo contributo per la società equilibrata per questi 4 istituti e lui trova che la
società sia migliore.
All'interno degli istituti c'è un transatlantico che fa tutta l'attività e bisogna conoscere tutte le attività
e bisogna che ci sia una competizione tra le competenze.
Le economie di specializzazione tutto questo spinge dove un c'è un rapporto migliore, e se
l'efficienza è migliore c'è un minore dipartimento delle risorse.
Una piccola azienda familiare che riesce a creare diverse cose.
L'efficienza è con minori risorse c'è maggiore efficienza, fa sì che le risorse costano meno. I volumi
di produzione basso non scatta la scintilla per l'innovazione tecnologica.
Siamo all'interno delle famiglie che una fa il pane e l'altra il formaggio e poi c'è le scambiamo e
sappiamo che i beni prodotti durante lo scambio tramite il singolo. Si sostengono i costi di
integrazione che sono inferiori a quelli di transizione.

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